I sofoni (spoilers sulla trilogia "Il problema dei tre corpi" )

Aperto da fabriba, 29 Agosto 2025, 18:53:26 PM

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Il_Dubbio

Citazione di: fabriba il 04 Settembre 2025, 11:53:34 AMSul "ci sarà un dolo", non necessariamente, magari uno vuole semplicemente costruirsi una reputazione accademica con minima spesa (temporale) e massima resa, e crea un fake study su -mettiamo- la capacità conduttiva del nanomateriale sperimentale X.

Questo esempio però dovrebbe penso ridimensionare la tua frase finale: non è che perché non c'è un danno concreto e misurabile immediato, allora non c'è un danno.

Quando è arrivato internet, e con un clik trovavi tutto quello che cercavi, molti sono riusciti a diventare dottori, fisici, avvocati, giudici, praticamente grandi esperti di tutto. Chiaramente questo ha provocato dei "danni" collaterali. Perchè se è vero che le informazioni ci servono per capire in che mondo viviamo, è pur sempre vero invece che se ti serve qualcosa in modo concreto devi necessariamente rivolgerti all'esperto e non a internet. I danni ci sono stati perchè alcuni, pensando di avere le informazioni che gli servivano solo navigando in internet, hanno fatto di testa loro evitando di rivolgersi all'esperto. Vogliamo oscurare internet per questo? 

Poi se l'esperto stesso si affida a falsi studi per rimpolpare il suo curriculum per me commette un reato. Per lo meno se fosse scoperto dovrebbe essere cacciato dal settore per cui lavora. 

A margine dico anche che ci sono migliaia di ricerche di settore (sempre con un fine scientifico) che nascono con degli errori all'insaputa degli stessi scienziati che eseguono quegli esperimenti. E' prassi quindi ripetere piu volte lo stesso esperimento (da gruppi diversi di scienziati) fino alla eliminazione di ogni tipo di errore possibile o immaginabile. 
Per cui se uno scrive sul suo curriculum di aver scoperto un materiale superconduttore a raggi x (che mi sto inventando ora) deve poter definire perfettamente l'esperimento che ha eseguito. Poi ci sono i teorici, che indicano un modo per trovare a creare un materiale superconduttore a raggi x. Se quel esperto ha inserito un falso studio teorico nel suo curriculum e fosse scoperto dovrebbe essere radiato. Comunque io non credo si faccia carriera in questo modo. Si fa carriera se le cose dette sul curriculum sono vere e producono dei risultati. Altrimenti stiamo mettendo in discussione ogni tipo di ricerca non solo falsi studi ma anche quelli veri, che equivale nell'esempio di prima, a oscurare internet per bloccare ricerche fai da te.

iano

Citazione di: Il_Dubbio il 05 Settembre 2025, 10:27:16 AMPoi se l'esperto stesso si affida a falsi studi per rimpolpare il suo curriculum per me commette un reato. Per lo meno se fosse scoperto dovrebbe essere cacciato dal settore per cui lavora.
Sarebbe quantomeno uno scienziato che ruba lo stipendio.
Non è il solo a farlo, e l'essere scienziato non dovrebbe essere considerato un aggravante.
Se ciò si crede è perchè lo si considera impropriamente un sacerdote della verità, che la dissacra perciò con delle falsità.
In effetti la ruberia dello scienziato ha minori conseguenze di altre, perché la scienza possiede i suoi anticorpi, la falsificabilità.
Non c'è bisogno della denuncia per avviare il processo. Provare a falsificare ogni teoria è il vero lavoro degli scienziati.
Male che vada i falsi studi sono  una buona palestra di allenamento per il lavoro degli scienziati.

 
Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

fabriba


Mi pare di notare una tendenza diffusa a sottovalutare la pericolosità di uno scienziato "rogue"**, e sono colto di sorpresa: uno scienziato è uno che lavora alla teoria delle cose, e la teoria ha implicazioni pratiche molto reali... siamo in un forum di filosofia, mi sembra un punto cardine della materia, è per questo che vengo colto di sorpresa!

Se Einstein non avesse teorizzato E=mc2.... come piace dire agli americani: a quest'ora in Europa parleremmo tutti tedesco!
(è solo un esempio, mi pareva calzante pur coi suoi evidenti limiti, ma non fossilizziamoci su questo, è il principio sotteso che conta)


 (** tipo il protagonista di mission impossible in rogue nation... che non hanno mai tradotto e adesso finisce che uno non sa come si dice rogue in italiano... ho anche cercato, ma una parola che mi convince non l'ho trovata!)

Ipazia

Scienziato canaglia, piuttosto un truffatore corrotto che uno scienziato (escludendo la corruzione come scienza), come quelli onnipresenti in covidemia ancora turpemente attivi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Citazione di: fabriba il 05 Settembre 2025, 17:12:32 PMSe Einstein non avesse teorizzato E=mc2.... come piace dire agli americani: a quest'ora in Europa parleremmo tutti tedesco!
Se i geni avessero tutto questo potere sarebbe un bel problema.
Per fortuna, ad esempio, Hitler non lo era, e in un certo senso neanche Einstein lo era, nel senso che da solo non avrebbe potuto fare tutto ciò che gli si attribuisce, ma se si dovessero individuare ed attribuire tutti i meriti e demeriti, riportandoli, sarebbe impossibile scrivere i libri di storia.
Se dire che Einstein ha inventato la relatività non è un fake news, non è neanche lontanamente tutta la verità.
Anche se non appariamo sui libri di storia, per quanto piccola, ognuno di noi ha la sua parte.
La scienza, e purtroppo anche il nazismo, sono imprese umane.
Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

Kob

Prima un paio di note sul testo di Cixin Liu: si tratta di un grande romanzo, di grande qualità anche dal punto di vista prettamente letterario. Purtroppo la traduzione italiana è stata fatta su quella inglese, dunque è inevitabile che molte sfumature linguistiche siano andate perse. Questo doppio passaggio, ahimè, è abbastanza frequente per la letteratura giapponese e cinese. Tuttavia il testo è di qualità letteraria di gran lunga superiore a quella dell'ultimo romanzo di Bret Ellis, uscito qualche mese fa, o ai volumi di Knausgard, così tanto per fare due esempi di opere che hanno avuto una critica favorevole.
È il caso dunque di avvicinare Cixin Liu come se fosse uno Stanislaw Lem più che il fortunato autore di un bestseller di fantascienza.

Venendo al tema: rispetto al problema dei falsi studi, con i sofoni non si attua un'operazione di svalutazione della scienza. Si tratta di un vero e proprio sabotaggio della ricerca di base, in particolare delle osservazioni sugli esperimenti con gli acceleratori di particelle (è lì infatti, secondo l'autore, che avvengono i salti decisivi della tecnologia).
Al di là del fatto che si tratta di una strategia aliena più o meno inverosimile, la cosa interessante – ed è forse questo il tema centrale del romanzo – è la formazione sulla terra di un gruppo di collaborazionisti. Alcuni, più ingenui e idealisti, pensano che gli alieni saranno in grado finalmente di educare il genere umano e di estirpare la violenza dalla civiltà. Altri, completamente disillusi su homo sapiens, desiderano solo l'annientamento della specie umana.
[Una cosa interessante: viene citato il rapporto RAND. In effetti la RAND (quella strana società americana para-governativa famosa, per esempio, per gli studi sulla guerra nucleare pensata come opzione possibile, come soluzione militare realistica) aveva realizzato negli anni '70 uno studio sugli effetti di un contatto con civiltà aliene. La conclusione era che anche senza un'invasione gli effetti sarebbero stati catastrofici.]
Che cosa fare allora?
La prima flotta di alieni è appena partita. Visto la distanza impiegheranno 450 anni ad arrivare sulla terra. Il loro esplicito progetto è impossessarsi della terra e sterminare la specie umana (dalle informazioni ricevute dai collaborazionisti l'idea che si sono fatti di noi è che siamo violenti, aggressivi, crudeli: hanno torto? Quindi il piano di sterminarci come se fossimo degli insetti dannosi tutto sommato non sembra essere poi così irrazionale...).
L'umanità a questo punto, se vuole sopravvivere, non può più permettersi di cazzeggiare con le cose che di solito fanno girare il mondo (soldi, ricerca di potere, dominio di una nazione sulle altre ecc.). Deve usare i secoli che mancano al contatto alieno per riuscire a compiere un autentico balzo tecnologico ed essere all'altezza della scienza aliena.
Probabilmente questi temi saranno trattati negli altri due volumi della trilogia.
È interessante però ragionare non solo sulle ragioni dei collaborazionisti, ma anche su come la civiltà umana, messa alle strette da una minaccia del genere, possa reagire, cioè se riesca o meno riorganizzare a fondo se stessa, trascendendo certi conflitti ecc.
Per cui se proprio si volesse creare un falso, oggi intendo, nella realtà, questo potrebbe essere un nobile (e disperato) obiettivo per mutare l'inerzia della civiltà.
Il problema ecologico – reale – non è riuscito a modificare granché.
Che serva qualcosa di più assurdo e terribile?

ps.: ma io, riflettevo, da che parte mi schiererei? Dalla parte dei collaborazionisti, dei traditori dell'umanità intera? O di chi si affannerebbe per ulteriori sviluppi tecnologici e cercare quindi di salvare la civiltà umana come se questa fosse il valore supremo? Il valore supremo è la sopravvivenza della civiltà umana? O c'è un limite oltre il quale si possa dire esausti: non vale la pena continuare...

iano

Citazione di: Kob il 08 Settembre 2025, 11:17:16 AMps.: ma io, riflettevo, da che parte mi schiererei? Dalla parte dei collaborazionisti, dei traditori dell'umanità intera? O di chi si affannerebbe per ulteriori sviluppi tecnologici e cercare quindi di salvare la civiltà umana come se questa fosse il valore supremo? Il valore supremo è la sopravvivenza della civiltà umana? O c'è un limite oltre il quale si possa dire esausti: non vale la pena continuare...
Di solito  tentiamo tutte le strade,  grazie al libero arbitrio.
La mia scelta, per quel che vale, e  vale solo se libera, è di non interrompere il gioco.
E, sempre per quel che vale, ti faccio i miei complimenti per la tua recensione.
A seguito della sua lettura, adesso, sarò costretto a comprare il libro ,e poi magari anche gli altri due, alla faccia del libero arbitrio... 

 
Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

Phil

Questo scenario del male comune che vede unirsi nemici storici contro un nemico che li minaccia entrambi, mi ha fatto tornare in mente un copione già noto ai cartoni animati degli anni ottanta: solitamente i buoni e i cattivi uniscono le forze, il male comune viene sconfitto, poi il cattivo approfitta della situazione per attaccare a sorpresa il buono che, in quanto tale, non può perire (almeno narrativamente) e riesce a salvarsi. Come sempre, il cattivo si conferma cattivo e infido mentre il bene supera le difficoltà e alla fine vince sempre.
Ovviamente la realtà non è un cartone animato degli anni ottanta: una volta sgominati gli invasori alieni con la guerra, che si confermerebbe così strumento di soluzione alla violenza altrui, cosa succederebbe sulla Terra fra i soliti confinanti-litiganti, dopo tale conferma, ora che questi sono dotati di armi così potenti da sconfiggere persino gli alieni?
Non è poi strana la logica per cui una popolazione aliena, forse infastidita dal nostro esser violenti fra noi (violenza che quindi non li tange direttamente), decidano di risolvere questo fastidio galattico proprio con la violenza, che evidentemente aborrano solo se praticata dagli altri sugli altri? Oppure anche loro sono del partito, tipicamente terrestre, che si adopera per portare la pace (anche a costo di fare 450 anni di viaggio galattico) e poi trattenersi un po' sui nuovi territori conquistati-pardon!-pacificati per vedere quel che c'è e come ci si sta?

Comunque la figura narrativa dell'alieno è sempre un utile antidoto all'antropocentrismo: ci ricorda che per altri noi siamo solo una specie animale, che in quanto tale può evolversi ed estinguersi in modo perfettamente naturale, lasciando che siano altre specie a restare sul palcoscenico della vita. Noi abbiamo fatto estinguere alcune specie, quindi che altre specie, aliene o meno, facciano estinguere noi è a suo modo logico e naturale. Anche se noi ci pensiamo autori del nostro destino fino al punto in cui l'eventuale estinzione della razza umana è (quasi?) sempre prospettata come fenomeno dovuto ad attività umane, mai esogeno (suppongo che anche in film e libri di tentata estinzione umana da parte aliena, gli uomini la facciano sempre franca).
Ci sarebbe poi un filo sottile fra l'accettazione della finitudine individuale e quella della propria specie, ma è un filo che tesse una trama che il nostro istinto di sopravvivenza non gradisce, troppo perturbante e comunque socialmente improponibile.

Kob

Citazione di: Phil il 08 Settembre 2025, 15:05:09 PM[...] Oppure anche loro sono del partito, tipicamente terrestre, che si adopera per portare la pace (anche a costo di fare 450 anni di viaggio galattico) e poi trattenersi un po' sui nuovi territori conquistati-pardon!-pacificati per vedere quel che c'è e come ci si sta?


:D  In effetti non ci avevo pensato. Da un autore cinese sarebbe stata una metafora proprio azzeccata sull'occidente...
Ma nel romanzo gli alieni sono sinceri: devono scappare dal loro mondo caotico formato da tre Soli destinato alla catastrofe. E la Terra potrà essere per loro una nuova casa solo riuscendo, tramite sabotaggio "interstellare", a mantenere intatta la differenza tecnologica tra le due civiltà, per poi risolvere in loco il problema della presenza degli umani...

fabriba

Se la buttiamo sul letterario, il secondo libro è il più bello della serie secondo me.

Nota sul primo: tenere una fotocopia della lista dei personaggi a lato, perché i nomi cinesi dicono poco, ci si confonde, e onestamente nella traduzione italiana almeno la persona di nome "Lei" avrebbero potuto rinominarla in qualcosa di meno ambiguo!   ::)

Il_Dubbio

Citazione di: fabriba il 08 Settembre 2025, 16:11:57 PMSe la buttiamo sul letterario, il secondo libro è il più bello della serie secondo me.

Nota sul primo: tenere una fotocopia della lista dei personaggi a lato, perché i nomi cinesi dicono poco, ci si confonde, e onestamente nella traduzione italiana almeno la persona di nome "Lei" avrebbero potuto rinominarla in qualcosa di meno ambiguo!  ::)
Tu dici che Samira Lui bisogna rinominarla? 
In effetti la prima volta che ho letto di Lui, pensavo ad un travestito, no al cognome  :D
poi vedendola bene, anzi meglio, dopo tutto, al massimo è rifatta  :D

fabriba

Citazione di: Il_Dubbio il 08 Settembre 2025, 17:23:54 PMTu dici che Samira Lui bisogna rinominarla?
In effetti la prima volta che ho letto di Lui, pensavo ad un travestito, no al cognome  :D
poi vedendola bene, anzi meglio, dopo tutto, al massimo è rifatta  :D
Ma magari si chiamasse "Michele Lei" ... no... Lei è il primo nome, e l'unico nella maggior parte dei casi... e finisci per leggere frasi come

Come sta Lei? Lei sta bene, e lei? Io sto bene, come Lei e lei.
Dopo 50 pagine inizi a fare caso alle maiuscole, ma non comprate mai un audiobook  :))

fabriba

Per chi è stato interessato nella discussione,  è uscito oggi un articolo su Il Foglio,  a titolo Così le pubblicazioni scientifiche sono diventate solo un mezzo per fare carriera di Enrico Bucci.

Non parla di  fake papers,  ma le precondizioni di cui parla in dettaglio, e che portano alle conseguenze riassunte nel titolo dell'articolo,  sono almeno in parte sovrapponibili a quelle che portano ai fake studies/papers.

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