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LOGOS - Argomenti => Tematiche Spirituali => Discussione aperta da: 0xdeadbeef il 29 Luglio 2018, 14:07:16 PM

Titolo: Che cos'è la Fede^
Inserito da: 0xdeadbeef il 29 Luglio 2018, 14:07:16 PM
Da molto tempo mi chiedo se il desiderio di Dio possa equivalere alla Fede...
Se posso portare la mia esperienza personale, io mi sento come quel personaggio di Dostoevskij che afferma: "se
anche Dio non fosse verità, starei con Dio, non con la verità".
Il desiderio di Dio è in me fortissimo, ma altrettanto forte è il timore che non ci sia nulla di vero; che dal
nulla proveniamo ed al nulla torneremo.
Potrei dunque mai dire di "credere"? Io non credo (...), laddove penso che "credere" voglia dire aver se non la
certezza perlomeno una qualche speranza.
Anni fa, nel vecchio forum, a seguito di queste esternazioni qualcuno (non ricordo il nome) mi consigliò di
andare a Medjugorje: non sono ancora andato e sono ancora fermo in quel medesimo "punto"...
Qualcuno di voi mi sa dire in cosa consiste la Fede?
saluti
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: viator il 29 Luglio 2018, 23:11:23 PM
Salve Ox. La fede è l'espressione dell'istinto di sopravvivenza il quale, una volta che nell'uomo si evolvette la coscienza (e quindi poi l'intera sfera mentale, della quale fa parte anche la capacità di astrarre dalla realtà giungendo ad immaginare......guarda caso, l'immortalità)......il quale istinto di sopravvivenza, dicevo, essendo l'impulso prioritario del vivere, si è PRECIPITATO ad invadere il nuovo spazio creatosi nel nostro encefalo, creando appunto una propria estensione cosciente (cosciente ma irragionevole poiché l'IdS è di radice biologica e poi psichica, appartenendo quindi ad ambiti che sono al di fuori e prima di ogni ragione).

Quindi la fede non è altro che l'Ids della nostra coscienza. Naturalmente la sua veste è quasi sempre religiosa (l'argomento religioso è quello più "portata di mano" per chi non vuole stare troppo a meditare su certi argomenti, inoltre è quello più attivamente propagandato dalle culture umane). Salutoni.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 29 Luglio 2018, 23:28:23 PM
Il desiderio di Dio è l'unica autentica fede. Con "Dio" intendendo il Bene.

La possibilità che Dio non coincida con la Verità, compare soltanto se non sono coinvolto totalmente. Perché che Dio sia, dipende solo da me.
Dio vuole infatti TUTTO.

Il nulla da cui provengo e a cui ritorno non mi deve spaventare: io sono in effetti nulla.

Ma più constato la mia nullità, e più io e Dio siamo Uno.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: GionniFara il 29 Luglio 2018, 23:50:43 PM
belle queste parole bobmax
forse perchè il tutto e il niente sono due facce della stessa medaglia , quindi crediamo al tutto cosi quanto crediamo al niente fa parte della stessa medaglia

anche io penso a volte che non ci sia nulla , cosi come penso che ci sia qualcosa dopo la morte

ma cmq ci sono delle prove che testimoniano tutto cio
mio zio andò in coma e ogni sera si vedeva fuori da corpo ,
adesso se è solo un gioco mentale , si vedeva in tutte le maniera e in tanti modi , ma no lui invece si vedeva prorpio ogni sera fuori dal corpo accanto al letto
quindi credo che dio esista
e forse lui ha creato il tutto proprio in una maniera tale da farci dubitare perchè la fede è un qualcosa che va coltivata con la volontà nonostante tutto sia non visibile
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 30 Luglio 2018, 12:25:07 PM
Sì GionniFara, il nulla e il tutto sono le due facce della stessa medaglia. Infatti il tutto non è un qualcosa...
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: InVerno il 30 Luglio 2018, 13:28:52 PM
La Fede è il coraggio dello spirito che si slancia in avanti, sicuro di trovare la verità. La fede ("fede in") è la vigliaccheria dello spirito, che ha già la verità "in" pugno e si ritrae in essa anzichè slanciarsi. Non penso che per avere Fede sia necessario credere in Dio, o l'aldilà, o Medjugorje.. è un moto dello spirito, ma non un moto a luogo. Quando la Fede trova il suo oggetto si spegne, diventa "fede in", ossessione, ripetizione, religione. Il cosidetto "salto della fede" (o il più usato anglofono "leap of faith") è un salto nel vuoto, non un salto sul materasso divino. E tu che fretta hai di atterrare? Quello che volevi non era volare?
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Kobayashi il 31 Luglio 2018, 15:46:35 PM
Citazione di: InVerno il 30 Luglio 2018, 13:28:52 PMLa Fede è il coraggio dello spirito che si slancia in avanti, sicuro di trovare la verità. La fede ("fede in") è la vigliaccheria dello spirito, che ha già la verità "in" pugno e si ritrae in essa anzichè slanciarsi. Non penso che per avere Fede sia necessario credere in Dio, o l'aldilà, o Medjugorje.. è un moto dello spirito, ma non un moto a luogo. Quando la Fede trova il suo oggetto si spegne, diventa "fede in", ossessione, ripetizione, religione. Il cosidetto "salto della fede" (o il più usato anglofono "leap of faith") è un salto nel vuoto, non un salto sul materasso divino. E tu che fretta hai di atterrare? Quello che volevi non era volare?


Ma se si tratta solo di un movimento senza oggetto, non è il caso di farsi qualche domanda sulla natura stessa del desiderio? E magari capire che è solo un gioco che viene dalla mancanza d'essere del soggetto più che dalla potenza dell'Altro...

Si sogna per continuare a dormire. Non si dorme per poter sognare...

Voglio dire che il coraggioso slancio dello spirito verso la verità si riduce a puro consumo della propria vitalità a meno di convincersi che dietro alle immagini dell'Altro ci sia qualcosa che finalmente colmerà almeno in parte la propria mancanza.
Ma sappiamo che semplicemente dobbiamo convincerci di questo perché fuori da questo gioco il desiderio mostra la sua natura mortifera, il suo essere pura pulsione di morte.
L'alternativa non è tra la fede in qualche dottrina e la fede nel senso del puro slancio verso dottrine che vengono trattenute e poi lasciate per continuare nella propria avventura spirituale.
L'alternativa è tra stare al gioco del desiderio o porsi fuori di esso (cioè fuori della vita).
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Elia il 01 Agosto 2018, 12:51:36 PM
Bello quello che hai scritto Oxdeadbeef, hai descritto ciò che provo anch"io. Infatti faccio molta fatica a definirmi credente, ma non posso neppure definirmi atea.
Viator, credo che l'istinto di sopravvivenza diventi desiderio di immortalità, desiderio di eternità, di resurrezione e di reincarnazione (ammesso che sia frutto del solo ids).
La Fede può essere intesa secondo me in due modi differenti, il primo e piú diffuso è quello del comune credente che accetta le cosiddette "verità di fede" o dogmatiche. Il secondo deve essere inteso come apertura, speranza e desiderio della possibilità del divino, cercare Dio nella verità. Credo anche che la fede sia la capacità  di andare oltre la nostra psyché ed elevarci al nous.  
Il cristianesimo attuale si è distaccato molto da questa seconda visione di "fede" in quanto divenuto dogmatico. Attualmente mi sto interessando alla spiritualità ebraica (è  qualcosa  che va oltre la religione), e molti concetti sono simili a quelli cristiani, nella pratica molto simile al cristianesimo primitivo, è fondamentale l'amore per l'altro e l'educazione del proprio ego, unica via per raggiungere e conformarsi al Creatore.  Tutto questo non si raggiunge singolarmente ma nella pratica ritrovandosi nella comunità (la famosa koinonia) tant'è  che penso che Gesù  appartenesse a questa specifica branca dell'ebraismo. A me sta piacendo, per ora, e nei limiti della diffidenza che ho sempre di fronte a queste cose; ho scoperto un mondo nuovo e antico allo stesso tempo, cioè determinati concetti o intuizioni  esistiti da sempre ma spesso dimenticati o travisati dalle religioni. Mi sono ripromessa di partecipare al loro prossimo congresso che si terrà in Israele, cosí colgo l'occasione di visitare quelle terre. Ho sempre desiderato fare un viaggio in Israele, le occasioni ci sono pure state ma per vari motivi ho dovuto rinunciare.
Penso che ognuno debba trovare la strada a sé piú consona per elevarsi spiritualmente.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: 0xdeadbeef il 01 Agosto 2018, 16:38:18 PM
Vi ringrazio, tutti, delle bellissime risposte.
Ma che senso potrebbe mai avere un Dio che non è "altro" dall'uomo? Un Dio che, in sè, non fosse distinzione del giusto
e dell'ingiusto? Come possiamo vivere senza la speranza vi sia un qualcosa che ripari la profonda ingiustizia della
terra?
Anni fa ero profondamente ateo. A seguito di una malattia che ha colpito un mio familiare mi sono ritrovato per giorni
e notti dentro un ospedale nel cui corridoio vi era una immagine sacra. Era una continua processione di persone "semplici"
che chiedevano la grazia o che semplicemente pregavano quell'immagine, e lì ho capito di non avere alcun diritto di
propagandare il mio stupido ateismo, come fin'allora avevo fatto irridendo i "creduloni".
Da quel momento, anche grazie alla filosofia, è cominciato un percorso interiore che se non mi ha portato alla Fede
mi ha portato quantomeno a "scegliere di stare con Dio", perchè anche se Dio non dovesse esistere (cosa che io ritengo
probabilissima) quelle persone che dicevo, e noi tutti, abbiamo il diritto "assurdo" di sperarvi.
Conoscevo un prete (gran persona) che usava dire: "cari parrocchiani dobbiamo tutti sforzarci di essere buoni per
meritarci il paradiso. Poi, certo, se di là non ci fosse nulla sarebbe una bella fregatura"...
saluti
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Sariputra il 01 Agosto 2018, 17:24:48 PM
cit.Oxdeadbeef:
"cari parrocchiani dobbiamo tutti sforzarci di essere buoni per
meritarci il paradiso. Poi, certo, se di là non ci fosse nulla sarebbe una bella fregatura"...

Beh!...Si potrebbe però anche dire che, se invece ci fosse qualcosa, per quelli che non credono sarebbe un'enorme fregatura ;D ...la famosa scommessa pascaliana.
Comunque, visto che non si verrebbe giudicati sulla fede ma bensì sulle opere...una chance inaspettata potremmo averla tutti (anche se è da vedere se c'è più bontà che fede nel cuore...).
La fede implica sempre, a mio parere, un certo grado di abbandono. Non è un caso che questo 'abbandono' spesso si trovi al termine di una dura lotta per sostenere il proprio non-credere. Il fatto di dire, con Dostevskij, che "Se anche Dio non esistesse, io starei con Dio" , oltre che implicitamente attestare la fede nell'Assoluto, il quale è anche carne, mostra proprio la qualità di questo abbandonarsi (che è l'abbandono anche delle pretese dell'io ...).
La fede 'semplice' di cui scrivi, vista nei gesti e sui volti di tanta gente sofferente o in angoscia per i propri cari, è simile all'abbandono del bimbo nelle braccia materna. Il piccolo non si chiede quanto è buona la madre, se è buona o in che misura, ma si 'lascia andare' fiducioso, come un istinto ...
Raskol'nikov combatte contro l'amore di Sonja ma...quando non ce la fa più...crolla! E senza saperlo si trova inginocchiato...
 Sonja è la figlia di Marmeladov,personaggio  disoccupato ed alcolizzato, costretta a prostituirsi ma piena di  carità cristiana e di una compostezza dell'anima che 'colpisce'  chi le passa accanto.
Sonja rappresenta l'energia mistica, a mio parere e, a questa energia vibrante, Dostoevskij consegna l'abbandonarsi di Raskol'nikov, ossia la possibilità di un processo di trasformazione esistenziale per "via d'amore". Una catarsi che gli permetterà di non perdersi nel suo scisma esistenziale...nella frammentazione schizofrenica che è pure la nostra, dei nostri tempi.
Nemmeno lui, poi, avrebbe saputo dire com'era accaduto. A un tratto si sentì come afferrato e gettato ai piedi di lei. Piangeva, e le abbracciava le ginocchia... 
...Avrebbero voluto parlare, ma non potevano. Avevano le lacrime agli occhi. Tutti e due erano pallidi e magri, ma sui loro volti sbiancati dalla malattia splendeva già la luce di un futuro diverso, di una completa rinascita, di una vita nuova. Li aveva risuscitati l'amore: il cuore dell'uno, ormai, racchiudeva un'inesauribile sorgente di vita per il cuore dell'altro...
.....Alla dialettica era subentrata la vita, e nella sua coscienza si preparava ormai qualcosa di completamente, oscuramente diverso.........
(Delitto e Castigo)
L'abbandono è anche un tuffo in quel baratro che vorremmo evitare, perché una vera fede non può stare in piedi senza perderci a noi stessi, al demone nichilista interiore che ci governa, che ti dice sempre. "Goditela la vita" ...e mentre l'ascolti e l'assecondi non ti vien quasi mai di godertela davvero finché,in un attimo, come irretita da una lunga corda, la vita finisce la sua corsa...
Ciao
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Elia il 02 Agosto 2018, 13:15:46 PM
Citazione di: Sariputra il 01 Agosto 2018, 17:24:48 PM
cit.Oxdeadbeef:
"cari parrocchiani dobbiamo tutti sforzarci di essere buoni per
meritarci il paradiso. Poi, certo, se di là non ci fosse nulla sarebbe una bella fregatura"...

Beh!...Si potrebbe però anche dire che, se invece ci fosse qualcosa, per quelli che non credono sarebbe un'enorme fregatura ;D ...la famosa scommessa pascaliana."
Ahahah... È quello che dico anch'io, Sariputra!  Anche tu hai dato una bellissima risposta. E anche Oxdeadbeef scrive cose molto belle, sia se parla di politica , sia se parla di altri argomenti.
Ecco, questa è un'altra risposta alla domanda del post. Pubblico il video perché è una spiegazione lunga, spero vi dia spunto di riflessione...

https://m.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=0X9S8jeMqIc
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Apeiron il 02 Agosto 2018, 15:24:06 PM
Citazione di: Sariputra il 01 Agosto 2018, 17:24:48 PM
cit.Oxdeadbeef:
"cari parrocchiani dobbiamo tutti sforzarci di essere buoni per
meritarci il paradiso. Poi, certo, se di là non ci fosse nulla sarebbe una bella fregatura"...

Beh!...Si potrebbe però anche dire che, se invece ci fosse qualcosa, per quelli che non credono sarebbe un'enorme fregatura ;D ...la famosa scommessa pascaliana.
Comunque, visto che non si verrebbe giudicati sulla fede ma bensì sulle opere...una chance inaspettata potremmo averla tutti (anche se è da vedere se c'è più bontà che fede nel cuore...).
La fede implica sempre, a mio parere, un certo grado di abbandono. Non è un caso che questo 'abbandono' spesso si trovi al termine di una dura lotta per sostenere il proprio non-credere. Il fatto di dire, con Dostevskij, che "Se anche Dio non esistesse, io starei con Dio" , oltre che implicitamente attestare la fede nell'Assoluto, il quale è anche carne, mostra proprio la qualità di questo abbandonarsi (che è l'abbandono anche delle pretese dell'io ...).
La fede 'semplice' di cui scrivi, vista nei gesti e sui volti di tanta gente sofferente o in angoscia per i propri cari, è simile all'abbandono del bimbo nelle braccia materna. Il piccolo non si chiede quanto è buona la madre, se è buona o in che misura, ma si 'lascia andare' fiducioso, come un istinto ...
Raskol'nikov combatte contro l'amore di Sonja ma...quando non ce la fa più...crolla! E senza saperlo si trova inginocchiato...
Sonja è la figlia di Marmeladov,personaggio  disoccupato ed alcolizzato, costretta a prostituirsi ma piena di  carità cristiana e di una compostezza dell'anima che 'colpisce'  chi le passa accanto.
Sonja rappresenta l'energia mistica, a mio parere e, a questa energia vibrante, Dostoevskij consegna l'abbandonarsi di Raskol'nikov, ossia la possibilità di un processo di trasformazione esistenziale per "via d'amore". Una catarsi che gli permetterà di non perdersi nel suo scisma esistenziale...nella frammentazione schizofrenica che è pure la nostra, dei nostri tempi.
Nemmeno lui, poi, avrebbe saputo dire com'era accaduto. A un tratto si sentì come afferrato e gettato ai piedi di lei. Piangeva, e le abbracciava le ginocchia...
...Avrebbero voluto parlare, ma non potevano. Avevano le lacrime agli occhi. Tutti e due erano pallidi e magri, ma sui loro volti sbiancati dalla malattia splendeva già la luce di un futuro diverso, di una completa rinascita, di una vita nuova. Li aveva risuscitati l'amore: il cuore dell'uno, ormai, racchiudeva un'inesauribile sorgente di vita per il cuore dell'altro...
.....Alla dialettica era subentrata la vita, e nella sua coscienza si preparava ormai qualcosa di completamente, oscuramente diverso.........
(Delitto e Castigo)
L'abbandono è anche un tuffo in quel baratro che vorremmo evitare, perché una vera fede non può stare in piedi senza perderci a noi stessi, al demone nichilista interiore che ci governa, che ti dice sempre. "Goditela la vita" ...e mentre l'ascolti e l'assecondi non ti vien quasi mai di godertela davvero finché,in un attimo, come irretita da una lunga corda, la vita finisce la sua corsa...
Ciao

Concordo con il Sari (che novità  ;D ). Ho letto un anno fa "Delitto e Castigo" e confermo che è un capolavoro. Sonja un vero personaggio fantastico che esprime, secondo me, un vero e proprio ideale cristiano (ovvero una espressione veramente autentica dell'agape). Già, la fede è abbandono. Più precisamente: esiste una dimensione della fede che è "ciò a cui si crede", ovvero la fede "dogmatica". Per esempio, credere che esiste un Dio Creatore è fede in questo senso. Ma vi è un'altra "fede", che è più simile alla "fiducia". Questa fiducia è un "affidarsi", smettere di "cercare di controllare tutto da soli", di voler assoggettare la realtà al proprio "ego". Affidarsi significa anche "lasciar andare", anche smettere ad un certo punto di farsi domandare, di voler sapere tutto ecc. Fiducia significa anche accettare il Mistero, l'Ignoto ovvero non volere inquadrare il Mistero nelle proprie categorie mentali.

Riguardo al "godersi la vita", c'è da dire che non solo finisce ma che una prospettiva simile, in realtà, conduce alla frustrazione perchè, in fin dei conti, la ricerca del piacere porta alla felicità solamente se viene soddisfatta. In realtà è proprio una prospettiva simile che conduce ad un'esistenza tormentata. E visto che la nostra natura ci porta alla continua ricerca del piacere (con conseguente frustrazione) anche il solo fatto di abbandonare anche parzialmente la ricerca è un affidarsi, un abbandonarsi.


P.S.

Riguardo alla questione del dopo-morte...

Spesso gli atei criticano i cristiani dicendo che il Cristianesimo è una favola, nel senso che promette che la vita continua per sempre dopo la morte. Tuttavia, personalmente, talvolta il messaggio cristiano mi incute molto timore, specie se si considera, ad esempio, che oltre al Paradiso, c'è anche l'Inferno/"Geenna" (rispetto a quest'ultima opzione, ritengo più desiderabile il nulla). Usando le parole di Kierkegaard è un "aut-aut" estremamente radicale (in fin dei conti il messaggio evangelico dell'agape è molto impegnativo). Facendo un discorso più generale valido anche per altre religioni e filosofie, secondo me credere veramente cha la morte non è la fine e che il dopo dipenda (in qualche modo) da come si è vissuto conduce a vedere le cose in un altro modo, a vedere le esperienze che si hanno durante la vita in un'altra luce. Conduce ad una prospettiva più ampia e quindi le azioni e le esperienze di questa "vita terrena" vengono valutate secondo tale prospettiva. Ovviamente è importante il "veramente" sottolineato poc'anzi. Infatti si può dare poca importanza a tale "credenza".
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: anthonyi il 02 Agosto 2018, 19:12:19 PM
Citazione di: Sariputra il 01 Agosto 2018, 17:24:48 PM
cit.Oxdeadbeef:
"cari parrocchiani dobbiamo tutti sforzarci di essere buoni per
meritarci il paradiso. Poi, certo, se di là non ci fosse nulla sarebbe una bella fregatura"...

Beh!...Si potrebbe però anche dire che, se invece ci fosse qualcosa, per quelli che non credono sarebbe un'enorme fregatura ;D ...la famosa scommessa pascaliana.

Un saluto a Sariputra, Oxdeadbeef, si d'accordo, ma tutto questo vale se si ipotizza che "essere buoni" sia un disagio rispetto al "godersi la vita", secondo me la vita te la godi proprio essendo buono, il male ti lacera dentro, ti esaspera continuamente con l'idea del piacere sessuale, dell'accumulazione dei soldi, della vendetta del torto, reale o presunto, subito, dell'ebbrezza del potere e dei paradisi artificiali, per me la scommessa è sempre vinta nel primo caso, con o senza il paradiso celeste.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Apeiron il 02 Agosto 2018, 22:37:16 PM
Citazione di: anthonyi il 02 Agosto 2018, 19:12:19 PM
Citazione di: Sariputra il 01 Agosto 2018, 17:24:48 PMcit.Oxdeadbeef: "cari parrocchiani dobbiamo tutti sforzarci di essere buoni per meritarci il paradiso. Poi, certo, se di là non ci fosse nulla sarebbe una bella fregatura"... Beh!...Si potrebbe però anche dire che, se invece ci fosse qualcosa, per quelli che non credono sarebbe un'enorme fregatura ;D ...la famosa scommessa pascaliana.
Un saluto a Sariputra, Oxdeadbeef, si d'accordo, ma tutto questo vale se si ipotizza che "essere buoni" sia un disagio rispetto al "godersi la vita", secondo me la vita te la godi proprio essendo buono, il male ti lacera dentro, ti esaspera continuamente con l'idea del piacere sessuale, dell'accumulazione dei soldi, della vendetta del torto, reale o presunto, subito, dell'ebbrezza del potere e dei paradisi artificiali, per me la scommessa è sempre vinta nel primo caso, con o senza il paradiso celeste.

Ciao anthonyi,

concordo. Secondo me, però, la prospettiva di una continuazione, come spiegavo sopra, può essere un incentivo a fare il bene e ad evitare il male. Penso che il @Sari per "godersi la vita" intenda la prospettiva di continuare la ricerca della gratificazione dell'ego, del piacere edonistico* (ovvero quello che hai indicato con "male")  :) in fin dei conti se si "crede veramente" in una prospettiva "più grande" certe cose perdono importanza.



*uso la parola nel senso "comune" del termine. Non mi sto riferendo a tipi di "edonismo" "elevato" come il caso di Epicuro.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Sariputra il 03 Agosto 2018, 11:27:51 AM
Se parliamo di una fede spirituale trovo che questa non può prescindere dall'interesse e dalla responsabilità personale.  L'etica diventa allora strumento per sviluppare proprio questa responsabilità verso ciò che ci circonda e , man mano che il senso di responsabilità aumenta e si fa più chiaro, aumento la gioia...
Una fede forte quasi sempre nasce da un incontro, da una trasmissione "da cuore a cuore" e non certo dall'indottrinamento. Questa trasmissione ishin den shin (da mente/cuore a mente/cuore) la vediamo proprio, a mio parere, nella narrazione della relazione umana tra un distrutto 'spiritualmente' Raskol'nikov e una sofferente fisicamente, ma non spiritualmente, Sonja.
Le lettura del testo sacro ( in questo caso la BIbbia...) resta sullo sfondo, non è centrale. Il testo acquista il suo senso solo quando si instaura la comunione ishin den shin tra i due esseri, nel momento che s'incontrano proprio nel punto nevralgico, centrale del loro essere, provato dalla sofferenza (dukkha)...
Rifiutare lo sterile spiritualmente, e però pericoloso indottrinamento, cercando invece questo contatto umano fa sì che un vero maestro spirituale non predica, ma bensì insegna... e l'insegnamento non può avvenire senza l'incontro tra due cuori...
Sul 'bene' che è premio a se stesso ( anche se non ci protegge dalle sventure e dal kamma nocivo collettivo...) non va sottovalutata la sua efficacia, pensando con scetticismo: "nulla mi aiuterà a migliorare". Una brocca si riempie anche con il flusso costante di gocce d'acqua. Allo stesso modo la pratica del bene porta alla gioia/serenità a poco a poco.  :)
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: InVerno il 03 Agosto 2018, 16:42:21 PM
"Sarò ateo io", ma mi fa un po specie che quando si parla di Fede le discussioni si agitino funambolicamente tra l'al di là e i dogmi da accettare. La religione si è ritagliata uno spazio angusto nella modernità, tra le mutande e le bare, forse una mutanda in una bara. Dov'è la vitalità in tutto ciò che appare in realtà mortifero? "Sarò ateo io" ma trovo ci sia più Fede nel Sidereo Nuncius di Galileo e nelle sue raffigurazioni delle creste lunari, che in tanti trattati teologici moderni. "Sarò ateo io" ma vedo miracoli più grandi nella descrizione dei buchi neri di Hawkings che nelle interpretazioni fumiganti di Paolo Brosio e le nuvole parlanti di Medjugorje. "Sarò ateo io" ma vedo più Fede nel povero contadino che bestemmia la grandine che ha colpito i suoi broccoli che nelle invettive omofobe di qualche cardinale. "Sarò ateo io" ma mi pare che di Fede ne sia rimasta ben poca, in una scienza senza speranza e in una religione senza fatti.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Phil il 03 Agosto 2018, 17:38:15 PM
"Sarò ateo anch'io" ma se alla fede togliamo la possibilità di sbirciare nell'al di là e dettare qualche dogma per dare due coordinate all'azione dell'uomo nel mondo, non ne resta molto di fruibile; "sarò ateo anch'io" ma se le religioni sopravvivono ancora dopo che sono state confutate, rinnegate, decostruite e scalzate da mille discipline settoriali, probabilmente la fede ha per l'uomo un fascino senza tempo; "sarò ateo anch'io" ma le mutande e le bare sono le due uniche certezze dell'uomo dalla notte dei tempi, e se la fede riesce ad arroccarsi lì, è un ottima mossa strategica; "sarò ateo anch'io" ma la fede che "pulsa" non conosce (e non ne ha bisogno) né Galileo né la dotta teologia; "sarò ateo anch'io" ma se cerchiamo miracoli non servono buchi neri o nuvole parlanti, basta innaffiare una pianta ed aspettare; "sarò ateo anch'io" ma la fede salda non sa nulla di imprecazioni al cielo ostile e invettive omofobe, ma sa molto di speranza e di autotutela; "sarò ateo anch'io" ma non mi stupisce che la scienza abbia i suoi fatti e la religione le sue speranze... "sarò ateo anch'io" ma se non avessi avuto fede, non saprei cosa significa davvero essere ateo  :)
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Sariputra il 03 Agosto 2018, 17:44:55 PM
Ecco...appunto "Sarai ateo tu"... ;D
Ma che è? Ti sei svegliato dalla siesta col malumore? Effetto dell'afa opprimente? :P
Parliamo di fede , cercando proprio di uscire dalle solite trite e ritrite considerazioni, e tu rimproveri l'agitarsi "funambolicamente tra l'al di là e i dogmi da accettare."?
Definisci la religione come "una mutanda in una bara."... ???  ???
Poi prosegui con il festival dei luoghi comuni da "bile verso il prete nel bar parrocchiale"...
Come si dovrebbe parlarne? Spiegalo o... forse intendi che non se ne dovrebbe proprio più parlare? Censuriamo per sempre la 'fede' e discutiamo delle previsioni del tempo?...Sai la grandine...
Cosa c'entra la fede con le invettive omofobe del cardinale? E con  i buchi neri ?...
"Dov'è la vitalità in tutto ciò che appare in realtà mortifero"?  Ma se si parla proprio della possibilità di ri-nascere, di trasformazione...cosa c'è di meno "mortifero"?
A parte tutta questa avversione 'di principio' verso la religiosità perché , dopo aver decantato la superiorità della scienza, la definisci lo stesso "senza speranza"?...
Attento che spesso il   "povero contadino che bestemmia la grandine che ha colpito i suoi broccoli"poi se ne va pure a Messa la domenica e in pellegrinaggio a Medjugorie... e magari ha anche più fede del cardinale omofobo... ;D
Ciao
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: InVerno il 03 Agosto 2018, 21:02:17 PM
Citazione di: Sariputra il 03 Agosto 2018, 17:44:55 PMA parte tutta questa avversione 'di principio' verso la religiosità perché , dopo aver decantato la superiorità della scienza, la definisci lo stesso "senza speranza"?...
Non rispondo al resto (compreso Phil) perchè perlomeno mi sembra di aver scaturito un po di Fede, a quanto pare lo scandalo e la spada funzionano ancora, e mi compiaccio di leggere e basta. Ma di questo rispondo per il semplice fatto che non ho decantato un bel niente, è stata una scelta di esempi magari improvvida e sbilanciata verso la scienza, ma per questioni di tempo, avrei potuto continuare e bilanciare anche per i palati spirituali. Certo che la scienza senza fede è senza speranza, certo che la fede senza scienza è senza fatti. Non sono contento di nessuno delle due, spero che qualcuno riesca in questo strano matrimonio durato per millenni, perchè nel divorzio (Galileo non fu citato a caso) non c'è virtù, non c'è speranza e non ci sono fatti. Troppi se la godono da partigiani, pochi da pacificatori. Qualcuno fa spallucce, cosi è se vi pare, io non Credo. Questo matrimonio si ha da fare, se vogliamo capire e ricreare quella scintilla che mosse il mondo verso il domani. Altrimenti sarà solo fiato sprecato, in una bara, in un telescopio, nelle mutande..non ha granchè importanza, è sempre degenerazione dell'essere umani. Non dobbiamo censurare, dobbiamo riconoscere, nella fede la scienza e nella scienza la fede, altrimenti sarà tempo sprecato, non ritroveremo il principio, il filo d'oro, la filosofia perenne.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Jacopus il 03 Agosto 2018, 21:37:00 PM
"Gli uomini temono il pensiero come null'altro al mondo, più della rovina più della morte. Il pensiero è sovversivo e rivoluzionario, distruttivo e terribile; il pensiero non ha pietà per i privilegi, le istituzioni consolidate e le comode abitudini. Il pensiero guarda nell'abisso dell'Inferno è non ne è spaventato. Il pensiero è forte, veloce e libero, è la luce del mondo, è la gloria dell'uomo".
Questa frase attribuita a Russell ci dice cosa non è la fede. La fede è tradizione, sottomissione, speranza senza prove, fedeltà acritica ad un dominus, ad un principio, ad un'orda. Il suo plusvalore è dato dal farci sentire uniti, nel rito ecclesiastico, sportivo o da centro commerciale che sia.
Il pensiero è la prova che l'uomo è solo e da solo prova a trovare la sua verità, sulle orme di Ulisse, il primo occidentale.
La scienza, nel suo vero senso non è mai fede, perchè apprende dai suoi errori e non dirà mai questa è la verità ultima, bensì "questa è la verità attualmente più vicina a spiegare la realtà, ma domani ce ne sarà una più accurata".
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Sariputra il 03 Agosto 2018, 22:36:12 PM
Inverno e Jacopus,
questa è la vostra opinione sulla fede, che io non disprezzo.
Perché voi disprezzate quella degli altri?  :(
Qual'è il risultato dei vostri interventi? Che discussione si può sviluppare di fronte a simili chiusure nette? 

Ciao
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Sariputra il 03 Agosto 2018, 22:37:49 PM
Error
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Jacopus il 03 Agosto 2018, 23:51:18 PM
Ciao Sariputra. La chiusura netta ci sarebbe se le opinioni non conformi fossero cestinate o censurate, come spesso si è fatto nel nome della fede e mai nel nome della scienza (non è del tutto vero, ma la questione ci porterebbe lontano). Esprimo quello che penso sulla fede come da argomento. Oppure, ho capito male e il vero titolo era "osanniamo tutti insieme la fede". In questo caso effettivamente sono fuori posto.
Senza acrimonia, Sari, forse hai capito come la penso. La spiritualità è una cosa, la fede e gli apparati teologico/ecclesiastici un'altra. Senza dimenticare che anche negli apparati teologico/ecclesiastici possono essere presenti persone straordinarie, ma, dal mio punto di vista, umanamente straordinarie.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: InVerno il 04 Agosto 2018, 08:53:13 AM
Citazione di: Sariputra il 03 Agosto 2018, 22:36:12 PMPerché voi disprezzate quella degli altri?  :(
Qual'è il risultato dei vostri interventi? Che discussione si può sviluppare di fronte a simili chiusure nette?
Non capisco dove avrei disprezzato, se non nel senso di svalutato, quello forse si di sfuggita. Non capisco dove chiudo quando invece apro, auspicando a una riconciliazione tra la materia e lo spirito. Che discussione si può sviluppare da ciò? Una gigantesca e mai scritta se non nell'antichità. La chiusura sta in chi le vuole tenere divise percorrendo due vicoli ciechi anzichè la strada maestra dove sono nate le grandi tradizioni, ora scisse e smembrate. Mi spiace che tu inannelli una serie di deduzioni pregiudizievoli nei miei confronti, se vuoi leggere leggi, se vuoi solo ricalcare "l'ateo e materialista InVerno" fai pure, dirò di essere disprezzato e non interverrò oltre ;)

@Jacopus. E anche Ulisse ebbe bisogno di Fede per arrivare a Itaca, non in un Dio, ma nel Fato che stava sopra lui e gli Dei. Tiresia gli preannunciò che sarebbe arrivato, il suo genio era comunque imbrigliato nel filo delle Moire anche prima che conoscesse il suo destino, lui e Penelope avevano Fede quel letto di ulivo sarebbe stato ancora il loro.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: 0xdeadbeef il 04 Agosto 2018, 14:15:31 PM
Ma poi perchè mai filosofia (e in questo termine io includo la scienza) e fede e/o speranza dovrebbero escludersi a
vicenda?
Sempre se posso portare ancora la mia esperienza personale io non le sento, in me, escludenti. Come del resto non mi paiono
escludenti in Dostoevskij (per rispondere soprattutto a Sariputra).
Sonija, come il principe Myskin o Alekseij Karamazov (cui voglio aggiungere addirittura il Cristo così come raffigurato
nell'episodio del Grande Inquisitore) rappresentano il lato religioso dell'essere umano, cui naturalmente fa da
contraltare il lato filosofico, rappresentato dai vari Raskolnikov, Ivan Karamazov e il Cardinale Inquisitore.
A parer mio si nota in Dostoevskij un particolare molto interessante: il lato filosofico è più acuto, più intelligente,
più profondo del lato religioso (abissale a mio giudizio il discorso che il Cardinale fa a Cristo); che è invece, sì,
gioioso e "puro", ma anche quasi fanciullesco nella sua ingenuità.
Sembra che Dostoevskij si riferisse ad Alekseij (Karamazov) con l'appellativo di "idiota". E sicuramente avrà pensato
qualcosa di simile anche per Sonija e per Cristo stesso (oltre che, ovviamente, per il principe Myskin)...
Ecco quindi, l'uomo religioso come un "idiota", cioè come un qualcosa di riferito non certo all'idiozia come comunemente
intesa, ma appunto come ad una ingenuità fanciullesca (che però il senso comune, da Dostoevskij tenuto in gran conto,
reputa appunto come equivalente all'idiozia).
E però, alla fine, la religione "vince"...
"Vince" come vince nell'esistenza terrena di molti uomini (me compreso, come dicevo in un intervento precedente), che si
sentono forti finchè un giorno capiscono che questa forza era solo una apparenza (parla per te, potrebbe dirmi non a
torto qualcuno...).
Ecco allora che a quel punto il "filosofo" (potremmo indicare con questo termine l'oltreuomo nietzschiano) cerca semplicemente
una carezza (Ivan da Alekseij), un bacio (Raskolnikov da Sonija), un gesto semplice, fanciullesco ed ingenuo che, al medesimo
tempo, riconcilia, acquieta ma anche INquieta (come inquietato è il Cardinale Inquisitore dal bacio di Cristo), perchè dà
la misura di come la sapienza filosofica, da sola, non sia in grado di riconciliare ed acquietare.
saluti
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Kobayashi il 04 Agosto 2018, 15:19:34 PM
La fede è, forse, la capacità di perseverare nella speranza che un Dio possa un giorno finalmente redimere il mondo e l'uomo.
La religione vince perché credere in questo è più vitale dell'intelligenza filosofica. Più vitale nel senso di essere maggiormente capace di difendere la vita dal nostro stesso odio (odio nei confronti del mondo e di noi stessi). Fuori da questo processo di speranze continuamente riattivate, c'è la realtà in tutto il suo orrore.
Affinché ci sia di nuovo ogni giorno la speranza ci deve anche essere la capacità tipica dei fanciulli di perdersi nel sogno, nei giochi etc., il che può dare l'impressione di un'ingenuità tipica degli "idioti".

Secondo me si può capire la profondità della religione solo concentrandosi sul lato oscuro dell'uomo. Il desiderio di Dio è il desiderio di un principio, di qualcosa, che riesca a proteggerci dal nostro odio per la vita e sappia riconciliarci con la potenza delle nostre passioni distruttive. Ma per fare in modo che Dio non sia solo la consolazione di un momento diventa necessario passare attraverso la concretezza di una dottrina. Così ecco il ritorno perpetuo delle religioni storiche.

C'è da chiedersi se onestamente una volta che si conoscono gli ingranaggi del processo sia possibile ancora viverne l'effetto...
Cioè una volta che si passa per l'analisi filosofica forse quello che rimane è la paradossale decisione che veniva posta all'inizio: "tra Dio e la verità scelgo Dio". Per ammettere subito dopo che non si sa bene che cosa sia Dio e che cosa sia la fede... Rimane insomma soltanto la spinta a volersi proteggere dall'orrore...
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 04 Agosto 2018, 15:36:10 PM
Citazione di: Jacopus il 03 Agosto 2018, 21:37:00 PM
...
La scienza, nel suo vero senso non è mai fede, perchè apprende dai suoi errori e non dirà mai questa è la verità ultima, bensì "questa è la verità attualmente più vicina a spiegare la realtà, ma domani ce ne sarà una più accurata".

La scienza è pura Fede.

Proprio perché "non dirà mai questa è la verità ultima".

Ogni scienzato, degno di questo nome, ha infatti fede:
Fede nella Verità.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Phil il 04 Agosto 2018, 16:00:25 PM
@Oxdeadbeef   @Kobayashi

L'idiota è (etimologicamente) l'uomo dell'"idios", del "proprio" anche nel senso di "privato", esattamente come sono private e personali (proprie) la spiritualità e la fede; egli è anche (storicamente) l'"uomo privato" nel senso di inadatto a cariche pubbliche, in quanto non colto, ingenuo, proprio come la fede viene spesso tacciata di ingenuità culturale da parte dei "sapienti". L'idiota condivide con il bambino la capacità di illudersi (da ludere, giocare) ovvero di aggiungere un senso "altro" a ciò che è tiepidamente ordinario; lo fa per timore della noia, dell'odio altrui, delle proprie passioni, della morte? Per un insidioso sentore di orrore? Secondo me, si, ma solo se per orrore intendiamo l'"horror vacui": il vuoto fa paura, i bambini temono il buio non perché è nero, ma perché lo vedono come (il) vuoto, che infatti la loro fantasia riempie subito con ciò che il vuoto suscita: paure... colmare tale vuoto con speranza, o fosse anche con sofferenza o violenza, forse è una reazione istintiva per non dover accettare il vuoto di senso e lasciarlo vuoto...
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Freedom il 04 Agosto 2018, 19:00:02 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 29 Luglio 2018, 14:07:16 PMQualcuno di voi mi sa dire in cosa consiste la Fede?
saluti
Come sempre le domande intelligenti sono di poche, semplici e sincere parole.
Non so se la mia risposta sarà all'altezza ma ci provo lo stesso.  E' certamente vero che essa è un condensato di vita vissuta. La fede è sapere che Dio c'è senza averne le prove. O meglio senza poterlo dimostrare.
Un abbraccio
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: paul11 il 05 Agosto 2018, 00:52:35 AM
Citazione di: Freedom il 04 Agosto 2018, 19:00:02 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 29 Luglio 2018, 14:07:16 PMQualcuno di voi mi sa dire in cosa consiste la Fede?
saluti
Come sempre le domande intelligenti sono di poche, semplici e sincere parole.
Non so se la mia risposta sarà all'altezza ma ci provo lo stesso.  E' certamente vero che essa è un condensato di vita vissuta. La fede è sapere che Dio c'è senza averne le prove. O meglio senza poterlo dimostrare.
Un abbraccio
sono d'accordo.E' il fatto che nella propria esperienza di vita, che non è solo pratica ,ma come noi abbiamo pensato il nostro cammino, abbiamo visto dei segni nella nostra e altrui vita, e nel mondo che "ci gira attorno",e li abbiamo interpretati come divini.
La dimostrazione; bisogna capire cosa si intende per dimostrazione.
Ad esempio nella logica aristotelica alcune premesse del ragionamento sillogistico, possono più o meno essere condivisi per portare all'argomentazione finale.
Chi ha fede, e quì siamo nel forum spirituale, segue prima le Scritture e cerca di capire se nella propria esperienza di vita quelle scritture hanno "i segni", possono i aiutarci a capire il senso della nostra esistenza. In più  si può seguire le vie filosofiche e teologiche, storiche, scientifiche.
Là dove la logica razionale dubita e tentenna, vi è la conoscenza intuitiva che inizia a costruire un ponte su cui la propria ragione dibatterà
E, questo è il mio parere, tutte le strade portano.......a Dio
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 05 Agosto 2018, 09:59:44 AM
Citazione di: 0xdeadbeef il 01 Agosto 2018, 16:38:18 PM
Ma che senso potrebbe mai avere un Dio che non è "altro" dall'uomo? Un Dio che, in sè, non fosse distinzione del giusto
e dell'ingiusto? Come possiamo vivere senza la speranza vi sia un qualcosa che ripari la profonda ingiustizia della
terra?
Possiamo davvero pensare che la Verità sia "altro" rispetto a noi stessi? Qui ci siamo noi e là c'è la Verità...?

O non sarà invece che noi, la nostra essenza, siamo la Verità?
Che altro potremmo essere?

E allora il discrimine tra giusto e ingiusto può trovarsi solo dentro di noi.
Una ricerca che è ricerca dell'Essere.

Al cui compimento deve avvenire l'impossibile: solo il Bene è!
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: 0xdeadbeef il 05 Agosto 2018, 13:26:32 PM
Se Dio non è "altro" dall'uomo (se cioè Dio E' l'uomo), allora, semplicemente, Dio non è...
Ora, intendiamoci, io credo (ed è esattamente questo ciò in cui io "credo") quel che presumo credi tu (Dio non c'è;
è tutta una invenzione dell'uomo), ma questo non sposta di una virgola il problema.
Perchè il problema risiede essenzialmente nell'impossibilità di vivere senza Dio.
Senza un conforto, una consolazione, senza cioè una speranza IN QUANTO la nostra (la mia) debolezza non ci (mi)
consente di vivere "virilmente"? Può darsi, anzi senz'altro sarà così; già lo diceva Max Weber: "coloro che non
sono capaci di sopportare virilmente questa indeterminatezza si rifugino fra le braccia compassionevoli della
religione".
Questo è ciò che ho pensato anch'io per molti e molti anni, quando mi credevo "virile" ed accusavo gli altri
di creduloneria e debolezza.
"La fede è sapere che Dio c'è senza averne le prove", dice Freedom.
Già, e se questa è la Fede, allora io posso dire di non averla, perchè ciò che "credo" è appunto che tutta la
religione e tutte le religioni siano null'altro che un "parto" umano.
Resta però, immobile come il più grande dei macigni, quel "problema" di cui dicevo: è impossibile vivere senza
Dio.
saluti
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: anthonyi il 05 Agosto 2018, 14:56:46 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 05 Agosto 2018, 13:26:32 PM
: è impossibile vivere senza
Dio.

Ciao 0xdeadbeef, il mondo è bello perché è vario, certamente c'è chi senza Dio non sopravvive, altri invece sopravvivono all'idea che Dio non esiste e cercano di non morire per il timore di essere sconfessati.
Se poi alla frase aggiungiamo "un" prima di Dio il discorso diventa interessante, in fondo tutti abbiamo il nostro Dio, il denaro, la patria, la nostra ideologia, la nostra innamorata, la scienza.
Abbiamo bisogno di un Dio perché abbiamo bisogno di un qualcosa di assoluto rispetto al quale misurare tutto il resto che, immancabilmente, diventa relativo.
Senza un Dio si può sopravvivere anche se, immancabilmente, si vive lo smarrimento dell'uomo postmoderno che non crede in nulla e si identifica nella cultura distruttiva, nel NO generalizzato a tutto quello che c'è.
Un saluto.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 05 Agosto 2018, 14:58:10 PM
Caro 0xdeadbeef, penso di provare la tua medesima esigenza: Dio.
E concordo con la tua analisi.
Solo che, secondo me, occorrerebbe fare un altro passo avanti.

Dio non c'è.
Proprio non può esserci.
Se Dio "ci" fosse, me lo dovrei poter trovare davanti, come "altro" da me.
E essendo "altro" già non potrebbe più essere Dio...

E invece (e non è affatto un gioco di parole!) Dio non c'è, proprio perché E'!

Ciò che è, non può esserci...

Per esserci dovrebbe infatti perdere la sua assolutezza: Essere.

Viceversa, l'uomo c'è, ma... non è!

Noi ci siamo, ma non siamo (ciò che riteniamo essere).
Noi siamo l'Essere.
Di modo che noi siamo Dio.

Ma per rendercene conto, dobbiamo prima distaccarci da tutto quello che, erroneamente, riteniamo di essere.

Ti auguro beatitudine
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Kobayashi il 05 Agosto 2018, 16:36:11 PM
Se si ritiene di non credere in Dio, ma nello stesso tempo si pensa sia impossibile vivere senza, e se questo desiderio di Dio non è nostalgia per il Dio biblico secondo una versione, diciamo, popolare, allora mi chiedo se l'attenzione non debba essere spostata sul problema della sua immagine.
Non è che l'incredulità generale è dovuta al fatto di ritrovarci con immagini di Dio del tutto inadeguate?
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 05 Agosto 2018, 17:14:40 PM
Citazione di: Kobayashi il 05 Agosto 2018, 16:36:11 PM
Se si ritiene di non credere in Dio, ma nello stesso tempo si pensa sia impossibile vivere senza, e se questo desiderio di Dio non è nostalgia per il Dio biblico secondo una versione, diciamo, popolare, allora mi chiedo se l'attenzione non debba essere spostata sul problema della sua immagine.
Non è che l'incredulità generale è dovuta al fatto di ritrovarci con immagini di Dio del tutto inadeguate?

Indubbiamente.
I significati che si danno al termine "Dio" sono per lo più fuorvianti.
Le stesse religioni, pur nascendo da uno slancio di spiritualità, hanno in breve rinnegato la loro origine.
Al punto, da diventare dei meri "rimedi" all'angoscia esistenziale nichilista.
La religioni si fondano infatti sul nichilismo: è la loro ragion d'essere.

La pretesa di conoscere qualcosa riguardo a Dio è l'autentica bestemmia. Ed è ciò che contraddistingue le religioni.
Eppure, in quello stesso lancio di spiritualità che le ha generate, è presente la Trascendenza.
Ve ne sono ancora delle tracce (come quando Dio si presenta a Mosè dicendo: "Sono colui che sono") che sono state però ben presto travisate dalle varie Chiese.

Il bisogno di Dio, di chi però non crede che Dio sia, è un passaggio necessario.

E' questo l'autentico ateismo, detto anche ateismo mistico (rispetto al quale l'ateismo di chi semplicemente non crede nell'"entità Dio" è gioco da ragazzi...).

E' la notte oscura, l'attraversamento dell'abisso dove a niente posso aggrapparmi se non a me stesso.

D'altronde, a chi potrei mai aggrapparmi se io e Dio siamo Uno?
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Apeiron il 05 Agosto 2018, 22:20:53 PM
Perdonate l'autocitazione ma voglio precisare una cosa.
Nell'intervento mio #11
CitazioneSpesso gli atei criticano i cristiani dicendo che il Cristianesimo è una favola, nel senso che promette che la vita continua per sempre dopo la morte. Tuttavia, personalmente, talvolta il messaggio cristiano mi incute molto timore, specie se si considera, ad esempio, che oltre al Paradiso, c'è anche l'Inferno/"Geenna" (rispetto a quest'ultima opzione, ritengo più desiderabile il nulla). Usando le parole di Kierkegaard è un "aut-aut" estremamente radicale (in fin dei conti il messaggio evangelico dell'agape è molto impegnativo). Facendo un discorso più generale valido anche per altre religioni e filosofie, secondo me credere veramente cha la morte non è la fine e che il dopo dipenda (in qualche modo) da come si è vissuto conduce a vedere le cose in un altro modo, a vedere le esperienze che si hanno durante la vita in un'altra luce. Conduce ad una prospettiva più ampia e quindi le azioni e le esperienze di questa "vita terrena" vengono valutate secondo tale prospettiva. Ovviamente è importante il "veramente" sottolineato poc'anzi. Infatti si può dare poca importanza a tale "credenza".
e #13:

CitazioneSecondo me, però, la prospettiva di una continuazione, come spiegavo sopra, può essere un incentivo a fare il bene e ad evitare il male. Penso che il @Sari per "godersi la vita" intenda la prospettiva di continuare la ricerca della gratificazione dell'ego, del piacere edonistico* (ovvero quello che hai indicato con "male")  (https://www.riflessioni.it/logos/Smileys/default/smiley.gif) in fin dei conti se si "crede veramente" in una prospettiva "più grande" certe cose perdono importanza.



*uso la parola nel senso "comune" del termine. Non mi sto riferendo a tipi di "edonismo" "elevato" come il caso di Epicuro.


volevo evidenziare due concetti. Il primo è che effettivamente molti dei (ma non tutti i)  "non-cristiani" * che criticano il Cristianesimo lo fanno per quanto scritto sopra, ovvero ritengono che il Crisitianesimo è una "favola" che serve per dormire bene la notte. Questa critica viene mossa per due motivi (1) o si trascura il "dogma" dell'inferno oppure (2) si ritiene che il cristiano accetti tutte le cose senza problemi, acriticamente. Nel primo caso si pensa che il cristiano dorma sonni tranquilli perchè sa che, comunque, "finirà bene".  Nel secondo caso, invece, si ritiene che il cristiano necessariamente non problematizza i "dogmi" della sua fede. Entrambe le critiche, in realtà, sono infondate. La critica (1) è facilmente sconfessabile dalla presenza del concetto dell'"inferno". Anche nella visione secondo cui l'inferno è dovuto al rifiuto dell'uomo di amare (es: https://www.monasterodibose.it/fondatore/articoli/articoli-su-quotidiani/7304-inferno-quel-fuoco-acceso-dalla-nostra-liberta ) rimane comunque la consapevolezza dell'esistenza del male e del peccato a cui ciascuno nella sua individualità è soggetto. Dunque, il credente, lungi dal "dormire sempre sonni tranquilli" in realtà può anche aver paura della "realtà spirituale". Nelle biografie di molti santi, per esempio, si nota un forte conflitto interiore. Nel caso (2) invece la critica fallisce per esempio se si considera questo motivo: la debolezza della condizione umana fa in modo che il dubbio sia difficilmente superabile. Inoltre, se il crisitano fosse uno che "crede a tutto", non ci sarebbe, ad esempio, quell'encomiabile (secondo me) sforzo della Chiesa Cattolica di conciliare le verità scientifiche a quelle di fede. Anzi, se non erro alcuni studiosi cattolici dicono di essere mossi nella fede nella loro ricerca (che sia scientifica, di esegesi biblica ecc). Sono pronti a mettere a dura prova le loro convinzioni. Qui cade anche un'altra accusa: in fin dei conti la fede non è un ostacolo alla scienza.

*due precisazioni: primo, a volte le critiche sono anche giuste. Tuttavia tendono ad assumere una forma generalista, ovvero "tutti i cristiani...". Secondo sarebbe stato meglio aver scritto "non-cristiani" anziché "atei" visto che gli atei non sono l'unica categoria di persone che muove tale crtica.

Collegandomi a quanto detto, faccio anche notare che la fede può essere anche ricerca. Una fede che si mette continuamente in discussione, che continua a cercare. Una fede che cerca di approfondirsi, migliorarsi ecc. Una fede che cerca di essere "autentica", "sentita", "vissuta". E "vissuta" nella debolezza. E quindi vissuta anche nel dubbio, nello smarrimento, nella "notte", nel "deserto", nel "vuoto".

Una fede "umana", quindi. Una fede che non trascura questi aspetti "scomodi". Ovvero una fede che non trascura nemmeno il vuoto e lo smarrimento. Il deserto spirituale della caduta delle certezze e dei punti di riferimento (allegoria dell'Esodo?  ::)  non a caso, discutendo con un amico, siamo andati sull'immagine del deserto. Mi spiegava come un possibile insegnamento dell'Esodo era quello che a volte le persone preferiscono vivere "incatenate" da qualcosa, piuttosto che nel "vuoto" dato dalla libertà. Infatti la "vacuità" della libertà può essere vissuta come un deserto, un luogo di smarrimento, di profonda incertezza ecc).

Altra precisazione: non ho mai voluto dire che chi non ha una forma di religiosità vive una vita "dissoluta" (mi scuso molto se ho dato quest'idea). Anzi, ho esplicitamente citato il caso di Epicuro a questo proposito. Volevo solo sottolineare come credere in una continuazione dell'esistenza e credere che tale continuazione dipende da come si è vissuto durante questa vita, può dare un forte incitamento a ponderare molto le scelte. E non solo per un mero interesse ego-centrico (ovviamente può essere anche per mero interesse ego-centrico) ma perchè si vedono le cose in un'altra prospettiva.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: paul11 il 05 Agosto 2018, 23:21:10 PM
Citazione di: Apeiron il 05 Agosto 2018, 22:20:53 PM

Una fede "umana", quindi. Una fede che non trascura questi aspetti "scomodi". Ovvero una fede che non trascura nemmeno il vuoto e lo smarrimento. Il deserto spirituale della caduta delle certezze e dei punti di riferimento (allegoria dell'Esodo?  ::)  non a caso, discutendo con un amico, siamo andati sull'immagine del deserto. Mi spiegava come un possibile insegnamento dell'Esodo era quello che a volte le persone preferiscono vivere "incatenate" da qualcosa, piuttosto che nel "vuoto" dato dalla libertà. Infatti la "vacuità" della libertà può essere vissuta come un deserto, un luogo di smarrimento, di profonda incertezza ecc).

Perchè questa è una pecca del cristianesimo.
Gesù viene conosciuto dall'anno 30 della sua vita all'anno 33 della sua morte.I Vangeli ci raccontano di questi tre anni,
Ma già Giovanni il Battista sapeva di battezzare un maestro superiore a lui stesso.
Molte teorie, ad esempio gli esseni(ma personalmente non ci credo in quanto avevano usanze diverse), sarebbero gli ascendenti spirituali di Gesù.Per essere maestro bisogna coltivare un forte ego(Io, Sè, ecc) che non ha il significato di egoismo utilitaristico moderno.

Al cristiano è stato insegnato ad essere gregge e non pastore. Ecco il motivo per cui troppi credono che l'agape cristiana sia il piegarsi al prossimo, ma questo nasconde troppo spesso la paura di sapersi davvero guardare e di plagiare il prossimo per potersi specchiare in lui per non vedere  il proprio volto, confondendosi con altri volti.
Questo è un grande difetto coltivato dalla Chiesa che vuole l'uomo povero, infermo, sofferente,Vive sulle difficoltà umane, quindi  non vuole TOGLIERE  i "mali" del mondo. Ci campa sui mali del mondo.
Ecco il cristianesimo come dottrina sociale, dove nel gregge c'è sempre una malattia da confortare ,mai da debellare.
Perchè la Legge deve vivere essendoci almeno un peccato e un peccatore.

Ma senza l'insegnamento di come un iniziato diventi maestro, e di come al contrario  una casta sacerdotale intermedia fra il Verbo e il gregge, è facile perdersi per ogni individuo del gregge fra una libertà che non ha  scopo, non ha traccia, essendo disabituato a vivere una fede come crescita, per cui l'individuo trova più sicuro trovare la strada della stalla dove dorme il gregge,
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: InVerno il 06 Agosto 2018, 07:35:34 AM
Citazione di: Apeiron il 05 Agosto 2018, 22:20:53 PM. Volevo solo sottolineare come credere in una continuazione dell'esistenza e credere che tale continuazione dipende da come si è vissuto durante questa vita, può dare un forte incitamento a ponderare molto le scelte.
Il punto però non è questo, sia questo ragionamento che i tuoi precedenti non rispondono della fede in se, ma se questa o quell'altra credenza siano coerenti e sopratutto utili. E' la difesa di ultima istanza del cristiano che tu adotti, già all'angolo sconfitto esclama "si ma almeno è utile". Ma si può partire per un percorso spirituale incerti della cosa in se, e consolandosi con l'utilità sociale\personale d'essa? Chissenefrega, l'importante è che sia la Verità, la Fede è nella Verità, non è un programma di riabilitazione. Il pastore sa che il cane abbaia ma non morde la pecora, la pecora no e scappa sperando di non essere morsa. Allora è giusto che le pecore non sappiano, così seguiranno il pastore. Ma esiste una verità per il pastore e una per la pecora, o forse una immensa Verità che (come dice Bobmax) semplicemente "è'" anziché esistere?
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: baylham il 06 Agosto 2018, 12:01:30 PM
Riflettendo sull'esistenza di Dio ero giunto a questa constatazione paradossale, che la fede più problematica è quella dell'ateo, di chi non crede all'esistenza di Dio e quindi non sarà mai in grado di verificarlo. Quindi l'ateismo è una fede assurda, senza alcun fondamento?

Ho dovuto ripensare il mio ateismo daccapo, finché non ho capito che la stessa esistenza di Dio non sarebbe affatto una falsificazione del mio ateismo ma la sua ulteriore conferma. Se Dio esistesse sarebbe in una condizione simile a quella dell'uomo, di un granello di sabbia, di un extraterrestre, parte di un sistema. Ciò che trascende l'esistenza è inesistente.

La fede e la ragione che sostengono la religiosità possono essere ribaltati a favore dell'ateismo: la fede, la trascendenza, il miracolo, da elementi portanti del teismo diventano elementi a supporto dell'ateismo.
Perciò non è la fede che distingue un teista da un ateista.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 06 Agosto 2018, 12:39:05 PM
Citazione di: InVerno il 06 Agosto 2018, 07:35:34 AM
Ma si può partire per un percorso spirituale incerti della cosa in se, e consolandosi con l'utilità sociale\personale d'essa? Chissenefrega, l'importante è che sia la Verità, la Fede è nella Verità, non è un programma di riabilitazione.

Cogli nel segno.

D'altronde l'"utilità" dimostra quanto sia difficile aver autentica Fede.
Si cerca di difendere una credenza, perché "utile"...
Così facendo, però, si finisce con il difendere una superstizione.

Superstizione è infetti il credere in un "qualcosa" che dovrebbe esserci, anche se non mostra il proprio fondamento.

Mentre la Fede, l'unica autentica Fede, può essere solo verso ciò che non c'è. Fede in ciò che non potrà mai esserci, proprio perché è.


Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: acquario69 il 06 Agosto 2018, 13:12:15 PM
Citazione di: bobmax il 06 Agosto 2018, 12:39:05 PM
Mentre la Fede, l'unica autentica Fede, può essere solo verso ciò che non c'è. Fede in ciò che non potrà mai esserci, proprio perché è.

A quel punto quell' E' non sarebbe certezza? (e secondo me lo e')  
potrei sbagliarmi ma la fede mi sembra qualcosa che sta un gradino sotto ..qualcosa che assomiglia più a una "speranza"o appunto ad essere proprio quella una superstizione,qualcosa che rimane ancora vincolato alle contingenze, alle cose umane, con tutte le derive e le distinzioni che ne possono direi inevitabilmente conseguire (vedi religioni o peggio alla deriva di una certa psicologia)

mentre la certezza, essendo assoluta, la trascende definitivamente
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 06 Agosto 2018, 13:54:53 PM
Citazione di: acquario69 il 06 Agosto 2018, 13:12:15 PM
Citazione di: bobmax il 06 Agosto 2018, 12:39:05 PM
Mentre la Fede, l'unica autentica Fede, può essere solo verso ciò che non c'è. Fede in ciò che non potrà mai esserci, proprio perché è.

A quel punto quell' E' non sarebbe certezza? (e secondo me lo e') 
potrei sbagliarmi ma la fede mi sembra qualcosa che sta un gradino sotto ..qualcosa che assomiglia più a una "speranza"o appunto ad essere proprio quella una superstizione,qualcosa che rimane ancora vincolato alle contingenze, alle cose umane, con tutte le derive e le distinzioni che ne possono direi inevitabilmente conseguire (vedi religioni o peggio alla deriva di una certa psicologia)

mentre la certezza, essendo assoluta, la trascende definitivamente

Sì, certezza. Tuttavia che dura solo un istante.

Se durasse di più, la certezza non diventerebbe, questa sì, inevitabilmente superstizione?
Perché subito diverrebbe impellente rispondere alla domanda: "Certezza di cosa?".
E la necessità di poggiare i piedi per terra ci costringerebbe, senza neppure avvedercene, di fissare dei paletti, di provare a stabilire cosa è la Verità.

Penso anch'io che la Fede sia destinata ad estinguersi non appena raggiunto il suo scopo.
Ma il suo scopo non è forse quello di andare oltre al contingente, di superare il mondo della dissimilitudine?
E questo non implicherebbe pure la rinuncia a noi stessi? Al nostro ego?

Un distacco che, a mio parere, è senza fine in questa vita. Se si completasse, sarebbe ancora possibile vivere?

Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: acquario69 il 06 Agosto 2018, 15:03:12 PM
Citazione di: bobmax il 06 Agosto 2018, 13:54:53 PM
Sì, certezza. Tuttavia che dura solo un istante.

Se durasse di più, la certezza non diventerebbe, questa sì, inevitabilmente superstizione?
Perché subito diverrebbe impellente rispondere alla domanda: "Certezza di cosa?".
E la necessità di poggiare i piedi per terra ci costringerebbe, senza neppure avvedercene, di fissare dei paletti, di provare a stabilire cosa è la Verità.

Penso anch'io che la Fede sia destinata ad estinguersi non appena raggiunto il suo scopo.
Ma il suo scopo non è forse quello di andare oltre al contingente, di superare il mondo della dissimilitudine?
E questo non implicherebbe pure la rinuncia a noi stessi? Al nostro ego?

Un distacco che, a mio parere, è senza fine in questa vita. Se si completasse, sarebbe ancora possibile vivere?

Quando dici;

CitazioneSì, certezza. Tuttavia che dura solo un istante.
Se durasse di più, la certezza non diventerebbe, questa sì, inevitabilmente superstizione?

Credo tu fai riferimento a una "certezza" che pero non e' più Certezza,perche fai riferimento alle cose relative del mondo (che comprende il tempo come lo spazio) e in questa sfera sarebbe si superstizione o dogma

Ma quell E' non può a mio avviso non essere assoluto...perché non riguarda il tempo e quindi una sua durata misurabile, sia pure un solo istante di tempo...infatti come mi pare dici anche tu; non ce' (nel tempo come nello spazio) ma... E'
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 06 Agosto 2018, 15:20:28 PM
Citazione di: acquario69 il 06 Agosto 2018, 15:03:12 PM

Quando dici;

Credo tu fai riferimento a una "certezza" che pero non e' più Certezza,perche fai riferimento alle cose relative del mondo (che comprende il tempo come lo spazio) e in questa sfera sarebbe si superstizione o dogma

Ma quell E' non può a mio avviso non essere assoluto...perché non riguarda il tempo e quindi una sua durata misurabile, sia pure un solo istante di tempo...infatti come mi pare dici anche tu; non ce' (nel tempo come nello spazio) ma... E'

Sì, quel È è assoluto.

Tuttavia coincide con il Nulla.

Necessita di uno slancio da parte mia, affinché questo Essere/Nulla sia il Bene.

Nello slancio, la Certezza è assoluta.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: acquario69 il 06 Agosto 2018, 15:36:45 PM
Citazione di: bobmax il 06 Agosto 2018, 15:20:28 PM
Citazione di: acquario69 il 06 Agosto 2018, 15:03:12 PM

Quando dici;

Credo tu fai riferimento a una "certezza" che pero non e' più Certezza,perche fai riferimento alle cose relative del mondo (che comprende il tempo come lo spazio) e in questa sfera sarebbe si superstizione o dogma

Ma quell E' non può a mio avviso non essere assoluto...perché non riguarda il tempo e quindi una sua durata misurabile, sia pure un solo istante di tempo...infatti come mi pare dici anche tu; non ce' (nel tempo come nello spazio) ma... E'

Sì, quel È è assoluto.

Tuttavia coincide con il Nulla.

Necessita di uno slancio da parte mia, affinché questo Essere/Nulla sia il Bene.

Nello slancio, la Certezza è assoluta.

si ma quel "nulla" non e' il nulla come abitualmente (ed erroneamente) viene inteso...quel nulla e' il principio di Tutto :)...hai presente il "vuoto" nelle concezioni taoiste?...
 
mi fermo qui
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Kobayashi il 07 Agosto 2018, 08:17:01 AM
Per quanto affascinante il pensiero mistico potrebbe essere solo una scorciatoia.
Non si dà mai l'Uno, ma solo il desiderio di esso.
L'istante in cui si vive l'unità è, forse, solo immaginata.
Sogni di riconciliazione, di pace, di tregua. Sogni umani.

Il rapporto con Dio temo non possa che essere pensato come un rapporto tra soggetto e Altro.
E forse non si tratta di colmare la distanza, di costruire strategie di avvicinamento, ma di comprendere il rapporto stesso che ci lega a Dio.
Comprenderci in questo rapporto, e permettere che tale comprensione sia l'inizio di un nuovo percorso, una nuova umanità.
Comprensione e conversione, comprensione e cambio di rotta.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 07 Agosto 2018, 17:31:24 PM
Citazione di: Kobayashi il 07 Agosto 2018, 08:17:01 AM
Per quanto affascinante il pensiero mistico potrebbe essere solo una scorciatoia.
Non si dà mai l'Uno, ma solo il desiderio di esso.
L'istante in cui si vive l'unità è, forse, solo immaginata.
Sogni di riconciliazione, di pace, di tregua. Sogni umani.

Il rapporto con Dio temo non possa che essere pensato come un rapporto tra soggetto e Altro.
E forse non si tratta di colmare la distanza, di costruire strategie di avvicinamento, ma di comprendere il rapporto stesso che ci lega a Dio.
Comprenderci in questo rapporto, e permettere che tale comprensione sia l'inizio di un nuovo percorso, una nuova umanità.
Comprensione e conversione, comprensione e cambio di rotta.

Sì, l'esperienza dell'Uno potrebbe essere solo un'illusione.
D'altronde, di per se stessa, non può essere altro che esperienza del Nulla.
Sta solo a me far in modo che questo Nulla sia il Bene.

Il pensiero mistico non è altro che il pensiero tout-court, che non vuole ingannarsi.
Segue il solco della filosofia di ogni tempo.
"Conosci te stesso" e conoscerai te stesso e Dio.

Il  pathos spirituale porta magari la mistica a prorompere in affermazioni categoriche, come: "Io e Dio siamo Uno!", dove sembra voler cogliere la Verità...
Ma non è questa una Verità che resta vuota, fintantoché non si aggiunge altro?
La sfida a cui siamo chiamati è far sì che la Verità sia il Bene.
(Plotino esitava su questo passo che sospettava potesse essere una forzatura, ma non poteva esimersene: Dio = Bene!)

Dio come infinitamente "altro" penso sia uno dei due momenti fondamentali nel continuo ciclo alla ricerca della Verità.
Il successivo momento consiste nell'avvicinamento fino a percepire l'unione.

Questa unione è però impossibile da mantenere, di modo che l'ateismo mistico, di colui che nega la realtà del Bene, si fa strada nel nostro cuore.
Ma il Male, il male che commetto, che seguo, il male che io stesso sono, mi fanno riscoprire il Bene, come l'assolutamente "altro" da me. Mi ritrovo allora all'inferno, proprio perché Dio (il Bene) certamente è!
E io ne sono altrettanto certamente escluso.

Qui il ciclo si interromperebbe, con la mia definitiva condanna. Se non fosse che avviene l'impossibile, Dio non può essere "altro" da me...

Questo ciclo è ben descritto dal dogma trinitario.
Gesù è Dio che si fa uomo, il Padre è Dio assolutamente altro, e lo Spirito la forza che unisce e separa l'uomo e Dio.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Kobayashi il 08 Agosto 2018, 15:27:57 PM
Citazione di: bobmax il 07 Agosto 2018, 17:31:24 PMIl pensiero mistico non è altro che il pensiero tout-court, che non vuole ingannarsi. Segue il solco della filosofia di ogni tempo. "Conosci te stesso" e conoscerai te stesso e Dio.


Sì, ma secondo me il "conosci te stesso" è un processo che si muove per disillusioni, nel senso che inizialmente pensiamo di trovare la nostra verità nell'Io, poi però dobbiamo ammetterne l'inconsistenza, quindi passiamo al desiderio che ci abita, ma anch'esso non regge ad una vera critica, così alla fine dobbiamo accettare di non avere nulla da rispondere all'imperativo iniziale.
È qui che entra in gioco l'atto di fede.
Fede nel senso di un affidarsi ad una prospettiva che promette non tanto di rivelarti chi sei, ma di accompagnarti nella costruzione di qualcosa di nuovo (l'uomo nuovo, l'uomo spirituale).
Non possiamo sapere se con questa prospettiva riscopriamo qualcosa che ci precedeva da sempre o se semplicemente ci adoperiamo a trasformarci in qualcosa partendo dal nulla.
Non possiamo saperlo e non possiamo avere prove al riguardo.
Del resto non so nemmeno se la cosa abbia importanza...

In una comunità di santi regna Dio. Domanda: è stato Dio a ispirare tale comunità o sono i santi ad averlo costretto a "nascere"?
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: viator il 08 Agosto 2018, 18:34:17 PM
Salve. Non sono d'accordo sull'andamento di questa discussione (e chi se ne frega, direte voi).
Trovo del tutto fuorviante cercare una risposta alla domanda "cos'è la fede" attraverso considerazioni fideistiche. Diventa una esercitazione di tipo narcisistico. I grandi temi ed i grandi quesiti secondo me non vanno "scavati" cercando al loro interno l'assoluto, poichè in questo modo essi verranno solo svuotati del loro senso, il quale è sempre relativo.
Essi vanno contemplati al''interno del panorama complessivo del mondo che mostri anche tutti gli altri aspetti dell'esistere con i quali essi devono confrontarsi.

Sarebbe un poco come il chiedersi cosa sia l'intelligenza usando appunto l'intelligenza per dare un senso a una simile domanda. Non credo si farebbe molta strada. Saluti.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Kobayashi il 08 Agosto 2018, 19:14:32 PM
Viator, non so se ti riferisci a me, ma quello che cerco di fare io nella comprensione di questioni teologiche è proprio ciò che chiedi tu... Cioè tenere presente tutte le componenti del mondo umano, e in particolare che cosa ci dice la filosofia, la psicoanalisi etc.
Piuttosto nella tua risposta iniziale, parlando della fede come prodotto dell'istinto di sopravvivenza della coscienza, viene alla luce un'antropologia piuttosto riduttiva in cui tutti i fenomeni religiosi hanno un'unica spiegazione: essere dei prodotti umani la cui finalità è soddisfare un determinato bisogno più o meno inconscio.
Bisogna abbandonare sia l'atteggiamento fideistico sia quello "materialistico" se si vuole comprendere il senso umano di un tema come quello della fede (fede in Dio: l'argomento della discussione era la fede religiosa, non era l'analisi della fiducia intesa come categoria prettamente antropologica).
Saluti.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 08 Agosto 2018, 20:41:02 PM
Citazione di: Kobayashi il 08 Agosto 2018, 15:27:57 PM
Sì, ma secondo me il "conosci te stesso" è un processo che si muove per disillusioni, nel senso che inizialmente pensiamo di trovare la nostra verità nell'Io, poi però dobbiamo ammetterne l'inconsistenza, quindi passiamo al desiderio che ci abita, ma anch'esso non regge ad una vera critica, così alla fine dobbiamo accettare di non avere nulla da rispondere all'imperativo iniziale.
È qui che entra in gioco l'atto di fede.
Fede nel senso di un affidarsi ad una prospettiva che promette non tanto di rivelarti chi sei, ma di accompagnarti nella costruzione di qualcosa di nuovo (l'uomo nuovo, l'uomo spirituale).
Non possiamo sapere se con questa prospettiva riscopriamo qualcosa che ci precedeva da sempre o se semplicemente ci adoperiamo a trasformarci in qualcosa partendo dal nulla.
Non possiamo saperlo e non possiamo avere prove al riguardo.
Del resto non so nemmeno se la cosa abbia importanza...

In una comunità di santi regna Dio. Domanda: è stato Dio a ispirare tale comunità o sono i santi ad averlo costretto a "nascere"?

Sono d'accordo che il processo si muova per disillusioni.
Queste disillusioni ci costringono a entrare nel deserto.

Non so se lo scopo sia quello di costruire qualcosa di nuovo. Penso che non vi sia mai nulla di veramente nuovo. Sono anzi dell'idea che il tempo stesso sia un'illusione, l'ultima delle illusioni, svanita la quale torniamo a essere ciò che siamo.

Di modo che, risponderei al quesito seguendo la mistica: Sono i santi che hanno fatto nascere Dio.

"Prego Dio che mi liberi da Dio!" invoca Meister Eckhart.
Perché finché ho un Dio, credo in un Dio, sono ancora schiavo di una nostra creazione.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: bobmax il 08 Agosto 2018, 21:08:39 PM
Per Viator,
ti ringrazio per averci messo in guardia verso un possibile narcisismo. La soddisfazione nel ritenere di aver finalmente "compreso" è probabilmente l'ostacolo più subdolo e difficile da superare nella ricerca della Verità.
Sono pure d'accordo sulla considerazione che il relativismo debba sempre essere tenuto presente, perché tutto nel nostro mondo è relativo.
 
Tuttavia vorrei osservare che lo "svuotamento di senso" è indispensabile per affrontare i grandi temi.
La loro contemplazione "all'interno del panorama complessivo del mondo" non può portarci da nessuna parte.
 
E' infatti qui necessario spingerci fino al limite, ossia fino a dove il pensiero razionale incontra lo smacco.
E lì evitare di seguirlo nella suo ripiegamento inconsapevole, ma invece resistere, affrontando lo sguardo della Medusa.
 
La constatazione che il libero arbitrio è un'illusione, per esempio, non può essere affrontata razionalmente.
La razionalità, se impiegata al meglio, con fede nella Verità, può condurci sino al limite del comprensibile. E perciò al "vuoto di senso" che l'assenza del libero arbitrio può suscitare in noi. Ma poi occorre resistere all'orrore senza più avvalerci del pensiero razionale.

Resistere. Poi, forse, potremo tornare al nostro pensiero con una nuova consapevolezza.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: viator il 09 Agosto 2018, 18:37:22 PM
Salve. Per Kobayashi: Non mi riferivo affatto a te ma invece all'angolazione complessiva predominante.

Criticavo il fatto che alla domanda "Cos'è la fede" nessuno finora tranne me forniva una ipotesi di risposta.
Finora ho letto solo del COME possa essere la fede. Non del COSA possa essere.

Tra l'altro l'argomento circa il come possa essere la fede sarebbe stato da collocare assai meglio nella sezione "Spiritualità".

So benissimo che romanzi e discussioni infinite possono svilupparsi meglio sul COME (I come sono numerosi quanto le persone che possono descriverli). Circa il COSA invece la questione si fa più spinosa poichè - benchè le ipotesi possano essere anch'esse infinite - il COSA in sè dovrebbe risultare unico, perciò più facilmente esprimibile per via sintetica.
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: Kobayashi il 10 Agosto 2018, 10:06:56 AM
Viator, ma la discussione è in effetti nella sezione Spiritualità...
Comunque capisco la questione che sollevi tu del "cosa", e di come sia invece più facile raccontare il "come".
Provo a dare un'altra direzione alla discussione elaborando liberamente alcune idee di Pierangelo Sequeri.
Bisogna partire però dal presupposto che l'uomo è sempre esposto al sacro.
Il sacro nel senso di pura potenza che emerge quando gli opposti non possono essere separati, quando si viene travolti da qualcosa che è nello stesso tempo promessa di vita e condanna al dolore, bene e male.
L'uomo cerca sempre qualcosa o qualcuno da adorare e qualcosa da sacrificare.
Anche nel nostro tempo secolarizzato il sacro fa sentire la sua forza (per esempio nel potere delle élite economico-politiche, la cui esistenza è quasi separata dal mondo degli uomini, come gli antichi dei; suscitano adorazione e per la loro "gloria" sono sacrificabili quasi tutti gli altri, l'equilibrio della Terra, il futuro delle generazioni).

La filosofia greca fece uno sforzo imponente per portare razionalmente il divino oltre l'ambiguità del sacro. Rigettò l'idea che nel principio ci fosse un'ambivalenza, una mescolanza di bene e male, di verità e falsità, di giustizia e ingiustizia.
La metafisica greca ha elaborato il divino come immune all'hybris del sacro.
Un principio divino apatico, "anaffettivo", indifferente all'uomo.
Si è trattato di un costo molto alto: la vita affettiva dell'uomo finisce così per non aver nulla dell'essere vero.

Nel nostro tempo secolarizzato si è persa la memoria di questo immenso lavoro.
Non per questo il sacro ha cessato di far sentire la propria potenza.
Cresce l'incapacità di riconoscere ciò a cui è bello consacrarsi e ciò per cui è giusto sacrificarsi.
La religione "vera" deve aiutare ad orientarsi in questo, a proteggere l'uomo da un destino apparentemente fatale che impone di sacrificare a Cesare e di consacrarsi a Mammona.

La fede cristiana è la risposta ad un appello ad adorare Dio ("il solo che è buono" Mc 10,18) e ad amare il prossimo. Appello a consacrarsi all'amore del prossimo senza calcoli rispetto alle prerogative della cura di se'. È la libera accettazione del trasferimento verso il prossimo della cura che potremmo riservare esclusivamente a noi stessi.

Domanda: la fede cristiana prescinde da ogni valutazione del contenuto dell'appello? Cioè, nella fiducia dell'origine divina dell'appello semplicemente il cristiano se ne fa carico e si adegua a ciò a cui è chiamato? O piuttosto è la bellezza (e la profondità affettiva) di esso a svelarne la divinità e a determinare la scelta di seguirlo?
Io sinceramente non lo so, ma nei miei giorni migliori preferisco quest'ultima versione...
Titolo: Re:Che cos'è la Fede^
Inserito da: viator il 10 Agosto 2018, 17:14:54 PM
Salve Kobayashi. Effettivamente ho fatto confusione ! Il problema umano è di tipo - guarda caso - bipolare.
Da una lato siamo spinti da una irrefrenabile pulsione al voler conoscere, dall'altro, anche se giungessimo a conoscere tutto il conoscibile, resterebbe l'anelito al mistero. Ovvero, una volta che non avessimo più nulla da conoscere incontreremmo semplicemente la disperazione per il semplice fatto che - conoscendo tutto, incluso quindi il nostro destino - resteremmo senza speranze ulteriori. Dovremmo "vivere" della pura e semplice, passiva, inattiva, disperata contemplazione di ciò che sappiamo. In realtà negando proprio il senso vero del vivere.
L'anelito al mistero è infatti la fede in ciò che sappiamo di non poter conoscere. Ed è appunto perchè non lo sappiamo che lo desideriamo, naturalmente sotto forma di speranza individualmente o collettivamente coltivata.

Senza la fede-speranza (che, lo ripeto, in ambito bio-psichico io chiamo spirito di sopravvivenza coscenziale) l'esistenza si rivelerebbe come un tormentoso susseguirsi di bisogni da soddisfare appena alleviati da eventuali piaceri destinati a venir inesorabilmente attutiti dalla consuetudine.

Il problema individuale a questo punto diventa: fede sì.....ma in che cosa ?
Perchè una fede resista alle vicende ed alle "smentite" che la vita reale le riserverà, occorre che essa venga collocata il più possibile lontano dalla realtà.
E' tutto qui il segreto e la ragione di esistere delle fedi trascendentali. E' tutta qui la ragione per la quale chi basa invece la propria esistenza su valori, mete, aspirazioni concrete......verrà inesorabilmente deluso.

Perciò una fede esistenzialmente soddisfacente deve possedere i seguenti requisiti :


 Anch'io possiedo una fede, però del tutto semplicistica, poichè consiste in un unico dogma:

"Nessuno sottragga o distrugga ciò che, una volta venga chiamato a farlo, egli non sarà in grado di restituire o rigenerare".

Io lo chiamo "Principio naturale del bene".

Solo la natura infatti può sottrarre e distruggere continuamente, essendo la sola "divinità" che ha il potere di tutto restituire e rigenerare. Salutoni.
Titolo: Re: Che cos'è la Fede^
Inserito da: Luca Canetti il 10 Giugno 2022, 21:54:14 PM
La fede, teologicamente parlando, è una risposta alla provocazione esistenziale della Sacra Scrittura
Titolo: Re: Che cos'è la Fede^
Inserito da: PhyroSphera il 22 Giugno 2022, 12:59:05 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 29 Luglio 2018, 14:07:16 PMDa molto tempo mi chiedo se il desiderio di Dio possa equivalere alla Fede...
Se posso portare la mia esperienza personale, io mi sento come quel personaggio di Dostoevskij che afferma: "se
anche Dio non fosse verità, starei con Dio, non con la verità".
Il desiderio di Dio è in me fortissimo, ma altrettanto forte è il timore che non ci sia nulla di vero; che dal
nulla proveniamo ed al nulla torneremo.
Potrei dunque mai dire di "credere"? Io non credo (...), laddove penso che "credere" voglia dire aver se non la
certezza perlomeno una qualche speranza.
Anni fa, nel vecchio forum, a seguito di queste esternazioni qualcuno (non ricordo il nome) mi consigliò di
andare a Medjugorje: non sono ancora andato e sono ancora fermo in quel medesimo "punto"...
Qualcuno di voi mi sa dire in cosa consiste la Fede?
saluti
La fede è proprio come l'omonimo anello: sorta di segno che ci pone in contatto con la realtà di una promessa. Poiché lo sposo è invisibile, la fede è necessaria con Dio mentre dell'anello nuziale se ne può fare a meno.
Quanto al nulla, evidentemente da esso non può provenire alcunché.

MAURO PASTORE