Riporto qui' sotto una riflessione che riguarda una categoria dello spirito umano,frutto della mia riflessione.
Il documento è una mia bozza.
:"Distinguo una particolare forma nelle categorie dell'essere umano:L'uomo deleterio. Tale forma ,che determina un'attitudine introversa e limitata ,si manifesta nello spirito deleterio , coerente con il carattere malevolo dell'esistenza umana,che determina nell'uomo un'azione disgregativa che, corrodendo la coscienza attraverso la quale l'individuo stesso agisce ,determina in esso comportamenti che tendono ad annichilire ciò che chiamo l'oggetto di interesse tra due individui.In altre parole,l'uomo deleterio è vittima della vita e tale condizione,a carattere disgregativo,pur non limitando ma spesso enfatizzando la socievolezza dell'individuo ,intacca la durevolezza del rapporto tra un essere e l'uomo deleterio, che in tal modo asseconda l'azione distruttiva del proprio Io ,ampliando il proprio dolore e palesando a se il volto orrido del ritratto della vita umana.Ma mi chiedo perché il male prevalga sul bene, perché sia più facile distruggere che creare ,perché la morte dolga meno della vita.Tale quesito ad oggi non si è ancora rivelato ,ciò che è certo è che tale condizione terrestre si sia inevitabilmente proiettata nell'esistenza umana, attraverso ciò che ribadisco essere lo spirito deleterio ,manifestando l'esclusività del rapporto tra l'uomo e il mondo che egli abita."
Il documento è una mia bozza.
:"Distinguo una particolare forma nelle categorie dell'essere umano:L'uomo deleterio. Tale forma ,che determina un'attitudine introversa e limitata ,si manifesta nello spirito deleterio , coerente con il carattere malevolo dell'esistenza umana,che determina nell'uomo un'azione disgregativa che, corrodendo la coscienza attraverso la quale l'individuo stesso agisce ,determina in esso comportamenti che tendono ad annichilire ciò che chiamo l'oggetto di interesse tra due individui.In altre parole,l'uomo deleterio è vittima della vita e tale condizione,a carattere disgregativo,pur non limitando ma spesso enfatizzando la socievolezza dell'individuo ,intacca la durevolezza del rapporto tra un essere e l'uomo deleterio, che in tal modo asseconda l'azione distruttiva del proprio Io ,ampliando il proprio dolore e palesando a se il volto orrido del ritratto della vita umana.Ma mi chiedo perché il male prevalga sul bene, perché sia più facile distruggere che creare ,perché la morte dolga meno della vita.Tale quesito ad oggi non si è ancora rivelato ,ciò che è certo è che tale condizione terrestre si sia inevitabilmente proiettata nell'esistenza umana, attraverso ciò che ribadisco essere lo spirito deleterio ,manifestando l'esclusività del rapporto tra l'uomo e il mondo che egli abita."