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Messaggi - fabriba

#1
Varie / Re: Violenza
Oggi alle 16:57:10 PM
Gli umani sono la specie dominante sul pianeta terra, al netto di diatribe che si possono sollevare su formiche &co.

In quanto tali penso che siamo in grado di esprimere forme di crudeltà ben al di là di quello che possono esprimere le altre specie animali,
ma siamo anche in grado di esprimere forme di bontà e abnegazione ben al di là di quello che possono esprimere le altre specie animali.

Una delle chiavi di lettura penso che sia nelle aspettative. Se vedessi un umano mangiare vivo un animale, probabilmente lo considereresti un essere deplorevole. Eppure nel regno animale è un fatto abbastanza normale.
Non è l'unica chiave di lettura: ci sono forme di crudeltà umana ben al di sopra di questa, era solo per contribuire a disegnare il perimetro della discussione.
#2
Citazione di: Enrico73 il 19 Settembre 2025, 15:39:26 PMLe domande devono produrre risposte, o non dovrebbero invece generare solo altre domande, in un ciclo infinito di scoperta? Solo così, forse, non possiamo accettare l'incertezza come motore della ricerca e comprendere che il vero progresso non sta nel trovare una meta, ma nell'esplorare il cammino? Non sono forse le domande l'origine del pensiero stesso? E il loro ripetersi in profondità non è forse ciò che le rende significative? Non sono le domande che sgretolano la nostra ignoranza, come un muro che ci blocca, come una base solida da cui partire per esplorare territori inesplorati?
A cosa serve l'incertezza, l'esplorazione del cammino?

Mi sta bene che "il vero progresso non sta nel trovare una meta", ma se non sta in quello (e ripeto: va bene che non stia in quello), perché dovrebbe avere più dignità l'esplorazione del cammino allora?

La domande hanno dignità, ma anche le risposte ne hanno una.

È normale in un circolo di umanisti pensare che chi cerca solo le risposte non abbia capito il vero senso della vita, eppure sono loro che hanno portato l'umanità da vivere sugli alberi a esplorare la luna  :)
#3
Citazione di: InVerno il Oggi alle 14:43:13 PMNon può passare perchè non motiva nessuno ad agire, questo è un problema anche nella narrativa di finzione quando si prova ad "inventare" religioni per una narrativa di fantasia, se queste dannate regole non motivano nessuno, che sia realtà o finzione, queste dannate regole non sono una religione. La religione non può essere "inventata a tavolino", c'è un aspetto vivo in essa dettato da chi vi crede, c'è un aspetto teoretico di essa dove si formulano concetti astratti, ma questi per essere religione devono essere avvertiti come "unicamente realistici" dal religioso, non possono essere una carnevalata di regole a cui nessuno obbedisce. A rischio di essere ripetitivo, la definizione che lo spiega meglio è quella di C.Geerts "  un sistema di simboli che crea stati d'animo e motivazioni duraturi, formula concezioni  di un ordine generale dell'esistenza, conferisce a queste concezioni un'aura di fattualità".
Mi sembra discutibile che Gesù fosse un attivista concentrato sulla fattualità, ma lo dò per buono.

Secondo me le religioni si inventano praticamente Solo a tavolino. 
Il cristianesimo per primo, i mormoni e scientology tra le ultime. 
Le religioni antichissime forse si sono formate spontaneamente, ma da 2000 anni in qua penso sia veramente difficile sostenere che le religioni siano "emerse" dal sentimento di massa. 

Posso al limite ragionare sul fatto che ci sia una antenna (umana) che funge da catalizzatore per un sentimento di massa esistente, e che crea (a tavolino) una narrativa per soffisfare quel sentimento di massa.
#4
Storia / Columbus Day
Oggi alle 15:54:19 PM
Oggi in america si celebra e non si celebra il Columbus Day.
È una festività controversa da qualche anno.

È stato portato alla mia attenzione questo documento, che apparentemente ha vissuto un suo momento di viralità circa 12 anni fa.

https://theoatmeal.com/comics/columbus_day
(in inglese; inoltre non è una pagina di testo, ma è testo su un immagine, quindi non so come farlo processare a un traduttore automatico)

Le informazioni riportate sulla figura di Cristoforo Colombo (che non ne esce bene), mi sembrano abbastanza verosimili, complessivamente allineate con le aspettative, ma i dettagli riescono comunque ad essere peggio di quanto pensassi.

Non ho conoscenze per confermare se sia storicamente accurato, ma immagino che qui dentro ci sia chi ne sa più di me.
#5
@anthonyi 
poco fa mi sono re-imbattuto in una cosa che conosco da parecchi anni e... si può creare una religione, e ho le prove!

https://www.spaghettimonster.org

Si può dire quello che vuole del contenuto semiserio della religione, però:
  • è recente: fondata nel 2005
  • ha una divinità centrale (sebbene semiseria)
  • ha un codice etico-morale (8 simil-"comandamenti", con contenuti condivisibili)
  • riconosce delle festività 
  • ha una definizione di aldilà (semiseria)
  • è stata riconosciuta come religione in Nuova Zelanda nel 2015, ed ha ottenuto piccoli riconoscimenti simbolici in altre nazioni
  • ha creato una comunità globale sicuramente di decine di migliaia di persone, e grande a sufficienza che le donazioni fatte per cause umanitarie terze su "kiva" dal team FSM ammontano a oltre 8 milioni di us$ (e sono di più di quelle fatte dai Mormoni sulla stessa piattaforma).

Ovviamente non è una cosa grande come il cristianesimo (e mi piacerebbe dire "ma dagli tempo", ma...) però non sono i "quattro amici al bar" di cui si parlava all'inizio e mi pare soddisfare parecchi requisiti.

Che dici, può passare?
#6
Quindi ci stai "indicando la strada"?
Non voglio prenderti in giro, ma se sostieni che tu indichi la strada al resto del mondo che non capisce perché "non ha ancora intrapreso il cammino che tu stai seguendo", stai infilandoti direttamente nel Pastafarianesimo.

  • L'Universo è stato creato da un invisibile e non rilevabile Prodigioso Spaghetto Volante, unica divinità onnipotente.


Ora... tu potrai anche pensare  che il Prodigioso Spaghetto Volante non esiste, ma nessuno è mai riuscito a dimostrare che non esiste (non ultimo perché è sostanzialmente impossibile provare un negativo come la non-esistenza di qualcosa).
È quindi ovvio che quelli che come me Credono  stanno indicando la strada al resto del mondo che non capisce perché "non ha ancora intrapreso il cammino che io sto seguendo".

Se questo suona come una presa in giro, forse puoi tracciare un parallelo.

L'esposizione forse è in parte ridicola, ma l'intenzione non è malevola se vuoi sprecare del tempo a considerarla.

Con questo ho finito... se non riesco a spiegare ciò che intendo con l'aiuto del Prodigioso Spaghetto Volante, non ho alcuna speranza di avere di meglio da offrire!
#7
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 12 Ottobre 2025, 12:53:34 PM
Scusa, ma... cosa intendi per relativizzare un po' questa cosa? Arrivato alla pensione ho ripassato la mia vita, alcuni dei momenti alla moviola e altri fotogramma per fotogramma (come si affermava prima dell'avvento del digitale), ricavandone un quadro estremamente negativo (una paralisi cerebrale a 364 giorni di vita, che mi ha impedito per sempre di camminare correttamente; visite in diversi ospedali tra Veneto e Lombardia, sei anni di istituto di riabilitazione motoria, nel periodo delle elementari, ossia quando avevo più bisogno dei miei genitori, soprattutto della mamma; la nascita di mio fratello,  nel periodo della mia prima vacanza scolastica - Natale - due giorni prima del mio sesto compleanno; il fatto che in istituto io fossi, oggettivamente tra quelli messi meglio, e quindi vi fossero diversi miei compagni di sventura che non avevano la benché minima autonomia, ma dovevano dipendere dagli altri praticamente per tutto: mangiare, essere messi a letto, rialzati, vestiti, svestiti, lavati e puliti quando avevano bisogno del bagno, non mi ha aiutato a stare meglio; il fatto che i miei datori di lavoro, mi abbiano assunto semplicemente per coprire una posizione vacante, per non essere sanzionati, ma per contro nessuno mi ha mai fatto svolgere il lavoro per cui avevo studiato 5 anni - sono ragioniere diplomato nel 1978 -.... insomma tutto questo non può essere valutato che negativamente, secondo me. Poi però mi sono chiesto che senso avesse una vita così e. grazie al consulto con una numerologa, mi sono chiesto: se lei avesse ragione? Proviamo e  nella peggiore delle ipotesi avrò impegnato del tempo per fare qualcosa che mi piace.  Quindi, dopo aver trovato diversi sensi vietati ho trovato la strada che potrebbe dare un senso alla mia vita. Perciò ho capito che tutto quanto mi è accaduto era ed è ancora necessario ad indicarmi la strada che porterà a destinazione, e non può essere un caso, una coincidenza, fortuna o sfortuna. Su ciò che mi ha detto la numerologa... no comment. Non voglio darvi la possibilità di mettermi al rogo. 🤣🤣🤣🤣🤣

Innanzitutto ti chiedo scusa, non conoscevo il tuo percorso di vita e non sapevo che era alla base di queste considerazioni.

Quando dicevo di relativizzare intendevo solo rispondere a: "Probabilmente chi lo fa [[considerare la numerologia una coincidenza]], non ha ancora intrapreso il cammino che io sto seguendo"

Probabilmente non era nelle intenzioni, ma rileggendolo forse puoi far caso che poteva essere letto come "quando gli altri ci arriveranno mi daranno ragione".
Tutto qui... nessun rogo!

Comunque non c'è nulla di male nelle piccole superstizioni... credo che chi pensa di non averne semplicemente non le riconosce come tali. Azzardo che siano parte della natura umana, del bisogno di spiegare l'inspiegabile.
#8
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 12 Ottobre 2025, 10:19:46 AMSemplicemente accetto, seppur con molta fatica, che qualcuno consideri coincidenza ciò che secondo me non è tale. Probabilmente chi lo fa, non ha ancora intrapreso il cammino che io sto seguendo da diverso tempo ormai.
Non ti offendere, ma considera se valga la pena di relativizzare un po' questa cosa, perché anche quando le menti più illuminate della storia intrapresero il cammino verso qualcosa al quale il loro tempo non era pronto, normalmente vennero accolti abbastanza malamente prima di venire rivalutati dalla storia decenni più tardi.

Abbiamo tutti le nostre superstizioni, accettare che il mondo non le condivida è la strada seguita dai più.
Gli altri se hanno successo inventano religioni nuove, mentre se non hanno successo -storicamente- finivano al rogo.

Fortunatamente quei tempi sono passati, l'individualismo (di cui si sta parlando altrove nel forum) è anche questo!
#9
Citazione di: iano il 10 Ottobre 2025, 19:55:08 PMOgni volta che la scienza smaschera la metafisica fa un passo avanti, ma l'ha solo sostituita con altra che ancora non sa.
(...)
La religione è per me metafisica superata che si vuol tenere in vita a tutti i costi, e per buoni motivi, perchè ad essa è legato l'attuale ordine sociale, però anche quest'ordine alla fine muta, e il fatto che mostri grande inerzia nel farlo non lo vedo come un elemento negativo in se.
(...)
 
Noi viviamo dentro una descrizione della realtà, anche quando non abbiamo coscienza che lo sia
Non saprei dire dov'è la differenza tra religione e scienza quando si arriva a questo livello di discussione.
Quale passo avanti fa la scienza quando "smaschera la metafisica", quando sostituisce un modello di realtà con uno nuovo, quando a Newton sostituiamo Einstein?
Fuori dall'idea che tutto sia descrizione la risposta è ovvia, ma rimanendo dentro l'unico passo avanti è poter prevedere e spiegare con più accuratezza gli eventi.
Di certo non è un passo avanti nel cammino infinito verso l'uscita dalla descrizione, e per vivere nel reale.

D'altra parte il nostro credere che la velocità della luce è insuperabile è un atto di fede che aspetta solo di essere smascherato.

La religione fa a meno di questo: ha una descrizione già perfetta in grado di spiegare qualsiasi cosa tramite la volontà divina (se teista, o "il cosmo" , "il karma" in altri sistemi).
Perché dovrebbe essere superata? Non vedo relativismo in questo.
Immagina con me per un minuto un mondo in cui l'intelligenza umana sia sorpassata da quella artificiale come lo fu la forza fisica secoli fa.
In quel mondo in cui la scienza è fuori dalla lista di responsabilità umane, in cui smascherare le metafisiche per fare passi avanti nella capacità di descrivere e prevedere gli eventi è uno sforzo irrilevante, in quali modi è superata la metafisica della religione rispetto a quella della scienza?

--
Sto veramente facendo l'avvocato del diavolo dentro la cornice che hai disegnato tu.
Tu rendi centrale nella descrizione del mondo la questione degli smascheramenti successivi, mentre secondo me è più utile (fertile?) una descrizione centrata sulla scienza come descrizione del "reale" in cui la questione degli smascheramenti rimane un asterisco a fondo pagina
#10
@Phil capisco quello che dici, ma forse mi sono espresso male.
Tracciavo un parallelo col socialismo reale: la critica a quanto impossibile sia mettere in pratica l'ideale anche nobile del socialismo, al punto che c'è chi ha visto una utopia nell'uno e una distopia nell'altro.
#11
Varie / Re: Consiglio
11 Ottobre 2025, 19:43:11 PM
Citazione di: Ipazia il 09 Ottobre 2025, 20:37:19 PMMeglio farsi il rifugio atomico o scomparire con tutta la satanica razza occidentale ?
Il rifugio atomico ha 3.35 stelle su 5, l'altra serie tv non l'ho trovata 
#12
Citazione di: Phil il 10 Ottobre 2025, 19:24:34 PMSarò sintetico (perché qui ho già predicato da anni sul relativismo): l'errore spontaneo di molti pensatori assolutisti, fra cui il papa che hai citato, è di pensare solo tramite assoluti (o almeno il fingere di farlo), facendo del relativismo solo un ennesimo assolutismo, quindi snaturandolo in un "uomo di paglia" a cui tirare freccette. Un po' come il tifoso di calcio (si torna sempre lì...) che davanti ad un quadro in bianco e nero afferma spontaneamente «non mi piace, è roba da juventini», senza chiedersi quanto sia pertinente questo commento in ambito estetico e se quel quadro non esistesse da prima della fondazione del campionato italiano. Parimenti, il timore di una "dittatura del relativismo" è il timore di un ossimoro, di un paradosso impossibile, così come un "relativismo" che «neghi lo spazio a chi trova conforto negli assoluti della religione» può essere tutto, tranne che un relativismo autentico (lo stesso dicasi per lo scientismo e altri "ismi" la cui meta-filosofia di riferimento sia l'assolutismo, essenzialmente incompatibile con il relativismo).

In questa idealizzazione del relativismo, trovo il rischio di cadere in un "relativismo reale". Nella pratica non sono pochi ai nostri giorni a essere tentati di rifare le crociate e imporre il relativismo con le armi.
#13
Così, per puro intrattenimento...
Non conosco bene i dettagli e c'è la seria possibilità che ci sia il diavolo in quei dettagli, però...

Le leggi e formule fondamentali della fisica, si legge ogni tanto se si è interessati al tema, funzionano anche con tempo negativo.

Ovvero: non sembra esserci ragione per cui il tempo debba scorrere solo in avanti.

Esiste, insomma, la possibilità che gli effetti causino le cause tanto quanto le cause causano gli effetti.


Se tutti in famiglia sono così appassionati di numerologia, le coincidenze future potrebbero avere condizionato le scelte passate e causato matrimoni numerologicamente interessanti.

Questa cosa del tempo negativo mi pareva interessante, passavo di qua e ho provato a buttarla nella discussione anche se è un po' una forzatura ;D
#14
Citazione di: iano il 09 Ottobre 2025, 22:02:45 PMLa religione ti impone una fede per farne parte, la scienza ti lascia libero nella fede.
Anche la scienza possiede le sue fedi, ma trattiene solo quelle che non sa di avere.
Ti seguo perfettamente, e a rischio di andare fuori tema, insisto per un attimo che il problema intravvisto da Papa Benedetto (e che mi sento di condividere pur sentendomi parte del problema descritto), non è il relativismo, ma la dittatura del relativismo: ovvero -restando nell'ambito che definisci tu- il punto in cui la nostra cultura diventa scientista: religiosamente scientifica, e pertanto toglie la parola al resto.
Nelle scienze "hard" questo esiste ma è più difficile puntare il dito, ma nelle scienze soft negli ultimi 50 anni almeno c'è stato ogni sorta di abuso, non tanto nei laboratori, qunato nell'uso mediatico e quindi sugli effetti sociali.
E a parte questo, pur essendo "uomo di scienza" (...!) non posso che temere un mondo in cui la scienza sia in "dittatura", e il relativismo neghi lo spazio a chi trova conforto negli assoluti della religione.


Citazione di: Alberto Knox il 09 Ottobre 2025, 22:37:03 PMO meglio, è anche possibile che l entropia del solo sistema o di una parte di esso dimininuisca, ma se si considera l'universo termodinamico nel suo complesso , ci sarà sicuramente un altra parte (sistema o ambiente esterno) la cui entropia aumenta di una quantità tale da compensare e superare la diminuzione.

Nulla da ridire, non è una contraddizione quanto una postilla che trovo interessante.
Lo sviluppo spontaneo di forme di aggregazione complesse (della vita) è un punto particolarmente interessante in cui l'entropia di un sistema diminuisce, pur senza contraddire la termodinamica dell'universo.
Non c'entra particolarmente col fenomeno fisico in se, e tu rimani assolutamente nel giusto, ma visto che il discorso incorpora parti umanistiche, magari tenerlo a mente può tornare utile più tardi.
#15
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 09 Ottobre 2025, 15:31:37 PMBuongiorno, ho aperto questo 3d, perché, per quanto riguarda la mia vita e quella dei miei familiari diretti o indiretti, trovo delle curiosità:
  • Io sono il figlio primogenito dei miei genitori; mia moglie è la figlia primogenita dei suoi genitori.
  • Mio fratello è, ovviamente, il figlio secondogenito e sua moglie (manco a farlo apposta) è la figlia secondogenita.
  • Il fratello di mia moglie (secondogenito) ha sposato una secondogenita.
  • Mio papà era il quarto figlio dei suoi genitori, esattamente come mio suocero è e mia suocera era dei loro rispettivi genitori.
  • Mia suocera e la suocera di mio fratello sono decedute, a distanza di anni (prima quella di mio fratello, poi la mia) nello stesso giorno e mes

Secondo voi come si possono chiamare questi quattro punti? Casi? Non credo? Coincidenze? Fino a due... forse, ma con tutte queste, secondo me si tratta di qualcos'altro. Secondo voi?  Grazie.

Per capirci: ipotizzi che il tuo caso sia rappresentativo di un campione più vasto? In questo caso lo considererei un indizio (o falso indizio se venisse confutato), ma non credo questo fosse quello che chiedevi.

Io le chiamerei coincidenze in assenza di ulteriori informazioni.

Ipotizzando che tu e tua moglie siate primogeniti di 2 figli (altrimenti hai omesso informazioni utili), in un mondo in cui la fertilità è circa di 2 figli per coppia, per esempio, la possibilità di 1 primogenito di sposare un altro primogenito è 1 su 4, idem per un secondogenito, quindi le 3 coppie della vostra generazione avevano 1/64 possibilità di essere così configurati. Poche, ma decisamente non impossibile.
Ipotizzo che questa cosa successa nella tua famiglia non succeda quasi mai, ma siamo 8 miliardi al mondo, per cui sicuramente esistono decine di milioni di esempi per ciascuna combinazione di eventi familiari come quelli che hai descritto.

Sul punto 4), non hai citato tua mamma, immagino non per caso... e quindi mi sono fatto aiutare da chatgpt per i calcoli: ipotizzando una generazione in cui molte persone nascevano in famiglie con 5 fratelli, la possibilità che 3 su 4 fossero il X-genito è circa il 13%, in una generazione con 8 fratelli si scende al 5%, di nuovo... tutt'altro che inspiegabile.

Per quanto riguarda 5) ,invece, è decisamente poco improbabile... vedi il "Paradosso del compleanno" :)

Un'altra cosa: hai preso persone in una cerchia che include sicuramente altre decine di persone non menzionate, ma equalmente vicine a te come legame di parentela. Quindi se cerchi le coincidenze in un gruppo così ampio, diventa più facile.

Non penso di aver guadagnato punti in popolarità con questa cosa... 😅


Tu come le chiameresti?