Se noi abbiamo un antenato in comune con la scimmia per non dire che discendiamo da lei ( L'origine "scimmiesca" dell'uomo trova una conferma nell' analisi del DNA il nostro e quello dello scimpanzè sono identici per più del 98 per cento) ne deriva che:1) Quando Dio ha insufflato la scintilla divina ( anima ) nell'uomo?2) Il mondo il creato in origine era perfetto, prima del peccato originale, ma quando? Intendo se prima c'erano gli ominidi australopitechi quando sono vissuti i presunti Adamo ed Eva uomini perfetti?3) Quando e' stato compiuto il peccato originale? Dai primi uomini sapiens coperti da pelli? Inoltre il " mondo " non era un Eden, ad esempio i virus e batteri esistevano prima dell'uomo e gia' infestavano la terra. Voi come conciliate il tutto? Grazie un abbraccio ps Link interessante: http://web.tiscali.it/fferracin/bric...Mp5uhW8E2Uv4oM
Ciao Dubbioso, a parte che l'uomo non deriva dalla scimmia, ma da un nostro progenitore comune, credo che mal si conciliano creazionismo ed evoluzionismo.
Ma sulle domande storiche che ti poni, essendo frutto della saggezza antica, è chiaro che il DIO compare con l'homo sapiens. Quindi dopo l'evoluzione da austrolopiteco.
DIverso il problema della creazione dell'uomo, o meglio del come l'apparizione dell'homo sapiens sia avvenuta, questo non lo saprà mai nessuno.
Il fatto che invece voglia relegare l'uomo a pura natura, fa dell'evoluzionismo una delle forme terrificanti del mondo contemporaneo.
In me Dio sussiste, e nessuna teoria imposta da altri mi farà cambiare idea.
Ciao ancora! ;)
Ciao dubbioso, come saprai la narrazione del genesi racconta di eventi che si sono realizzati nei pressi delle foci del Tigri e dell'Eufrate, in un tempo abbastanza lontano caratterizzato da un livello degli oceani più basso di quello attuale. Adamo ed Eva, quindi, se sono esistiti, erano discendenti di quel gruppo umano che circa 70 mila anni fa passò dal Corno d'Africa alla penisola arabica.
Ma come andavano le cose prima , quando non c'erano i libri , ma c'erano già gli uomini?
I problemi nascono coi libri o c'erano già?
Salve Iano. Citandoti : XXXXX"Ma come andavano le cose prima , quando non c'erano i libri , ma c'erano già gli uomini? I problemi nascono coi libri o c'erano già?"XXXXX.
Quando non c'erano i libri esisteva lo stesso numero di problemi che poi cominciò ad esserci in presenza di libri..........nel senso che la soluzione di alcuni problemi di sopravvivenza - ad un certo punto - liberò una parte di tempo e di risorse che l'uomo dovette per forza diversamente utilizzare.
Non appena un problema viene risolto, nella vita di un uomo si crea un "vuoto" che deve assolutamente venir riempito da nuovi problemi i quali, se non si presentano automaticamente come conseguenza del problema precedente appena risolto.......dovranno venir INVENTATI dall'uomo stesso.
Questa - ad esempio - è la genesi della comparsa dei libri i quali risolsero il problema della fissazione storica dei problemi creando il problema dell'accanimento nel voler "chiarire" (complicandola) la interpretazione dei problemi superflui che l'uomo si andava creando attraverso la avvenuta eliminazione di alcuni suoi precedenti problemi.
In soldoni : "Chi non ha problemi è COSTRETTO a crearseli". Ci hai mai pensato ? Saluti.
Citazione di: viator il 02 Marzo 2020, 12:59:53 PM
Salve Iano. Citandoti : XXXXX"Ma come andavano le cose prima , quando non c'erano i libri , ma c'erano già gli uomini? I problemi nascono coi libri o c'erano già?"XXXXX.
Quando non c'erano i libri esisteva lo stesso numero di problemi che poi cominciò ad esserci in presenza di libri..........nel senso che la soluzione di alcuni problemi di sopravvivenza - ad un certo punto - liberò una parte di tempo e di risorse che l'uomo dovette per forza diversamente utilizzare.
Non appena un problema viene risolto, nella vita di un uomo si crea un "vuoto" che deve assolutamente venir riempito da nuovi problemi i quali, se non si presentano automaticamente come conseguenza del problema precedente appena risolto.......dovranno venir INVENTATI dall'uomo stesso.
Questa - ad esempio - è la genesi della comparsa dei libri i quali risolsero il problema della fissazione storica dei problemi creando il problema dell'accanimento nel voler "chiarire" (complicandola) la interpretazione dei problemi superflui che l'uomo si andava creando attraverso la avvenuta eliminazione di alcuni suoi precedenti problemi.
In soldoni : "Chi non ha problemi è COSTRETTO a crearseli". Ci hai mai pensato ? Saluti.
No viator, direi che non condivido. I problemi hanno una graduatoria di urgenza, quando hai risolto quelli più urgenti allora emergono anche gli altri, che esistevano già prima, solo che non avevi tempo di pensarci.
Naturalmente è vero che quando la risoluzione di un problema ti svuota la mente allora si crea un problema, perché la nostra mente e il nostro corpo sono fatti per non fermarsi mai, salvo il tempo necessario al riposo, ma è un momentaneo problema di scelta e di motivazione. D'altronde c'è chi, come il sottoscritto, sa sempre come occupare il suo tempo in attività ludiche.
Un saluto
Salve anthony. Vedo che non condividendo affermi esattamente cio che ho detto.
Quando sono i puri e semplici bisogni fisiologici (più la paura e la necessità riproduttiva) a riempire una vita (vedi animali e primi progenitori umani) non esistono altri problemi al di fuori della sopravvivenza.
Solo una volta soddisfatti gli stimoli soprastanti potranno affacciarsi ciò che segue IMMEDIATAMENTE ED AUTOMATICAMENTE i bisogni, cioè le FACOLTA', cioè la fonte dei problemi che fino a quel momento non esistevano proprio.
Ma secondo te incidere dei graffiti, creare elaborate sepolture, costruire armi, lasciare testi, dipingere capolavori............... sono tutte attività escogitate dall'uomo per risolvere problemi che - in natura - esistevano prima della comparsa dell'uomo stesso ?
E' evidente che è stato l'uomo a creare a sè stesso delle "necessità" soddisfacibili solo affrontando dei "problemi". Saluti.
Citazione di: viator il 02 Marzo 2020, 17:14:10 PM
Salve anthony. Vedo che non condividendo affermi esattamente cio che ho detto.
Quando sono i puri e semplici bisogni fisiologici (più la paura e la necessità riproduttiva) a riempire una vita (vedi animali e primi progenitori umani) non esistono altri problemi al di fuori della sopravvivenza.
Solo una volta soddisfatti gli stimoli soprastanti potranno affacciarsi ciò che segue IMMEDIATAMENTE ED AUTOMATICAMENTE i bisogni, cioè le FACOLTA', cioè la fonte dei problemi che fino a quel momento non esistevano proprio.
Ma secondo te incidere dei graffiti, creare elaborate sepolture, costruire armi, lasciare testi, dipingere capolavori............... sono tutte attività escogitate dall'uomo per risolvere problemi che - in natura - esistevano prima della comparsa dell'uomo stesso ?
E' evidente che è stato l'uomo a creare a sè stesso delle "necessità" soddisfacibili solo affrontando dei "problemi". Saluti.
Ciao viator, sia i graffiti, che i libri e i capolavori sono il risultato del bisogno umano di comunicare con altri esseri umani, questo bisogno ha fatto si che l'esperienza di tutti gli uomini si cumulasse e permettesse di soddisfare sempre meglio i bisogni essenziali che c'erano anche prima. I virus esistevano anche 50.000 anni fa e se oggi possiamo difenderci meglio da loro lo dobbiamo a tutta questa cultura cumulata.
Le armi poi sono necessarie, servono a salvarsi la vita in certi casi, in altri a cacciare e mangiare animali, a conquistare territori dove c' è cibo in abbondanza.
Sulle elaborate sepolture ti do un po' ragione, ma anche li non siamo nel mondo del non-senso, gli uomini vivono sentimenti affettivi gli uni con gli altri e quando qualcuno di loro muore c'è bisogno di comunicare questo sentimento affettivo per cui rientriamo nella prima categoria del bisogno umano di comunicare.
Ciao Dubbioso, non so cosa hai tratto dalle ultime discussioni, ma spero tu abbia messo in conto che leggere letteralmente la Bibbia non porta da nessuna parte. Stando a un calcolo basato sulle generazioni menzionate nell' AT Adamo ed Eva dovrebbero essere vissuti 6mila anni fa. Inutile dire che non è possibile.
Spoiler degli episodi successivi : il diluvio universale non è mai avvenuto, nessuno ha mai costruito un arca di quelle dimensioni, la torre di Babele non è mai esistita, e la maggior parte delle guerre\invasioni\descrizioni del regno\regnanti ebraico\i sono completamente inventate o non hanno nessun riscontro nella storiografia attuale.
Salve anthonyi. Citandoti : XXXXX"c'è bisogno di comunicare questo sentimento affettivo per cui rientriamo nella prima categoria del bisogno umano di comunicare"XXXXX.
Voglio citarti (inutilmente, poichè certe cose dovrebbero risultare lapalissiane ma la gente non riflette, vuole solo affermare e ribadire ciò che qualcuno in passato gli ha raccontato) la definizione di bisogno :
"Ciò la cui mancata soddisfazione impedisce - in tempi più o meno rapidi - la sopravvivenza biologica dell'individuo".
I bisogni sono quindi SOLO quelli bio-fisiologici (mangiare, bere, respirare, traspirare, deiettare), TUTTO IL RESTO - inclusi ovviamente sentimenti e comunicazioni - si chiama con nomi diversi ed ha funzioni diverse. Saluti.
Per Viator. Non è proprio così. I bisogni non sono solo quelli biologici di sopravvivenza. Sono essenziali anche quelli legati alla socialità e all'interazione. È famoso l'esperimento di Harlow, che ha a oggetto un primate molto simile all'uomo, la scimmia rehsus.
https://www.stateofmind.it/2016/04/attaccamento-esperimento-di-harlow/
Citazione di: Dubbioso il 27 Febbraio 2020, 10:35:50 AM
Voi come conciliate il tutto?
Grazie un abbraccio
Penso che non si possa ragionevolmente conciliare, anzi per me che avevo cominciato a leggere la Bibbia in modo approfondito, mi sono evidenziate tantissime contraddizioni, la prima gigantesca, il Dio descritto nell' Antico Testamento, non corrisponde al Dio amorevole e compassionevole descritto dalla religione cattolica...anzi sembra piuttosto un "dittatore" da obbedire senza neanche starci a pensare un attimo, questa mia impressione è condivisa da ogni persona che legge libera da ogni infarcitura e indottrinamenti.
Citazione di: viator il 02 Marzo 2020, 21:16:41 PM
Salve anthonyi. Citandoti : XXXXX"c'è bisogno di comunicare questo sentimento affettivo per cui rientriamo nella prima categoria del bisogno umano di comunicare"XXXXX.
Voglio citarti (inutilmente, poichè certe cose dovrebbero risultare lapalissiane ma la gente non riflette, vuole solo affermare e ribadire ciò che qualcuno in passato gli ha raccontato) la definizione di bisogno :
"Ciò la cui mancata soddisfazione impedisce - in tempi più o meno rapidi - la sopravvivenza biologica dell'individuo".
I bisogni sono quindi SOLO quelli bio-fisiologici (mangiare, bere, respirare, traspirare, deiettare), TUTTO IL RESTO - inclusi ovviamente sentimenti e comunicazioni - si chiama con nomi diversi ed ha funzioni diverse. Saluti.
Come ti ho spiegato, viator, il bisogno di comunicare produce cultura e la cultura permette il miglior soddisfacimento di tutti gli altri bisogni. Per essere più chiari non è stato inventato per passare il tempo e, come dici anche tu, ha una funzione. Poi puoi chiamarlo come ti pare, la sostanza non cambia.
Citazione di: iano il 02 Marzo 2020, 10:46:39 AM
Ma come andavano le cose prima , quando non c'erano i libri , ma c'erano già gli uomini?
I problemi nascono coi libri o c'erano già?
Ciao Iano, c'erano già i problemi, infatti la scrittura è un fenomeno tardo nel mondo dei segni.
Possiamo forse ignorare le pitture rupestri, o il ritrovamento di pentole e armi, fin da prima che l'uomo sapiens comparisse, già gli austrolopitechi o i coevi neanderthal usavo pentolame e armi!!!!
Insomma la scrittura ha accellerato la trasmissione della conoscenza, ma la conoscenza comune e i suoi problemi adattivi già c'erno!
Citazione di: InVerno il 02 Marzo 2020, 19:34:48 PM
Ciao Dubbioso, non so cosa hai tratto dalle ultime discussioni, ma spero tu abbia messo in conto che leggere letteralmente la Bibbia non porta da nessuna parte. Stando a un calcolo basato sulle generazioni menzionate nell' AT Adamo ed Eva dovrebbero essere vissuti 6mila anni fa. Inutile dire che non è possibile.
Spoiler degli episodi successivi : il diluvio universale non è mai avvenuto, nessuno ha mai costruito un arca di quelle dimensioni, la torre di Babele non è mai esistita, e la maggior parte delle guerre\invasioni\descrizioni del regno\regnanti ebraico\i sono completamente inventate o non hanno nessun riscontro nella storiografia attuale.
Nì. Gli eventi della Bibbia sono quasi tutti riscontrabili, è la datazione a essere sballata.
Evidentemente gli studiosi non sanno che esiste una cabala numerica all'interno della tradizione ebraica.
Si tratta di decifrarla.
Comunque già il fatto che così tanti studiosi e soldi vengano spesi per queste ricerche fa capire come quanto sia importante recuperare il senso storico oltre che allegorico delle Bibbia.
Mi sorprendi Inverno, visto che in passato mi hai sempre mostrato una grande conoscenza delle vicende storiche coeve a quello che è avvenuto nei VANGELI.
Citazione di: Isfrael il 03 Marzo 2020, 11:48:44 AM
Citazione di: Dubbioso il 27 Febbraio 2020, 10:35:50 AM
Voi come conciliate il tutto?
Grazie un abbraccio
Penso che non si possa ragionevolmente conciliare, anzi per me che avevo cominciato a leggere la Bibbia in modo approfondito, mi sono evidenziate tantissime contraddizioni, la prima gigantesca, il Dio descritto nell' Antico Testamento, non corrisponde al Dio amorevole e compassionevole descritto dalla religione cattolica...anzi sembra piuttosto un "dittatore" da obbedire senza neanche starci a pensare un attimo, questa mia impressione è condivisa da ogni persona che legge libera da ogni infarcitura e indottrinamenti.
Anche per me come già detto sono difficilmente conciliabili.
Intervengo solo per ricordare che il DIO di ISRAELE, lo stesso che quello di GESU' ricordo, è SIA TERRIBILE, vero, MA ANCHE AMOREVOLE.
Per capire meglio la scrittura del vecchio testamento ricordo inoltre che dio ha dato anche delle leggi orali.
La storia del vecchio testamento è la storia, l'educazione possiamo ben dire, del popolo ebraico.
E' insieme la legge e la possibilità anzi il dovere di interpretarla infinite volte.
Citazione di: viator il 02 Marzo 2020, 21:16:41 PM
Salve anthonyi. Citandoti : XXXXX"c'è bisogno di comunicare questo sentimento affettivo per cui rientriamo nella prima categoria del bisogno umano di comunicare"XXXXX.
Voglio citarti (inutilmente, poichè certe cose dovrebbero risultare lapalissiane ma la gente non riflette, vuole solo affermare e ribadire ciò che qualcuno in passato gli ha raccontato) la definizione di bisogno :
"Ciò la cui mancata soddisfazione impedisce - in tempi più o meno rapidi - la sopravvivenza biologica dell'individuo".
I bisogni sono quindi SOLO quelli bio-fisiologici (mangiare, bere, respirare, traspirare, deiettare), TUTTO IL RESTO - inclusi ovviamente sentimenti e comunicazioni - si chiama con nomi diversi ed ha funzioni diverse. Saluti.
Certo ma quando i bisogni biologici sono soddisfatti SOLO all'interno di un gruppo sociale, capisci bene come il problema adattivo diventi sì biologico ma per estensione anche di altro carattere, appunto sociale.
Dunque si tratta di unire i 2 momenti, essendo quello della sopravvivenza sempre il centrale.
L'uomo biologico è in fin dei conti adattivo. (quindi sia bilogicamente che socialmente, egli è in grado di farlo)
Citazione di: green demetr il 03 Marzo 2020, 13:53:58 PM
Mi sorprendi Inverno, visto che in passato mi hai sempre mostrato una grande conoscenza delle vicende storiche coeve a quello che è avvenuto nei VANGELI.
Non so granchè della cabala ebraica mi dispiace, ma sono abbastanza certo che nessuno ha diviso il mar rosso, comunque se vuoi dare delle date e degli eventi che ritieni certi, sarò contento di verificarli insieme a te, pur ricordando che astrusi sistemi numerologici possono aggiustare le datazioni, ma non il fatto che gli eventi siano o non siano realmente accaduti.
Ben inteso che il fatto che gli eventi narrati non siano realmente accaduti non cambia assolutamente nulla del valore dell'opera, così come non cambia nulla che Dante non abbia effettivamente visitato l'inferno, anzi dal mio punto di vista ne guadagna enormemente.
Salve Jacopus ed anthonyi : Posso solo ricitarmi :
"Voglio citarti(-vi) (inutilmente, poichè certe cose dovrebbero risultare lapalissiane ma la gente non riflette, vuole solo affermare e ribadire ciò che qualcuno in passato gli ha raccontato) la definizione di bisogno :
"Ciò la cui mancata soddisfazione impedisce - in tempi più o meno rapidi - la sopravvivenza biologica dell'individuo".".
Saluti.
Citazione di: viator il 02 Marzo 2020, 12:59:53 PM
Salve Iano. Citandoti : XXXXX"Ma come andavano le cose prima , quando non c'erano i libri , ma c'erano già gli uomini? I problemi nascono coi libri o c'erano già?"XXXXX.
Quando non c'erano i libri esisteva lo stesso numero di problemi che poi cominciò ad esserci in presenza di libri..........nel senso che la soluzione di alcuni problemi di sopravvivenza - ad un certo punto - liberò una parte di tempo e di risorse che l'uomo dovette per forza diversamente utilizzare.
Non appena un problema viene risolto, nella vita di un uomo si crea un "vuoto" che deve assolutamente venir riempito da nuovi problemi i quali, se non si presentano automaticamente come conseguenza del problema precedente appena risolto.......dovranno venir INVENTATI dall'uomo stesso.
Questa - ad esempio - è la genesi della comparsa dei libri i quali risolsero il problema della fissazione storica dei problemi creando il problema dell'accanimento nel voler "chiarire" (complicandola) la interpretazione dei problemi superflui che l'uomo si andava creando attraverso la avvenuta eliminazione di alcuni suoi precedenti problemi.
In soldoni : "Chi non ha problemi è COSTRETTO a crearseli". Ci hai mai pensato ? Saluti.
Sono d'accordo.E' nella nostra natura inventare problemi per risolverli , in mancanza di problemi pressanti.
Però credo che la contrapposizione fra ciò che dice la Bibbia e ciò che dice "L'evoluzione della specie" nasce nel momento in cui si globalizza e si fissa grazie ai libri.
Le idee contenute nei libri potevano esistere prima dei libri , ma erano locali e saltuarie.
La contrapposizione fra le due visioni si ha di fatto quindi grazie ai libri , la cui invenzione crea un prima e un dopo nella storia dell'uomo.
Quindi il problema che pone dubbioso vale anche senza tirare in ballo i nostri stimati primati cugini.
Se possiamo immaginare un epoca in cui girava, e ammettiamo diffusamente , l'idea contenuta nella Bibbia, senza la Bibbia , possiamo immaginare parimenti un epoca successiva in cui gira l'idea dell'evoluzionismo l essendosi però persa memoria dell'"idea Bibbia ".
Quindi senza nessuna contrapposizione di fatto fra le due idee.
Naturalmente l'esistenza di un libro in se' non è garanzia della diffusione delle idee di cui è portatore ,e il vero paradosso è che la Bibbia sia ancora attuale.
Io invece non sono d'accordo. La scrittura (non i libri) hanno permesso all'uomo un vero salto evolutivo. Un primo salto avvenne con il linguaggio, che si perfezionò con la scrittura. Questo ha significato espandere e conservare l'apprendimento in ogni campo e creare una dimensione che forma una storia comune, una cultura. Definire tutto ciò come un bisogno irrefrenabile di crearsi problemi perché i problemi fisiologici sono stati risolti distorce la realtà, poiché i problemi fisiologici di base sono stati risolti proprio in virtù della cultura, dei libri della trasmissione della conoscenza, senza le quali saremmo ancora ostaggio della natura. Dei primati che contenderebbero una nicchia ecologica ad altri primati.
Un altro discorso è capire se oggi sia necessario dare dei limiti a questa espansione tecnico-culturale, ma se stiamo in panciolle e discutiamo su internet lo dobbiamo proprio alla cultura, senza la quale in questo momento staremmo scappando rincorsi da una tigre dai denti a sciabola.
Ciao Jacopus.
Intendo che i libri , con la loro trasportabilità ,hanno comportato una globalizzazione , che oggi conosce un nuovo step con la loro smaterializaziome, e quindi aumentata trasportabilità nello spazio e nel tempo.
La scrittura c'era già prima dei libri, ovviamente , e il linguaggio ancor prima ,e prima ancora i gesti.
Ogni step è stato una grande rivoluzione e noi oggi ne stiamo vivendo una in diretta.
Immagino poi che ad ogni rivoluzione si sia discusso se porre limiti. La storia però ci dice che nessuno è riuscito a limitare l'uso delle nuove tecnologie , ma ci dice anche che non abbiamo mai mancato di provarci.
Ovviamente inutilmente.
È interessante notare anche tutte queste tecnologie oggi convivono , affiancandosi le nuove alle vecchie e tutte insieme producono cultura.
Capire come i libri hanno cambiato l'umanità ci aiuterebbe a capire come la cambierà' il web.
Io suggerivo appunto che una contrapposizione Bibbia vs Darwin non sarebbe esistita , senza i libri.
Quali novità porterà ad essere il web?
Fare qualche previsione potrebbe servire.
Dire di bloccare tutto non serve, come anche tu sai.
Morale della favola.
Su invito di Dubbioso siamo a discutere come far convivere sue idee che sembrano inconciliabili l ma senza i libri che le hanno fissate , probabilmente esse non conviverebbero neanche .
Citazione di: InVerno il 03 Marzo 2020, 14:15:55 PM
Citazione di: green demetr il 03 Marzo 2020, 13:53:58 PM
Mi sorprendi Inverno, visto che in passato mi hai sempre mostrato una grande conoscenza delle vicende storiche coeve a quello che è avvenuto nei VANGELI.
Non so granchè della cabala ebraica mi dispiace, ma sono abbastanza certo che nessuno ha diviso il mar rosso, comunque se vuoi dare delle date e degli eventi che ritieni certi, sarò contento di verificarli insieme a te, pur ricordando che astrusi sistemi numerologici possono aggiustare le datazioni, ma non il fatto che gli eventi siano o non siano realmente accaduti.
Ben inteso che il fatto che gli eventi narrati non siano realmente accaduti non cambia assolutamente nulla del valore dell'opera, così come non cambia nulla che Dante non abbia effettivamente visitato l'inferno, anzi dal mio punto di vista ne guadagna enormemente.
Nemmeno io ne so di cabala, dico solo che gli studiosi preposti dovrebbero pensarci a questa possibilità, che appunto rimanderebbe ad una dimensione allegorica.
Non ho detto che la Bibbia non sia allegorica, figuriamoci! Ho solo detto che l' importanza dello studio storico è tutt'altro che non considerabile.
Pensiamo al gesù storico come abbia influenzato il pensiero teologico del 900 e abbia aiutato a riavvicinarsi all'ebraismo.
Citazione di: green demetr il 04 Marzo 2020, 13:22:18 PM
Nemmeno io ne so di cabala, dico solo che gli studiosi preposti dovrebbero pensarci a questa possibilità, che appunto rimanderebbe ad una dimensione allegorica.
Penso che gli studiosi ci abbiano già pensato... comunque in generale penso che esista uno scheletro storico su cui si fondi l'opera, ma se lo mettiamo per scritto evitando tutta la "carne" rimane una pagina scarsa. Genesi è un discorso a parte comunque rispetto alle gesta del popolo ebraico. Non è un esclusiva del AT, anche se per collocarla storicamente bisorrebbe dare per possibile il fatto che questo racconto si sia tramandato oralmente per 7.000 anni, cosa su cui sarei parecchio scettico. Il diluvio infatti può coincidere con il periodo successivo il
Dryas recente https://it.wikipedia.org/wiki/Dryas_recente.