Riflessione sull'argomento dall'ordine del mondo
Questa riflessione rimane a livello puramente ipotetico e si mantiene all'incirca all'interno della filosofia aristotelica,
Se la prova teleologica o fisico-teologica porta a concludere all'esistenza di un ordinatore, proviamo a riflettere su questa entità:
Resta in piedi, credo, l'obiezione kantiana sulla necessità della prova ontologica per dimostrare che tale Entità esiste nella realtà.
Questa riflessione rimane a livello puramente ipotetico e si mantiene all'incirca all'interno della filosofia aristotelica,
Se la prova teleologica o fisico-teologica porta a concludere all'esistenza di un ordinatore, proviamo a riflettere su questa entità:
- Appare dotata d'intelletto e volontà.
- Ha il ruolo di trasferire in una realtà preesistente una forma (ordine) delle quale non è il creatore.
- Implementa tale forma in una materia
- La materia può essere prima o seconda.
- La materia non può sussistere senza forma, quindi diremo che è materia seconda.
- Se fosse prima, dovrebbe essere creata dal nulla, non essendoci altro che la materia, la forma e il sinolo (quest'ultimo presuppone una materia).
- Per far sussistere, contro ogni logica, una materia prima, il suo conservatore dovrebbe essere dotato di una peculiarissima onnipotenza.
- Non seguiremo questa strada, non riteniamo che sia il caso di abbandonare il terreno della logica per una troppo facile soluzione.
- Riterremo, quindi che la materia sia in realtà una materia seconda (diversamente individuata) nella quale siano implementate le forme più elementari.
- Prima del demiurgo devono sussistere la materia e la forma e il sinolo.
- La forma preesistente, in particolare, deve costituire un insieme più vasta e contenere quella implementata dal demiurgo nel mondo.
- Se non ricavasse dalla forma della quale si avvale da un insieme più vasto, per selezione, la sua esistenza non si giustificherebbe (rasoio di Okham).
- I sinoli primitivi in cui è implementata la materia posseggono, in potenza, tutte le forme possibili, fino al grado massimo di perfezione.
- La forma, da cui il demiurgo ha tratto ispirazione, costituisce un ordine di grado più elevato di quello da lui introdotto nel mondo.
- Se per l'ordine del mondo riteniamo di dover presupporre un ordinatore, a maggior ragione dovremo presupporre un Autore per questo ordine più vasto.
- Poiché non esiste altro che la materia, la forma, il sinolo (e il loro Autore) questo Autore li ha prodotti dal nulla.
- Si potrebbe obiettare, poiché gli elementi sono tre, tre devono essere gli autori, ma in quel caso avrebbero bisogno di un ordinatore (che dovrebbe essere, immediatamente o mediatamente, uno solo).
- Poiché avevamo presupposto per il demiurgo, intelletto e volontà, nonché constatiamo all'interno del cosmo esseri dotati d'intelletto e volontà, dobbiamo presumere anche per l'Autore di tutte le cose le stesse caratteristiche (nessuno può dare ciò che non ha).
- Sarebbe quindi un Dio personale.
- Per economicità di pensiero, l'ipotesi del demiurgo non appare più necessaria.
Resta in piedi, credo, l'obiezione kantiana sulla necessità della prova ontologica per dimostrare che tale Entità esiste nella realtà.