Salve paul11. Ci siamo capiti ? Ma se riuscissimo a capirci il forum chiuderebbe. La distinzione che tu fai all'interno dell'umanità è quella tra l'homo idealis e l'homo pragmaticus.
Io sono d'accordo con te nel sostenere che queste due tipologie psichiche (molto, molto molto prima che esistenziali, mentali, filosofiche, culturali etc. etc. etc.) rappresentino la distinzione fondamentale tra gli umani. Solamente, sono profondamente convinto che la prima categoria rappresenti una secca minoranza (della quale io non ritengo di fare parte). Io faccio parte dei pragmatici e quando scrivo lo faccio per sostenere una maggioranza (in sè democratica, come tutte le maggioranze......o no?) e non certo per fare cambiare opinione (dovrei meglio dire : sensibilità interiore) alla minoranza di idealisti cui tu appartieni.
A questo punto, citandoti : "La mia tesi, e la storia lo insegna, è che l'uomo per quanti progressi tecnici possa conseguire, rimane sempre lo stesso, può fare del bene e può fare del male, quindi non è la tecnica che influisce sull'uomo, è l'uomo che si illude che la tecnica possa migliorarlo umanamente. Ci siamo capiti fin qui? Capire non vuol dire necessariamente condividere".
Voglio solo dirti che, mentre da una parte sono d'accordissimo nel trovare che l'"animo" umano non cambia attraverso la storia, dall'altra sono convinto che all'uomo stesso (almeno alla maggioranza del genere umano che ho citato qui sopra) non freghi proprio il "migliorarsi" (non devi neppure spiegarmi cosa intenderesti con tale relativissimo termine : credo per te significhi : "cambiare nel senso desiderato dagli idealisti") ma assai di più lo "stare bene" (che per me significa salute, risorse sufficienti, sicurezza sociale ed altre piccolezze).
Poi , sono anche convinto che gli idealisti possiedano - ad esempio - un QI (Quoziente Intellettivo) seccamente superiore a quello dei pragmatisti-materialisti (è questa la ragione per la quale la maggioranza, essendo meno dotata intellettivamente, è spesso portata AD ESAGERARE nell'accumulo di ciò che è convinta la farà stare BENE (I BENI), mentre invece tale eccesso la farà prima o poi stare male, come osservi giustamente tu).
Ma nei confronti di tale aspetto io resto comunque dalla parte della democrazia, cioè troverei giusto che il mondo sia governato dai pragmatisti anche se essi risultino più stupidi degli idealisti.
Spero di non esserci capiti.................in tal modo la discussione potrà proseguire con giubilo di tutti gli amici forumisti. Saluti.
Io sono d'accordo con te nel sostenere che queste due tipologie psichiche (molto, molto molto prima che esistenziali, mentali, filosofiche, culturali etc. etc. etc.) rappresentino la distinzione fondamentale tra gli umani. Solamente, sono profondamente convinto che la prima categoria rappresenti una secca minoranza (della quale io non ritengo di fare parte). Io faccio parte dei pragmatici e quando scrivo lo faccio per sostenere una maggioranza (in sè democratica, come tutte le maggioranze......o no?) e non certo per fare cambiare opinione (dovrei meglio dire : sensibilità interiore) alla minoranza di idealisti cui tu appartieni.
A questo punto, citandoti : "La mia tesi, e la storia lo insegna, è che l'uomo per quanti progressi tecnici possa conseguire, rimane sempre lo stesso, può fare del bene e può fare del male, quindi non è la tecnica che influisce sull'uomo, è l'uomo che si illude che la tecnica possa migliorarlo umanamente. Ci siamo capiti fin qui? Capire non vuol dire necessariamente condividere".
Voglio solo dirti che, mentre da una parte sono d'accordissimo nel trovare che l'"animo" umano non cambia attraverso la storia, dall'altra sono convinto che all'uomo stesso (almeno alla maggioranza del genere umano che ho citato qui sopra) non freghi proprio il "migliorarsi" (non devi neppure spiegarmi cosa intenderesti con tale relativissimo termine : credo per te significhi : "cambiare nel senso desiderato dagli idealisti") ma assai di più lo "stare bene" (che per me significa salute, risorse sufficienti, sicurezza sociale ed altre piccolezze).
Poi , sono anche convinto che gli idealisti possiedano - ad esempio - un QI (Quoziente Intellettivo) seccamente superiore a quello dei pragmatisti-materialisti (è questa la ragione per la quale la maggioranza, essendo meno dotata intellettivamente, è spesso portata AD ESAGERARE nell'accumulo di ciò che è convinta la farà stare BENE (I BENI), mentre invece tale eccesso la farà prima o poi stare male, come osservi giustamente tu).
Ma nei confronti di tale aspetto io resto comunque dalla parte della democrazia, cioè troverei giusto che il mondo sia governato dai pragmatisti anche se essi risultino più stupidi degli idealisti.
Spero di non esserci capiti.................in tal modo la discussione potrà proseguire con giubilo di tutti gli amici forumisti. Saluti.