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Messaggi - Roberto89

#1
Tematiche Filosofiche / Re:Lati oscuri
11 Gennaio 2018, 13:22:12 PM
Grazie Kobayashi. In altre parole ho cercato di esprimere ciò che hai detto tu, in questa logica: guardando dentro di sé, finirà per non riconoscersi più in sé stesso, da qui il rischio di farsi male. La domanda da te sollevata, se il nostro desiderio ci qualifica per ciò che siamo, quest'uomo finirà per farsela: sono un pedofilo? Sono uno stupratore? Se non so cancellare questa cosa da dentro di me, anche se non faccio nulla di male, non resto sempre una persona cattiva? Questo apre molte possibili reazioni, perciò mi chiedo se abbia senso tentare questa strada, che poi credo sarebbe la naturale tendenza del tipo riflessivo... chi invece tende a giustificarsi potrebbe chiudersi in sé stesso e la tendenza mi pare altrettanto pericolosa.
#2
Tematiche Filosofiche / Re:Lati oscuri
11 Gennaio 2018, 10:33:36 AM
Grazie Jacopus, il libro che hai citato sembra interessante. Ho letto qualche recensione e ho deciso di prenderlo per vedere come affronta l'argomento. Ho già visto, come anche tu hai citato, su che posizione sta l'autore, vedrò cosa dice nel particolare.
Nel frattempo, la mia "tesi" resta la stessa, ovvero se facendosi aiutare non si rischi di svegliare ancora di più il richiamo a quel comportamento deviante.
#3
Tematiche Filosofiche / Lati oscuri
10 Gennaio 2018, 23:17:48 PM
Ciao a tutti, spero sia la sezione giusta per questo argomento.

È un po' che medito sul contrasto fra bene e male, in particolare su una questione: può capitare, non so quanto di frequente, che una persona senta dentro di sé il richiamo al male. Nel mio ragionamento semplifico la cosa con tre gruppi di persone: quelli che resistono (vuoi per un motivo o per un altro) sapendo di avere quella seconda natura ma anche di poterla tenere in gabbia, quelli che lottano di continuo e non sanno da un giorno all'altro se resisteranno ancora o meno, e quelli che cedono.
Ora il primo e il terzo gruppo sono 'facilmente' schematizzabili: uno è buono, l'altro cattivo. Ciò che mi interessa è come considerare la via di mezzo: pensatelo come un potenziale serial killer, pedofilo, ladro "compulsivo", ecc. Ripeto, mi riferisco a una persona che ha sempre resistito al suo "lato malvagio", ma non è certo di poterlo fare in modo continuo; insomma, alti e bassi.
Il punto è che questa persona può sia considerarsi buona che cattiva: in base al suo carattere potrà giustificarsi con sé stesso o temere il suo lato oscuro. Visto che tutti viviamo in una società, come dovrebbe agire una persona del genere?

Finora sono dell'opinione che la cosa migliore per questa persona sarebbe cercare di farsi curare, ma questa scelta presenta diversi 'nei': una simile scelta richiede, ad esempio, che la persona parli di ciò che sente dentro, lo analizzi, lo affronti, perciò dovrà guardare dentro sé stesso col rischio di farsi più male che bene.

Che ne pensate? Se in qualcosa non sono chiaro, chiedete pure.
#4
Presentazione nuovi iscritti / Roberto, mi presento
10 Gennaio 2018, 11:48:25 AM
Ciao a tutti, mi chiamo Roberto, ho 28 anni e mi sono avvicinato da poco al mondo della filosofia.
Ho scelto di iscrivermi a questo forum, anche se temo che non avrò molte possibilità di contribuire, per poter avere un contatto più aperto con varie tematiche e persone che, sono sicuro, potranno ispirarmi, incontrare o meno il mio consenso, e via dicendo.
Non ho ancora "stabilito" un percorso, ho solo alcuni autori più o meno preferiti, di cui troppo pochi contemporanei.