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Messaggi - Ipazia

#961
Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 19:42:02 PML'oltreuomo è e resta una figura metaforica, che forse sorgerà ...forse, chissà, chissà...

Quindi sempre bisogna avere fede, fede sempre senza prova assoluta.

Né più né meno di un cristiano.


La differenza non sta nella fede, ma nella sua fondatezza e ragionevolezza. La stessa differenza tra la fede di superare l'esame di ammissione ad una scuola per piloti aeronautici e la fede che ti crescano le ali. È questo a rendere diverso un ateo da un teista.
#962
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
14 Febbraio 2024, 19:25:48 PM
Citazione di: Koba II il 14 Febbraio 2024, 17:20:57 PMQuesta non è una risposta.
Per essere più chiari: il tedesco che durante il Terzo Reich non ha aderito al nazismo lo ha deciso liberamente o è stato spinto necessariamente verso quella scelta da motivazioni esterne (educazione, relazioni personali, etc.) e interne (caratteristiche psicologiche specifiche), tanto da poter dire che infine, nonostante le possibili conseguenze negative (licenziamento etc.), non avrebbe potuto fare altrimenti?

Non esistono libertà incondizionate, ma sufficientemente variegate da permettere scelte opposte anche nella stessa famiglia.  Un bell'enigma, che sfugge ad ogni riduzionismo sociobiologico.
#963
Citazione di: Pensarbene il 14 Febbraio 2024, 14:59:15 PMtu ipazia che sai la chimica....sai che un sistema vivente in entropia si disgrega e decompone in catene molecolari organiche e inorganiche fino ad atmozzarsi .
La specie umana ha testato l'organico vivente terrestre  fino al massimo possibile e ora sta tramontando come fanno tutti i sistemi viventi prima o poi.
Mi sembra una cosa talmente evidente e normale,logica, perchè farne una tragedia cadendo nel ridicolo?

Ridicolo è assurgersi ad esecutore testamentario della specie umana, vendendo la pelle dell'orso prima di averlo cacciato.
#964
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
14 Febbraio 2024, 16:47:11 PM
Per etica da automi intendo i tanti "perinde ac cadaver" della storia religiosa e profana: distopia di tutte le classi dominanti. I padroni ci tengono eccome ad ottenere questi risultati et(olog)ici, premessa inderogabile all'eternarsi del loro dominio.
#965
Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 16:08:02 PMCi sei cascata di nuovo.
Anche per "l'oltreuomo" ci vuole fede (...che sia così!).

Una fede ragionevole, evoluzione di qualcosa che esiste. Ben diversa la fede nelle creazioni dell'immaginario umano, con tutto l'ambaradan che segue. Ho pure fede che, se premo il pulsante della luce, la lampadina si accenda. E se non si accende la soluzione si trova, al contrario dei misteriosi numi, facilmente.
#966
Citazione di: iano il 13 Febbraio 2024, 23:11:44 PMIo invece non so se sei ironico...o dici veramente. ;D
Ma io sostanzialmente credo che dalla storia delle interazioni dell'uomo con la realtà culminate oggi nel metodo scientifico, non si siano ancora tratte le conclusioni, facendone tesoro, e che lo spazio per fare pura filosofia si apra davanti a noi sterminato, ma siamo timidi ad occuparlo.
Ragionando su cosa abbiamo mancato di prevedere, e perché, ci permette di rimuovere gli ostacoli a future previsioni, possibilmente non inquinate dal timore nichilista, e sopratutto di trovare il coraggio di dire liberamente, di non aver paura delle parole, di non paventare dietro di esse ogni volta l'abisso.
Non si tratta propriamente qui di conoscere la storia per non ripetere gli stessi errori. Non è necessariamente di errori che parlo qui, ma di andamenti ciclici della storia umana che si ripete di fatto immutata nella sua trama essenziale, ma della quale  continuiamo a sorprenderci, come cosa sempre paradossalmente  inattesa.
Ho veramente la pressante sensazione che sia venuto il momento per l'umanità di divenire adulta prendendo coscienza della sua storia, prendendo in mano il suo destini, potendone modificare il solito svolgimento laddove appaia necessario, come mi pare oggi ci sia bisogno.
E non è da credere che sia un compito arduo, perchè il compito più difficile è solo quello iniziale, prendere coscienza, e poi il resto viene da sè.
Sono un pò stufo di questi uomini che, schiavi della famiglia da mantenere, accettino in cambio che il mondo vada a scatafascio.
Stufo di quanto questi uomini dalla vista corta, che no và oltre ''io, mammete e tu'' secondo una vecchia canzone, o ''babbut, figliut e mammut''  secondo una vecchia pubblicità, pretendano ancora di dirsi uomini.

Certe cose continueranno a venire da se , finché non se ne prende coscienza collettiva, e questa coscienza da sola vale un mettere il bastone fra i cicli di una storia che non sono in se sbagliati, ma che non stanno andando in una direzione da desiderare.
Non possiamo più abbandonarci ad essi, Dio, Patria e Famiglia, con la coscienza pulita, come se potessimo permettere ancora di ignorare tutto ciò che da questi tre cerchi sta fuori, senza conseguenze.

Quelli che sta venendo da se' è la "singlitudine", precipitato spontaneo di tutti i fallimenti sociali che ci portiamo sulle spalle.

Fallimenti, dal microcosmo familiare al macrocosmo politico, religioso, sociale, etnico: una Bisanzio "pitturata e vuota" che ha degradato anche il divertimento in sballo. E sostituito i partiti con le gang: dagli oligarchi globali ai pendagli da forca del disagio giovanile e metropolitano.

Inutile indignarsi. Come diceva un filosofo napoletano: adda passà 'a nuttata.
#967
Oggi pare che tutte le strade portino lontano da Dio.

La schiatta ateistica, dopo millenni di ostracismi e persecuzioni, ha imboccato la via opposta - la liberazione dagli dei "falsi e bugiardi" - a partire dall'illuminismo, con sempre maggiore convinzione.

Tant'è che le restaurazioni politiche teiste possono avvenire solo attraverso forme crudeli di repressione dei miscredenti, apostati e infedeli. Una ideologia che necessita della violenza per conservarsi ha il fiato corto ed è destinata a morire.

Anche le perle del pensiero teista: Ockham, Galileo, Spinoza, Pascal,  finiscono col portare acqua sul versante opposto di quello teista.

L'argomento della scommessa di Pascal resta filosoficamente valido, ma è un'autorete epocale quando l'umanità si accorge che vale la pena scommettere sull'inesistenza dei numi, suffragata da una bella rasoiata occamistica.

Rimangono validi solo gli argomenti della paura e dell'illusione, che neppure la chat I.A. potrebbe trovare "affascinanti".

#968
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
14 Febbraio 2024, 13:49:58 PM
Ciò che oltrepassa il determinismo, pure esteso al corpo umano, è l'etica, che è campo esclusivo della filosofia. Non tutti i tedeschi furono nazisti, non tutti gli ebrei sono assatanati sionisti. 

L'etica si nutre di conoscenze scientifiche, storiche, visioni del mondo, ma poi agisce secondo una coscienza meno determinabile di tutti i quark presenti nell'universo.

Gli sforzi per imporre un'etica da automi si sono rivelati fino ad oggi vani, malgrado l'affinamento estremo delle tecniche di omologazione sociale da parte di chi opera da posizioni dominanti. 

#969
Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2024, 06:07:53 AMAnche questo è vero! :)
Sebbene ritengo inutile e stupido adorare Dio in costosissimi templi, visto che si trova in ogni luogo; come anche Gesù fece notare alla Samaritana al pozzo! ;)
Non è un tempio, è una cella mortuaria, indubbiamente lussuosa.
#970
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
13 Febbraio 2024, 21:42:18 PM
Citazione di: Alberto Knox il 13 Febbraio 2024, 20:07:41 PMNessun problema finchè non me le si spaccino per verità.
La scienza non spaccia dogmi, ma evidenze falsificabili. Gli spacciatori appartengono al genere dello scientismo e $cientismo. Una buona formazione scientifica,  filosofica (epistemologia) e politica aiuta a separare il grano dal loglio.
#971
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
13 Febbraio 2024, 19:59:04 PM
Non trovo preoccupante, né ontologicamente né metafisicamente, il fatto che il percorso a ritroso delle cause si arresti ad un certo punto. 

Finché la teoria è coerente e la pratica ha le sue conferme sperimentali che problema c'è ? 

Mi preoccupa di più la proliferazione di finte ipotesi (tra cui Dio, già transitato dall'episteme alla fede) per tappare il buco, come osservato da jacopus.
#972
Certo che no ! L'oltreuomo è il superamento della fede sovraterrena umana-troppo-umana. L'oltreuomo fonda nell'immanenza il senso della vita, superando l'angoscia della morte e la via illusoria della speranza,  nell'amor fati.
#973
Sono tre firme di una umanità classista e guerrafondaia. La terza ha più un carattere difensivo e nel complesso sono pure molto diverse tra loro: ipertrofia idolatrica, crudeltà circense e politica imperiale.

Ma anche l'amore ha la sua architettura.



Mai disperare della "natura umana".

#974
Citazione di: Duc in altum! il 13 Febbraio 2024, 19:02:32 PMInfatti, Dio potrebbe anche non esistere.
Ontologicamente, però, ognuno è obbligato a credere (senza conferma assoluta) in qualcosa/qualcuno.
E' tutto lì il gioco...

...e non è neppure tanto difficile giocarlo:

"Vi scongiuro, fratelli, restate fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure!" (FN)
#975
Tematiche Filosofiche / Re: Scienza e caso
13 Febbraio 2024, 18:50:52 PM
Citazione di: Koba II il 13 Febbraio 2024, 10:49:37 AMEntrando nello specifico del tuo esempio, la sperimentazione con il topo: in quel caso il setting creato dai ricercatori con il meccanismo leva-cibo è già fondato sulla causalità, il topo è già "catturato" in esso, è già fin dall'inizio forzato a comportarsi seguendo il nesso di causa-effetto. Ciò che l'esperimento dimostra è la capacità del topo di imitare l'essere umano.

Si bypassa l'obiezione citando come i cuccioli richiamano l'attenzione degli adulti che li accudiscono: causa-effetto senza trucchi antropologici.

CitazioneE per evitare equivoci: quando si esprimono dubbi sull'esistenza del mondo esterno non si sta mettendo in discussione che là fuori ci sia qualcosa di duro, esteso etc. Ma che il mondo così come io lo conosco, con quei fenomeni ordinati etc., sia realmente tale, sia proprio così come mi appare e come lo descrivo. Cioè, si sta discutendo quale sia il vero fondamento del nostro spontaneo realismo. Se ci sono delle argomentazioni corrette in suo favore oppure no

Mi accodo alla risposta di bobmax: si cerca la migliore adaequatio tra modello e realtà, cambiando modello quando se ne trova uno migliore. Non credo valga la pena spendersi per una metafisica che si straccia le vesti perché non possiede il modello perfetto ed eterno di adaequatio.

La scienza cessa laddove, piuttosto che l'assurdo, incontra il suo limite. Passando, senza patemi, il testimone epistemico alla filosofia: liquida e probabilistica (qui cessa la condivisione con bobmax e inizia quella con Eraclito).