Secondo quanto scriveva Cornelio Nepote, così come riportato da Pomponio Mela: "Quando Quinto Metello Celere era proconsole in Gallia aveva ricevuto in dono dal re germanico dei Boti alcuni schiavi <<indiani>> (cioè provenienti dall'India). Chiedendo loro come fossero giunti fin lì, seppe che erano stati strappati al litorale indiano dalla forza delle tempeste e stremati e quasi morti erano infine arrivati sulle spiagge della Germania".
***
Anche Plinio il Vecchio, accenna a questa storia, sostenendo che essi provenivano dall'India attraverso il mar Caspio, che si riteneva collegato sia all'India che al Mar Baltico, da cui sono bagnate le coste della Germania; il che, ovviamente, costituiva una credenza errata.
***
Poichè, ovviamente, non era possibile che i navigatori in questione provenissero dall'India attraverso il mar Caspio, nè potevano essere giunti in Germania "periplando" l'Africa, considerato che avevano una fisionomia completamente diversa da latini, celti e germani, e parlavano una lingua sconosciuta, alcuni moderni ritengono che si trattasse, sì, di "Indiani", ma nel senso di "Pellerossa americani"; la cui fisionomia, all'epoca, poteva essere effettivamente confusa con gli "Indiani" dell'"India".
Ed invero, almeno "teoricamente", la Germania è più facilmente raggiungibile attraversando l'Atlantico, che non "periplando" l'Africa dall'India.
***
A mio parere, invece, la cosa più probabile è che si trattasse di Ugro-Finnici provenienti dalla Lapponia o dalla Finlandia, i quali.
a)
Parlano una lingua non indoeuropea.
b)
Hanno caratteristiche somatiche non indoeueopee;
c)
Sono molto più vicini alla Germania, di quanto non lo fossero gli Amerindi.
***
Però, ovviamente, tutto è possibile! :)
***
Semmai è un po' più probabile un'altra ipotesi, per quanto ancora più sorprendente; e, cioè, che le originarie popolazioni della Scozia, cioè i Pitti, fossero di provenienza americana, discendenti delle tribù pellerossa Micmac.
***
Al riguardo, infatti, esistono i seguenti "indizi" (o "coincidenze" a piacer vostro):
.
1)
Secondo i resoconti romani, a differenza di tutte le altre popolazioni (celte) della Britannia, i Pitti indossavano un "perizoma", dalla forma molto simile a quello che poi si scoprì essere tipico dei pellerossa.
A differenza di quello dei altri pellerossa, il perizoma dei Micmac era però particolarmente lungo nella zona pubica, tanto da rassomigliare ad un primitivo "kilt"; tanto più che, a differenza degli indumenti sia dei celti che dei pellerossa, il suo tessuto e colore era diverso per ciascun clan.
.
2)
Sia i Britanni, sia soprattutto i Pitti, si presentavano in battaglia "colorati"; per cui i Romani definirono i secondi, appunto "Picti" (cioè "dipinti").
Ma poi scoprirono che, a differenza dei Britanni, che effettivamente si "dipingevano" il corpo, i Pitti, invece, se lo "tatuavano"; come, appunto, facevano i MIcmac in America.
.
3)
Come tutti gli altri pellerossa, i Micmac indossavano copricapi piumati; ed il rango di chi l'indossava era determinato dalla quantità di piume.
Tale uso esisteva anche tra i Pitti, in Scozia, che erano gli unici europei a indicare il proprio rango per mezzo di piume sulla testa; nessun popolo indoeuropeo ha mai fatto una cosa del genere.
.
4)
Sia i Micmac sia i Pitti avevano tradizioni matriarcali, nel senso che gli individui risalivano alle origini della loro famiglia attraverso il nome della madre e non attraverso il nome del padre; questo a differenza dei Britanni, e di tutti gli altri Europei.
A parte questo, le donne sedevano sia nei consigli dei Pitti sia in quelli dei Micmac (e degli Irochesi); il capo tribù era sempre un uomo, ma erano anche le donne ad eleggerlo.
Anche questo sia a differenza dei Britanni, sia di tutti gli altri Europei; i quali, magari, potevano potevano nominare come regina una donna (vedi Budicca), però le donne non potevano partecipare alla sua elezione.
.
5)
I Pitti e i Micmac, sia rispetto agli altri pellerossa sia rispetto ai Britanni:
- erano di statura più bassa;
- erano di carnagione più scura.
.
6)
Il prefisso "maqq", poi evolutosi in "mac", si trovava già nella lingua dei Pitti, ma non voleva ancora dire figlio di Tizio, di Caio o di Sempronio, bensì figlio di un "clan" o di una "tribù"; come, appunto i "Mic-mac".
Quando Pitti e Celti si unirono e si fusero, a seguito dell'invasione irlandese della Scozia, fu l'influenza celtica che rese il padre più importante; e fu allora che la particella "Mac" fu seguita da un nome proprio (ad es. Mac Gregor).
.
7)
Pennycook era un insediamento dei Pitti con una denominazione molto simile a Pennacook, che era un insediamento in America dei Micmac; che poi sarebbe diventata Concord quando gli europei vi si stabilirono.
Pennacook significava, in lingua Micmac, "luogo digradante"; come, in effetti, era anche Pennycook in Scozia.
.
8 )
Il professore di Harvard Barry Fell ha prodotto un ampio elenco di nomi Algonchini e scozzesi–irlandesi:.
Ad esempio:
- "Merrimack", un fiume del New Hampshire, in lingua Algonchina significa la "pesca in profondità". "
- "Monad" in lingua Algonchina significa "montagna", che è molto simile, per non dire identico, al gaelico "Monadh" che significa la stessa cosa.
- "Nock" in lingua Algonchina significa "collina", e corrisponde al gaelico "Cnoc", che significa la stessa cosa.
- "Wee gammes" sono le case scavate nel suolo della Scozia con solo la parte superiore fuori terra; e, come è noto, le dimore degli Indiani d'America, in alcuni luoghi, erano anch'esse chiamate "Wig wams".
.
9)
Infine:
a)
In New Hampshire c'è la "Stonehenge delle Americhe", dove esistono stanze create dalla roccia che formano un villaggio in pietra, completo di pietre orientate astronomicamente.
b)
A Skara Brae, nelle isole Orcadi a nord della Scozia, ci sono stanze di pietra molto simili, nei pressi di monumenti astronomicamente orientati.
***
Sinceramente, non saprei proprio dire se tali elementi siano sufficienti a suffragare l'ipotesi di uno stanziamento in Scozia di popolazioni Algonchine, prima dell'arrivo dei Celti nella zona; ed infatti si potrebbe trattare di semplici coincidenze.
Però è indubbiamente un'ipotesi molto suggestiva!
***
D'altronde, partendo dalla Cina ed in un tempo forse ancora più remoto, i Polinesiani sono migrati in massa ad una distanza oceanica ben maggiore!