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Messaggi - giona2068

#1
Citazione di: Socrate78 il 24 Aprile 2018, 18:33:55 PM
Come mai quasi tutte le religioni associano il piacere sessuale al peccato? Proprio non lo capisco, anche seguendo la logica di un semplice sillogismo ne deriva che la sessualità è qualcosa che procura piacere, ma il piacere è appunto un bene, quindi il sesso è positivo. Invece nelle religioni sembra quasi che questo tipo di funzione degradi l'uomo e di conseguenza sarebbe necessario affrancarsi da essa, l'eros è visto come qualcosa che ostacola il percorso dell'uomo verso il bene: anche nel quadro di Botticelli, intitolato La Primavera, la forma di amore rappresentato da Zefiro è vista come la più bassa, a sottintendere che è necessario affrancarsi dalla sessualità se si vuole aspirare ad un percorso spirituale.
La sessuofobia tipica delle religioni mi sembra sia fortemente irrazionale, mi sembra difficile giustificarla oppure può secondo voi essere giustificata o compresa in qualche modo che mi sfugge?
Gli umani per  loro natura sono cercatoti di gioia la quale è solo il Signore Dio in persona  quando vive nel cuore delle persone.  Il materialismo, che è andato via via cancellando la spiritualità, ha sostituito la gioia con il  piacere carnale che consiste nel soddisfare i desideri carnali man mano che essi vengono fatti manifestare dallo spirito del maligno che ha preso posto nelle persone. Ora se i desideri sono del maligno anche il piacere è suo, ma lui  rende partecipe ciò che è rimasto dell'uomo del piacere stesso fino a farlo diventare ragione di vita. Il maligno si ingioisce perché solo quando riesce a distruggere in parte o completamente l'uomo e l'uomo prendendo parte alla "sua gioia" non si accorge che  sta prendendo parte alla gioia di chi ingioisce perché lo sta distruggendo, per questo le religioni o i religiosi che hanno conservato un raggio di verità lo riconoscono come negativo.   In pratica è come il fumo che piace ma fa male, chi non fuma lo riconosce nocivo. 
E' vero che San Paolo dice che è meglio sposarsi che ardere e questo, se stralciato dal resto, sembra essere la licenza a divertirsi con il sesso, ma successivamente dice che  quelli che vivono secondo i piaceri della carne non possono piacere al Signore Dio e invita tutti a fuggire dai piaceri carnali. 
Non è una contraddizione, come qualcuno ha pensato, perché sta dicendo che sposarsi è meno peggio che fare sesso disordinato ma chi lo fa non piace al Signore Dio della vita.
Cerchiamo la gioia che  è nella purezza  perché la gioia è vita, se la troveremo  scopriremo in quale inganno abbiamo vissuto e grideremo con San paolo che il piacere è spazzatura.
#2
Citazione di: Sariputra il 04 Gennaio 2018, 00:45:40 AM
cit. da Giona2068
io non dico che studiare le religioni sia sbagliato, anzi lo consiglio, ma occorre sapere che se ci fermiamo alla comprensione, dove viene coinvolta solo la mente,  non arriveremo mai al sentire la vera fede la quale procede dal cuore. Il Signore Dio è amore e la sede dell'amore è il cuore.

"La mente si arricchisce di ciò che riceve. Il cuore di ciò che dà."  (Honorè de Balzac)  :)

Buon anno !


Vero che il cuore è quello che dà ma per dare occorre aver prima  ricevuto, per cui se non lo nutriamo nel modo giusto e oltretutto se lo inquiniamo darà impurità e inganno.
Il mondo invisibile giro tutto attorno a questo mistero.
Per la precisione il cuore nutre il cervello e lo arricchisce di ciò che gli appartiene.
Balzac non distingue il cervello dalla mente - li considera una cosa sola,  in verità la mente si nutre del mondo visibile, non è veritiera ed è labile anche se ciò che vi dimora non è tutto da scartare.
Il cervello - se alimentato da un cuore puro - diventa la sede della sapienza e della saggezza.
La potenza appartiene al cuore ed in particolare al cuore pieno di amore che è rimasto puro.
#3
Citazione di: Jacopus il 03 Gennaio 2018, 22:14:43 PM
Caro Giona. Come puoi giudicare da solo, il tono di questo tuo ultimo intervento e' diverso da tanti tuoi altri interventi, nei quali ti poni su un alto scranno e giudichi "quasi" tutti gli altri come dei peccatori o degli incapaci a comprendere il vero senso della parola di Dio. Un cristiano e anche un essere umano sensibile, devono porsi sempre in modo rispettoso, confrontandosi da pari a pari ed accettare l'obiezione altrui e il pensiero altrui senza porsi superbamente dalla parte della ragione, poiche' fu proprio Cristo a iniziare la tradizione di chi si schiera dalla parte del torto. Oltretutto come fa un misero credente a sapere le ragioni di Dio al punto da decidere chi e' condannabile e chi no.


Caro Jacopus mi fa piacere dover precisare che sono d'accordo con te quando dici che il cristiano non deve e non può giudicare, però una cosa è giudicare la persona altra cosa è giudicare le opere. Giudicare vuol dire assegnare ad una persona un giudizio di merito del paradiso o dell'inferno e questo non è dato a non nessun essere umano, ma ritenere/evidenziare che un'opera non sia gradita al Signore o che è sbagliata secondo la Sua legge non è giudizio ma dovere di ammonimento previsto dal S. Vangelo. Oltretutto non è giudizio quando si osserva un'azione sbagliata e si fa notare l'errore avendo come scopo l'aiutare la persona. Quest'ultima ipotesi è amore. Io credo di aver agito, o almeno era mia intenzione, secondo questo criterio.
E' vero che il cristiano non deve porsi al disopra di altri, ma, se è cristiano veramente, è luce del mondo e sale della terra. Non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, dice il Signore, ora il cristiano, senza credersi meglio di altri, dev'essere quella lampada accesa per illuminare. Il giorno in cui crede di essere meglio di altri ritorna una lampada spenta, ma finche ha la luce deve testimoniarla ricordandosi che quello che ha ce l'ha per grazia e non per merito.
Per ultimo occorre anche tener presente che ogni persona ha i suoi tempi, chi oggi è nelle tenebre domani potrebbe essere luce. Vedi S. Paolo quando era Saul. Questo conferma che siamo tutti uguali come costruzione, ma possiamo essere diversi come uomini luce, ripeto, perché ognuno ha i suoi tempi.   
#4
Citazione di: Jacopus il 03 Gennaio 2018, 14:33:00 PM
Le religioni e la spiritualita' secondo me le com-prendi anche e sopratutto studiandole. Capisco che serve un sentimento interiore ma esso e' necessario per "viverle" ed anche questo sentimento in qualche modo puo' essere comunicato e trasmesso.
Inoltre nel momento in cui la spiritualita' e la religione diventano corti giudicanti sacre e inappellabili dell'operato umano, come nei post a partire dei quali e  stata ripresa questa discussione, studiarle non solo e' possibile ma necessario, come forma di tutela  e di interrogazione rispetto ai mostri che spiritualita' e religioni sono in grado di creare, come la storia ci insegna.


Caro jacopus, io non dico che studiare le religioni sia sbagliato, anzi lo consiglio, ma occorre sapere che se ci fermiamo alla comprensione, dove viene coinvolta solo la mente,  non arriveremo mai al sentire la vera fede la quale procede dal cuore. Il Signore Dio è amore e la sede dell'amore è il cuore. Occorre quindi integrare la conoscenza con l'esame/ascolto della nostra coscienza, se ancora ce l'abbiamo, se l'abbiamo persa osserviamo le nostre opere, per scoprire cosa stiamo adorando al posto di Lui e in cosa stiamo confidando. Posto che l'uomo è ciò che adora e in cui confida, dobbiamo abbinare la conoscenza della religione alla conoscenza di noi stessi, ossia occorre scoprire chi siamo. Se non sappiamo chi siamo noi come possiamo sperare di sapere chi è il Signore Dio? Se non sappiamo chi siamo noi come possiamo sapere chi sono i nostri fratelli, se non sappiamo chi sono i nostri fratelli come possiamo amarli? Se non amiamo i nostri fratelli che si vedono come possiamo amare il Signore Dio che non si vede?
Senza questo passaggio diventiamo come  gli scribi, farisei e Caifa, alias teologi e predicatori di questo tempo, che alla fine hanno crocifisso e crocifiggono il Figlio del Signore Dio pur sapendo e conoscendo le sacre scritture.
Per essere più preciso, si diventa strumenti del maligno senza saperlo.
Questo succede perché chi è strumento del maligno  vive nell'inganno e l'ingannatore gli fa capire quello che vuole lui vanificando la  conoscenza.
Per questo il Signore Gesù ha detto ai chiacchieroni: Questo popolo mi adora con la bocca ma il suo cuore è lontano da me: Invano mi adorano.
Amin   

P.S. indirizzato a chi mi  da del predicatore o altri epiteti.

Io non sono un predicatore, ma un testimone di ciò che il Signore sta facendo, cioè i miei post non sono altro che la mia testimonianza. 
Chi non è interessato li ignori (se ci riesce).
#5
Citazione di: altamarea il 02 Gennaio 2018, 16:50:44 PM
Giona ha scritto:
CitazioneCarissima SaraM  non meravigliarti di questa risposta e di altre dello stesso livello, anzi considerale quale esempio di vita nelle tenebre. Il Signore Gesù in questi casi avrebbe detto: Lasciate che i morti seppelliscono i loro morti. Infatti il morto chiama vita la morte, luce le tenebre e verità l'inganno perché nel morte c'è il principe della morte! Dopotutto chi non ha la vita come può sapere quale effetti vitali/benefici genera l'alito di vita che è lo Spirito Santo in persona? Per questo considera idee/illusioni il sentire altrui.
Coraggio, in Signore è con te.


Quanto sopra, Giona lo ha scritto, come fazioso sodale, al nick Sara quotando il mio post di risposta alla ragazza.

Come considerare questo post di Giona, che fra l'altro ha scritto:
Citazioneconsiderale quale esempio di vita nelle tenebre.

Le prediche dei moralisti e degli integralisti religiosi sono sempre le stesse. Cambiano solo i pulpiti.

Gentile Sari come si può solidarizzare con le alate prediche e gli aulici moniti di Giona ?

Per quanto riguarda Domingo, questo ha scritto:
CitazioneAltamarea io non ho paura di confrontarmi con altri, per "cultura" intendo il vostro bagaglio culturale con i vostri studi, che magari io non ho, tu dici che io sbandiero la mia religiosità, io sbandiero solo la mia fede e quello che credo come tu sbandieri le tue tesi, vedi che siamo simili?

Domingo nel mio precedente post che ti ho dedicato come fai a leggere ciò che non ho scritto ? Ti ho forse detto che hai "paura di confrontarti con gli altri" ? Constato che anche la tua fede ti serve come vessillo in questo forum, e mi domando se per te, che sei lo  ierofante di una setta cristiana, non sia una perdita di tempo ad avere a che fare con laici come me e Jacopus.  Tu dici che siamo simili ? Allora comincio a preoccuparmi.  :)


.... non riesco a capire perché insisti nel parlare di cose che non conosci in termini di esperito e spari giudizi fondati solo su
idee/illusioni personali.
#6
Citazione di: Dubbioso il 02 Dicembre 2017, 10:26:44 AM
Dio non poteva perdonare l'uomo e riammetterlo a vivere con Lui nel Paradiso terrestre? Insomma Dio ha dovuto sacrificare se stesso a se stesso per ottenere il perdono da se stesso.    

Dio e' onnipotente percio' poteva cancellare il peccato dell'uomo con uno schiocco di dita,  perché ha dovuto sacrificare se stesso.

Forse per dimostrare il suo amore per noi?  Ma che sacrificio e' ?  Dio/ Gesu' e' immortale dunque non e' un gran sacrificio, infatti  Gesu' sapeva che sarebbe risorto. ( Inoltre la morte,  il male e il dolore sono rimasti nel mondo,  anche dopo il sacrificio di Gesu' )

Mi sembra tutto cosi contorto Dio onnipotente e onnisciente poteva perdonarci e basta senza questo pseudo sacrificio.



Stando al tuo ragionamento il tuo "dio" non sarebbe arrivato a comprendere ciò che tu hai compreso, ma questo è impossibile perché la nostra intelligenza non è che Lui in noi, quando d'intelligenza si tratta.
Come al solito quando giudichiamo la logica divina con  la ratio umana ci ritroviamo fuori strada e incolpiamo la strada  che non ci conduce ad una conclusione logica.
Nel nostro caso l'errore consiste nel pensare che se il Signore Dio ci perdonasse tutto tornerebbe come prima, esattamente come quando c'è l'amministia che porta via alcuni tipi di reati, cioè quando le persone vengono scarcerate abbonando loro gli anni di reclusione rimasti e restituendo loro la libertà. Il perdono divino non è uguale all'amministia  perché è fondato sulla condizione della persona. Mi spiego meglio. Peccando lo Spirito Santo non può rimanere nell'uomo, non vive assieme al peccato che è uno spirito negativo, così l'uomo rimane senza Spirito di vita. Il Signore Gesù dice a chi è in queste condizioni: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. Ciò che sistema le cose è il pentimento, fondamento del perdono, che fa uscire lo spirito del peccato e predispone la persona per ricevere il perdono. In verità anche nelle carceri si parla di recupero della persona ma non è propedeutico all'amministia/indulto. In ogni caso il problema è che chiunque pecca perde lo Spirito di vita e chi ha perso lo Spirito di vita diventa un morto il quale non può più pentirsi a motivo della sua morte. Il sacrificio del Signore riguarda chi ha peccato ma non è proprio morto, perché non ha commesso  peccati troppo gravi.
Per il morto totalmente non c'è speranza. Vedi i due ladroni crocifissi con Lui.
Per aiutare  i semivivi occorre riportare in loro lo Spirito. Questo avviene con l'eucarestia tramite la quale il pane/corpo di Gesù Cristo veicola nuovamente  lo Spirito nel corpo dell'uomo peccatore pentito.
Senza il Suo sacrificio sulla croce questo  non sarebbe stato possibile, non ci saremmo potuto rendere conto della gravità del peccato e, oltretutto, non avremmo avuto la speranza della resurrezione.
Possiamo concludere dicendo che il perdono opera solo nel pentito che recupera se stesso con il Suo aiuto. Se manca il pentimento il perdono non è efficace. Vedi il figliol prodigo, il papà lo attendeva sulla porta dal giorno in cui era partito ma poté  perdonarlo solo  il giorno in cui ritornò pentito.
Il sacrificio del Signore è quindi servito per indurci a pentirci per essere perdonati.
#7
Citazione di: altamarea il 31 Dicembre 2017, 22:25:25 PM
Sara ha scritto:
Citazione"Ritengo che l'inferno sia la condizione in cui si trova colui che è lontano  da Dio,non gode della Sua presenza ,del Suo amore, della Sua compagnia(sia in questa vita nel corpo che in quella eterna con lo Spirito).

Io non godo della presenza di Dio e la  mia vita non è un inferno, come tu ti illudi di credere o di chi ti fa credere che sia così per i "senza Dio". Tu godi della presenza di Dio in te ? Per suggestione ? Illusione ? O di chi ti fa credere ciò?

CitazioneIl male non è la causa dell'inferno ma la conseguenza(si fa il male perchè si è in una condizione d'inferno).

Questa è un'altra delle baggianate propagandate dai clericali per intimorire i seguaci.

CitazioneComunque la notizia positiva è che da questo inferno si può uscire:è esattamente il messaggio di Gesù.La sua venuta,il suo sacrificio sono il "salvacondotto"per uscire dalla solitudine spirituale.L'unione con Gesù deve essere talmente forte com'è quella del cibo per il corpo( non per niente Gesù ha detto di nutrirsi di Lui).

Ecco, meno male, c'è una notizia positiva per "uscire dall'Inferno", per avere il "salvacondotto" l'unione con Gesù deve essere forte. Tale legame ha come conseguenza l'attaccamento alla Chiesa e al magistero del clero ?

CitazioneCon  questo sostentamento si può uscire dalla situazione di buio e di aridità in cui siamo.

Siamo ? Perché generalizzi ?

CitazioneChi fa il male e si pente è perdonato infinite volte.Dio accetta la persona com'è fatta(come un padre accetta il figlio com'esso sia) ma non per questo non desidera che questa persona migliori e smetta di farsi del male(Un papà vuole sempre bene a suo figlio ma non smette di preoccuparsi,di rimproverare,di correggere quando vede che il figlio è sulla cattiva strada e sta buttando via la sua vita).

Il tuo Dio accetta la persona come è fatta ? Non mi sembra ! Specie nell'Antico Testamento appare incapace di giudicare con serenità. E' un vendicativo e rancoroso.

CitazioneInoltre il compito di Dio è ancora più difficile e meno capito perchè ci ha lasciato libertà di azione evitando certi interventi che noi vorremmo che facesse.

Noi chi ? Perché  voi seguaci parlate sempre erga omnes ?

CitazioneQuesti non interventi spesso sacrificano i corpi a favore degli Spiriti.Per noi è difficile capire perchè vorremmo essere liberi ma solo se si tratta del nostro interesse!Nel mondo di Dio nessuna persona ha ruoli malvagi(anche Giuda ha tradito Gesù perchè era il volere di Giuda e non di Dio).Da Dio si eredita il "D N A divino"(se così si può dire) cioè lo Spirito che è Immagine e Somiglianza di Dio cioè BUONO.Il male viene solo dal malvagio e l'uomo lo può evitare!Certe chiese dicono diversamente?NON E' COLPA DI DIO !!!

Te l'ha detto Dio che non è colpa sua ? O è una tua illusione ?

Ti consiglio di uscire dalla tua religiosità popolare, dalla religiosità di tipo catechistico ed orientarti alla spiritualità che sta cercando il nick Angelo Cannata.  


Carissima SaraM  non meravigliarti di questa risposta e di altre dello stesso livello, anzi considerale quale esempio di vita nelle tenebre. Il Signore Gesù in questi casi avrebbe detto: Lasciate che i morti seppelliscono i loro morti. Infatti il morto chiama vita la morte, luce le tenebre e verità l'inganno perché nel morte c'è il principe della morte! Dopotutto chi non ha la vita come può sapere quale effetti vitali/benefici genera l'alito di vita che è lo Spirito Santo in persona? Per questo considera idee/illusioni il sentire altrui.
Coraggio, in Signore è con te.
#8
Attualità / Re:Il conflitto d'interessi.
28 Dicembre 2017, 19:11:11 PM
Insomma è un processo mediatico alle intenzioni.  
Poniamo il caso che la Boschi fosse riuscita nel suo intendo, quale interesse avrebbe leso? 
In ogni caso si  è mossa per salvare la Banca non il consiglio di Amministrazione del quale il padre non faceva parte, o almeno credo di no, perché era vice presidente. Quello che maggiormente  suscita perplessità è che viene accusata di aver agito fuori dalle proprie competenze quindi senza poteri  e  nel contempo  di aver fatto pressione su Unicredit. 
Non si può far pressione senza potere e Unicredit non è una piccola azienda che può essere influenzata da un ministro senza poteri.  
Quale ascendente ha un ministro senza poteri su una banca il cui azionariato è frazionato perché formato da una varietà di privati?
Non dimentichiamo che Visco ha il dente avvelenato con il PD perché Renzi non voleva che fosse riconfermato ed ha voluto la commissione d'inchiesta sul di lui operato lapalissianamente discutibile, ma nonostante questo  non ha potuto sputare il veleno che ha in bocca per mancanza di fatti di rilievo.
La Boschi è un parlamentare e come tale ha il dovere di occuparsi o interessarsi degli accadimenti del suo territorio. E' vero che come ministro ha giurato di fare gli interessi della nazione Italia ma è anche vero che Arezzo è parte della nostra bella Italia.
Disse  Enzo ferrari: In Italia tutto ti perdonano meno che il successo!
Boschi è una donna di successo che offusca i politici di grillopoli, questo è la ragione di tanto cianciare da parte di chi vuol fare una legge sul conflitto d'interessi senza sapere cosa sia il conflitto d'interessi.Buona serata a tutti.
#9
Attualità / Il conflitto d'interessi.
22 Dicembre 2017, 11:18:21 AM
Da qualche giorno si parla di conflitto d'interessi a riguardo del comportamento della Ministra Boschi, qualcuno mi sa dire quali sono i diritti che confligono  a riguardo del tentativo di salvare la banca Etruria?
Personalmente non vedo gli interessi di chi sarebbero stati lesi per avvantaggiare altri portatori d'interessi.
Grillopoli vuol fare la legge sul conflitto d'interessi, anzi è una priorità del suo programma di governo,  ma non sa cosa sia.
E' mai possibile?
#10
Citazione di: jsebastianB il 16 Dicembre 2017, 18:35:16 PM
Citazione di: giona2068 il 16 Dicembre 2017, 11:04:41 AM

Bravo, sei riuscito a sciorinare la tua inutile cultura teologica.

E' comunque ben poca cosa.. / e quel poco è frutto dell' insegnamento dei (tuoi) preti.. essendo stato, in gioventu', proprio in collegio _ dai giuseppini del Murialdo di Torino.
Un Lager che non auguro a nessuno e tu, come maschio (!), dovresti "comprendere" !?!

Forse ti sfugge che ho più volte detto che non sono  cattolico, ma sono tutto con tutti sperando che a qualcuno interessi la mia testimonianza. Approfitto dell'occasione per farti notare che sei i preti, nonostante la conoscenza della teologia, fanno quello che tu hai  raccontato questa è la prova che conoscere non vuol dire essere quello che si conosce, cioè l'inganno è dietro l'angolo se non stiamo attenti..

                                          ------------------------------
Tu scrivi: Fondi le TUE idee sull'interpretazione...

Ma dai "Giona 2068" / siamo seri.. "mie" idee ?!?!?  

Anche se le idee/interpretazioni non sono tue bensì di signori e monsignori che hanno scritto i libri che tu hai letto , se non hanno l'amore, non possono comprendere la ratio dell'amore. Dopo tutto questi scribi ai quali fai riferimento non loro stessi o i loro colleghi a gestire i lager di cui racconti?                                                  ---------------------------

Tu scrivi: ma io non ho parlato di interpretazione -

Ma come ? Ho risposto al "Tuo" post del 14 dicembre (ore 11.14):
- Nel congedarmi da te TI RICORDO che  NON ci sono una Nuova e una Vecchia "Interpretazione" delle sacre scritture perché la parola del Signore non passa mai.

Guarda che sto dicendo che non c'è interpretazione  ne nuova ne vecchia, la parola va compresa non interpretata e va compresa dopo ave compreso o in itinere di comprensione dell'amore, fra l'altro  "interpretazione" è virgolettata.

alla faccia di Menelik...
                                --------------------------

E comunque _ al di la' delle polemiche / ti auguro Buone Feste.  
   ;)
Personalmente non vedo polemiche, in ogni caso anch'io ti auguro  Buone Feste.
#11
Citazione di: jsebastianB il 15 Dicembre 2017, 23:08:07 PM
Citazione di: giona2068 il 15 Dicembre 2017, 11:14:32 AM

ricordo che  non ci sono una nuova e una vecchia  interpretazione delle sacre scritture perché la parola del Signore non passa mai.

Ma quando mai ??
Allora prendi il Pentauteco.. e leggi con attenzione Esodo 34.19/35 che - per secoli e secoli - l' ebraismo dava una sua particolare "Interpretazione" (e tu come fervente credente dovresti conoscere..).  
POI confronta gli "stessi" versetti con quelli dell' autore della 2 Corinzi 3.12/13 con la sua "diversa e personale "Interpretazione".. riguardante quello specifico sguardo raggiante di Mosè !!
Che poi questa 2 Corinzi NON è del Tarso, ma di un anonimo (!)

E ancora.. fra i vari autori delle Scritture per gli stessi vocaboli, medesimi termini e/o uguali  eventi...eccc..eccc... assolutamente NON vi era un' unanimita' - poichè Ognuno dava la propria quanto personalissima visione - interpretazione !
 
Alcuni esempi ?
Il periodo nel "Deserto" (ovvero la permanenza in quel luogo desolato..) per:
- gli autori di Esodo e di Numeri è del tutto l' opposto rispetto:
- ad Osea - cosi' come questo è totalmente differente nei confronti:
- dell' autore di 1 Re (capitolo 19 ) - e questi ancora è in disaccordo con:
- l' autore del Libro del profeta Amos ...eccc..eccc....

Cosi' come il titolo "figlio dell' uomo" /
In Ezechiele l' interpretazione è ben diversa da quella dell' autore del Libro di Daniele -  

Stesso discorso sulla figura di: Unto/Consacrato se per secoli e secoli aveva una propria connotazione, una propria funzione, un determinato ruolo - sara' del tutto stravolto per l' interpretazione data, a quella figura, dal dottrinario di Tarso che lo eleva - rispetto ai vari Unti/Consacrati/Messia del passato - a rango di Redentore, Sommo sacerdote, Pastore, Ultimo Adam, Giudice e Salvatore.

Cosi' per lo stesso movimento "Messianico" che poteva essere inteso come:
- Solo un individuo - oppure Tutto il popolo ? //   a ) sacerdotale,  b ) profetico,   d ) regale ???

Un guazzabuglio.. da uscire: paaazzziiii !  

                               ------------------------

Tu scrivi: Secondo te che non sbagli  "mai"..

Sono - nè piu' nè meno - come te / destinato alla DIS-gregazione, Dis-facimento e conseguente putrefazione.. per ritornare nella sacra pace del nulla (che poi tu aspiri alla com-unione con il (tuo) Dio - buon per te..)

                                  --------------------------

Tu scrivi: Saranno maledetti quelli che aggiungono o tolgano a quanto scritto, parola del Signore...


E' un goffo quanto maldestro copia-incolla di passi estrapolati dal Pentateuco e RI-presentati (come Novita' ?!?) nell' ultimo capitolo della "fantasiosa" apocalisse !

Ben prima di questo tardivo autore Giovanni (o chi per esso _ cosi' per il correligionario del Rabbi storico - H. Bloom) GIA' nel Pentauteuco gli autori riportano che lo stesso Mosè "avrebbe" messo in guardia i credenti del "Dio-vivente" di:  
- NON togliere nulla - di NON aggiungere, di NON modificare alcunche' della "parola che l' Iddio israelita aveva consegnato al "suo" popolo / quanto piuttosto di praticare il tutto ! - -   ( Deuteronomio e Libro Proverbi ) !

Se comunque gli autori dell' A.T. non prospettavano sciagure al (futuro) baldanzoso manipolatore delle Scritture - invece per  l' autore Giovanni riporta che l' Iddio - infinitamente buono - al potenziale  sciagurato, riverserebbe i piu' terrificanti flagelli.
/ sceni da incubo ecc..eccc....
Bravo, sei riuscito a sciorinare la tua inutile cultura teologica. Il problema è però che il Signore Dio è Amore  quindi non Lo si può comprendere con la ratio,  occorre il cuore.
Fondi le tue idee sull'interpretazione delle  Sacre Scritture, ma io non ho parlato di interpretazione,bensì di ciò che il Signore ha detto.  Purtroppo, e tu ne sei un esempio,  ognuno capisce quello che gli fa comodo se  la lettura non è finalizzata a cercare la luce!! Se ci riesci, ti consiglio di mettere da parte ogni convinzione e di confrontarti con il primo comandamento. "Ama il signore Dio tuo con tutto te stesso". Se  lo farai in te entrerà la luce vera e finirai per comprendere secondo verità. Fino a quando non facciamo questo non siamo nella'Amore e chi è fuori dell'Amore è fuori dalla logica dell'Amore stesso, per questo capisce a rovescio e polemizza.
Auguri.
#12
Citazione di: jsebastianB il 14 Dicembre 2017, 19:11:31 PM
Citazione di: giona2068 il 14 Dicembre 2017, 01:59:21 AME' inutile dilungarsi, secondo te non ne imbrocco una al contrario di te che non  sbagli mai.

Erano domande mirate a comprendere strane interpretazioni - alquanto incomprensibili proprio sui tuoi passi/versetti postati.
Cosi' come - per esempio - quella (tua) "strana":
- ma se qualcuno vi nasce vuol dire che  i peccati degli antenati sono caduti su quella persona) - - valeva semmai "solo" per gli autori del "primitivo" Pentauteco !
/ commento ( questo ! )  della piu' che autorevole   nota a margine della versione CEI !
Da qui l' esortazione a commentare la vicenda del cieco nato - che smentiva clamorosamente il tuo post.

Riporto - è vero - il commento degli "specialisti" ( che NON devono per forza essere "di parte" catto-cristiana ) proprio perchè è finito il tempo (!) della verita' "Unica"..
   
Altre interpretazioni possono essere condivise o meno - ma vale il principio che:
- "Nessuno"  La detiene.. tanto meno la (tua) Ekklesia.
Nel congedarmi da te ti ricordo che  non ci sono una nuova e una vecchia  interpretazione delle sacre scritture perché la parola del Signore non passa mai. 
Se ci fai caso quando si passa da una vecchia interpretazione ad una nuova c'è sempre una dilatazione del lecito, ossia una degenerazione della verità.
Secondo te che non sbagli  "mai", chi c'è dietro a queste dilatazioni?
"Passa questo mondo, passa questo tempo ma le mie parole non passeranno mai, dice il Signore.
Saranno maledetti quelli che aggiungono o tolgano a quanto scritto, parola del Signore.
#13
Va beh! E' inutile dilungarsi, secondo te non ne imbrocco una al contrario di te che non  sbagli mai.Riprenderemo il dialogo quando fermerai quella mente che produce armi di distruzione dell'altrui pensiero  camuffate da ragionamenti/cultura addomesticati/a a proprio uso e consumo.
Buona notte.
#14
Caro Dubbioso, brancoli nel buio. 
Se veramente non vuoi sottostare al giudizio Divino l'unica cosa da fare è santificarsi. 
Ma tu cosa pretenderesti che l'uomo, creato dal Signore Dio in persona,   viva da iniquo e non venga poi giudicato?  Il mondo è già una giungla ma se così fosse diventerebbe il pianeta della ferocia.  Prova ad immaginare quelli che già oggi nonostante le leggi divine ed umane sono iniqui, come sarebbero se non ci fosse il giudizio finale. In ogni caso perché temere il giudizio del Signore della giustizia se la nostra condotta e quella di un innocente? Chi teme il giudizio e odia il Giudice, giusto per giunta, sono quelli che che vogliono trasgredire. Quelli che vogliono trasgredire sono stolti perché non sanno che  nella trasgressione c'è l'autodistruzione!! Il problema è che siamo arrivati al punto in cui l'autodistruzione è stata battezzata divertimento!!!
Il giudizio è quindi anche un freno per chi  non sa quello che fa.
Amin
#15
Citazione di: jsebastianB il 11 Dicembre 2017, 18:10:55 PM
Citazione di: giona2068 il 09 Dicembre 2017, 00:32:14 AM

Vedi Giuda, nessuno lo aveva obbligato a fare ciò che fece, ma il Signore ne ricavò la nostra speranza di salvezza.

Ma il personaggio dell' Iscariota invece non sarebbe stato lo "strumento" dell' Iddiobiblico mirante all' adempimento (!) del Suo insondabile disegno divino ?

Come dire "lui" è nato espressamente per assolvere quel compito (ingrato) !  / chi dunque "avrebbe" dovuto compierlo ? Un romano, un liberto, un greco.. ??

E come la mettiamo allora con quel fatidico passo dell' autore di Atti che fa dire a Pietro:
- era "necessario" che si adempisse la profezia della Scrittura pronunciata dallo SSanto per bocca di Davide riguardo a Giuda che fece da guida per l' arresto del Rabbi.... (Atti 1.16)

La storia (ed interpretazione) su questo "curioso" personaggio non è cosi' assodata come vorrebbero far intendere gli specialisti cristiani.

Autori protestanti e (ovviamente) israeliti si sono cimentati su questa bizzarra tesi riportata dagli autori dei (sacri) testi evangelici.

Questo dubbio è sorto a seguito di quel curioso quanto inspiegabile passo del (solito) dottrinario di Tarso - con quel suo  indecifrabile versetto / ovvero che il risorto "sarebbe" apparso ai 12 (Dodici !) ??
Possibile, si domandano coloro che non sono soggiogati dal dogma, che il dottrinario non fosse informato di quell' esecrabile misfatto ? Cosi' come non fosse a conoscenza del nome di quel "malvagio" apostolo ?

E' alquanto inspiegabile perchè nella sua celeberrima 1 Corinzi capitolo 15 (istituzione del banchetto eucaristico - il Primo - che riporta di questo futuro rito cultuale) egli scrive che fu proprio il Messia/Cristo gli "trasmise" (!) quanto sta per annunciare: .. nella notte in cui (Egli) fu "tradito" ..eccc..eccc...

Idem per il passo di Matteo / relativo alla restituzione, ai sacerdoti del Tempio,  delle famosissime 30 monete d' argento (capitolo 27). Trattasi di un goffo (cosi' per Verhoeven) e mal riuscito copia-incolla di Zaccaria (capitolo 11_ e attribuito erroneamente a Geremia) riguardante la lite fra 2 pastori..ecccc...ecccc...  

Cosi' come le due tesi sul suo suicidio sarebbero fasulle..
Curioso è che anche l' apocrifo vangelo di Pietro riporta la cronologia delle donne al sepolcro - e al passo 12 cosi' scrive:
- Era l' ultimo giorno degli azzimi.. molta gente usciva dalla citta' per ritornare a casa, essendo terminata la solennita'. Noi - 12 - apostoli del Signore, piangevamo e ci rattristavamo / ognuno era addolorato per quanto era successo ..ecc...eccc...

Ora si domandano i vari H. Bloom, P. Verhoeven, H. Klauck, J. P. Meier..eccc..
- CHI mai si invento' la (faziosa) storiella del "traditore" ??  E' credibile ? Ha un' attendibilta' Storica ??

O potrebbe (!) essere valida tesi di Guenther Klein e Walter Schimthals - che questo Giuda avrebbe lasciato, abbandonato il gruppetto DOPO la cocente delusione della mancata realizzazione del Regno teocratico (chiodo fisso del Rabbi storico ! ) con l' esecuzione sulla croce??
Ecco questo gesto dell' abbandono potrebbe essere stato visto come: il Tradimento !
Gli autori-specialisti dei (nuovi) testi, comparsi decenni Dopo, avrebbero avuto buon gioco di quelle "dicerie" che ancora circolavano su quell' abbandono dal gruppo..(gli stessi discepoli erano traditori / in quanto al momento dell' arresto / "fuggirono" TUTTI.

I nuovi esegeti-redattori hanno scovato l' appropriato passo di Salmo 41.10 :
- L' amico in cui confidavo / con il quale condividevo il pane alza Contro di me il piede..

Che poi anche questo passo è una RI-elaborazione di 2 Sam cap. 15 (Achitofel, consigliere di Davide che si vende all' usurpatore Assalonne..) -

Ma lo stesso autore Giovanni (nel suo 13.18) non ha esitato a servirsene:
- si deve Compiere la SScrittura.. colui che mangia il pane con me /  tecnica del classico copia-incolla del salmista citato.

E' dunque vero che l' Iscariota nessuno lo ha obbligato / essendo nato gia' PRE-destinato per adempiere l' (insondabile) disegno divino.. essere lo strumento dell' Iddiobiblico.  

Bisogna credere (ad occhi chiusi e naso tappato) quello che è scritto nei testi ????
Giuda è stato usato dal Signore Dio, ma non era predestinato a fare ciò che fece, per sua scelta diventò il  traditore. Nelle scritture era scritto che lui avrebbe fatto ciò che fece , ma nessuno  lo obbligò.  Il Signore Dio nella Sua prescienza sapeva cosa avrebbe fatto Giuda sponde sua  e ne fece un progetto di salvezza.  Questi fatti dovevano succedere ma guai a chi li determina. Lui tradì per i 30 denari non per realizzare un progetto di salvezza che neanche conosceva e al quale non avrebbe creduto anche lo avesse conosciuto. Tutto il resto è ciarpame.
In pratica è come le previsioni del tempo. I metereologi sanno che domani pioverà , lo scrivono sui giornali e lo dicono in televisione affinché ognuno si organizzi per affrontare la pioggia, ma i metereologi non sono loro a determinare quello che succederà