I viaggi
Ognuno ha il proprio modo di viaggiare questo è certo.
Con il viaggio si conosce, ci si emoziona, si scopre, si assaggia, si confronta e ci si confronta.
È un "apri-mente" potentissimo. È fonte di idee, di ragionamenti, di novità.
Il semplice viaggiatore-turista si accontenta di vedere luoghi e opere d'arte facendosi dire, nella maggior parte dei casi, da una guida cosa è interessante, sorprendente e significativo e cosa no. Ha quindi un ruolo più passivo.
Il viaggiatore-esploratore esce dai percorsi dei tour e scopre quel paese con il proprio intuito, cerca gli angoli meno turistici che lo fanno entrare in contatto con gli usi e costumi di quel popolo. Cerca nella quotidianità differenze e spunti, cerca di capire un popolo e di trovare le origini del suo comportamento nella sua storia insomma è anche un po' antropologo.
Il viaggiatore-solutore si affaccia in quel diverso mondo alla ricerca di soluzioni utili nel proprio, confronta gli oggetti della quotidianità tra popolo e popolo, tra passato e presente, i mezzi di trasporto, le costruzioni, le apparecchiature. Tutto.
Il viaggiatore documentatore "deve" fare una foto ad ogni cosa che vede e appuntare sul taccuino situazioni, impressioni, emozioni, riflessioni e magari fare anche un disegno di ciò che vede. Con questo atteggiamento avrà nel futuro a sua disposizione un portale, ricco di elementi, che gli permetterà di riaccedere a quei momenti come se si trovasse lì.
E c'è il viaggiatore che viaggia assumendo l'atteggiamento un po' dell'uno e un po' dell'altro...
Poi c'è il viaggiatore che è arrivato in un paese ma potrebbe essere ovunque perchè che sia a Parigi, Londra o Tokyo passa comunque la maggior parte del suo tempo dividendolo fra il solarium e la piscina dell'hotel, piuttosto che tra la palestra e sala TV e fa acquisti nei negozi della stessa catena in cui compra quando è nel suo paese.
Si viaggia anche per riposarsi, per stare con le persone che ci accompagnano, per dividere con loro quell'esperienza, per costruire insieme dei ricordi e fare mille foto che un giorno ci aiuteranno a ritornare anche per pochi attimi in quell'atmosfera.
Si viaggia per fuggire e per sfuggire. Ma se si fugge da se stessi conviene stare a casa. Se si fugge dalla propria realtà si può trovare sollievo in un angolo di mondo con regole e stile di vita diverso dal proprio ma le nostre origini ci seguono contaminando inevitabilmente l'esperienza di vita in quel paese. C'è infatti un approccio condizionato alla realtà di un posto nuovo, l'uomo che vi arriva lo interpreta secondo gli schemi cui è abituato. Comunque anche se in un primo tempo le ignora ci sono delle cose di cui sentirà la mancanza perchè fanno parte del suo patrimonio di abitudini a cui è difficile rinunciare.
Ma si viaggia anche con il pensiero, si vola seguendo un'idea, si nuota nei ragionamenti, si scava alla ricerca di risposte, si arde di gioia quando si inventa qualcosa; è un bel viaggio quello che ci porta ad avere un'idea.
Si viaggia in un rapporto... è uno splendido viaggio nell'altro quando si comincia a conoscere una persona, si viaggia nella parte di interiorità che questa ci apre, si conoscono splendidi e complessi mondi interiori.
Si viaggia in se stessi ed è un viaggio impegnativo, difficile e di continua scoperta...
Viaggiare è bello ed interessante ed è un'esperienza assolutamente personale.
Ognuno ha il proprio modo di viaggiare questo è certo.
Con il viaggio si conosce, ci si emoziona, si scopre, si assaggia, si confronta e ci si confronta.
È un "apri-mente" potentissimo. È fonte di idee, di ragionamenti, di novità.
Il semplice viaggiatore-turista si accontenta di vedere luoghi e opere d'arte facendosi dire, nella maggior parte dei casi, da una guida cosa è interessante, sorprendente e significativo e cosa no. Ha quindi un ruolo più passivo.
Il viaggiatore-esploratore esce dai percorsi dei tour e scopre quel paese con il proprio intuito, cerca gli angoli meno turistici che lo fanno entrare in contatto con gli usi e costumi di quel popolo. Cerca nella quotidianità differenze e spunti, cerca di capire un popolo e di trovare le origini del suo comportamento nella sua storia insomma è anche un po' antropologo.
Il viaggiatore-solutore si affaccia in quel diverso mondo alla ricerca di soluzioni utili nel proprio, confronta gli oggetti della quotidianità tra popolo e popolo, tra passato e presente, i mezzi di trasporto, le costruzioni, le apparecchiature. Tutto.
Il viaggiatore documentatore "deve" fare una foto ad ogni cosa che vede e appuntare sul taccuino situazioni, impressioni, emozioni, riflessioni e magari fare anche un disegno di ciò che vede. Con questo atteggiamento avrà nel futuro a sua disposizione un portale, ricco di elementi, che gli permetterà di riaccedere a quei momenti come se si trovasse lì.
E c'è il viaggiatore che viaggia assumendo l'atteggiamento un po' dell'uno e un po' dell'altro...
Poi c'è il viaggiatore che è arrivato in un paese ma potrebbe essere ovunque perchè che sia a Parigi, Londra o Tokyo passa comunque la maggior parte del suo tempo dividendolo fra il solarium e la piscina dell'hotel, piuttosto che tra la palestra e sala TV e fa acquisti nei negozi della stessa catena in cui compra quando è nel suo paese.
Si viaggia anche per riposarsi, per stare con le persone che ci accompagnano, per dividere con loro quell'esperienza, per costruire insieme dei ricordi e fare mille foto che un giorno ci aiuteranno a ritornare anche per pochi attimi in quell'atmosfera.
Si viaggia per fuggire e per sfuggire. Ma se si fugge da se stessi conviene stare a casa. Se si fugge dalla propria realtà si può trovare sollievo in un angolo di mondo con regole e stile di vita diverso dal proprio ma le nostre origini ci seguono contaminando inevitabilmente l'esperienza di vita in quel paese. C'è infatti un approccio condizionato alla realtà di un posto nuovo, l'uomo che vi arriva lo interpreta secondo gli schemi cui è abituato. Comunque anche se in un primo tempo le ignora ci sono delle cose di cui sentirà la mancanza perchè fanno parte del suo patrimonio di abitudini a cui è difficile rinunciare.
Ma si viaggia anche con il pensiero, si vola seguendo un'idea, si nuota nei ragionamenti, si scava alla ricerca di risposte, si arde di gioia quando si inventa qualcosa; è un bel viaggio quello che ci porta ad avere un'idea.
Si viaggia in un rapporto... è uno splendido viaggio nell'altro quando si comincia a conoscere una persona, si viaggia nella parte di interiorità che questa ci apre, si conoscono splendidi e complessi mondi interiori.
Si viaggia in se stessi ed è un viaggio impegnativo, difficile e di continua scoperta...
Viaggiare è bello ed interessante ed è un'esperienza assolutamente personale.