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Messaggi - Yeliyel79

#1
Citazione di: Jacopus il 24 Aprile 2020, 15:15:46 PM
Buongiorno Yelyel79. Ti faccio presente che non voglio mettere al rogo nessuno. Figuriamoci. Sul pregiudizio che ho rispetto dell'astrologia ti devo confessare che ne ho. Se ti può interessare ho anche dei pregiudizi nei confronti dei fascisti, ed anche loro, quando qualcuno li contrasta, iniziano a dire: "ehy, ma allora sei razzista, sei prevenuto, non ci fai parlare". Peccato che sono proprio loro i primi a tappare la bocca agli altri, se solo ne avessero il potere.
Tu come vedi, invece, continui a poter scrivere.

Se riesci a dimostrarmi che le stelle determinano quello che accade sulla terra, abbracceró l'astrologia. Fino ad allora ho il dovere di rispondere in modo consono, secondo quello che credo io, e quello che credo io, lo ripeto, è  che avere una percezione del dibattito determinismo-libera volontà,  come tu l'hai presentato è  riduttivo e privo di ogni riferimento al dibattito filosofico storicamente accertabile.
E per finire, mi piacerebbe conoscere i nomi dei filosofi che stanno riscoprendo l'astrologia. È importante restare aggiornati.


se vogliamo aprire un post ripeto sulla validità determinsitica dell'astrologia apriamolo ma dobbiamo capire cos'è il determinismo che non significa che prevedo cosa accade domani secondo il metodo scientifico ed empirico, l'astrologia non è basata sul metodo della riproducibilità ma sul metodo dell'esperienza. Ecco perché trovo veramente cattivo il modo che hai di esprimerti anche perché qui non si parla di astrologia ma sollevo due questioni diverse....


mentre ti ostini a esprimere un giudizio negativo e denigrante nei confronti di una materia che ha una storia millenaria e quanto meno meritevole di rispetto dal punto di vista culturale, a prescindere se ci credi o meno, e poi non sei su un sito del CICAP ma in un sito di filosofia dove si presuppone che il dialogo sia basato sul dubbio socratico o comunque sulla possibilità di riflettere basandoci anche su posizioni diverse.

Se vuoi apri un post sull'astrologia e ti darò la mia visione sull'astrlogia, su cos'è determinismo per l'astrologia.
Hai una concezione sbagliata sui segni zodiacali per esempio li ritieni essere elementi legati alle stelle, ma sono elementi legati al ciclo solare quindi descrivono le stagioni e i temperamenti stagionali sulla terra nei due emisferi, i 12 segni descrivono la "memoria del sole" ovvero il suo moto apparente intorno l'eclittica è un discorso lungo che poi non è legato all'argomento proposto in questo topic.

Il linguaggio che hai assunto lo ritengo denigratorio e offensivo.
Ma ce ne faremo una ragione per fortuna non vivo dei giudizi altrui.
Ho una coscienza. Tetragona.
Ciao.
#2
sul rogo ci sono finiti appunto gli Astrologi di quel tempo che vedevano al Centro il Sole e non la Terra. Oggi il geocentrismo in astrologia non è visto come modello dell'universo ma come modello che riproduce l'identità dell'uomo, al centro dell'universo è posto l'io nella visione geocentrica, tuttavia ci sono anche astrologi elicoentrici che mettono al centro il sé.

Continuate a uscire fuori tema e a fare attacchi gratuiti inoltre con informazioni circa l'astrologia basate su pregiudizi e sentito dire.
Io studio e pratico astrologica da ormai 15 ed oltre anni e l'ho studiata specialmente nella sua visiione spirituale e filosofica, trovando in essa un modello possibile di interpretazione della "fenomenologia umana", ovvero come lente di ingrandimento o filtro attraverso cui osservare il fenomeno umano. Il che la rende come una delle tante modalità attraverso cui interpretare i fenomeni della coscienza e dell'umanità, che oggi l'astrologia fa con approcci umanistici; questo vi crea fastidio perché qualcuno osa minare le vostre convinzioni. Ma credete di possedere qualche verità? La verità non esiste è tutto frutto dell'esperienza cerebrale e psichica, è tutto frutto del cervello, anche l'astrologia è fonte umana non divina.

Continuate ad essere sprezzanti e molti cattivi.
Ma si sa... la cattiveria striscia latente anche tra "filosofi" che dovrebbero essere più aperti e tolleranti, ma anche questo è un convincimento pregiudizievole.

Se vogliamo parlare di astrologia apro un topic apposito e parliamo della validità del metodo e delle sue eventuali critiche.
Qui ponevo un'altra questione e nessuno risponde nel merito, state solo giudicando la mia persona nonché ciò che studio con dedizione e vocazione da quasi un ventennio. Complimenti... questo è un modo fascista di denigrare l'interlocutore. Indegno a questo luogo di dialogo e confronto, che a me pare stia qui prendendo le sembianze del "banco dell'inquisizione".

Cosa volete fare ora?
Optiamo per un impalamento?
XD  :P :P :P ;D ;D ;D ;D ;D

Anche l'astrologia indaga, attraverso la meccanica celeste, i temperamenti, i miti, i simboli, indaga sul fenomeno umano in relazione ai movimenti degli astri... è un metodo non na verità, un modo di osservare le cose che di certo non destituisce un risultato finale di "verità assoluta" ma offre un modo preciso e particolare di vedere le cose, un modo come tanti altri modi diversi.

#3
note le critiche di Marsilio Ficino, la mia visione astrologica è più spirituale infatti che deterministica ma qui non si sta parlando di "tecnica della predizione" ma dei concetti di libertà e volontà. Ma appunto state deviando il discorso e capisco anche il perché


avendo definito me stesso ASTROLOGO legittima il vostro DAIMON a mostrare il vostro lato inquisitorio...
sono pronto a bruciare sul rogo!


;D ;D ;D ;D
#4



CitazioneEnnesimo dibattito sul determinismo. Questa volta dal punto di vista dell'astrologia. La cosa già mi sembra poco consona ad un forum di filosofia, che si è discostata dall'astrologia subito dopo Pitagora.

Bhe devi aggiornarti la filosofia oggi riconsidera di molto l'Astrologia ... e i suoi saperi si fondano su principi anche filosofici di indiscutibile valore e importanza umanistica.


CitazioneIn ogni caso vorrei far notare che questa visione del dibattito è irreale ed anche un pò surreale, poichè scinde in modo netto determinismo e volontà pura. In entrambi i casi, effettivamente è presente una bella dose di magia, che in astrologia non guasta mai. La libera volontà non predica da nessuna parte che non siamo condizionati e influenzati dal mondo e dalle circostanze e dalla biologia e dalla nostra storia. Questa è una visione infantile della libera volontà, quella del mago che dice: "ora volo" e vola.


Non mi piace il tuo tono affermi che è irreale e surreale ma è una tua opinione, io ho proposto un tema e un dubbio, e io dubito sempre di chi è privo di dubbio. E infatti sottolinei quanto ho detto io che poiché nemmeno ciò che chiamiamo libertà è realmente svincolata dai condizionamenti culturali, ambientali, geografici, politici, genetici, anrtopologici e sociali, la libertà stessa diventa "utopica" e pura idealizzazione! La visione infantile forse ce l'hai te... che ti permetti di dare dell'infantile a una opinione e un pensiero espresso, dimostrando poca mente filosofica e direi più "mente dittatoriale" e autoritaria, quindi se questo è il tuo modo di porti in un dialogo ritengo che il parlare e il confrontarci sia inutile

CitazioneLa libera volontà è incarnata dal desiderio di Edipo di conoscere la realtà, anche se il destino è già scritto, qualunque cosa faccia. In quella smania di conoscenza nasce la libera volontà. Inoltre pensare che tutto sia determinato è un bella doccia a tutte le nostre responsabilità che invece ricadono su di noi e solo su di noi (sempre tenendo presente tutti i condizionamenti che vuoi). Poi pensare che le stelle possano condizionare il mio futuro è, dal mio punto di vista, assimilabile ad una religione senza alcuna possibilità di verifica e senza alcun messaggio morale. Inoltre spiegami una cosa. I segni zodiacali, che immagino sono molto importanti per l'astrologia, credo che tu sappia che sono formati da stelle e cumuli di stelle o addirittura galassie molto distanti e assolutamente connesse casualmente fra di loro dai marinai inventivi di due-tremila anni fa. Perchè sono state scelte proprio quelle combinazioni fra le tante? Altra cosa, quando il sole diventerà una nana bianca e prima una supernova, cambierà qualcosa nell'astrologia? E com'era l'astrologia quando la luna distava solo 22.000 chilometri dalla terra e non i 300.000 chilometri di oggi e i 600.000 fra qualche miliardo di anni. E gli altri 90 pianeti esistenti all'inizio della vita del sistema solare come hanno inciso nell'astrologia?


Da quanto scrivi si spiega la tua acidità, hai un pregiudizio nei confronti dell'astrologia quindi avendo nel mio pensiero identificato il mio essere astrologo ha autorizzato la tua coscienza a formulare pregiudizi e preconcetti:


prima di tutto non sai nulla di astrologia perché esprimi concetti astrologici non realistici e non reali, studia prima la materia astrologia, la disciplina sia quella antica che quella contemporanea e umanistica;


i segni zodiacali non hanno nulla a che vedere con le stelle fisse o le costellazioni, i segni zodiacali descrivono l'eclittica che è il moto apparente del sole, quel moto apparente del sole è stato suddiviso dal metodo astrologico in 12 parti ognuna di 30°, dentro quello spazio ci sta il passaggio del sole... quindi i 12 segni zodiacali descrivono le "stagioni della terra" riflesse nel cielo, e intendono dare nel gioco della sincronicità informazioni simboliche sull'umanità. L'astrologia è materia dell'uomo non è rivelazione di Dio, quindi funziona finché esisterà l'uomo che la userà e quando la Luna sarà troppo vicina alla terra (in realtà la Luna si sta allontanando dalla Terra e un giorno si libererà dalla sua orbita ma quando arriverà quel giorno l'umanità non ci sarà più) o il Sole esploderà in una supernova, non esisterà ne l'uomo ne risulterà necessario l'utilizzo dell'astrologia tanto meno della filosofia... dunque il problema non si pone e a arrivo tu ad essere infantile con la solita dissacrazione che i detrattori fanno nei confronti di chi considerano "diversi e inferiori". Che fai vuoi mettermi al rogo perché pratico astrologia e la studio con rigore e vocazione? Ma come ti permetti di essere cosi violento nei confronti degli altri e incapace di tolleranza?

Discutere con queste premesse fatte di pregiudizio non mi appartiene, il mio post iniziale era ed è pacifico e aveva lo scopo di aprire una riflessione e quindi non accetto la tua replica che è stizzita e irritata da un tuo preconcetto, ma il preconcetto non è un problema mio ma della tua capacità di tolleranza e di dialogo, che forse risulta in questo momento carente.


#5
Citazione di: viator il 24 Aprile 2020, 11:57:57 AM
Salve Yeliyel79. Secondo me è certamente tutto scritto nelle stelle.Nel senso che tutto ciò che accade risulta frutto di un insieme di cause via via più numerose e remote e che si sono generate MOLTO PRIMA della comparsa di chi e di ciò che risulta destinato a subirne gli effetti.


Ma il problema non è tanto il fatto che tutto sia già scritto : il problema è che esistano persone che ti raccontano di conoscere quello che è scritto, e poi ci siano persone che lo credono e stiano ad ascoltare i "fregnoni" che gliela raccontano. Saluti.


esprimi un pregiudizio giacché i "fregnoni" come li chiami tu esistono in ogni dove e in ogni settore....
io sono un astrologo e non ho mai fregato nessuno ne venduto sale grosso ne offerto sentenze, ma mi sono sempre aperto a ragionamenti e a ricerche basate anche sul confronto. L'Astrologo come disse in una omelia Benedetto XVI nella figura dei Re Magi è colui che cerca la "firma di dio" in ogni cosa presente nella creazione. E l'astrologo deve fare questo, orientare la persona a ricercare la firma di Dio in ciò che vive e sperimenta.

Tuttavia i fregoni esistono in ogni categoria:
tra gli scienziati
i medici
tra i commercianti e i commercialisti
tra i politici e i preti
e in tutte le categorie che volete considerare.


#6
Una riflessione... è più realistico il "determinismo" oppure che tutto si basa sulla nostra pura scelta? Siamo veramente liberi di scegliere o questo è utopico più del determinismo? Siamo veramente autori delle nostre scelte? Ritengo che la nostra scelta finale non sia mai realmente "pura e assoluta", veramente ritenete che le vostre scelte sono sempre autentiche e autonome e pure?

Le nostre scelte sono determinate da una serie di variabili e fattori, non intendo scomodare il cielo ne gli astri (essendo un astrologo) e vi elenco le variabili prime, le più tangibili: le nostre scelte dipendono da ciò che ereditiamo, dipendono da dove nasciamo quindi dal luogo geografico politico e sociale che permette certe potenzialità ed altre non le consente, dal contesto culturale e dal periodo culturale, inoltre da funzioni cerebrali e organiche specifiche perché ognuno di noi "produce" neurotrasmettitori in modo specifico e unico, dettato da un codice genetico che è già di per sé una "traccia" su cosa siamo e su come saremo, il genoma individuale è l'esempio di come non esista alcuna "autonomia" e "libertà" di essere perché siamo già configurati all'interno di "realtà precostituite".

L'autenticità infatti io la associo al simbolo di URANO e ai contenuti della simbologia dell'Aquario (portatore di acqua, ma un segno d'aria, simbolo del Liquor Vitae di Paracelso: essere autentici ed esprimere la VERA VOLONTA' chi pratica studi di filosofia, magia ed esoterismo sa bene che è una "operazione iniziatica", che non tutti sanno fare o sanno esprimere e se si arriva ad espletare in modo puro la propria "vera volontà" si incarnerebbe il ruolo del Magus il grado più alto dell'iniziazione.
Quindi non è vero che siamo noi a decidere le cose... noi possiamo "scegliere" ma la scelta è sempre di fronte cose specifiche e precostituite da una realtà biologica, genetica, culturale, politica e geografica. Questo in breve il perché penso che il determinismo in astrologia, visto in quest'ottica, è realistico e per nulla superstizioso, ma molto logico. Trovo invece illogico e molto IDEALISTA E UTOPICO direi ALIENATA l'idea che esista una "VOLONTA' PURA" e che tutti noi siamo ciò che siamo per "atti di volontà" priva di orientamento predetermimanto da fattori esterni micro e macrocosmici.
Se cosi fosse saremmo un mondo di asceti... e infatti tale consapevolezza ci porterebbe alla SAPIENS quella che anche gli astrologi antichi ritenevano in grado di rendere l'uomo non più soggetto al Destino e agli Astri: Sapiens dominabitur astris.
Esiste un luogo del mondo in cui una "leggenda" vuole che non ci siano influenza degli astri, dove appunto non c'è assoggettamento del Cielo. Questo aspetto rievoca molto la Sapiens dominabitur astris, ma ci dice pure che è un qualcosa da raggiungere non un qualcosa con cui nasciamo.
La forza di volontà non esiste è una invenzione della new age, esistono I BISOGNI dell'individuo, fisici psicologici emotivi. Null'altro.
L'astrologia per esempio e le discipline ermetiche e magiche cii ricordano che non siamo liberi legandoci per esempio ai GENISU LOCI e ai Daimon del Corpo fisico ed eterico, cioè anche i luoghi dove nasciamo e che frequentiamo sono soggetti a un Daimon o ad una LEGGE, che è al di sopra e stabilisce e regola le cose.... liberarsi da questa legge è il vero processo iniziatico di chi vuole raggiungere il grado di Magus

#7
Citazione di: green demetr il 06 Ottobre 2019, 12:58:14 PM
Hai ragione a porre la questione, ma riguarda solo te.

Infatti la domanda che fai non è per noi, ma per te stesso.

Io non credo proprio che tu possa conoscere Greta.

Eppure fai un discorso su Greta. Questo è esattamente quella che tu chiami coscienza collettiva.

Il dubbio socratico è invece quello di domandarsi come mai esista un discorso pubblico che si riferisce ad una minorenne.

Il tabù non sei tu, è sempre l'animale (in questo caso il discorso di Greta, non Greta stessa, che è poi invece dove la collettività si identifica, in quanto discorso, quindi in realtà a nessuno interessa il discorso di Greta, ma di Greta stessa, vedi la madre che pubblica un bel libro su di essa, o Trump che afferma "sembra felice", oppure tutti i fenomeni di hatred, di autofagia, in termini piscanalitici, che presuppongono al totem sempre un sacrificio, oggi grazie a Dio di tipo mediatico. Nella realtà le vittime sono molte, molte di più.

Era questo il dubbio che doveva prenderti e non il dubbio su Greta.

Ciao! ;)


hai posto delle questioni in un ragionamento che mi lascia attonito.
Devo rifletterci. In effetti io non conosco Greta, e se la sostengo è per un convincimento personale che a questo punto non pone alcun dubbio sul fenomeno in sé.
Che complicato pensare.
#8
Attualmente sulla definizione di Dio ho "sposato" una citazione dell'architetto Stefan von Jankovich, che dice...

una delle cose più importanti che ho appreso dall'esperienza della morte è il principio di oscillazione... da allora Dio è per me una fonte originaria di energia, inesauribile e intemporale, che emana e assorbe continuamente energia, pulsando senza sosta... le diverse oscillazioni generano altrettanti mondi, che differiscono per la frequenza.... Diversi mondi possono coesistere nello stesso punto dello spazio, poiché le oscillazioni non interferiscono a vicenda.... Così nascita e morte possono essere intese come eventi in cui noi passiamo da una certa frequenza di oscillazione e da un certo mondo, a un altro.

una citazione che ho trovato durante un approfondimento che ho fatto in 5 capitoli in dei video clip dove ho affrontato il tema della morte riflettendo su alcune simbologie astrologiche (saturno urano nettuno plutone) e utilizzando le intuizioni di Jung, della von Franz e dell'alchimia.
#9
Citazione di: green demetr il 27 Settembre 2019, 09:03:29 AM
Ciao Yeliyel79,

Naturalmente essendo tu astrologo parli di archè.

Ma tu stesso però neghi alla scienza la possibilità di verità.

Salvo poi con una contorsione a 360 gradi, riproporla come modello di riferimento.

Questa cosa delle neo-religioni non la capirò mai!

Inoltre come tu sai la massoneria posticipa la data dell'acquario.

Anche se io pure credo siamo già dentro quell'eone. O comunque quell'eone che sta arrivando sta già distruggendo quello in cui eravamo.

D'altronde basta vedere i razionalisti per capire i danni che il nuovo eone farà.

Io non sono così tanto contento come te!!  ;D

Se parliamo di Eone stiamo già parlando di gnosticismo, io sono un novizio autodidatta, sto già diradando l'aria intorno a me, questo signore dell'oscurità tu lo pensi come forza quantistica?

Il quantismo non è una forza, l'energia oscura è solo un modello.

Cosa sia quel modello e cosa sia quell'energia fa parte del famoso 80% ancora da indagare della scienza.

Forse ha ragione la massoneria a spostare la data, mi pare di ricordare siamo nei pressi del 2100 inoltrato, dubito lo vedremo mai.

Più interessante è invece ragionare sull'esistenzialismo.

La mia paura è che il neo-pagano sia semplicemente un cattolico deluso, ma di fondo rimanga un cattolico.

Spero su questa cosa di capire meglio più avanti.


Forte Ettore Rossi, la tua visione sensibile del mondo.

Riguarda gli altri amici del forum, per oggi un semplice saluto, troppo carne al fuoco avete messo!  ;)


Sull'Eone dell'Aquario hai ragione ci sono molte date .... alcune date sono legate a osservazioni di fenomeni rivelatori, tipo molti ritengono che l'avvento della psicologia del profondo, Jung in particolare, e della così detta new age, abbia dato il via all'Era dell'Aquario, ma oggettivamente non ci siamo affatto perché siamo ancora molto legati all'Era dei Pesci.

L'Eone dell'Aquario sarà governato da Urano-Saturno, si ritiene che il centro di questo eone sarà in una "scienza" dell'uomo che unisce la ragione razionale con una ragione che spazia oltre il tangibile, una nuova forma di scienza o di pensiero scientifico che in un certo senso trasformerà alcune idee fantascientifiche in idee possibili. Questo lo sta già facendo la fisica quantistica se ci pensi. Non so cosa porterà l'era dell'aquario, alcuni ritengono che corrisponderà ad un probabile contatto dell'umanità con "vita intelligente" di altre galassie, o di altri pianeti. Anche questo se ci pensi è in sintonia con il graduale e continuo sdoganamento di certe idee bollate fino a poco tempo fa come bufale o cose impossibili, e oggi sempre più studiate e osservate, nonché annunciate dalla scienza.

Sono molto d'accordo sul concetto del neo-pagano, un cattolico deluso. Spesso è proprio cosi. La delusione potrebbe derivare, pensando alle riflessioni della Von Franz, al fatto che il cattolicesimo ha intenzionalmente eliminato dal proprio scibile la componente femminile di Dio. Se notiamo i fenomeni religiosi e spirituali, nel cattolicesimo sono quasi tutti centrati su questo essere femminile che è sempre più "poco umana" e "molto divina", questa creatura femminile venerata e idolatrata ovunque, apparizioni mariane e rarissime apparizioni cristiche, una forte vocazione viscerale verso il femminile, e giustamente molti pagani ritengono che la Dea Madre sia attualmente sotto le sembianze della Vergine dei Cattolici in attesa di riemergere nel suo antico splendore.

Per quanto riguarda la data astronomica dell'Era dell'Aquario, ci sono divergenze sul momento esatto perché l'astrologia non contempla le costellazioni astronomiche, i segni zodiacali non hanno nulla a che fare con le costellazioni astronomiche, i segni zodiacali in astrologia sono 12 simboli inseriti lungo l'eclittica terrestre, ogni segno occupa uno spazio di 30 gradi, quindi i segni zodiacali sono "stazioni" in cui il sole visto dalla terra effettua il suo moto apparente, che l'astrologia ha appunto suddiviso in 12 parti. L'astrologia è infatti un metodo di lettura del cielo astrologico, non astronomico, ovvero intende interpretare simbolicamente il moto del sole (apparente), è definita Scienza del Grano... o astrologia delle Stagioni terrestri.

mentre le costellazioni astronomiche sono più di 12... molto complesse, i punti di inizio e fine di queste costellazioni sono fittizie ... è molto difficile stabilire con esattezza l'inizio di qualcosa osservando le costellazioni astronomiche. Secondo l'astronomo Meeus, stando ai suoi calcoli, l'era dei pesci è iniziata 68 a.c. dunque quella dell'acquario corrisponderà alla primavera del 2082.

Astronomicamente l'era dell'aquario inizia quando il punto dell'equinozio primaverile si sposterà dalla costellazione dei pesci (costellazione astronomica attenzione) a quella dell'aquario.
Per questo l'inizio di una era non può che essere valutata da una serie di eventi che ne rappresentano l'essenza su scala collettiva.
E ancora un evento chiaro non c'è stato... per me dovrebbe pure coincidere con una profonda rivoluzione interna alla chiesa cattolica...
#10
Citazione di: viator il 24 Settembre 2019, 17:40:07 PM

poi : "............ e credo che fino al mio exitus mi domanderò che senso ha la vita e l'esistenza in genere, e in cuor mio so che morirò con questa domanda inevasa".
Il senso della vita (biologica, inclusa ovviamente quella umana) è semplicissimo e consiste nella riproduzione, la quale è la necessità per antonomasia (ciò che ogni vivente può individualmente trascurare ma che qualcuno inesorabilmente farà), la quale se la può ridere sia dei bisogni (ciò che ciascun vivente è costretto comunque a fare) che delle facoltà (tutto ciò che ad un umano può venire in mente di provare a fare).
Al di fuori della vita, il senso dell' "esistenza dell'esistente" consiste semplicemente nella sua persistenza, cioè di quell'andamento delle cose rivelato da un certo Lavoisier (nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma) facente sì che l'esistente non possa mai annichilirsi per la semplice e quasi ridicola ragione che risulta mancare un posto dove metterlo una volta che si decidesse di disfarsene. Lo mettiamo nel ripostiglio del nulla ? Ma il nulla non esiste !




Sulla logica della vita in senso biologico ho qualche perplessità, Viator.
Per il semplice fatto che dovremmo ammettere una "crudeltà" insita nella natura: dunque chi è sterile conduce una vita senza senso?
Chi non si riproduce di fatto conduce una vita senza senso, dal punto di vista biologico?
Se la risposta è si, la natura è implicitamente crudele non permettendo a tutti di poter procreare, escludo ovviamente chi decide per una ragione di non fare figli.

Al di fuori della vita biologica, dici, la vita ha semplicemente il senso della sua persistenza: qui evochi il concetto di sopravvivenza, la vita materiale intende persistere aggrappandosi a sé stessa e attivando tutti quei meccanismi utili alla sopravvivenza. Qui mi trovi d'accordo. Forse non c'è una distinzione tra senso biologico e senso esistenziale, la stessa procreazione potrebbe essere vista come un tentativo della materia cosciente di "replicarsi" al fine di dare una continuazione a sé stessa.

Grazie per le tue e vostre riflessioni.
#11
Ho avuto molte discussioni polemiche su Greta, in particolare nei confronti di quelle persone che la identificano come una psicopatica, figlia di alien, manovrata, una bimbaminchia, una esaltata, e via dicendo. Mi sono scontrato contro chi ritiene Greta "ingrata", perché parla solo di problemi ambientali ma non si cura della fame nel mondo, delle armi nucleari, delle disugualianze tra le minoranze sessuali o delle condizioni delle donne in certe parti nel mondo. Come se Greta fosse la responsabile di tutti i disastri del mondo. Alcune derisioni verso Greta vengono definite "un solo gioco ... tanto per ridere...", insomma un atteggiamento bullizzante finalizzato ad un momento di "riso libero e felice".

A questi individui direi: abbiate la decenza di prendervi le responsabilità di ciò che dite... la derisione o una critica "vuota", giusto per "ridere o deridere qualcuno" è una cosa che ultimamente leggo un po' ovunque. Come in chi scrive libri sul karma ma poi se qualcuno deride, offende e bullizza una ragazzina asperger, difende la derisione dicendomi "esageri... che pesante che sei... si sta solo ridendo..." e certo perché prendere in giro o deridere gli altri è un passatempo cosi, leggero... ma si... certo.

Questa leggerezza non identifica il mio essere POLEMOS ma identifica l'insulsaggine altrui.

Sto notando una cosa: se si prova a fare un ragionamento, in cui si cerca di capire le cose, si diventa solo maleducati. Io ho una concezione diversa di educazione: per me l'educazione è saper rispettare le idee degli altri, e cmq saper esprimere le proprie con rispetto. Ma si sa, quando andiamo contro l'idea di qualcuno, anche con educazione, ci scontriamo con l'ego e in una società in cui il soliloquio è diventato unico verbo possibile, è impossibile poter dialogare, confrontarsi, anche con idee diverse. Non c'è più il gusto del confronto e del ragionamento, tutti chiusi nel loro dire o nei loro convincimenti, così il Dubbio (nel concetto socratico) lo abbiamo sostituito in "verità e certezza assoluta di ciò che pensiamo": ciò ci porta a ritenere chi la pensa diversamente da noi un nemico, piuttosto che un possibile interlocutore.

Ogni cosa che io dico o affermo è sempre rappresentato da un "dubbio" e quindi pongo sempre dubbi nel mio dire, e amo verificare se ciò che dice uno o l'altro ha un criterio, una sua giustezza intellettuale.

Ma tutto ciò è impossibile in questi tempi. Il che però porta almeno al sottoscritto la consapevolezza - questa si assoluta - su quali sono le persone con cui si può fare un ragionamento, o con cui è proprio inutile dialogare.

LA DOMANDA: il quesito che vorrei porre a voi tutti riguarda la capacità di mettere in "dubbio" le nostre idee, partendo dal fatto che questa capacità non esiste, perché siamo tutti concentrati su noi stessi e sul trovare in modo assoluto tesi, teorie, che avvalorino nostre "ipotetiche" convinzioni. Forse dirò una cosa grave ma ritengo che c'è un momento storico in cui la società umana ha cominciato un cammino di ipertrofia dell'ego, sfociando in società si moderne ma narcisistiche, dove il Totem collettivo prende le sembianze del sé-stessi, in un Soliloquio improduttivo. Questo periodo è l'ILLUMINISMO da cui faccio partire le peggiori relativizzazioni del pensiero umano, del dubbio, dall'illuminismo in poi - a mio avviso - abbiamo perso il gusto di pensare cretativamente, di immaginare, fantasticare, sperare, ponendo ogni pensiero possibile sotto la lente della razionalità assoluta, che il più delle volte è un parlare a vanvera solo con sé stessi. Cosa ne pensate? Dove è finto il dubbio socratico? Dove la capacità di ascolto? Dove la capacità di pensarla diversamente, dialogando in modo costruttivo? .....
#12
Rimango basito da ciò che ho letto, in senso buono!
Ogni risposta ha un contenuto interessante e vi ringrazio per questo, sono in giubilo! XD

Pensare che volevo farmi frate benedettino poi un giorno sfogliai un libro che parlava delle persecuzioni dei cristiani contro i gentili (pagani) e conobbi la storia di Ipazia e un turbamento emotivo mi sconvolse, arrivando così a studiare le religioni neopagane, a consacrarmi alla Fellowship Of Isis (Congregazione di Iside) e a diventare un devoto al principio femminile divino, fino a praticare l'astrologia e a studiare esoterismo, filosofia e compagnia bella.

Rimane però una questione fondamentale, l'impossibilità di rispondere con la sola logica o la sola immaginazione creativa a certe domande sull'esistenza. Solo se scienza e fede si uniranno, in una scienza aquariana, a mio giudizio sarà possibile definire certi concetti come Dio.

Dio nell'Eone dell'Aquario potrebbe essere definito proprio dalla fisica quantistica, aquario significa "portatore di acqua" ma è un segno appartenente all'elemento aria governato da Urano e Saturno, il primo evirato dal secondo, il figlio, dai cui gameti sorse, dalla spuma del mare, Venere, manifestazione dell'Agape. Come potrebbe essere visto Dio nell'era dell'aquario, dunque? Forse come una entità fisica quantistica, che pulsa di energia vitale, una specie di massa intergalattica sparsa ovunque, più concentrata e più presente della materia visibile, la fisica l'ha già identificata nella materia ed energia oscure, in una massa di materia ed energia invisibile ma sempre presente, ovunque disseminata, vero precursore della materia visibile.

Essendo ignorante di filosofia, non ho tutti i vostri concetti universitari o acquisiti nel tempo, io per lo più ragiono per simbologia esoterica, e nozionismo, che mi portano poi a pensare e a provare a rispondere a delle domande impossibili, che in quanto tali non possono avere risposta. A me crea una grande frustrazione l'idea di non poter sapere il senso assoluto delle cose, il perché delle cose, mi reca dolore e anche fastidio sapere di esistere senza un motivo rintracciabile in una complessa logica. Se poi immagino me stesso proiettato nell'universo, nelle sue strutture così complesse, mi chiedo come è possibile tutto ciò che vediamo, quale è l'origine intelligente e quale l'origine stessa della intelligenza e del pensiero, perché esiste la materia??? Perché non essere solo "vuoto e nulla" non pensante che non si interroga su sé stesso?

Io non so voi ma ogni volta che penso a queste cose provo una grande meraviglia per l'esistenza e l'universo ma anche una tremenda, terribile sensazione di inquietudine.
Penso che forse potremmo cominciare a dire cosa non è Dio... io ci ho provato e ad un certo punto ho capito che definire cosa non è Dio conduce solo ad una risposta finale, Dio è il Nulla. E questo è terribile più dell'idea che Dio sia un uomo barbuto.
#13
Tematiche Spirituali / Re:Serpente
24 Settembre 2019, 15:03:52 PM
Dovremmo  distinguere un cristianesimo-cattolicesimo "clericale e papalino" rispetto ad un cristianesimo gnostico.

Ci sono tracce di un antico gnosticismo cristiano, ancora oggi praticato da sétte più o meno segrete, dove la sessualità è fortemente praticata come ritualità magico-esoterica. Il Cristo rappresenta il Serpente attorcigliato sulla Croce, un serpente che ha una radice profonda in quello tantrico di origine orientale, la kundalini attorcigliata nella croce simbolo delle 4 direzionalità dello spazio dove la kundalini intende espandersi verso i 4 pilastri del mondo, alla ricerca di una elevazione (nirvana).

C'è un testo di poche pagine ma intriso di simbologia di Claudio Marucchi, intitolato Crux Christi Serepentis dove viene affrontata la simbologia del "serpente-cristico" in ottica sessuale, la via crucis come via del "calvario" di un orgasmo che anela alla massima culminazione, che rievoca molto il mito di Eros in contrapposizione a Thanatos.

Quindi il serpente è considerato un simbolo malefico dalla tradizione "clericale e papale" del cattolicesimo.
Gli gnostici sanno che il serpente è una "forma" di Dio, è l'ombra di Dio sotto le sembianze della Tentazione: poiché non può esistere un'ombra senza una luce, il Male (diavolo) e il Bene (dio) sono una stessa cosa, sono due unità che appartengono ad una "dualità" che intende riunificarsi nell'Assoluto Uno.

La von Franz spiega in alcuni suoi testi che il cristianesimo-cattolico ha volutamente castrato la sessualità creando i peggiori crimini nel mondo e le peggiori frustrazioni. Sotto i piedi della madonna è posto il Serpente, razionalmente perché intende rappresentare l'uccisione del "male" ma se osserviamo la simbologia più profonda tale immagine fa osservare che l'emersione del "divino"  (la madonna) è retta e poggia sulla sacralità del serpente (sessualità). Si aprirebbe un capitolo complesso di magia sessuale e tantrismo, ma la sessualità e l'orgasmo sono "materiali" iniziatici di molte correnti esoteriche. Quindi è secondo me solo una maschera, un velo, quello del serpente=male che in realtà nasconde un messaggio molto più profondo, riservato solo a chi sa probabilmente svelarlo e comprenderlo.
#14
Parto da un presupposto, forse sbagliato. La scienza è un atto di fede, della ragione.
Mi si dice che ritenere che l'Universo sia l'opera di "dio" è profondamente sbagliato. Per quale motivo è sbagliato questo pensiero? Perché, secondo i razionalisti, ogni cosa ha un suo perché, una sua spiegazione razionale. Siamo certi che la razionalità è la risposta più convincente al Tutto?

Sono un esistenzialista e credo che fino al mio exitus mi domanderò che senso ha la vita e l'esistenza in genere, e in cuor mio so che morirò con questa domanda inevasa. La fisica quantistica ultimamente sta proponendo "teorie" sull'universo sempre più spirituali (che noi astrologi chiamiamo teorie aquariane, senza c), come per esempio nella teoria dell'Universo pensante e intelligente. Ho sempre immaginato Dio come Universo, e l'Universo l'ho sempre ritenuto una entità. Qualcuno tempo fa mi ha criticato dicendomi "ora basta nel credere a cose astratte... le cose esistono perché c'è una logica dietro". Ma quale è la logica del tutto? Io non vedo nessuna logica assoluta nelle cose che ci circondano, il Tutto non ha senso, siamo noi a riempire il tutto di un contenuto che altrimenti sarebbe Vuoto.

Mi soffermerei sul concetto di "entità astratta": chiamatela come volete, ma di fatto per ora l'unica certezza sull'esistenza del Tutto, è che si è generato da una "unità astratta" (che alcune mitologie chiamano germe d'oro) e indefinibile che ha dato vita al tutto. Lo stesso big bang è teoria: e non spiega affatto l'origine del "principio", che non sapremo mai da cosa è stato a sua volta generato...
L'idea che esista una spiegazione a tutto, è una idea sbagliata. Ebbene l'unica certezza è il "Dubbio" che Socrate conciliava con la "Verità" da cui deriva la consapevolezza che è una cosa diversa dall'idea di poter possedere una "conoscenza assoluta delle cose".

Penso, e questo pensiero mi crea mite-frustrazione, che molte domande dell'uomo non saranno mai evase. Tra queste la "domanda delle domande" che non sarà mai evasa: perché esiste l'Universo? E quale è il Principio Generatore, il celebre Archè dei greci (ἀρχή)? E' impossibile dare una risposta a questo quesito usando la sola Logica. Ma una risposta possibile è deducibile se la scienza dell'uomo avrà il coraggio di riunificare il Logos al Mytos: allora si che sarà possibile (forse) rispondere.
Franz
#15
Presentazione nuovi iscritti / Saluti da Francesco
24 Settembre 2019, 12:39:30 PM
Ciao mi chiamo Francesco e sono romano.
Vi leggo da diverso tempo e molte tematiche che affrontate sono per me un valido spunto di riflessione. Sono un astrologo, con una formazione morpurghiana e teosofica, e l'astrologia è il sistema filosofico-simbolico che utilizzo nell'osservazione del mondo fenomenico.

La mia disciplina è impregnata di pregiudizi, e luoghi comuni. E mi piacerebbe condividere con voi spunti di riflessione filosofica anche dal punto di vista del simbolo astrologico. Un caro saluto a tutti.
Francesco