Forse per le persone intellettivamente dotate la felicità è possibile se si accompagna ad una forza interiore che nei momenti decisivi della vita spinge a non guardarsi indietro, a concentrarsi sul piacere che viene dallo smascherare le illusioni e le ipocrisie piuttosto che sulla nostalgia di una maggiore integrazione sociale a tutti i costi.
Perché anche la conoscenza di tipo distruttivo dà piacere, gioia, quindi parziale felicità.
Non capisco la seguente frase di Viator: "La felicità (che io preferisco chiamare la soddisfazione esistenziale) se risulta raggiunta in modo stabile ed immutabile si chiama morte..."
La felicità coincide con il nulla? Con l'assenza di desideri?
Perché anche la conoscenza di tipo distruttivo dà piacere, gioia, quindi parziale felicità.
Non capisco la seguente frase di Viator: "La felicità (che io preferisco chiamare la soddisfazione esistenziale) se risulta raggiunta in modo stabile ed immutabile si chiama morte..."
La felicità coincide con il nulla? Con l'assenza di desideri?