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"Evolutio"

Aperto da doxa, 21 Ottobre 2025, 11:42:11 AM

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doxa

Nella lingua latina il termine evolutio deriva da evolvere: parola composta, formata da "ex" (= fuori) + "volvere": indica l'atto di srotolare un papiro contenente un testo da leggere. 

Da "evolutio" deriva "evoluzione".

"Evolutio" è anche il  titolo della mostra romana nel Museo dell'Ara Pacis, fino al 9 novembre, dedicata al ruolo delle infrastrutture nel progresso socioeconomico dell'Italia: 120 anni di strade, ponti, dighe, metropolitane ed edifici. Fino al Ponte di Messina.

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webuild.evolutio.museum

La  società Webuild deriva dall'italiana "impregilo", famosa azienda per le grandi infrastrutture in tutto il mondo. 
1960: le società Impresit, Girola e Lodigiani crearono la "Impregilo".

2014: la fusione per incorporazione di Salini S.p.A. in Impregilo S.p.A.  crea il gruppo Salini Impregilo".
2020: Il gruppo Salini Impregilo cambia nome in Webuild, per sottolineare la strategia di crescita e l'ancoraggio al verbo "costruire" ("build").

Ha all'attivo 3.700 grandi opere realizzate nel mondo dall'inizio del XX secolo, per questa ragione è considerato leader mondiale nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse (ora è impegnato in 150 progetti in 50 Paesi del mondo con 95 mila persone al lavoro). La mole di realizzazioni ha prodotto un archivio storico multimediale di 1,5 milioni tra foto e video, la base per il racconto della mostra.

È di fatto la storia economica e sociale dell'Italia rivista accanto alla realizzazione delle grandi opere e delle infrastrutture, cioè gli strumenti e i servizi che caratterizzano la contemporaneità.

Il percorso  della mostra propone aree tematiche: energia, acqua, trasporti, edilizia urbana, tecniche costruttive. Ci si muove seguendo il filo dei decenni: lo sviluppo energetico (dal 1930, con il valore fondamentale dell'elettricità), la crescita del sistema idrico (dal 1940, con un focus sulle dighe), le metropolitane (dal 1950), lo sviluppo delle metropoli (edifici civili, culturali, sportivi e ospedali dal 1960), la rivoluzione dei trasporti tra autostrade, alta velocità e ponti (dal 1970) e il lavoro, com'era ieri e come è oggi, puntando i riflettori sui  lavoratori.

Alcuni apparati di edutainment permettono ai visitatori di immergersi in tante diverse realtà. Per esempio ci si può sedere nella cabina di comando di una escavatrice e cominciare uno scavo. Oppure si può impugnare una lampada del tempo che cancella gli antichi treni a vapore e riporta l'Alta Velocità, oppure fa sparire le lavandaie impegnate nei fiumi e lascia apparire le lavatrici di oggi. In un corridoio improvvisamente ci si ritrova a bordo di una modernissima metropolitana, in un altro ambiente il visitatore è al centro di uno dei grandi tunnel del Novecento, per esempio il Gran Sasso.

La mostra fa riemergere tappe importanti del passato e forse sconosciute alle generazioni di oggi, come il ciclopico spostamento dal 1964 al 1968 dei Templi di Abu Simbel in Egitto (di cui l'Italia fu protagonista con Impregilo) per la costruzione della diga di Assuan che assicurò elettricità a milioni di cittadini egiziani e all'industria di quel Paese. Il complesso voluto da Ramses II nel XIII secolo a. C. venne spostato di 280 metri e alzato di 65 su una collina artificiale, ogni pezzo segato artigianalmente a mano per consentire il lavoro delle più avanzate soluzioni ingegneristiche, permettendo di mantenere intatto l'asse con gli astri e il sole, quindi l'orientamento originario.