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Messaggi - Sariputra

#1
Tematiche Spirituali / La via di liberazione
01 Febbraio 2022, 10:00:01 AM

Ci si libera sempre di qualcosa:un peso, un fardello, una costrizione, un legame, ecc. Nell'esperienza spirituale  e religiosa la liberazione viene intesa in modo diverso a seconda della prospettiva delle varie  religiosità e culture.Nell'esperienza semitica ci si libera dal peccato, considerato come l'impedimento che non ci fa comprendere la pienezza di vita che Dio vorrebbe per noi. Nell'Oriente invece ci si libera dal ciclo samsarico, di nascite e morti che si succedono , visto come fabbrica di sofferenze continuamente perpetuate,senza fine. Spesso la liberazione coincide con la comprensione intuitiva: comprendo e mi libero, mi libero e comprendo. Nella cultura antica poi ci si liberava,dal dolore fisico o dalla vergogna per qualche fallimento sociale, volgendo la spada contro se stessi. La liberazione può essere intesa anche come il momento in cui "si esce all'aperto". Pensiamo al carcerato che vede aprirsi il portone della prigione e alla sensazione che prova, indicibile ma piena di emozioni. Lo stesso la persona che si libera dei fardelli che porta: Aaahh! Che sollievo! Perché ho portato inutilmente questo peso, per così tanto tratto della mia strada? Ci si dice. Quel sollievo è anche una sperimentabile esperienza di libertà. Sono libero! Sono finalmente libero.Quello che mi incateneva non c'è più. Posso anche amare adesso. Forse prima amavo stupidamente il peso che portavo.Ci stavo aggrappato.Pensavo di non poter vivere senza quello zaino piene di pietre. Addirittura mi guardavo quelle pietre e quasi le adoravo.Mi sembravano belle, lucenti, amabili. Ma come pesavano! Erano così belle, ma appena rimettevo lo zaino in spalla...come pesavano!! E volevo buttarle, ma le amavo, come potevo farlo? E incontravo sulla strada sempre gente ingobbita, con zaini pesanti di ogni tipo e foggia. Gente che doveva tenere la schiena curva, nascondendo così il volto. E allora pensavo che la vità è così, che bisognava accettarne il peso e amarlo. Non c'era altro da fare che amare quel peso.Dicevano anche che, se lo amavi, finivi per non sentirlo più. Ma Cristo! Mi segava lo stesso le spalle. E se provassi a lasciarlo qui, sul ciglio della strada, e fare qualche passo senza? Uno...due...tre...riesco ad andare lo stesso! Sto anche con la schiena dritta. Ahh! Posso finalmente vedere...cosa sono? Nuvole? Che maestosità, che bellezza. Aspetta!Devo tornare a prendere lo zaino, le pietre, me le rubano...Però...però è più piacevole camminare così, con lo sguardo che spazia sui paesaggi...ma sì, lo lascio lì, che se lo prendano pure.
La "liberazione" ,in senso spirituale, alla fine sta tutta qui: comprendere che spesso si portano inutilmente dei fardelli.Sembra semplice il liberarsene, ma non è così; e soprattutto non è affatto semplice liberare lo zaino dalle adorate pietre...senza caricarne delle altre al loro posto.
#2
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
30 Dicembre 2021, 11:26:10 AM
E' da un po' che ho smesso di parlare di GP o in generale di  Covid con la gente, con i parenti, gli amici, ecc. E' diventato veramente pericoloso.Questa mattina in panificio ho fatto timidamente notare che, finché non si vaccinano i paesi poveri, andremo avanti a 3 inoculazioni all'anno di farmaci antivirus. Quasi venivo aggredito da un tizio che ha sentenziato minaccioso: bastava che tutti facessero la terza dose e adesso non ci sarebbe più il virus. Tralasciando l'ignoranza, l'aspetto quasi grottesco della situazione mi ha fatto tornare in mente una scena del Signore degli Anelli. Ricordate quando Bilbo chiede dell'anello a Frodo e in un attimo, da persona mite e piena d'affetto verso il nipote, si trasforma in una maschera d'odio? Ebbene, quando si parla di queste cose con persone con cui si intrattengono cordiali rapporti, spesso anche d'amicizia, si rischia un improvviso mutamento, simile a quello prodotto dall'influenza dell'anello su Bilbo. I volti si aggrottiscono, gli occhi si fanno fessure, intravedi una smorfia malvagia sotto la mascherina ffp2, le orecchie sembrano fumare da quanto arrossiscono. Capita spesso. Forse è capitato anche a voi qualche volta. Per questo cerco di evitare. Il virus non è più ormai un semplice virus, è un essere metafisico, un demiurgo malvagio che sta trasformando il mondo. O , più precisamente, che ci sta traformando tutti. Io cerco di resistere, mantenendo la famosa "via di mezzo", lontana da ogni estremo. Vedo però che la stragrande maggioranza delle persone si è polarizzata: provax e novax che però hanno generato sottocategorie. Troviamo il provax ("mi inoculo tutto il più rapidamente possibile e a prescindere. Quando arriva il Novavax che mi sparo anche quello? Visto mai..")- il monovax ("ho fatto la prima dose, sono stato male e non ho voglia di fare la seconda")- il bivax ("ho fatto la seconda dose , ma col c....o che mi faccio la terza")- il trivax ("Ho fatto anche la terza, mi sento più tranquillo.Ma che abbiano finito?")- il transvax ("Ho fatto l'AZ, ma poi ho fatto il Pfizer e adesso mi fanno il Moderna. Cristo santo!!")- il  novax( "Non mi inoculo nulla, mettetemi pure in galera!..Ma ti vaccinano quando entri in galera?Su Instangram non spiegano..")-il quasivax ("non volevo, ma mi hanno ricattato e costretto"),ecc. Insomma ne abbiamo per tutti i gusti nella nuova società globale pandemica che ci accompagnerà...già, per quanto ci accompagnerà? Forse per sempre? Ai posteri l'ardua sentenza...
#3
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
10 Dicembre 2021, 12:40:31 PM
Ma in questo Natale surreale (il secondo) che stiamo vivendo, dov'è finito l'essere metafisico per eccellenza? Non sto parlando di Dio, ma del supremo essere metafisico per definizione: Babbo Natale! Colui che unisce il sapore e i colori globali di Coca Cola e Marlboro con la magia metafisica del Natale. Un essere che , se negato in un'infelice omelia da un vescovo famoso, scatena un'ondata d'indignazione social. Togliere questa fede ai bambini? Annientare la magia del Natale? Per parlare di Gesù? Ma Gesù bambino ormai non porta più doni, soppiantato dal vecchio in slitta. E i genitori che godono nel veder gli occhi luccicanti dei loro bimbi dovrebbero per caso rinunciarci per riscoprire i veri valori di questa festività? Valori a cui essi stessi non hanno mai veramente creduto? Capita così che un bambino scriva all'ex premier Conte per chiedergli un pass sanitario per il Grande Vecchio; al che lo scaltro avvocato lo rassicura confermandogli che Babbo Natale usa la mascherina, ha il Green Pass ed è pure vaccinato. Insomma, un essere metafisico in piena regola e, soprattutto, che rispetta le regole. In realtà il Sommo Donatore era un po' indeciso se vaccinarsi o meno, ma la prospettiva di doversi tamponare ad ogni confine l'ha convinto. Naturalmente la pandemia impone molte restrizioni e così sembra che sia già in azione per "prendersi avanti". Un'astronauta americano infatti l'ha avvistato ieri in volo sopra l'India, intento soprattutto a schivar relitti di satelliti per le telecomunicazioni e droni spia militari. Sa che purtroppo il passaggio in Cina sarà molto laborioso. Il governo cinese l'ha informato che dovrà sanificarsi le mani ad ogni consegna, avendo già istruito i pargoli del Dragone a preparare l'apposito gel sul tavolo. Il tutto rallentato dall'inevitabile quarantena a cui dovrà sottoporsi Egli stesso per accedere nel territorio della Repubblica, che è sì Popolare, ma governata però da un solo uomo. Così ci avviciniamo alle Festività, aspettandolo e proteggendoci. Proteggendoci e aspettando...sì...ma cosa aspettiamo? Tra il vino che fa male e va abolito, il fumo che fa male e va abolito, le case vecchie che non si possono più vendere e verranno abolite, la benzina che fa male e va abolita, sarà per caso che dovremo aspettarci solo una "libera" eutanasia, iniettata subito dopo l'inoculazione della tredicesima dose di vaccino?
Buon Nat...ops! Buone Festività a tutti  :)
#4
Attualità / Perché Major morde?
31 Marzo 2021, 10:15:43 AM
Perché Major morde? E' il dilemma che scuote un'America ancora confusa nelle sue certezze consumistiche dal piccolo coronavirus sars-cov2. Major è il cane del presidente Biden. Un giovane pastore tedesco che non riesce ad adattarsi alla sua nuova casa (Bianca). Qualche tempo fa Major si era reso responsabile di un'azzannata ad un inserviente  ed era stato ricoverato in una di quelle strutture per l'addestramento e ricondizionamento dei cani nevrotici. Da qualche giorno, dopo le cure, era tornato alla Casa Bianca e tutto sembrava a posto. Ieri, durante una passeggiata per bisognini nel parco attorno alla famosa residenza presidenziale, Major, improvvisamente, ha morso la guardia del NPS che lo accompagnava. Il morso è stato profondo, tanto che il malcapitato, sotto schock, è stato visitato a distanza da un medico (rigorosamente dopo un tampone nasale). La famiglia Biden annovera un altro cane, il vecchio ed esperto Champ; quadrupede tredicenne che non ha mai fatto del male ad una mosca e che sembra fosse membro della famiglia Obama al tempo della precedente amministazione DEM, poi "dimenticato" nel parco e adottato dai Biden, ma non c'è certezza su questo fatto, alcuni sostengono che fosse già allora un cucciolo dei Biden. Champ è un pastone di cane. Ne ha viste tante in vita sua che ormai solleva semplicemente un sopracciglio peloso all'andirivieni nella casa. Ma perché invece il giovane e irruento Major non si adatta alla sua nuova vita presidenziale e morde? Secondo un esperto , intervistato durante un talk show televisivo nell'ora di punta, tale  Doggy Brain, Major è un cane "repubblicano" con tendenze trumpiste che si rifiuta di far la figura del cucciolotto buono , anzi "buonista", cosa che si pretende da lui, ufficialmente cane "democratico". Non si sa come il sensitivo per cani Doggy sia arrivato a questa conclusione, ma molti la condividono e si aspettano, da un momento all'altro, la richiesta da parte di Nancy di mettere sotto accusa il pastore tedesco, per fare chiarezza su questi comportamenti gravemente lesivi del decoro e dell'immagine perfetta della famiglia presidenziale. La costituzione americana sembra però che non preveda l'impeachment per i cani presidenziali, ma solo per il presidente stesso o il suo vice. Un'altra cosa che ha scandalizzato i  senatori dem è il fatto che Major, anche durante l'addestramento ricondizionante (non sappiamo se tenuto dallo stesso Doggy. Qualche dubbio è sorto, perché l'esperto coach ha fatto tutta l'intervista televisa in piedi, scostando da sè la sedia...) si è rifiutato di mettere la "museruola". Come sapete la masch...ehm...la museruola è la prima fase per mettere in sicurezza un cane mordace e per responsabilizzarlo. Succede anche per i bipedi, in questi ultimi tempi, ma andiamo fuori tema. Sembra che nemmeno l'esortazione fatta a Major di metterla per il bene di Champ abbia avuto successo, anzi...mostrando chiaramente le zanne, il pastore tedesco ha rivelato la sua profonda antipatia per il vecchio e pacioso cane democratico (della cui certa fedeltà politica non si hanno dubbi, nonostante l'"abbandono"..). Così, al momento, si è pervenuti ad una sorta di stallo. Cosa fare con Major, cane ribelle? Darlo in adozione a Trump è fuori discussione. I rapporti tra le due famiglie non sono così buoni e poi, cosa da non trascurare, le lobby animaliste sono tutte dem, e insorgerebbero se i Biden e il Congresso decidessero di disfarsi dell'infelice ( si pensa) cane. Vedremo gli sviluppi della faccenda. Al momento si riporta una mezza dichiarazione di Kamala che sembra abbia tuonato: "Questi incidenti non possono continuare!". Jill , dal canto suo, si è detta "costernata" e si è informata sulle condizioni fisiche della guardia. Al momento sembra che, per precauzione e in attesa di decidere il da farsi, da domani Major verrà accompagnato nel parco da una guardia in tenuta antisommossa...
#5
Gli ultimi post mi sembrano OT...



Lei ha raccontato una volta la storia di un Rabbi ebreo tramandataci da Martin Buber: secondo questo racconto, il Rabbi riceve un giorno la visita di un illuminista. Costui e un uomo dotto, che vuole dimostrare al Rabbi che non c'è una verità di fede, che la fede e in realtà qualcosa di retrivo, un relitto del passato. Quando il dotto varca la soglia della stanza del religioso, lo vede andare su e giù per la stanza, con un libro in mano e assorto in meditazione. Il Rabbi non fa caso all'illuminista. Solo dopo un po' si ferma, lo guarda fugacemente e dice soltanto: «Forse però è vero».
Tratto dagli scritti di J.Ratzinger con Peter Seewald


Un aspetto del dubbio, molto interessante, è anche la sua capacità costruttiva. Se possiamo dubitare di una verità trasmessaci da una certa fede, possiamo altresì dubitare della nostra convinzione dell'illusorietà di quella fede. "Forse è falso" diventa così "Forse però è vero".Se posso dubitare della  verità di una Rivelazione o di un insegnamento, posso così anche dubitare del mio scetticismo.Questo permette di avere uno spazio più ampio ,sia per la fede che per l'eventuale incredulità. Perché disporre di uno spazio ampio è preferibile all'essere arroccati in uno spazio ristretto, ossia da un lato dai limiti dati dalla ristrettezza di una fede cieca, e dall'altro da quella di un'incredulità scettica? Perché permette in primo luogo di porre la misura del proprio non sapere,così che la fede,attraversata dal dubbio, sia sempre un cantiere in costruzione e mai diventare invece l'illusione di una roccaforte da cui guardare il mondo dall'alto. L'idea che la fede sia qualcosa che si possiede, per cui , ad un certo momento, si possa dire: " io la possiedo, altri no" è del tutto insensata. Non è questa la sua natura. E' piuttosto qualcosa di vivo che chiama in causa l'intera persona, e quindi non solo l'intelletto col ragionamento o la logica, ma anche la volontà e i sentimenti. Ossia l'intera dimensione esistenziale. Nel suo cantiere interiore, nella sua quotidianità stessa la fede può radicarsi nell'uomo sempre più in profondità. Si arriva al punto in cui vita e fede si identificano sempre più strettamente,ma nonostante ciò non è semplicemente qualcosa che si possiede, proprio perché la persona ha sempre la possibilità di cedere a quest'altra tendenza che vive dentro di sé. La dimensione del dubbio allora diventa determinante. E può esserlo sia in senso positivo, come sprone, che negativo, come resa...
La fede dunque rimane un cammino di vita e, come in ogni cammino, soprattutto quelli ardui e provanti, il dubbio se proseguire, fermarsi o tornare indietro è sempre presente
#6
Il dubbio è un pilastro della fede.In assenza del dubbio la fede scompare e appare la supertizione o il fanatismo, che non sono fede,ma una sua degenerazione.Le fede è come lo zucchero,il cervello ne ha assolutamente bisogno,ma se ne prendi troppo ti viene il diabete mellito di tipo2.Il dubbio è quella cosa che permette alla fede di non trascendere e diventare malata.Il dubbio dell'uomo di fede è ben descritto nel Vangelo.Giovanni Battista , imprigionato da Erode,riesce a mandare due suoi discepoli da Yeoshwa con l'incarico di chiedergli se è veramente lui l'unto del Signore.Giovanni Battista è lo stesso uomo che,sulle rive del Giordano ha da poco tempo battezzato il nazareno,indicandolo alla gente come l'inviato.Giovanni sapeva che Yeoshwa aveva sempre obbedito ai comandamenti di Yahweh e non aveva bisogno di pentirsi, e che non aveva alcuna necessità di essere battezzato.Eppure, dopo poco tempo...eccolo dubitare.Giovanni è veramente un uomo di fede. Il dubbio alimenta la sua fede.E' così per ognuno,per ogni giorno in cui si alternano speranza e delusione,fiducia e dubbio.Questo permette alla fede di crescere,di maturare.Come alla pianta serve il sole, ma anche la pioggia per crescere,svilupparsi e dare frutto,così alla fede serve ,oltre alla fiducia,anche il dubbio per maturare,per diventare adulta. E mai il dubbio,come supporto e puntello alla fede stessa ,viene meno.Yeoshwa stesso lo sperimenta sulla croce...
#7
Attualità / Re:Integralismo Islamico
03 Novembre 2020, 10:06:51 AM

Tizio viene bastonato da Caio e, provando dolore e afflizione, pensa:"Non è piacevole essere bastonato da Caio, invero è molto doloroso per me, questo non è il mio bene".Caio poi inizia a bastonare anche Sempronio e Tizio, vedendo quest'ultimo soffrire per le percosse pensa:"Anche Sempronio soffre acutamente per le bastonate di Caio, proprio come succede a me.Le bastonate non sono certo bene per Sempronio".Vedendo così soffrire Sempronio,Tizio soffre ricordando il proprio dolore  e prova compassione per Sempronio.Allora, munitosi di un randello ancora più grosso, Tizio e Sempronio bastonano duramente Caio.Caio, soffrendo acutamente per le percosse,pensa: "Oh!Io percuotevo Tizio e Sempronio allo stesso modo e anche loro certamente soffrivano, come sto soffrendo io ora.Ora io vedo che il mio diletto nel bastonarli,che placava la mia avversione, mi si ritorce contro.Ora sto soffrendo a causa della mia avversione.Bastonare Tizio e Sempronio non è bene per me,mi cagiona grande dolore.Ora io mi astengo dal continuare a bastonare Tizio e Sempronio, così che anche loro si astengano dal bastonare me.Così io faccio il mio bene  e anche il bene altrui; e astenendomi dal far soffrire l'altro, soffro meno anch'io".


Il vignettista francese ha bastonato moralmente le credenze di una comunità.Bastonando pensava:"Oh! E' certamente bene prendere in giro queste assurde credenze, dileggiarle e schernirle.Nel farlo io mi sento bene.Provo infatti avversione per coloro che credono in queste cose assurde,sorpassate e meritevoli di scherno e dileggio.Questo è certamente un bene per me"
Il giovane musulmano , subendo questo dileggio ha però pensato:"Oh! provo dolore nel vedere dileggiate e schernite le cose in cui credo, che amo, per le quali sento un vincolo, un legame affettivo, un'ispirazione.Questo non è bene per me".
Se il vignettista avesse invece così pensato:"Le credenze di quella comunità sono assurde per me, ma mi astengo dal dileggiarle e schernirle, perché certamente questo causerà molto dolore e indignazione in molte persone di quella comunità.Infatti anch'io provo sofferenza quando vengono derise e dileggiate le cose per le quali sento un vincolo,un legame affettivo, che amo e che mi sono d'ispirazione.Così facendo non fomenterò l'avversione e l'odio verso di me, e non creerò ulteriore sofferenza.Questo è certamente un bene per me e anche per l'altro.Invece farò così:andrò a conoscere meglio le loro ragioni, così da non erigermi a giudice senza esserlo e sapiente senza conoscere.Questo sarà certamente un bene per me."


Concordo totalmente con @Davintro e dissento totalmente da @InVerno
#8
Presentazione nuovi iscritti / Un arrivederci
04 Maggio 2020, 14:10:48 PM
Sospendo per un pò la mia partecipazione a Logos. La decisione nasce dal fatto che è diventato quasi inutile discutere di spiritualità o religiosità in generale in questo forum. Sono temi che mi interessano in particolar modo, che sostengono la mia volontà di partecipazione e impegno nello scrivere, ma che vengono particolarmente osteggiati, o addirittura paragonati a criminalità, droga, dipendenza stupida, ecc. Certo che NON sentirete la mia mancanza vi saluto.
#9
cit.:allora quel qualcuno, se riesco a identificarlo, può stare sicuro che lo denuncerò [/size]penalmente [/size]e/o lo citerò [/size]civilisticamente[/size], a seconda delle circostanze, per il risarcimento dei danni biologici subiti da me o dai miei familiari...anche a rischio di rimetterci soldi e tempo, se dovessi perdere la causa![/size]Questa non è una mia "opinione", ma è una mia "promessa"; le opinioni contrarie non mi interessano, in quanto interesseranno al giudice!"

Ehm!...Se non violo la privacy potresti dirmi in che regione abiti?... >:(
Io non ho uno smartphone, perché non ci vedo bene su quegli aggeggi. Dici che il governo me ne passa uno gratis?...
#10
Beh!..Mi sembra evidente che le nazioni più impreparate dal punto di vista sanitario, a causa di pesantissimi tagli alla spesa sanitaria, alla chiusura di ospedali, alla riduzioni di posti in TI, alla progressiva privatizzazione dell'assistenza, si stanno rivelando quelle con il numero di vittime più alto. Il virus non è certo un'influenza banale, ma non è nemmeno quello visto a Bergamo a Brescia o a Piacenza. I ritardi, l'impreparazione, la sottovalutazione, sono tutti errori commessi dai governi e dalle regioni e non dai cittadini (almeno in questo caso, suvvia..). Che poi lo stato, sempre più paternalistico, tenda ( e tenderà a farlo ancor di più in caso di nuove ondate..) a scaricare le colpe sui figli è la solita minestra...
Personalmente sono anche piuttosto perplesso sulla qualità dei nostri virologi dell'ISS. Gente che ai primi di febbraio dichiarava sicura che il virus non era in Italia, mentre in diverse regioni del Nord i medici di base registravano già una certa quantità anomala di polmoniti "sospette", ma non si faceva alcun tampone, così per "vedere" almeno. Non era possibile, non c'era il "protocollo". Adesso si sospetta che il virus era tra noi forse addirittura da dicembre... :(
#11

Anche tra gli stessi medici e virologi i pareri sono molto discordanti. In Svizzera i bambini sotto i 10 anni d'età possono tornare ad abbracciare i loro nonni. Il rischio di infettarsi è praticamente nullo in quanto, secondo il parere del delegato federale Daniel Koch, i bimbi non si infettano col Covid né lo trasmettono (in Italia però ci sono casi di bimbi positivi, seppur nella quasi totalità asintomatici..). Subissato dalle domande dei giornalisti il Koch ha ribadito che la decisione si basa sul parere espresso da infettivologi degli ospedali pediatrici di Zurigo, Berna e Ginevra. Per il delegato il fatto di poter vedere o abbracciare i nipotini è "moralmente importantissimo" per gli anziani, anzi, molti di loro "vivono per questo". Quindi, sapendo che il rischio è praticamente nullo, conviene permetterlo onde evitare che l'anziano, prostrato e giù di morale, non finisca per ammalarsi d'altro...
La decisione è stata però criticata dal collega tedesco che l'ha definità 'pericolosa' perchè, secondo il parere dei colleghi virologi teteski, non è dimostrato scientificamente che i bimbi non trasmettono l'immondo morbo.
Chi avrà ragione? Svizzeri o tedeschi? Il virus è nuovo, certezze ce ne sono poche. L'unica certezza ormai assodata è la pericolosità molto elevata per l'anziano che però, come vediamo anche in G.Bretagna, è stato anche quello  meno protetto, proprio in quei luoghi di residenza che sarebbero preposti a farlo...


#12

Ieri , a Sotto il Monte, è deceduta, ufficialmente per covid, una signora di 96 anni, che verrà sepolta giusto nel loculo sopra a quello ove "riposa"  mia madre. Conoscevo questa vecchietta perché era già ricoverata in casa di riposo 7 anni fa.All'epoca era arzilla e veniva ad affacciarsi spesso sull'uscio della stanza dove era ricoverata mia madre. Era molto gentile e mi chiedeva sempre:"Come staea uncò? Poareta!..Quanto che a tribola.Se non ea va in paradiso ea...(Come sta oggi? Poverina!..Quanto soffre. Se non va in paradiso lei..) Negli ultimi tempi non veniva più "tirata su" dal letto perché aveva una gamba che stava lentamente andando in cancrena, non mangiava quasi più e le veniva somministrata morfina. Molti casi di morti ascritte a Covid riguardano queste persone, a cui Corona  credo abbia fatto un piacere...
I dati dei 26.000 morti dovrebbero essere considerati tenendo anche conto del grandissimo numero (maggioranza?) di questi casi...
#13

L'influenza stagionale si stima uccida tra le 8 e le 12.000 persone ogni inverno in Italia. Questo dipende dal ceppo e dalla virulenza che è diversa ogni anno. Non ci sono stime ufficiali sulle morti per influenza o  con l'influenza come co-fattore (come capita anche per il Corona..). Non ci sono dati ufficiali perché l'ISS non prescrive il tampone ai sospetti ammalati. Quindi la valutazione è "spannometrica", in base alle valutazioni professionali dei medici e dei decessi in terapia intensiva che vengono accertati.


Il sistema di sorveglianza prende in considerazione il numero di decessi per tutte le cause perché i dati dei decessi per influenza non sono disponibili in tempo reale. Infatti l'Istat ogni anno codifica tutti i certificati di morte, compresa l'influenza, e ne attribuisce la causa principale, un processo che richiede per rendere disponibili i dati di mortalità per specifica causa mediamente un periodo di due anni.
Il secondo sistema di sorveglianza è quello delle forme gravi e complicate di influenza confermata in laboratorio nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Questo sistema monitora il numero di decessi attribuibili all'influenza che si osservano nella popolazione di pazienti che ha un quadro clinico molto grave
Per le ragioni sopra descritte, nessuno dei due sistemi di monitoraggio fornisce il numero totale di decessi che l'influenza stagionale provoca ogni anno in Italia. Per quest'ultimo dato è inoltre necessario sottolineare un ulteriore elemento da tenere presente. Se analizziamo i dati di mortalità specifici per influenza che l'Istat fornisce ogni anno in Italia, i decessi per influenza sono qualche centinaio. Il motivo principale è che spesso il virus influenzale aggrava le condizioni già compromesse di pazienti affetti da altre patologie (per esempio respiratorie o cardiovascolari) fino a provocarne il decesso. In questi casi spesso il virus influenzale non viene identificato o perché non ricercato o perché il decesso viene attribuito a polmoniti generiche.

Per questo motivo diversi studi pubblicati utilizzano differenti metodi statistici per la stima della mortalità per influenza e per le sue complicanze. È grazie a queste metodologie che si arriva ad attribuire mediamente 8000 decessi per influenza e le sue complicanze ogni anno in Italia. (Epicentro-portale epidemiologico per la sanità pubblica).


Considerando che il 65% circa degli anziani si vaccina o viene vaccinato a sua insaputa , notiamo che la mortalità nella popolazione residua non è così bassa come si crede comunemente...


Sono d'accordo con @Eutidemo che Corona non se ne andrà magicamente, ma che dovremo conviverci. Si tratta quindi di realizzare un sottile equilibrio tra esigenze sociali e lavorative e ed esigenze di salute pubblica. Ognuno deve concedere 'qualcosa'. L'aspetto sociale più ludico direi che si può comprimere ancora per un pò, quello lavorativo deve concedere maggiore flessibilità e sostegno, quello sanitario non sognare scenari impossibili (tipo R con 0 azzerato oppure pochissimi decessi...). Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca... :(
Naturalmente i provvedimenti da adottare dovrebbero rispettare un minimo di razionalità, perché non comprendo il motivo, per esempio, che trenta persone non possono ascoltar messa in una cattedrale, mentre possono andare al lavoro in 25 su un bus; oppure perché si può viaggiare in regione per attività sportiva (?) e non per fare una passeggiata all'aperto nello stesso identico luogo dove l'altro fa sport...
#14
Attualità / Re:COVID 19 ed R°
28 Aprile 2020, 18:37:08 PM
Per aspettare che l'R° vada a zero bisognerebbe restare in lockdown totale per diciotto mesi.Sperando che si trovi un vaccino efficace e che poi sia distribuito in dosi sufficienti (miliardi). Praticamente impossibile. Nessuna economia potrebbe sopportare il disastro che ne verrebbe, con milioni di disoccupati e gente letteralmente alla fame in due terzi dei paesi del mondo; per non parlare che i morti per altre  patologie, non curate, farebbero impallidire quelli per Covid. Non esiste solo la salute degli anziani, anzi, i bambini del terzo mondo, a mio parere, vanno maggiormente tutelati degli anziani del primo mondo (ovviamente nessuno nel primo mondo lo ammette, visto che passa nel silenzio totale l'informazione che circa 800.000 bimbi sotto i cinque anni di età muoiono OGNI ANNO nei paesi poveri per polmoniti virali non-covd19 [4 volte gli attuali decessi causati in modo diretto o come co-fattore da Corona]...fonte Unicef)). Conviene allentare un pò adesso, che si va verso l'estate, e caso mai "stringere" il prossimo inverno. Comunque il virus sembra che stia perdendo "forza" (i casi critici diminuiscono negli ospedali e si vedono malati con sintomi più leggeri, segno che forse inizia ad adattarsi all'ospite...). E' relativamente poco importante il numero totale dei positivi; più importante valutare il numero dei casi critici. Sarebbe anzi un bene che , la maggior parte di noi, se lo pigliasse in modo blando o asintomatico, così da fare massa immunitaria e fermarne la diffusione, in saecula saeculorum, amen.
#15

E' molto più semplice mettere in VERA sicurezza le persone a rischio (anziani e persone fragili fisicamente..). Per le altre il Coronavirus non è così drammatico. Le cure sono finalmente più mirate. Non si va più tanto alla carlona. Il Corona è anche un pò stanco (sapete: il caldo, la fatica di girare per tutto il mondo, l'essere odiato da tutti...)
L'epidemia sta passando: in Cina si torna alla normalità, le scuole hanno riaperto. In Nuova Zelanda si è già alla fase3, senza più casi (dicono sia molto in gamba la giovane premier neozelandese..). In Australia si torna a fare surf. Le spiagge della Florida ( o era California?..) sono affollate. In Norvegia, Austria e Danimarca le scuole riaprono.In Svezia sono rimaste sempre aperte. E così via...
Mascherine, distanziamento, più posti letti e un pò di preparazione ed esperienza in più (adesso non credo si possa parlare ancora di "sorpresa", "ci ha sorpresi", "non pensavamo", ecc.) e via...
(Sembra che molti paesi abbiano raggiunto un accordo col Corona. Lo hanno dovuto pagare bene, ovviamente...In Italia non si schioda perché pare gli abbiano promesso due mesi fa qualcosa, ma dice che non è ancora arrivato nulla... una cosa comune anche ai cassintegrati, sembra)