Il cosiddetto decreto dignità voluto dal ministro agisce, in modo oltretutto incoerente, in un orizzonte economico capitalistico, non c'è alcun orizzonte rivoluzionario nella testa di Di Maio e dei grillini.
In questo orizzonte, che Boeri conosce tecnicamente molto più di Di Maio, gli effetti del decreto sono quelli facilmente prevedibili: un aumento relativo dei costi del lavoro diminuisce la quantità della domanda di lavoro. Si trova in qualunque manuale di economia.
Costo del lavoro che è basso in Italia rispetto ad altri paesi sviluppati ma sempre alto rispetto ai concorrenti polacchi, cinesi o indiani. L'orizzonte capitalistico non è nazionale ma internazionale.
Apprezzo molto Boeri per la giustamente rivendicata indipendenza della tecnica dalla politica.
In questo orizzonte, che Boeri conosce tecnicamente molto più di Di Maio, gli effetti del decreto sono quelli facilmente prevedibili: un aumento relativo dei costi del lavoro diminuisce la quantità della domanda di lavoro. Si trova in qualunque manuale di economia.
Costo del lavoro che è basso in Italia rispetto ad altri paesi sviluppati ma sempre alto rispetto ai concorrenti polacchi, cinesi o indiani. L'orizzonte capitalistico non è nazionale ma internazionale.
Apprezzo molto Boeri per la giustamente rivendicata indipendenza della tecnica dalla politica.
