L'ordine dell'universo.

Aperto da iano, 12 Giugno 2025, 15:17:02 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

iano

La realtà non ha in se un ordine, ma si presta a ricevere un ordine, senza il quale essa non potrebbe apparirci, e per questo essa ci appare ordinata, e non essendoci un solo modo di ordinarla, diversamente potrà apparirci.
L'evidenza con cui la realtà ci appare deriva dalla non conoscenza dell'ordine che gli abbiamo assegnato.
Quando questa conoscenza c'è, l'evidenza scompare, perchè l'evidenza è una ''inconsapevole conoscenza''.
Una palla da biliardo non è una sfera, ma la sfera è il modo in cui ci appare.
Se analizziamo meglio la sua superficie, scopriamo infatti le sue irregolarità, che però è in effetti un modo di assegnargli nuove regolarità, fatte di dossi, spigoli e avvallamenti, finché a un certo punto non riusciamo più a dargli un ordine geometrico, ma un ordine di altro tipo, che non la fa più apparire, traducendo l'evidenza in altra forma di conoscenza, che rimane comunque matematica, ad esempio un equazione.
Per noi comunque il capire rimane legato al riuscire a dare una forma alla realtà, anche solo per analogia.
Questa forma è in ogni caso matematizzabile, cioè un caso particolare di matematica, per cui se vogliamo allargare la nostra capacità di comprensione dovremo estenderla ad ogni possibile tipo di  matematica.
La realtà non ha in se un ordine, ma si presta a ricevere un ordine, senza il quale essa non potrebbe apparirci, e per questo essa ci appare ordinata, e non essendoci un solo modo di ordinarla, diversamente potrà apparirci.

iano

#1
La natura è un libro scritto in caratteri matematici, come dice Galilei, ma siano noi a scriverlo. Le immagini possono essere oggetto di scrittura, e la scrittura può evocare immagini.
Galilei credeva che l'avesse scritto Dio il libro della natura, ma anche così ha rischiato il rogo.
Che poi l'abbia scritto Dio  oppure noi , non è neanche la cosa più importante, perchè in fondo entrambe le ipotesi funzionano.
La cosa importante è che possiamo dire quel che vogliamo senza rischiare il rogo, salvo futuri regressi che si intravedono non così lontani.



La realtà non ha in se un ordine, ma si presta a ricevere un ordine, senza il quale essa non potrebbe apparirci, e per questo essa ci appare ordinata, e non essendoci un solo modo di ordinarla, diversamente potrà apparirci.