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LOGOS - Argomenti => Tematiche Filosofiche => Discussione aperta da: Pensarbene il 28 Aprile 2024, 10:50:44 AM

Titolo: Droghe, cultura e umanità
Inserito da: Pensarbene il 28 Aprile 2024, 10:50:44 AM
https://www.focus.it/cultura/storia/perche-filosofi-del-passato-assumevano-droghe

Il libro indicato la dice lunga.

Ma anche in campo religioso non si scherza e io lo segnalo volentieri proprio come credente NON USANTE(e non usabile!)

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.libreriauniversitaria.it/religione-magia-droga-studi-antropologici/libro/9788881767588&ved=2ahUKEwjp4MDkvOSFAxW02AIHHe_OAM0QFnoECBAQAQ&usg=AOvVaw2G1XYMrpsv7yqTiVn6dti9

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.aduc.it/articolo/droghe%2Breligione%2Bsono%2Bstate%2Bpotente%2Bcombinazione_36419.php&ved=2ahUKEwjp4MDkvOSFAxW02AIHHe_OAM0QFnoECA8QAQ&usg=AOvVaw1Si0mxJ5gGepbw2CWN1yrx

e che dire di militari,guerre e droghe:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.ibs.it/shooting-up-storia-dell-uso-ebook-lukasz-kamienski/e/9788851152888&ved=2ahUKEwiM1-eaveSFAxV5ov0HHbibC3EQFnoECBIQAQ&usg=AOvVaw2WqZzWjBL_4Sb0Xhgqwl8p

potrei aggiungere OGNI GENERE DI PROFESSIONI SIGNIFICATIVE E DI....ARTE SIGNIFICATIVA STORICAMENTE E  ATTUALMENTE.
Parafrasando Marx:
"La storia e EVOLUZIONE dell' uomo è storia dell'uso di DROGHE"

Si vede che oggi mi sono tolto l'ultimo.oelo dalla lingua e ogni pulce di dosso.

PS la letteratura seria e documentata è accessibile a tutti e non è certo di nicchia....
Vi consiglio,in particolare, quella relativa all 'evoluzione della specie e del cervello.in particolare:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.wired.it/play/libri/2020/01/24/il-cibo-degli-dei-terence-mckenna/&ved=2ahUKEwiM_77Ev-SFAxXs-gIHHb28DNkQFnoECBsQAQ&usg=AOvVaw0eIFALEbf2fXV7sNNH0QjR

In altre parole, detto in termini meno esoterici e generalizzati  quando i nostri antenati erano cacciatori e raccoglitori RACCOGLIEVANO ANCHE E FORSE SOPRATTUTTO PRODOTTI NATURALI CHE DAVANO LORO UN SUPPORTO DI EUFORIA, L'IMPRESSIONE DI MAGGIORE ENERGIA,VISIONI BASE DELLO SCIAMANESIMO E MAGIA.
QUESTO E ANCHE AFFINAMENTO DEI SENSI  E  MAGGIORE CAPACITÁ DI AYTENZIONE, UNA SORTA DI "SIMPATIA" CON LA NATURA E RITUALI DI COESIONE TRIBALE.
La neuroscienza conferma:
 
 https://www.carmendimuro.com/post/il-cervello-mistico


https://www.google.com/search?q=aree+mistiche+nrl+cervello&oq=aree+mistiche+nrl+cervello&aqs=chrome..69i57.7968j0j9&client=ms-android-wtn-rvo3&sourceid=chrome-mobile&ie=UTF-8&chrome_dse_attribution=1#ip=1

Se anche solo la metà di quello che sta scritto in ciò che vi propongo fosse vero, come io penso( e come minimo)....gli esseri umani e la compagnia che li ...umanizza alla sua maniera farebbero bene a fare molti passi indietro e liberarsi menti e corpi prima di diventare del tutto....???





Titolo: Re: Droghe, cultura e umanità
Inserito da: Ipazia il 28 Aprile 2024, 15:43:13 PM
Ora scansionano il cervello in 3d, un tempo si accontentavano della frequenza rilevata dall'eeg.

Tutto ciò che chimicamente o psichicamente induce uno stato di benessere mentale, migliora pure le capacità cognitive e il rapporto col mondo e la vita. Anche un bel film, concerto, paesaggio, amplesso, ha effetto analogo.

Sarà per questo che chi vuole dominare il mondo opera miratamente per lobotomizzare e standardizzare le aree cerebrali del benessere mentale, e tale osservazione rende alquanto solfurei i progressi delle neuropsicoscienze.
Titolo: Re: Droghe, cultura e umanità
Inserito da: Jacopus il 28 Aprile 2024, 17:38:34 PM
Se vuoi aggiungere all'elenco Freud, puoi farlo, visto che era cocainomane conclamato. Il rapporto dell'uomo con le sostanze psicoattive è lungo quanto la storia dell'uomo, e quindi? Qual'è la tesi della discussione? Che, considerato il largo uso di droghe dell'uomo, l'uomo è indegno?

CitazioneSe anche solo la metà di quello che sta scritto in ciò che vi propongo fosse vero, come io penso( e come minimo)....gli esseri umani e la compagnia che li ...umanizza alla sua maniera farebbero bene a fare molti passi indietro e liberarsi menti e corpi prima di diventare del tutto....(https://www.riflessioni.it/logos/Smileys/dizzy_dark/huh.gif)
 
Ovvero? In realtà, io penso effettivamente che il largo uso di cannabis dagli anni '60 in poi, abbia avuto effetti deleteri sulla popolazione nel suo complesso, visto che potenzialmente slatentizza tratti di personalità persecutori o deliranti, che possono presentarsi poi in mezza età o in vecchiaia, molto difficili da valutare a causa del contemporaneo declino cognitivo dovuto all'età.
Titolo: Re: Droghe, cultura e umanità
Inserito da: Pensarbene il 29 Aprile 2024, 07:26:13 AM
"Tutto ciò che chimicamente o psichicamente induce uno stato di benessere mentale, migliora pure le capacità cognitive e il rapporto col mondo e la vita."
questo non è detto ed è comunque vero anche il contrario:l' uso attivo delle capacità psichiche migliora il rapporto col mondo e la vita senza bisogno di chimica e altro!

Il problema è:"che fine hanno fatto o stanno facendo le capacità psichiche nella gente??

Jacopus parla dei danni della cannabis ma il problema delle droghe e degli eccitanti e stimolanti   è vecchio come il mondo, diventato genetico,endemico e pandemico come risultati.

Oltre a questo,LA SPECIE NON SUPERA I SUOI SBAGLI  E  NON ELABORA I SUOI LUTTI.LI ACCUMULA  PER POI CERCARE DI LIBERARSENE   COME SAPPIAMO.QUINDI NON LI RISOLVE MAI

Jacopus dice:"e allora?"
E questo è proprio il problema:e allora?



Titolo: Re: Droghe, cultura e umanità
Inserito da: PhyroSphera il 01 Maggio 2024, 22:10:34 PM
Citazione di: Pensarbene il 28 Aprile 2024, 10:50:44 AMhttps://www.focus.it/cultura/storia/perche-filosofi-del-passato-assumevano-droghe

Il libro indicato la dice lunga.

Mi riferisco al link qui sopra. Il tenore polemico dell'articolo è appropriato a mio avviso solo al caso di Freud e Sartre. Entrambi avevano grandi responsabilità e furono molto irresponsabili, Freud anche superbo.

Le droghe vanno considerate senza affidarsi alla emotività. Non esiste solo l'uso insensato, ma anche un utilizzo diverso: sostanze che fanno da ponte allargando le percezioni; alterazioni mediante le quali, soprattutto dopo l'effetto, si può valutare meglio l'efficacia e caratteristica delle nostre percezioni; schermo per tenere lontani gli attacchi di insetti (si racconta che molti soldati nel Vietnam si salvassero così dagli attacchi che accadevano nei pressi delle esplosioni); utilizzo per analgesici, farmaci o proprio medicine (purtroppo sopravvalutato, a volte tentato a sproposito); modo per esercitare il corpo al distacco non solo mentale; o per sfuggire a invadenze pericolose (anche in questo caso ci possono essere per mezzo gli insetti)... Ed esistono vari tipi di droghe: classificate secondo gli odierni sistemi scientifici quali leggere o pesanti; ma anche quelle dagli effetti assolutamente blandi, tra le quali annoverabili il pepe e il peperoncino (effetti quasi per niente mentali); e quelle che a volte assumono la funzione di droga senza esserlo in sé: tè e caffè; altre che lo diventano in combinazione... Ma ci sono sostanze prodotte da animali (alcuni insetti, ragni, serpenti, pesci, molluschi o crostacei, a volte combinando solo materiale esterno)... E diverso è l'uso diretto di una pianta, diversamente se volontario o involontario... Ma ancora più diversa proprio l'esperienza tramite gli animali, che va da un altrimenti impossibile gioco, a una prova più o meno difficile, solo raramente e non per caso a volte ciò essendo direttamente connesso con effetti tossici; e infatti potenzialmente più spietata la situazione con le piante; rara ma ancora più difficile direttamente con le sostanze libere degli ambienti...
Nella modernità si trovano resoconti letterari (De Quincey, Baudelaire, Huxley...) di notevole pregio, semplici diari artistici, notissimi e molto fraintesi quelli della musica rock... E purtroppo c'è la pretesa della malasanità di poter sostituire tutti questi conti con esperimenti inutili oltre che criminali...
Nell'antichità ci sono rapporti nella poesia (Omero...) e nel Medio Evo prevaleva la valutazione filosofica o filosofico-medica oppure la leggenda misteriosa (notissima una su una fantomatica sostanza usata dai vichinghi)... E anche spiritualità e religione possono esserne coinvolte, senza che ciò rappresenti di per sé un pericolo...

Ma per contro ci può essere anche la voglia ostinata e distratta di stranezze, il desiderio di morire un poco o di più, il proposito di essere di troppo o funesti...

Bisogna affrontare l'argomento senza pregiudizi ma con estrema prudenza; e non è questo un moralismo, ma una necessità intrinseca alla situazione.
Non esiste solo la scienza, anche altra conoscenza e i saperi.

(L'elenco è venuto fuori assai lungo, più del previsto.)


Mauro Pastore