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Messaggi - fabriba

#1
Citazione di: iano il 14 Agosto 2025, 12:52:36 PMMa non è solo della comprensione, che l'AI può fare a meno, ma di ogni altro passaggio cosciente.

Questa parte mi appassiona, sulla carta sembra impossibile allo stato attuale che AI abbia una coscienza, un giorno, col senno di poi, ci sembrerà forse poco più di un motore statistico di correlazione di parole.

Però non mi sembra che abbiamo una definizione universale di cosa sia la coscienza,  e se non mi sbaglio su questo assunto, non siamo in una buona posizione per decidere cosa ha una coscienza e cosa no.
Tra l'altro oggi sarebbe difficile dare una definizione di coscienza nuova, senza essere influenzati dalla volontà di includere o escludere AI dalla definizione, e forse adesso è impossibile trovarla in modo imparziale.
#2
Ciao Doxa,
ammetto che se si rimane nell'ambito della famiglia naturale non ho niente da dire, credo che uno che voglia rompere le scatole possa arguire che ci sono alcune specie animali che creano una comunità assimilabile alla famiglia, ma si cominciano a vedere ricerche in cui si valuta se non esistano aspetti "culturali" anche nel mondo animale e viene su un ginepraio da sta cosa  :D
Sono con te... penso che non sia attaccabile in buona fede che la famiglia naturale non esista  :)
#3
Ciao!
Volevo dire che intitolare un libro "La famiglia naturale non esiste", purtroppo significa mancare il bersaglio e riferirsi a un pubblico che è d'accordo prima ancora di leggere.

Chi critica i nuovi modelli di famiglia di solito fa riferimento alla "famiglia tradizionale" , e quella piaccia o no almeno nel contesto italiano/occidentale, esiste eccome.

Chi pensa bisogni proteggere la famiglia tradizionale, penso noterebbe subito il trucchetto del titolo, magari con un po' di fastidio.

Sono d'accordo che la famiglia è chiaramente una creazione culturale (anche se esiste qualcosa di simile in alcuni animali, a sfumare il concetto di "naturale", "sociale", e "culturale" in questo ambito), ma penso che sarebbe anche interessante un saggio -magari un secondo volume- che vada ad ammettere che la famiglia tradizionale esiste, e che vada a investigare come le profonde trasformazioni della nostra società negli ultimi secoli hanno reso o non reso obsoleto quel concetto di famiglia.
#4
Ciao a tutti, sono nuovo e ho pensato che su questo tema ho forse qualcosa da dire, visto che ci lavoro.

Innanzitutto ci sono diverse forme di IA, quella "generativa" che produce testi non è in grado di stabilizzare un aereo militare in volo, e vicecversa.
Quella di cui si parla tanto oggi usa il "deep learning", e presumo che sia questa di cui parla il creatore del thread.

Il deep learning, per così dire, pratica la conoscenza in un modo che non è intelleggibile** per noi umani, a me piace dire che "produce senso senza avere comprensione", il che bene o male ci forza a rivedere il nostro concetto di intelligenza:
  • da una parte non possiamo dire che non è intelligente un sistema che vince le olimpiadi di matematica e produce testi che sono anche in grado di emozionare le persone
  • dall'altra parte chiunque abbia forzato un po' la mano si rende conto che non sta realmente ragionando seguendo la logica aristotelica, e quando incappa in un "bug" (per così dire) e smette di produrre senso, lo fa in un modo che ne tradisce chiaramente l'origine non-umana

quindi quanto alla prima domanda "Quanto è veramente intelligente?" io risponderei Molto, se siamo disposti ad accettare una forma di intelligenza "aliena" che non comprendiamo (e non possiamo comprendere)**


Per quanto riguarda il "Fino a che punto puoi sostituire l'uomo [nelle materie umanistiche, ndr[?" che spero di aver interpretato correttamente, trovo che la situazione sia difficile da digerire, ma di fatto, milioni di utenti di Spotify che hanno ascoltato i The Velvet Sundown probabilmente apprezzandone la musica, sono la prova che anche in questioni non strettamente matematiche l'IA funziona piuttosto bene. Ci sono anche parecchi quadri (famoso uno del Re Carlo di Inghilterra), e chiunque può provare a chiedere al motore AI preferito "raccontami una storia emozionante" , o "raccontami una storia originale" e testare da se.
Personalmente trovo che l'arte come il pensiero, abbiano sempre proceduto in via derivativa, e solo alle volte (magari anche più o meno incidentalmente) ha prodotto rottura e originalità. Questo però non è il mio campo, magari c'è chi pensa che sia una bestialità.
In questo senso l'AI generativa di oggi prevede una pseudo-casualità che sui grandi numeri porta alla creazione di contenuti originali.

Quello che secondo me l'AI (oggi) non può fare è decidere quale testo contiene quella rottura che crea originalità, forse perché è una di quelle cose che vengono socialmente negoziate nel tempo, piuttosto che decise a tavolino, ma di nuovo, questa è una mia illazione.

( **questo è un dato di fatto, non è un parere, e prescinde da quanto uno sia intelligente )