Il problema politico della cultura (?) woke

Aperto da green demetr, 08 Maggio 2025, 03:06:36 AM

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baylham

Citazione di: InVerno il 05 Giugno 2025, 08:39:00 AMGrazie per gli accostamenti a Dante e Ariosto farò finta di non cogliere l'ironia, certo che è un iperbole retorica, intendevo semplicemente sottolineare che chi si occupa di cause dove non ha nulla in causa generalmente lo fa per motivi spuri e incoerenti generando risultati comici che io ho esagerato. Perchè si, Palestinesi e LGBT sono su molti livelli lotte "alternative" tra di loro, non mutualmente esclusive, alternative. Perchè dove ci sono i Palestinesi gli LGBT vengono lanciati giù dai tetti, i più alti del paese si specifica nella legge, quindi ci sono molti livelli di incompatibilità tra queste due lotte perchè aumentare il potere palestinese significa ridurre drasticamente il benessere delle persone LGBT nell'area.

Presumo che una parte dei palestinesi si riconosca nel movimento LGBT+ e una parte non si riconosca nella religione islamica. Purtroppo queste minoranze vivono sotto un regime fascista islamico.

Non capisco per quali motivi "spuri e incoerenti" la maggioranza eterosessuale o bianca debba discriminare gli omosessuali o i neri dato che "non ha nulla in causa".

daniele22

Sorvolo sulla politica. In merito al "woke" se proprio volessimo farne una questione di sesso, si può anche pensare che forse l'orientamento sessuale non sia strettamente connesso all'identità sessuale biologica come si è usi pensare. Potrebbe, detto orientamento, essere più prossimo al concetto di "gioco".
Personalmente, infatti, non è che io abbia una chiara percezione di essere un maschio se non per la definizione che se ne dà. Il mio orientamento sarebbe quindi dato dall'essere semplicemente attratto dalla donna, ma non da tutte le donne, ed è questa esclusione che mi fa pensare al "gioco"


niko

Citazione di: InVerno il 05 Giugno 2025, 11:50:41 AMIo rispetto la vita dei palestinesi ma non il loro governo, perciò il miglior consiglio che ho per loro dal 7ottobre in poi è quello di andarsene, aborro le retoriche  fasciste "sangue e suolo" per le quali le persone dovrebbero preferire morire anziché spostarsi, se ci sono delle chance di successo che una comunità che si ritiene autonoma possa difendersi da un aggressione la appoggio o almeno ci penso, se non ci sono il problema non si pone. L'Ucraina nonostante nei primi mesi nutrivo forti dubbi dove anche a loro avrei consigliato di fare spazio, ha dimostrato di avere delle chance di successo, la Palestina mai in settant'anni, qualsiasi ragionamento successivo è fumo negli occhi per celare l'evidente fatto che i Palestinesi non otterranno mai niente mano armata e sono governati da persone che non conosco altro. Ogni volta che han tirato fuori la pistola hanno solo cagionato danni a sé stessi e hanno perso di vista l'unica cosa che poteva instradarli verso l'autonomia, ovvero lo sviluppo istituzionale, che ancora oggi decenni dopo la presunta fondazione è pari allo zero. Se si mettono a confronto la resistenza palestinese e quella ucraina, non c'è un singolo campo dove quella palestinese possa vantare migliori risultati prospettive e comportamenti, per questo supporto una e non l'altra, non perchè sono un conservatore nascosto, non perchè considero l'Ucraina non occidentale, al contrario, avevo scritto un lungo post per dimostrare che il concetto di "europa dell'est" è un concetto coloniale russo che non ha ragione di esistere, prevedendo che nei prossimi anni il centro europeo si sarebbe spostato ad est dove c'erano quelli che "dovevano imparare" e ora per magia danno lezioni. In generale, raramente arrivo a discutere in maniera prescrittiva, mi addebiti troppo a riguardo, io la maggior parte descrivo; se dico che Israele ha vinto la guerra non lo dico perchè penso che sia giusto ma perchè penso che sia quello che sta accadendo e che qualsiasi ragionamento debba partire da lì.


A me non interessa che si lotti per liberare il proprio paese da un invasore straniero, interessa che si lotti per un mondo migliore.

Quindi pure io, per esempio, appoggio la resistenza palestinese, e non quella ucraina. Appoggio la resistenza italiana in quanto guerra civile globale di quel dato periodo storico e diserzione in armi singola e organizzata rispetto al proggetto nazifascista e comunque globale della guerra, a parte questo, non mi intersessa nessuna altra forma di retorica resistenziale e patriottarda.

Secondo me pure a te, Inverno, interessa la realta' o la possibilita' di un mondo in linea generale "migliore", e non la resistenza di qualcuno o qualche popolo contro un oggettivo invasore in se'. 

Non avresti appoggiato i difensori nazisti di Berlino, per dire, pure se quelli erano temporaneamente dei "resistenti". 

Ma per te, fatidicamente, il mondo migliore e' (gia') questo, e, al termine di ogni tuo giro di parole, finisci per appoggiare le stesse identiche resistenze, appoggiate anche dalla compagine governativa meloniana ed europeista. Quella ucraina in primis.

E vabbe'.

Tu non fai il bastian contrario per principio.

E nemmeno per rimorchiare. Spero. Quantomeno, non dopo che hai detto che gli studenti filopalestinesi, lo fanno.





Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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