Penso infatti che scienza e fede accolgano in fondo la stessa istanza, pur in modi radicalmente diversi, quella di avere in qualche modo potere sulle cose del mondo con i mezzi a loro disposizione. Ovviamente noi moderni abbiamo a disposizione un metodo infinitamente più pratico. A me personalmente la scienza, o la tecnica, come dicono i filosofi, fa molto comodo, è chiaro, non ho un atteggiamento di disprezzo nei suoi confronti come invece è d'uso per certa filosofia continentale del '900. La fede in ambito occidentale resiste dove la scienza ancora non arriva, come speranza di ultima istanza di fronte al mistero della morte, per esempio. Io penso che il bisogno di mantenere sveglio il senso critico nei confronti di scienza e fede e di tutto in generale esprima implicitamente un primato della filosofia di cui la filosofia non si avvede più o non vuole più avvedersi.