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LOGOS - Argomenti => Tematiche Filosofiche => Discussione aperta da: iano il 21 Settembre 2023, 01:04:24 AM

Titolo: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: iano il 21 Settembre 2023, 01:04:24 AM
Se uno per metà del suo tempo si comporta da pazzo diremmo che è pazzo, ma potremmo dire parimenti che è sano se come sano si comporta per l'altra metà del suo tempo. A meno che non si dica pazzo per convenzione  chi non è completamente sano.
la teoria quantistica è tanto casuale quanto deterministica, ma con la stessa logica diciamo che è fondata sulla casualità, che è cioè una ''teoria fuori di testa'' volendola denigrare.
Nessuna teoria fisica è più predittiva di quella quantistica.
Diversamente non sarebbe una teoria fisica. Ma come fanno a convivere nella stessa teoria due termini logicamente incompatibili?
Essendo che la casualità posta a fondamento di una teoria fisica è una assoluta novità, inevitabilmente si pone l'accento su di essa.
Ma è da considerare ancora più dirompente la convivenza fra caso e determinismo.
Perchè questa convivenza problematica possa risolversi bisogna curare che non si scambi più la descrizione della realtà con la realtà come finora abbiamo fatto senza problemi. La vera grande novità dunque non è l'introduzione della casualità in una teoria fisica, ma il fatto che confondendo la teoria  con la realtà, come abbiamo sempre fatto, questa volta i problemi sono saltati fuori, perchè la casualità diversamente da come ci saremmo aspettati non mina il carattere predittivo della teoria.
Ma perchè non ci saremmo dovuti aspettare una cosa simile?
Per il motivo che abbiamo creduto che essendo la logica uno strumento tanto perfetto per descrivere la realtà, ciò non poteva essere un caso, e che non poteva altro che voler dire che quella logica si prestava così bene a descrivere la realtà perchè quella logica innervava quella realtà.
L'errore è più che comprensibile, ma adesso è arrivato il momento di ammettere che............CI SIAMO SBAGLIATI

Questo è un esempio di contributo che la filosofia può dare alla scienza.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: iano il 21 Settembre 2023, 01:16:19 AM
La filosofia non modifica i risultati cui giungono i fisici, ma modifica il modo in cui vi arrivano, influenzando le dinamiche della ricerca scientifica.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Ipazia il 21 Settembre 2023, 07:38:08 AM
L'epistemologia: il diabolus in dogma.

(covidemia docet)
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Pensarbene il 25 Settembre 2023, 08:39:26 AM
la meccanica quantistica è nata da una idea di Max Planck mentre si arrivekava per capire e spiegare la cosiddetta "catastrofe dell'ultravioletto" .
Immaginando il fotone come un "quanto"  riuscì a spiegare la "catastrofe" in questione salvando la fisica da un' impasse.
Questo non significa affatto che il "quanto" esista oggettualmente come tale, significa che, noninalizzando un fenomeno elettromagnetico e considerandolo 
"quanto" , il buon Max aveva trovato una via teorica e una pratica  conseguente conseguente per risolvere un problema e aprirne dieci altri ;)
In un certo senso, la quantistica ha un aspetto surreale e perfino velatamente filosofico,quindi dico che  scienza e filosofia sono lontane cugine e potrebbero sposarsi!!!
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: iano il 25 Settembre 2023, 11:22:26 AM
Citazione di: Pensarbene il 25 Settembre 2023, 08:39:26 AMla meccanica quantistica è nata da una idea di Max Planck mentre si arrivekava per capire e spiegare la cosiddetta "catastrofe dell'ultravioletto" .
Immaginando il fotone come un "quanto"  riuscì a spiegare la "catastrofe" in questione salvando la fisica da un' impasse.
Questo non significa affatto che il "quanto" esista oggettualmente come tale, significa che, noninalizzando un fenomeno elettromagnetico e considerandolo
"quanto" , il buon Max aveva trovato una via teorica e una pratica  conseguente conseguente per risolvere un problema e aprirne dieci altri ;)
In un certo senso, la quantistica ha un aspetto surreale e perfino velatamente filosofico,quindi dico che  scienza e filosofia sono lontane cugine e potrebbero sposarsi!!!

La scienza, quando non viene delegata alle macchine (computer, AI, etc...), abbisogna di chiacchiere per essere compresa, e in questa necessità si inserisce volente o nolente la filosofia.
Le chiacchiere cambiano, ma la scienza resta.
Le chiacchiere non influenzano i nuovi risultati scientifici, ma il modo in cui vi si giunge.
In qualche modo sia le macchine che le chiacchiere si mettono al servizio della scienza, senza modificarne di fatto i risultati finali, ed è su questi risultati che si basa la reputazione della scienza, non sulle chiacchiere che facciamo sulla scienza.
La filosofia dovrebbe indagare il rapporto fra la scienza e le chiacchiere sulla scienza.
Ma, per quanto la scienza si sia fatta una buona reputazione, le chiacchiere, anche quelle sulla scienza, rimangono chiacchiere.
Il rischio è che qualcuno usi queste chiacchiere sulla scienza per avallare altre chiacchiere che pur possedendo una propria dignità con la scienza nulla hanno a che fare.
La filosofia oggi dovrebbe essere una critica sulle chiacchiere, non in quanto chiacchiere, ma in quanto umanamente inevitabili.



Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Pensarbene il 27 Settembre 2023, 11:53:02 AM
Io direi "filosofia sulla scienza" o "relativa alla scienza" e non "filosofia della scienza".
"filosofia della scienza" suggerisce l'idea che la scienza debba essere oggetto per forza di filosofia o,addirittura,che abbia lei stessa una filosofia.
La parola "della" , infatti, può avere significato logici diversi  secondo come la si usa e la si legge nella frase!
Invece, se parliamo di "filosofia sulla scienza" o, colloquialmente, di "filosofeggiare sulla scienza" allora le cose cambiano.
Come dici te, si parla sulla scienza,discute circa gli scienziati, ma non si ingabbia niente e nessuno alla Popper.
Allora, se io voglio parlare sulla scienza senza uno scopo particolare o per chiarirne qualche aspetto in senso non scientifico, posso farlo tranquillamente.
Però non lo faccio di certo per chiarirne qualche aspetto in senso scientifico o perchè esso sia veramente scientifico.
È questo che intendo.
Quando Popper spulcia il cane  lo fa per dire qualcosa di nuovo e di apparentemente corretto dal punto di vista filosofico e scientifico.
Però si dimentica una cosa: le prove di fanfificazil e della sua stessa teoria della falsificazione.
Siccome essa è infalsificabile non è  considerabile "teoria" o "ipotesi teorica valida" ma solo come congettura ragionevole e non obbligatoria.
Se Popper e i filosofi della scienza si prendessero meno sul serio e prendessero meno sul serio la scienza stessa, se ne potrebbe discutere e perfino chiacchierare piacevolmente .
Se Galileo avesse usato il cannocchiale per spiare, ogni tanto, la vicina di casa invece che farsi il mal di cervice  fissando Giove i suoi satelliti,forse la scienza ne avrebbe guadagnato in umanesimo e lui avrebbe avuto meno bisogno di sublimare energie.
I geni hanno questo difetto: sono costretti da qualcuno, qualcosa o da tutte e due questi "demoni" a pensare, fare, costruire, creare, scrivere....
Togliendo i "demoni", il genio diventa un uomo normale, una donna normale, Mozart un bambino normale e via dicendo!
Allora: i geni sono "demoniaci" ,la scienza è "demoniaca", lafilodofia pure e così via?
Certo, anche molti aspetti religiosi lo sono, per non parlare di politica, legislazione, giustizialismo ecc ..
Uso il termine "demoniaco" e non la parola  "diabolico" perchè i "demoni" che intendo io sono insiti nella natura umana, connessi agli istinti sessuali e aggressivi come pure all' emotività e perfino alla razionalitã.
I geni sono mossi da questi demoni, i leader storici pure , scienza e scienziati anche, cultura e creatività. 
Filosofeggiare sulla scienza tiene conto di questi aspetti e non li ...demonizza, ma, nel contempo, li riconosce  e sa quello che possono fare senza che la gente se ne accorga neppure.
Tornando a Popper, il suo demone lo ha sicuramente coadiuvato nell'ideazione della sua congettura, l'ha preservato coscientemente o meno dalla corrente e co seguente necessitá di falsificarla . Nel contempo gli altri suoi colleghi, favorevoli o meno, presi dai loro demoni intellettualizzati, si sono prodigati a criticarlo o confermarlo, in tutto o solo in parte.
Ma si sono dimenticati di dire a Popper:"senti, se credi veramente in quello che dici, vedi di falsificarlo: se non ci riesci sei credibile, se ci riesci non lo sei"
Avrebbero risparmiato alla cultura scientifica o meno un bel po' di chiacchiere inutili e decennali.







Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Ipazia il 27 Settembre 2023, 17:35:36 PM
Filosofia della scienza è la versione accademica, con cattedra al seguito, dell'epistemologia, la quale si occupa di coerenza e correttezza dell'episteme, ovvero del sapere, ovvero della scienza.

La scienza, storicamente costituita e determinata, lasciata a se stessa tende a sbandamenti grossolani,  per cui è  bene che vi sia chi ne sovraintende i postulati, soprattutto quando ci vanno di mezzo le "scienze umane".

Un tempo si usava l'etimo "gnoseologia", che a me pare la stessa cosa, ma più sul metafisico.

Altra cosa è la storia della scienza, che non sovraintende ma documenta, fornendo "materia prima" all'epistemologia.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: daniele22 il 27 Settembre 2023, 19:13:13 PM
Certo, quando si parla di scienze umane bisogna proprio dire che è il caso di diffidare, soprattutto quando si parla della natura della conoscenza e dell'intelligenza, tipo il grande dono dell'autocoscienza piovuto dal cielo per caso una volta escluso che ci sia giunto da un Dio sadico. Il sonno della ragione batte pure lì, non solo sulle diatribe tra comunismo e capitalismo. Un saluto 
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Pensarbene il 28 Settembre 2023, 14:23:01 PM
le scienze sono tutte umane dato che osservano, descrivono e rappresentano in varie forme la reaktà così come essa ê vissuta dall'uomo.
Possono essere più o meno esatte e precise  ma per me sono tutte importantie, soprattutto tutte ma proprio tutte,umane e basta.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Ipazia il 28 Settembre 2023, 18:53:50 PM
La distinzione tra scienze naturali e scienze umane è funzionale, non metafisica.

Le scienze fisiche/naturali sono asseverabili con procedure di laboratorio che, idiozie scientiste a parte, non funzionano con le scienze che studiano il comportamento umano, laddove i margini di parametrazione sono assai più incerti e mutevoli.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: iano il 28 Settembre 2023, 23:06:55 PM
Citazione di: Pensarbene il 28 Settembre 2023, 14:23:01 PMle scienze sono tutte umane dato che osservano, descrivono e rappresentano in varie forme la reaktà così come essa ê vissuta dall'uomo.
Possono essere più o meno esatte e precise  ma per me sono tutte importantie, soprattutto tutte ma proprio tutte,umane e basta.

Su questo sono d'accordo, ma allora i demoni da dove saltano fuori?
Io non ho nulla contro il tuo acclamato livore contro la scienza, ma non capisco perchè la falsificabilità di Popper l'hai elevata ad accusa privilegiata. Se tu fossi coerente non porteresti, per distruggere la scienza qualunque prova che hai orecchiato e che ti è parsa scientifica.
Inoltre non puoi continuare a sviare le critiche che ti vengono fatte, senza avere mai il coraggio di affrontarle direttamente, rispondendo fischi per fiaschi.
Detto ciò rimane comunque un piacere discutere con te come chiunque altro in questo forum.

Per quanto riguarda la falsificabilità la mia opinione è che qualunque teoria scientifica deve essere falsificabile, perchè nessuna teoria scientifica sarà mai vera.
Scienza e verità stanno agli antipodi, anche se sò bene che non tutti gli scienziati la pensano così.
Tutti gli esseri viventi a modo loro si rapportano con la realtà, e per far questo non abbisognano di possedere alcuna verità.
La scienza è il modo in cui si rapportano gli uomini.
Falsificazione è un termine infelice.
Si può falsificare ciò che si credeva vero.
Ma se ogni teoria deve essere falsificabile, per essere scientifica, non può essere creduta mai vera.
Se tu cerchi la tua verità, a mio parere, non dovresti considerare la scienza né come tua avversaria, né come tua alleata.
Tutte le panzane che ci racconti spacciandole per scientifiche offendono la tua intelligenza e anche la nostra.

Il fatto è che il termine ''verità'' è così ingombrante che rimane in uso anche dove non dovrebbe più essere usato.

In matematica d esempio si usa dire ''se è vero questo allora si dimostra che è vero quello'', ma in modo corretto dovrebbe dirsi ''da questo si dimostra che segue quello applicando la logica tale''
dove nulla è vero, né questo, né quello, né la logica tal dei tali.
Si può verificare la correttezza di questa relazione, non la verità, perchè non c'è nessuna verità.
Tu hai dimostrato di non essere in grado di sviluppare alcuna tale relazione in modo corretto, eppure in base presunte tali relazioni che ci presenti ti permetti di criticare l'umile scienza.
Questo è il modo che abbiamo di rapportarci con la realtà, la scienza, se ti piace, che ad altro non serve, evita quindi di usarla a sproposito.
E questo modo siamo noi, che evolvendoci ''ci falsifichiamo''.
Se non potessimo ''falsificarci'' smetteremmo di evolverci e staremmo fissi in eterno, sempre uguali a noi stessi, a contemplare in eterno la verità finalmente trovata.
Io non te lo auguro quindi di trovarla questa verità, anche se esistesse, ma se a te piace accomodati in prima fila nel teatrino delle contemplazioni eterne .
Ma smettila per favore giungere a questo scopo di maltrattare la scienza.

Detto ciò, perchè capirai che questo sfogo prima o poi da qualcuno doveva arrivarti, vorrei dire cosa penso ''veramente'' della verità, perchè non è che un termine che fin qui ha imperato lo si può liquidare con un ''non esiste''.
Troppo facile, bisogna dire qualcosa di più, rendendogli in qualche modo i dovuti onori per il ruolo svolto fin qui.

Se la scienza è il nostro modo di agire, il dubbio, che sta a fondamento della scienza, è nemico dell'azione.
Sembra una reazione chimica impossibile questa.
Occorre trovare un catalizzatore che partecipi alla reazione, ma che non appaia nel composto finale.
Questo catalizzatore è il creder ogni volta di possedere una verità, che equivale di fatto a una mancanza di dubbi necessaria ad una azione efficace. E' un nostro limite dover credere in ciò che facciamo.
Lo supereremo, ma non siamo ancora pronti a superarlo.
Quando ci riusciremo saremmo qualcosa di completamente diverso da ciò che siamo adesso.
Ma questo è il destino di ogni essere vivente, compresi noi.
Può non piacere, lo capisco, ma è così.

Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: iano il 28 Settembre 2023, 23:46:28 PM

Magari arriverà un tempo in cui saremo convinti di non essere noi uomini, perchè gli uomini si sono estinti, così come abbiamo creduto si fossero estinti i dinosauri, che invece sono sempre fra noi, in forma di uccelli.
Ma questo è il destino di ogni essere vivente, compresi noi.
Può non piacere, lo capisco, ma è così.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Ipazia il 29 Settembre 2023, 21:19:02 PM
Il falsificazionismo popperiano va compreso nella sua essenza metodologica, ovvero epistemologica.

Il confronto non è con la verità intesa metafisicamente alla Kant come "cosa in sé ", ma con la messe di dimostrazioni sperimentali che confermano la teoria, o che ne confermano la fallacia totale o parziale, ma sempre per via sperimentale (strumenti d'indagine più sofisticati, modelli teorici più circostanziati, nuove scoperte, ...)

I casi più plateali di falsificazionismo (che vince facile) si verificano quando la scienza soccombe agli affari, occultando gli elementi negativi o sconosciuti di una pratica scientifica, raschiando freneticamente il fondo della pentola (money), drammaticamente senza coperchio, prima che una ben anestetizzata (money) comunità scientifica si risvegli dal ben oliato sopore.

Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Pensarbene il 30 Settembre 2023, 14:31:25 PM
La gente vive in base a un neo comportamentismo utilitaristico e
di sopravvivenza 
In altre parole ciò che funziona come carota viene preferito al bastone , questo socialmente.
Privatamente,ciò che risulta piacevole viene preferito allo spiacevole.
Il risultato è una moltitudine di persone che si comportano in un modo prevedibile e iperadattato,
la visione di un gregge che la scienza e gli scienziati confermano e mantengono funzionale.
Visto, però,che la mente umana è quella che è, ecco arrivare AI, robotica,mediatica e quantistica operativa.
Inoltre, visto che la Terra reggerà ancora per pochi decenni, scienza e scienziati promettono luna,Marte, cercano esopianeti abitabili e lo spazio come ultima spiaggia.
Qui prodest?
Se uno lo sapesse, non lo dica, tenga la bocca chiusa e vivrà ancora a lungo!





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Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: baylham il 02 Ottobre 2023, 12:07:41 PM
Citazione di: iano il 21 Settembre 2023, 01:04:24 AMSe uno per metà del suo tempo si comporta da pazzo diremmo che è pazzo, ma potremmo dire parimenti che è sano se come sano si comporta per l'altra metà del suo tempo. A meno che non si dica pazzo per convenzione  chi non è completamente sano.
la teoria quantistica è tanto casuale quanto deterministica, ma con la stessa logica diciamo che è fondata sulla casualità, che è cioè una ''teoria fuori di testa'' volendola denigrare.
Nessuna teoria fisica è più predittiva di quella quantistica.
Diversamente non sarebbe una teoria fisica. Ma come fanno a convivere nella stessa teoria due termini logicamente incompatibili?
Essendo che la casualità posta a fondamento di una teoria fisica è una assoluta novità, inevitabilmente si pone l'accento su di essa.
Ma è da considerare ancora più dirompente la convivenza fra caso e determinismo.
Perchè questa convivenza problematica possa risolversi bisogna curare che non si scambi più la descrizione della realtà con la realtà come finora abbiamo fatto senza problemi. La vera grande novità dunque non è l'introduzione della casualità in una teoria fisica, ma il fatto che confondendo la teoria  con la realtà, come abbiamo sempre fatto, questa volta i problemi sono saltati fuori, perchè la casualità diversamente da come ci saremmo aspettati non mina il carattere predittivo della teoria.
Ma perchè non ci saremmo dovuti aspettare una cosa simile?
Per il motivo che abbiamo creduto che essendo la logica uno strumento tanto perfetto per descrivere la realtà, ciò non poteva essere un caso, e che non poteva altro che voler dire che quella logica si prestava così bene a descrivere la realtà perchè quella logica innervava quella realtà.
L'errore è più che comprensibile, ma adesso è arrivato il momento di ammettere che............CI SIAMO SBAGLIATI

Questo è un esempio di contributo che la filosofia può dare alla scienza.

Per me vale la relazione inversa: è la scienza che dà grandi contributi alla filosofia, basti citare Darwin ed Einstein. I contributi della filosofia alla scienza sono scarsi, se non superflui. Alcune correnti filosofiche moderne sono antiscientifiche.

Per quanto riguarda il caso, la massima casualità, disordine produce ordine, regolarità: in statistica la distribuzione normale è un evidente esempio in tal senso, come osserva De Finetti.

Non c'è dubbio che la scienza è una descrizione e predizione della realtà, di cui è parte: quello che conta è selezionare le teorie migliori in questo senso.





Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: iano il 02 Ottobre 2023, 22:55:27 PM
Citazione di: baylham il 02 Ottobre 2023, 12:07:41 PMPer me vale la relazione inversa: è la scienza che dà grandi contributi alla filosofia, basti citare Darwin ed Einstein. I contributi della filosofia alla scienza sono scarsi, se non superflui. Alcune correnti filosofiche moderne sono antiscientifiche.

Per quanto riguarda il caso, la massima casualità, disordine produce ordine, regolarità: in statistica la distribuzione normale è un evidente esempio in tal senso, come osserva De Finetti.

Non c'è dubbio che la scienza è una descrizione e predizione della realtà, di cui è parte: quello che conta è selezionare le teorie migliori in questo senso.






Credo anch'io che i migliori filosofi siano gli scienziati, che quando fanno divulgazione scientifica non fanno scienza, ma filosofia.
Il filosofo però, non facendo scienza ha più tempo per fare filosofia di quanto non ne abbia lo scienziato, sperimentando e proponendo punti di vista alternativi.
Così, con una certa presunzione (un poco ci vuole) ho proposto di guardare come scandaloso non l'ingresso della casualità nelle teorie scientifiche, ma il suo riuscire a convivere col determinismo, provando a trarne le conseguenze filosofiche.
E invece come si può dimostrare scorrendo anche questo forum, la riflessione filosofica pone al centro la sola casualità.

Un altro punto di vista nuovo che mi sentirei di proporre è di riguardare  l'attuale ''sciagurata'' evenienza di una scienza sempre più lontana dalle nostre possibilità di comprensione (scienziati compresi), come essere invece un risultato ''filosofico'' da incorniciare come rivoluzionario: ''La scienza non ha bisogno di essere compresa''.
Questo vuol dire che la nostra capacità di comprendere ha fin qui in modo decisivo accompagnato la scienza senza pur essere essenziale.
Voglio dire che , allo stesso modo che la casualità in quanto new entry assoluta nelle teorie scientifiche si è presa la scena, al punto da oscurare che il determinismo è ancora vivo e vegeto, il dispiacere di non poter comprendere più la scienza, oscura un risultato rivoluzionario, che è quello per cui si può fare scienza senza comprenderla.
Questo, fra l'altro,  è valso come un invito sommesso, non gridato, alla Intelligenza artificiale, che nulla comprende, di entrare pesantemente nel gioco della scienza.
Questo è il punto di vista privilegiato dal quale guardare all'intelligenza artificiale, ma sempre scorrendo questo forum è evidente che è tutt'altro punto di vista a prevalere.
In sostanza si capovolge l'intero teorema e si dice , MA ALLORA, se l'AI fà scienza, ciò vuol dire che comprende, e che domani, se non già oggi, potrebbe dominarci.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Jacopus il 03 Ottobre 2023, 00:45:23 AM
@iano. Se ho capito bene, parti dalla considerazione che la casualità quantistica abbia creato un grande scompiglio, annebbiando la vista a tutti, ovvero rendendoci incapaci di vedere che determinismo e indeterminismo possono essere presenti contemporaneamente (come il gatto di Shrodinger). Personalmente, partendo da Monod, non ho mai pensato che determinismo e indeterminismo si escludessero a vicenda. E' logica la loro convivenza, almeno in campo biologico, rispetto al quale posso dire qualcosa di sensato. La teoria evoluzionistica è esattamente il connubio fra caso e necessità.
Detto questo ho sempre pensato alla filosofia come alla capacità di sfidare criticamente "lo stato delle cose". In questo senso Galilei e Copernico hanno fatto, in un certo senso, filosofia, perchè hanno considerato criticamente le verità tolemaiche e le hanno rivoluzionate. Ma la domanda tipica della scienza, anche in veste critica, è: "come", mentre la domanda tipica della filosofia è più profonda ed è "perché". Quel perchè investe non solo il funzionamento del mondo, che necessariamente è una attività parcellizzata e classificatoria, ma la connessione fra tutte le cose del mondo e sfiora in questo modo il delirio. La filosofia nulla può rispetto alle misurazioni e alle sperimentazioni in vitro, ma può rispetto a cosa accade all'uomo dopo aver adottato a tutte le latitudini le misurazioni e le sperimentazioni in vitro. Non rischia forse di diventare come il panettiere che usa metafore come "forno", "pagnotte" o "lievito", anche per la vita quotidiana? Pensare criticamente sè stessa lo può fare solo la filosofia o la filosofia della scienza. La scienza nel suo "fare" non può "criticare" il suo metodo, altrimenti si bloccherebbe.
Contemporaneamente esiste un movimento inverso, ovvero l'influenza della scienza moderna nella filosofia, che da Galilei in poi, non è più stata né contemplatio, né ancillare alla teologia. E' diventato un assioma collegare teoria e prassi. Anche la filosofia deve "servire" a qualcosa, non può più essere un passatempo bucolico per ricchi sfaccendati.
Il rischio che io vedo, in realtà, è proprio la caduta della filosofia da ancella della teologia ad ancella della scienza, sospingendo così la società verso una immagine di sè tecnocratica e funzionale.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: iano il 03 Ottobre 2023, 02:22:55 AM
Citazione di: Jacopus il 03 Ottobre 2023, 00:45:23 AMDetto questo ho sempre pensato alla filosofia come alla capacità di sfidare criticamente "lo stato delle cose". In questo senso Galilei e Copernico hanno fatto, in un certo senso, filosofia, perchè hanno considerato criticamente le verità tolemaiche e le hanno rivoluzionate.
Ritengo intellettualmente eccitante sfidare lo stato delle cose che è l'insieme delle evidenze e delle ovvietà, le quali verranno poi sostituite da altre ovvietà ed altre evidenze, oppure da nient'altro come avviene oggi, e questa è la novità secondo me.
Non c'è più uno stato delle cose che influenzi nel bene e nel male lo stato politico. E inoltre, se mai ci fosse, risulterebbe difficile capire chi processare, chi si dovrebbe chiamare ad abiurare, perchè bisognerebbe chiamare in causa l'intero mondo scientifico, una comunità di scienziati che contemporaneamente collaborano insieme, mentre una volta collaboravano in un tempo così esteso da potersi individuare un epigono da classificare come genio colpevole.
Ciò non toglie che ognuno di noi possiede le sue evidenze e le sue ovvietà su cui può lavorare criticamente, se vuole, ripercorrendo in modo soggettivo l'istruttivo percorso della scienza.
Io più vado avanti in questo percorso più tutto mi appare chiaro, evidente, conscio che non esistono evidenze definitive.
Non è un percorso privo di insidie, perchè cosa succede se perdo le mie evidenze senza che altre ne prendano il posto?
Ma in sostanza direi che la filosofia è pensiero, e siccome non si può non pensare non si può non fare filosofia, ma sopratutto avere il tempo di farlo in modo quasi esclusivo.
Niente di eccezionale, niente di particolare, una cosa come tante.
Forse la scienza ha più a che fare con l'agire, un agire che non sempre richiede il pensare.
Di solito non si pensa a quello che si fà, perchè ciò renderebbe l'azione impacciata, ma a volte può capitare di pensarci, e dopo averci pensato la tua azione non sarà più la stessa.
Ogni volta che prendi coscienza di qualcosa quella cosa non sarà più la stessa e così cambia lo stato delle cose.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: iano il 03 Ottobre 2023, 03:23:28 AM
Citazione di: baylham il 02 Ottobre 2023, 12:07:41 PMPer quanto riguarda il caso, la massima casualità, disordine produce ordine, regolarità: in statistica la distribuzione normale è un evidente esempio in tal senso, come osserva De Finetti.








Posto che io non faccio il tifo per il caso, né per il determinismo, siccome siamo in grado di simulare il caso riproducendo la distribuzione normale attraverso eventi determinati (il lancio di un dado è un evento determinato) ne dovremmo dedurre che tutti gli eventi sono determinati con diversi gradi di determinabilità effettiva.
Ma il fatto è che a me l'idea di un mondo casuale non genera meno disagio di quella di un mondo determinato.
Non riesco a credere in un mondo determinato out casuale, e ancor meno che sia un mix delle due cose.
Sopratutto non credo di dover credere nulla sulla essenza della realtà.
Io mi limito ad interagire con la realtà, e idee come caso e determinismo sono mezzi teorici attraverso i quali interagisco con la realtà, e siccome non c'è un solo modo di interagire con essa strumenti teorici antitetici possono convivere, perchè non convivono dentro la realtà, ma dentro le sue descrizioni.
Una volta che la matematica ha dimostrato di non possedere solide fondamenta (merito alla sua ''onestà intellettuale'') dovremmo aver abbandonato l'idea di una teoria che possa avere una perfetta corrispondenza con la realtà.
E' vero che rimane l'esigenza di ''vedere'' la realtà, ma il vederla è solo uno dei modi in cui vi interagiamo.
Andiamo verso mondi, per fare il verso ai catastrofisti, dominati da un eterna notte scura.
In questi casi di solito ci si fà guidare dai ciechi, e se lo fai ti rendi conto che  questo vedere non è poi una necessità così inderogabile.
Diventeremo tutti diversamente vedenti?

Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: daniele22 il 03 Ottobre 2023, 18:05:56 PM
Personale contributo filosofico di un patafisico di scarso spessore: se d'un tratto smettessi di assecondare la legge di causa effetto, sempre ammesso che sia ancora vivo dopo un giorno, prima o poi sentirei lo stimolo della sete e della fame. Un saluto 👋
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Pensarbene il 04 Ottobre 2023, 06:11:29 AM
Lo stimolo della sete e della fame è un' informazione, quindi va capita "cum grano salis".
Non è detto sia dovuta a fame e sete reali: ci sono persone che la percepiscono per altri motivi, ad esempio,  bisogno affettivo.
La causalità sottostante può essere diversa da quella che si suppone!
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Ipazia il 04 Ottobre 2023, 07:47:42 AM
La distinzione tra filosofia e scienza è un artefatto dell'ideologia scientista, organica alla visione e interessi del mondo capitalistici.

L'episteme, per quanto limitata e relativa, è unica ed è molto più saggio intendere, come facevano gli antichi, la scienza come "filosofia naturale" e il resto: "filosofia morale (etica)", "filosofia politica", estetica.

Passando dall'amore alla prassi, lo scibile va ricondotto alla sua unità epistemica correlata, se vogliamo salvare l'anima e il corpo. Altra unità negletta nel modello parcellizzato artificiale dominante.
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Jacopus il 04 Ottobre 2023, 12:25:27 PM
Citazione di: Pensarbene il 04 Ottobre 2023, 06:11:29 AMLo stimolo della sete e della fame è un' informazione, quindi va capita "cum grano salis".
Non è detto sia dovuta a fame e sete reali: ci sono persone che la percepiscono per altri motivi, ad esempio,  bisogno affettivo.
La causalità sottostante può essere diversa da quella che si suppone!

la psicoanalisi e la sociologia/filosofia critica (ovvero di derivazione marxista), si occupano esattamente di questo, ovvero di scoperchiare il vaso di Pandora delle false o supposte verità, per scoprire cosa si nasconde dietro di esse (e così via). Per fare ciò però occorre un'altra condizione: essere competenti. Poichè l'antitesi di questa visione "scoperchiante" è quella "complottista".

Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Pensarbene il 04 Ottobre 2023, 14:34:41 PM
che succede jacopus quando una volta scoperchiato....non trovi un bel niente?
Titolo: Re: Che contributo può dare la filosofia alla scienza?
Inserito da: Jacopus il 04 Ottobre 2023, 15:18:51 PM
Citazione di: Pensarbene il 04 Ottobre 2023, 14:34:41 PMche succede jacopus quando una volta scoperchiato....non trovi un bel niente?
Difficile. Hai presente il famoso iceberg di Freud. La parte sommersa è molto più grande di quella emersa. Qualcosa si trova sempre. Sicuramente c'è chi ha una parte emersa più vasta e chi meno vasta. E' un discorso che si connette con l'autenticità da un lato e con la capacità di fare i conti con i propri lati oscuri senza gettare il male sugli altri.