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Messaggi - Eutidemo

#946
I vari tipi di "omicidio", con particolare riguardo al "femminicidio".
***
***
Per comprendere con la migliore correttezza possibile che cosa debba intendersi per  "femminicidio", a mio parere, occorre "previamente"  tenere presente quanto segue:
I)
Il "femminicidio" è un tipo particolare di "omicidio", così come si desume dalla identica "desinenza" in "cidio", la quale indica che la derivazione  è dal  latino "homicidium", composto  di "homo" (essere umano) e "cidium" (uccisione); ed infatti, in latino, "homo" significa "essere umano", sia esso "maschio" o "femmina", mentre il termine latino specifico per "maschio" è "vir" (o "masculus"), e per "femmina" è "mulier" (o "foemina").
II)
Che le varie varie tipologie di "omicidio", possono distinguersi sotto diversi profili; che li qualificano in modi diversi a seconda dei differenti aspetti  considerati.
***
Cercherò ora di esporli nel modo più breve, sintetico e chiaro possibile, anche a prezzo di qualche sommarietà e semplificazione espositiva.
.
1)
Innanzitutto, gli omicidi possono e devono essere classificati, giuridicamente e psico-sociologicamente, in base al cosiddetto "coefficiente psichico della condotta"; ed infatti un "omicidio" può essere:
a)
"Colposo" (cioè, contro l'intenzione), quando la morte di un'altro essere umano è avvenuta "contro l'intenzione" dell'agente, e, cioè quando l'evento, anche se astrattamente "prevedibile", non era però minimamente voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia; ad esempio, quando la vittima muore perchè il suo datore di lavoro non ha adottato le necessarie misure di sicurezza, o quando la vittima muore perchè un automobilista non l'ha visto attaversare la strada.
Non parlo qui della "colpa cosciente" per non complicare troppo la mia esposizione.
b)
"Preterintenzionale" (cioè oltre l'intenzione), quando dall'azione o dalla omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente; ad esempio quando la vittima, essendo particolarmente fragile per una patologia cardiaca ignota al suo aggressore, muore per un semplice cazzotto o per uno schiaffo.
c)
"Doloso" (cioè, secondo l'intenzione), quando la morte di un'altro essere umano è cagionata dall'aggressore con la precisa intenzione di ucciderlo:
- a volte senza premeditazione;
- altre volte con premeditazione.
Non parlo del "dolo eventuale" per non complicare troppo la mia esposizione.
***
Tali categorie "logico-giuridiche" e "psico-sociologiche", come vedremo, sono necessarie per comprendere meglio cosa debba, più propriamente, intendersi per "femminicidio".
***
.
2)
In secondo luogo, soprattutto per quanto concerne il calcolo delle attenuanti e delle aggravanti, gli omicidi possono e devono essere classificati in base al "rapporto" intercorrente tra l'assassino e la sua vittima.
Ad esempio:
a)
"Parricidio".
Sebbene, etimologicamente e linguisticamente, tale termine si riferisca all'"uccisione  del proprio padre", con tale termine, giuridicamente e sociologicamente, come aggravante, si intende il "caso in cui l'omicidio sia commesso contro un qualsiasi ascendente o  discendente", anche adottivo, ed a prescindere dal suo sesso (vedi art.577 C.P.comma 1 n.1)
Cioè:
- un figlio o una figlia che uccidono il padre o la madre;
- un padre o una madre che uccidono il proprio figlio o la propria figlia.
(vedi art.577 C.P.comma 1 n.1).
b)
"Fratricidio"
Sebbene, etimologicamente e linguisticamente, tale termine si riferisca all'"uccisione  del proprio fratello", con tale termine, giuridicamente e sociologicamente, come aggravante, si intende il "caso in cui l'omicidio sia commesso sia contro un fratello che contro una sorella" (vedi art.577 C.P.comma 3).
c)
"Uxoricidio"
Sebbene, etimologicamente e linguisticamente, tale termine si riferisca esclusivamente all'"uccisione  della propria moglie", con tale termine, giuridicamente e sociologicamente, come aggravante, si intende in generale "l'omicidio commesso contro il proprio coniuge" (maschio o femmina che esso sia); ciò, anche in seguito alla separazione legale, o contro chi sia legato all'agente da un'unione civile o da una stabile convivenza o anche da una semplice "relazione affettiva e/o sentimentale" (vedi art.577 C.P.comma 1 n.1).
***
Anche tali categorie "parentali", "affettive", "logico-giuridiche" e "psico-sociologiche", come vedremo, sono necessarie per comprendere meglio cosa debba più propriamente intendersi per "femminicidio".
***
.
3)
In terzo luogo gli omicidi possono e devono essere considerati anche in ragione del loro "movente"; il quale, generalizzando al massimo, di solito è:
- o "economico" (ad esempio, per rapina);
- ovvero "passionale" (ad esempio, per gelosia).
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Però si tratta di una generalizzazione estrema, in quanto alcuni "omicidi" possono essere perpetrati anche per motivi "politici", "ideologici", "culturali" e persino "religiosi"; alcuni dei quali sono senz'altro dei "femminicidi", come, ad esempio, il caso di Saman Abbas, uccisa perchè rifiutava il matrimonio ordinatogli dal padre.
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.
***
Ciò premesso, alla stregua delle (sia pur generiche) precisazioni di cui sopra, veniamo ora ad esaminare in particolare gli "omicidi di genere"; i, quali vengono commessi, "in specifica ragione del sesso della vittima", e della relazione con essa.
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.
IL "FEMMINICIDIO"
Al riguardo, in primo luogo, occorre stare ben attenti a non confondere il "femminicidio" in senso "letterale", con il grave fenomeno definito "femminicidio" in senso "psico-sociologico" e "culturale" che si sta ora verificando un po' dappertutto nel mondo (ove più ove meno).
Ed infatti il "femminicidio", in senso "letterale", non è altro che un comune "omicidio" commesso nei confronti di un "essere umano di sesso femminile"; ma non sempre tale condotta criminosa configura un  "femminicidio" nel senso "psico-sociologico" e "culturale" di cui attualmente si parla.
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Ad esempio, almeno secondo me:
a)
Sarebbe errato definire "femminicidio" l'omicidio di una donna da parte di un'altra donna; salvo casi molto particolari, come quello di una madre che uccide la figlia perchè non vuole sposare l'uomo prescelto dal padre della famiglia.
b)
Sarebbe errato definire "femminicidio", se non in modo molto improprio, l'omicidio di una donna da parte di un uomo che la investa involontariamente con un'automobile; ed infatti, secondo me, l'omicidio del tutto "colposo", non costituisce mai un "femminicidio" nel senso "psico-sociologico" e "culturale" di cui attualmente si parla.
c)
Sarebbe errato definire definire "femminicidio" l'omicidio di una donna da parte di un uomo nel corso di una sparatoria tra fuorilegge (maschi e femmine) e poliziotti (maschi e femmine);  oppure nel corso di una guerra sulla linea del fronte, durante una battaglia a cui partecipano anche delle donne.
E così via.
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Al riguardo, invece, trovo in parte molto "azzeccate", ma non del tutto "corrette", due "autorevolissime" definizioni di "femminicidio":
a)
Quella della TRECCANI, la quale considera la parola "femminicidio": "Il termine con il quale si indicano tutte le forme di violenza contro la donna in quanto donna, praticate attraverso diverse condotte misogine (maltrattamenti, abusi sessuali, violenza fisica o psicologica), che possono culminare nell'omicidio. Questo tipo di violenza affonda le sue radici nel maschilismo e nella cultura della discriminazione e della sottomissione femminile:  le donne che si ribellano al ruolo sociale loro imposto dal marito, dal padre, dal fidanzato vengono maltrattate o uccise."
b)
Quella della CRUSCA, la quale recita: "Recentemente si parla molto di femminicidio, intendendo non solo l'"uccisione di una donna o di una ragazza", ma anche "qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte".
c)
Definizione simile a quella del Devoto-Oli 2009, attestato anche in ZINGARELLI a partire dal 2010.
***
Al riguardo, personalmente, nonostante l'autorevolezza delle fonti citate, ritengo assolutamente "scorretto" parlare di "femminicidio" qualora la donna non venga fisicamente soppressa con la violenza; ciò in quanto, in  ipotesi diverse dall'"assassinio", si può e si deve parlare di "altri" "diversi", deprecabili, vergognosi, riprovevoli ed inqualificabile crimini ed abusi ai danni delle donne,  i quali, però, non hanno niente a che vedere con il loro '"assassinio" (implicito nella desinenza "cidio").
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Ad esempio:
- lo "stupro" (domestico e non);
- i "maltrattamenti" (psicologici  e fisici);
- le "lesioni" (lievi, gravi o gravissime)
ecc. ecc.
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Secondo me, invece, non bisogna "confondere le pere con le mele", definendo tali altri deprecabili, vergognosi, riprovevoli ed inqualificabile crimini e abusi contro le donne,  come se si trattasse in ogni caso di "femminicidi"; a mio avviso, infatti, ciò costituisce un grave errore "semantico", "linguistico",  "giuridico", "sociologico",  "psicologico", "culturale" e "concettuale",  perchè si assimilano tra di loro "fenomeni criminali" e "comportamenti abusivi" completamente diversi tra di loro.
Sebbene, effettivamente, essi abbiano quasi tutti, in genere, la stessa "matrice maschilista"!
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Ed infatti condivido in pieno la "seconda parte" delle autorevoli definizioni di cui sopra, e, cioè, che  il "femminicidio" in senso vero e proprio (nè "letterale" nè "controletterale"), deve essere inteso come l'omicidio commesso allo scopo di perpetuare la subordinazione e di annientarne l'identità della donna attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino a provocarne la "morte"; ed invero, come purtroppo la recente cronaca ci ricorda continuamente, le donne che si ribellano al ruolo sociale loro imposto dal marito, dal padre, dal fidanzato ecc., in molti casi vengono "maltrattate" in vari modi, mentre, nel peggiore dei casi, invece, vengono addirittura "uccise" (verificandosi così un vero e proprio "femminicidio").
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Ciò chiarito, almeno per come la vedo io, il "femminicidio", giuridicamente e sociologicamente, dovrebbe essere delineato, in base alle mie classificazioni da 1 a 3, con una definizione -più o meno-, del seguente tenore:
<<Il "femminicidio" è l'"omicidio" perpetrato nei confronti di una donna in modo "preterintenzionale" (1b) o "doloso" (1c), commesso "precipuamente" con riguardo alla moglie, alla sorella, alla figlia, alla fidanzata o a  "qualunque altra donna" con la quale l'agente intratteneva una qualsiasi "relazione affettiva e/o sentimentale" in ordine alla quale è identificabile il movente dell'"omicidio di genere" (2a, 2b, 2c); diversamente non si considera "femminicidio", l'"omicidio" perpetrato nei confronti di una donna diversa da quelle sopra indicate, se viene commesso non in ragione del suo sesso,  bensì, casualmente, per motivi criminosi di carattere comune, le cui vittime sarebbero potute essere anche dei soggetti di genere maschile.>>
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Naturalmente la mia definizione è del tutto opinabile; e, "melius re perpensa" ritengo che sarà senz'altro suscettibile di rettifiche e/o di perfezionamenti.
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Poi, però, ci sono alcuni casi dubbi, che mi lasciano alquanto perplesso; ma qui accennerò solo ad uno di essi, che è il più frequente.
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L'OMICIDIO PER GELOSIA
Ad esempio, per quanto concerne il cosiddetto "omicidio per gelosia", che, tra l'altro è il più comune, esso può essere commesso (sia da parte di un uomo nei confronti di una donna,  sia da parte di una donna nei confronti di un uomo),  con "motivazioni psicologiche" e "condotte concrete" molto diverse tra di loro.
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Ed infatti, innanzitutto, occorre distinguere due ipotesi:
- una delle due parti tradisce di nascosto l'altra, continuando il loro rapporto come se niente fosse;
- una delle due parti intende interrompere il rapporto con l'altra, e glielo glielo dice chiaramente (o perchè si è stufata, o perchè ha incontrato un altro soggetto per lei più congeniale).
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In entrambi i casi, secondo me, una eventuale "reazione omicida" del "tradito" o dell'"abbandonato" costituisce sempre e comunque un atto "scellerato" ed assolutamente "inaccettabile" (oltre che un gravissimo "crimine"); però io esiterei a definirlo "tout court" un "femminicidio", invece che un "omicidio" di carattere ordinario.
A mio parere questo dipende dalle circostanze!
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Ed infatti, per quanto riguarda l'uccisione di una donna che "tradisce" o "abbandona" il suo uomo, almeno secondo me:
a)
Si tratta senz'altro di un "femminicidio", se il movente dell'assassino è costituito, più che dall'"amore infranto dell'ex partner", dall'"amor proprio", e, cioè:
- da un malinteso "senso dell'onore" del "femminicida";
- da un suo presunto "diritto di proprietà" sul corpo della sua compagna;
- dalla "presunta umiliazione della sua superiorità maschile".
b)
Si tratta, invece,  di un comune "omicidio", di carattere passionale, se il movente dell'assassino (uomo o donna che esso/a sia) è costituito precipuamente  dalla sofferenza e dal dolore provocato dall'"amore infranto".
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Ma non è certo facile stabilire la differenza tra l'uno e l'altro caso; così come nella seguente vecchia canzone.
Oppure in quest'altra, molto più nostrana.
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#947
Ciao Bobmax. :)
Lo so benissimo che "il caso non ha memoria", e che ogni uscita è fisicamente uguale ad un'altra; ma non c'è neanche dubbio che la ripetizione di un determinato atto o fatto rende sempre più statisticamente "probabile" che, alla fine, si verifichi un atto o un fatto diverso e/o alternativo.
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Ad esempio, alla ROULETTE, considerando  lo "0" verde, in una singola uscita le probabilità che esca un colore (rosso o nero) sono 18/37, cioè circa il 48,65% (0,486486...).
Ovviamente, se non ci fosse lo lo "0" verde, sarebbero esattamente il 50%.
- al secondo giro 25%;
- al terzo 12,5%,
- al quarto 6,25%,
e così via fino al decimo 0,097656%.
Cioè, ogni volta la probabilità è pari alla metà della volta precedente; così come statisticamente rilevabile (ovviamente, "in media").
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Naturalmente, considerando lo "0", ogni volta si deve moltiplicare per 0,4864.
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Nessuna "legge fisica" impedisce alla pallina della "roulette" di finire sempre sul rosso; ma, se accade, in base ad un "altro tipo di legge", il padrone del Casinò finirà sicuramente il galera! ;D
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Un cordiale saluto di buon anno! :)
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#948
Nessuno può sapere che cosa gli riserva l'anno venturo; a parte, quello che può aspettarsi in base al calcolo delle probabilità.
Però occorre distinguere, nel bene e nel male, due diverse tipologie di eventi:
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1)
Per quando riguarda i cosiddetti eventi incerti nell'"an" e incerti nel "quando", quelli, cioè, che potrebbero anche non accadere mai, possono verificarsi casi come i seguenti:
a)
Se il soggetto in questione, da quaranta anni e più, essendo molto ostinato, ha l'abitudine di giocare sistematicamente all'ENALOTTO senza mai azzeccare neanche un ambo, la probabilità che l'anno prossimo possa finalmente vincere qualcosa è un po' più elevata di quella su cui poteva contare l'anno scorso.
b)
Se il soggetto in questione, essendo molto prudente, da quaranta anni e più, non ha mai subito nessun incidente automobilistico,  la probabilità che l'anno prossimo possa incorrere in qualche incidente (magari per esclusiva colpa altrui), è un po' più elevata di quella dell'anno scorso.
.
2)
Per quando, invece, riguarda i cosiddetti eventi certi nell'"an" ma incerti nel "quando", quelli, cioè, che si verificheranno sicuramente, ma non sappiamo "quando", la probabilità è calcolabile in modo più inesorabile.
Ad esempio, "in generale"*, essendo tutti quanti certi che ci attende la morte, ogni anno che passa la probabilità che essa ci colga diventa sempre più statisticamente elevata; non c'è niente da fare!
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Però buon anno anche ai centenari, in quanto, come scriveva Seneca, "nessuno è tanto vecchio da non potersi augurare almeno un altro giorno di vita!" ;)
***
.
*
Ho scritto "in generale", in quanto, ad esempio, se un soldato torna a casa il 31 dicembre perchè la guerra è finita, la sua probabilità di restare in vita nell'anno successivo a quello in cui si trovava al fronte è senz'altro superiore a quella dell'anno precedente. ;)
#949
Varie / BUON NATALE!
25 Dicembre 2023, 06:56:31 AM
BUON NATALE!
Buon Natale a tutti i partecipanti al FORUM.
Qualsiasiasi commento verrà considerato IN TOPIC
https://uploadnow.io/f/zfJwjM2
#950
Ciao Iano. :)
Non era mica un enigma, ma era soltanto un sogno trasformato in racconto.
Un cordiale saluto! :)
#952
La scorsa notte ho sognato che Dante mi accompagnava in una breve "escursione" in Paradiso; ed io gli chiedevo di farmi vedere il luogo dove si trovavano i santi più importanti di tutti.
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Allora Dante mi accompagnava nella "Candida Rosa", in cui si trova "la milizia santa  che del sangue di Cristo si fece sposa!" (Paradiso - Canto trentunesimo, vv. 1-3, la parafrasi è mia).
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Al centro della Rosa risiedeva la Madonna, e, avendo io letto e riletto più volte la "Divina Commedia", ero convinto  che vicino a lei ci fossero i santi di maggior fama; tra i  quali San Francesco d'Assisi, Sant'Agostino di Ippona San Benedetto da Norcia,ecc.ecc.
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Ed invece, con mia grande sorpresa, al centro della "Candida Rosa", vicino alla Madonna, c'erano dei santi a me completamente sconosciuti, il cui nome non avevo mai sentito nominare!
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Allora chiedevo a Dante: - Ma come è possibile che i santi più importanti di tutti siano questi tizi, di cui nessuno ha mai sentito parlare?-
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E Dante mi rispondeva: - Proprio per questo sono al centro della "Candida Rosa" , in quanto hanno compiuto il miracolo più grande di tutti!-
- E cioè!-
- E cioè sono riusciti a nascondere a tutti la loro santità!- ;)
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#953
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle otto cifre
21 Dicembre 2023, 11:30:42 AM
Ciao Bobmax :)
BRAVISSIMO, come al solito!
Ed infatti il numero è 41.312.432!
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Un cordiale saluto! :)
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#954
Varie / Rastislav e l'enigma delle otto cifre
21 Dicembre 2023, 06:40:52 AM
Rastislav entra nella cella del nuovo prigioniero, e gli consegna un foglio dove ci sono scritte le seguenti otto cifre: 1,1,2,2,3,3,4,4.
Poi gli dice:
- Con queste cifre mi devi creare un numero di otto cifre, nel quale:
- i due 1 siano separati tra loro da una sola cifra (diversa da 1).
- i due 2 siano separati tra loro da 2 cifre (cioè tra i due 2 devono esserci 2 cifre diverse da 2)
- i due 3 siano separati tra loro da 3 cifre (cioè tra i due 3 devono esserci 3 cifre diverse da 3)
- i due 4 siano separati tra loro da 4 cifre (cioè tra i due 4 devono esserci 4 cifre diverse da 4)
Se lo fai avrai salva la vita e ti renderò la libertà, altrimenti morirai!-
***
Qual'è il numero che risponde ai requisiti di cui sopra?
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#955
Varie / Re: L'enigma delle monete sparite!
20 Dicembre 2023, 11:54:47 AM
Ciao Phil. :)
Concordo in pieno con la tua ipotesi! ;)
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Ed infatti, nel passaggio del videoclip che io ho appositamente rallentato, si capisce abbastanza chiaramente che il prestigiatore, con l'indice ed il medio, sta capovolgendo il tubetto che tiene nascosto nella mano destra; per cui, sul sacchetto rosso, esso, a mio parere, viene deposto capovolto.
Il che spiega la sparizione delle monete!
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Ed infatti, secondo me, gli "elementi" su cui si basa il trucco sono i seguenti:
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Pertanto:
a)
Quando il tubetto è dritto nella mano sinistra, noi vediamo una  moneta; sotto la quale, però, non ci sono le altre quattro monete, ma soltanto:
- un tondino rosso come quello del sacchetto;
- un foro.
b)
Quando il tubetto viene capovolto sul tavolo, esso appare vuoto, e, attraverso il foro, non si vede la moneta, ma il tondino che viene scambiato con il tessuto del sottostante sacchetto.
***
Le altre "performance" del prestigiatore, secondo me, vengono eseguite manipolando in vario modo sia il tubetto con la "moneta civetta" e il tondino rosso, sia manipolando in vario modo le altre quattro monete.
***
Un cordiale saluto! :)
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#956
Varie / L'enigma delle monete sparite!
20 Dicembre 2023, 06:56:55 AM
Restando in tema di "giochi di prestigio", anche questo è bellissimo:
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Però, nel seguente passaggio del videoclip (che io ho appositamente rallentato), secondo me ci viene dato lo spunto per "ipotizzare" quale possa essere il trucco: guardate attentamente.
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Poi fatemi sapere cosa ne pensate!
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#957
Varie / Re: L'enigma della moneta perforata!
18 Dicembre 2023, 16:16:11 PM
Ciao Iano. :)
Mi pare che la tua soluzione coincida più o meno con la mia; e credo che sia proprio come la pensiamo noi due.
Cioè il primo chiodo, per entrare nel foro, sposta la moneta; la quale, non avendo più spazio per restare sdraiata, si alza in piedi in diagonale e lascia scoperti gi altri fori, ruotando dentro la scatola di volta in volta che ci si infila dentro un altro chiodo.
Ed infatti si vede chiaramente che il fondo del cilindro non è piatto, ma c'è un rialzo circolare centrale che funge da "fulcro" per sollevare la moneta.
***
Scusa il mio orribile disegno, ma, tra le tante cose che mi riescono male, c'è anche il disegno.
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Un cordiale saluto! :)
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#958
Varie / L'enigma della moneta perforata!
18 Dicembre 2023, 12:59:04 PM
Non si tratta di un'"enigma" partorito dalla mente perversa di Rastislav (nè dalla mia), bensì di un "enigmatico" gioco di prestigio nel quale mi sono imbattuto per caso su YOUTUBE; però voglio proporvelo lo stesso perchè, oltre ad essere "scenicamente" bellissimo, secondo me ci presenta un "aspetto logico" molto interessante.
Cioè di come un fenomeno "apparentemente" IMPOSSIBILE, proprio per questo (almeno a me) risulti subito  "logicamente" OVVIO!
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Io non sono nè un prestigiatore nè sono particolarmente intelligente, ma, non appena ho visto il videoclip di cui sopra, pur apprezzando molto l'abilità del prestigiatore ed il bellissimo "effetto" da esso prodotto, dopo un  breve sbalordimento iniziale, non ho potuto fare a meno di capire pressochè immediatamente quale fosse il suo trucco; non ci ho dovuto neanche ragionare molto, in quanto mi è parso logicamente OVVIO di per se stesso, in base al RASOIO DI OCCAM (inteso in senso lato)!
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Non è così anche per voi?
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Attenderò qualche vostro parere al riguardo, e poi, con un (orribile) disegno che ho già realizzato facendo ricorso ai miei immaginari occhi "a raggi x", vi mostrerò quello che, secondo me, è "logicamente" avvenuto dentro quella "scatoletta" malandrina! ;)
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#959
Ciao Phil! :)
Bravissimo, ci hai azzeccato in pieno!
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Il bambino trasforma il simbolo del primo "0" in "8", per cui 99 + 9 x 9 (81) farà adesso 180.

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Un cordiale saluto! :)
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#960
Rastislav pone lo stesso enigma (in forma molto più facile) ad un bambino, disponendo dei chiodi sul tavolo nel seguente modo:

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Poi gli dice:
- Ovviamente, come hai imparato a scuola, 99 + 9 x 9 non fa sicuramente 100, per cui tu, aggiungendo un solo chiodo a quelli che già sono sul tavolo, dovrai invece ottenere una perfetta eguaglianza matematica tra ciò che è a sinistra e ciò che è  a destra dell'uguale-
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Come risolve il problema il bambino, in cinque secondi netti?
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