Fra le tante notizie di questi giorni mi ha colpito il suicidio di Cloe Bianco, un professore di scuola superiore che, qualche anno fa fece outing, presentandosi a scuola vestito da donna. Le conseguenze sarebbero state oscurantiste ed invece, con il suicidio, possono essere definite "tragiche". A seguito dei risolini e delle prese in giro degli alunni seguirono le lettere di protesta dei genitori, probabilmente ossessionati dalla possibilità di essere loro stessi dei gay repressi. Infine vi fu il demansionamento del professore a compiti di segreteria amministrativa e l'epilogo, particolarmente crudo.
In questo episodio scorgo la straordinaria arretratezza culturale dell'Italia, in una regione sufficientemente avanzata: non stiamo parlando del profondo sud di Rocco e i suoi fratelli (con tutto il rispetto per il Sud Italia, è solo una semplificazione sociologica).
Insomma non riesco davvero a capire questa incapacità a comprendere. Una avversione simile al razzismo nei confronti degli ebrei o dei neri o di chi pensa che le donne stanno bene solo in cucina. O dei poveri, considerati tali per un loro supposto deficit e non per la struttura sociale e l'organizzazione economica. È come se i fragili, di qualunque fragilità si tratti, debbano sforzarsi a far parte del "gruppone" di testa, bianchi, giovani, ricchi, popolari, belli, maschi. Nessun riconoscimento di un sè, che si discosti da questo modello, con in più l'aggravante che se uno nasce nero non lo sceglie, mentre questo "pagliaccio" ha deliberatamente scelto di presentarsi donna in un corpo d'uomo, addirittura a scuola, di fronte a ragazzini innocenti di 16 anni che non sono mai entrati in you-porn, o in Sacher-Masoch Tv. Eternamente nel loop dei vizi privati e delle pubbliche virtù: che nazione provinciale!
La scelta di Cloe, di presentarsi a scuola vestito da donna, a mio parere é stata scorretta rispetto al suo ruolo di insegnante, tale da poter indurre confusione in quelli che sono dei minori. Se fai outing, lo fai nei confronti di altre persone adulte, certamente non nei confronti dei tuoi studenti.
Certamente il suo demansionamento é discutibile, in quanto fondato su motivazioni discriminatorie, ma penso che addebitare il suo suicidio all'arretratezza culturale italica sia esagerato, ho avuto un insegnante omosessuale, a scuola, e la cosa era anche risaputa, non ho mai assistito a derisioni che oltretutto avevano luogo verso altri insegnanti per ragioni completamente differenti.
Credo che sia l'atto del travestirsi che il suicidio siano il segno di una personalità indubbiamente fragile che avrebbe avuto bisogno innanzitutto di aiuto psicologico.
Sulla necessità di un aiuto psicologico siamo d'accordo, proprio per fronteggiare in modo equilibrato il trogloditismo imperante. Ma cosa c'è di scorretto nel vestirsi da donna se un uomo maschio si sente come genere, donna? Io penso che abbia molto a che fare, ancora una volta, con la necessità di concepirsi rigidamente "differenti", in modo tale che la massaia sia donna e il manager uomo. Non vedo scorrettezze. Sicuramente, ma non sappiamo come sia andata nei particolari, in un caso di questo tipo, la classe andava preparata. Non puoi presentarti di punto in bianco con gonna e tacchi, anche se un certo Michael Foucault lo fece già negli anni '80 dello scorso secolo (ma insegnava in California e all'Università e non fu demansionato, anche se l'idea di Foucault in segreteria matricole è ilare e grottesca allo stesso tempo). Al di là della preparazione, magari con dei temi discussi con gli altri professori, io continuo a considerare questi atteggiamenti il risultato di un profondo bigottismo italiano. Ricordo che gli italiani sono fra i più assidui turisti sessuali verso Thailandia, Brasile e paesi caraibici. In realtà ciò che conta è che il peccato non sia reso pubblico. E qui non parliamo neppure di peccato ma di rappresentazioni del sè, influenzate da fattori endocrini e culturali di ognuno di noi e sui quali dovremmo avere il massimo rispetto, visto che non lede minimamente il mio grado di libertà. Anzi il rispetto verso quella richiesta di riconoscimento del genere aumenta il grado di libertà complessivo di una società. Possiamo poi discutere sul perché vi sia questo aumento di richieste di cambio del genere sessuale, ma che ciò debba essere rispettato e tutelato dal trogloditismo, credo che sia il minimo, soprattutto per una ideologia liberale come quella occidentale.
Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2022, 14:57:50 PMLa scelta di Cloe, di presentarsi a scuola vestito da donna, a mio parere é stata scorretta rispetto al suo ruolo di insegnante, tale da poter indurre confusione in quelli che sono dei minori. Se fai outing, lo fai nei confronti di altre persone adulte, certamente non nei confronti dei tuoi studenti.
Certamente il suo demansionamento é discutibile, in quanto fondato su motivazioni discriminatorie, ma penso che addebitare il suo suicidio all'arretratezza culturale italica sia esagerato, ho avuto un insegnante omosessuale, a scuola, e la cosa era anche risaputa, non ho mai assistito a derisioni che oltretutto avevano luogo verso altri insegnanti per ragioni completamente differenti.
Credo che sia l'atto del travestirsi che il suicidio siano il segno di una personalità indubbiamente fragile che avrebbe avuto bisogno innanzitutto di aiuto psicologico.
Ma come si fa a parlare di "indurre confusione" nei minori semplicemente se un adulto si mostra in pubblico sessualmente travestito, come se ci fosse una scelta sessualie "giusta" (naturalmente quella cisgender) e una sbagliata (naturalmente quella transgender), e l'esempio della scelta sbagliata da parte dell'adulto potesse "confondere" i piccoli innocenti.
Ben altri, in questo paese, hanno bisogno dello psicologo (e meno del patriarca/prete) !!!
Secondo me l'esibizionismo sessuale non é una cosa giusta, la sessualità va trattata con riservatezza, non é ipocrisia, è la necessità di fondare la società e il rapporto tra le persone su altri argomenti che non siano quello della sessualità.
Per stimare o meno un professore le sue propensioni sessuali non devono essere importanti, sono cose che riguardano il suo privato.
Sui diritti degli LGBT, quando riguardano solo la loro persona, siamo d'accordo, ma quando si entra nell'ambito di ciò che é pubblico certi atteggiamenti provocatori del mondo omosessuale credo non facciano bene neanche alla loro causa di libera scelta.
Considera il gay pride che, con il suo stile carnevalesco, suscita fastidio ed ironia. Le manifestazioni politiche devono essere sobrie per sottolineare la serietà dell'argomento per il quale si manifesta, se non sei serio é difficile che gli spettatori ti prendano sul serio.
Una riflessione poi su quello che tu definisci "cambio del genere sessuale", che é cosa impossibile, al limite la chirurgia può intervenire sugli aspetti esteriori, ma il genere sessuale, quello che é scritto in ogni cellula è in ogni ghiandola linfatica, quello non lo cambi, ed é quello che determina lo stato degli ormoni che poi hanno uno stretto rapporto con la stabilita psicologica. Per questa ragione, ad esempio, lo stato di innamoramento negli LGBT produce risultati profondamente differenti da quelli che notiamo nell'innamoramento eterosessuale.
Gender e sessualità mi paiono l'ennesima arma di distr(a)/(u)zione di massa, da infilare come il prezzemolo in ogni evento sociale, anche quando generano nient'altro che rumore e distorsione. E' significativo che tale patente di libertà sia così a buon mercato e fortemente sponsorizzata in un sistema sociale che su altri aspetti è assai meno libertario, avendo ridotto a merce anche l'anima di chi vi è inserito, dopo averne fatto, del corpo, carne di porco in guerra, lavoro e sperimentazioni sociobiologiche.
(Tralasciando la faccia oscura della luna del mercato procreativo, complemento socioeconomico al mercato del sesso)
Con tutto il rispetto per le altrui preferenze sessuali, penso che il professor Cloe si sia sovraesposto con un esibizionismo decisamente poco consono al ruolo maieutico professionale; e pure il suicidio teatrale denota quella che da Svevo in poi si chiama: inettitudine. (Il suicidio ideologico è l'arma degli inetti).
Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2022, 16:44:59 PMSecondo me l'esibizionismo sessuale non é una cosa giusta, la sessualità va trattata con riservatezza, non é ipocrisia, è la necessità di fondare la società e il rapporto tra le persone su altri argomenti che non siano quello della sessualità.
Per stimare o meno un professore le sue propensioni sessuali non devono essere importanti, sono cose che riguardano il suo privato.
Sui diritti degli LGBT, quando riguardano solo la loro persona, siamo d'accordo, ma quando si entra nell'ambito di ciò che é pubblico certi atteggiamenti provocatori del mondo omosessuale credo non facciano bene neanche alla loro causa di libera scelta.
Considera il gay pride che, con il suo stile carnevalesco, suscita fastidio ed ironia. Le manifestazioni politiche devono essere sobrie per sottolineare la serietà dell'argomento per il quale si manifesta, se non sei serio é difficile che gli spettatori ti prendano sul serio.
Una riflessione poi su quello che tu definisci "cambio del genere sessuale", che é cosa impossibile, al limite la chirurgia può intervenire sugli aspetti esteriori, ma il genere sessuale, quello che é scritto in ogni cellula è in ogni ghiandola linfatica, quello non lo cambi, ed é quello che determina lo stato degli ormoni che poi hanno uno stretto rapporto con la stabilita psicologica. Per questa ragione, ad esempio, lo stato di innamoramento negli LGBT produce risultati profondamente differenti da quelli che notiamo nell'innamoramento eterosessuale.
A casa mia, sarebbe "esibizionismo sessuale" se (e solo se) uno, transessuale, con manie di protagonismo o peggio, andasse davanti a dei minori vestito da donna scollato, con tette finte e/o ormonalmente ottenute mezze in mostra, pesantemente truccato e con tacchi vertiginosi e gonna corta, allora si' che sarebbe irrispettoso e darebbe fastidio, come lo sarebbe anche se una professoressa donna normale facesse cosi', perche' trans o no che siano stanno li' per insegnare, non per farsi guardare il corpo e fare come nei film di Pierino/Alvaro Vitali.
Ma la cosa grave, e' che tu consideri "esibizionismo" SESSUALE, il fatto stesso che un uomo sia vestito da donna, cioe' non concepisci nemmeno lontanamente la possibilita' che un UOMO possa vestirsi da DONNA in un modo casto e rispettoso di un contesto, appunto da bravo abitante di un paese medioevale, quale in effetti siamo.
Non ci sono, scelte sessuali giuste e sbagliate, che possano confondere i minori in un contesto, semmai ci sono modi giusti e sbagliati, di ostentare il corpo in un contesto e che possono dare cattivo esempio, appunto riguardo alla neutralita' e alla imparzialita' del ruolo di un insegnante, che non dovrebbe essere platealmente seduttivo o seducente nei confronti dei i suoi alunni, a prescindere dai gusti sessuali.
Citazione di: niko il 18 Giugno 2022, 17:42:13 PMMa la cosa grave, e' che tu consideri "esibizionismo" SESSUALE, il fatto stesso che un uomo sia vestito da donna, cioe' non concepisci nemmeno lontanamente la possibilita' che un UOMO possa vestirsi da DONNA in un modo casto e rispettoso di un contesto, appunto da bravo abitante di un paese medioevale, quale in effetti siamo.
Se il vestirsi da donna é finalizzato ad ostentare una certa tendenza sessuale in pubblico quello é esibizionismo sessuale, questo é un fatto al di là della mia opinione sullo stesso, la sconcezza poi é un altro discorso.
In questo dibattito la mia posizione è molto simile a quella di Niko. Condivido la sua replica ad Anthonyi. Per quanto riguarda Ipazia, noto il solito disprezzo per i deboli e per i non allineati, un atteggiamento che mi fece letteralmente scappare dalla FGCI, quando in giovane età provai a frequentare i loro circoli. Del resto il bigottismo e il moralismo dei comunisti (non tutti, ma molti) è molto simile a quello dei credenti reazionari (non tutti ma molti). I gay non avevano certo vita facile nell'impero sovietico così come non ce l'hanno alla corte di zar Putin. Mi fa pensare questo screditare la lotta per i diritti civili, considerata una specie di specchietto per le allodole per non pensare ai diritti economici e alla lotta di classe. Come se le due lotte non fossero invece strettamente interconnesse.
La mia esperienza da scolaro è che l'attenzione e il rispetto in una classe terminano quando un professore attira l'attenzione su sé stesso, che siano le sue maniere, i suoi sfoghi, il suo accento, i suoi attacchi di bile, la sua passività, non ha importanza, più il professore è al centro dell'attenzione più aumentaranno le insubordinazioni, le caricature e tutto il resto.. se ho visto delle classi ordinate, attente e rispettose verso l'insegnante, erano tutte classi rette da professori trasparenti nella forma ma impenetrabili nella sostanza. Partendo da questa chiave di lettura, un uomo che si veste da donna ha sicuramente la strada più in salita di tutti, e sicuramente la scuola è l'ambiente più complicato dove portare avanti una condizione personale di questo tipo.. non ho idea di quale sia il modo di farlo, ma sicuramente non ci entrerei con la presunzione del fatto che "deve" essere accettato nel proprio ideale di società, se poi personalmente non si ha la forza di sorreggere il peso che porta quell'imperativo, purtroppo si potrebbe scoprire di non farcela quando è troppo tardi. Parlo in generale, del caso specifico non so niente e non lo sto commentando, al massimo terrei prudenza sui processi in contumacia, il sucidio è una conseguenza statisticamente molto elevata nella disforia di genere anche in paesi che sono considerati più tolleranti del nostro, non è così chiaro cosa sia correlazione e causazione salvo voler prendere posizioni precostituite. Non dovremmo aspettare un altro processo holliwoodiano per scoprire che le vittime designate dal "senso comune" si rivelano a volte meno vittime del previsto, la realtà è complicata, la legge deve essere fatta rispettare, il suicidio è una rispettabilissima scelta personale.
Secondo me poteva iniziare con un semplice outing verbale e poi eventualmente far seguire con gradualità altri tipi di esternazione.
Per quanto riguarda l'arretratezza di una nazione in materia sessuale, per quanto numerose possano essere le categorie sessuali da essa considerate ed accettate, il problema sta nel fatto che esse necessariamente saranno in numero limitato, e il problema riguarda quindi secondo me ogni popolo di ogni nazione.
A che serve fare una classifica, se il problema riguarda comunque tutti?
Se uno non è m, f, l, g, b, t che cosa ne facciamo?
Il problema sta nel voler categorizzare l'orientamento sessuale.
Certamente più numerose saranno le categorie minore sarà' il problema, che però rimane.
Più complessa sarà' però l'organizzazione sociale per categorie sessuali.
E mi viene da chiedermi, ma è proprio necessaria?
Finché sarà necessaria il problema resta, perché ci sarà sempre qualcuno pronto a confondere la realtà con le sue schematizzazioni descrittive.
Esistono davvero i maschi, le femmine , le masse, le onde?
Ovviamente no, se non come semplificazioni della realtà al fine di potervi interagire ed organizzare la nostra esistenza.
Credere che esistano davvero tutte queste cose non potrà che generare persecuzioni per quelli che non sembrano allineati al racconto di moda, ma a rigore nessuno è del tutto mai allineato perfettamente.
È il tema che propongo nella sezione filosofica con la discussione "realtà ",
Citazione di: Jacopus il 18 Giugno 2022, 19:10:47 PM... Mi fa pensare questo screditare la lotta per i diritti civili, considerata una specie di specchietto per le allodole per non pensare ai diritti economici e alla lotta di classe. Come se le due lotte non fossero invece strettamente interconnesse.
Non vanno necessariamente di pari passo quando si mettono i piedi nel "comune senso del pudore" di una comunità, che ha pure una connotazione estetica, oltre che etica (etica ed estetica vanno molto più di pari passo).
Sottoscrivo l'intervento di InVerno. Est modus in rebus. Cloe ha toppato il rebus professionale e pure quello esistenziale. E lo ha fatto in un contesto sociale in cui non si impiccano gli omosessuali, ma vengono ampiamente accettati.
Citazione di: Ipazia il 18 Giugno 2022, 17:35:20 PMGender e sessualità mi paiono l'ennesima arma di distr(a)/(u)zione di massa, da infilare come il prezzemolo in ogni evento sociale, anche quando generano nient'altro che rumore e distorsione. E' significativo che tale patente di libertà sia così a buon mercato e fortemente sponsorizzata in un sistema sociale che su altri aspetti è assai meno libertario, avendo ridotto a merce anche l'anima di chi vi è inserito, dopo averne fatto, del corpo, carne di porco in guerra, lavoro e sperimentazioni sociobiologiche.
(Tralasciando la faccia oscura della luna del mercato procreativo, complemento socioeconomico al mercato del sesso)
Con tutto il rispetto per le altrui preferenze sessuali, penso che il professor Cloe si sia sovraesposto con un esibizionismo decisamente poco consono al ruolo maieutico professionale; e pure il suicidio teatrale denota quella che da Svevo in poi si chiama: inettitudine. (Il suicidio ideologico è l'arma degli inetti).
Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2022, 19:07:50 PMSe il vestirsi da donna é finalizzato ad ostentare una certa tendenza sessuale in pubblico quello é esibizionismo sessuale, questo é un fatto al di là della mia opinione sullo stesso, la sconcezza poi é un altro discorso.
Appunto:
"Se il vestirsi da donna e' finalizzato ad ostentare una certa tendenza sessuale in pubblico, quello e' esibizionismo sessuale, questo e' un fatto, al di' la' della mia opinione sullo stesso"
Parole sante.
Ora, Antony e Ipazia, aggiungete a questa sacrosanta verita' or ora enunciata da Antony, anche questa seconda, sacrosata verita', enunciata da me, che recita:
"Lo stesso beneficio del dubbio che un certo modo di vestire NON sia neanche lontanamente finalizzato ad "ostentare una certa tendenza sessuale in pubblico", ma sia semplicemente quello che a un povero cristo gli e' uscito stamattina dall'armadio, che voi, quantomeno per quieto vivere, se non anche per vostra spontanea nobilta' d'animo, sicuramente concederete duemila volte al giorno un uomo vestito da uomo, per strada sull'autobus eccetera, potreste ben provare, una volta nella vita, a concederlo anche a un uomo vestito da donna, e a quel punto uscirereste dal medioevo".
Magari potrebbe anche piacervi. Uscire dal medioevo dico. Non vestirvi da sesso opposto.
Soprattutto a chi parla sempre di umanesimo.
Ma anche di mondo classico.
Che la nascita della filosofia senza il Fedro la vedo dura.
Come anche, prima e dopo, la nascita della tragedia senza la tragedia della nascita.
"Ce n'est qu'un début!"Sentite il programma di quella che, purtroppo, sarà probabilmente a capo del nostro governo dopo le prossime elezioni politiche; lo ha detto chiaro e tondo in un suo comizio "
neo-franchista" in Spagna:
(password: "
logos")
https://www.dailymotion.com/video/x8bstga
***Ben tornato medioevo!
(https://i.postimg.cc/FszH58pC/REGINA.jpg)***Non si può dire che non abbia parlato chiaro (anche se in spagnolo); per cui ricordiamocene quando andremo a votare!
***
Continuo a ritenerla una questione marginale che poco ha a che vedere con umanesimo, progresso e civiltà. Sarà che prediligo da sempre una certa discrezione nelle manifestazioni erotiche che mi riguardano, pur non vietando a nessuno i numeri da circo e teatro a loro piacimento. Resterei ferma al modus in rebus delineato da InVerno, senza tirare in ballo regimi sessuo e omo fobici assai improbabili, con ossessiva ricerca di sanfedisti dove non ve ne sono. Meglio lupanari a cielo aperto che campi di battaglia classici o metropolitani, ma meglio ancora un certo stile erotico e mondano. Ho abitato qualche anno vicino ad una coppia dagli orgasmi rumorosi e non è stata una bella esperienza.
Ma guarda Ipazia che qui non si tratta di manifestazioni erotiche. Se pensi al problema del cambio di genere come una sorta di circo o porno-shop sei molto lontana dalla realtà. Consiglio a tutti di vedere il film belga "girl", del regista Dhont, stasera su Cielo. Molto istruttivo per confrontare la nostra mentalità, forgiata da ignoranza crassa alla Alvaro Vitali + moralismo bigotto e quella di un paese più evoluto del nostro.
Buondì a tutti
Non ho capito però se l'insegnante ha lasciato qualcosa di scritto in cui esplicitamente accusava l'essere deriso dagli alunni e dagli altri docenti come causa per uccidersi. O sono speculazioni mediatiche o di certe posizioni politiche che cavalcano solitamente questi fatti personali? Anche perché mi sembra che fosse già in pensione da qualche anno e quindi vedo come "debole" la motivazione. L'insegnante potrebbe aver avuto altre motivazioni più forti, e più recenti, come la solitudine, l'abbandono di un partner, l'incapacità di accettarsi per quello che si è, ecc. Non è che si ammazzano solo i trans. Proprio in questi giorni un ragazzo si è suicidato nel laghetto vicino a casa mia, mettendosi uno zaino pieno di sassi in spalla e stringendosi una fascetta ai polsi, caso mai l'istinto di sopravvivenza lo spingesse a liberarsi del peso.Che poi per un trans sia più dura posso capirlo. Sembra che vivesse in un camper e fosse in contrasto con la comunità LGbtQ. su tematiche riguardanti il cambio di genere. Che poi adesso la comunità lo usi come simbolo magari gli avrebbe dato pure "fastidio", visti i rapporti che esistevano, non lo sappiamo. Comunque, senza conoscere l'intero vissuto di una persona, si fanno solo speculazioni, spesso strumentali.
Citazione di: Jacopus il 20 Giugno 2022, 08:24:42 AMMa guarda Ipazia che qui non si tratta di manifestazioni erotiche. Se pensi al problema del cambio di genere come una sorta di circo o porno-shop sei molto lontana dalla realtà. Consiglio a tutti di vedere il film belga "girl", del regista Dhont, stasera su Cielo. Molto istruttivo per confrontare la nostra mentalità, forgiata da ignoranza crassa alla Alvaro Vitali + moralismo bigotto e quella di un paese più evoluto del nostro.
Attenzione che molti "evoluti" stanno facendo marcia indietro, non tanto sui principi, ma sull'esposizione dei minori[1] e sui trattamenti medici sugli stessi[2]. Farla passare come un caso chiuso rischia di danneggiare proprio le persone che si trovano in questa condizione, l'idea che la società sia l'unica colpevole della loro vulnerabilità è molto rischiosa, perchè nega che queste persone abbiano bisogno di aiuto indipendentemente da come vengono trattati, perlomeno finchè non hanno terminato il loro percorso, psicologicamente o fisicamente che sia. Far passare una transizione di genere come una cosa da niente che tutti, persino i bambini, dovrebbero guardare con la stessa normalità con cui si guarda la pioggia dalla finestra, rischia di rendere i loro problemi altrettanto trasparenti agli occhi delle persone. Chissà che non sia stato il motivo stesso per cui quei ragazzi si sono comportati in maniera così irrispettosi? In fondo era una persona che stava semplicemente esprimendo sè stessa, un momento di allegra autoaffermazione, quindi nessun riguardo particolare era necessario.... o lo era?
[1]https://www.latimes.com/world-nation/story/2022-04-12/a-transgender-psychologist-reckons-with-how-to-support-a-new-generation-of-trans-teens?utm_id=52978&sfmc_id=1828180
[2]https://segm.org/Sweden_ends_use_of_Dutch_protocol
Citazione di: Jacopus il 20 Giugno 2022, 08:24:42 AMMa guarda Ipazia che qui non si tratta di manifestazioni erotiche. Se pensi al problema del cambio di genere come una sorta di circo o porno-shop sei molto lontana dalla realtà. Consiglio a tutti di vedere il film belga "girl", del regista Dhont, stasera su Cielo. Molto istruttivo per confrontare la nostra mentalità, forgiata da ignoranza crassa alla Alvaro Vitali + moralismo bigotto e quella di un paese più evoluto del nostro.
Ma quanto pregiudizio sulla mentalità italiana media. Perché la messa in discussione di una tendenza a pubblicizzare le proprie particolari preferenze sessuali o il desiderio di un'operazione che modifichi alcuni aspetti esteriori del corpo, dovrebbe essere moralismo. Qui nessuno sta giudicando l'lgbt per quello che fa della sua vita, ma dei suoi comportamenti in contesti pubblici e professionali, nei quali l'immagine conta.
Mi sto domandando cosa succederebbe se un avvocato, per manifestare il suo desiderio di essere donna, si presentasse in udienza travestito da donna, con tanto di tette finte, calze a rete, parrucca, trucco abbondante, gonna e tacchi a spillo, sarebbe una brutta gatta da pelare per il giudice, che nel caso lo costringa ad uscire dall'aula sarebbe secondo la tua logica tacciabile di moralismo bigotto e incultura medioevale.
Far passare la transizione come una cosa da niente non so chi lo affermi ma comunque è una affermazione stupida. Ci sono passaggi sanitari e protocolli seri, a meno che uno non voglia evirarsi con un coltello, ma allora entriamo in un altro campo.
Per Anthonyi: quello che scrivi non fa altro che rafforzare i miei pregiudizi sulla cultura media italiana, ed anzi li aumentano notevolmente visto che ti ritengo una persona molto al di sopra del livello culturale medio dell'italiano "della strada".
Penso che all'interno delle leggi ognuno abbia il diritto di esprimere cio' che vuole , come vuole. Assumendone poi le conseguenze. Faccio un esempio banalissimo ( ancor piu' banale in questo contesto , ma a mio parere rende bene l'idea). Nessuno vieta ad un individuo alto 1,80 che pesa 50 kg di iscriversi a pieno titolo ad una gara di culturismo. Se gli va.... fa benissimo a farlo. Sapendo pero' cosa sta facendo , se ricevera' commenti salaci e valutazioni dei giudici "poco entusiastiche", non dovra' aver motivo di prendersela con quei " trogloditi" dei "grossi" che frequentano il mondo del culturismo il piu' delle volte dediti alla cura della muscolatura e non a quella del cervello.
Citazione di: Ipazia il 18 Giugno 2022, 22:24:03 PMNon vanno necessariamente di pari passo quando si mettono i piedi nel "comune senso del pudore" di una comunità, che ha pure una connotazione estetica, oltre che etica (etica ed estetica vanno molto più di pari passo).
Sottoscrivo l'intervento di InVerno. Est modus in rebus. Cloe ha toppato il rebus professionale e pure quello esistenziale. E lo ha fatto in un contesto sociale in cui non si impiccano gli omosessuali, ma vengono ampiamente accettati.
Cari Ipazia e Antony, a questo punto, mi sa che il problema e' chiaro: il problema e' che voi non avete proprio gli strumenti, mi dispiace dirlo, CULTURALI, per distinguere e discernere, secondo un logos nobilitato da un minimo di sapienza, una manifestazione esteriore e comportamentale di sesso/erotismo, da una manifestazione esteriore e comportamentale di genere/gender.
Infatti e' dall'inizio della discussione che andate ripetendo e presumete, in maniera, scusate abbastanza ridicola, che un uomo vestito da donna sia intrinsecamente piu' impudico e sessualizzato di qualsiasi uomo vestito da uomo o donna vestita da donna da cui il vostro distorto concetto di offesa al pudore.
Eppure il pudore, secondo il logos, e' proprio l'istanza che vieta oltre un certo livello ostentazione, le manifestazioni di erotismo o sesso, A PRESCIDERE DAL GENERE di chi le compia.
Non e' che se un uomo e una donna capaci di intendere e di volere corrono entrambi nudi in strada e commettono entrambi il reato di atti osceni secondo la legge italiana corrente, e lo commettono a parita' di ogni altra condizione di luogo, orario e astanti che vi assistono, voi trovereste giusto che il giudice di turno dia una pena e una multa diversa all'uomo e una alla donna, tipo mille euro all'uno, duemila all'altra, vorreste, secondo il comune senso di logica e di giustizia, di etica e di estetica, che egli dia la stessa identica cavolo di pena a tutti e due.
Perche' il problema sta nel fatto che i due "colpevoli" hanno ostentato erotismo e sensualita' laddove secondo legge e consuetudine non avrebbero dovuto, non nel fatto che essi hanno ostentato e reso noto al di la' di ogni dubbio il loro sesso biologico o il loro genere identitario e sociale mettendosi nudi, ne' tanto meno e' considerato in generale dall'ordinamento giuridico di disturbo il fatto che uno dei due generi di possibile appartenenza, o entrambi, siano resi noti in pubblico.
Ne' tanto meno voi vorreste neanche lontanamente che uno dei due generi sia considerato intrinsecamente piu' scandaloso e impudico dell'altro e quindi multato piu' dell'altro come avveniva fino a mezzo secolo fa, in cui, a parita' di altre condizioni, c'era maggior stigma di impudicizia contro le donne, dato il maggior maschilismo complessivo della societa'.
Il pudore, e il fatto a volte sacrosanto di farlo rispettare, e' un baluardo consuetudinario e legale contro il sesso e l'erotismo, fuori luogo, non contro il genere, fuori luogo, perche' il genere, in quanto elemento costitutivo universalmente accettato (appunto: "generico") di un individuo, non puo' mai essere, fuori luogo.
Visto e considerato tutto questo, perche' voi vi scandalizzate di un uojmo transessuale che, (fino a prova contraria di altri suoi possibili comportamenti strani che potrebbero esulare dal suo mero apparire) ostenta un GENERE, un genere dico, e nel dirlo esigo di essere capito perche' e' una cosa che puo' capire anche un bambino, e non un SESSO, ne' un COMPORTAMENTO SESSUALE ne' un ORIENTAMENTO SESSUALE?
E lo considerate inadatto ad essere un professore, tra l'altro in una classe di ragazzi e non di bambini, o un avvocato?
Un inetto se si suicida, un esagerato se si lamenta di essere stato demansionamento permanentemente tra l'altro in una societa' in cui di solito non si demansionano permanentemente neanche i ladri, i corrotti e i pedofili?
Lo volete sapere, qual'e' l'orientamento sessuale del novanta per cento degli uomini transessuali al netto dei pregiuduzi dei piu'? Banalmente, l'eterosessualita', perche' essi si sentono dentro donne eterosessuali, quasi mai donne lesbiche.
Cercano uomini, e non donne.
Ma qui Ipazia confonde un transessuale con un omosessuale (ha scritto: Cloe non avrebbe dovuto avere tutte le difficolta' che ha in effetti avuto, perche' di questi tempi GLI OMOSESSUALI, sono accettati... Peccato che Cloe non era affatto un omosessuale, era un uomo che si sentiva interiormente una donna eterosessuale).
Grande e' la confusione sotto il cielo...
E Antony almeno ci prova, a spiegare perche' secondo lui, essere vestiti un modo transessuale in certe occasioni solenni, come una lezione o un processo, e' una manifestazione di se' SESSUALIZZATA, e quindi potenzialmente inopportuna e scandalosa.
Infatti, in un modo abbastanza psicologicamente fine e naturalistico, spiega con una frase decisiva il suo punto di vista: essere vestiti in quel modo, esprime solo "il desiderio" da parte di un certo uomo di essere una donna, e non anche il fatto compiuto, di esserlo davvero o di esserlo davvero diventato: perche' il dato naturale e biologico che lo rende uomo, quell'uomo non lo puo' cambiare, volente o nolente lo subira' per sempre. Nei travestimenti quindi, siamo sempre sul piano dei desideri e non su quello dei fatti: io non divento superman se mi vesto da superman, cosi' come non divento donna, se mi vesto da donna.
Anche questo e' logico, e' in accordo con il logos.
E i desideri particolari dei singoli, nelle occasioni solenni come le lezioni a scuola o le aule dei tribunali, non dovrebbero entrarci, si sostiene.
Ma che un DESIDERIO sia sempre scandaloso per il solo fatto di non essere la realta', per il solo "fatto" di non essere un fatto, questo invece, io non posso accettarlo, e noi, come civilta' umana non possiamo, accettarlo.
Il genere, come ho detto e dimostrato sopra, non e' intrisecamente erotismo, percio' dobbiamo concedere il beneficio del dubbio che anche un genere che sia "simulato", chiaramente solo desiderato, o meglio non corrispindente al sesso, comunque non sia intrinsecamente erotismo, non sia provocazione.
Il desiderio di avere un genere diverso da quello toccato in sorte in societa' o in natura, sara' tanto piu' distante dalla realta', e quindi tanto piu' fonte di sofferenza per chi lo prova, quanto piu' gli altri intorno non saranno disposti a partecipare alla simulazione, cercando di renderlo reale.
Non saper dire: "e allora io sono bartman! " se qualcuno, per scherzare, ci dice: "io sono superman!" e' come non saper ridere, non saper scherzare e non saper stare allo scherzo, non ci rende umani, e non ci rende neanche collegati alla fanciullezza.
E' una cosa che davvero non va bene, anche perche' la persona transessuale, se e' sana di mante, e' la prima, a sapere che quel suo desiderio non e' la realta', e quindi non sta togliendo nulla, all'altrui senso di realta', semmai sta ampliando, l'altrui senso del possibile e multiforme desiderio umano.
Il desiderio di essere se stessi non e' mai scandaloso, e non e' mai anti-maieutico o
anti-educativo.
Il motivo per cui la persona transessuale da' tanto fastidio e' perche' essa non mette affatto in discussione gli stereotipi di genere in se', ma solo gli stereotipi maggioritari e gregari di incrocio sesso-genere, stereotipi che stanno sotto altri stereotipi: essa deve, necessariamente, mettere attenzione e coscienza a corrispondere a un dato genere perche' di base e fisicamente NON vi corrisponde; ma quanti altri, nella vita di tutti i giorni mettono attenzione e coscienza a corrispondere al loro genere?
Quanti, pur senza essere transessuali, sono personaggi seduttivi e narcisisti proprio perche' esaltano le loro qualita' di genere con il "giusto", cioe' socialmente vincente, comportamento, atteggiamento o abbigliamento?
Insomma quanti mettono attenzione, cura e valorizzazione positiva al genere non per la gloria del genere in se', ma per ottenere di volta in volta quello che vogliono?
Quanti invece, l'attenzione, se la intendiamo come consapevolezza e coscienza, ormai in cose del genere non ce la mettono piu' per niente e hanno interiorizzato e automatizzato quasi tutto, quasi tutti i comportamenti di genere richiesti/ammessi/accettati?
Quanti, hanno difficolta' perche' pur non volendo cambiare genere, per problemi estetici o comportamentali non possono incarnare le caratteristiche proprie del loro genere e vengono emarginati (ciccioni, sterili, matti, anoressici, isterici, disabili, persone indigenti eccetera)?
Prego, prima le signore, l'azzurro per i maschietti e il rosa per le femminucce, se un uomo ha tante donne e' un gran fico, se una donna ha tanti uomini e' una p...
Quando passa la persona trans, cioe' la persona che non critica e non modifica nessuno di questo stereotipi, ma critica e smaschera lo stereotipo (grande-e-piccolo!) che c'e'alla base, cioe' quello del puro e semplice incrocio
sesso-genere, passa la carrellata di tutti questi stereotipi, a cui tutti devono fare attenzione, e una attenzione non autocompuaciuta, perche' qui e ora, sesso e genere non corrispondono.
Come di fatto non corrispondono mai.
Puo' esserci una tendenza, naturale, per cui donne e uomini sono diversi, ma l'incasellamento verbale e culturalmente codificato di questa tendenza e' sempre falso ed imperfetto.
E' sempre un modello irragiungibile, che ci vede tutti mancanti di perfezione e simulatori.
Le teorie gender piu' sociocentriche e anticonformiste, insomma quelle che dicono che il gender e' interamente un costrutto sociale, sono sbagliate, nel senso che, con alcuni esperimenti scientifici, ripetibili e ripetuti su centinaia di bambini, si dimostra abbastanza facilmente che neonati e altri soggetti che non sanno parlare hanno comportamenti di genere e di corrispondenza sesso/genere che NON possono essere definiti comportamenti "appresi" nel senso neurologico/culturale/individuale del termine.
Qualcosa, nella differenza sessuale, esiste da prima della parola, e del resto tutto cio' e' ovivo, perche' esistono differenze sessuali anche nel comportamento, oltreche' nell'anatomia, degli animali.
Ma resta il fatto che, appunto, la differenza sessuale a questi livelli di radicamento e di profondita' e' istinto, e non si puo' dire a parole, ne' per immagini.
Non possiamo dire quali parole o immagini esaltino questo istinto, presente fin nei neonati, alla corrispondenza sesso/genere, e quali lo deprimano, ne' giudicare di chi, crescendo, nutre questo istinto per armonia, o per contrasto, di chi trae piacere dall'ostacolo e magari per questo fa scelte difficili, di chi nel suo essere maschio o femmina e' natura e quindi, eracliteamente, ama nascondersi, magari mostrandosi nell'apparenza del suo sesso opposto.
Citazione di: niko il 20 Giugno 2022, 15:34:59 PMPrego, prima le signore, l'azzurro per i maschietti e il rosa per le femminucce, se un uomo ha tante donne e' un gran fico, se una donna ha tanti uomini e' una p...
Gli anticoncenzionali non sono stati inventati eoni fa, e il rischio di trovarsi una bambina madre, di padre incerto in fuga, o padre incerto in fila per la dote, è un rischio reale dove questi non sono ancora accessibili, tanto che questi trogloditi ancora tramandano alle figlie l'ideale dell'astinenza, anche per qualche problema igienico non facilmente risolvibile scendendo in farmacia.. Dico questo perchè questa attitudine para-positivistica di guardare alle tradizioni come roba per trogloditi in antitesi agli "evoluti" facendo finta che vivano lo stesso contesto lascia un pò il tempo che trova. Appunto, il contesto cambia, le tradizioni cambieranno anche, con dei tempi fisiologici..che sarebbero anche utili per studiare e capire quello che si sta facendo, ma no, si va di corsa verso l'evoluzione della specie...è un pò di anni che seguo il filone delle teorie egualiristiche sui generi, a occhio direi che 3/4 sono finite contro il muro della scienza, c'è anche 1/4 di roba interessante e giustificabile.. Però siccome c'è questa spinta in avanti verso l'infinito ed oltre, abbiamo fatto finta che queste facciate sul muro non siano mai esistite, abbiamo creato interi settori universitari impermeabili alla scienza, dove si pratica la "scienza dei sentimenti" dove varie persone ci raccontano che "secondo loro è così" omettendo il "secondo loro" e dove le statistiche si piegano alle intuizioni egualitaristiche...Finisce che poi ci si rimane male, che si scopre che anche le donne abusano gli uomini e altre cose che la scienza dei sentimenti non immaginava neanche, ma che erano ben chiare a chi anzichè appoggiarsi alle intuizioni, studiava..La questione della disforia di genere è complicata, ha una serie di interrogativi, sedimentazioni culturali difficili da discernere, territori mai sondati, fortuna che c'è già chi ha intuito tutto, altrimenti potremmo ammettere semplicemente di essere prudenti perchè ignoranti, sopratutto quando ci si relaziona con i minori, che sembra un terreno davvero complicato. Io non so nulla della questione di Chloe, ho letto solo un articolo dove tralaltro si segnalava che si sia presentata a scuola travestita senza avvisare nessuno (...) e non so se portasse i tacchi o non i tacchi, so che una scuola è frequentata da persone che vanno lì non perchè sanno già discernere ma perchè devono imparare a farlo, e hanno la tendenza a sessualizzare anche gli spaventapasseri con un sacco in testa, provengono dalla cultura dei genitori, c'è l'istinto e l'imperativo di proteggere la prole, c'è anche la volontà di non affrontare certi temi anche politici....Neghiamo il contesto e parliamo di trogloditi, impareremo a suon di martiri, prima o poi l'evoluzione arriverà...
Chiedo venia ad aver confuso omo con trans. Sarà che, passati i furori adolescenziali, attenuati dalla fortuna di avere genitori non trogloditi, per me l'identità di genere non è mai stata un problema e mi stupisco che per molti adulti fatti lo sia al punto da doverla mettere in primo piano ad ogni occasione. Ringrazio Dio che (probabilmente) non c'è di essere immune da tale gravosa incombenza.
Citazione di: InVerno il 20 Giugno 2022, 18:42:37 PMGli anticoncenzionali non sono stati inventati eoni fa, e il rischio di trovarsi una bambina madre, di padre incerto in fuga, o padre incerto in fila per la dote, è un rischio reale dove questi non sono ancora accessibili, tanto che questi trogloditi ancora tramandano alle figlie l'ideale dell'astinenza, anche per qualche problema igienico non facilmente risolvibile scendendo in farmacia.. Dico questo perchè questa attitudine para-positivistica di guardare alle tradizioni come roba per trogloditi in antitesi agli "evoluti" facendo finta che vivano lo stesso contesto lascia un pò il tempo che trova. Appunto, il contesto cambia, le tradizioni cambieranno anche, con dei tempi fisiologici..che sarebbero anche utili per studiare e capire quello che si sta facendo, ma no, si va di corsa verso l'evoluzione della specie...è un pò di anni che seguo il filone delle teorie egualiristiche sui generi, a occhio direi che 3/4 sono finite contro il muro della scienza, c'è anche 1/4 di roba interessante e giustificabile.. Però siccome c'è questa spinta in avanti verso l'infinito ed oltre, abbiamo fatto finta che queste facciate sul muro non siano mai esistite, abbiamo creato interi settori universitari impermeabili alla scienza, dove si pratica la "scienza dei sentimenti" dove varie persone ci raccontano che "secondo loro è così" omettendo il "secondo loro" e dove le statistiche si piegano alle intuizioni egualitaristiche...Finisce che poi ci si rimane male, che si scopre che anche le donne abusano gli uomini e altre cose che la scienza dei sentimenti non immaginava neanche, ma che erano ben chiare a chi anzichè appoggiarsi alle intuizioni, studiava..La questione della disforia di genere è complicata, ha una serie di interrogativi, sedimentazioni culturali difficili da discernere, territori mai sondati, fortuna che c'è già chi ha intuito tutto, altrimenti potremmo ammettere semplicemente di essere prudenti perchè ignoranti, sopratutto quando ci si relaziona con i minori, che sembra un terreno davvero complicato. Io non so nulla della questione di Chloe, ho letto solo un articolo dove tralaltro si segnalava che si sia presentata a scuola travestita senza avvisare nessuno (...) e non so se portasse i tacchi o non i tacchi, so che una scuola è frequentata da persone che vanno lì non perchè sanno già discernere ma perchè devono imparare a farlo, e hanno la tendenza a sessualizzare anche gli spaventapasseri con un sacco in testa, provengono dalla cultura dei genitori, c'è l'istinto e l'imperativo di proteggere la prole, c'è anche la volontà di non affrontare certi temi anche politici....Neghiamo il contesto e parliamo di trogloditi, impareremo a suon di martiri, prima o poi l'evoluzione arriverà...
Il tempo che trova lo lascia questo intervento, che pur di distorcere il senso delle mie parole pretende di risalire a quando gli anticoncezionali non c'erano... mi ero dimenticato che qui non siamo in attualira', siamo i tematiche sociali, quindi forse dovevo premettere:
MI RIFERISCO AL 2022,
per fare contenti anche i pignoli, ma chiedo venia, quello che avevo scritto mi sembrava gia' abbastanza lungo, non ho pensato ai tempi delle clave, ne' se e' per quello a quelli degli uncini e degli aborti clandestini, (a cui mezzi stati uniti, spinti dalla peggiore destra cristiano-fascista, si apprestano a ritornare).
Il "rispetto" dovuto oggigiorno ha chi ha ancora le tradizioni del 1800-prima meta' del 900, e vuole imporle agli altri, e' molto relativo, secondo me.
Non credo che esistano famiglie oggi in Italia che non hanno accesso agli anticoncezionali o a cui cambia in negativo la vita se anche la loro figlioletta, oltreche' il loro figlioletto, vive una sessualita' libera.
La disforia di genere, se usata nel suo significato ATTUALE, e corretto, -e torniamo sempre alla differenza tra passato e attualita'- e' un termine che vuole significare il caso specifico di alcuni transgender che vivono il loro essere transgender con significativo e notevole disagio psicologico/psichiatrico;
usare disforia di genere per designare TUTTI i transgender, anche quelli che vivono la loro condizione bene o decentemente, e' offensivo, antiquato e scorretto. E la transfobia diffusa, rendendo infelici i transgender, aumenta la frequenza reale e riscontrabile della disforia di genere, quella intesa nel suo significato attuale e corretto; di quello offensivo, di significato, (riassumibilie nel fatto che la transessualita' sia sempre e comunque una condizione tragica o una malattia, stessa identica cosa e falsita' che fino a pochi decenni fa si diceva anche in ambienti medici ed accademici dell'omosessualita') essendo nel 2022 me ne infischio, e spero che cali presto il velo del dimenticatoio della storia.
Da marxista non posso che sperare che le tradizioni (sovrastruttura) si adattino al piu' presto alla realta' (struttura ). Rapporti sociali, e forze di produzione. Di questo e' fatto il divenire umano.
Vale anche per il pensiero e per la vita emotiva, in un progetto di sviluppo dell'uomo che non e' solo economico.
Il mondo che verra' dovra' superare questo, di mondo, anche per quanto riguarda la formazione e il soddisfacimento dei desideri.
Ben poco scandalo potra' fare, un uomo vestito da donna, tra uomini che liberamente sceglieranno come vestirsi.
La "prudenza" di chi non ha amore e tolleranza per l'altro poco mi interessa.
La cosiddetta famiglia naturale era gia' obsolescente ai tempi del rapporto elitario e patriarcale di pederastia/paideia nel cui alveo nasceva la filosofia occidentale. Il modello del giovane cittadino educato direttamente dalla, e nella, comunita' nella figura mediatrice del suo libero amante, e non del suo padre. La verticalita' e l'esemplerita' non univoca della maieutica. Il rapporto circolare ed eterno tra la persuasivita' del discorso (il vecchio amante), e la seduttivita' della bellezza (il giovane amato). Duemila e piu' anni fa.
Buon compleanno Socrate. Buon compleanno rapporti sociali adeguati alle attuali forze produttive, quantomeno sul piano del sogno e del pensiero.
Massimo rispetto per chi ancora la vuole per se stesso, la meloniana e salviniana famiglia naturale.
Ma non provasse a impormela a me o lo prendo a sassate.
Citazione di: niko il 20 Giugno 2022, 21:26:15 PMDa marxista non posso che sperare che le tradizioni (sovrastruttura) si adattino al piu' presto alla realta' (struttura ). Rapporti sociali, e forze di produzione. Di questo e' fatto il divenire umano.
Su questo non ci sono dubbi: il mercato dei cuccioli umani va a gonfie vele e la tecnoscienza medica dà il suo contributo togliendo a tutta la faccenda il gusto retrò delle decrepitezze tradizionali; e la riveste di magnifiche e progressive sorti.
CitazioneVale anche per il pensiero e per la vita emotiva, in un progetto di sviluppo dell'uomo che non e' solo economico.
Su questo mi permetto di dubitare. A meno che per pensiero e vita emotiva non intendiamo la pulsione eugenetica con cataloghi e resa dei prodotti difettati. La biologia molecolare potrà soddisfare tutti i desideri, inclusa l'autoriproduzione delle pecore Dolly di razza umana:
CitazioneIl mondo che verra' dovra' superare questo, di mondo, anche per quanto riguarda la formazione e il soddisfacimento dei desideri.
CitazioneBen poco scandalo potra' fare, un uomo vestito da donna, tra uomini che liberamente sceglieranno come vestirsi.
Molto più scandaloso, già oggi, non indossare la griffa giusta.
CitazioneLa "prudenza" di chi non ha amore e tolleranza per l'altro poco mi interessa.
La famiglia naturale era gia' obsolescente ai tempi del rapporto elitario e patriarcale di pederastia/paideia nel cui alveo nasceva la filosofia. Il modello del giovane cittadino educato direttamente dalla, e nella, comunita' nella figura mediatrice del suo libero amante, e non del suo padre. Duemila e piu' anni fa.
Peccato che conosciamo solo la storia scritta dai pederasti e non dalle loro prede. Che, dalle testimonianze della paideia cattolica recente, non sembrano così entusiasmanti.
Citazione di: Ipazia il 20 Giugno 2022, 21:52:49 PMSu questo non ci sono dubbi: il mercato dei cuccioli umani va a gonfie vele e la tecnoscienza medica dà il suo contributo togliendo a tutta la faccenda il gusto retrò delle decrepitezze tradizionali; e la riveste di magnifiche e progressive sorti.
Su questo mi permetto di dubitare. A meno che per pensiero e vita emotiva non intendiamo la pulsione eugenetica con cataloghi e resa dei prodotti difettati. La biologia molecolare potrà soddisfare tutti i desideri, inclusa l'autoriproduzione delle pecore Dolly di razza umana:
Molto più scandaloso, già oggi, non indossare la griffa giusta.
Peccato che conosciamo solo la storia scritta dai pederasti e non dalle loro prede. Che, dalle testimonianze della paideia cattolica recente, non sembrano così entusiasmanti.
Banalmente, la bioetica in senso stretto, e intendo per come l'ho studiata io all'universita', ovvero:
etica applicata all'innovazione rappresentata dalle scienze e dalle tecnologie mediche
(quindi risparmiami i pistolotti secondo cui tutto e' bioetica) presuppone che la bioetica esista, ovvero che le scelte in tale ambito siano possibili.
Se tutta la bioetica della nascita per te fa problema, parliamo dell'aria fritta, con quelli che in generale non vogliono che su fatti medici e corporei si possa scegliere, non si puo' parlare di bioetica, la bioetica puo' solo parlare di loro, e spesso non in termini lusinghieri; viceversa se hai delle opinioni su ambiti particolari, magari facci sapere, in modo meno retorico e meno fuori tema.
Vedrai che sicuramente uscira' fuori l'argomento del pendio scosceso, ovvero se oggi un uomo si fa le tette finte, viene fatalmente oltrpassato il limite inviolabile della sacralita' della natura, e domani diventiamo tutti eugeneti e tutti nazisti.
Di solito la storia dimostra che solo una piccolissima parte dei pendii scoscesi, generano frane di questo tipo. In bioetica, soprattutto.
Io non sono un ipocrita, se dico "pensiero e vita emotiva" di solito intendo: "pensiero e vita emotiva" : l'eugenetica non c'entra nulla. Sei tu semmai, che devi spiegare il nesso, che sta nella tua testa, tra un uomo con le tette e l'eugenetica. Perche' qui parliamo di uomini che da maggiorenni si fanno le tette non che da embrioni vengono modificati per avere le tette.
Il discorso sulla griffa giusta e' ridicolo, e' la solita solfa veterocomunista che una discriminazione classista e' piu' grave in assoluto di ogni altra discriminazione: di sesso religione eccetera. Tale solfa e' un dogma, perche' naturalmente non puo' uscire neanche mezzo argomento sensato, a giustificarla.
Ipaizia mi risulta che era abbastanza ricca per esempio, se ogni tanto gli uomini non si scannassero anche per questioni di pensiero e di religione, oltreche' per i soldi e la classe sociale, probabilmente sarebbe morta di morte naturale, per esempio.
I pederasti greco classici e le loro "vittime" non rientravano in un vero meccanismo vittimario quantomeno perche' il giovane sceglieva il vecchio, i rapporti sessuali non erano violenti o fisicamente distruttivi, la durata e il fine sociale della relazione erano strettamente codificati di modo tale che il fine fosse educativo e che tra adulti fosse preferita l'eterosessualita', eccetera eccetera.
Bisognerebbe leggere quel pervertIto di Foucault, per capire il nesso tra pederastia e paideia, e non lanciarsi nei paragoni pindarici con i preti pedofili.
Noto che volate molto alto , le persone stanno piu' in basso , quelle tolleranti ( ove ci sia qualcosa da tollerare ) e quelle meno , quelle acculturate e quelle ignoranti , quelle ignoranti pur essendo acculturate e quelle speciali pur essendo ( considerate dai piu' ) ignoranti. Le etichette stanno a zero , ma purtroppo possono "rovinare" la qualita' della vita degli etichettati. Per questo esistono le leggi e chi viene eletto per farle / gestirle. Personalmente non vedo alcun problema ( se non di ordine pubblico per viabilita' ecc ecc ) nelle manifestazioni "folcloristiche" che vengono esperite per focalizzare l'attenzione sul problema della (non) diversita'. Mi chiedo solo se sia il modo migliore per ottenere cio' che si prefiggono le Persone che ne danno vita.
Personalmente le evito , cosi' come evito gli stadi di calcio. Non per questo vorrei bandire il football.
Evito pure io le persone ossessionate dal gender. Incluse le loro rumorose kermesse. Idem per il fanatismo sportcorrelato.
Non ho mai capito il sentirsi uomo o donna, da parte di uomini o donne, e viceversa. Mi sono sempre sentita inter pares, con la caratterizzazione umana che oltrepassava di gran lunga quella di genere sessuale.
Persino negli amplessi amorosi mi sono sempre sentita in sintonia col sentire del partner, senza mai pormi il rovello se fosse un sentire femminile o maschile, ma cercando piuttosto di fondermi nel sentire dell'altro, sentendo quello che sentiva lui.
Ho l'impressione che il gender sia la ricerca di una personalità propria in chi stenta a coltivarne una propria originale, senza etichette e ruoli prefissati.
Oltrepassando la mera attrazione sessuale, ho gratificato la mia libido con l'attrazione verso uomini, donne, bambini, animali, avendone in cambio grandi riscontri. L'unica affinità che riconosco superiore alle altre è l'affinità elettiva, lontana anni luce dal baccano gender mainstream e dagli stereotipi connessi.
Sulla pederastia paideitica conservo tutti i miei dubbi, suffragati da esperienze giovanili al limite del ripugnante. Raramente il gap generazionale è colmato da personalità quali Saffo e Adriano. Più spesso si tratta di vicende da orchi, e pure la psicologia moderna mi pare di tale avviso.