Citazione di: iano il 29 Marzo 2025, 10:52:45 AMConcordo su tutto, anche se l'ultima parte del tuo post la aggiusterei, nel senso che le categorie o le si crea sempre o esistono già di per se.
Volendo esprimere un pensiero più radicale, solo l'essere vivente è oggettivo, mentre ogni sua categorizzazione, specie , razze , sesso, è da considerare arbitraria, anche quando rispondesse a un criterio che sembra venire da se. Questo secondo me è , anche quando non fossimo convinti che le cose stiano davvero così, un modo per disinnescare molti conflitti sociali, o quantomeno provare a farlo, posto che potrebbe per contro creare difficoltà di altro tipo.
Un poco di sperimentazione anche in campo sociale mi sembra inevitabile.
Se poniamo fede nelle descrizioni della realtà, fatte al fine di dominarla, ne saremo dominati. e qualunque categoria diventerà una prigione.
Arriva sempre il momento di dover rivedere la descrizione, perchè essa riguarda tanto la realtà quanto il descrivente, il quale mutando , perciò muterà la descrizione, per cui chi in quella descrizione avrà posto fede, ciò che secondo me è sempre improprio fare, avrà difficoltà nel farlo perchè nel farlo vedrà il mondo disporsi al contrario, presentando ai suoi occhi il mondo il senso che con la sua fede egli gli ha dato.
Su queste fedi d'altra parte, quando condivise, è più facile costruire una società, che farla nascere da un accordo fra coloro che dovrebbero essere considerati ''pari solo nella loro diversità''.
Credo che non siamo abbastanza maturi per accettare come ''naturale'' la quota di arbitrarietà contenuta in ogni ordine sociale.
Hai ben scritto: le categorie vengono create perché si ritiene di esser stati privati di certe libertà ma, dopo la loro creazione, esse stesse diventano una prigione dalla quale non si può uscire a meno di stravolgere la propria vita e cambiare la categoria.
Certe categorie esistevano e vivevano "mischiate" poiché staccarsi dal gruppo significava perdere i diritti.
Inoltre, suddividere i cittadini in diverse categorie equivale, dal mio punto di vista, a rendere il popolo più debole e manovrabile. Cosa che non tutti hanno compreso.