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Messaggi - 2γ

#1
Tematiche Spirituali / Re:Carpe Deum!
28 Febbraio 2017, 21:41:20 PM
è la mia ultima risposta sul forum perchè ho capito che non siete pronti per i miei pensieri. Io pensavo mi criticaste il mio modo confusionario e troppo esplicito di trasmettere opinioni, ma mi è arrivato tutto il contrario. La cosa sconvolgengte è che ancora voi credete in un fantasma, che seppure esistesse si burlerebbe di voi dimostrandovi che la vostra vita è nulla. Svalorizzate il vero significato della vita. Tu, che vuoi avere ragione alla fine per stregua te la concedo vinta. Un' altra lezione mi è arrivata: NON SI CAMBIA L'OPINIONE ALTRUI. Molte cose ora ritornano io e te siamo diversi e non saremo mai allo stesso livello. Io pensavo, soggiogato anche dall'universalità del diritto, che un individuo potesse essere comparato ad un altro senza differenziarlo. Non è così evidentemente. Un ringraziamento speciale a  Duc In Altum che me l'ha fatto capire. Concludo con la grande speranza che tutti voi possiate cambiare e smettere di vivere di illusioni. Non giudico la vita delle persone senza conoscerle, ma ritengo che chi crede ancora oggi in Dio, specialmente in Italia (dove c'è la citta del Vaticano), non abbia il coraggio di affrontare di petto la propria vita. PS A quella gente consumata nel farsi dar retta, un amore così lungo... tu non darglielo in fretta!
#2
Tematiche Spirituali / Re:Che fare con l’io?
28 Febbraio 2017, 21:25:38 PM
Non penso che la fede sia un salto nel buio, non la penso come Kierkegaard. Come sempre variano gli eventi ed è differente il vissuto, il quale determinata il contenuto. Solo ora capisco di essermi illusono di cambiare qualcosa, magari cominciando dal basso. A quanto pare, come Zarathusta o Cristo non sono pronto per voi umani. :)
#3
Tematiche Spirituali / Re:Carpe Deum!
28 Febbraio 2017, 12:16:55 PM
L'uomo produce più male che bene in quanto finito, ma non sempre e visto che mi hai citato gandhi, penso sia un valido esempio. No il mio Dio non è il caso. NON INTENDO DIO COME LO INTENDI TU. Il caso determina lo svolgimento degli eventi. La fede è diversa riguarda l'Io e nient'altro al di fuori dello stesso. Mi avvalgo della facoltà di usufruire di questo servizio come tu ti avvali dell'utilizzo dell'irrazionalità di Dio. Non è un merito, non è un regalo è una consapevolezza. La concezione dell'Io è vero non differisce da quella di Dio, per il procedere logico, bensì per la certezza che detiene. L'Io è superiore proprio perchè reale, rispetto a Dio. La frase che hai coniato non è mia infatti non l'hai potuta citare: non è necessario sapere come e perchè esiste se si riesce a dargli uno scopo o un fine che giovi anche al prossimo.
#4
Tematiche Spirituali / Re:Che fare con l’io?
28 Febbraio 2017, 11:47:43 AM
Attenzione a ciò che dite! La fede è un salto nel buio se si ripone in qualcosa che neanche conosci (Dio). Io non ti conosco eppure so che tu esisti e la mia fede nei tuoi confronti non è un salto nel buio,bensì un passo nella luce. La risatina mi sembra un po' azzardata. Benvenuto nel mondo reale, che non è il pianeta Terra è l'universo! :)
#5
Tematiche Spirituali / Re:Che fare con l’io?
28 Febbraio 2017, 11:31:00 AM
Per passaggio dall'irrazionale al razionale intendo la presa di coscienza del sè (così come io la intendo). Per quando riguarda la seconda affermazione è Hegel.
#6
Tematiche Spirituali / Re:Carpe Deum!
28 Febbraio 2017, 11:26:23 AM
Il discorso come vedi diventa sempre più ampio. Tu chiami Dio, ciò che io chiamo Io. Le carattesriche sono diverse. La fede che ho in me stesso e negli altri non è la fede in Dio. Il concetto di Dio mi serve per il paragone con l'Io. La concezione di un'oggetività infinita della divinità si scontra con l'infinita soggettività dell'Io. Inoltre Io è superiore a Dio, in quanto esiste realmente e è da folli ammetere il contrario, mentre l'idea di Dio, per ora, è solo una supposizione. Non intendo egoista colui che crede in se stesso: penso piuttosto che sia quanto di più parsiomonioso ci possa essere. Me la canto me la suono e pretendo anche la mancia. E ora ti dimostro che la vita non è religione. Perchè senti il bisogno di credere in qualcosa di superiore? Hai forse paura che tu non possa bastare a te stesso e sei costretto dunque ad appellarti a qualcuno o qualcosa a cui sottostare? La vita non è religione, perchè la religione impone dogmi che devono essere accettati irrazionalmente. La religione non esiste siamo noi ad averla creata, come la matematica. Infine quello che io professo come Io non sei altro che te in questo momento, che stai cercando di convincermi della verità del tuo pensiero. Il caso genera ogni cosa, è dal caso che è tutto cominciato: Il big bang, è una teoria del caso.
#7
Tematiche Spirituali / Re:Che fare con l’io?
28 Febbraio 2017, 10:55:01 AM
Sbagli non sull'irrazionalità, ma sul passaggio dall'irrazionalità alla razionalità. Non voglio dire che ciò che è razionale è reale e viceversa, ma quando si parla di religione queto discorso può essere un cavallo di battaglia.
#8
Tematiche Spirituali / Re:Carpe Deum!
28 Febbraio 2017, 10:52:14 AM
Se ho fede in me stesso e negli altri a cui voglio bene, sono credente? A-teo è giusto come termine, in quanto non  indica la mancanza di fede come sentimento, ma l' A (da alpha privativo in greco) indica il "senza", in questo caso Dio. Non confondiamo la religione con  la vita. Per me dovrebbe essere qualcosa di totalmente soggettivo, e non necessariamente ancorata alla vita di un individuo.
#9
Tematiche Spirituali / Re:Che fare con l’io?
28 Febbraio 2017, 10:41:24 AM
Questa domanda non devi porla a me, quanto a te stesso... Quando ti sei veramente reso conto di essere vivo? Di contare qualcosa... Ora tu cercherai di ribaltarmi con le classiche domande esistenziali,ma concepisco tale ramo della filosofia in modo differente. Se spesso viene trattata come la filosofia della disperazione, io credo che ciò che tu faccia conti realmente. Sono un sognatore, lo so. Eppure tu fai la differenza in termini materiali, numerici e crei un precedente, facendo anche la differenza per le altre persone come il confronto che stiamo avendo. Tale confronto non sarebbe possibile se tu non ti proclamassi Io, cosa che anche se non te ne rendi conto stai facendo.
#10
Tematiche Spirituali / Re:Carpe Deum!
28 Febbraio 2017, 10:36:28 AM
Non posso dimostrare l'inesistenza di Dio, come tu non puoi dimostrare l'esistenza. Stiamo facendo un discorso e il tuo rimanere ancorato al pensiero degli altri, va contro ciò a cui io credo, ciò in cui io ripongo la mia fede. Da queste tue ultime parole deduco che hai letto fino a dove ti era più comodo senza cogliere neanche in minima parte ciò che voglio trasmettere.
#11
Tematiche Spirituali / Re:Che fare con l’io?
28 Febbraio 2017, 10:32:53 AM
Il criterio di possibilità nasce dalla sviluppo dell'Io. Un uomo può scegliere di vivero o morire, un animale è costretto a sopravvivere. La possibilità è inerente al principio di causalità e casualità. Se intende dirmi che Dio ci fornisce libera scelta, ciò non è vero: in quanto Dio, secondo il cristianesimo ha già deciso tutto per noi secondo il suo piano provvidenziale.
#12
Tematiche Spirituali / Re:Carpe Deum!
28 Febbraio 2017, 10:20:11 AM
Citazione di: 2γ il 27 Febbraio 2017, 22:39:11 PM
Prefazione
Non voglio prendere le distanze o cercare di trovare giustificazioni per quanto riguarda questo mio pensiero. Quel che penso è un  mio prodotto si può essere a favore o in disaccordo. Respingerò ogni critica qualora non sia costruttiva e ogni accusa infondata.
La critica è accettabile, ma manca di argomentazioni...
#13
Tematiche Spirituali / Re:Che fare con l’io?
28 Febbraio 2017, 09:12:01 AM
Il criterio di possibilità determina secondo me la libertà: è la scelta infatti una proclamazione dell' io, sia che riguardi l'affermazione, sia che riguardi la distruzione dello stesso (eremita per il distacco dalla società)BASTI PENSARE A ZARATHUSTRA. Il suo discorso è contradditorio e insostenibile. Es: Lo scetticismo è l'arma più forte di cui la Ragione si possa avvalere anche se è la reazione opposta alla stessa. Uno scettico per esser coerente dovrebbe dopo aver dubitato della realtà fenomenica e noumenica, dubitare anche di se stesso. Questo è impossibile. In conclusione la invito a  leggere il mio saggio pubblicato ieri dove pressento la mia visione dell'Io.
#14
Tematiche Spirituali / Re:Che fare con l’io?
27 Febbraio 2017, 22:54:38 PM
Citazione di: giona2068 il 25 Febbraio 2017, 21:58:09 PM
Citazione di: Angelo Cannata il 25 Febbraio 2017, 21:28:19 PMIn effetti, una volta che si sia deciso di distruggere l'io, mi sembra comprensibile che si sperimenti pace: tanti problemi vengono messi da parte.
Certo, chi decide di distruggere l'io ha delle solide ragioni spirituali che lo portano verso la pace, ma c'è anche la distruzione involontaria dell'io a seguito delusioni, sfiducia in se stessi, fallimenti ecc.... Quest'ultima ipotesi non porta ala pace ma alla depressione o altre malattie mentali. La cosa da non dimenticare è rispettare le persone perché rispettando loro rispettiamo le loro idee, le loro convinzioni ecc... che sono l'io. Questo occorre farlo anche quando siamo certi dell'altrui errore. Ogni persona ha i suoi tempi, se interveniamo a sproposito facciamo solo danni. In particolare possiamo/dobbiamo dare lo nostra testimonianza a chi sta cercando la via per modificarsi. Basta pensare a questo riguardo quando si offende qualcuno o qualcuno ci offende per comprendere il male che si arreca.


Nel disaccordo più totale. Considero  l'Io un principio necessario e indistruttibile. La distruzione dell'Io porta solo al Nirvana per il buddhismo ed allo scetticismo avanzato e contradditorio. Saresti capace di vivere al di fuori della società e a non proclamarti più Io? Impossibile. Gli eremiti pensano di vivere una vita in stretto contatto con la natura, in realtà non cercano che se stessi.
#15
Tematiche Spirituali / Carpe Deum!
27 Febbraio 2017, 22:39:11 PM
Prefazione
Non voglio prendere le distanze o cercare di trovare giustificazioni per quanto riguarda questo mio pensiero. Quel che penso è un  mio prodotto si può essere a favore o in disaccordo. Respingerò ogni critica qualora non sia costruttiva e ogni accusa infondata. "Considero una verità solo quando questa è per me" con questo aforisma (nonostane io non apprezzi molto Kierkegaard) riesco a superare il quotidiano impatto con le forze concomitanti, le quali sminuiscono la mia scomoda opinione su ciò che, invece, a loro fa comodo. Questo saggio non vuole attaccare nessuna religione in particolare, anche se, ahimè, il cristianesimo sarà onnipresente; odio il cristianesimo come ogni altra religione, il solo pensiero di verità che tenta di fissare mi produce conati. Non voglio uccidere il cristianesimo, ci ha già pensato il mio maestro. Io voglio fare un appello a tutti coloro che mi leggeranno: atei, credenti, agnostici leggettemi e formatevi una vostra opinione, anche del tutto contraria. Non c'è più tempo, dobbiamo prendere una decisione ed unirci.  Mi avvalgo della libertà di pensiero e di espressione anche per evadere la censura, visto che mi è stata negata la diffusione di tal pensiero più volte.
Carpe Deum!
Ancora oggi nel 2017 si crede in Dio. Cristiano, Islamico, Ebreo, Buddhista, non ha importanza: il problema è che si crede ancora in Dio. La prima domanda che dovete porvi per incominciare questo percorso è: che cosa mi dà Dio? Innanzitutto, si deve ripudiare ogni genere di risposta che non risponda veramente alla domanda; poi bisogna cercare la risposta in sè stessi e non nel prossimo, in quanto tu non sei nessun altro se non te stesso. Non riesco a trovare differenze tra le varie comunità religiose ed un branco di pecore guidate dal pastore e dal maremmano. La vita è un dare e un ricevere, è un principio inconfutabile, alla base di ogni sitema economico e di qualsiasi interazione sociale. Ogni confutazione di tal principio è una menzogna: basta fare i moralisti ed i falsi anti-materialisti! Chiunque vive una vita contro tal principio contaddice se stesso e gli altri. Dopo aver compreso che Dio non può dare nulla all'infuori dell'idea stessa di una giustificazione esistenziale, basata su una semplice supposizione immaginaria, si arriva alla seconda e ultima domanda: perchè sento la necessità di Dio? Ho davvero bisogno di qualcos'altro nella vita? La mia risposta è no. Il cristianesimo non ci dà altro che una prospettiva morale, ma essa è futile, perchè in realtà non è altro che le semplici regole della convinvenza civile, la quale è strettamente necessaria in una società e che dovrebbere essere insegnata ai propri figli. Comunque il senso della religione è avvicinarsi o in vita o oltre la stessa a Dio (Nirvana per il buddhismo), ma l'ebraismo, qui, si differenzia dalla concezione trascendentale di questo Dio lontano e irraggiungibile perdendo di credibilità e di senso. In ogni caso gli uomini hanno ancora bisogno di Dio, perchè non vogliono credere in se stessi, e dunque ripogono la loro fede altrove. Non c'è cosa più bella del soddisfare se stessi e gli altri, entro i limiti del diritto e della libertà; Io mi scaglio contro tutti quelli che prendono decisioni al posto degli altri: dal bambino battezzato per ordine dei genitori, alla ragazza promessa in sposa contro la sua volontà. "E la mia giustizia calerà su di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli": con ciò voglio esplicitare il passaggio della fede in Dio alla fede per l'umanità; ma gli uomini sono cattivi e sembra che solo tu sia il buon samaritano, così qualcosa cambia e conosci te stesso. Ogni cosa che ti riguarda riesci veramente a farla di tua proprietà. Comprendi a pieno la tua esistenza, che non deve avere un fine o uno scopo, se non all'infuori di quello che tu vuoi dargli. Tutto ciò di cui sto parlando non è l'esteta, non è il morale, non è il religioso, è il consapevole. Quando sei da solo non puoi che parlare con te stesso e questo è il tuo pensiero, non intraprendi una vera e propria conversazione, ma arrivi a contemplare la tua essenza. L'uomo ha ancora bisogno di Dio perchè è debole, perchè ha paura della morte, perchè vuole avere certezze, anche se false. La collettività lo costringe a restare chiuso nella gabbia per ordine di chi è più potente, così prova ad aprire la gabbia ed esce. Una volta uscito è spaventato dall'immensità di tutto e non vuole accettare la neutralità della sua posizione, così ritorna nella gabbia e ne mette un lucchetto: questo è quello che io defisco religione. L'ateo è differente una volta uscito dalla gabbia pensa che la sua libertà sia la liberazione dalla necessità dell'infinito, ma è in realtà fuggito dalla gabbia, in un'altra gabbia. Alcuni li chiamano deliri di onnipotenza, ma io non sono d'accordo, in quanto allora anche la teoria del singolo potrebbe esserlo. Io dico di mettere Dio al suo posto, ovvero fare di ogni vivente un Dio, in quanto dovrebbe essere onnipotente nei confronti della sua vita. Ho bisogno che la mia Italia divenga laica, ma la città del vaticano essendo il fulcro del turismo, gode di privilegi economici, i quali portano ad interferire indirettamente con la politica (es: legalizzazione delle droghe leggere, tassazione della prostituzione e eutanasia). Amo me stesso, chiamatemi Narciso, ma piuttosto morire se la pensassi diversamente. Dopo la tua morte non ci sarà il nulla, il Nirvana, il Paradiso o 72 vergini: ci sarà ciò che hai lasciato ai tuoi figli che lasceranno ai loro figli. Tu vivrai in eterno nella successione, come i tuoi precedenti vivono in te. Non abbandonare Dio, divienilo. Non seguire il pensiero degli altri, segui il tuo. Sappi che io ti amo e anche se tu mi odi, io ti amo perchè se ti odiassi, odierei me stesso: non siamo poi così diversi. Il mio amore non differisce dal tuo, e io mi arrabbio se questo amore non lo rivolgi a me, ma a Dio. A te Dio non sta dando e mai ti darà niente, Io ti sto dicendo ora la mia condizione da povero uomo, che non possiede nulla di realmente prezioso se non la voglia di farti vivere la tua vita, nel modo che tu vuoi (non infrangendo la propria libertà e quella altrui).
-2γ