Citazione di: Kob il Oggi alle 09:29:54 AMÈ l'idea stessa di perfezione a suscitare sospetti. Infatti non c'è esperienza umana che rimandi concretamente ad essa, in ambito naturale, sociale o della vita interiore.Non bisogna pensare che la mia Perfezione sia il perfezionismo, un ideale che si raggiunge con sforzo e grande impegno. Posso tradurlo anche con Correttezza. Se dico 1+1=2 sono corretto, perfetto, se dico 1+1=3 non lo sono. Per cui non è un ideale irraggiungibile. Ripeto che anche nel Nulla c'è la Perfezione, per cui essa si può ottenere senza fare nessuno sforzo.
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Penso ci possa essere una filosofia della perfezione solo nel caso in cui l'attenzione venga focalizzata su tentativi, sempre un po' disperati, di lavorare al cammino: per adesso concentriamoci sul prossimo passo, piede e gamba destra in avanti, ed evitiamo di precipitare nel dirupo, tutto qua, poi si vedrà...
Ma una roba del genere per dirla tutta non è più una filosofia della perfezione, piuttosto una filosofia della salvezza.
Citazione di: Ipazia il 23 Agosto 2025, 15:46:32 PM1. quando si sono instaurate aggregazioni di potere oligarchiche in forma stato.Però questo accade in maniera abbastanza bipartisan, quindi la tua tesi è che essenzialmente tutte le parti politiche coinvolte sono "complici" ed questo processo è parte di uno svuotamento della democrazia, se ti seguo correttamente.
2. I vantaggi per chi detiene il potere sono di prevenire la perdita del potere, colpendo indiscriminatamente ogni dissenso, visto come potenziale minaccia. La persona giusta del processo (alle intenzioni) per chi non ha potere è la terza plurale, non la prima.
Citazione di: Il_Dubbio il 23 Agosto 2025, 12:35:09 PM......A me è sempre sembrato che quello che tu descrivi era un modo di portare nella vita di tutti i giorni un atteggiamento che però aveva un fondamento in un principio giuridico.
tendendo a farla sempre facile faccio un esempio............
Citazione di: Il_Dubbio il 23 Agosto 2025, 10:08:00 AMon mi viene nulla invece su una intenzione, che non ha prodotto alcun tipo di fatto, che sia perseguibile penok, quindi tu sostieni che quando si parlava di "processo alle intenzioni" si intendeva "processo alle intenzioni non concretizzate".
Citazione di: Kob il Oggi alle 09:29:54 AMla logica infatti è un sogno, il sogno di scarnificare il linguaggio dal suo corpo simbolico. Un linguaggio puro, immacolato, scevro dal potere evocativo della parola.Una nota: la logica non è sogno, è concretamente ciò che usiamo per formulare frasi di senso compiuto. Il problema può sorgere quando si pensa di poter ridurre tutto l'uso del linguaggio alla sola dimensione logica, in un monismo il cui progetto neopositivista è fallito il secolo scorso. Buttare via la logica in favore di un uso solo retorico, emotivo e poetico del linguaggio, significherebbe vaneggiare, così come parlare solo per funzioni logiche sarebbe parimenti sterile ed inutile, come qualunque formalismo privo di contenuto reale.
Citazione di: Ipazia il Oggi alle 09:03:08 AMIl mondo/modo in cui viviamo sottintende la sua antropizzazione, ma si può fare ricerca anche senza trascendenti narrazioni antropiche. Limitandosi al trascendentale (natura per noi) kantiano della descrizione e a condivise ragionevoli prescrizioni.Nella misura in cui ci appare antropica la narrazione è da rivedere, sono d'accordo.