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Messaggi - daniele22

#991
Citazione di: green demetr il 21 Febbraio 2023, 15:21:26 PMNon mi pare che gli altri del forum la pensino come me.
Qua a parlare di sinistra anticapitalista siamo solo tu, io e Ipazia.

Green, dovresti leggere prima di scrivere. Io dissi "in questo senso". "In questo senso" rimanda alla domanda in sospeso che c'è tra me e te sulla conoscenza a priori: è buona quella di Kant o la mia? Se stai con Kant penso che le nostre strade si dividano
#992
Citazione di: Ipazia il 21 Febbraio 2023, 18:12:18 PMNon frequento un forum di aspiranti filosofi per prendere in giro il prossimo, e se qualcuno se la tira la mia reazione è assai trasparente. Quindi bando alle paranoie.
Le paranoie non le ho proprio mai avute ... qualche dissesto disambiguato anche goffamente sì, ma paranoie zero. Direi piuttosto che di fronte alla vita, sia che mi si presenti in forma scritta che sulle piazze che frequento, in certe situazioni particolari uso pensarne cento e farne una. Tra le cento c'è pure quella di essere preso in giro dal prossimo e non è così facile essere abbastanza certi di essere presi in giro o no se uno non vuole farsi capire. E una cosa che penso è che in un forum possano esserci anche persone che si dedicano a tali iniziative ... Il mondo, cercando di viverlo, ti fornisce sempre, più che lo conosci, una variegata fauna umana che all'inizio del tuo percorso vitale ti era ignota. Comunque ti ho certamente detto che non ho motivi ragionevoli per pensare che tu mi possa prendere in giro. In ogni caso, se vuoi combattere seriamente il capitalismo è proprio con questo atteggiamento che ti devi confrontare e il fine dovrebbe essere conseguito con una sana dialettica che debba fare sì che non si debba pensarne cento per farne una. Pertanto non si può perdere più di tanto tempo con un avversario. Semplicemente lo si lascia al suo destino e si continua a camminare sul proprio sentiero. Io sono la tartaruga e lui Achille. Un saluto nel frattempo
#993
Tematiche Spirituali / Re: La centratura
21 Febbraio 2023, 09:17:52 AM
Citazione di: Ondina il 17 Febbraio 2023, 11:18:36 AMGrazie per l'intervento. Probabilmente chi arriva a scrivere in questo forum ha voglia di riflettere; su cosa forse non è nemmeno rilevante nel senso che in generale vedo un atteggiamento attivo e non passivo. Questo direi che è quello che abbiamo tutti in comune. Le riflessioni di ciascuno poi portano contributi molto diversi, dovuti alla personalità, alle esperienze, alla propria cultura, diversità che sono sempre ricchezza.
Si dici bene, sembra esserci un confine tra ciò che è mio e ciò che è degli altri, ma non ne sono sempre sicura. Se un confine c'è assomiglia ad una membrana permeabile dove ciò che è dentro viene continuamente in contatto con ciò che è fuori e viceversa. Forse il lavoro che fa ciascuno è proprio quello di rendere più o meno permeabile questa membrana. Ma il giusto grado di equilibrio non è un punto fermo. O ci si chiude o ci si lascia attraversare senza criterio.
Tuttavia dal mio punto di vista la membrana è solo una metafora. Abbiamo una percezione generalmente che separa io, tu, voi, gli altri, per cui distinguiamo tra ciò che è nostro e ciò che è degli altri. Ma non credo affatto che il "confine" del mio io sia il corpo per intenderci, altrimenti tante impressioni e sensazioni non passerebbero tra persone, a volte anche a grande distanza. In un certo senso siamo artefici della nostra vita e di quella altrui, siamo co-creatore e non è semplice definire il mio ed il tuo.
Per fare un esempio se anche io mi alzassi ogni mattina irradiando e vivendo nella pace e nella serenità, ma nella mia casa ogni mattina ci fossero liti furiose, le vibrazioni di quel clima teso incresperebbero anche l'acqua del mio stagno perché infondo siamo tutti lo stesso mare. Ci vorrebbe un budda per non essere in alcun modo toccati, ma quello che posso fare è ritrovarmi ogni volta.
Ciao Ondina ...  In una spiaggia dei Paesi Baschi francesi mi capitò di vedere che il crescere della marea si sia mangiato nel giro di un paio d'ore un centinaio di metri di detta spiaggia; magari tu ne sai qualcosa dato pure il tuo nome. Vidi pure che un turista incauto steso sulla spiaggia mezzo addormentato fu svegliato dall'onda avanzante che lo colse spaventandolo. Nulla di grave.
Il mio territorio sarebbe dunque rappresentato da ciò che sta al di qua della linea dell'alta marea. In quel territorio di confine che si trova tra la linea della bassa e quella dell'alta marea si gioca poi la vita tua e quella dell'altro. Il rischio c'è e anche la sfortuna può concorrere a che tu stia forzatamente e costantemente costretta a vivere in quel bagnasciuga in modi che ognuno può immaginarsi come crede. Un saluto
#994
Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 21:05:07 PMMa no. In questo post(o) sto dalla tua parte. C'è un tempo per la semina e un tempo per la falce. Oggi è il tempo di falciare le identità di sinistra che hanno fallito, e seminarne altre sperando che germoglino meglio.
Il terreno è quello che è, e non lascia spazio a grandi ottimismi, ma l'identità di sinistra ai terreni ostili è abituata fin dai tempi di Spartaco.
Ciao Ipazia, era da un bel po' di tempo che non mi stupivo di tal maniera e mi fa piacere che lo stupore sia stato determinato proprio da te e dal tuo dire assieme. Ti ringrazio moltissimo per la condivisione ... sei la prima in assoluto e non dico altro.
Visto dunque il post che ho fatto poco fa sulla follia e dato che non ho ragionevoli motivi di credere che tu mi stia prendendo in giro nonostante la nostra relazione fino ad oggi sia stata un po' particolare, ti dirò che sarei senz'altro curioso di sapere, ammesso che tu voglia dirlo, cosa sia cambiato in me, perché qualcosa deve pur essere cambiato.
Mi risulta poi un poco sibillino il riferimento al tempo della semina e della raccolta anche se lo percepisco come un buon presagio. Il terreno è quello che è, hai perfettamente ragione, ma quando si cerca di fare il più possibile quel che si dovrebbe fare cos'altro si può fare? Aspettare. Abituati a mandare giù ci siamo di sicuro tutti e due e questo è un sicuramente un buon punto. Un saluto
#995
Volevo fare ancora una considerazione sulla mia esperienza in riferimento a quanto già detto. Se è vero che ogni esperienza arreca necessariamente conoscenza e se è vero che noi regoliamo il nostro modus operandi cercando di adeguarlo nei limiti delle possibilità alla nostra conoscenza sarebbe implicito che l'esperienza da me avuta fa parte della mia conoscenza. E infatti, ancor oggi, io cerco di adeguarla nei limiti delle mie possibilità. Qual è dunque la conoscenza trasmessami dalla mia esperienza e come si manifesta?
Dal mio punto di vista, la conoscenza trasmessami è una conoscenza più che ovvia, ma probabilmente, dato che tutti la conoscerebbero a livelli più o meno consapevoli, non è altrettanto scontato che tutti la manifestino adeguandosi nei limiti delle loro possibilità a tale ovvietà. La mia scoperta dell'acqua calda sarebbe infine quella di sapere che il futuro è incerto. Tralasciando le relazioni con le cose, comunque importanti giacché le persone parlano delle cose, per quel che attiene invece alle relazioni sociali una conseguenza sarebbe che io non so mai chi mi trovo di fronte e a questo fatto dovrei adeguare un sano comportamento. Nella fase acuta della violenta reazione mentale che ebbi, manifestatasi nei primi quindici o venti giorni come già raccontato, non mi fidavo dei miei amici, ma non in senso maligno, semplicemente non mi fidavo in modo innocente, ovvero io cercavo solo certezze per me. Se avessi avuto inclinazione alla diffidenza in senso maligno probabilmente mi sarei perso nei labirinti delle ossessioni. Ma non andò così. Col tempo, fortunatamente, presi coscienza che il mio comportamento non era mutato nei confronti di persone che non conosco, ma era mutato nei confronti degli amici; di questi ora mi fidavo, ma solo in ragione del fatto che a parlarmi, più che l'amico, parlava la sua storia, e questa era quella alla quale mi affidavo per fidarmi più o meno di lui. In questo forum ho accusato scherzosamente inVerno, Eutidemo e anthonyi di essere rispettivamente un resident in Russia al soldo dei nostri servizi, un troll filo russo e anthonyi un alto funzionario militare con competenze economiche. Anthonyi ha capito ed è stato sicuramente al gioco. E' vero che io scherzavo, ma non proprio del tutto se avete ben inteso quanto ho detto prima di tirare in ballo loro tre in questo post. E infatti, come dice il buon Vasco, la vita è tutta un equilibrio sopra la follia, e questo è vero nel senso più letterale dell'espressione. Gli è cioè che io, nella mia posizione, abbia difficoltà a dimensionare il significato di "non sai mai chi ti trovi di fronte". E questo perché un individuo mai come oggi corre spesso il rischio di prendere delle fregature, in termini di tempo e/o danaro. In riferimento quindi a questo "non sapere chi hai di fronte" in altri Topic dissi già che la supponenza è una cattiva abitudine di cui si fa spensieratamente uso oltre ogni ragionevole misura. Sarebbe di fatto proprio così che nell'insistere a pretendere in primo luogo di sapere che le nostre conoscenze siano accertate e ancor più di sapere quali siano le intenzioni dell'altro, tutto questo regime mentale di certezze appunto, che si fa forza più che altro a fronte delle condivisioni che ottiene, le famose bandiere, possa costituire infine il primo gradino verso patologie di natura ossessiva.
Concludendo la considerazione, questa abitudine che io vedo praticata spensieratamente e che produce la cultura di un "nemico" (ma pure di un "amato") sarebbe un segno di come una sana follia, cioè quella del sottoscritto, venga costantemente soffocata dalla cosiddetta normalità (per me patologica) che non si rassegna all'ineluttabilità a cui si riferisce appunto la scoperta dell'acqua calda ... cioè che non sai mai chi hai davanti e quali siano le sue intenzioni, Dio compreso. Un saluto
#996
Ciao Eutidemo, mi concederò un fuori tema proprio perché ti riconosco "ostile" nei miei confronti in modo leale. So ben della tua metamorfosi da anarchico a giusnaturalista ... mi ricordo ben della storia che c'è tra noi, compresa quella grottesca baruffa che a suo tempo mettemmo in scena. Col senno di poi, e così ti svelo una curiosità che avevi espresso, pensai che tu potessi essere un troll filo russo. Non lo penso in verità, ma mi pareva strano che uno come te potesse essere così fazioso, ancor più che nelle parole, nei modi, cioè pubblicando vignette per le quali ebbi a dire che erano oscene. Forse invece si trattava solo di una attuale manifestazione della tua personalità coi limiti che ha il computer, la stessa quindi che a suo tempo ti vide compiere atti di manifesta ostilità nei confronti dell'edificio scolastico se non erro.
Ora io persisto nel mio ruolo di cittadino anarchico che si rende conto della necessità dello stato, ma pretende che sia lo stato a girare intorno all'individuo e non il contrario. Infatti, vuoi per sicuro carattere pacifista (la guerra quando è necessaria), vuoi per analisi razionale del problema, condanno senz'altro la violenza di un movimento anarchico anche se la capisco benissimo. E' quindi solo la ragione che non mi fa essere solidale nei confronti delle loro gesta. E spero che Cospito torni indietro a meno che non sia una vicenda tutta sua personale; perché se morisse sono incline a pensare che gli anarchici alzerebbero il potenziale di fuoco col rischio di si sa bene cosa. A proposito infatti di quelli che vengono spesso chiamati "servizi deviati" questi sarebbero invece per me servizi fedeli allo Stato, cioè persone che servono a mantenere viva l'onorabilità dello Stato. Ed è gente che rischia questa, immagino. Rischia cioè di ritrovarsi sola nel momento più delicato, il momento cioè in cui si ritrovano nel banco degli accusati. Bruno Contrada forse ne sa qualcosa. Anche le voci corse sull'ambiguità della posizione di (Kim) Harold Philby mettono ben in evidenza questo aspetto, immaginando tali voci che la spia potesse essere rimasta fino in fondo fedele alla Corona pur accettando il ruolo che la storia gli avrebbe conferito, ovvero quello del traditore.
Dal punto di vista del cittadino e basta torno infine alla contesa questione degli interventi. Di sicuro Gaeta e Nordio si sono impegnati, ma vista dal cittadino la funzionalità del gesto non è proprio recepita, o meglio è recepita nel senso che i cittadini e i media si sono aizzati uno contro l'altro per nulla dato che sarà la Corte di Cassazione a regolare definitivamente il tutto avendone solo lei l'autorità. Forse gli interventi serviranno agli specialisti, non lo so, ma allora non vedrei la necessità di proclamare queste esternazioni. Un saluto
#997
Citazione di: green demetr il 16 Febbraio 2023, 15:25:27 PMSe vogliamo aprire un 3d su quale dovrebbe essere l'identitò di sinistra per me si può fare.
Se vogliamo dire che la sinistra ha una identità storica chiara e pura, io non ci sto.
La sinistra non ha mai fatto cose di sinistra. Questo è il punto.
Chi è antropologicamente l'uomo di sinistra, o meglio chi era?
Chi è che vota questi traditori della repubblica?
E' la gente che ho sempre frequentato....tante belle idee, ma nessuna conoscenza storica, tante belle idee ma nessun progetto credibile.
In un periodo storico dove la figura antropologica dell'uomo tout-court sta per essere cambiata da una manciata (ok poche migliaia di ricchi) di folli autocrati.
In un periodo storico dove la merce della democrazia non ha più alcuna senso...l'uomo di strada sta per finire nel tritacarne della medicina sgangherata che verrà.
Digital ID, Cure mediche obbligatorie, Eccesso di risparmio, Eccesso di consumi, Eccesso di acqua consumata...
L'uomo di strada va tranquillo a vedersi la sua partita ed è già oggi pronto a ubbidire.
L'intellettualità è una prostituta aberrante.
Ma qui sul forum (unico forum in italia) di che si parla? Si parla di gnoseologia e di vecchie antiquate ideologie.
Bah, meglio di niente eh  ;) meglio dei forum su facebook dove tra una cornicetta e un altra, tra un meme e una frase celebre estrapolata a casa, l'uomo di strada continua a ciabattare le sue verità.
Voler rispondere per tutta questa gente, e cioè proprio al loro posto, caro Daniele22 mi pare un atto di generosità estrema.
La storia non la sapevo, e ora che continuo a non saperla poi cosi tanto, per quel poco che ho imparato o meglio capito..ciò da vomitare per i prossimi anni a venire.
Si ecco appunto basta parlare di cose del passato, al massimo degli errori del passato. Parliamo del futuro.
Tu dici una sinistra anti-capitalista....mica intenderai come quella cinese, col suo credito sociale, l'id di massa, il blocco del conto corrente....
ah ma  non ti devi preoccupare...altro che 2030, è già ora a primavera 2023 (id digitale, moneta digitale...)
sono molto preoccupato che anche l'id medico gli verrà subito attaccato...caspita era appena finito un incubo...che sta arrivando quello vero! :D 8) ???
Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
E, Montale
Non c'è nulla da aprire Green visto che ci siamo già dentro.
Che la coscienza di classe si sia rivelata una idea inesistente lo si è visto. Che lo sia quella dei lavoratori è un'altra fantasia. Tutti lavorano.
Antropologicamente l'uomo di sinistra, a mio giudizio, dovrebbe essere stato l'uomo prima di Platone, ovvero l'uomo che poteva imporre ancora in tempo la ricerca interiore piuttosto che quella esteriore. Tanto andarono le cose. Mi sembra quindi naturale che l'uomo di sinistra dovrebbe riflettere ed agire sugli effetti più dannosi nei confronti dell'individuo che sono determinati dalle giuste pretese degli scambi di merce, dall'impresa tecnico scientifica e dalla libera impresa in generale. L'uomo di sinistra è quindi un ribelle innanzitutto. E' ribelle soprattutto perché impugna una causa che va contro la tradizione già consolidata da sempre. Ovvero quella più facile e spontanea, che produce però quel che vediamo.
Un'idea credibile l'avrei, ma non sono così sciocco da parlarne e farmi ridere dietro, perché tutti gli oppositori mi deriderebbero partendo dal presupposto della validità della tradizione su cui loro sono fondati. Ma allora così è facile, perché io potrei dire che se molti condividessero il mio pensiero qualcuno di sicuro produrrebbe un'idea più credibile ed attuabile della mia. Pertanto Green io sono ancora in attesa di un riscontro sulla teoria: l'uomo indaga il mondo gratuitamente, oppure lo indaga perché è costretto a farlo? La conoscenza a priori è la conoscenza del bene e del male sulla nostra pelle fin da neonati o è quella definita da Kant? Questo è il discrimine che infine determinerà l'identità, perché questa è la massima divisione possibile e sensata. Le altre identità son quelle che vedi sotto i tuoi occhi. Il tutto assomiglia un po' alla storia che ha scritto Phil su Sanremo quando parla dell'esaurimento degli schemi da rompere. Qui, al contrario, avremmo un mucchio di identità (schemi di partito soprattutto) da buttare all'aria per cercare l'unica che abbia senso e che non sia al tempo stesso la scarpata di Blanco a Sanremo (cioè l'autodistruzione).
Comunque mi sembra che tu non sia proprio dalla mia parte ... mettici pure che in questo senso tutti gli altri del Forum la pensano come te, con qualche dubbio per qualcuno. Un saluto
#998
Citazione di: Claudia K il 15 Febbraio 2023, 23:54:59 PMA me non sembra che tu e Phil abbiate espresso gli stessi concetti. E quel che ha espresso Phil (o almeno quel che io ne ho recepito) lo ammiro e condivido sull'intero ventaglio delle riflessioni svolte e delle loro argomentazioni.
A te ho risposto scherzosamente la prima volta, quando hai chiesto "il festival di che?" . E poi sono tornata a risponderti (seriamente) che "certo non rappresenta l'intera Canzone italiana, e blablabla".

Ciò premesso, e proprio per tornare strettissimamente IT : per me Sanremo era quella roba che non si seguiva dalla prima adolescenza. E di ragioni per non essere seguito ne ha offerte a pacchi, dal 1951 (anche se allora non c'ero proprio).  A me basta ricordare alcuni conduttori per provare ancora oggi avversione...vado random, ma bastano Baudo o Conti o Bongiorno o Clerici o De Filippi (appena ricostruiti in galleria horror via google) per confermare la scelta che feci del tutto istintivamente di non seguirlo neanche per sbaglio. E poi (raccogliendo la "provocazione" di Iverno) ...i miei Maneskin erano i Genesis, in felice assortimento con Bob Dylan  quanto Sting , e poi De Andrè, De Gregori, Guccini.  E che ci poteva azzeccare il Sanremo dei tempi?
In tutta onestà seguii anche qualche sprazzo di quello condotto da Fazio, restandone nauseata per il mix di una ingessatura protocollare forse superiore a quella di Baudo o Conti, e con una...faziosità...che detesto per natura, che è quella di chi si esprime e "osa"  solo quando è certo di essere sul carro del vincitore (e qui non parlo di canzoni, ovviamente).

Quest'anno lo rivedo a sprazzi e, a qualunque ora e in qualunque sprazzo, percepisco un prodotto perfetto sotto ogni profilo.
Da qui in poi si tratta solo di intendersi.
Io lo reputo un prodotto perfetto nell'ottica in cui mi è spontaneo canalizzarlo : quella di uno spettacolo Popolare che è stato offerto con MASSIMA cura e professionalità a chi paga il canone RAI con la bolletta della luce...
Rassegna di musica commerciale operata con selezione che, dopo decenni, torna ad incontrare il gusto dei giovanissimi (certamente molto più informati di musica rispetto a chi restava incantato dal cinquettato "non ho l'età"), e ha l'intelligenza di accoglierne senza ingessature notarili i "tempi e metodi" .
Ma lo fa ANCHE (e per me soprattutto) veicolando (proprio ai giovanissimi, ma non che molti anziani non possano beneficiarne) la dimostrazione plastica ed elegante che ogni istrionismo scostumato NON ha storia e affoga (al massimo) nel COMPATIMENTO CARITATEVOLE!

Non so, quindi, cosa ci si attendesse dal Festival della Canzone Italiana. Che risolvesse la guerra Russo/Ucraina? Che trovasse un nuovo Segretario e una nuova linea credibile al PD?  Che trovasse i fondi e i presupposti giuridici per il reddito di cittadinanza? Che confermasse che i vaccini anti-covid fossero validi o che fossero una truffa?
COSA?
COSA ci si aspettava?
Io non mi aspettavo NIENTE, pur non avendo mai concepito Sanremo come nulla più che uno spettacolo popolare.
L'ho detestato e ignorato per decenni, e non me ne pento affatto.
Quest'anno l'ho visto a sprazzi, e in ogni momento in cui è caduto lo sprazzo ho trovato un prodotto PERFETTO sotto ogni profilo PER QUEL CHE ERA/E'  DESTINATO AD ESSERE.



Forse non ho capito una mazza, anche se resto del parere che tu abbia mistificato tutto il nostro scambio. Ed è la terza volta che succede. Chiudo ovviamente il dialogo. Sempre porte aperte per eventuali futuri incontri. Un saluto Claudia, forse un giorno ci capiremo ... chissà
#999
Citazione di: green demetr il 15 Febbraio 2023, 02:16:49 AMIn tempo di fine della democrazia e fine dello stato di diritto (agamben nel suo blog presso la casa editrice) porsi la domanda dell'identità di sinistra è piuttosto risibile.

L'uomo della strada che volesse capire deve anzitutto chiarire le idee a se stesso.
Non si può avere la moglie ubriaca (la propria anima) e la botte piena (un minimo basilare di astrazione in concetti e fatti).

Io non disdegno il godimento, visto che è da 20 anni che lo coltivo, io disdegno la mancanza di astrazione dell'uomo di strada.

Tifare il milan fa dell'uomo di sinistra, un uomo di sinistra fatto e finito? Bene, ma mi è difficile proseguire a parlare se non che dietro un bicchiere di vino e accettando la semplicità di chi mi sta davanti.

Mi pare più di sinsitra quel bicchiere nel simposio dell'amicizia depensata, che qualsiasi altro burlone che si fa votare.

Mi piacerebbe proprio conoscerlo questo Agamben e i suoi arbitrii.
L'uomo di sinistra seduto in parlamento, non quello della strada, dovrebbe chiarire le idee a se stesso. L'uomo della strada, giustamente, non vorrebbe e non dovrebbe occuparsi di tali faccende avendo altro a cui pensare. Ed è infatti per tale motivo che delega altri perché se ne occupino. Ma quelli che stanno in parlamento, nella migliore delle ipotesi, si occupano innanzitutto del benessere della loro bandiera confidando che tale benessere si estenda ai propri elettori.
La sinistra dovrebbe infine chiarirsi il motivo per cui non riesce più a contrastare la destra. Il motivo sta tutto dietro alla mancanza di identità che può recuperarsi a mio giudizio solo schierandosi apertamente contro il capitalismo, ovvero contro al fatto che non si può servire due padroni allo stesso tempo. Infatti, se anni fa è stato coniato da qualcuno il termine "buonismo", la realtà di questo aspetto disdicevole attribuito alla sinistra è dovuto al fatto che la sinistra pretende di solidalizzare con i più disperati usando le stesse tecniche che contribuiscono a renderli disperati. Risolvano dunque questa contraddizione prima di dire che sia risibile il senso della domanda sull'identità. Domani, voglia la buona sorte, ti rispondo sulla materia. Un saluto
#1000
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
16 Febbraio 2023, 08:21:47 AM
Citazione di: daniele22 il 15 Febbraio 2023, 22:09:02 PM
Se per cristianesimo intendi le chiese sono senz'altro d'accordo. Se parli della figura di Cristo forse bisognerebbe spiegarci un po'. Un saluto

Ps: Modifica. L'ebraismo è una delle cause di tutti i nostri mali, non il cristianesimo

Ero stanco ... Non è propriamente l'ebraismo, o religione giudaica, la causa di tutti i nostri mali ... dico solo che detta religione ha fatto "pezo tacon che sbrego". Ovviamente mi riferisco alla posizione arbitraria e addirittura fuorviante (la donna estratta dalla costola di Adamo mentre dovrebbe essere a rigor di logica il contrario) assunta nei confronti della donna rendendola responsabile principale della disobbedienza a Dio ... robe dell'altro mondo
#1001
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
15 Febbraio 2023, 22:09:02 PM
Citazione di: green demetr il 15 Febbraio 2023, 16:06:02 PMNon ho capito minimamente nè il tuo discorso sul sostantivo, nè quale sia la critica che mi porti.
Più che dirti che non sono un ebreo non so che dirti.
Più che dirti che mi interessa un ebraismo onirico non so che dirti.
Se ti dà fastidio che indichi il cristianesimo come la causa di tutti i mali, non so che farci, la storia parla da sè.
Brevemente Green, sono un po' stanco e senz'altro rimanderò le risposte sull'altro fronte. Non ti ho fatto critiche Green, ti ho dato solo ragione e poi ho aggiunto una puntualizzazione.
Il sostantivo si riferisce a qualcosa. Nei confronti di certe cose noi sviluppiamo delle affettività positive/negative che spesso nascondiamo, soprattutto quelle negative. Nel sostantivo, che è il protagonista nel discorso e nel discorso può essere parte centrale di una contesa, possono focalizzarsi delle forti polarizzazioni determinate dalle affettività nei confronti di quello che il sostantivo indica nella realtà, siano esse ideologie, fedi di vario genere e oggetti materiali; quando parli di chiarezza nella premessa, ebbene questa premessa è retta da una affettività.
Non so cosa sia l'ebraismo onirico.
Se per cristianesimo intendi le chiese sono senz'altro d'accordo. Se parli della figura di Cristo forse bisognerebbe spiegarci un po'. Un saluto

Ps: Modifica. L'ebraismo è una delle cause di tutti i nostri mali, non il cristianesimo
#1002
Citazione di: Claudia K il 15 Febbraio 2023, 19:00:22 PMIl senso è quello della più totale cordialità, che rinnovo.
Solo che non pensavo tu avessi dato il senso di un qualche mio ultimatum al banalissimo "mi arrendo" (ricordo questo e non l'argomento) , che era davvero legato alla mia sensazione di non essere in grado di farmi intendere da te su quello specifico punto che ora non ricordo.
Buona serata.
Bene Claudia, mi fa piacere. Comunque il senso della mia domanda non corrisponde a quello che tu pensavi. Dati appunto i precedenti non volevo perturbare più di tanto il sistema che doveva trovare un'informazione a me utile. Siccome io mi ricordo benissimo l'argomento dell'ultimo nostro incontro, mi sembrò ben strano che tu non lo ricordassi. E' importante e fondamentale tenere a mente la storia. Allora ti chiesi dell'occhiolino per sapere se questo fosse o no un ironizzare sul fatto che tu sapevi benissimo quale fosse l'argomento, ma non volessi alimentare la polemica.
Per quel che riguarda il tuo successivo procedere, iniziando da quello che hai evidenziato, ringrazio senz'altro Ipazia per la condivisione della stessa parte evidenziata da te. Tu inizi quindi dandomi ragione con un'ovvia banalità di cui non c'era proprio bisogno. O forse c'era il bisogno che io andassi a impegolarmi in discorsi sulla qualità della canzone italiana. Da notare che nel mio pensiero che evidenzi c'è un chiaro riferimento a Phil. Ora, visto che al post di Phil a cui mi riferivo apprezzandolo tu hai messo un like, come riesci a fare stare in piedi quel che dici a me? Allora mi sorge un dubbio. Nel discorso di Phil manca una parola che invece io ho nominato come responsabile del processo di cui parla Phil. Qual è questa parola? E' questo Claudia che ha mosso il tuo intervento? Buona serata
#1003
Citazione di: Claudia K il 15 Febbraio 2023, 11:23:18 AMBuongiorno Daniele, piccolo chiarimento al volo: non ho mai pensato di interrompere il dialogo con te; ho soltanto alzato bandiera bianca in una discussione perchè non sapevo più come farmi intendere su un qualche punto che non ricordo quale fosse.  ;)
Ciao Claudia, dati i precedenti vorrei chiederti del senso che hai voluto trasmettere con l'uso dell'occhiolino finale. Pensaci un attimo prima di rispondere. Buon pomeriggio
#1004
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
15 Febbraio 2023, 10:37:22 AM
Citazione di: green demetr il 15 Febbraio 2023, 03:03:40 AMMa l'incomprensione dialogica è dovuta al fatto che ogni tanto ci dimentichiamo di esporre le premesse, gli assiomi da cui partiamo.
Evidentemente c'è una gran fretta di entrare in res della questione aperta.
Risultato: un gran casino.
Giusto Green, Io sì però, o almeno la mia premessa l'ho dichiarata da molto tempo. Se poi questa fosse falsa in quanto diabolicamente progettata a fini maligni dubito che te ne accorgeresti fino a quando io sveli l'inganno ... e sarebbe forse per te troppo tardi. La tua unica possibilità quindi consiste nel distruggere la mia premessa, o almeno di dire la tua che a me non è molto chiara. A suo tempo ti additai come un ebreo; il dubbio è in parte rimasto, magari un ebreo ateo qualora possano esistere. Comunque, un saluto davanti ad un bicchiere con un cin
#1005
Buondì Eutidemo, scuse accettate, ma non dovute per quel che mi riguarda.
E' naturale che io svolgo il mio ruolo di anarchico che vuole destabilizzare il sistema. Cerco di farlo criticandolo nelle sue fondamenta, altrimenti dovrei darmi a forme di lotta armata che non sono proprio la mia via, ritenendole poco significative e sicuramente perdenti. Perdenti per tutti noi infine perché potrebbero innescare nuovi strumenti di controllo nelle nostre vite, cose che almeno in teoria nessuno dovrebbe auspicare qualora bramasse ad un minimo di libertà (quella piccola anarchia che in fondo cova dentro di noi). Svolgendo questo ruolo abbastanza fedelmente, in ogni tema cerco di cogliere l'occasione migliore che mi si propone di volta in volta. Chiaro che nelle mie supponenze/supposizioni vi siano certamente delle lacune dovute ad ignoranza, e infatti tu puntualmente ne sveli qualcuna: in quest'occasione quella rappresentata dall'intervento di Gaeta. In questo nostro dialogo colsi in prima battuta il 4 bis, ma vi rinunciai perché uscivamo troppo dal tema. In subordine ho colto l'occasione dell'intervento di Nordio che poi è proseguita con quella di Gaeta. A fronte di tutto ciò continuo ancora a ribadire questo concetto: secondo me gli interventi delle due figure non hanno altra funzione che quella autocelebrativa, che, dal mio punto di vista consiste in una perdita di tempo e pure di energia (penso alla protocollazione di queste gesta, tanto per dirne una). Un saluto