Aggiungo che i sogni, come dice Atomista, hanno una funzione di ricaricare le pile, cosa che non si ottiene esclusivamente con il riposo, perchè non tutti i riposi sono uguali. Quando si sogna si scende ad una fase del sonno molto profonda, quando è più difficile essere risvegliati. Il sonno profondo rigenera più velocemente i tessuti e permette un miglioramento delle funzioni della memoria. Il nesso sogno-desideri a me sembra piuttosto corretto, anche se va interpretato in modo più complesso di quanto credeva Freud. Non che l'interpretazione di Freud sia semplicistica. Per Freud il simbolismo dei sogni nascondeva desideri che non avremmo confessato neppure a noi stessi e che quindi avevano bisogno di modi oscuri per esplicitarsi. Sgretolandosi i rapporti umani e sostituendosi i sensi di colpa con il narcisismo, anche i sogni dovrebbero cambiare, perchè anch'essi, oltre ad essere un fenomeno organico, sono strettamente correlati con la cultura dei sognatori. Una società di narcisi, ad esempio, potrebbe aver bisogno di sogni in cui i narcisi vengano duramente puniti e terrorizzati, per compensare la loro percezione nella "vita mattutina" di essere i migliori, i più bravi, i più giovani, i più ricchi, i più più.
Il sogno lo interpreto anche come una apertura ad altri mondi, a non sentirsi imprigionati in un corpo che è comunque limitato e temporalmente destinato a consumarsi. Sia che si tratti di sogni orribili o meravigliosi, ci offrono una sorta di realtà virtuale nella quale la nostra vita "incasellata" per sempre, può essere consolata dell'inevitabilità di quell'incasellamento.
Il sogno lo interpreto anche come una apertura ad altri mondi, a non sentirsi imprigionati in un corpo che è comunque limitato e temporalmente destinato a consumarsi. Sia che si tratti di sogni orribili o meravigliosi, ci offrono una sorta di realtà virtuale nella quale la nostra vita "incasellata" per sempre, può essere consolata dell'inevitabilità di quell'incasellamento.