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Messaggi - InVerno

#991
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
22 Febbraio 2024, 08:21:40 AM
Citazione di: Ipazia il 22 Febbraio 2024, 06:04:10 AMVoi supporter dell'alleanza canaglia vi chiedete mai perché essa in giro per il mondo è così tanto odiata ? E perchè quelli che ci vengono lo fanno più per arraffare che per integrarsi ? Posto che il malaffare è l'unica forma di integrazione coerente, per non dire l'unica possibile.
Io supporto solo me stesso, e i cerchi concentrici delle comunità a cui appartengo, e devo ancora sentire un solo argomento del perchè è nel mio interesse che Putin vinca questa guerra. Tu hai qualche suggerimento sul perchè dovrei supportare Putin seduto alla duma di Kiev? Per fare un dispetto agli americani? Ad oggi il dispetto è costato un milione tra morti e feriti, asciugati le lacrime di coccodrillo per Gaza.
#992
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
21 Febbraio 2024, 09:29:19 AM
Citazione di: niko il 21 Febbraio 2024, 00:07:06 AME invece sei stato tu, a tirarlo fuori in questa discussione Assage, dove non c'entrava niente...

Ma tutto fa brodo, per sminuire i crimini dell'occidente, come se noi fossimo tanto migliori... solito doppiopesismo, benaltrismo, posapianismo, etnocentrismo.

Come se solo la Russia fosse "senza speranza"... l'imperialismo di casa nostra invece, va bene...


L'unica ragione per cui ho citato Assange non era per fare paragoni, ma perchè un mio amico che ha accesso a software per tracciare le parole chiave su internet mi aveva passato i risultati da dove proveniva la parola chiave Assange il giorno dell'assassinio di Navalny. Mai entrato nel merito del caso Assange, ma se insisti posso citarlo in merito a Navalny, che era il motivo per cui Wikileaks non pubblicava quasi mai documenti segreti russi, lì c'era vera libertà di parola e competizione giornalistica!

"In Russia, ci sono molte pubblicazioni vivaci, blog e critici del Cremlino come Alexey Navalny. Ci sono anche giornali come Novaya Gazeta, su cui diverse parti della società moscovita possono criticarsi a vicenda e questo è, di norma, tollerato."
#993
Mai parlato di migranti, e mai sostenuto che sia impossibile "convincerli".. è proprio il contrario, ho il radicato sospetto che i "razzisti" siano quelli che fanno finta di rispettarli, perchè essenzializzano alcune loro caratteristiche culturali a elementi imprescindibili del loro esistere ai quali l'europeo può solo portare rispetto. Io non mi sento l'obbligo di rispettare niente, non vedo la loro condizione come essenziale alla loro esistenza, sono convinto che possano affrancarsene domani perchè sono esseri umani esattamente uguali a me. Chi invece sostiene che bisogna "arrendersi" al fatto che questi hanno il vizietto per la mutilazione genitale (e altro), secondo me sotto sotto non li considera capaci di cambiare.
#994
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
20 Febbraio 2024, 22:35:42 PM
Non sono io che tiro fuori Assange, o ancora peggio Gonzalo Lira, sono i "subalterni culturali" che hanno sempre bisogno del benaltrismo e di paragonare ogni evento ad altri eventi perchè evidentemente incapaci di giudicarli singolarmente.

Il direttore della prigione dove era detenuto Navalnyi è stato promosso dopo due giorni, direi che ci fossero altri dubbi sulle responsabilità, sono praticamente finite. Qualcuno si è chiesto come mai questo tempismo che sembrerebbe controproducente per Putin, e a questi dico: guardate l'intervista a Carlson, dove Putin è completamente in controllo della situazione e Carlson non rappresenta alcun pericolo per lui, ma Putin trova comunque di suo gusto insultarlo tre\quattro volte dicendo a Carlson che è una nullità assoluta. Putin è uno che se corresse ad una maratona e fosse primo con venti chilometri di vantaggio si fermerebbe sulla linea di arrivo solo per sputare in faccia al secondo. In questo momento il delirio di onnipotenza sembra piuttosto forte nell'entourage putiniano, e la morte di Navalnyi sembra voler suggellare questo "successo".
#995
Citazione di: Ipazia il 20 Febbraio 2024, 16:42:02 PMSe un tempo i palestinesi non esistevano, il sionismo, e la scellerata invenzione di Israele, li hanno inventati, insieme a infinite ragioni per esserlo.
Probabilmente hai ragione, lo rispetto, magari dopo un secolo di sofferenze sono arabi distinti dagli altri, motivo in più per rendersi conto che gli altri arabi non sono loro amici, consegnare i leader di Hamas, le mappe dei tunnel e quanto necessario a ridurre al minimo le vittime civili, e arrendersi.. in cambio di uno stato, quando Bibi finalmente lascerà la presa del potere. Se invece vogliono continuare a fare la baionetta della Jihad con il loro culo... come disse qualcuno, con una baionetta si possono fare molte cose, ma non sedercisi sopra.
#996
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
20 Febbraio 2024, 18:04:53 PM
E tu ti preoccupi della logica quando i russi accusano l'occidente di aver assassinato un detenuto in una prigione di massima sicurezza in Siberia? Oltre che aver fatto estinguere i dinosauri si intende..

Per qualche irrazionale motivo il fatto che Navalnyi era vivo lasciava per molti russi di opposizione una sembianza di luce in fondo al tunnel, come le poche speranze di guarire da un tumore grave, sparita la vita di Navalnyi è sparita anche quella luce. Sarò cinico, ma penso sia un bene, non il fatto che Navalnyi è morto, ma i suoi effetti. Adorno citando Christian Grabbe scriveva "Solo la disperazione può salvarci". Come invece scrive Greg Yudin su Medusa "Bisogna raggiungere i più profondi abissi della disperazione per perdere illusioni innecessarie, e poi la possibilità di azione finalmente arriverà. Non durerà per sempre, andrò dove sono sicuro, in qualche modo funzionerà. No, non passerà, ti colpirà, senza dubbio. La disperazione arriva quando non c'è più posto dove nascondersi." Navalnyi per molti era diventato un posto dove nascondersi, che ora non esiste più, e la sua ombra era diventata ingombrante per tutta l'opposizione che non riusciva a proporre leader che potessero superarlo in carisma. L'ora più buia è quella che precede il sorgere del sole, dice un proverbio.

Che cosa può fare l'occidente? A parte le cose pratiche, potrebbe cominciare a non riconoscere Putin come legittimo presidente Russo. E' un atto simbolico, ma è un atto dovuto, riconoscere come valide elezioni truccate danneggia la democrazia, e la morte di Navalnyi è il simbolo di quanto siano truccate le elezioni russe. Molti non lo sanno, ma Lukashenko già non è riconosciuto come presidente Bielorusso dall'UE e dagli USA, lo stesso trattamento dovrebbe spettare Putin. I russi possono continuare a credere alle loro elezioni, così come i nordkoreani possono continuare a credere di aver vinto cinque volte il mondiale di calcio, ma non è scritto da nessuna parte che dobbiamo crederci anche noi, anzi, far finta di crederci, danneggia le nostre istituzioni.
#997
Io non mi sento appartenente a nessun gruppo etnico superiore, l'etnia e la biologia non c'entra niente di niente e nessun vocabolo da me usato appartiene a quel gruppo semantico. Però posso  affermare che i palestinesi, o meglio la loro leadership, hanno intrapreso tutte le strade politicamente più controproducenti ormai da un secolo, rifiutano da sempre la soluzione dei due stati e non ne hanno mai proposto nessuna alternativa se non "sterminiamo gli ebrei". E di questo i palestinesi sono vittime a loro volta, dei loro "fratelli arabi" che li spingono in questa posizione per motivi "tattici". Questa non è una mia teoria, è quanto per esempio apertamente sosteneva il leader palestinese Zuheir Mohsen "Il popolo palestinese non esiste. Non c'è differenza tra Giordani, Palestesi, Siriani e Lebanesi. Siamo tutti parte  della nazione araba. Solo per motivi politici abbiamo scritto la nostra identità palestinese. Perchè è nell'interesse nazionale degli arabi avvocare l'esistenza  dei palestinesi per controbilanicare i sionisti. L'esistenza di una identità palestinese esiste solo per motivi tattici". Al contrario di quanto scrivi, io non penso i palestinesi come inferiori, ma come vittime, prima di tutto di altri arabi, e poi degli israeliani. Se c'è una cosa in cui mi sento convintamente "superiore" è l'islam, io non sono un relativista culturale, io penso che sia una tradizione tribale, incivile, antidemocratica ed incompatibile con i miei valori. E applico a loro lo stesso metro che si uso per i fondamentalisti cattolici, che considero alla stessa stregua, la differenza è che mentre molti "amici" di sinistra sono molto bravi ad accanirsi contro i fondamentalisti cristiani perchè ledono i loro diritti, per qualche assurdo ed ipocrita motivo "sorvolano" sulle stesse identiche disgrazie che l'islam fondamentalista è in grado di portare, e si bevono assurde sciocchezze come "la religione di pace". Nelle terre dominate dall'Islam la povertà è destinata a rimanere, perchè ostacolano dogmaticamente una delle poche ricette che universalmente migliora le condizioni di vita delle popolazioni: l'emancipazione delle donne (c'è anche chi mi da del maschilista, oltre al razzista). Non c'è sollevamento dalla povertà di un popolo finchè la vita di una donna non varrà quanto quella di un uomo, e ti ripeto, i cristiani fanno la stessa identica cosa, ma ora la fanno in africa, e io sono contrario anche a questo. Anche perchè tu non lo puoi sapere, ma un ramo della mia famiglia è Etiope (figurati il razzismo) e conosco qualcosina di come vanno le cose lì, un mio parente è stato recentemente insignito cavaliere del lavoro per ciò che ha fatto per ridurre la povertà nel suo paese originario. Ricordo quando il papa volò in Uganda a dire che i condom sono peggio dell'aids, e lo considero alla stessa stregua di inciviltà e barbarie dell'islam. Quindi riprenditi pure le tue  accuse di razzismo, e sei così interessato ai genocidio e ai crimini di quella regione, ti segnalo che ci sono anche Assiri, cristiani lebanesi, e decine di altre minoranze che negli ultimi cinquant'anni sono letteralmente sparite dalla mappa demografica dei paesi islamici, senza che vi fosse un singolo cartellone in europa.
#998
Hamas è l'esempio vivente del perchè lanciare soldi dall'elicottero su stati falliti non risolve niente, negli anni sono stati inviati miliardi di dollari sui palestinesi, questi continuano a non avere la carta igienica e anche se non hanno accesso ai prodotti  dell'industria militare occidentale si sono industriati per tagliare i tubi degli acquedotti per farci dei missili, la maggior parte degli aiuti che sono rimasti sono sequestrati da un gruppo di oligarchi.. Hamas ha tuttavia avuto una piccola consolazione, se per puro caso della storia gli USA si fossero apertamente schierati con i palestinesi, tutta la sinistra postmarxista sarebbe diventata sionista in ventiquattrore.

@anthonyi, la questione è molto più semplice, se Hamas avesse fatto i tunnel sotto Tel-Aviv e si nascondesse tra i vicoli di Gerusalemme, diresti che Israele userebbe le stesse regole di ingaggio?
#999
Non ho capito perchè fame nel mondo e spesa militare debbano essere contrapposte, o meglio capisco se risolvere la fame nel mondo sia una sorta di metafora per un bene assoluto ed incontestabile che equivarrebbe alla riduzione della spesa militare...tuttavia Anthonyi entro certi limiti ha ragione, nel senso che le armi quando usate per garantire la stabilità di una zona, i diritti di proprietà e la legge, permettono effettivamente di ridurre la fame perchè le persone cominciano a vivere in un ambiente dove ha senso investire anzichè rubare e saccheggiare. L'idea invece che basti buttare nei posti dove c'è fame la somma di denaro equivalente alla costo del cibo che manca è un assurdità, ci sono province, neanche nazioni, che saprebbero assorbire quegli undici miliardi e farli sparire nel nulla senza aver dando un sandwich a nessuno, e spesso e volentieri queste province sono esattamente situate dove non c'è un monopolio della forza (garantito dalle armi) sufficiente a mantenere uno stato di diritto. Detto ciò, lo sforzo per il disarmo, nobile quanto si voglia entro limiti realistici, non può essere intrapreso unilateralmente da alcune regioni, deve essere, come insegna lo sforzo per il disarmo nucleare, concertato ad un livello più ampio, dove perlomeno i vicini di casa seguono la stessa rotta. L'europa occidentale ha seguito questo sforzo grazie ai rapporti diplomatici e agli sviluppi culturali che hanno reso impoderabile una nuova guerra tra nazioni europee, dopo millenni di massacri continui, ed è un fatto positivo. Detto questo, difficile intraprendere la stessa retorica in paesi che confinano direttamente contro potenze militari aggressive, ah voglia a raccontare che sono tutte paure irrazionali instillate dal sistema capitalistico finanziario, provare ad andare in Lituania a raccontare del disarmo e delle fobie irrazionali, e come diceva il buon Fassino "vedete quanti voti prendete", sempre che non si voglia imporre il disarmo con la forza delle armi, che sarebbe il colmo dei colmi. Sarebbe un pò come dire che in Italia ci sono 60milioni di fabbricati, ognuno di esso ha una porta di un valore medio di 500€, e se non fosse per il capitalismo finanziario che instilla la paura dei ladri, avremmo 30miliardi da spendere nell'eradicare la fame.
#1000
Citazione di: Duc in altum! il 17 Febbraio 2024, 19:47:50 PMVuoto?!?

Gli ebrei sono lì, la Chiesa è là e tu vuoi "tuttavia" altre manifestazioni?!?
Io la chiamerei idiozia, visto che non ci sarebbe nessuna differenza tra lui è un terrapiattista.
Vuoto è l'insieme di chi crede in assenza di manifestazioni. Guardati allo specchio, tu vedi una prova persino nel fatto che certe tradizioni siano popolari e socialmente resistenti, ma casualmente ti sei dimenticato di citare l'Islam che a numeri effettivi avrebbe qualcosa da dire. Che poi, per un cristiano specialmente, trovare una prova della propria validità nell'esserci ancora è il colmo dei colmi, duemila anni di fallimenti delle profezie si sentono.
#1001
Citazione di: InVerno il 15 Febbraio 2024, 20:49:39 PMNon ho alcun dato per dimostrarlo, ma ho la forte impressione che la maggior parte degli agricoltori che protestano fanno parte di quelli che hanno scelto la quantità
Qualche dato dalla dubbia rappresentativà statistica esce fuori
https://www.repubblica.it/il-gusto/2024/02/18/news/agricoltori_trattori_protesta_unione_europea-422125873/

ho sottoposto ai membri dell'Associazione delle Casare e dei Casari di Azienda Agricola un breve sondaggio. Dall'indagine è emerso che queste aziende, pur appartenendo al mondo agricolo, per il 94% non si sentono rappresentate dalla protesta in corso o lo sono solo in parte. In particolare circa l'80% si dichiara in disaccordo con le istanze contro il Green Deal, è quindi favorevole alla riduzione dei pesticidi e alla transizione ecologica.

Questo non significa sottovalutare l'importanza dell'agricoltura industriale, ma significa riconoscere che perlomeno la protesta andava presentata con importanti distinguo. E non sottovalutare neanche il fatto che tenere bassi i prezzi del cibo sarà na meraviglia per i consumatori, ma non per chi vorrebbe, sopratutto giovane, cominciare un azienda e non ha cinquanta ettari che gli escono dalle tasche, che se l'insalata costasse un pò di più magari qualcuno si applicherebbe a riprendere la ruralità, invece che stare ammassati in periferia disocuppati con due lauree e la trap.
#1002
Citazione di: Duc in altum! il 16 Febbraio 2024, 01:12:47 AMCerto, come tu ben dici, la fede si nutre anche di prove certe, manifestazioni che quel che si crede si concretizza, ma resta sempre, anche per il più "santo dei santi", finché respira, almeno quell'1% di mistero.
Sono contento che tu mi abbia concesso che la fede ha bisogno di manifestazioni, il che tuttavia rende la fede "biblica" un insieme vuoto. Allora ti do una mia definizione rivista: credere non in assenza di evidenze, ma a dispetto di esse. Posso portare tonnellate di evidenze ad un creazionista del fatto che il mondo non s'è creato in sei giorni, ma lui non muoverà le sue convinzioni di una virgola, questa io chiamerei "fede"..(perchè siamo in ambito teistico, al di fuori di esso esistono sostantivi meno vezzeggiativi per descrivere questo comportamento). Non è un credere in assenza di evidenze e manifestazioni, ma l'impermeabilità ad esse. Di "questa fede" non c'è evidenza sia una forma inevitabile del pensiero e nella storia umana, anzi viene costruita e modellata ad hoc con mille strumenti, come "preveggere" che "arriveranno gli empi e vi diranno questo e quello, ma voi mi raccomando dita nelle orecchie!" e le gare che si fanno a vedere chi ha più cerume sulla punta delle dita.
#1003
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
16 Febbraio 2024, 22:40:40 PM
Morto Navalny si apre un oppurtunità concreta e pragmatica

Se il vostro amico\conoscente risponde "E allora Assange?" sapete che legge spazzatura del Cremlino in qualche tragico angolo casual.

#1004
Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 19:42:02 PML'oltreuomo è e resta una figura metaforica, che forse sorgerà ...forse, chissà, chissà...

Quindi sempre bisogna avere fede, fede sempre senza prova assoluta.

Né più né meno di un cristiano.


Dove hai letto che la prova non deve essere assoluta? La definizione biblica di fede è "credere senza vedere" dove si suppone che ciò che è da vedere siano delle manifestazioni, delle prove, delle evidenze. Il nuovo testamento è una testimonianza, una prova, che permette di "vedere" i tempi e luoghi della vita di Cristo. Non esistono cristiani che non hanno "visto" il nuovo testamento, anzi lo leggono ossessivamente e lo conservano, sono così certi di aver "visto" che fanno dipinti e descrizioni di quello che è accaduto e che hanno "visto" attraverso la tradizione scritta di cui si fidano, senza di essa non ci sarebbe il cristianesimo ed i cristiani. I libri erano i video del primo secolo. Se tutto è fede nulla è fede, e i giochi di semantica sono giochi stupidi con premi stupidi. In tal senso i cristiani sono tra i più infedeli tra tutti, immagina se un biologo dovesse rinforzare le proprie credenze leggendo Darwin tutte le domeniche e ripetendo a memoria gli stessi passi ossessivamente per decenni, penso che la maggior parte lo prenderebbero per matto.
#1005
Citazione di: baylham il 15 Febbraio 2024, 09:13:40 AMD'accordo, ma questo conferma che le dimensioni delle imprese sono legate strettamente alla tecnologie e all'economia di serie: i piccoli imprenditori agricoli specializzati non utilizzano ad esempio macchinari agricoli giganti e  non lavorano di notte, viceversa i grandi. Conferma inoltre che l'economia è il principale fattore di organizzazione umana di un territorio geografico.
In effetti le tue osservazioni riguardano soprattutto l'ultima parte del mio intervento, il rapporto tra qualità, quantità e prezzo.
Non ho alcun dato per dimostrarlo, ma ho la forte impressione che la maggior parte degli agricoltori che protestano fanno parte di quelli che hanno scelto la quantità e poi si sono scontrati con i limiti che non gli permettono di essere concorrenziali con chi in altre parti del mondo è libero di macellare il territorio e fare lobbying perchè lo si continui a fare, ho la netta impressione che le imprese che cercano un valore aggiunto non siano in strada. Anche perchè le proteste sono europee, in Francia e Germania non mi sembra ci sia il culto del piccolo e bello, le loro dimensioni d'impresa sono nettamente superiori, e sono in strada pure loro. La mia impressione è che quelli che veramente fanno "piccolo e bello" sono stati a casa, e anzi, forse non se ne rendono conto ma sono danneggiati da questi che protestano, io azzarderei che sono proprio due lavori diversi e con interessi in conflitto.
Citazione di: anthonyi il 15 Febbraio 2024, 19:16:31 PMA me non sembra che le strutture industriali dei consorzi del parmigiano reggiano, del grana padano, dei vini doc e docg, siano così incompatibili con la vita umana. Il made in Italy ha senso se esporti all'estero, e per poterlo fare hai bisogno di grandi strutture di trasformazione, di tipo industriale, sia se il prodotto base viene da tante piccole imprese consorziate, sia se viene da grandi produttori.
Magari sono io che interpreto male, ma le argomentazioni contro il "piccolo" mi sembra che vertano sul fatto che è piccola la sua proprietà perchè è protetto, altrimenti sarebbe costretto a vendere e a dare vita a imprese più estese. Sono d'accordo che consorzi siano strumenti che possono far accedere ai vantaggi dell'economia di scala e che questi sono necessari, è infatti un argomento che avrei dovuto aggiungere alla risposta a Baylham, cioè che il piccolo e bello può continuare ad esistere sfruttando gli strumenti di associazione... immagino che sia comunque meno economico, ma il valore che aggiunge è il made in italy.