Filosofia della Perfezione

Aperto da Mel Fed, 23 Agosto 2025, 14:05:08 PM

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Alberto Knox

Anzitutto i miei complimenti per aver pubblicato dei libri che raccontano il tuo pensiero e la tua visione filosofica religiosa. è difficle esprimersi in maniera adeguata non avendo letto i libri dove questi concetti saranno sicuramente esplicitati . Se mi devo fermare ai punti cardini da te elencati ,i quali sono sintetizzati in poche righe, molti punti stridono con quella che è la mia filosofia e il mio pensiero. Hai detto che la contraddizione rappresenta l errore e solo scremando tali contraddizioni con la logica si giunge alla verità , poi però trai la tua teoria prendendo spunto dal buddismo , dal taoismo e dall islam le quali tre scuole di pensiero religioso non sono coerenti l una con l altra. E poi perchè la contraddizione non potrebbe essere propio quella il vero sinonimo di verità? solo perchè va contro la logica del principio di non contraddizione?questo si che mi sembra un pensiero condizionato dalla filosofia classica, ma tu non lo sei.
Poi per come racconti il cristianesimo, parli di una concezione cristiana del tutto obsoleta, superata , nessuno crede piu che la morte è entrata nel mondo a causa del peccato originale. Questa cosa fa ridere. Oppure quando parli del Dio antropomorfo che va giusto bene per spiegare Dio ai bambini e niente di più e la lodazione e connessione alla sofferenza, ma se i cristiani non fanno altro che pregare perchè Dio li allontani dalla sofferenza, la sofferenza viene rigettata completamente sulla figura di Gesù sulla croce.  Questo secondo me ,èil pensiero odierno del cristianesimo in grado di discenrnere a prescindere dai dogmi e smentirli e ripudiarli come falsità belle e buone. La questione del male, Dio è bene ma permette il male per un bene maggiore , questo veniva sancito al concilio vaticano primo e che è assolutamente un dogma irricevibile . qual'è il bene maggiore di una bambina che nasce oggi con la sclerosi multipla? , vaglielo a dire ai genitori che Dio la permesso per un bene maggiore. questoper dire che i Cristiani non sono dei boccaloni che si bevono tutto ma ragionano, ponderano e discernono la verità e traggono le loro conclusioni. Mi pare che il libro sia volto a persone che hanno un ideologia obsoleta della religione e una propia filosofia esistenziale nulla, cioè massificata, cioè delle rotelline che girano da brave per il grande sistema sociale che ci vuole tutti allineati e sorridenti a lavorare per tale sistema che si basa sul consumismo e falsa informazione e false dottrine che non promuove l introspezione e la coltivazione dei propi ideali e della propia spiritualità. Bene in questo forum non troverai persone di questo tipo . ciao e complimenti ancora. 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Duc in altum!

Citazione di: Mel Fed il 24 Agosto 2025, 17:35:25 PMIo sostengo che la serenità e la Perfezione possono senz'altro realizzarsi nel singolo, e non è neanche difficile, se si riesce a non farsi inluenzare dalla società e dalla propria cultura, superando gli schemi mentali e attraverso la Spontaneità.
Riguardo alla Salvezza, si può vivere alla giornata la propria vita, ma si può anche decidere che bisogna attuare una sfida con la società, la partita della propria vita, alla quale continueremo a giocare finche non la vinceremo o per lo meno non perderemo. Può essere la stessa società ad avere deciso di giocare una partita con noi, e noi siamo tenuti a non perderla, cioè a salvarci.
Visto che ci vuole una profonda fede per credere che davvero sia così... buon cammino! O:-)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Phil

Citazione di: Mel Fed il 24 Agosto 2025, 12:07:22 PMIo propongo invece di farli indietro, fino all'origine della propria natura, dove troveremo la perfezione del Nulla, e poi ripartire da quel punto, evitando tutti gli errori che si presenteranno sul percorso fino a raggiungere ancora la situazione presente.
La proposta è senza dubbio legittima, tuttavia: è la proposta di fare un percorso che conosci "sulla carta" oppure che hai fatto?
Si tratta di un viaggio che vorresti fare perché ti affascina o te ne hanno parlato bene, oppure è un viaggio da cui sei tornato "perfezionato" e con una buona impressione, quindi lo consigli?
Ovviamente non ti sto chiedendo se sei un illuminato, ma chiedo della tua esperienza diretta; perché faccio un po' fatica a pensare (limite mio), che dopo esser risaliti (o ridiscesi) al Nulla, dopo tale reset, si possa proporre una religione di un Dio puramente teorico, un monismo forte, la non uccisione degli animali ma l'uccisione degli embrioni e dei sofferenti, etc. è un po' come se Mosè fosse tornato dal monte Sinai con un mazzo di fiori: difficile da decifrare il nesso, logico o religioso che sia (ogni riferimento a Kasyapa non è puramente casuale).

iano

#18
Citazione di: Mel Fed il 24 Agosto 2025, 12:07:22 PMPer quanto riguarda la modalità di raggiungerla, tu proponi di partire da dove ti trovi e fare dei passi avanti. Io propongo invece di farli indietro, fino all'origine della propria natura, dove troveremo la perfezione del Nulla, e poi ripartire da quel punto, evitando tutti gli errori che si presenteranno sul percorso fino a raggiungere ancora la situazione presente.
Sono d'accordo.
Fare il percorso inverso significa prendere coscienza del percorso fatto, per rifarne uno nuovo con maggior cognizione di causa.
Credo questa sia la direzione che ha già da un pò preso l'evoluzione umana.
Però non farei dell'impegno a prender coscienza una religione.
E' solo un modo diverso di fare, che comunque non esclude gli errori, a meno che... ( vedi parte finale di questo post).
Il nulla è perfetto perchè solo se non fai nulla non fai errori, ma non fai neanche cose giuste e quindi tu comprensibilmente non aneli al nulla per restarvi invischiato.
Siamo soliti dire, che se potessimo tornare indietro non faremmo gli stessi errori.
Questo ragionamento però è lacunoso, perchè non tiene conto del contesto, che potremmo ignorare solo se fosse una costante.
Cambiando il contesto ciò che ieri era sbagliato oggi potrebbe essere giusto.
Se dopo esservi tornati non vogliamo restare nel nulla, ritornare avanti senza perdere in perfezione, richiede che il contesto non muti, perchè in effetti ciò che non muta, ha movimento nullo, quindi invero da questo nulla non ne usciamo comunque del tutto.
Potremmo allora appellarci alla costanza, che pure vi è nel mutamento, motivo per cui la fisica può produrre le proprie leggi.
Ma anche qui ci sarebbe un elemento che col suo libero arbitrio, rovina la festa, noi.

Quindi, io credo che ciò che proponi sia virtuoso, ma  restituirei agli errori la loro insostituibile funzione di renderci umani.

Se prendo coscienza di come agisco, posso delegare le mie azioni a macchine perfette.
Se quindi consideriamo queste macchine, avendole costruite noi, parte di noi, un pò perfetti lo siamo diventati.
Se sono parte di noi, abbiamo acquisito coscienza per costruire macchine che ne sono prive, riperdendola, e il cerchio in tal modo si chiude.

La coscienza quindi ha certamente una sua funzione, ma non ha un valore assoluto, e non ne farei perciò una religione.

Scriviamo con la mano, ma la miglior  scrittura è quella che ci prende la mano.

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