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LOGOS - Argomenti => Tematiche Culturali e Sociali => Discussione aperta da: Hlodowig il 29 Settembre 2019, 20:30:08 PM

Titolo: Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Hlodowig il 29 Settembre 2019, 20:30:08 PM
Buonasera a tutti, questo è il mio secondo post, per cui vi prego di avere pietà di me, nel qual caso notaste anomalie grammaticali e o di pensiero.
Come sicuramente sa la maggior parte di voi e prima di me, cercare di riflettere una qualsiasi idea e pensiero  in forma simbolica e su pezzo di carta (in questo caso, dovrei correggermi con: in forma simbolica e su un foglio digitale), non è cosa affatto semplice e molto probabilmente, suscettibile di interpretazione.
Detto ciò, la mia riflessione, ma più che riflessione, il mio perché, va alla ragazzina di nome Greta.
Credo di essermi fatto l' idea, come penso anche molti di voi, di stare ad esistere ed assistendo nel mondo dell' oggi, ma in forma caotica e fluida.
Non mi reputo certo un acculturato, ne tantomeno un saggio, ma cerco sempre di avvicinarmi alla verità con amicale sapienza, tentando di approviggionare conoscenza un po' da tutte le possibili fonti.
La domanda ad un certo punto mi è apparsa spontaneamemte: ma chi è Greta?
Specifico meglio; in quest'ultimo periodo si è parlato molto di clima e ambiente (dove con ambiente almeno io intendo tutto il costrutto mondo sul quale nasciamo, abitiamo e viviamo) e come questo fosse legato principalmente all' attività della specie homo sapiens, dell' uomo come soggetto principalmente coinvolto.
O almeno questo è quanto i vari media (coloro che mediano), han cercato di comunicare alla gente, si è parlato di politica, di geopolitica, di scienza, di denaro e via dicendo.
Ovviamente, dal canto mio ho cercato di approfondire la ricerca, ma senza sopraggiungere ad un dato che più di tutti, avrebbe assolto a questa mia curiosità:
Chi è Greta, che cosa pensa, quali sono i suoi desideri, quali sono i suoi sogni, la sua umanità, piuttosto che la sua età.
Quale è il Vero motivo che la spinge a farsi carico di tutto questo.
È possibile, come molti di voi pensano o già abbiano pensato, che sia solo ed esclusivamente il frutto di un cambiamento di paradigma del soggetto capitalistico, oppure dietro c'è qualcosa di altro?
Vorrei iniziare questo mio nuovo percorso, insieme a voi, con queste semplici e banalissime domande, niente di trascendentale, un modo come un altro, per cominciare a conoscerci e a condividere.
Rispondete, se volete, ma fatelo come se chi di fronte a voi, fosse un bambino.
Grazie ✋
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Ipazia il 29 Settembre 2019, 21:14:39 PM
Il paradigma ecologista del capitale è variato da un bel po'. Il profitto oggi punta sul verde, dopo aver spremuto il pianeta con le forme più inquinanti di produzione energetica, fossili e nucleare. Greta è l'ennesima arma di distrazione di massa da dare in pasto a giovani che conteranno sempre meno in un mondo in cui il potere reale, economico, sarà sempre più accentrato ed esclusivo, ma in cambio avranno la loro brava narrazione verde con cui andare a letto poveri, ma felici. Wall Street val bene l'Amazzonia.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Hlodowig il 29 Settembre 2019, 22:04:31 PM
Innanzitutto, grazie per avuto l' Onore di ricevere una prima risposta da lei, la ammiro per come scrive e sviscera le diverse tematiche, ma soprattutto per come riesce a sintetizzare un concetto, un discorso.

Nel frattempo di poter sperare di ricevere anche altre risposte dai diversi utenti, mi è balzata in mente una malsana domanda:
è possibile che la forma capitalistica odierna, in qualche modo, cerchi anche un contesto più umano nell' interfacciarsi?
Magari proprio partendo dal verde e cercando anche di modificarsi nei vari altri stati di forma?
Cioè, è possibile che le persone stiano cercando di dare all' assetto, un certo equilibrio?

Grazie ✋
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Ipazia il 29 Settembre 2019, 22:22:43 PM
Chi domina  una formazione sociale deve anche preoccuparsi di non distruggerla. Fatto salvo il profitto e l'ampliamento delle sue fonti e del suo margine, la svolta ecologista del Capitale è inevitabile. Dalla bici/auto elettriche, ai pannelli solari, accumulatori, bonifiche di edifici e territorio, alimentazione bio, ... il carniere è ottimo e abbondante. Inclusa l'immagine pubblicitaria.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Hlodowig il 29 Settembre 2019, 22:34:39 PM
Quello che si asserisce, è legato anche agli ultimi avvenimenti in America Latina, Russia, Africa e Cina?
Riferisco all' aumento dei vari incendi in corso. (almeno per quel che mi è dato di sapere)

Grazie ✋
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: bobmax il 29 Settembre 2019, 22:38:22 PM
Fino a pochi decenni fa il mondo era ancora aperto. Vivevamo come se fossero illimitate le sue possibilità.
In poco tempo si è però chiuso. E ancora fatichiamo a comprendere la portata di questo cambiamento.

Greta, ne sono convinto, è l'espressione del nuovo e necessario modo di intendere il nostro rapporto con il mondo.

Non poteva che essere un giovane a focalizzare il bisogno di cambiamento.
Perché i giovani non sono condizionati da un'idea di mondo aperto che è ormai anacronistica. Un'idea che invece i vecchi faticano ad abbandonare.

Greta è sincera, come tutti quelli che si muovono verso la Verità.

Il capitalismo cercherà certamente di cavalcare anche quest'onda. 

Un'onda tuttavia che implicherà la fine di questo modello economico in quanto il mondo è ormai chiuso. 

Mentre il capitalismo ha la sua ragion d'essere solo in un mondo aperto.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: anthonyi il 29 Settembre 2019, 22:50:03 PM
Ciao Hlodowig, benvenuto in Logos. Noto che hai la tendenza a ripetere un concetto problematico come "capitalismo", per cui mi è difficile parlare con te come farei con un bambino.
Di Greta sappiamo che ha un certo numero di sponsor in alcune società che si interessano di problematiche ecologiche, per cui il sospetto che dietro ci sia qualche interesse economico è perfettamente legittimo. Il punto è che dietro qualsiasi scelta pubblica c'è chi ci guadagna, e chi ci perde, per cui lo stesso sospetto vale per chi contrasta le tesi ecologiste.
Io comunque non esagererei gli effetti di questo movimento, dal 68' in poi di movimenti del genere ne abbiamo visti tanti e il risultato è solo una grande carica di adrenalina per questi giovani che vogliono cambiare il mondo mentre twittano con il telefonino di ultimo grido, per produrre il quale è stato necessario fare tonnellate di scarti di lavorazione e per muoversi usano il ciclomotore o la minicar. D'altronde bisogna capirli, loro manifestano di venerdì, saltando la scuola, perché il fine settimana hanno cose importanti da fare, come fare il weekend a Parigi, o andare a s(ballare) in discoteca.
Personalmente, comunque, considero Greta un'altra figlia di quella grande deriva populista che sta progressivamente distruggendo la capacità di confrontarsi con la complessità del mondo, il surriscaldamento c'è, non c'è alcun dubbio, ma per confrontarsi con esso servono persone competenti e non quella sorta di Savonarola del ventunesimo secolo quale Greta è.
Un saluto.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Hlodowig il 29 Settembre 2019, 23:39:45 PM
Grazie @bobmax e @anthonyi, per le vostre gentili risposte.

Ho usato di proposito il termine capitalismo (senza virgolette), proprio perché credo, sia la naturale tendenza intrinseca del sistema socio-economico di questi ultimi anni.

Fatto salvo che di economia non ne capisco un tubo, in quanto non ho studi competenti sulla materia, ma cerco di infarinarmi le mani come meglio posso.

Tra l' altro, mi piace come si inizia a delineare il discorso; da una parte, l' amico bobmax impone ragione e cuore, dall' altra, l' amico anthonyi impone una certa dose di cinismo (che non vuole avere certo un significato negativo, ma piuttosto di allerta) e rigida attenzione.

Credo che la ragione principale, nell' uso dei mezzi tecnologici, stia nella velocità con la quale le varie notizie girano, si diffondono, piuttosto che nel loro principale uso.

Per quanto riguarda invece, il modo in cui queste tecnologie si usano, li credo sia un discorso legato alla cultura locale o quantomeno, al grado di istruzione.

Penso che, come accennato, dietro la Sincerità di una mente giovane, vi siano persone altamente competenti (almeno spero), che cercano di far qualcosa.

Il mio pensiero, più che altro flette su di un quanto improbabile, ma possibile rimodellamento delle coscienze.

Cioè, un periodo questo, nel quale si cercano alternative che da una parte, portino i soliti benefici ai soliti innominabili, dall' altra, un diverso approccio con mamma terra e di riflesso, per la rimanente società umana, una più attenta consapevolezza.

Di rimando, molto probabilmente (o quantomeno spero) anche l' intero convoglio emotivo, che potrebbe essere ri-valutato anche da chi, la formazione sociale la domina. (prendendo a prestito le parole dell' amica Ipazia)

È possibile, secondo voi, questo stato futuro di cose?

Grazie ✋

Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: anthonyi il 30 Settembre 2019, 05:12:46 AM
Citazione di: Hlodowig il 29 Settembre 2019, 23:39:45 PM
Grazie @bobmax e @anthonyi, per le vostre gentili risposte.

Ho usato di proposito il termine capitalismo (senza virgolette), proprio perché credo, sia la naturale tendenza intrinseca del sistema socio-economico di questi ultimi anni.

Fatto salvo che di economia non ne capisco un tubo, in quanto non ho studi competenti sulla materia, ma cerco di infarinarmi le mani come meglio posso.

Tra l' altro, mi piace come si inizia a delineare il discorso; da una parte, l' amico bobmax impone ragione e cuore, dall' altra, l' amico anthonyi impone una certa dose di cinismo (che non vuole avere certo un significato negativo, ma piuttosto di allerta) e rigida attenzione.

Credo che la ragione principale, nell' uso dei mezzi tecnologici, stia nella velocità con la quale le varie notizie girano, si diffondono, piuttosto che nel loro principale uso.

Per quanto riguarda invece, il modo in cui queste tecnologie si usano, li credo sia un discorso legato alla cultura locale o quantomeno, al grado di istruzione.

Penso che, come accennato, dietro la Sincerità di una mente giovane, vi siano persone altamente competenti (almeno spero), che cercano di far qualcosa.

Il mio pensiero, più che altro flette su di un quanto improbabile, ma possibile rimodellamento delle coscienze.

Cioè, un periodo questo, nel quale si cercano alternative che da una parte, portino i soliti benefici ai soliti innominabili, dall' altra, un diverso approccio con mamma terra e di riflesso, per la rimanente società umana, una più attenta consapevolezza.

Di rimando, molto probabilmente (o quantomeno spero) anche l' intero convoglio emotivo, che potrebbe essere ri-valutato anche da chi, la formazione sociale la domina. (prendendo a prestito le parole dell' amica Ipazia)

È possibile, secondo voi, questo stato futuro di cose?

Grazie ✋
Ciao Hlodowig, il mio cinismo è una semplice visione disincantata della realtà.
In tutte le visioni mitologiche del mondo, c'è la chiara definizione del cattivo, che è sempre esterno a chi esprime questa visione (Poi puoi chiamarlo Capitalismo, Elite, Nomenklatura ....) e quella dell'eroe, in questo caso l'eroina, che combatte contro questo cattivo.
Ieri sera da Fazio hanno proprio parlato di questa "sincerità", che sta diventando il pretesto per dare sfogo ai peggiori istinti di pancia.
L'altro giorno si è vista la scena interessante con Trump che andava alle Nazioni Unite senza degnare la piccola Greta di uno sguardo, e lei che faceva fatica a controllare le sue emozioni di rabbia.
Naturalmente non è strano che una ragazzina di 16 anni, con le sue particolarità, abbia queste reazioni. Quello che è strano è che sia uno come Trump, sia una come Greta, abbiano avuto la possibilità di parlare al mondo da quella sede.
Un saluto
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: bobmax il 30 Settembre 2019, 08:44:02 AM
Ciao Hlodowig

Penso che un'evoluzione delle coscienze non solo sia possibile ma pure probabile.
Così come probabilmente questo mutamento necessiterà di attraversare una fase di sofferenza.

D'altronde il dolore, il male, sono la forza necessaria per la nostra evoluzione.
La ricerca della Verità implica dolore. Una sofferenza maggiore o minore a seconda di quanta fede poniamo nella stessa Verità.

È la legge dello Spirito...

Per inciso, non credo vi sia nessuno a "dominare" la formazione sociale.
Non solo perché questi mutamenti non sono determinabili a priori. Ma anche, e soprattutto, perché il libero arbitrio non esiste...
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Ipazia il 30 Settembre 2019, 10:26:05 AM
Citazione di: bobmax il 30 Settembre 2019, 08:44:02 AM
È la legge dello Spirito...

Per inciso, non credo vi sia nessuno a "dominare" la formazione sociale.
Non solo perché questi mutamenti non sono determinabili a priori. Ma anche, e soprattutto, perché il libero arbitrio non esiste...

Lo Spirito si è evoluto molto negli ultimi secoli. Oggi si fa aiutare da supercalcolatori che decidono dove investire e dove disinvestire, con esodi di pellegrini al seguito mentre gli illuminati si ritrovano in luoghi dell'anima dai nomi ormai mitici per cercare di dominare l'indeterminale. Che non ci riescano è tutto da dimostrare. Sicuramente ci provano ed hanno tutte le armi di distr(u/a)zione di massa necessarie allo scopo. Se poi la natura rompe le uova nel paniere, per chi ha residenze ovunque nell'universo mondo i cocci si aggiustano facilmente. Qualcuno più avveduto sta già investendo per colonizzare Marte. Fosse mai che anche la Verità non decida di migrare altrove ...
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: baylham il 30 Settembre 2019, 10:52:58 AM
Greta è una giovane intelligente, moderna, seria.
Greta è moderna perché è parte di un movimento ambientalista, ecologista che ha compreso da tempo il cambiamento di fase economica ed ambientale, indotta da quella economica, in atto: la civiltà industriale basata sulle fonti energetiche fossili è a un punto di crisi, di svolta.

Il capitalismo c'entra molto parzialmente, il secondo principio della termodinamica e l'economia in senso ampio sono molto più rilevanti per capire questo trapasso.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: bobmax il 30 Settembre 2019, 11:44:47 AM
Citazione di: Ipazia il 30 Settembre 2019, 10:26:05 AM
Citazione di: bobmax il 30 Settembre 2019, 08:44:02 AM
È la legge dello Spirito...

Per inciso, non credo vi sia nessuno a "dominare" la formazione sociale.
Non solo perché questi mutamenti non sono determinabili a priori. Ma anche, e soprattutto, perché il libero arbitrio non esiste...

Lo Spirito si è evoluto molto negli ultimi secoli. Oggi si fa aiutare da supercalcolatori che decidono dove investire e dove disinvestire, con esodi di pellegrini al seguito mentre gli illuminati si ritrovano in luoghi dell'anima dai nomi ormai mitici per cercare di dominare l'indeterminale. Che non ci riescano è tutto da dimostrare. Sicuramente ci provano ed hanno tutte le armi di distr(u/a)zione di massa necessarie allo scopo. Se poi la natura rompe le uova nel paniere, per chi ha residenze ovunque nell'universo mondo i cocci si aggiustano facilmente. Qualcuno più avveduto sta già investendo per colonizzare Marte. Fosse mai che anche la Verità non decida di migrare altrove ...

Vedo che ti stai inoltrando nel deserto.

Questa è una buona cosa, anche se, vivendola, non lo sembra affatto.

Combatti la Verità in nome della Verità!

Una lotta che, se sincera, può avere un solo esito: l'amore.

Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: baylham il 30 Settembre 2019, 15:17:36 PM
A quanto ho scritto sopra aggiungo l'importanza del conflitto intergenerazionale.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Hlodowig il 30 Settembre 2019, 15:50:01 PM
@Ipazia, @bobmax, @anthonyi, @baylham, ancora grazie per l' arricchimento di questa discussione. (spero di non aver dimenticato nessuno)

@baylham, se mi è permesso, ma sempre con gentilezza e mai per comando, posso chiederti cosa ne pensi degli scontri intergenerazionali? Soprattutto l' ultima fase di questo mezzo secolo.

Grazie ✋

PS: se qualche altro utente, volesse unirsi alla discussione per arricchirla ulteriormente, da parte mia è il benvenuto.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: anthonyi il 30 Settembre 2019, 17:21:31 PM
Citazione di: Hlodowig il 30 Settembre 2019, 15:50:01 PM

@baylham, se mi è permesso, ma sempre con gentilezza e mai per comando, posso chiederti cosa ne pensi degli scontri intergenerazionali? Soprattutto l' ultima fase di questo mezzo secolo.

Grazie ✋


Mi associo alla richiesta di Hlodowig, facendo presente che a norma del regolamento di Logos le argomentazioni personali devono essere chiare e complete.
Un saluto.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: baylham il 30 Settembre 2019, 18:53:54 PM
Molti della generazione di Greta hanno la netta e preoccupata consapevolezza che la loro condizione di vita sarà peggiore dal punto di vista economico di quella dei loro genitori: quanto più gli adulti consumeranno le risorse energetiche fossili, tanto minori saranno quelle a disposizione dei giovani e tanto peggiore sarà l'ambiente, in breve le vecchie generazioni lasciano una brutta eredità alle nuove generazioni.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: InVerno il 01 Ottobre 2019, 10:05:39 AM
Anche se spegnessimo tutti i comignoli oggi, l'atmosfera non tornerà quella preindustriale prima di secoli, l'olocene è terminato se è quello che Greta intende come i "suoi sogni", non c'è più possibilità realistica di recuperarli. Quell'olocene che tutto aveva iniziato dodicimila anni fa con  la fine dell'ultima glaciazione, la civiltà umana inizia da un cambiamento climatico. Prima dello younger dryas, eravano sapiens sapiens tanto quanto oggi, ma per 90mila anni c'erano solo le grotte. Greta non ha fatto altro che suonare il secondo livello di allarme, quando dovremmo già essere al terzo o al quarto (il primo l'aveva suonato Al Gore). Siamo andati avanti fino ad oggi pensando di farla da furbi con l'ecologismo della lampadina e del sacchetto riciclabile, il pannello solare, quando basta saper fare le moltiplicazioni per sapere che l'impegno che  dovremmo mettere in campo è cento volte tanto (anche perchè l'ultimo dato per cui moltiplicare è la popolazione globale). Siamo come i ragazzi che aspettano a studiare il giorno prima dell'esame, e ora si trovano una pila di libri sul tavolo ed è l'ora di colazione. E' uno studente che si interessa solo del voto ("il profitto") ma non di conoscere realmente la materia, è disposto a copiare, a mentire, a stracciare il libro e nasconderlo nelle mutande, ma non gli interessa sapere di quello che parla. Greta effettivamente non è quel tipo di studente, ha l'asperger, una salvaguardia biologica contro l'ipocrisia, fa le moltiplicazioni e si incazza del risultato, come darle torto. Il 2020 è stato chiamato il "super anno" per via del fatto che in esso sono concentrate, su decine di tavoli diversi, decine di decisioni che influiranno sul secolo a venire. E' il momento giusto, per chi ha possibilità di far rumore, di farlo. E se non servirà a niente, converrà a Greta di prendere da parte i suoi coetanei e dirgli la verità, in un modo e nell'altro, che sia una stagnazione economica secolare o una guerra, dovremo ridurre drasticamente la popolazione, e lo faremo su esseri umani già nati, i suoi compagni di banco.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Phil il 01 Ottobre 2019, 13:22:25 PM
Il "caso Greta" può essere un buono spunto per riflettere sulle dinamiche simboliche della società contemporanea: passare rapidamente dall'anonimato di un'adolescente ad essere fenomeno mondiale che parla di fronte all'Onu, è un percorso che richiede... già, a cosa è dovuto questo (s)balzo simbolico-semantico, dall'insignificanza dell'ordinario alla significanza planetaria? Forza dell'ispirazione di un piccolo gesto (la sua prima assenza a scuola per "motivi ambientalistici"), forza dei media avidi di eroi e breaking news da far echeggiare nell'infosfera, forza di una portabandiera involontariamente perfetta per sostenere, suo malgrado, il greenwashing nel mercato globale, forza di contingenze propizie, forza di corsi e ricorsi storici (deja vu: Severn Cullis-Suzuki nel 1992)?
A ben vedere, la ragazza ha il profilo ideale del testimonial contemporaneo: giovane ma non troppo da essere infantile, donna ma non così femminile da distrarre o suscitare gelosie, caucasica ma proveniente da un territorio che non ha storia di discriminazione e noto per il suo grado di civiltà, etc. i suoi genitori, poiché comunque parliamo di una minorenne, mi pare vengano fatti restare nell'ombra per non rompere l'incanto mediatico: una famiglia che lotta per l'ambiente impatta meno l'opinione pubblica rispetto ad un'eroina introversa ma determinata (e, soprattutto, si evita anche di toccare il tema "famiglia", potenziale harakiri mediatico, o comunque a rischio di far perdere una fetta di "seguaci").
Sul piano della comunicazione, il suo «avete rubato i miei sogni» tocca un elemento retorico che scalda sempre i cuori della platea: il sogno; certo, non è esattamente come il ben noto «ho un sogno» (King), che non era solo una denuncia quanto piuttosto una visione, tuttavia è ingiusto paragonare un'adolescente con a cuore l'ambiente ad un leader politico e, soprattutto, temi e contesti ben differenti. Il linguaggio usato da Greta è infatti quello, giustamente ed inevitabilmente, delle proteste studentesche, se non fosse che lo rivolge ad un "interlocutore macroeconomico" a cui può far solo tenerezza (al netto del politicamente corretto). Ecco alcune frasi ricorrenti: «non siete abbastanza maturi» (giocando volutamente sul rovesciamento delle età fra lei e i politici), «come osate» (per richiamare provocatoriamente al mandato di fiducia popolare di cui i governanti dovrebbero farsi carico), «il cambiamento è in arrivo, che vi piaccia o meno» (come per rovesciare i rapporti di forza), «vi terremo d'occhio», «non vi perdoneremo mai» e persino «il vero potere appartiene alla gente» (citazione dell'intramontabile «power to the people»).
Cacciari ha già detto la sua in merito, ammonendo su come l'appello fatto «in termini ideologico-sentimental-patetico»(cit.) dovrebbe lasciare spazio a proposte e iniziative più scientifiche ed educative; Finkielkraut gli fa eco con considerazioni contestualmente simili. Secondo me, si può comunque cogliere un "chiasmo comunicativo", un incrocio fra le "direzioni" della comunicazione: Greta rimbrotta i potenti, tuttavia il suo appello, per le sue "tonalità", può far effetto sul popolo, non sui politici a cui si rivolge; lei si fa forza del «cambiamento in arrivo», ma le piazze degli adulti gilets gialli, ad esempio, hanno chiesto prezzi più bassi del carburante (non certo per usarlo di meno, come lei propone) e riguardo le piazze di studenti non so (con cinismo da adulto che per fortuna ancora le manca) se siano state più ricche di CO2 oppure di buone intenzioni ecologiste.

Di sicuro, ritornando alla domanda iniziale, se la ragazza è arrivata sino all'Onu dopo un solo anno di "attività politica", senza che fossero state equipes di scienziati o governi ad inviarcela (se non sbaglio), abbiamo qualcosa su cui riflettere (e di certo non possiamo biasimarne il suo impegnarsi in prima persona): il fascino e il feticismo della narrazione mediatica che forgia idoli dal nulla e permette traguardi persino "istituzionali"; l'effetto domino fra le piazze (a cui si auspica corrisponda un pari effetto domino nella mutazione di usi e costumi) da valutare per le conseguenze reali che avrà sul piano politico (per quanto il rapporto piazza/potere in occidente non sia, oggi, sempre "saldo" come a Hong Kong); l'appello all'emotività del «sinite parvulos venire» che scalza noiosi report statistici spiegati da esperti (esperti fra i quali non tutti sembrano particolarmente smaniosi di salire sul carro di Greta, anzi alcuni di loro hanno inviato documenti ufficiali controcorrente rispetto a lei; chiaramente, visti gli enormi interessi economici in gioco, per l'uomo della strada è quasi un atto di fede, o di comodo, scegliere di chi fidarsi). 
La questione di Greta è, secondo me, una "cartina al tornasole" sulla comunicazione globale forse più di quanto lo sia sul clima; sicuramente, eroi bambini si addicono molto al nostro "bambino interiore" e per quanto già l'analisi transazionale di Bernstein ci abbia messo in guardia dal dargli troppo retta, bisogna riconoscere che come testimonial "funzionano" molto bene.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: Hlodowig il 01 Ottobre 2019, 16:31:40 PM
Buon pomeriggio, amici,

@Phil, se posso permettermelo, vorrei poter proporre alla visione di tutti un gruppo musicale;
KMFDM (si è molto discusso su quello che vuol significare l' estensione del nome, ma mi piace pensarla in questo modo: in questo mondo, non c'è posto per la pietà, come se essa stessa, non fosse altro che un ostacolo), così si fan chiamare e una delle loro ultime creazioni.

Per ovvie ragioni, non linko direttamente (le parole, i gesti e le tematiche affrontate, sono molto forti), ma lo si può trovare sul tubo, il titolo, per chi fosse interessato è: "PARADISE" (in maiuscolo).

Personalmente, mi ha colpito, se non altro, per il messaggio immediato, diretto e senza mezzi termini, verso lo spettatore o per meglio dire, verso il fruitore.

La frase che più di altre, ha attirato la mia curiosità:

{quando guardo l' uomo, ci vedo "Dio"!!!}

Si può associarlo a una Greta in versione adulta e parecchio arrabbiata.

Quindi, partendo dal presupposto del pacato video da testimonial, se ne può aggiungerne un altro in versione alterata.

Grazie ✋


Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: baylham il 01 Ottobre 2019, 19:16:56 PM
Citazione di: Phil il 01 Ottobre 2019, 13:22:25 PMCacciari ha già detto la sua in merito, ammonendo su come l'appello fatto «in termini ideologico-sentimental-patetico»(cit.) dovrebbe lasciare spazio a proposte e iniziative più scientifiche ed educative; Finkielkraut gli fa eco con considerazioni contestualmente simili. Secondo me, si può comunque cogliere un "chiasmo comunicativo", un incrocio fra le "direzioni" della comunicazione: Greta rimbrotta i potenti, tuttavia il suo appello, per le sue "tonalità", può far effetto sul popolo, non sui politici a cui si rivolge; lei si fa forza del «cambiamento in arrivo», ma le piazze degli adulti gilets gialli, ad esempio, hanno chiesto prezzi più bassi del carburante (non certo per usarlo di meno, come lei propone) e riguardo le piazze di studenti non so (con cinismo da adulto che per fortuna ancora le manca) se siano state più ricche di CO2 oppure di buone intenzioni ecologiste. Di sicuro, ritornando alla domanda iniziale, se la ragazza è arrivata sino all'Onu dopo un solo anno di "attività politica", senza che fossero state equipes di scienziati o governi ad inviarcela (se non sbaglio), abbiamo qualcosa su cui riflettere (e di certo non possiamo biasimarne il suo impegnarsi in prima persona)

Ritengo invece che siano stati proprio la maggioranza degli scienziati, quelli che si occupano di clima, a mandarla all'ONU. 
Greta si è avvalsa in grado eccezionalmente superiore rispetto ai suoi coetanei proprio di quelle "iniziative scientifiche ed educative" prodotte dagli scienziati di cui parla Cacciari.  Greta quindi poggia sulle spalle della scienza prevalente e da questa ha tratto le sue risposte esistenziali e politiche radicali. 
Greta e il successo dei partiti ecologisti nel nord europa hanno la stessa origine: considerare Greta isolatamente significa non riconoscere il movimento che la sostiene.
Sono impressioni, non mi interessa particolarmente indagare la storia personale di Greta.
Titolo: Re:Alla riscoperta dell' umanità
Inserito da: InVerno il 02 Ottobre 2019, 15:49:16 PM
Greta funziona mediaticamente perchè è come un eunuco in un harem. Greta non si fa eleggere, non ha investimenti, non ha flessibilità morale, non deve "vendersi".  Nella tela postmodernista delle relazioni come prove di forza,  Greta è uno squarcio, non ha forza, non vuole vincere il braccio di ferro, vuole rovesciare il tavolo.
E' il carattere giusto al posto giusto, ma fenomeni simili sono già accaduti intorno ad adolescenti forse meno "pronti" per il ruolo, ma che utilizzavano simili punti di forza. https://www.repubblica.it/esteri/2018/03/24/news/marcia_contro_armi_washington-192148281/?refresh_ce

Cacciari sbaglia, Greta è evidentemente vista dalla gente come un eroina, il suo ruolo non è tenenere convegni.Lui invece lavora in una università, ma l'anno scorso ho visto che a Venezia insegnavano ecologia facendo piantare insalatine in cambio di crediti formativi. Altresì aggiunge che in piazza non c'erano Brasiliani e Cinesi, così come ai corsi di sostenibilità ambientale quelli delle business school non si vedono manco col binocolo.