Gli Stati Uniti si proclamano da sempre fautori della democrazia a livello globale, ma osservando la realtà non vi è niente di più falso. Moltissime dittature mondiali sono state appoggiate dagli americani in funzione antisocialista, ad esempio essi appoggiarono e furono fautori del regime di estrema destra di Pinochet per evitare che il Cile diventasse un membro del blocco socialista, appoggiarono anche il regime dei colonnelli in Grecia negli stessi anni (1964-1974). Non solo, ci fu anche l'appoggio al regime di Saddam Hussein in chiave antiraniana, salvo poi cambiare atteggiamento dopo l'invasione del Quwait. Hanno fatto accordi commerciali con il regime saudita che è una monarchia teocratica (Il "massimo della democrazia" quindi....) pur di garantirsi gli introiti derivanti dal commercio del petrolio, insomma essi sono gli amici dei tiranni che appoggiano il loro imperialismo e non si oppongono ad esso. Il proclamarsi fautori della democrazia quindi esprime un'ipocrisia a livello massimo, un'ipocrisia che ha sempre dettato tutta la politica statunitense dalla sua nascita, infatti la Costituzione degli Stati Uniti del 1785 proclamava l'uguaglianza, il fatto che ogni individuo avesse diritto alla felicità, proclamava i valori illuministi di fraternità, ma nella pratica avevano instaurato forme di apartheid per la popolazione afroamericana e fino a metà Ottocento praticavano la schiavitù dei neri.
Gli Stati Uniti, non a caso, nell'indice che misura la propensione della nazioni alla pace, sono al posto 145 (la Russia è al 150), segno che sono classificati anche dalle ONG per i diritti umani come uno Stato guerrafondaio, imperialista e tendente alla guerra. La loro società è permeata da un individualismo estremo capitalista in cui ogni soggetto è visto in competizione con gli altri per il denaro e il potere, e non vi è quindi spazio per vera cooperazione, ma vi è un'esaltazione del concetti di competizione spesso a scapito degli altri. Anche voi considerate gli Stati Uniti come una nazione che è molto indietro in termini di civiltà, di rispetto della persona umana e carente dei valori fondamentali di solidarietà e fratellanza?
Un conto è la democrazia, un altro la pace.
Vi possono essere popoli democratici e pur tuttavia bellicosi.
Così come la "civiltà" non sempre è una prerogativa della democrazia.
La democrazia poi è un ideale, magari a cui tendere, ma sarebbe ingenuo credere nella sua concreta perfetta realizzazione.
Ciò nonostante, gli USA sono stati senz'altro dei precursori della democrazia moderna.
Ma soprattutto il loro ideale è la libertà.
Con tutte le contraddizioni e le ipocrisie, certo, ma è sufficiente vedere il loro influsso nel nostro Paese nel dopoguerra, per constatarne gli effetti positivi.
Ho lavorato a lungo negli Stati Uniti.
Un Paese duro, secondo i nostri canoni europei. E con tante ingiustizie, ma pure con la forza di denunciarle e cercare di porvi rimedio.
Fa sorridere assistere alle diffuse critiche al modello americano, descritto come il regno del male.
Come se altri paesi fossero meglio...
Ma si consolino questi critici viscerali, mi sa che presto pure quella democrazia finirà, basta vedere il fenomeno Trump.
E allora potranno assaporare le delizie di un Putin o di un Xi Jinping.
Citazione di: Socrate78 il 02 Gennaio 2023, 14:04:48 PMAnche voi considerate gli Stati Uniti come una nazione che è molto indietro in termini di civiltà, di rispetto della persona umana e carente dei valori fondamentali di solidarietà e fratellanza?
SI'.
L'infamia dell'appoggio alla dittatura cilena, greca e argentina restera' per sempre, cosi' come quella dei bombardamenti atomici sulla popolazione civile.
Bombardamenti al fosforo bianco in Iraq.
All'uranio impoverito in jugoslavia.
Tutto in nome della liberta'.
Paese che da' la pena di morte anche a disabili mentali e minorenni all'epoca del fatto.
Paese con i lavori forzati e dove, se vuoi, acquisti fucili d'assalto anche al supermercato.
Paese dove la sodomia tra due maschi adulti consenzienti e' stata completamente depenalizzazata su tutto il territorio (poiche' il Texas rivendicava fieramente il suo diritto di restare al medioevo) solo nel 2003.
L'illuminismo lo hanno recepito solo come concetto astratto.
Quand'ero giovane Jack Kerouac era quasi un idolo, "easy rider" la faccia oscura. Un mio amico ha vissuto un paio d'anni a Seattle che di sicuro non è la Georgia o il Texas. Una società libera, ma molto violenta mi disse. Il fatto è che la democrazia esiste solo sulla carta, si tratta ormai di oligarchie e del resto non potrebbe esser che così. Forse qui in europa si salvano un po' i paesi scandinavi, almeno così si dice
Citazione di: Socrate78 il 02 Gennaio 2023, 14:04:48 PMGli Stati Uniti si proclamano da sempre fautori della democrazia a livello globale, ma osservando la realtà non vi è niente di più falso. Moltissime dittature mondiali sono state appoggiate dagli americani in funzione antisocialista, ad esempio essi appoggiarono e furono fautori del regime di estrema destra di Pinochet per evitare che il Cile diventasse un membro del blocco socialista, appoggiarono anche il regime dei colonnelli in Grecia negli stessi anni (1964-1974). Non solo, ci fu anche l'appoggio al regime di Saddam Hussein in chiave antiraniana, salvo poi cambiare atteggiamento dopo l'invasione del Quwait. Hanno fatto accordi commerciali con il regime saudita che è una monarchia teocratica (Il "massimo della democrazia" quindi....) pur di garantirsi gli introiti derivanti dal commercio del petrolio, insomma essi sono gli amici dei tiranni che appoggiano il loro imperialismo e non si oppongono ad esso.
La democrazia é una scelta interna per gli USA , come potenza globale, però, essi si trovano necessariamente ad avere a che fare con tanti paesi non democratici, cosa dovrebbero fare? Chiudere le relazioni con 3/4 del mondo?
Poi a livello internazionale contano le priorità strategiche, fino al 1991 c'erano due potenze che si facevano la guerra fredda, e una delle due, la Russia, cercava sempre di espandere la sua ideologia comunista, suscitando rivoluzioni in giro per il mondo, e bisognava evitare questo rischio, anche con qualche dittatura reazionaria, a Mali estremi, estremi rimedi. Dove potevano scegliere per la democrazia, ad esempio in Italia, gli americani
L'hanno scelta, naturalmente con il patto sottinteso che i comunisti non dovevano andare al potere, almeno fino al 1991, quando le clausole di sicurezza son venute meno, in Italia i "comunisti" hanno anche potuto governare, tanto non erano più comunisti, e le dittature del sudamerica son venute meno, a dimostrazione che quello che limitava la democrazia non erano gli USA ma la presenza del pericolo comunista sovietico.
Citazione di: anthonyi il 04 Gennaio 2023, 22:21:23 PMPoi a livello internazionale contano le priorità strategiche, fino al 1991 c'erano due potenze che si facevano la guerra fredda, e una delle due, la Russia, cercava sempre di espandere la sua ideologia comunista, suscitando rivoluzioni in giro per il mondo, e bisognava evitare questo rischio, anche con qualche dittatura reazionaria, a Mali estremi, estremi rimedi.
Davvero??? A me risulta che le dittature fasciste degli anni settanta in Cile e in Argentina furono barbaramente scatenate e instaurate contro governi di sinistra democraticamente eletti, esattamente come fu in Spagna, prima della guerra.
Ma forse noi due abbiamo studiato su due libri di storia diversi, caro il mio "liberale".
Sai, anche quelli che tu chiami i "pericolosi comunisti sovietici" votano, ogni tanto.
E ogni tanto, ancora piu' raramente, vincono.
Se ti piace tanto la democrazia liberale... a maggior ragione dovresti saperlo.
Citazione di: niko il 04 Gennaio 2023, 23:17:32 PMDavvero??? A me risulta che le dittature fasciste degli anni settanta in Cile e in Argentina furono barbaramente scatenate e instaurate contro governi di sinistra democraticamente eletti, esattamente come fu in Spagna, prima della guerra.
Ma forse noi due abbiamo studiato su due libri di storia diversi, caro il mio "liberale".
Sai, anche quelli che tu chiami i "pericolosi comunisti sovietici" votano, ogni tanto.
E ogni tanto, ancora piu' raramente, vincono.
Se ti piace tanto la democrazia liberale... a maggior ragione dovresti saperlo.
Io ho premesso che ci sono priorità strategiche dietro queste valutazioni, cioè questioni di equilibrio internazionale, in quel clima un governo di sinistra avrebbe portato quei paesi a convergere verso il blocco sovietico, e da quelle parti la cultura democratica non era proprio il massimo.
D'altronde lo stesso ragionamento vale per tutti i fascismi che nascono in Europa tra le due guerre, compreso quello di Franco. Lo spettro del comunismo, e dei danni che poteva apportare, ha spinto classi dirigenti, anche quelle con un certo spirito liberale (qui gli USA non c'entrano) ad affidarsi al fascismo.
E' stato un rimedio peggiore del male? In alcuni casi certamente si.
In una prospettiva storica, peró, il crollo del comunismo del 1991, con il rifiuto dello stesso da parte di tanti popoli che erano stati soggiogati, da fiducia all'idea che in generale, comunque, il mantenimento del sistema di libero mercato, anche se non democratico, in tanti paesi, abbia comunque favorito questo crollo ed impedito il rischio di una egemonia comunista mondiale.
Risposta: perché sono l'esito di una genia di pirati e baldracche il cui unico talento è la violenta falsificazione della realtà. La loro democrazia è il peggior vino fatturato, il peggior cibo, dell'osteria globale.
Uno scenario di cartapesta con burattini recitanti farse politiche, la cui regia è saldamente nelle cassaforti dei pirati e baldracche che ambiscono a dominare il mondo.
Citazione di: anthonyi il 05 Gennaio 2023, 05:08:49 AMIo ho premesso che ci sono priorità strategiche dietro queste valutazioni, cioè questioni di equilibrio internazionale, in quel clima un governo di sinistra avrebbe portato quei paesi a convergere verso il blocco sovietico, e da quelle parti la cultura democratica non era proprio il massimo.
D'altronde lo stesso ragionamento vale per tutti i fascismi che nascono in Europa tra le due guerre, compreso quello di Franco. Lo spettro del comunismo, e dei danni che poteva apportare, ha spinto classi dirigenti, anche quelle con un certo spirito liberale (qui gli USA non c'entrano) ad affidarsi al fascismo.
E' stato un rimedio peggiore del male? In alcuni casi certamente si.
In una prospettiva storica, peró, il crollo del comunismo del 1991, con il rifiuto dello stesso da parte di tanti popoli che erano stati soggiogati, da fiducia all'idea che in generale, comunque, il mantenimento del sistema di libero mercato, anche se non democratico, in tanti paesi, abbia comunque favorito questo crollo ed impedito il rischio di una egemonia comunista mondiale.
Il fascismo e' sempre un rimedio peggiore del male.
Magari ci sono state a disposizione nella storia, e magari ci risaranno in futuro, sia vie parlamentari e riformiste, che vie apertamente rivoluzionarie, al socialismo; ma quello che osservo e' che certi "liberali" rappresentanti degli interessi dei potenti sono piu' che pronti a giustificare la controrivoluzione, o la, diciamo cosi', "controriforma" (golpe), nazionalista e fascista, sia in un caso, che nell'altro.
E il fascismo e' sempre, una cura peggiore del male.
Citazione di: niko il 05 Gennaio 2023, 14:18:22 PMIl fascismo e' sempre un rimedio peggiore del male.
Magari ci sono state a disposizione nella storia, e magari ci risaranno in futuro, sia vie parlamentari e riformiste, che vie apertamente rivoluzionarie, al socialismo; ma quello che osservo e' che certi "liberali" rappresentanti degli interessi dei potenti sono piu' che pronti a giustificare la controrivoluzione, o la, diciamo cosi', "controriforma" (golpe), nazionalista e fascista, sia in un caso, che nell'altro.
E il fascismo e' sempre, una cura peggiore del male.
Proviamo a fare un confronto, l'Italia, uscita dal fascismo, cioè dal rimedio, vive nel dopoguerra un grande periodo di crescita economica e sociale. La Russia, uscita dal comunismo, cioè dal male, dopo 30 anni, produce guerre e terrore.
Citazione di: anthonyi il 05 Gennaio 2023, 15:33:23 PMProviamo a fare un confronto, l'Italia, uscita dal fascismo, cioè dal rimedio, vive nel dopoguerra un grande periodo di crescita economica e sociale. La Russia, uscita dal comunismo, cioè dal male, dopo 30 anni, produce guerre e terrore.
L'italia esce dal fascismo, cioe' esce dalla guerra, perche' il fascismo e' intrinsecamente guerra e i fascisti e i nazionalisti estremi in generale l'esaltazione sadica della guerra ce l'hanno dentro, che la dichiarino esteriormente o no, per il sacrificio di sangue della Russia sovietica.
La cura e' solo il cancro e il nulla della storia, e sara' presto dimenticata, ma senza il male qui, adesso parleremmo tutti tedesco.
Fattene una ragione e basta.
Per tutto il dopoguerra gli stati uniti continuano a spargere guerre e terrore, e, proprio nel loro PERSEVERARE con il terrorismo di stato e con l'imperialismo esportato in ogni dove anche dopo la caduta dell'URSS, dimostrano il "segreto di pulcinella" che il loro obbiettivo non era mai stata la contrapposizione all'urss, ma il dominio diretto del mondo (Corea, Vietnam, sudamerica, medioriente, iugoslavia, e ora anche ucraina).
Finito il modello sovietico, non passa nemmeno un anno che il nuovo nemico diventa Saddam, poi Milosevich, poi il cosiddetto "terrorismo islamico in generale", e adesso Putin.
La carovana di guerre e sangue marchiate usa in tutto il mondo virtualmente a partire dal dopoguerra non ha conosciuto soste, comunismo sovietico attivo o no.
Mentre il modello sovietico, in quanto modello rivoluzionario, seppur giustamente criticato anche a sinistra nei suoi aspetti dittatoriali, continua e ha continuato a ispirare, prima e dopo la sua caduta, la resistenza allo sfruttamento e all'espropriazione capitalista.
Ci sono al mondo persone che non vogliono essere schiave, cioe' che non vogliono essere lavoratori salariati.
Schiavitu' che, quando e' messa in discussione, tende a riconfermarsi con la guerra.
Non a caso, nel 68 si diceva: Agnelli e' Vietnam.
Mi rendo conto che questo sia un bel proema per il punto di vista sociale e politico dei datori di lavoro e dell'area di consenso che essi riescono a concentrare, ma questo non autorizza nessuno a ignorare la storia, e a costruirsi una storia tutta per se'.
A me pare che la storia te la costruisci tu, a tuo comodo. I morti e il dolore dei regimi comunisti sono decine di volte di più di quello che sarebbe stato generato da quelle che tu attribuisci agli USA(gli metti in conto pure l'Ucraina, siamo veramente all'assurdo). Per non parlare della perdita delle libertà che se in un regime di libero mercato é un'eccezione possibile quando necessaria, nei sistemi comunisti rivoluzionari é la norma.
Riguardo poi al consenso per i datori di lavoro, e più in generale per il sistema di mercato, io direi che per fortuna oggi non ci si può lamentare, tanti lavoratori hanno capito che é meglio stare in pace con le imprese, invece che fargli la guerra, e lo hanno capito anche i partiti di "sinistra" al governo, che infatti voi che ancora vi portate dietro la nostalgia del 68 non riconoscete più come tali.
Gli Stati Uniti sono una nazione complessa con una storia complessa. Come in ogni nazione, ci sono state azioni e politiche che sono state giudicate dalla storia come errate o immorali. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno anche fatto molti progressi nel riconoscere e correggere questi errori e nel lavorare per promuovere i valori di uguaglianza, libertà e democrazia. Come in ogni nazione, ci sono anche tensioni interne e sfide che devono essere affrontate, ma gli Stati Uniti rimangono una delle nazioni più avanzate e progredite del mondo.
Non posso fare una valutazione sulla "civiltà" di una nazione in quanto tale concetto è soggettivo e dipende dalle prospettive individuali. Tuttavia, posso dire che gli Stati Uniti hanno una lunga storia di promozione dei diritti umani e della giustizia e continuano a lavorare per raggiungere questi obiettivi.
Citazione di: Gianni Paolo Tia il 05 Gennaio 2023, 17:10:05 PMTuttavia, gli Stati Uniti hanno anche fatto molti progressi nel riconoscere e correggere questi errori e nel lavorare per promuovere i valori di uguaglianza, libertà e democrazia.
Sul l'uguaglianza c'é da fare qualche distinguo, le battaglie per i diritti civili e per le pari opportunità sono state consistenti negli stati uniti, ma per quanto riguarda quella cultura egualitarista che spesso arriva a schiacciare i principi meritocratici negli USA c'é una profonda diffidenza, l'idea egualitarista é considerata un disvalore.
Citazione di: anthonyi il 05 Gennaio 2023, 18:06:21 PMSul l'uguaglianza c'é da fare qualche distinguo, le battaglie per i diritti civili e per le pari opportunità sono state consistenti negli stati uniti, ma per quanto riguarda quella cultura egualitarista che spesso arriva a schiacciare i principi meritocratici negli USA c'é una profonda diffidenza, l'idea egualitarista é considerata un disvalore.
E' vero che negli Stati Uniti c'è stata una storia di tensione tra l'uguaglianza e la meritocrazia. Molti americani credono nella meritocrazia e nella possibilità di ottenere successo attraverso il duro lavoro e il talento. Tuttavia, c'è anche una comprensione che ci sono molti fattori che possono influire sul successo di una persona, come l'educazione, l'ambiente e le opportunità disponibili. Molti americani sostengono l'uguaglianza di opportunità come il modo migliore per garantire che tutti abbiano la possibilità di raggiungere il loro massimo potenziale, indipendentemente dalla loro origine o dalle circostanze iniziali.
C'è anche una comprensione che l'uguaglianza di opportunità richiede un impegno continuo per eliminare le barriere che impediscono a certi gruppi di ottenere pari opportunità.
Un elenco di eventi noti con protagonisti gli autoproclamati fautori USA della democrazia:
https://www.cuba-si.ch/it/gli-stati-uniti-hanno-passato-222-anni-su-243-di-esistenza-in-guerra/
"Ingerenze degli Stati Uniti in politica estera
azioni statunitensi volte a modificare governi stranieri." (su wp: cercare sul motore perché il link non funziona)
Citazione di: Ipazia il 05 Gennaio 2023, 18:38:19 PMUn elenco di eventi noti con protagonisti gli autoproclamati fautori USA della democrazia:
https://www.cuba-si.ch/it/gli-stati-uniti-hanno-passato-222-anni-su-243-di-esistenza-in-guerra/
Cuba, un operatore veramente al di sopra delle parti 🤣😂 solo che si sono dimenticati di attribuire agli USA anche la morte di Nostro Signore, già che c'erano.
I fatti sono fatti e l'elenco di Cuba è pure incompleto per quanto riguarda guerre e golpe fuori dal continente americano. Così ho aggiunto quello di wp. Ce n'è anche uno su Limes, ma bisogna essere abbonati.
C'è un male oscuro che gli States hanno esportato e reso universale: il CONSUMISMO di massa. La loro fede nel denaro che porta felicità è totale. La loro è una società che fa dell'individualismo e del possesso le fondamenta dell' esistenza umana. Ci sono naturalmente eccezioni, essendo una società complessa, ma la corrente sotterranea è quella.
Democrazia è una forma di governo di un paese, non c'entra niente con la politica estera, in termini generali indica la responsività di un governo ai desiderata della propria popolazione, e altri fatti "tecnici" (divisione dei poteri etc), una democrazia può tranquillamente fare guerra ad altri stati, e appoggiare chiunque gli aggradi compresi beceri dittatori. Basta guardare LA democrazia, Atene, e scoprire che non si trattava di un gruppo di pacifisti che appoggiavano unicamente altri pacifisti/democrazie nel mediteranneo. Premessa a mio avviso invalida.
Citazione di: anthonyi il 05 Gennaio 2023, 16:45:59 PMA me pare che la storia te la costruisci tu, a tuo comodo. I morti e il dolore dei regimi comunisti sono decine di volte di più di quello che sarebbe stato generato da quelle che tu attribuisci agli USA(gli metti in conto pure l'Ucraina, siamo veramente all'assurdo). Per non parlare della perdita delle libertà che se in un regime di libero mercato é un'eccezione possibile quando necessaria, nei sistemi comunisti rivoluzionari é la norma.
Riguardo poi al consenso per i datori di lavoro, e più in generale per il sistema di mercato, io direi che per fortuna oggi non ci si può lamentare, tanti lavoratori hanno capito che é meglio stare in pace con le imprese, invece che fargli la guerra, e lo hanno capito anche i partiti di "sinistra" al governo, che infatti voi che ancora vi portate dietro la nostalgia del 68 non riconoscete più come tali.
Ah ah ah, è tipico di chi non ha ideali, arrivare al conto ei morti quando non si hanno altri argomenti.
Almeno i morti del comunismo sono morti, in gran parte, per l'aberrazione di un ideale...
Voglio sapere a questo punto "per che cosa" siano morti invece i morti del fascismo o delle guerre imperialiste usa, sia tra gli aggressori che tra gli aggrediti, nel nome o nel segno di quale ideale di falsa libertà e falsa potenza che nasce già aberrato e non universalizzabile. E con "per che cosa", qui, intendo su un piano di idealismo/nichilismo, (qualcosa di innumerabile, e quindi forse un po' fuori dalla logica facilona dei liberisti/liberali, col culo degli altri); o meglio, NON lo voglio sapere da te Anthony, perché sono abbastanza stanco delle tua concezione numerabile e falsamente liberale della storia, ma vabbè.
La libertà di consumo ossessivo per alcuni, e la libertà di morire di fame per altri.
Il soldo, il potere, le armi, e il soldo e le armi come simbolo di potere.
Tra il morire di questo e morire di un ideale nobile aberrato, io non ci penserei un secondo, a scegliere di che morte morire. E non sono un numero, in questo mio dire, sono un essere pensante.
Voi liberali e filoamericani contate la ricchezza con il denaro, ma è il disprezzo e il fallimento esistenziale da una parte, o la salvezza possibile al di fuori della mediazione sociale del denaro dall'altra, nei confronti dei poveri e dei diseredati, che fa la civiltà di un paese.
Negli usa i poveri valgono meno di zero, sono disprezzati e non si salvano al di fuori della mediazione del denaro, che non hanno, e quindi quel paese per me è incivile, e lo rimarrebbe anche se producesse tutta la ricchezza numerabile del mondo con le meraviglie numerabili del libero mercato.
Non potete salvare l'umanità producendo (nichilisticamente) ricchezza dal nulla, non perché questa possibilità non esista secondo verità (esiste...), ma perché usate i soldi principalmente per dominare su chi non li ha e suscitare invidia.
E il bello è che non ve ne accorgente.
Non vedete la relazione umana dietro la relazione tra oggetti.
Non li avrete mai per tutti, i soldi, perché essi, i soldi, virtualmente, nel vostro sistema, esistono solo nel loro squilibrio differenziale.
Sono rapporti di forza. Nel momento in cui li equilibraste, sparirebbero.
E per questo, che non li potete equilibrare. E giocate sempre allo stesso gioco, di differenziali relativamente sempre uguali tra chi ha e chi non ha, rilanciati su scale sempre più immense e grandi.
La premessa della discussione è valida perché, a tutte le guerre e i golpe patrocinati, gli USA premettono la becera motivazione, anche in sede ONU, di "esportare la democrazia".
Greci e romani si guardavano bene da queste ridicole bufale.
Citazione di: Pio il 05 Gennaio 2023, 19:26:33 PMLa loro è una società che fa dell'individualismo e del possesso le fondamenta dell' esistenza umana.
Non so perché, ma nel leggere questa frase, a me viene piuttosto da pensare agli italiani.
Va be che questo topic dovrebbe trattare degli stati uniti, e non degli statunitensi e, per quanto li conosco, io li inquadrerei in una certa ritualità vera, non ipocrita come quella con cui ti trovi spesso ad avere a che fare in Italia, una visione semplice e pratica della vita, completamente sganciata dagli intellettualismi che invece caratterizzano molti discorsi fatti in Italia. Se leggessero questo topic in gran parte non ne capirebbero il senso, anche perché tratta di politica estera degli USA e loro, a malapena, si interessano di quella interna, in vicinanza delle elezioni più importanti.
Citazione di: niko il 05 Gennaio 2023, 20:58:19 PMAh ah ah, è tipico di chi non ha ideali, arrivare al conto ei morti quando non si hanno altri argomenti.
Almeno i morti del comunismo sono morti, in gran parte, per l'aberrazione di un ideale...
Rifletti, niko, sulla contraddizione tra il materialismo storico e il fatto che poi nel comunismo ci si perda Nell'ideale.
L'ideale é qualcosa che non esiste, ed é un qualcosa in cui si rifugia chi non é in grado di realizzare nulla di concreto.
Qual'era la promessa di Marx? Proletari di tutto il mondo unitevi, fate la rivoluzione e sarete tutti uguali e felici. Beh la rivoluzione l'hanno fatta ma non c'é stata né uguaglianza, né felicità, e allora l'ideologo marxista si rifugia Nell'ideale, nell'utopia, nel sol dell'avvenire.
Citazione di: anthonyi il 05 Gennaio 2023, 21:48:07 PMSe leggessero questo topic in gran parte non ne capirebbero il senso, anche perché tratta di politica estera degli USA e loro, a malapena, si interessano di quella interna, in vicinanza delle elezioni più importanti.
Beh certo, al beota americano, come pure all'europeo, interessa avere la pancia piena e, come per il beota tedesco durante il nazismo, interessa poco sapere con quali metodi viene riempita e cosa ci sta dietro il muro del lager o del confine, a cui provvede la macchina da guerra che, senza alternative, beotamente ha votato.
Citazione di: Ipazia il 06 Gennaio 2023, 09:10:30 AMBeh certo, al beota americano, come pure all'europeo, interessa avere la pancia piena e, come per il beota tedesco durante il nazismo, interessa poco sapere con quali metodi viene riempita e cosa ci sta dietro il muro del lager o del confine, a cui provvede la macchina da guerra che, senza alternative, beotamente ha votato.
Gli americani, cara ipazia, la pancia piena c'è l'hanno già con quello che producono in casa, e da 150 anni sono loro a dar da mangiare al resto del mondo. Il tuo ragionamento avrebbe potuto funzionare per le potenze coloniali europee ma non per loro, che non hanno mai fatto una guerra per ragioni di sfruttamento coloniale, ma solo per ragioni strategiche o politiche, perché prima di queste hanno capito che é più conveniente comprare le risorse dagli altri popoli, che andare a prendersele con la forza.
Finché conservano la supremazia economica e militare, con ricatti al seguito, gli USA possono illudersi di avere la pancia piena per loro meriti intrinseci.
Ma appena qualcuno cerca di rompere l'incantesimo partono sanzioni, golpe, squadroni della morte e guerre, preferibilmente col sangue dei burattini di turno.
Citazione di: anthonyi il 05 Gennaio 2023, 22:04:18 PMRifletti, niko, sulla contraddizione tra il materialismo storico e il fatto che poi nel comunismo ci si perda Nell'ideale.
L'ideale é qualcosa che non esiste, ed é un qualcosa in cui si rifugia chi non é in grado di realizzare nulla di concreto.
Qual'era la promessa di Marx? Proletari di tutto il mondo unitevi, fate la rivoluzione e sarete tutti uguali e felici. Beh la rivoluzione l'hanno fatta ma non c'é stata né uguaglianza, né felicità, e allora l'ideologo marxista si rifugia Nell'ideale, nell'utopia, nel sol dell'avvenire.
L'ideale è sempre esistito nel comunismo, ma unito alla prassi.
Il conto dei morti è l'argomento finale di chi non ha ideali, o al limite di chi li ha ma non vuole palesarli. Nelle guerre i morti stanno sempre da tutte due le parti e pure in quelle civili, politiche e soprattutto sociali.
Messo in conto questo, bisognerebbe parlare pure di altro.
Ma magari non tra noi due, perché è inutile.
Citazione di: niko il 06 Gennaio 2023, 17:53:45 PMMa magari non tra noi due, perché è inutile.
Concordo
Il problema e' concettuale , sinistra e destra ... DOVREBBERO essere due visioni volte allo stesso obbiettivo........ il benessere comune da ottenersi magari con scelte pratiche diverse a seconda della situazione in cui ci si trova. Ma questo NON e' proprio del sapiens che non rinuncera' mai volontariamente al di piu' (perché e' indubbio che esiste per alcuni un di piu' immeritato rispetto ad altri ). Pertanto destra , sinistra , centro , ideologie varie alla lunga produrranno lo stesso effetto finale.......... bye bye umanita' ( almeno come la si intende ora).
Direi che la politichetta mainstream (destra/sinistra) e le farlocche istitituzioni pseudodemocratiche sono del tutto incapaci di amministrare il mondo, che in realtà è governato, o meglio: comandato, da una classe che se ne fotte alla grande di obiettivi comuni e il cui unico obiettivo è eternare se stessa.
Gli obiettivi sono diversi, non tanto per recondite nature del Sapiens, ma per la sua evoluzione storica in senso classista.
Citazione di: anthonyi il 06 Gennaio 2023, 09:52:39 AMGli americani, cara ipazia, la pancia piena c'è l'hanno già con quello che producono in casa, e da 150 anni sono loro a dar da mangiare al resto del mondo.
Certo, con il pagliaccio di Mcdonald e l'omino dei marhmallows :))
non c'è limite alla malafede...