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Messaggi - Merylou

#1
Citazione di: Jean il 27 Luglio 2017, 08:19:00 AM

... un giorno di 44 anni fa un ragazzino e una ragazzina appena adolescenti scapparono assieme...


"Giuro, che primo poi ti vengo a riprendere". Era il 1973 e, nella periferia di Roma, un ragazzino sinti di 14 anni, si chiamava Giuseppe Mastini, si innamorò di una ragazzina un anno più grande di lui: Giovanna Truzzi, anche lei di una famiglia nomade.

Tornarono a casa dopo qualche giorno, i genitori dissero loro che non avrebbero mai più dovuto vedersi. Così è stato, fino al 30 giugno scorso. Quando Giuseppe Mastini, che nel frattempo era diventato Johnny lo Zingaro, un bandito, un omicida condannato all'ergastolo, un'icona del crimine degli anni '80, ha deciso di fuggire dal carcere.

Era l'ennesima volta, la terza dicono i ritagli dei giornali dell'epoca, ma erano trent'anni che non provava più a scappare. Questa volta infatti era diverso: Johnny non era fuggito per la libertà, ma per l'amore. In uno dei suoi permessi lavorativi, concessi dall'istituto penitenziario di Fossano per svolgere attività nella scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, ha incontrato alcuni vecchi amici sinti romani.


Gente che non vedeva da quando era ragazzino. Non hanno ricordato i tempi delle rapine, dei colpi nelle ville, di quegli omicidi che gli sono costati l'ergastolo. Ha fatto loro soltanto un nome: "Giovanna, ve la ricordate Giovanna?". Se la ricordavano. Di più avevano il suo numero di telefono: viveva in Toscana da anni, aveva quattro figli grandi. Johnny il bandito non ha resistito. L'ha chiamata: "Ti ricordi?" le ha detto. "Non ti ho mai dimenticato" gli ha risposto.

Così hanno organizzato la fuga, lui da Fossano lei da Pietrasanta, dove era agli arresti domiciliari. Il 30 giugno Johnny lo Zingaro è salito su un taxi che lo ha portato alla stazione di Genova. Ha preso un treno che lo ha portato a Viareggio, dove ha trovato lei che lo aspettava. A casa Giovanna aveva lasciato una lettera per i suoi figli: "Scusate, ma scappo con l'amore della mia vita".
Lui ergastolano, lei agli arresti domiciliari: Affinità elettive! 


Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiero in gran tempesta,
non donne di provincie, ma bordello!

Un tempo gli zingari erano dediti alla chiromanzia, alla cartomanzia; simpatici saltimbanchi. Mi ricordo quelli che giravano con l'uccellino in gabbia che beccava il bigliettino della buona sorte.
Chissà cosa li ha resi ben disposti alla delinquenza; al massimo rubavano galline. Dev'essere successo qualcosa nella società che ha scatenato quel lato più aggressivo e degradante. Anche nel loro solito abbigliamento sono cambiati: non vestono più con le tipiche gonne svasate e plissettate, lunghe e a fiori.
Il mondo sta cambiando... in peggio.