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Messaggi - InVerno

#946
Io non banalizzo la capacità degli imprenditori di commodificare la tecnologia, e non nego che questo "pull" possa portare a dei risultati positivi, nego la loro capacità di produrne di fondamentale, perchè di solito i costi della ricerca importante inabissano i profitti. E non ci sarebbe assolutamente niente di male se il capitalista ridesse indietro alla comunità le risorse che hanno permesso il suo profitto sufficienti per mantenere la situazione in equilibrio o di progresso, ma è assodato che da qualche decennio i soldi evaporano verso l'alto e non ci sono piogge che li riportino verso il basso. E' inutile continuare a lamentarsi dei populismi, perchè come puoi vedere benissimo nel resto del mondo, ad alte concentrazioni di capitale coicidono alte concentrazioni di potere, quasi sempre di natura autoritaria. Il nesso tra democrazia e l'esistenza di una cosidetta "classe media" è assodato, l'ineguaglianza americana sta raggiungendo livelli russi e anche la loro politica. Mi sembra molto chiaro quale dovrebbero essere le priorità di un liberale, che non abbia come mi addebiti una visione materialistica ed economicistica della politica, ma si interessi di salvaguardare della società nel suo intero anche al costo di ridurre l'efficienza economica nazionale.
#947
Un detto sovietico recitava "abbiamo le votazioni ma non le elezioni", quello che fanno i russi tradizionalmente è "votare" cioè partecipano ad un rito della religione civile dove manifestano la propria presenza facendo parte dell'affluenza, vidimando la propria genuflessione alla pantomima con una scheda. Pur essendo certo che i dati, sia di affluenza che di consenso, sono fortemente manipolati, rimani certo il fatto che essendo da solo avrebbe vinto anche un calamaro al posto di Putin, e forse proprio per questo i dati sono stati manipolati a ribasso, non servono grandi brogli quando all'opposizione c'è geranio e una banana, magari ha preso più del 90% ma l'hanno abbassato per modestia. Va da se, che anche se ci fosse una democrazia perfetta, poche nazioni sceglierebbero di cambiare il fantino a metà corsa, fortunatamente per Putin ci sono sempre corse da fare nei paesi limitrofi. Ipazia, vergognati a citare la Politovskaja mentre sbavi retorica sul mandante del suo assassinio.
#948
Citazione di: anthonyi il 17 Marzo 2024, 13:44:37 PMDilla più chiara, inverno, la tecnologia si sviluppa quando un sistema di mercato permette ad un privato di trarne profitto. Solo che a differenza di te questa affermazione per me non ha nulla di scandaloso. Non so se sai che nella Cina del IX secolo D. C. apparve una figura abbastanza simile al nostro Leonardo da Vinci, uno che si divertiva a inventare macchine, che usavano la forza dell'acqua, e che preparava tanti giochi per l'imperatore.
Queste macchine non hanno avuto sviluppo perché in quel mondo non c'era un mercato dove potessero svilupparsi.
Inventare la tecnologia é una cosa, svilupparla é un'altra, e per fare quest'ultima cosa c'é bisogno di un mercato e di un privato interessato a guadagnarci sopra. Se poi i privati sono tanti, allora si fanno concorrenza e così la tecnologia diventa disponibile per tutti a costo basso. Alla fin fine ci hanno guadagnato tutti, compreso lo stato che da questo sviluppo incassa più tasse,
per cui allo stato conviene finanziare la ricerca tecnologica, anche quando in relazione ad essa ci sono profitti privati.
No, la tecnologia si sviluppa quando alcuni ricercatori, quasi sempre pagati dal pubblico anche se per vie tortuose, hanno un idea e le possibilità di esplorarla e portare a compimento uno studio, dopo arriva il privato che forse se è capace riuscirà a commerciarla e a metterci dei fiocchetti. Per esempio nel 1960 la NASA riuscì a far atterrare un razzo  in verticale, rendendo possibile "riutilizzare il razzo". Tuttavia alla NASA, vista la frequenza scarsissima dei lanci, conveniva usarne uno nuovo anzichè riutilizzare i vecchi. La tecnologia è rimasta lì dormiente per mezzo secolo, finchè non è arrivato un genio, il più premiato dal mercato, che ha deciso che a lui la "riutilizzibilità" dei razzi poteva servire per fare "turismo spaziale", ha preso la tecnologia della NASA, l'ha aggiorna con dei fiocchetti, e se l'è rivenduta come un idea sua conla quale fare la sua linea di "taxi spaziali" . Indubbiamente, se quello che proprio ci mancava erano i taxi spaziali, senza il genio privato questa tecnologia non sarebbe potuta arrivare a commercializzazione, ma questo non significa che sia stata originata grazie alla sua commodificazione, al contrario, fu originata nell'impresa più antieconomica nella storia umana, l'allunaggio non porta nessun profitto e giganteschi costi. A me non mi fa nessun orrore che il privato voglia farci profitto, l'egoismo deve essere incanalato non censurato. Mi fa orrore che non ripaghi alla società i costi sostenuti dalla stessa per sviluppare quel profitto che genera (altro "culto del genio") e nel caso della tecnologia parlo delle spese sostenute dall'educazione e dalla creazione di un ambiente favorevole al progresso scientifico, che condivido con te l'idea debba essere un ambiente socialmente dinamico ed economicamente libero, quale infatti non è più, grazie all'accentramento dei capitali e all'evasione delle tasse che impoverisce le società. I dati che dimostrano questo accentramento delle risorse senza precedenti sono scientifici, non puoi eluderli, io sostengo che sia tossico per la società perchè la deruba di quelle risorse che gli servono per riprodursi sostenibilmente, e sia anche illiberale.
#949
La tecnologia non nasce dal desiderio di ridurre la fatica, nasce quando la fatica non può più essere svolta gratuitamente, generalmente un grosso passo in avanti di questo è l'abolizione della schiavitù, le civiltà che hanno mantenuto la schiavitù hanno sviluppato meno tecnologia. Mentre la popolazione mondiale va riducendosi, e quella che sopravvive in media chiede condizioni di vita piuttosto elevate, la tecnologia è ampiamente promossa per risolvere il problema della forza lavoro.  Il problema è che quasi sempre questa tecnologia è prodotta dai costi pubblici, perchè l'educazione le infrastrutture e tutto il resto sono finanziati dalle tasse, e poi i privati si prendono il laureato bello che fatto (in america lo importano con una greencard, brain drain) e mettono un succoso brevetto sull'idea di "tripla fotocamera montata a triangolo" che non inventa nulla, ma brevetta i profitti al privato che al massimo avrà investito un corso di aggiornamento. A mio avviso questo furto si basa sull'idea del "genio", quello che (spesso con poca fatica) "inventa" qualcosa di cui può disporre intellettualmente e metterci un nome, anzichè riconoscere di appoggiarsi sulle "spalle dei giganti" della società, che gli fornisce praticamente tutti i mezzi per concepire quell'idea che poi svenderà ad un privato. Sabin e poche altre eccezzioni. La fatica può anche essere amore, se ami quello che fai non fai fatica, ami il tuo tempo, ma in una condizione illiberale di persone che non possono fare quello che amano, la fatica è l'unica cosa che rimane. Non c'è compensazione monetaria che possa trasformare un lavoro che non ami in qualcos'altro, i soldi non fanno scomparire la fatica, la compensano.
#950
Certo, andrà tutto a ramengo e finalmente tutti si accorgeranno che Niko aveva ragione sin dall'inizio, era il comunismo che mancava alla società per farla funzionare, serve certamente un evento apocalittico per la rivelazione del vangelo marxista, e tutti vivremo nel paradiso dove nessuno fa profitto perchè sono tutti in perdita. Tu più che eurasiano mi sembri narcisista, sacrificheresti il mondo per una vaga speranza di rivincita ideologica ,ragioni come un agente del caos, non un fascista come Putin, sei più un Trumpiano.. Non è un caso che da motivazioni così spurie nascano morali bislacche dove da una parte versi lacrime di coccodrillo per i palestinesi e poi ti auguri altre Mariupol. La mia speranza è che anche quelli come te, intelligenti ma un pò persi nei propri barbecue mentali, abbiano oggi l'occasione di risvegliarsi. Io non ho le certezze che hai tu nel valutare gli ucraini, ho detto che è quello che farei io se fossi il presidente ucraino messo a quel bivio, sicuramente sono dei fantocci, teleguidati, si svenderanno per due carote, buttano giù le statue di Lenin, da gente così cosa ti puoi aspettare, vedrai faranno  tutto quelli che speri, e se non lo fanno "ops mi sono sbagliato".. io personalmente sono per non correre quel rischio, sono per la pace, solo che indico anche come penso si possa fare, non mi limito a pensarci forte e pregare.
#951
@niko, certo che hai difficoltà nel seguirmi, mi metti in bocca cose che non ho mai detto e pretendi che le difenda, tu hai sostenuto che io vedo come fascista tutto ciò che non è occidentale, affermazione che non saprei come seguire, non solo perchè credo che il fascismo sia un fenomeno prettamente occidentale, ma anche che la Russia è un paese occidentale ed europeo. Le due cose stanno benissimo insieme, sei tu che mi addebiti l'idea che per me siano contradditorie. Mai detto neanche che sia il migliore dei mondi possibili, semplicemente di quelli esistenti, seguendo vari parametri econometrici, alcuni a te cari come la distribuzione egualitaria delle risorse, e seguendo anche le rotte migratorie.

La maggior parte delle persone è preoccupata, giustamente, di quello che potrebbe fare la Russia se costretta in un "angolo" esistenziale, poco importa se hanno esteso la loro "esistenzialità" in territori che nessuno riconosce come loro, ma va bene così, giusta prudenza. Pochi si chiedono di quello che potrebbe fare l'Ucraina in caso di rischio esistenziale, la vulgata degli "esperti" è quella che le "piccole nazioni" non hanno esistenzialità, sono pedine che seguono gli ordini, alzino bandiera bianca prima di farsi troppo male. Son gli stessi esperti che hanno perso tutte le guerre sottovalutando l'esistenzialità degli altri, dal Vietnam all'Afganistan, ma sempre esperti sono.

Se io fossi il presidente ucraino, e vedessi che non arrivano più munizioni, e vedessi che l'unica prospettiva è quella di un negoziato senza garanzie e pacche sulle spalle che preparerebbe ad un invasione futura, direi che chiaramente la mia esistenzialità sarebbe piuttosto a rischio, e sarei pronto a strategie meno convenzionali. Comincerei a far ritirare l'esercito, kilometro per kilometro, scegliendo gli ingaggi e salvando le truppe, non parteciperei a negoziati, non ci parteciperebbero per i primi i russi che vedendo che stanno guadagnando terreno deciderebbero di avanzare anzichè trattare. A un certo punto si arriverebbe ai grandi centri abitati, che cosa se ne fanno i russi di un popolo che non li vuole? Ne fanno Mariupol, e fanno Bucha dei centri più piccoli, le foto arrivano, l'indignazione sale, l'idea di trattare con chi commette certi atti si affievolisce. Dal fronte attuale fino a Kiev, ogni peggioramento del fronte ucraino è una chances in più di far intervenire le potenze occidentali, l'unica chances che mi è rimasta per liberare l'Ucraina. Insomma, se io fossi il presidente ucraino, se sentissi forte il pericolo esistenziale, proverei a iniziare la terza guerra mondiale pur non di sparire dalla mappa, ma dei pericoli esistenziali ucraini non si interessa nessuna, sono piccoli, figurati se gli interessa così tanto esistere, solo i palestinesi sanno usare il proprio massacro politicamente... sarà, sarà, oppure non sarà, e quando le meccaniche dell'escalation si mettono in moto, mi raccomando, tutti in piazza a chiedere la pace eh.
#952
Macron ha detto una cavolata perchè l'ha detta fuori tempo massimo, se l'avesse detta (insieme a qualche altra nazione europea) nei famosi tentantivi di trattativa prima dell'invasione, forse si sarebbe potuto evitare tutto questo che è, in fin dei conti, stato causato dall'incapacità europea di badare ai propri confini ed interessi. Chiaramente servono dei garanti ad eventuali negoziati, e sono garanti che devono promettere che in caso Putin ci riprovi saranno pronti a schierare truppe. Mi sembra che Macron stia preparando a questo, più che ad altro, a farsi garante bilaterale, ne servono altri, compreso che la NATO, proprio per non far preoccupare troppo Jean, non potrà esserlo. Il primo che si fa avanti mi sembra il papa, perciò venga immediatamente richiesta la sua partecipazione ai negoziati, in caso di un nuovo tentativo di Putin di arrivare a Kiev i preti vaticani dovranno andare al fronte, non a imbracciare un fucile certamente, ma a fare quello che fanno i preti, poco sarà ma almeno metterà il prete dove mette la lingua. E così uno lo abbiamo trovato, c'è anche Macron, si aspettano altri.
#953
Putin è occidentale, di più, è europeo. Infatti non segue le duginate eurasiatiche, non usa il "giogo tataro" come giustificazione dell'assenza di uno stato di diritto in Russia, ma la tradizione ortodossa che renderebbe il popolo russo eterna vittima innocente del mondo, e come vedi mette in pratica questo principio parlando di una Russia continuamente vittima di tutti e giusta per definizione, cercando di ripristinare la chiesa ortodossa in Russia. Non c'è niente di "asiatico" nelle farneticazione fasciste di Putin e dei suoi amici, anzi generalmente sono piuttosto razzisti verso gli asiatici, il cosidetto "ingiallimento" russo li preoccupa molto. Uso il termine fascismo nel modo più "scientifico" possibile, nei limiti delle scienze politiche, Ilyn era apertamente schierato con il fascismo italiano col nazismo tedesco. Bandera e Ilyn stavano sulla stessa barca, e così come è giusto dare dei fascisti ai banderiti, lo è anche darlo agli Ilyniti.
#954
@niko Direi al contrario che Trump è fascistoide, e Putin è fascista. Trump è fascistoide come lo sono tutti i grandi capitalisti, come lo era Ford e come lo è Musk, ma non ha una ideologia politica, il suo obbiettivo principale è far profitti e stare fuori di prigione, tanto come Berlusconi. Quelli che si porta dietro sono più pericolosi di lui, i Borghezio&Pillon della situazione, ma anche loro hanno mire piuttosto basse legate principalmente ai diritti civili di talune categorie specifiche più che ad una diversa forma di stato, non hanno in programma di demolire lo stato di diritto, se non per sbaglio. Il problema principale che Trump pone alla società  americana è culturale, come Berlusconi lo è stato per la nostra. Putin ha una ideologia politica, non la sua, note a piè pagina di Ilyn, fortunatamente per lui nessuno (neanche in Russia) l'ha letto e quindi passa per farina del suo sacco, compreso il suo astio verso l'Ucraina, ed è roba fascista al 101% perchè tesa ad impedire la nascita di uno stato di diritto in Russia, o la demolizione di quelli esistenti in Europa. Fai uno strappo alla regola, leggiti Ilyn, avrai una idea approssimativa di quello che Putin crede sia il miglior futuro anche per te, tu per lui sei come gli ucraini, non hai ancora capito che quello è il futuro che ti aspetta, devi solo attendere che la storia gli darà ragione. Trump è un agente del caos, se comincia a leggere un libro qualcuno deve dirgli che lo sta tenendo al contrario, e lui lo licenzia, e tu ti indigni, ma non lo ammazza. Ai capitalisti lo stato di diritto serve, per fare soldi, passarli ai figli, tenerli al sicuro etc.. per i fascisti è il nemico numero uno, perchè l'unica legge deve essere quella della forza.

@anthonyi, è quello che ha fatto anche Obama dell'amministrazione Bush, certo ci ha messo anni e l'ha fatto "dolcemente" non con intenti para eversivi, ma è normale..
#955
Citazione di: niko il 10 Marzo 2024, 16:21:25 PMIo pure sono un "maschio bianco occidentale" ma non sono cosi' cinico o cosi' sciocco da pensare che un'ondata di reflusso (fascista) in america, possa motivare l'europa a reagire contro le possibili e probabili ondate di reflusso (fasciste) che potrebbero colpirla; semmai il contrario: i politici reazionari europei, di casa nostra, rialzeranno la testa e minacceranno di fare danni anche qui, se, e quando, vedranno vincere Trump oltreoceano.
Non sembravi così preoccupato dei fascisti alle porte quando Putin finanziava e spalleggiava tutti i partiti di estrema destra europea, a lui auguravi vittoria, non capisco perchè ti debba preoccupare così tanto Trump che fino a prova contraria a riguardo ha fatto solamente un timido esperimento con Bannon, finito nel nulla. Peraltro i temi dell'estrema destra americani non sono facilmente spendibil in europa (suprematismo bianco?) quelli di Putin invece si spendono benissimo, sono quelli della nostra tradizione. Che il pericolo venga da est o da ovest, poco cambia, non è sperando nella sconfitta degli altri che si vince in politica. La mia speranza è che la vista delle strade intraprese dalle grandi potenze risvegli dal torpore le istanze socialdemocratiche e progressiste, perchè l'illusione di aver definitivamente superato il passato, la cosidetta fine della storia, non ha portato nulla di buono se non lassismo e apoliticizzazione, regressione ed inganno. Chi ha a cuore certi principi si deve rendere conto che lungi sono dall'aver vinto, lungi dall'essere globali, lungi dall'essere definitivi, bisogna lottare per proteggerli, qui ed ora, checchè facciano negli altri continenti, o proprio per ciò che sta accadendo.

Se ci sono le rune nelle chiese ucraine il papa si interessi anche di quello.. si interessi di tutto ciò che ha a che fare con il nome di Cristo e di come viene usato o abusato, la sua chiesa è cattolica, non ha confini.. oppure i confini sono dettati dagli interessi di bottega? Basterebbe interessarsi di Cristo, che è il suo mandato e il suo lavoro, senza paura che giudicare qualche pastore spaventi le pecorelle.

@anthonyi, l'altra volta è andata così, questa volta nel programma hanno la sostituzione di quasi 10mila burocrati.. secondo me anche loro chiuderanno Trump nella stanza dei giocattoli, ma sotto Trump ci sono persone un pò più scafate e raffinate che potrebbero ottenere ciò che vogliono, se davvero riusciranno a sostituire tutti quei mandarini.
#956
Citazione di: niko il 10 Marzo 2024, 11:32:33 AMA me, il fatto che sdoganera' temi fascistoidi (pena di morte, antiabortismo, e razzismo compresi) e negazionismo climatico, sembra un motivo piu' che sufficiente, per non volerlo.
Dipende se aiuterà a reagire.. vedi Macron ha messo il diritto all'aborto in costituzione perchè i francesi si sono giustamente spaventati di queste ondate di reflusso. Io ho visto solo buone cose spuntare fuori dai politici europei che si accorgono che il "cugino" è un pò ubriaco, tanto vale regalargli una bottiglia di vodka..

@Jean, meno male che il papa non se lo fila nessuno. Non lo sa che questi accordicchi si fanno tra due "vincitori" e non con uno che alza bandiera bianca? Se questi negoziati che tanto anela devono aver luogo, tutti e due devono poter presentare qualcosa ai propri popoli, non con uno che presenta una resa. Se quello che dice avesse una qualche importanza, avrebbe appena allontanato i negoziati di qualche anno. Mi domando invece, è così disperato di fedeli da non essere ancora riuscito a dire una parola verso il proprio omologo ortodosso che prega sangue e benedisce carrarmati? Tanto gli è cara la possibilità di reunion con gli ortodossi da non aver niente da dire verso il patriarca che indice crociate nel nome di Cristo contro il satanismo nel 2024? Una parolina sulla legittimità di questa interpretazione del vangelo? Forse il trucco da clown così male non sta neanche a lui..
#957
Non è mia abitudine sperare il peggio per gli altri anche se combacia con il mio vantaggio, ma sono convinto che l'elezione di Trump avrà quasi unicamente risultati benefici per le nazioni europee, nella netta materializzazione della discordanza di interessi geopolitici, un arciamericano può aiutare gli europei a prendere la propria strada. Le uniche controindicazioni che vedo sono che continuerà a sdoganare temi tipici dei fascistoidi che potrebbero riverberare in europa, ma sono un maschio bianco, curioso invece abbia il supporto di una donna, si vede che mentre il patriarcato è esteso su tutto il globo ma la collaborazione femminile si ferma ancora in provincia. Altro problema è che si porta dietro una valanga di negazionisti climatici, lui stesso lo è, e questo è un problema per tutti, ma daltro canto è un problema che avremmo dovuto affrontare in ogni caso, perchè  spoiler: se la situazione in Ucraina si raffredda, i prima novax poi donbassini, si traferiranno al negazionismo climatico in varie forme. Che faccia guerre o meno non dipende da lui, che verrà probabilmente messo in una stanza coi giochi colorati e le caramelle gommose, il presidente americano non è un dittatore e ha poteri abbastanza limitati, quello che può fare è appunto sdoganare retoriche politiche.

@Jean, visto che mi sembri in ansia nucleare, volevo aiutarti: sulla Tv russa per Solovyov è il momento delle previsioni meteo, e il metereologo gli conferma: è il momento giusto per un attacco nucleare a Parigi perchè i venti tirano verso ovest e sono ottimi per le scorie radioattive. En passant, fa anche un elogio della "dottrina Karagonov" che prevede attacchi preventivi.
#958
Aggiungo una storia: il giorno che caddero le torri gemelle, intendo il giorno stesso, Trump chiamò (non venne chiamato, chiamò) una emittente radiofonica locale per dire che ora che le torri erano cadute il suo era diventato il palazzo più alto di Manhattan e questo avrebbe aumentato il valore al metro quadro della sua proprietà. Il capitalista medio all'esplosione di una bomba atomica vedrebbe semplicemente un sacco di terreno edificabile. Stessa cosa riguardo al circolo delle armi, sarebbero ben contenti circolassero senza che uccidessero nessuno, perchè ogni morto è un cliente in meno.
#959
Tutti i capitalisti, esclusi quelli nel business delle armi , sono "pacifisti" perché la guerra e le tensioni geopolitiche (sanzioni etc) non portano di solito niente di buono per il loro tornaconto. Non è un caso che in Russia sia Abramovich a fare ponti e i più discontenti siano gli yachtisti, non è un caso che in Germania sia il tessuto produttivo a voler la riappacificazione e in Italia l industriale brianzolo leghista. Se ciò è tanto importante ne converrebbe a Ipazia di riconoscere il valore pacifico del libero mercato e della globalizzazione , ma figurarsi, quando sono potenze straniere tifa per i leader che seguono la ragion di stato in guerra, in terra sua si piglia coi Berlusconi col ciuffo arancione, perché la coerenza è dote rara.
#960
La situazione americana è un pò quella che in Italia diede vita alla rielezione di Napolitano, una classe dirigente gerontocratica ed imbolsita che non è capace di rinnovare la leadership e deve ricorrere all'usato sicuro anche se ha il catetere, se hanno qualcuno di più giovane intorno hanno ben pensato di sceglierlo che non gli facesse ombra e portasse voti allo stesso tempo, cioè escamotages elettoralistici. Caso americano: Kamala Harris, voluta perchè nera e donna, ci si è accorti velocemente che essere neri e donne non sono qualità politiche ma dati anagrafici, ma andava bene, perchè portava i voti degli identitaristi e non rischiava di oscurare Biden. Ora i democratici sono terrorizzati dall'idea che Kamala, che parla con la cadenza di chi è ubriaco e ha il carisma di uno stipite, sostuisca Biden se lo stesso si ritira dalla corsa, quindi sono costretti a puntare su Biden. Il caso di Trump è molto più semplice, il culto della personalità fascista non prevede successioni se non in morte.