Io non banalizzo la capacità degli imprenditori di commodificare la tecnologia, e non nego che questo "pull" possa portare a dei risultati positivi, nego la loro capacità di produrne di fondamentale, perchè di solito i costi della ricerca importante inabissano i profitti. E non ci sarebbe assolutamente niente di male se il capitalista ridesse indietro alla comunità le risorse che hanno permesso il suo profitto sufficienti per mantenere la situazione in equilibrio o di progresso, ma è assodato che da qualche decennio i soldi evaporano verso l'alto e non ci sono piogge che li riportino verso il basso. E' inutile continuare a lamentarsi dei populismi, perchè come puoi vedere benissimo nel resto del mondo, ad alte concentrazioni di capitale coicidono alte concentrazioni di potere, quasi sempre di natura autoritaria. Il nesso tra democrazia e l'esistenza di una cosidetta "classe media" è assodato, l'ineguaglianza americana sta raggiungendo livelli russi e anche la loro politica. Mi sembra molto chiaro quale dovrebbero essere le priorità di un liberale, che non abbia come mi addebiti una visione materialistica ed economicistica della politica, ma si interessi di salvaguardare della società nel suo intero anche al costo di ridurre l'efficienza economica nazionale.
