Il dialetto: che cos'è secondo voi?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 24 Novembre 2025, 10:52:48 AM

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Aspirante Filosofo58

Buongiorno, in questi giorni ho parlato con un'amica, di dialetti: secondo lei stanno perdendo quota nei confronti della lingua nazionale, vuoi per le migrazioni interne: da regione a regione, ma vuoi anche per quelle esterne all'Italia. A parte che leggo e ascolto orrori letterari in italiano,  a 360 gradi, anche sui tg nazionali e sulle riviste più quotate, però secondo me, il dialetto è una specie di carta di identità di una determinata zona, un po' una sorta di valore aggiunto, tanto che gli esperti affermano che saper comprendere e parlare uno o più dialetti equivale a conoscere una o più lingue straniere. Se poi, capita di incontrare persone di una certa età, che sono più a loro agio col dialetto che con la lingua italiana, saper parlare il loro dialetto mi sembra importante per stabilire o mantenere una relazione. Nel mio caso: io sono nato e vivo in Brianza e, all'occorrenza parlo il dialetto brianzolo; inoltre, sono di origine veneta (genitori del Polesine, ossia Provincia di Rovigo) e ho la quasi totalità dei parenti in quella zona d'Italia, dove il dialetto è parlato molto di più della lingua nazionale, tanto che nel Veneto si parla di lingua veneta e non di dialetto veneto! Voi parlate abitualmente o all'occorrenza, un dialetto? Grazie.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

iano

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 24 Novembre 2025, 10:52:48 AMVoi parlate abitualmente o all'occorrenza, un dialetto? Grazie.
Io propongo di vedere la cosa da un punto di vista diverso.
Se parli vuol dire che una lingua la parli, ed è la lingua con cui hai iniziato a parlare.
Se magari poi senti la necessità di allargare la comunicazione ad un consesso più ampio dovrai impararne una seconda.
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Lou

#2
Per quanto mi riguarda associo il dialetto a lingue e luoghi dell'infanzia, da una parte trovo i miei nonni ( di parte piemontese ) con cui condivisi assai tempo, li sentivo parlare quasi esclusivamente in dialetto e in questa lingua a me spesso si rivolgevano, lo comprendo quasi bene, ma non la so scrivere nè parlare, se non semplici frasi o dizioni comuni. Ma questa comprensione per me è un valore aggiunto. A volte credevo che volessero usare tra loro una lingua segreta che solo tra amici si può usare, per non farsi capire. Mio padre mi parlò sempre e solo in italiano, così come mia madre e ci tenevano assai che io parlassi unicamente in italiano. La mia nonna materna (di origini calabre) aveva un dialetto ( una sorta di lingua albanese ) che è rimasto per me uno scrigno incomprensibile di significati. Mi divertivo assai a chiederle di parlarmi in quel dialetto e io non capivo nulla, ma comprendevo una componente importante che mia nonna, pur parlando un italiano scorretto e un dialetto piemontese che causava l'ilarità di molti , quando parlava il suo dialetto mostrava un orgoglio sterminato, come se lei conoscesse un mondo che io, e molti noi nati e cresciuti nelle lande piemontesi, tra cui suo marito, non conoscevamo. Chiedevo traduzioni, ma non pervennero, se non con "Eh" - seguito da un sospiro. A volte litigavano, i miei nonni, uno in dialetto piemontese e una, quando si piccava di brutto, in un dialetto calabro, erano fantastici. Lei capiva, lui zero. Credo  che il parlare quella lingua albanese fosse un modo per dirgliene di peste e di corna. Almeno così lo interpretai. Ma chissà.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Aspirante Filosofo58

Citazione di: iano il 24 Novembre 2025, 14:45:36 PMIo propongo di vedere la cosa da un punto di vista diverso.
Se parli vuol dire che una lingua la parli, ed è la lingua con cui hai iniziato a parlare.
Se magari poi senti la necessità di allargare la comunicazione ad un consesso più ampio dovrai impararne una seconda.
Ciao, secondo me non si tratta di necessità di allargare la comunicazione, quanto semmai al voler mettere a proprio agio l'interlocutore (o l'interlocutrice) che, magari, si esprime meglio in dialetto. Quando vado con mia moglie dai miei parenti polesani, loro parlano il dialetto che lei capisce ma non parla e quindi mia moglie risponde in italiano. Io non ho difficoltà a parlare in italiano o in dialetto polesano.  ;)  
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Lou il 24 Novembre 2025, 14:48:41 PMPer quanto mi riguarda associo il dialetto a lingue e luoghi dell'infanzia, da una parte trovo i miei nonni ( di parte piemontese ) con cui condivisi assai tempo, li sentivo parlare quasi esclusivamente in dialetto e in questa lingua a me spesso si rivolgevano, lo comprendo quasi bene, ma non la so scrivere nè parlare, se non semplici frasi o dizioni comuni. Ma questa comprensione per me è un valore aggiunto. A volte credevo che volessero usare tra loro una lingua segreta che solo tra amici si può usare, per non farsi capire. Mio padre mi parlò sempre e solo in italiano, così come mia madre e ci tenevano assai che io parlassi unicamente in italiano. La mia nonna materna (di origini calabre) aveva un dialetto ( una sorta di lingua albanese ) che è rimasto per me uno scrigno incomprensibile di significati. Mi divertivo assai a chiederle di parlarmi in quel dialetto e io non capivo nulla, ma comprendevo una componente importante che mia nonna, pur parlando un italiano scorretto e un dialetto piemontese che causava l'ilarità di molti , quando parlava il suo dialetto mostrava un orgoglio sterminato, come se lei conoscesse un mondo che io, e molti noi nati e cresciuti nelle lande piemontesi, tra cui suo marito, non conoscevamo. Chiedevo traduzioni, ma non pervennero, se non con "Eh" - seguito da un sospiro. A volte litigavano, i miei nonni, uno in dialetto piemontese e una, quando si piccava di brutto, in un dialetto calabro, erano fantastici. Lei capiva, lui zero. Credo  che il parlare quella lingua albanese fosse un modo per dirgliene di peste e di corna. Almeno così lo interpretai. Ma chissà.
Ciao, io parlo dialetto polesano tutti i giorni con mia mamma quando le telefono, giusto per non perdere l'abitudine, ma se voglio parlare dialetto polesano tutto il giorno, devo necessariamente farmi 200 km di strada, e stare con le mie zie e i miei cugini praticamente tutto il giorno. A volte ci sono espressioni dialettali di difficile, se non impossibile traduzione in italiano... Comunque, è vero: a volte l'espressione facciale di chi parla in dialetto aiuta a comprendere le parole, anche se non ne conosciamo il significato. I veneti mi sembrano in genere molto espressivi.  :D 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

iano

#5
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 25 Novembre 2025, 12:33:57 PM
Ciao, secondo me non si tratta di necessità di allargare la comunicazione, quanto semmai al voler mettere a proprio agio l'interlocutore (o l'interlocutrice) che, magari, si esprime meglio in dialetto. Quando vado con mia moglie dai miei parenti polesani, loro parlano il dialetto che lei capisce ma non parla e quindi mia moglie risponde in italiano. Io non ho difficoltà a parlare in italiano o in dialetto polesano.  ;) 

Si,ma questo è un caso particolare del caso generale ''allargare la comunicazione''. :)
Ho posto la questione nella sua generalità, per non discriminare nessuna lingua parlata. Si tende infatti a discriminare quello che parla in dialetto, ma non in italiano, o viceversa, per motivi diversi , nessuno dei quali condivido.

Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: iano il 25 Novembre 2025, 14:35:10 PMSi,ma questo è un caso particolare del caso generale ''allargare la comunicazione''. :)
Ho posto la questione nella sua generalità, per non discriminare nessuna lingua parlata. Si tende infatti a discriminare quello che parla in dialetto, ma non in italiano, o viceversa, per motivi diversi , nessuno dei quali condivido.


Può essere che si tenda a discriminare chi parla in dialetto, come qualsiasi altra forma di diversità. Invece io cerco di cogliere il positivo (non nel senso del Covid et similia, ovviamente  :D :D :D ) che c'è in ogni situazione. Riuscire a vedere il lato positivo aiuta a vivere meglio, così come saper parlare la lingua straniera o il dialetto di un interlocutore, a mio avviso è un vantaggio enorme. Cosa ne pensi?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

daniele22


@Aspirante  Filosofo58
Ciao... nella speranza che cessi la Guerra in Ucraina III.... secondo me ogni dialetto è una lingua. Parlo da sempre il veneto padovano sud non profondo sud tanto da percepire un non ben distinto disagio nel parlare l'italiano. Visto che sei di origini polesane, e avendo in vista una spedizione tipo magi randagi verso i confini della realtà, volevo chiedere se i tuoi genitori abbiano per caso notizie di questo luogo del passato di cui non sapevo l'esistenza e che ti propongo attraverso questo articolo dell'anno scorso
Un saluto
https://www.ilgazzettino.it/nordest/rovigo/repubblica_tamisiana_bosgattia_dove_e_declino_cosa_e-7984300.html

Aspirante Filosofo58

Citazione di: daniele22 il 30 Novembre 2025, 07:50:04 AM@Aspirante  Filosofo58
Ciao... nella speranza che cessi la Guerra in Ucraina III.... secondo me ogni dialetto è una lingua. Parlo da sempre il veneto padovano sud non profondo sud tanto da percepire un non ben distinto disagio nel parlare l'italiano. Visto che sei di origini polesane, e avendo in vista una spedizione tipo magi randagi verso i confini della realtà, volevo chiedere se i tuoi genitori abbiano per caso notizie di questo luogo del passato di cui non sapevo l'esistenza e che ti propongo attraverso questo articolo dell'anno scorso
Un saluto
https://www.ilgazzettino.it/nordest/rovigo/repubblica_tamisiana_bosgattia_dove_e_declino_cosa_e-7984300.html
... dialetto padovano del Sud? Allora è abbastanza simile al polesano... a parte la "l" che scivola quando è nell'ultima sillaba delle parole, fino a quasi scomparire... non ho mai capito come si faccia.  :D :D :D Ps: per l'articolo... ho visto che è un po' lunghino e me lo devo leggere con calma... però simpatico lo Stato di Bosgattia!
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

daniele22

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 01 Dicembre 2025, 08:14:52 AM... dialetto padovano del Sud? Allora è abbastanza simile al polesano... a parte la "l" che scivola quando è nell'ultima sillaba delle parole, fino a quasi scomparire... non ho mai capito come si faccia.  :D :D :D Ps: per l'articolo... ho visto che è un po' lunghino e me lo devo leggere con calma... però simpatico lo Stato di Bosgattia!
Vivendo a ridosso dei colli Euganei, simile al veneto del sud. La storia della Bosgattìa o bosgattia non so, è sopravvenuta per caso quando chiesi al gruppo dei parlatori del nulla perché mai si dicesse "te si un bosegato", che sarebbe un'offesa "morbida", più una presa in giro. Ma come?, disse il gruppo quasi in coro... il bosegato è il maiale! "Perdiana!" dico io "questa non la sapevo proprio. Pensavo che bosegato si riferisse a bosega" che in dialetto è una specie di cefalo. Manco il tempo di chiarire la questione già spinosa di suo e salta fuori uno dal coro a parlare dello stato di Bosgattia.. viene quasi da chiedersi se vi sia un nesso con la saga dei Serenissimi.. insomma, eccomi a tutt'oggi ancora qui a mezz'aria
Un saluto

Aspirante Filosofo58

Citazione di: daniele22 il 01 Dicembre 2025, 09:57:19 AMVivendo a ridosso dei colli Euganei, simile al veneto del sud. La storia della Bosgattìa o bosgattia non so, è sopravvenuta per caso quando chiesi al gruppo dei parlatori del nulla perché mai si dicesse "te si un bosegato", che sarebbe un'offesa "morbida", più una presa in giro. Ma come?, disse il gruppo quasi in coro... il bosegato è il maiale! "Perdiana!" dico io "questa non la sapevo proprio. Pensavo che bosegato si riferisse a bosega" che in dialetto è una specie di cefalo. Manco il tempo di chiarire la questione già spinosa di suo e salta fuori uno dal coro a parlare dello stato di Bosgattia.. viene quasi da chiedersi se vi sia un nesso con la saga dei Serenissimi.. insomma, eccomi a tutt'oggi ancora qui a mezz'aria
Un saluto
Io non sono sicuro, ma mi pare di aver sentito una volta qualcuno affermare che il bosgato fosse il maiale, ma non ci feci caso più di tanto, anche perché l'affermazione veniva da un mio cugino che spesso parlava e parla "tra il serio e il faceto" e non si capisce quasi mai quale delle due sia.  ;)  Resta da capire come si arrivi da maiale a bosgato, ossia quali salti mortali linguistici occorra fare per capire tutto il percorso.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

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