Detto in poche parole..

Aperto da iano, 19 Marzo 2025, 01:06:17 AM

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iano

...anche perchè non essendo un politologo, non posso usarne molte.
La democrazia diretta potenzialmente realizzabile attraverso i nuovi media, nella misura in cui in modo pur non istituzionalizzato sta realizzandosi di fatto, è la causa delle crisi epocali che stiamo vivendo, e siamo solo all'inizio.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

niko

L'unica cosa significativa realizzata con la democrazia online in Italia negli ultimi dieci anni sono state le primarie dei cinque stelle, e pure quelle, erano tarocche ::)
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

iano

Citazione di: niko il 19 Marzo 2025, 08:12:13 AML'unica cosa significativa realizzata con la democrazia online in Italia negli ultimi dieci anni sono state le primarie dei cinque stelle, e pure quelle, erano tarocche ::)
Si, questo è sicuramente l'esempio più appariscente, a riprova del fatto che le politiche belle o brutte che siano prendono avvio sempre dalle nostre parti.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

InVerno

Nel senso che i nuovi media hanno convinto molte persone che anche le istituzioni dovrebbero funzionare come dei social network? Probabilmente si, le democrazie parlamentari risultano troppo farraginose e autoreferenziali in confronto alle modalità di comunicazione che si sono sviluppate e che hanno conquistato il quotidiano delle persone, le forme ottocentesche della democrazia parlamentare non vengono percepite come rappresentative, questa ondata di populismo (che non è democrazia diretta, ma per alcuni ci assomiglia abbastanza) è di risulta all'incapacità delle istituzioni di reggere il passo con la rivoluzione informativa.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jean Jacques

Citazione di: InVerno il 19 Marzo 2025, 12:19:48 PMNel senso che i nuovi media hanno convinto molte persone che anche le istituzioni dovrebbero funzionare come dei social network? Probabilmente si, le democrazie parlamentari risultano troppo farraginose e autoreferenziali in confronto alle modalità di comunicazione che si sono sviluppate e che hanno conquistato il quotidiano delle persone, le forme ottocentesche della democrazia parlamentare non vengono percepite come rappresentative, questa ondata di populismo (che non è democrazia diretta, ma per alcuni ci assomiglia abbastanza) è di risulta all'incapacità delle istituzioni di reggere il passo con la rivoluzione informativa.
L'unico "piccolo" problema è che i cittadini credono ancora oggi che la possibilità di partecipare alla democrazia grazie ai social garantisca un margine decisionale, e invece non è così.
Come fu mostrato tempo fa da Report, tramite dei software si creano contenuti per aizzare i cittadini, per tirare fuori, dall'animo di ogni individuo, il peggio, la parte animalesca così che, da strumenti di partecipazione e di carattere decisionale, la Nuova Democrazia Diretta è divenuto un sistema di controllo dei governanti. Basta un post di un politico su un social per scatenare il finimondo e traghettare le decisioni di ogni "cittadino-non pensante".
Non fatevi conquistare dall'odio: odiare significa guardare indietro. Magari sarebbe stato utile se la natura ci avesse posto un occhio dietro la testa affinché potessimo guardarci le spalle, ma non lo ha fatto. Siamo fatti per guardare avanti, verso l'avvenire, per avere speranza.

baylham

Detto in poche parole (economizzando) la democrazia diretta in sostituzione di quella rappresentativa è irrealizzabile per semplici motivi economici, a partire dai vantaggi della divisione del lavoro.

La crisi attuale della democrazia non dipende dai nuovi media sociali, ha cause più profonde, ecologiche ed economiche, che la politica non può risolvere, da cui la disaffezione politica e il sovranismo e populismo di reazione.


aurea

La democrazia si basa su un'idea di "popolo" irreale e demagogica.Non esiste nessuno popolo,esiste un insieme di persone nate e cresciute in un determinato luogo e in una certa epoca storica,accomunate da un certo numero di idee e comportamenti.
Siccome ogni persona  è diversa dall'altra, nasce con potenzialità diverse e risponde a suo modo all'ambiente,ne consegue che la democrazia è impossibile,conflittuale e caotica sempre e comunque. Le soluzioni migliori sono due:
a)piccoli gruppi basati su competenze e attività comuni in cui ogni individuo è libero di comportarsi secondo le sue capacità e soddisfare i suoi bisogni essenziali.
b) "aristocrazia", derivato dal greco antico "aristokratía", composto da "áristos" (il migliore) e "krátos" (potere, governo). Pertanto, il significato letterale è "governo dei migliori".
Migliori non significa "superiori","eletti","chissà chi" o "speciali",ma "coloro che governano in modo tale che gli altri possano passare nel più breve tempo possibile al punto a)
Pertanto i fatti sono due:
1)un popolo è in grado di vivere come al punto a)
2)un popolo ha bisogno di passare al punto a) attraverso il punto b)
In tutto questo la democrazia non c'entra un bel niente e in fondo non ha mai funzionato neppure come caricatura del punto a) e del punto b)



 

iano

#7
La retorica sembra che non faccia più presa sulla gente, e forse è giunto quindi il momento, a bocce ferme, di riflettere su cosa sia stata la retorica per noi. Io confesso che non so perchè, di essa sento la mancanza, di quell'esser preso in giro in modo forbito, che conteneva però come inserto un sogno e come allegato una speranza di futuro.
Uscendo da questa nostalgica confessione,  direi che si è trattato di ciò che nella sua sostanza permane, fascinazione per una tecnologia, se si può considerare una tecnologia la parola, e la retorica la sua padronanza.
La stessa fascinazione potrebbe essere oggi relativa alle nuove tecnologie, ai social in breve, anche se io per questioni anagrafiche me ne sento immune.
Trump nasce superato, perchè come Berlusconi ha cavalcato una vecchia tecnologia, la TV, ma i veri vincitori sono i padroni dei social, e in genere chi li padroneggia, nella misura in cui ne subiamo l'irrazionale fascinazione, così come una volta subivamo la fascinazione di chi padroneggiava la parola.
Non so se ci sarà una dittatura, ma temo sia finita la democrazia della parola.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Quella che si presenta sotto l'apparenza di una reazione al politicamente corretto potrebbe essere, detto in un tweet, la lapidazione del logos.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
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