Estinzione del Silenzio: Il Predominio dell’Eccesso.

Aperto da Enrico73, 19 Settembre 2025, 15:40:51 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Enrico73

Il silenzio si sta inesorabilmente estinguendo e mio malgrado, anch'io ne sono uno degli artefici. Terreno vergine, un labirinto invisibile brulicante di possibilità inesplorate, un oceano profondissimo ed abbagliante dove le domande si accoppiavano e moltiplicavano, generando infinite domande di possibilità. Soffocato non da una violenza improvvisa, ma dall'insidiosa pressione del suo stesso potenziale generativo. Un eccesso di parole, di immagini, di notifiche, di opinioni urlate a squarciagola o anche solo sussurrate – un coro assordante di voci che si aggrovigliano senza senso. Un mondo di rumore costante, ove il volume e' sinonimo di rilevanza, di necessità. Ma la verità è che l'eccesso genera confusione, paralisi, una sorta di amnesia collettiva. Le idee vivono relegate in zoo ove non generano, ove diventano sterili, oggetti da osservare che placano in qualche modo la nostra coscienza ipocrita. Non si tratta solo di rumore fisico. È il rumore interiore, l'eco incessante dei giudizi, delle aspettative, delle paure, delle prestazioni – un'orchestra stonata, dissonante che ci impedisce di ascoltare la nostra stessa voce e men che meno quella degli altri. Ci siamo trasformati in eco di voci esterne, amplificatori inconsapevoli di un sistema che si autoalimenta. Eppure, il silenzio è ancora lì, nascosto tra gli strati. Una nuvola bianca in un mondo oceanico, una pausa, un sospiro prima dell'ennesima ondata di rumore. Basta fermarsi un istante, aprire gli occhi al cielo, respirare profondamente per sentirlo pulsare, lentamente. Non ho risposta alcuna né soluzioni brillanti, intelligenti. Taccio quel poco di silenzio che ancor mi appartiene.

doxa

#1
Enrico ha scritto
CitazioneIl silenzio si sta inesorabilmente estinguendo e mio malgrado, anch'io ne sono uno degli artefici.
Tuo malgrado ? Mi sembra invece che sei molto soddisfatto di "parlarti addosso" come si suol dire.
Se brami al silenzio, comincia a scrivere nel forum usando i normali caratteri e non questi giganti che simbolicamente significano gridare. E i moderatori sono fin troppo moderati a non richiamarti al dovere.

Hai scritto
CitazioneTerreno vergine, un labirinto invisibile brulicante di possibilità inesplorate, un oceano profondissimo ed abbagliante dove le domande si accoppiavano e moltiplicavano, generando infinite domande di possibilità. Soffocato non da una violenza improvvisa, ma dall'insidiosa pressione del suo stesso potenziale generativo.
Spiegaci cosa significa quell'ammasso di parole che hai scritto che nulla hanno a che fare con il silenzio ma con il tuo compiacimento nel rileggerti ciò che scrivi e ti dici: "quanto sono bravo"; ma non pensi al giudizio negativo che susciti negli eventuali lettori del tuo post ?

CitazioneTaccio quel poco di silenzio che ancor mi appartiene.

Addirittura ti lodi per aver saputo tacere !!! Altrimenti cosa avresti detto di peggio ?

"Per carità di patria" mi fermo qui nel giudicare il resto di ciò che hai scritto, anche perché è una perdita di tempo.

fabriba

Citazione di: doxa il 20 Settembre 2025, 08:14:10 AMEnrico ha scrittoTuo malgrado ? Mi sembra invece che sei molto soddisfatto di "parlarti addosso" come si suol dire.
Se brami al silenzio, comincia a scrivere nel forum usando i normali caratteri e non questi giganti che simbolicamente significano gridare. E i moderatori sono fin troppo moderati a non richiamarti al dovere.

Hai scrittoSpiegaci cosa significa quell'ammasso di parole che hai scritto che nulla hanno a che fare con il silenzio ma con il tuo compiacimento nel rileggerti ciò che scrivi e ti dici: "quanto sono bravo"; ma non pensi al giudizio negativo che susciti negli eventuali lettori del tuo post ?

Addirittura ti lodi per aver saputo tacere !!! Altrimenti cosa avresti detto di peggio ?

"Per carità di patria" mi fermo qui nel giudicare il resto di ciò che hai scritto, anche perché è una perdita di tempo.
@doxa 
menomale che non mi hai beccato fin qui, in uno dei sicuramente tanti post inutili che ho già fatto in questo mese di presenza nel forum!

Ok, sono d'accordo col contenuto... i.e., che rendere un po' più prosaico il testo aiuterebbe la comprensione, però che modi  :D

--
secondo me il tema, svuotato dalle "circonlocuzioni oziose" (come disse un mio professore di italiano, una volta in cui avevo passato la linea tra compiacere il suo amore per le stesse, e il paraculismo più sfacciato), è interessante: il silenzio -lo spazio silenzioso dentro di noi- si sta estinguendo. Forse si è estinto.

I risultati in termini di salute mentale dell'occidente (ma probabilmente del mondo), sono sotto gli occhi di tutti.
I computer sono inutili: danno solo risposte - Socrate

anthonyi

#3
Citazione di: doxa il 20 Settembre 2025, 08:14:10 AMEnrico ha scrittoTuo malgrado ? Mi sembra invece che sei molto soddisfatto di "parlarti addosso" come si suol dire.
Se brami al silenzio, comincia a scrivere nel forum usando i normali caratteri e non questi giganti che simbolicamente significano gridare. E i moderatori sono fin troppo moderati a non richiamarti al dovere.

Hai scrittoSpiegaci cosa significa quell'ammasso di parole che hai scritto che nulla hanno a che fare con il silenzio ma con il tuo compiacimento nel rileggerti ciò che scrivi e ti dici: "quanto sono bravo"; ma non pensi al giudizio negativo che susciti negli eventuali lettori del tuo post ?

Addirittura ti lodi per aver saputo tacere !!! Altrimenti cosa avresti detto di peggio ?

"Per carità di patria" mi fermo qui nel giudicare il resto di ciò che hai scritto, anche perché è una perdita di tempo.
Secondo me sei profondamente ingiusto, doxa. Quella di Enrico73 é una forma di espressione letteraria certo un po ermetica, ma che ha anche una sua poeticità.
L'unica cosa é che ha sbagliato nel mettere il suo testo tra le "tematiche culturali e sociali", invece che nei "racconti inediti" oppure tra "percorsi ed esperienze" .
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗

iano

#4
Il silenzio in se non esiste, ma è il risultato della nostra capacità di ignorare i suoni.
Volendo quindi fare una analogia con la nostra interiorità, il ''silenzio interiore'' si raggiunge avendo la capacità di ignorare gli avvenimenti, compresi quelli tragici, che ci stanno attorno, il che in condizioni di sovracarico emotivo può essere salutare, ma non lo è in generale, perchè significa comportarsi da ''incoscienti''.
L'analogia così come è stata proposta, e come in effetti si propone solitamente, si basa sulla nostra ignoranza di quanto sia sensibile il nostro udito, perchè esso lavora perlopiù sotto la soglia della coscienza, diversamente dalla vista, che perciò consideriamo erroneamente come il nostro senso principale.
Chi assegna alla coscienza grande valore, limitandosi magari solo a ridefinirà, come pre-conscio, o altro, mediti su ciò.
I nostri sensi fanno uso della coscienza solo quando serve, e quando non la usano è perchè non è utile farlo.
In casi eccezionali può essere però utile ridefinire il peso.
I ciechi ad esempio hanno maggior coscienza delle nostre capacità uditive.

La coscienza esiste, e va usata quando serve.


Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Enrico73

Citazione di: iano il 20 Settembre 2025, 18:19:30 PMIl silenzio in se non esiste, ma è il risultato della nostra capacità di ignorare i suoni.
Volendo quindi fare una analogia con la nostra interiorità, il ''silenzio interiore'' si raggiunge avendo la capacità di ignorare gli avvenimenti, compresi quelli tragici, che ci stanno attorno, il che in condizioni di sovracarico emotivo può essere salutare, ma non lo è in generale, perchè significa comportarsi da ''incoscienti''.
L'analogia così come è stata proposta, e come in effetti si propone solitamente, si basa sulla nostra ignoranza di quanto sia sensibile il nostro udito, perchè esso lavora perlopiù sotto la soglia della coscienza, diversamente dalla vista, che perciò consideriamo erroneamente come il nostro senso principale.
Chi assegna alla coscienza grande valore, limitandosi magari solo a ridefinirà, come pre-conscio, o altro, mediti su ciò.
I nostri sensi fanno uso della coscienza solo quando serve, e quando non la usano è perchè non è utile farlo.
In casi eccezionali può essere però utile ridefinire il peso.
I ciechi ad esempio hanno maggior coscienza delle nostre capacità uditive.

La coscienza esiste, e va usata quando serve.



Grazie per la riflessione, è uno spunto interessante.
Hai ragione, l'analogia tra il silenzio fisico e quello interiore è valida e merita un'analisi più seria. Mi trovo d'accordo sul fatto che il silenzio assoluto non esista, ma sia il frutto di un'azione (o inazione) della nostra mente. La tua distinzione tra un "silenzio" che ignora il dolore e un altro che lo elabora è cruciale. Credo che il mio concetto di pre-conscio si avvicini proprio a questo: non è un modo per ignorare la realtà, ma uno spazio dove le informazioni, anche le più dolorose, possono essere elaborate senza che il loro peso ci travolga. È una sorta di "camera di valutazione del rischio" che ci permette di integrare la conoscenza senza subire un crollo emotivo. Forse il "silenzio interiore" di cui parlo è proprio il risultato di un lavoro pre-conscio, un'integrazione che ci dà la calma necessaria per affrontare il mondo, piuttosto che una semplice fuga. La tua osservazione sul ruolo dell'udito e degli altri sensi, e su come la coscienza si attivi solo quando serve, mi fa riflettere. Potrebbe essere che la coscienza, in questa visione, sia il faro che illumina le informazioni già processate dal pre-conscio. In questo senso, la coscienza non è il luogo della elaborazione, ma il luogo in cui si manifesta la "verità" che l'elaborazione ha prodotto. La tua frase "La coscienza esiste, e va usata quando serve" riassume perfettamente questo punto: non è un'entità onnipresente e sempre attiva, ma uno strumento prezioso e selettivo.

Discussioni simili (5)