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Messaggi - Elia

#1
Ciao Viator, mi complimento per le tue capacità di ragionamento avulse da bagliori ideologici, contrariamente ad altri forumisti (tra i quali pure qualche mod ☺)

In effetti sono anch'io contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso primariamente per le ragioni LOGICHE che hai evidenziato.

"Ecco qui casca l'asino"; mi piace questa espressione da te utiluzzata, perché attualmente la società è dominata e diretta, a mio avviso, da asini che credono di trasformare in meglio  i nostri rapporti interpersonali e sociali.

Dai commenti  avversi ai tuoi ragionamenti si nota una superficialità di origine relativistica. Saremo in grado in futuro di riparare ai danni che inevitabilmente tale relativismo sta producendo? Ci sarebbe da chiedersi seriamente se c'è un nesso tra il diffuso relativismo distruttivo, tra queste cosiddette "conquiste civili" con quanto constatato ultimamente da diversi ricercatori, e cioè che è in corso, a partire dagli anni '70 del secolo scorso, un drastico calo d'intelligenza in tutta la popolazione mondiale? E non credo che a tale tendenza facciano eccezione i politici che decidono su certe leggi. Basta ascoltare un telegiornale o leggere la cronaca dei quotidiani per notare i sintomi di un rimbambimento generale, di un abbassamento dell'intelligenza che si accompagna naturalmente al degrado etico e morale. (Per fare un esempio: grandi professionisti, troppi, che si fanno corrompere per poche centinaia di euro; oppure l'ultimo episodio di un politico che presenta le proprie dimissioni e poi dichiara che non si aspettava, tra le conseguenze, le sue dimissioni. 😁)

Il genere umano ha iniziato forse un percorso inverso, involutivo, di decadenza, chiamiamola di "demenza senile dell'Umanità" volta, volente o nolente, all'autodistruzione?



O forse è solo un periodo storico come altri che si supererà  cosí come il sole del mattino supera e spazza via l'oscurità della notte?
#2
Citazione di: Jean il 05 Gennaio 2020, 20:59:01 PM
Citazione di: Ipazia il 05 Gennaio 2020, 15:30:27 PM
"Deploration sur la morte d'Ockegem" di Josquen Des Prez, Stabat Mater di di Pergolesi,  Matthaeus Passion di J.S.Bach, i Requiem di Mozart e Verdi,  il Requiem tedesco di Brahms.


Mi fa piacere (non particolarmente ma garbatamente) questo nostro incontro attraverso la musica sul tema che più mi sta a cuore...

(il primo suggerimento è imperdibile)

Cordialement
Jean

Rimanendo in tema musicale, ma scendendo di livello; tra i vincitori di San Remo:
"Papaveri e Papere" di Nilla Pizzi.
"Finché la barca va" di Orietta Berti e, l'ultimo successo internazionale,  la grande rivelazione canora del 2019: "Soldi" di Mohammud. 
Scherzo, scherzo... Perdonatemi Ipazia e Jean, ma non vorrei che tutti questi requiem  fossero di malaugurio al nostro caro Forum Logos.   :D
#3
Citazione di: viator il 23 Dicembre 2019, 21:08:26 PM
Salve. Anche a me, come a davintro, farebbe assai piacere uno spaziolino (da denti), avendo nostalgia dei tempi in cui ancora non portavo la dentiera. Saluti.
Già, sarebbe bello avere un proprio spaziolino (da denti) che servirebbe anche a chi porta la dentiera  :D  


A me faceva particolarmente piacere ricevere un voto alto agli esami universitari, specialmente il "30 e lode". Oppure superare l'esame di un concorso per il quale non mi ero neppure tanto preparata (ma che comunque avevo una buona preparazione di base); specialmente l'esame scritto dove gli altri partecipanti si inventavano mille sotterfugi per cercare di superarlo (ed erano scene divertenti), io invece, il piú delle volte mi ritrovavo senza neppure  un vocabolario da consultare. Mi sentivo perciò molto gratificata sia per l'impegno speso ma anche perché mi rendevo conto di essere, a volte, piú intelligente e inventiva di molti altri.

I regali in generale li apprezzo ma in realtà preferisco di gran lunga acquistare da me ciò che voglio; il regalo, da chiunque arrivi, mi mette sempre un po' a disagio.

Mi rende felice constatare che la stima o l'affetto che nutro per una persona è ricambiato.
Mi rende felice, anzi, adoro anche: Vivere in una bella casa con vista sul mare.
Mangiare la pizza. 
Andare al teatro.
Prendermi cura di viso e capelli con maschere e impacchi vari; sono coccole deliziose.
Fare la prima colazione al mattino presto con cappuccino caldo schiumoso e biscotti, nella cucina inondata dal profumo del caffè... Non rinuncerei a queste cose neppure per tutto l'oro del mondo  :D
#4
La prepotenza, la falsità, l'ipocrisia,  il politicamente corretto, la sinistra attuale.
#5
:)

Sariputra, forse può essere colpa dell'omosessualità latente che è presente nei maschietti adolescenti (almeno secondo jaco)  che le ragazze, specialmente le piú affascinanti, intravedono quando ti scrutano come fossi un manzo squoiato appeso al gancio del macellaio, e così  vanno via non molto interessate :D

È una battuta eh.

Penso invece che voi uomini siete ancora i soliti maschilisti e presuntuosi, nonostante in Occidente negli ultimi decenni ci siamo un poco evoluti. Cosa avresti voluto che accadesse sul treno? Inoltre, non basta farsi notare, bisogna che un ragazzo piaccia fisicamente o almeno ispiri simpatia.

Per me gli uomini che fissano troppo sono maleducati e presuntuosi, non mi hanno mai suscitano né simpatia né interesse.

Poi, i soliti luoghi comuni maschilisti non si possono piú sentire nel 2020!

Dai 20 anni in su, la donna vuole un tipo affidabile che possa crescere con lei dei bambini? A parte il fatto che anche l'uomo vuole una donna affidabile con cui crescere i propri figli, ma anche le donne cercano la piacevolezza fisica e una buona sintonia erotico-sessuale.
 La fine della poesia è spesso addebitabile all'uomo.
La prosa inizia per tutti dopo il viaggio di nozze, o comunque certamente con l'arrivo dei figli, ciò non vuol dire che debba per forza di cose mancare la poesia. Se poi sa aggiustare bene il mobiletto, tanto meglio.

Una cosa che funziona sempre è la buona educazione, il rispetto, sempre, anche dopo 30 anni di convivenza.  L'ironia può  dare fastidio, mentre l'umorismo va bene, purché non diventi una sorta di buffone di corte.
#6
Attualità / Re:Migranti: lavandini e vasi comunicanti!
29 Dicembre 2019, 21:34:12 PM
Rimanendo nella metafora...
Quando i lavandini sono vecchi, passano di moda e non sono piú adatti alle nuove esigenze della famiglia, danno problemi ed è meglio sostituirli con altri più moderni ed efficienti. La radice del problema sta nella mancanza di volontà di cambiarli, perché magari all''idraulico di famiglia conviene convincere il proprietario (magari un po' rincretinito) a tenersi il vecchio lavandino che si intasa spesso a causa del foro d'emergenza troppo largo e del foro di scarico principale senza tappo e senza filtro. L'idraulico disonesto ci guadagna e si arricchisce e la casa si allaga spesso, diventando sporca e malsana. La situazione difficilmente potrà cambiare rimanendo il solito proprietario ottuso e rincretinito. Può cambiare solo con l'arrivo di un nuovo proprietario, meno stupido e con maggiore senso di igiene, che ristrutturi e ammoderni tutta la casa. Tutto il resto sono chiacchiere. È inutile fissarsi con Salvini, non è  un polito in grado di affrontare, come occorrerebbe, questi problemi, è solo il meno peggio rispetto a tutti gli altri, al momento, inoltre ha contro tutto il potere attuale progressista e neoliberista, piú di tanto non si può fare.
Abbiamo affrontato le invasioni saracene e ottomane e non dovremmo essere in grado, oggi, di controllare e respingere la mini invasioni quotidiane attraverso una piccola parte delle nostre coste? Non c'è né la volontà né la libertà di difendere il nostro territorio.

Bravo Myfriend, è proprio come tu dici, la sinistra vuole distruggere (e in parte ci sta riuscendo) il senso dello Stato, la UE serve anche a questo, a mio parere. Mi dispiace Ipazia,  mi dispiace  Myfriend, è inutile confrontarsi con chi è  convinto di avere la verità in tasca, il divario è talmente grande che, quand'anche lo capissero, non ammetterebbero mai di sbagliarsi.
#7
Attualità / Re:Questione ILVA
06 Novembre 2019, 14:51:53 PM
Riporto un articolo non mio, ma di un collega che vive a Taranto:

"Se l''acciaio è così importante per il paese Italia, che allora il governo (che ce l' ha costruita 50 anni fa) la rilevi con tutti gli oneri di pensare ai suoi dipendenti, alla sua sostenibilità, e all'impatto ambientale con le sue bonifiche tecnologiche che esistono certamente, o la trasformi In una mini acciaieria come stanno facendo negli Stati Uniti per soddisfare il fabbisogno interno. Ma sappiamo che i nostri governi che si succedono in continuazione non sono capaci di salvare Alitalia, figuriamoci come potranno salvare  un colosso come l'acciaieria tarantina data l'enormita' degli Investimenti che occorrono. Personalmente sono del parere di chiuderla, ma non prima di avere un valido progetto di riconversione che garantisca un lavoro a tutti gli attuali lavoratori al suo interno,e di smantellamento e  bonifica di tutta l'area ex ILVA, quest'ultima attività  non sarebbe certo da espletare in  un giorno o in un anno o due.

 Di riflesso c'è ancora una volta il grande pericolo "Immunità penale", che sembra vogliano concedere, vendendosi come delle prostitute, che preoccupa moltissimo tutta la cittadinanza, la quale conosce benissimo le conseguenze che negli anni passati ha causato. D'altronde i lavoratori del siderurgico devono capire le paure dei cittadini e rispettare i loro timori che non sono affatto infondati.

La situazione è assai complessa e ciò che più preoccupa è che nella nostra città si sta verificando un acceso scontro fra cittadini, con due fazioni:   quelli che vogliono salvare il proprio posto di lavoro, perché dietro il loro stipendio ci sono famiglie da sostenere, figli che studiano; e quelli che d'altra parte dicono :"con il tuo lavoro ammazzi me e i miei figli".
#8
Attualità / Re:Questione ILVA
06 Novembre 2019, 12:06:03 PM
Anthonyi, quand'è che hai parlato coi tarantini? Se stato a Taranto?

Facile parlare quando non si è strettamente coinvolti con le problematiche che ricadono sulla pelle della gente (stesso discorso per la deportazione-immigrazione).

Molte verità non vengono dette sull'Ilva di Taranto. Bisognerebbe andarci e farsi un giro nei quartieri limitrofi, cone il rione Tamburi, parlare con i residenti, conoscere davvero tutta la storia per capire la reale situazione.

In pratica, da quando fu impiantato il siderurgico non sono mai state prese misure per evitare l'inquinamento, e negli anni d'oro, quando si produceva al massimo e gli operai prendevano sui 2 milioni, 2 milioni e mezzo di lire al mese (anni  70, 80) l'inquinamento iniziò a diventare disastro ambientale e chi sapeva, anche politici, tacque.

Poi scoppiò inevitabilmente il caso Ilva di Taranto e iniziarono le battaglie in tribunale.

il resto della storia la conoscete 

 Quali sono i problemi?

Innanzitutto  lo stabilimento è situato troppo vicino al centro abitato, Primo grosso errore. In quel luogo dove ora sorge l'impianto furono sterrate centinaia di ulivi, coperto o comunque tolto alla fruibilità dei cittadini un piccolo corso d'acqua d'olce non molto lontano dal mare, tant'è che i bagnanti si dilettavano nel passare dal mare al fiumiciattolo.

Lo stabilimento ha inquinato il Mar Piccolo dove una volta si  allevavano i mitili tarantini, particolarmente buoni ed era la fonte di sostentamento di molte famiglie.

 Era  un paradiso. Ora è un inferno.

 Secondo punto, tutti gli impianti sono ormai vecchi, obsoleti, cadono a pezzi e rinnovarli costerebbe tantissimo, nessun proprietario  avrebbe il coraggio o la possibilità  di rinnovarli, dunque si produce lo stesso, si sfrutta  finché  si  potrà, poi lo stabilimento verrà chiuso causa forza maggiore, per sempre, e il problema dei lavoratori che rimarranno senza un lavoro sicuro, compreso l'indotto di cui tanto parlano coloro a cui interessa solo l'aspetto economico. Dunque il problema lavorativo ci sarà comunque e ben presto.

Anche con Arcelor Mittal l'inquinamento continuava. C'è un comitato di cittadini sempre attento a far valutare il tasso di emissioni di sostanze nocive o addirittura cancerogene. Tant'è che periodicamente le scuole del quartiere interessato vengono fatte chiudere, cosa assurda perché semmai dovrebbero far chiudere tutto, anzi, pur di tenere aperto il siderurgico e sfruttarlo finché c'è da sfruttare, qualcuno vorrebbe spostare, trasferire gli abitanti del rione altrove.

 Tanti adulti e bambini si ammalano e muoiono di tumore, è  un dato di fatto.

E iniziata da pochi  mesi la copertura dei parchi minerari e, credetemi, è un pugno nello stomaco  perché esteticamente si tratta di una cupola  di cemento alta non ricordo quante decine di metri, ed è un altro schiaffo alla bellezza del luogo, tuttavia si  risolve ben poco o niente, il sottosuolo non è stato bonificato e continua ad essere inquinato, a inquinare le falde acquifere. Inoltre i fumi tossici  arrivano dalle ciminiere.

Cii sarebbe ancora TANTO da bonificare. Quella fabbrica di morte va chiusa.

Se si voleva salvare l'Ilva di Taranto bisognava pensarci prima, molto prima, quando incomincio' ad inquinare troppo

e nessuno si mosse.

Ora è troppo tardi.
#9
::)
Ah non avevo letto questo intervento. Chissà  perché  non ti turbano mai i modi e le espressioni veramente offensive che  utilizza Eutidemo.
 Riconosco di non avere le stesse capacità comunicative di Altamarea che con le sue ramanzine riesce a rimettere in riga piú di qualcuno, anche tra i moderatori, e di questo me ne dolgo, ma non per questo devi riversare su di me il tuo malcontento e scrivere cose provocatorie.

  Ci sono modi e modi per distruggere i popoli e le nazioni.
I nazisti l'hanno fatto con la violenza fisica grazie all'idea di dover conquistare il mondo essendo loro i cosiddetti ariani.  In Russia i comunisti hanno ucciso nei gulag  milioni di dissidenti, riducendo il popolo alla fame, ma l'ideologia comunista era opposta a quella nazista. Ma qual era il risultato che intendevano raggiungere?
Affamare i popoli, gli uni,  annientare, calpestare e distruggere le identità etniche e culturali col loro razzismo, gli altri. 
Bene, qual è l'intento del terzo tipo di razzisti (di solito è di sinistra)? Annientare le nazioni  col loro indiscriminato globalismo e becero buonismo, attraverso l'immigrazionismo di massa che non solo determina un maggior tasso di delinquenza e insicurazza sociale, ma toglie diritti e lavoro agli autoctoni abbassando i salari grazie alla deportazione di massa dall'Africa e Asia.
Cancellare le identità delle nazioni con la pseudo ideologia che "il mondo è di tutti e che tutti uguali siam" , disprezzando la nostra cultura, dileggiando tutto ciò che sa di occidentale, di italiano. Rifiutando il cattolicesimo con la scusa del laicismo  per poi favorire altre religioni  (alcune molto peggio del cattolicesimo) provocando problemi conflittualità e malcontento. Con la farsa della UE e dell'euro che sono strumenti di globalizzazione e impoverimento. Non so quanti imprenditori italiani si sono suicidati. O quanti imprenditori siano fuggiti all'estero per poter far fronte alla globalizzazione. Quanti giovani in gamba fuggono all'estero perché l'Italia è ormai svuotata di tutto e resa terra di nessuno. Quante grandi industrie italiane sono state smantellate, vendute a stranieri? Quante grandi industrie che erano il fiore all'occhiello dell'Italia furono privatizzate con le politiche dei partiti di centrosinistra, perché lo voleva l'Europa? Addirittura la rai (occupata da decenni dalla sinistra) ha la sfacciataggine e la stoltezza di trasmette la pubblicità per il libro del grande genio Carol Rackete, una tizia straniera che si è permessa di andare contro le leggi dello Stato Italiano, di insultare un nostro Ministro, e speronando la nave della Guardia di Finanza; io mi sento umiliata per questo ennesimo schiaffo alla nostra identità, di comunità, di popolo italiano.
Accogliere per forza, PER FORZA, continuamente tutti i deportati che arrivano, contro la volontà popolare, sperperando soldi per mantenere i deportati al bivacco, per riempire i portafogli di malavitosi e truffatori, invece di pensare ai propri cittadini, agli italiani, ai poveri, ai disoccupati, agli invalidi, agli anziani, a tutti gli italiani che non hanno piú nemmeno quel servizio sanitario nazionale che era tra i migliori al mondo, compreso il grande sistema di strutture per la cura dei disturbi mentali voluta da Basaglia.  Tutto questo sta per essere smantellato grazie ai nuovi razzisti. Se tutto questo non è una nuova forma di razzismo, disprezzo e  noncuranza verso  i popoli autoctoni dell'Europa e dell'Italia in primo luogo, e guai se qualcuno vuole difendersi, cos'è?
E cosa accadrà ancora, visto che i gli  impenitenti nuovi razzisti vanno avanti indisturbati?
E non mi si venga a dire che "DOVREBBE" andare diversamente, chw "non è colpa della sinistra", ecc. ecc., perché questa è l'unica strada che da decenni stiamo percorrendo, nonostante i fiumi di chiacchiere per convincere  la gente. Perché  questo è  il progetto. 
.

Spero di essermi spiegata abbastanza bene perché ho dovuto scrivere di fretta.
#10
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
03 Novembre 2019, 19:01:07 PM
Ma cosa dici? "Odio", "romanisti", "laziali"...?  :D
Fai come i politici di sinistra durante la propaganda elettorale?
Non me ne frega niente perché ciò che sostiene Marx sono concetti acquisit, elaboratii e digeriti e ci appartengono.  Non mi frega nulla se appendono il faccione di Marx perché fa parte della nostra cultura, non si svuterebbe nulla ma al posto di un simbolo delle nostra radici religiose si sostuirebbe un simbolo della nostra storia filosofica e politica. Tutravia siamo entrambi convinti che pochissimi vorrebbero avere sotto gli occhi Marx o Lenin. La sovranità appartiene al popolo, non ad un ristretto numero di intellettuali o intellettualoidi di sinistra che credono di essere il padreterno e doverci insegnare cosa fare e come vivere. Siam un Paese cristiano, di credo e di cultura,  e in maggioranza si  preferisce il crocifisso.

È dura cambiare idea, Niko, tu rimarrai nelle tue convinzioni.
Caspita, ripeti sempre gli stessi concetti per rimarcarli, per imporli perché convinto di avere la verità in tasca. Non hai sviluppato argomenti in contrapposizione ai miei.
Cambiare idee è difficile anche perché si rimetterebbe in discussione tutto il sistema valoriale in cui abbiamo creduto e speso energie. Io credo di essere un po' piú portata di te e di altri a riflettere e man mano modificare determinate idee perché mai nulla mi soddisfa del tutto e per lungo tempo, cerco la verità per quanto è possibile e tendo ad essere un po' più oggettiva, tant'è che  avrei  potuto votare anche i 5stelle fino a qualche anno fa. Tant'è che Salvini fin'ora non l'ho mai votato.
Certo, le nostre scelte ideologiche e politiche dipendono anche dal tipo di personalità che abbiamo, secondo me.


È inutile continuare cosí.
#11
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
02 Novembre 2019, 11:59:41 AM
Ho già  scritto che non si tratta di semplice simbolo religioso ma innanzitutto culturale.
Niko, come tutti quelli di sinistra, fai finta di non capire e invece di rispondere alle nuove idee che ti prospetto per approfondire l'argomento tu ripeti le stesse cose in cui credi ciecamente. Un po' di elasticità mentale!
8Anche le ideologie sono fedi. Anche l'ideologia di sinistra tende ad imporsi. Non esiste la neutralità. Al massimo mi sentirei un po' piú sicura se a imporre di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche fosse un governo stabile di destra. La sinistra non è affatto affidabile per garantire la difesa della nostra identità, anzi, al contrario, vuole eliminarla.
Alla mia identità e alla mia cultura io ci tengo. Fatevene una ragione. D'altronde nei Paesi piú anticlericali come la Francia non è  che se la passino bene. Vi rendete conto che le destre avanzano per questi motivi?
Guarda ti rispondo da simpatizzante della destra, se mettessero il faccione di Marx (pardon, avevo scritto Stalin) sulle pareti non me ne potrebbe fregar di meno. Farebbe magari riflettere ai  cosiddetti sinistri attuali. Fatto sta che non credo si possano trovare molte persone desiderose di appendere il foccione di Marx. 

No, non è così semplice, non si tratta solo di fase liberista, la situazione è piú complessa e seria e di ampia portata.  
#12
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
01 Novembre 2019, 19:23:41 PM
Mi dispiace, Niko, invece è pura ideologia, di sinistra, e non ne siete molto coscienti, lo capisco.
Non si creerebbe "un campo neutro", ma un'ulteriore voragine che non sapremmo riempire in maniera intelligente. Occorre molta cautela. Anche perché non esiste la totale neutralità, il campo aperto per tutti apre più facilmente alla babilonia.
Dove sta scritto che tutto ha dignità? Io voglio distinguere il degno dall'indegno. Il crocifisso, simbolo del cristianesimo già è una realtà che ci rappresenta, non appartiene solo alla spiritualità personale, e ad un vero ateo non dà fastidio alcuno, neppure ci fa caso.
La democrazia (e con essa la vera laicità) bisogna nutrirla continuamente mantenendo un altissimo senso civico e culturale, di giustizia e di benessere diffuso, senza disprezzare le proprie radici.
Purtroppo attualmente non stiamo vivendo un periodo luminoso in tal senso, tutt'altro, ma, citando Altamarea, "Contro lo strapotere delle oligarchie di Bruxelles ci resta solo un residuo di democrazia che troviamo ancora all'interno degli Stati nazionali." Quindi togliere un simbolo culturale come il crocifisso (che rappresenta un pilastro delle nostre radici) dalle scuole sarebbe un ulteriore passo indietro verso il declino che l'Occidente sembra avere imboccato. Mi dispiace che non riusciate a capirlo.
"Ogni cosa ha il suo tempo" recita un passo della Bibbia, e questo non è il tempo adatto per togliere, ma semmai per recuperare.  Recuperare innanzitutto il senno perduto. Il senno lo abbiamo perduto insieme alla sinistra, che non esiste più, non ve ne siete ancora accorti, oppure non ne siete del tutto convinti.  Speriamo di ritrovarlo con le destre che avanzano.
E per "destra" si intende il desiderio e l'intento di ritrovare il senno perduto, recuperare l'attenzione verso i diritti dei cittadini, dei più bisognosi, degli operai, dei lavoratori e del ceto medio massacrati dal neoliberismo.
Come ha riportato Altamarea in un altro topic:" Il confronto politico futuro non sarà più tra destra e sinistra ma tra coloro che accettano la globalizzazione e coloro che invece intendono contestarla. Globalisti contro sovranisti, sì perché essere contrari alla globalizzazione significa, oggi, recuperare l'idea di nazione attribuendo però a questo concetto un nuovo significato. Una nuova idea di nazione, direi, e una nuova idea di Stato nazionale. De-mondializzare significa ri-nazionalizzare.

Il compito per i 'sovranisti' è quello di recuperare margini di sovranità, di recuperarli in favore dei popoli. Porre al centro l'interesse nazionale in Europa, esattamente come ha fatto Trump negli Stati Uniti. E ha stravinto proprio con questo progetto politico(...) riguarda il recupero della sovranità monetaria. L'euro è il classico esempio di mondializzazione (sia pure riferito ad una particolare area geografica) e il risultato lo abbiamo sotto gli occhi. Povertà e miseria dilagante per intere popolazioni. (...) La stessa cosa si può dire per l'Unione Europea: beninteso, non si tratta di essere contro l'Europa, ma contro questa costruzione europea: pensare di «riformarla dall'interno» sarebbe stato come pensare di riformare dall'interno l'Unione sovietica. No, bisogna farla crollare per poter poi, eventualmente, iniziare un nuovo cammino."

Queste sono le istanze a cui far fronte, non la sciocca eliminazione di un crocifisso che non dà fastidio né fa male a nessuno.
Oggi più che mai urge usare la testa, non la pancia.
#13
Attualità / Silenzio elettorale
27 Ottobre 2019, 12:14:38 PM
Silenzio elettorale. Alla vigilia delle elezioni tutto si ferma, anche il buonismo.
Da una settimana  l'ennesima nave ong  è ferma in mezzo al mare con il suo solito carico di migranti.   Ci sono le elezioni, nessuno ne parla. Tv, radio e giornali, silenzio, nessuno ne parla, non è il momento opportuno per commuovere o turbare gli animi sfoderando il pietismo, può essere controproducente, ci sono le elezioni. Nessuno grida allo scandalo e alla disumanità. Nessun parlamentare di sinistra sale sulla nave, non hanno neppure avvisato il gran cuore benefattore Gérard Gere.
La notizia è sfuggita pure al nostro caro Eutidemo.
Vi state chiedendo perché, come mai?
Ma perché  non c'è piú il pericolo imminente della svolta "razzista e autoritaria" di Salvini!
Ora siano tranquilli, il cielo si è rasserenato, è spuntato il sole, e la vita è bella.
Silenzio elettorale.
#14
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
24 Ottobre 2019, 16:52:23 PM
Niko, Ipazia, ma chi vi ha impartito le lezioni di catechismo? Siete mai andati al catechismo?  :D
Studiate i grandi filosofi e non sapete nulla del Vangelo.
Mi dispiace che mi rispondiate senza leggere bene o considerare ciò che scrivo. Infatti non posso che rispondervi con ciò che ho già scritto.

Cara Ipazia, anche tu sei prigioniera dei tuoi pregiudizi, non preservi proprio nulla cosí come si sta inquadrando la situazione. Non ho numi a cui inchinarmi, non sono credente, non posso neppure dirmi atea perché io sono sempre alla ricerca, sento uno slancio interiore verso l'oltre, ho una forte sensibilità spirituale e un profondo senso di rispetto per le mie radici culturali, perciò mi ritengo cristiana non credente.
Ma sono la prima a criticare molti aspetti del cattolicesimo. Non mi piacciono le religioni, i riti, le devozioni, mi piace la spontaneità anche nella fede. Mi piace Gesù , i suoi insegnamenti. Potremmo considerarlo anche il capo di un movimento rivoluzionario. E la cultura occidentale è anche giudaico-cristiana. Il cattolicesimo è un'altra storia. Ma non è che prima che arrivasse il cristianesimo non ci fossero religioni e la vita fosse una meraviglia non influenzata dalle credenze.

Alcune altre religioni rappresentano un modello socioculturale che in Europa non possiamo più accettare. Abbiamo combattuto troppe battaglie e troppo sofferte, soprattutto dalle donne, per poter rischiare di accettare piano piano e serenamente un modello sociale retrogrado d'altri lidi.
I "super partes" chi sarebbero, o chi dovrebbero essere? I partiti di sinistra? I rammolliti che ci ritroviamo a governare l'Italia e l'Europa? Capisco il tuo desiderio di liberarti da ogni zavorra religiosa, ma temo che abbiamo imboccato la strada sbagliata.

Persino la Turchia si fa un baffo di noi e di tutta l'Europa che in politica estera vale ben poco.
Purtroppo non è cosí idilliaco come immaginate. Se distruggiamo le nostre radici può essere la fine delle nostre democrazie, della nostra libertà.
Niko, ho già scritto qual era lo stile di vita delle
prime comunità cristiane formatesi nell'Impero Romano: si distinguevano in maniera sorprendente perché vivevano in comunione, mettevano tutto in comune, cioè a disposizione anche degli altri. Inoltre non seguivano l'usanza dell'epoca di "esporre i bambini", non ripudiavano i loro bambini, ma il minore, l'infante, inizia ad acquisire un proprio valore e una propria dignità.

Gesù non insegnava a sottomettersi a Dio, quella visione di Dio padrone è tipica dell'ebraismo ortodosso e dell'islam. La trasformazione nel Dio padrone e punitivo è avvenuta ad opera dei potenti, ma in seguito abbiamo raddrizzato l'albero che stava crescendo storto. Ho sempre cercato le fonti, il cristianesimo originario. Gesù si riferisce a Dio chiamandolo papà, era uno scandalo all'epoca. Era un liberatore, liberava le donne mettendole sullo stesso piano degli uomini. Liberava dalle leggi ingiuste e dai pregiudizi quando salva dalla lapidazione l'adultera. Direi che libera anche dalla religione. Gesù era avanti di 2000 anni.

Mi ritengo fortunata di essere nata in Europa. Insomma, sono così grazie alla cultura occidentale e ne sono immensamente grata, ecco perché voglio difenderla a spada tratta.
Dunque non è una questione meramente religiosa. No, Niko, la laicità dello Stato Italiano non si risolve togliendo i crocifissi e basta. Primo perché il crocifisso è ormai un simbolo culturale, non condiziona affatto dal punto di vista religioso. Un vero ateo non ne viene infastidito perché non gli fa alcun effetto. Se infastidisce c'è altro, non è ateismo.

l vostro non è laicismo, è odio personale verso la religione cattolica, oppure perseverante superficialità ideologica.
Il crocifisso non è un semplice simbolo religioso, sono passati 2000 anni di storia, le vicissitudini della Chiesa e della cristianità si sono intrecciate con la storia, con le nostre vittorie e le nostre sconfitte, con i nostri dolori, le nostre lotte, le nostre conquiste.
Laicismo non significa rinnegare la religione delle proprie radici, sarebbe autolesionismo, è come darsi la zappa sui piedi, perché il cristianesimo è parte integrante della nostra cultura ed è ormai più un simbolo culturale che religioso. Appeso alla croce c'è un uomo, un perseguitato, morto nel martirio, come è accaduto a milioni di uomini che si sono battuti per la giustizia, la libertà e la pace. E un simbolo che racchiude la nostra umanità.

Fa parte della storia del mondo.

Se ci siamo ammalati di autolesionismo occorre provvedere a curarci, non a continuare a ferirci e strapparci i capelli per la repulsione verso aspetti della nostra identità. In psicologia chi non accetta sé stesso o non fa pace col proprio passato anche doloroso, non è sano, vive in uno stato di disturbo della sfera psichica.
#15
Sinceramente non stavo pensando al matrimonio come sacramento, ma come istituzione su cui si fonda la famiglia. Parlo di matrimonio normale, cioè di convivenza tra persone normali, civili. Tralasciamo i casi patologici, di maltrattamenti e violenze di vario genere.
Al di là dell'aspetto religioso, pensate che il matrimonio indissolubile e per sempre sia soltanto un insegnamento religioso, oppure una necessità, se non dell'individuo, della famiglia stessa? Come ho già detto all'apertura del topic, quando due si sposano, almeno nel 95% dei casi, pensano e sperano che la loro unione duri per sempre. La stabilità la cerchiamo sempre o almeno negli aspetti più importanti della vita.
Prendiamo per esempio il lavoro, chi non desidera avere un lavoro stabile, sicuro, dove poter esprimere le proprie capacità, il proprio talento. Molti desiderano impegnarsi, svolgere bene quotidianamente il proprio lavoro, essere seri, puntuali, precisi, professionali. Ci sono anche sacrifici da affrontare, incomprensioni, fallimenti, dolori, tuttavia non per questo si abbandona subito un lavoro, ci si licenzia, per trovarne un altro.
E' questione di impegno, di sapersi assumere responsabilità, di accettare i vincoli, accettare i sacrifici.

Sappiamo che i figli desiderano vivere insieme ad entrambi i genitori, la mancanza, l'assenza, di un genitore è fonte di sofferenza. Certo, come dice Altamarea, la famiglia può anche essere soffocante e deprimente, ma è anche il luogo dove tra fratelli può instaurasi un rapporto di affetto e complicità uniche, di comprensione, sostegno e mutuo aiuto. La famiglia è un guscio dove rifugiarsi quando si soffre, si è ammalati, vecchi, con essa si scongiura la solitudine. Senza una famiglia si è più liberi ma anche più soli e la solitudine espone a maggiori fragilità.
E' proprio sbagliato il matrimonio, oppure c'è qualcosa di sbagliato in noi, in come lo affrontiamo? Le convivenze non sono mai, o quasi mai, facili, pur tuttavia siamo animali sociali.
Dunque la causa principale della crisi delle relazioni familiari non potrebbe consistere nell'individualismo?
Individualismo figlio dell'egoismo esasperato, particolarmente implementato in Occidente dagli anni '50, '60 in poi.  In sostanza, non è che siamo diventati più superficiali, immaturi, quindi meno capaci di sostenere l'unione matrimoniale?