Ho una grande novità: dato che non sono più riuscito ad intavolare con loro un discorso serio e costruttivo, e dato che, per ragioni a me ignote, si sono incattiviti e non sono più quelli che conoscevo, ho deciso di uscire dal gruppo WhatsApp in cui ero, e di bloccarli e, nel caso di alcuni di loro, di cancellarli dai miei contatti. 

La fede, teologicamente parlando, è una risposta alla provocazione esistenziale della Sacra Scrittura

Parecchi anni prima della pandemia, ho subito un grave lutto e speravo di incontrare qualcuno che mi potesse restituire un po' di serenità. Quello che ho ricevuto è molto di più di quanto osassi sperare: l'emozione forte che sto per raccontare, non solo  mi ha chiarito ancora di più che la mia strada universitaria sarebbe stata immatricolarmi alla facoltà di teologia, ma mi ha cambiato letteralmente la vita, donandomi una gioia immensa. Tutto questo, è avvenuto nel modo più dolce e tenero possibile, perché la persona che mi ha fatto questo grande dono è una ragazza Down che mi porto tuttora nel cuore. Ed è grazie a lei che sono l'uomo che sono oggi. Per farvela breve, ero ad una mostra di presepi, e, appena entrato, decido di sedermi dietro il bancone, dove c'erano due ragazze Down (entrambe mie amiche). Mentre parlavamo, una di loro (la più dolce), si mette a farmi degli squilli, e mentre me li fa ride divertita. Allora decido di dire una frase che ho sempre voluto dire alla ragazza che mi faceva gli squilli. La frase è questa: 'Il dono più bello che Dio mi ha fatto è la tua amicizia'. Pensavo che lei reagisse dicendo, ad es.: 'ma come sei carino!', o: 'Grazie di cuore!'. Invece, ha avuto una reazione che non mi sarei mai immaginato: mi ha accarezzato la faccia sorridendo teneramente e dicendomi: 'Che bel ragazzo che sei!'. Da quel momento in poi sono cambiato davvero tanto. 

Il discorso è che con loro non si riesce a ragionare. Sembra si sentano chissà chi, tant'è che uno di loro è arrivato a dirmi che dei miei gusti non gliene frega niente, ma che li rispettano. Alcuni giorni fa, prevedendo questa cosa, gli ho detto: 'ricordati che se dovessi cadere, artisticamente parlando, non sentirei tanto male (anche perché comunque sia cadrei sempre in piedi) quanto ne sentireste voi se vi capiterà mai di cadere'. Oltretutto, questa cosa dell'esibizione tra le fiamme, è sempre una proposta non richiesta, perché sono sempre loro che entrano in argomento, comportandosi, per quanto mi riguarda da veri e propri pecoroni (se non addirittura da veri e propri animali): anche perché, comunque sia, ho già una mia idea di cosa mettere sullo sfondo, nel caso in cui arrivassi a esibirmi dal vivo

Eccomi tornato con un nuovo topic. Stavolta, sono qui perchè ho dei problemi seri con dei miei amici (sempre che si possano definire tali). Non sto qui a dire dove li ho conosciuti, ma passo subito a parlare delle problematiche che ho con loro. È da diverso tempo che queste persone mi propongono di esibirmi tra le fiamme, ovvero col palco tutto incendiato. Io continuo a spiegare che il mio mondo artistico è diverso, e che non mi posso permettere quel modo di esibirsi, ma non c'è verso: vengo proso per un dittatore, per uno che obbliga gli altri a fare quello che voglio io, etc. 

Pace e bene a tutti! Sono qui per scrivere il mio primo topic su questo forum. Ho molte esperienze introspettive, anche perchè ho fatto molte esperienze di amicizie sbagliate e di incontri sbagliati. soprattutto nella cerchia dei miei coetanei; e tutto questo mi ha portato a pensare di frequentare i ragazzi meno fortunati di me, ovvero i ragazzi e le ragazze con disabilità (cosa che mi ha permesso di costruire degli splendidi rapporti di amicizia con due ragazze Down, e a vivere un'emozione davvero forte con una di loro). Quando andavo alle medie, ad es., una vicina di mio zio paterno che veniva spesso a giocare nel cortile di casa sua, spesso mi rideva in faccia, anche quando facevo sentire le prime cose che avevo messo nel mio repertorio di pianista (sono un pianista classico; suono da quando avevo 9 anni e, a parte un periodo di crisi nel quale ho pensato di non aver trovato lo strumento giusto per me, non ho mai smesso, anche perchè, crescendo, mi sono reso conto che il pianoforte è il mio strumento musicale preferito; ad un certo punto, poi, è arrivata una scelta di campo per me imprescindibile: quella di suonare solo musica classica). Alle superiori, poi, mi trattavano come persona da usare per il loro divertimento privato, nel senso che, quando andavo al liceo classico, mi costringevano a provarci con tutte le ragazze della scuola, nonostante io non provassi niente. C'era addirittura un mio compagno che mi diceva: 'Se vuoi essere efficace quando ci provi con una ragazza, devi toccarle i seni'. Io però non l'ho mai fatto e questo faceva sì che lui mi prendesse in giro , dicendo che lui ci era riuscito. Lo stesso dicasi per quando ho dovuto cambiare scuola. Lì, addirittura mi controllavano da quando entravo a quando uscivo, nonostante i miei compagni dicevano che di me non gliene fregava assolutamente niente. Ed è da questo momento in poi che ho deciso di mostrarmi in tutta la mia specificità, nel senso mentre i miei compagni mi parlavano di quanto fosse turgido il loro pene, di quanto questo ce l'aveva duro, di quanto questo avesse desiderio di fare sesso e avesse voglia di guardare film porno, di quante donne si erano portati a letto, etc. io mi sono sempre interessato a frequentare la scuola di musica e a cercare brani per migliorare e affinare la mia tecnica pianistica. 

Pace e bene! Mi chiamo Luca e sono qui perchè una delle cose che mi piace fare è proprio riflettere. Sono un appassionato di diverse cose, tra cui la filosofia in quanto materia e arte del pensiero (piuttosto che del mero esercizio di quest'arte), e della storia. Poi mi piace molto anche scrivere, suonare il pianoforte (sono un pianista classico) e ascoltare la radio. 

Pace e bene a tutti! Mi chiamo Luca, sono un pianista classico e sono qui tra voi per raccontarvi soprattutto delle mie esperienze di vita soprattutto per confrontarmi con voi. Tra l'altro, mi piace anche molto scrivere narrativa (in realtà scrivo roba random, ma soprattutto narrativa). Leggo anche molto, ma soprattutto saggi musicologici e libri che trattano di musica classica.