La donna e il Corano

Aperto da Luther Blissett, 15 Novembre 2025, 18:51:46 PM

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Luther Blissett

Come al mio solito, la prenderò da lontano.    Non so perché ma non mi piace andare dritto allo scopo... Avete presente come potrebbe essere una casa zen?  Se ora vi figurate un senso di vuoto, ecco, la mia casa è esattamente l'opposto.  La mia casa è stracolma, e non soltanto di libri. Una mia amica si era offerta per aiutarmi a liberarmi un po': ebbene, sono riuscito a convincerla che in un certo senso tutto ciò che conserviamo fuori di noi può concepirsi come un supporto esterno alle nostre facoltà cognitive declinanti.  Questa considerazione si è concretizzata proprio oggi che stavo rimettendo in ordine uno dei miei armadi più trascurati, per una rapida revisione.  Stavo tirando fuori una serie di buste impilate una sull'altra, quando d'un tratto mi sono imbattuto in una piccola busta trasparente.  Ho pensato: "sembra una canottiera T-shirt, ma che cosa sta a fare qui? Tutta la biancheria e quindi le canottiere stanno custodite abitualmente da un'altra parte... vediamo un  po' per quale motivo la conservo qui, mica mi ricordo quando ce l'ho messa, oppure può essere che non ce l'ho messa io... boh".  Tiro fuori dalla busta la canottiera e le do una sgrullata, poiché mi sembra averne bisogno.
Ma ecco, ci sta stampata una scritta:  Chaghcharan! Un tuffo al cuore.  Ecco il mio  effetto madeleine di oggi.   Come dicevo poco fa, questo accumulo di cose conservate serve anche a questo, a ricordarmele mentre rischiano lentamente di svanire.   Potete immaginare quale marea di ricordi mi è affiorata un'oretta fa.   Questa canottiera non è stata comprata da Upim, Chaghcharan è una disgraziata polverosa tristissima cittadina dell'Afghanistan .  Posso considerare questa canottiera un reperto museale risalente alla metà degli anni '70 del millennio scorso.   Non c'è bisogno del carbonio 14 :)
A fatica sto cercando di arginare la fiumana di ricordi che mi si è affiorata, il mio ippocampo si è imbizzarrito. :)
In quei tempi era possibile concepire viaggi che oggi non sarebbe possibile fare nemmeno con un carro armato.
 ...
Qui in Italia, a quei tempi non era facile incontrare un musulmano, non  era come oggi, che li troviamo dappertutto. Avevo un sacco di domande da rivolgere a qualunque musulmano disponibile. 
Internet era di là da venire.  Mi dovevo accontentare dei libri.   Avevo letto il Corano nella traduzione del prof. Alessandro Bausani: mi misi a cercarlo, ma questo prof girava come una trottola, e continuava a sfuggirmi.  Alla fine mi aiutò un altro effetto, l'effetto serendipity, il sorprendente trovare una cosa mentre se ne sta cercando un'altra.  In un posto dove ero andato per curiosare su un'altra religione, zàcchete, lo trovai!: il professor Alessandro Bausani in persona, uno dei più straordinari eruditi nostri contemporanei.  Persona fantastica e mite, tollerò tutta la mia invasività e rispose a tutta la mitragliata di domande che mi urgevano dentro, e anzi andò anche oltre, poiché non mi disse le cose che normalmente stanno nei libri ma molto di più. Lui era uno di quelli che i giapponesi chiamano zanshin: aveva capito cosa stavo cercando, e infatti rispose anche alle domande che non avevo avuto il coraggio di fargli.
Non posso far tracimare questo post oltre ogni misura e quindi mi arginerò a lasciar passare soltanto qualche spruzzo.
Provo a condensare  qui di seguito il suo discorso. Mi permise di prendere appunti mentre parlava, quindi li ho qui, non mi devo nemmeno sforzare per ricordarli, semmai farò fatica a riassumerli correttamente, come avventatamente ho appena promesso.
...
(Il riassunto che seguirà verrà sicuramente contestato da eventuali musulmani che mi leggessero, ma desidero continuare a fidarmi di quanto mi spiegò questo studioso, che era considerato autorevole da gran parte dei musulmani stessi. O meglio, dalla maggior parte di essi, poiché c'era anche chi lo contestava.  Tra parentesi interpolerò brevi considerazioni: per distinguere le parole di questo prof dalle mie, le mie le metterò sempre tra parentesi. Ripeto che sto avvalendomi liberamente degli appunti presi a suo tempo )
Allah è padrone assoluto di tutta la realtà, ricrea il mondo in ogni istante.
Allah è l'unica realtà, l'unica persona realmente esistente. Noi tutti non siamo altro che personaggi "onirici" dei suoi "sogni". Allah "sogna" e noi siamo i "sognati".  Il "sognare" di Allah è un sognare creativo di autentica realtà.
(rivelazione clamorosa! :) Sto rivelando da chi ho preso l'idea del dio che ci fa esistere sognandoci. Dunque, avrei preso questa idea da questo prof, per confezionare alcuni elementi della mia personale teologia. Ma ho notato, raccontando in giro questa storia, che quasi nessun musulmano la condivideva. Quindi, vigerebbe tra Allah e noi lo stesso rapporto che abbiamo noi coi nostri sogni. Noi tutti siamo il dio dei nostri sogni e soltanto ed esclusivamente dei nostri sogni. A nostra volta noi siamo i personaggi che popolano i "sogni" del nostro padrone cosmico Allah, che, "sognandoci", ci fa esistere.)
Dunque, nessuna rivolta sarebbe nemmeno immaginabile da parte di chi è "sognato" contro chi lo sta "sognando". Chi sogna può cancellare all'istante il sognato. Non avrebbe senso ribellarsi sapendo che si verrebbe automaticamente liquidati e gettati all''inferno.
Allah è tutto, e non esiste altro che Allah.
Allah è il bene e il male allo stesso tempo.
Allah non è buono, è "misericordioso", cioè ha passione verso le Sue creature, e passione non significa amore, significa passione.
Il bene e il male sono alla mercè di Allah, che a suo arbitrio può anche prelevare uno che se ne sta beato in paradiso per gettarlo all'inferno, anche senza il minimo motivo, ma se Allah lo vuole, è motivo sufficiente.
Allah non deve renderci conto di niente, è Lui il padrone, unico maschio vero dell'universo, oltre che unica vera persona realmente esistente.
Noi tutti, maschi compresi, siamo femmine al cospetto di Allah, ed è per questo che dobbiamo sottometterci a lui con quella caratteristica forma di proscinesi.
(non riferisco a questo punto le testuali parole del prof, poiché son sicuro che non ci avreste creduto che possa davvero averle dette)
Allah ha "sognato" e cioè creato tre ordini di creature principali, per Suo sollazzo e capriccio:
gli angeli;
poi i jinn (ossia i "geni", si pensi ad esempio al "genio della lampada);
infine gli umani.
Tutti gli ordini di creature gli sono per sempre sottomessi.
Guai a chi non si sottomette.
La parola chiave dell'Islam è islam che significa sottomissione.
Allah è esplicito, non ci chiede altro, non ci chiede amore, lui sa di non essere amabile, lui ci chiede unicamente sottomissione. Lui legge i nostri pensieri ed è misericordioso anche verso i nostri pensieri ribelli e ci perdona perfino se noi nel nostro intimo lo odiamo, quindi siamo liberi dentro di noi.
Allah vuole solo la nostra obbedienza pubblica. In cuor nostro lo si può anche odiare, ma se ci si sottomette, si verrà comunque accolti nel Suo paradiso (laddove si estendono i giardini sotto i cui alberi scorrono i fiumi...)
(questo aspetto conturbante dell'Islam, della libertà interiore che conserviamo verso un Allah che non pretende una conversione del cuore, devo ammetterlo che mi è stato disconfermato da tutti i musulmani cui riferii questa spiegazione)
Quando Allah aveva creato gli angeli e i jinn, questi gli erano sempre stati tutti sottomessi.
Tutti monoteisti, cioè credenti nell'unico Dio esistente, Allah, e pubblicamente adoranti la Sua persona.
(quindi ora sappiamo che questi esseri sono solo formalmente sottomessi, mentre il loro foro interiore rimane del tutto libero)
Ma, per capriccio e Suo arbitrio, Allah decise un giorno di creare, dopo gli angeli e i jinn, un altro ordine di creature: gli umani.
Allah allora convocò tutti gli angeli e i jinn per informarli della grandiosa novità: disse loro, ecco, ho deciso di creare questi nuovi esseri, gli umani, e ho deciso di farli completamente diversi da voi e molto ma molto più simili proprio a me stesso, Allah.
Infatti gli umani io, Allah, li ho creati guardandomi allo specchio: mi assomigliano tremendamente.
E voi, angeli e jinn, da ora in poi, oltre che a me Allah, dovrete sottomettervi anche agli umani!
Gli umani sono e saranno le mie creature preferite, sottomettetevi oltre che a me, anche a loro, gli umani!
Questa frase diffuse tra tutti gli angeli e i jinn un'onda di gelo.
E fu così che avvenne la ribellione di una parte degli angeli e dei jinn, quelli che Allah volevano anche amarlo dentro se stessi e non soltanto sottomettersi pro forma a lui: costoro decisero di restare monoteisti e devoti soltanto ad Allah, e quindi decisero di non sottomettersi agli umani. Essi dunque divennero nostri nemici implacabili, ma restarono comunque sottomessi ad Allah.
Nessuno che conosce di persona Allah e i Suoi infiniti poteri mai può essere contro di lui.
(poi il prof aggiunse molte altre cose sulle quali mi conviene ora sorvolare, ma è assai interessante la chicca finale del suo discorso, quando mi riferì la frase secondo lui più pregnante che esprime sfolgorando tutta l'essenza dell'Islam. Mi disse che esiste un potente proverbio arabo, che non è né un versetto coranico, né un hadith ed è per giunta preislamico, ed eppure condensa tutto l'Islam in sole sei parole italiane: "bacia il piede che ti schiaccia")
...

L'incontro con Bausani mi agevolò poi a che potessi confrontarmi con  altre fonti islamiche, per cui mi dette anche degli indirizzi, e mi avvisò che avrei sentito tante versioni anche molto discordanti.
Tale lectio risale a parecchi anni fa, e allora la accettai senza obiezioni per via dell'autorevolezza di quel prof, ma mi ritrovai anche piuttosto spiazzato, tanto più che notai che causava polemiche da parte di praticamente ogni musulmano a cui la raccontavo, anche se poi notavo che ogni musulmano me la correggeva in maniere ogni volta diverse dagli altri suoi correligionari.
 ...
E la donna e il Corano?  Ci arriveremo piano piano :)

Luther Blissett

Qualche considerazione che mi sento di fare su quanto detto da Bausani.
Davanti agli angeli e jinn sbigottiti venivano annunciati in arrivo gli umani, che a quel punto un cristiano potrebbe anche interpretare come "tutti quanti veri figli di Dio, non più uno solo"
E la reazione degli angeli e dei jinn fu estremamente divisiva: si formarono due infinite fazioni irriducibili, una che restò obbediente verso Allah (decidendo quindi di sottomettersi non solo a Dio ma anche all'uomo), e una che d'impulso disobbedì platealmente (restando sottomessa soltanto a Dio ma non all'uomo).
Cosa chiese Allah? Alla platea adorante Allah mise in chiaro che lui rimaneva unico Dio da adorare, ma la cosa fondamentale per Dio, la sottomissione, tarlo e passione assoluta di Allah, da allora in poi, era da loro dovuta anche verso questa nuova categoria di creature, e guai agli angeli e ai jinn che non si fossero sottomessi.
Uno dei jinn, Shaytan (Satana) guidò la schiera degli angeli e jinn che decisero di non sottomettersi all'uomo, quindi compiendo la disobbedienza fatale che li trasformò in demoni.
Nel Corano viene nominato anche un Iblis (che però non sarebbe un jinn come Shaytan bensì un angelo decaduto; il termine Iblis è ritenuto da filologi occidentali un grecismo derivante dal greco "diábolos" ma i musulmani negano fermamente siano presenti grecismi nel Corano).
Nel racconto del prof (in contrasto netto con come reagirono i musulmani ad esso) viene messo in chiaro che gli angeli e i jinn ribelli disobbediscono per poter restare fedeli unicamente ad Allah!
Ripeto: la versione del prof sostiene cioè che gli angeli e jinn ribelli furono quelli che vollero restare fedeli e sottomessi unicamente ad Allah. Da allora, quindi, i demoni sono divenuti nemici dell'umanità ma restando i fedelissimi di Allah!
Dal punto di vista razionale, il racconto del prof appare più coerente delle critiche di reazione dei credenti musulmani.
L'essenza di ciò che da sempre chiede Allah a quella platea adorante è di restare sottomessi soltanto a lui. Ma da quel momento che Allah presenta questa nuova categoria di creature definendole simili a se stesso, lui aggiunge una clausola assolutamente nuova: da ora in poi dovrete sottomettervi anche agli esseri umani, punto e basta.
Se ci pensiamo bene, se stessero veramente così le cose, che Allah ci fa esistere come personaggi onirici dentro alla sua realtà sognante e che gli basterebbe un nulla per cancellarci, che senso avrebbe per qualunque creatura provare a ribellarsi?
Dall'intero quadro descritto, emana una profonda verità su cui tutti dovremmo convenire, verità che in latino suona così: "Nemo contra deum nisi deus ipse." Traduciamolo così:
Nessuno può essere contro Dio se non Dio stesso.
Il racconto del prof non ci piace, è evidente, ma non viola questa prepotente verità appena enunciata, mentre tutte le varianti al racconto del prof da parte dei credenti proprio non stanno in piedi.
Va infine aggiunto che la spiegazione complessiva che l'Islam dà della rivolta angelica è comunque più coerente e comprensibile di quella che ne dànno i cristiani. Gli angeli che decidono di ribellarsi al Dio cristiano lo conoscono di persona, sanno che è Dio onnipotente e che è assurdo sperare che la propria ribellione abbia successo. Una spiegazione secondaria che mi fu data da un gesuita è che Dio li ingannò non facendo loro sapere che sarebbe stato impossibile vincere contro di lui, ma tale spiegazione urta con quanto sostiene la stessa dottrina ufficiale della Chiesa. Il Dio dei musulmani non inganna i suoi angeli e jinn, fa sapere loro che non c'è alternativa alla sottomissione, e che ogni ribellione sarebbe impossibile perché Dio sta in una dimensione irraggiungibile da tutti. Lui è il sognante e tutti gli altri sono i sognati. Gli angeli ribelli divengono quindi demoni per un'estrema sottomissione alla richiesta sottomissione ad Allah. Nessuno, nel cielo islamico, oserà mai ribellarsi direttamente ad Allah.
...
E per la donna e il Corano... siate pazienti, divertiamoci intanto coi preliminari :)
 

Luther Blissett

Qui trovate i 114 capitoli del Corano (chiamati sure)
https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/c/corano/il_corano_edizione_integrale/html/index.htm
Ad esempio, ora vi citerò i versetti 15 e 16 della sura 4 (detta delle donne).
Tiriamoli fuori dal link, eccoli:
15 Se le vostre donne avranno commesso azioni infami, portate contro di loro quattro testimoni dei vostri. E se essi testimonieranno, confinate quelle donne in una casa finché non sopraggiunga la morte o Allah apra loro una via d'uscita.
16 E se sono due dei vostri a commettere infamità, puniteli ; se poi si pentono e si ravvedono, lasciateli in pace. Allah è perdonatore, misericordioso.
I musulmani insistono sempre sulla necessità di studiare l'arabo per poter leggere direttamente in quella lingua le parole di Allah.  Ovviamente, esistono altre traduzioni del Corano in italiano, diverse da questa, ed in ognuna può accadere che alcuni termini arabi siano resi diversamente. 
In questi due versetti vi invito a focalizzare la vostra attenzione sui termini "azioni infami" presenti nel versetto 15, e "infamità" presente nel versetto successivo.
Che cosa precisamente intende dirci Allah con questi termini?
Vi dico subito che quella che state leggendo in questo momento non è la traduzione considerata migliore dal mondo accademico non musulmano, detto in altre parole, non si tratta della traduzione che del Corano fece il professor Alessandro Bausani, che viene ritenuta la più filologicamente avvertita    Per la precisione, in questi due versetti Bausani traduce l'originaria parola araba con "atti indecenti", in entrambi i versetti.
Dispongo di un'altra traduzione del Corano, firmata da don Cherubino Mario Guzzetti, un sacerdote cattolico (quindi si tratta di una traduzione considerata di parte dai musulmani) : questo sacerdote traduce quella parola araba in entrambi i versetti col termine "turpitudini".
Dunque, secondo voi, che cosa intende dirci Allah in questi due versetti?
Metto in fila le parole cangianti di traduzione in traduzione, e le impilo tutte tra parentesi.
Ripropongo i due versetti interpolati con l'aggiunta-variante proposta dalle altre due traduzioni ( e ve ne sarebbero anche altre, ma limitiamoci a queste):
15 Se le vostre donne avranno commesso azioni infami (o turpitudini, o atti indecenti), portate contro di loro quattro testimoni dei vostri. E se essi testimonieranno, confinate quelle donne in una casa finché non sopraggiunga la morte o Allah apra loro una via d'uscita.
16 E se sono due dei vostri a commettere infamità (o turpitudini,o atti indecenti), puniteli ; se poi si pentono e si ravvedono, lasciateli in pace. Allah è perdonatore, misericordioso.
Ora vi sottopongo a un quiz, e vi darò la risposta alla prossima puntata, lasciandovi il tempo di ragionare.
In che cosa precisamente consistono le azioni infami o infamità o turpitudini o atti indecenti compiuti sia dalle donne che dagli uomini?
Anche eventuali forumisti islamici sono invitati a rispondere.
Se dovessero rispondere anche dei musulmani, vi posso dire con certezza che è assolutamente certo che le risposte date dai musulmani a questo quiz differiranno radicalmente da quelle che saranno date dagli utenti non musulmani.
Non sono un profeta ma posso dirvi che in certe cose ci indovino sempre (o quasi :)
 
Buon divertimento  :)

Luther Blissett

Provate a rispondere al quiz che ho posto nel post precedente.
Dovete semplicemente dirmi come interpretate i due versetti citati, e in cosa secondo voi consistono le turpitudini menzionate in quei versetti.
Se arriverà almeno una risposta al quiz, la confronteremo con la risposta ortodossa che so che darebbe qualsiasi musulmano praticante.
 ...
Ormai sapete chi è Cecilia: lei non avrebbe mai potuto bazzicare ambienti islamici come potevo fare io, e so quanto lo avrebbe voluto, curiosissima com'era.  L'argomento Islam era uno dei rari temi su cui era lei a quasi sembrare scolaretta,  erano deliziosi quei momenti.
 ...
Visto che sono qui, ne approfitto per qualche spigolatura.
Allah era una delle divinità che venivano venerate anche prima della predicazione di Maometto, nel periodo che i musulmani chiamano della Jahiliya (ovvero dell'ignoranza).
Allah teneva famiglia, ed era con sua moglie dea dell'amore al'Uzza il padre di Hubal , suo figlio, ma aveva anche un paio di figlie: al-Lat, dea della fecondità, e Manat, dea della fortuna.
È interessante che anche presso gli Arabi, come presso tanti altri popoli, vi fosse stata abbondanza di divinità femminili.
Perfino nella mente di Maometto stesso, queste ancestrali tracce devono avere in qualche modo influito nel clamoroso svarione che proprio al Profeta accadde un dì.
Per dirla in breve, Maometto abitualmente riceveva un po' alla volta la rivelazione dei versetti divini dall'angelo Jibril (l'arcangelo Gabriele), ma un dì accadde che Maometto non si accorse che al posto di Jibril si  era insinuato Shaytan (Satana) che gli suggerì un versetto maledetto, appunto un versetto satanico.
Il versetto maledetto doveva trovare posto nella sura 53 ed era destinato a insinuarsi tra i seguenti versetti 19-23 di tale sura:
 
19 Cosa ne dite di al-Lât e al-'Uzzâ , 
20 e di Manât, la terza ? 
21 Avrete voi il maschio e Lui la femmina ? 
22 Che ingiusta spartizione!
23 Non sono altro che nomi menzionati da voi e dai vostri antenati, a proposito dei quali Allah non fece scendere nessuna autorità.  Essi si abbandonano alle congetture e a quello che affascina gli animi loro, nonostante sia giunta loro una guida del loro Signore.
Questa che ho prelevato dal link coranico è la versione corretta del Corano, poiché tale versetto satanico fu sùbito eliminato. L'aspetto sconvolgente di tale versetto era che le dee  al-Lat, al-Uzza e Manat venivano ripromosse al rango di divinità da adorare al fianco di Allah!
Praticamente tale versetto avrebbe sfasciato in un colpo solo l'intero impianto della nascente teologia monoteista islamica. I fedeli che ormai si erano convertiti alla religione praticata da Maometto gli fecero notare la sconvolgente difformità di tale versetto rispetto al resto del Corano fino a quel momento rivelato, e Maometto infine capì l'errore e rinnegò tale versetto.
Non solo tale versetto avrebbe sfasciato dalle fondamenta la sua teologia monoteista ma addirittura conferiva la maggioranza divina a delle divinità femminili, il che era sconcertante per una religione incentrata su una divinità di cui era fondamentale la sua appartenenza al genere maschile.
D'altronde la sura 2 (o sura al-Baqara o della vacca) al versetto 228 recita che la donna è inferiore all'uomo, e sarebbe suonato assurdo che regnassero nell'Empireo addirittura una maggioranza di dee.
...
Ma vediamo passim, qua e là, qualche altra spigolatura...
Un cenno alla sura 4 (o sura delle donne) al versetto 24 che allude al "matrimonio di godimento" (mut'a), una forma di prostituzione legalizzata tuttora praticata presso gli shi'iti:
24 e tra tutte le donne, quelle maritate, a meno che non siano vostre schiave. Questo è ciò che Allah vi prescrive. A parte ciò, vi è permesso cercare [mogli] utilizzando i vostri beni in modo onesto e senza abbandonarvi al libertinaggio. Così come godrete di esse, verserete loro la dote che è dovuta. Non ci sarà alcun male nell'accordo che farete tra voi oltre questa prescrizione. Invero Allah è sapiente e saggio.
La gehenna (l'inferno) è eterna, alcuni versetti però sembrano indicare che avrà fine (6,128; 11, 106-107, 78, 21-23)  
Il paradiso islamico è lieto luogo di delizie, giardini sotto i sui alberi scorrono i fiumi facciamoli direttamente descrivere dal Corano (56, 10-26): 
10 i primi..., sono davvero i primi!
11 Saranno i ravvicinati [ad Allah], 
12 nei Giardini delle Delizie,
13 molti tra gli antichi 
14 pochi tra i recenti,
15 su divani rivestiti d'oro,
16 sdraiati gli uni di fronte agli altri.
17 Vagheranno tra loro fanciulli di eterna giovinezza,
18 [recanti] coppe, brocche e calici di bevanda sorgiva,
19 che non darà mal di testa né ebbrezza;
20 e i frutti che sceglieranno,
21 e le carni d'uccello che desidereranno. 
22 E [ci saranno colà] le fanciulle dai grandi occhi neri,
23 simili a perle nascoste,
24 compenso per quel che avranno fatto. 
25 Colà non sentiranno né vaniloqui né oscenità,
26 ma solo «Pace, Pace».
e poi sura 76, 11-23: 
11 Allah li preserverà dal male di quel Giorno e verserà su di loro splendore  e gioia,
12 li compenserà del loro perseverare con il Giardino e la seta.
13 Adagiati su alti divani, non dovranno subire né il sole, né il freddo pungente.
14 Le sue ombre li copriranno e i suoi frutti penderanno a portata di mano.
15 Verranno serviti da un vassoio d'argento e coppe di cristallo,
16 di cristallo e d'argento, convenientemente riempite.
17 E berranno colà, da una coppa contenente una mistura di zenzero,
18 [attinta] da una fonte di quel luogo chiamata Salsabîl. 
19 Saranno serviti da fanciulli di eterna giovinezza: vedendoli, ti sembreranno perle sparse.
20 Quando lo vedrai, vedrai delizia e un vasto regno.
21 Indosseranno abiti verdi di seta finissima e broccato. Saranno ornati  con bracciali d'argento e il loro Signore darà loro una bevanda purissima.
22 In verità questo vi sarà concesso in ricompensa e il vostro sforzo sarà riconosciuto. 
23 In verità siamo stati Noi a far scendere gradualmente il Corano su di te.
E la sura 78, 33-34 promette:
33 fanciulle dai seni pieni e coetanee, 
34 calici traboccanti.
Per oggi fermiamoci qui, ragazzi. Cercate di rispondere al quiz posto nel post precedente.

baylham

Sono volutamente un grande ignorante in materia di islamismo, il Corano mi è illeggibile.

Suppongo che le azioni infami, indecenti, turpi, facciano riferimento alla sessualità. Tra le diverse relazioni sessuali candidate all'infamia (omosessuali, extraconiugali, ...) punto su quelle incestuose.

Melisso

molto interessante tutto, dopo prometto e mi riprometto di rileggere il tutto con più calma. 
volevo però solo dire fin d'ora che qualsiasi discorso sull'islam non può prescindere dal suo risvolto politico, e , vista la situazione attuale a livello mondiale , politico-militare

baylham

Integro la mia risposta con un'aggiunta che davo per scontata dal contesto letterale:
relazioni incestuose omosessuali.


Luther Blissett

#7
Ringrazio baylham e Melisso per le risposte.
Caro bailham, hai intuito giusto.
 ...
 (Avevo così tante cose da chiedere al prof.Bausani, che lui concordò con me un ciclo di incontri, una decina in tutto.  Man mano che procedevano gli incontri, lui divenne sempre più alluvionale nell'insegnarmi ciò che non sapevo. Fu un ciclo di incontri magistrale.  Quando poi lui venne a sapere che anch'io come lui ero esperantista, decise di punto in bianco che in uno degli incontri  avremmo parlato tutti e due in esperanto!  Conservo ancora oggi pure gli appunti di quell'incontro tutto in esperanto, ma ormai non mi ci raccapezzo più, poiché di lì a poco abbandonai del tutto quella lingua nella quale ero allora quasi fluente :) )
Adesso vi rivelo l'arcano.
Bausani, in uno degli incontri, mi portò come esempio di tipico funzionamento del ragionamento islamico proprio questi due versetti (4, 15-16)
Andando in questo sito accedete direttamente alla sura 4, e scorrete giù fino ai versetti 15 e 16.
https://ilcorano.net/il-sacro-corano/4-surat-an-nisa/
il senso esatto di quel termine arabo qui tradotto con "atti infami" è "atti omosessuali". 
Il senso distorto verso il quale gli interpreti islamici intendono pilotare i credenti è invece "atti adulterini".
Lui mi spiegò che viene tradizionalmente modificato da alcuni interpreti del Corano il senso di questi due versetti, per poterli rendere meno duri e ingiusti verso le donne, mentre il senso originario di quei versetti è grave e pesante, e inaccettabile dalla moderna sensibilità di noi occidentali, che riteniamo disumano punire con la morte gli atti omosessuali compiuti da due donne. E inoltre noi occidentali rimaniamo scandalizzati anche dal diverso trattamento che il Corano richiede verso gli uomini che invece, se sono loro a compiere atti omosessuali, possono essere puniti solo con la frusta e non anche con la morte, se si pentono. Come mai questo diverso trattamento per le donne e per gli uomini? Premesso che per noi occidentali, è sbagliato punire gli atti omosessuali da chiunque compiuti, è sconcertante come questo libro sacro intenda punire con la morte soltanto le donne.
 Poi, nei fatti accade spesso che nei Paesi islamici vengono puniti con la morte anche i maschi, ma rimane lo scandalo che il Corano dica così chiaramente che Allah è benevolo e perdonatore soltanto verso i maschi e non verso le donne.

Il versetto 4:16 si riferisce chiaramente agli uomini e non alle coppie di un uomo e una donna, come vorrebbero farci credere questi manipolatori.. Questa loro interpretazione che compie un rivolgimento dagli uomini alle coppie è il risultato del tentativo di abrogare e depotenziare la gravità di questi due versetti che mostrano indulgenza soltanto verso i maschi mentre mostrano crudeltà verso le donne, che sono le sole ad essere condannate a morte.
 Questi due versetti indicano chiaramente che c'è asimmetria di trattamento verso donne e uomini nell'Islam.
 Una nota sotto, in quel sito, mostra dove sta l'inghippo: nell'abile e furba interpretazione di Tabari:
 "L'interpretazione canonica ritiene trattarsi della condanna dell'omosessualità e si basa sul fatto che viene utilizzato il duale alla forma maschile. Secondo Tabarî, invece (IV. 296 ss.), è il caso di un uomo e una donna non sposati, per i quali è prevista dalla Sharî 'à una pena molto più leggera."
 L'interpretazione canonica qui si riferisce a quella tradizionale che intende le infamità o turpitudini come atti omosessuali, sia nel versetto 15 che nel 16. Nota che nel versetto 16 è stato usato il duale maschile. Insomma, è nel tentativo furbastro di alcuni interpreti musulmani di provare a smussare certi versetti urticanti, allo scopo di mostrarci un Corano più tollerante e egualitario verso le donne. La realtà è che nel senso originario è scritto che se due donne vengono sorprese da 4 testimoni maschi a compiere atti omosessuali, vanno punite con la morte, mentre se vengono sorpresi due uomini a compiere atti omosessuali vanno puniti solo con frusta ma poi, se si pentono, vanno perdonati.
...
Rimaniamo su questo preciso passo del Corano (Sura4:15-16) e sul fatto che in particolare il versetto 4:15 vada considerato "abrogato" e non valga più.
Ebbene, io chiesi a un imam se mi confermava che quel versetto era effettivamente abrogato o no, e lui mi disse invece che era ancora perfettamente valido. Riporto ancora una volta qui il testo dei due versetti e la discussione che avevo avuto con gli altri musulmani.
 "15. Se le vostre donne avranno commesso azioni infami , portate contro di loro quattro testimoni dei vostri. E se essi testimonieranno, confinate quelle donne in una casa finché non sopraggiunga la morte o Allah apra loro una via d'uscita.

  • E se sono due dei vostri a commettere infamità, puniteli ; se poi si pentono e si ravvedono, lasciateli in pace. Allah è perdonatore, misericordioso."
     Da questi due versetti si deduce che mentre la donna è condannata a morte, l'uomo che compie la medesima infamità va punito soltanto (con la frusta) ma se poi si pente va perdonato poiché Allah è misericordioso.
(Anche sul concetto di versetti coranici abrogati che però valgono ancora ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia bizantina sopra... e sull'incredibile fatto che si possano abrogare le parole dette direttamente da Dio.  Non dimentichiamo che il Corano è il libro eterno, è per i musulmani KALAM, cioè il Logos equivalente di ciò che il Cristo è per i cristiani, e quindi tutti i versetti coranici dovrebbero per sempre restare intoccabili )
Ancora un paio di osservazioni; prima osservazione: nel Corano, Allah si rivolge soprattutto ad interlocutori maschi, in genere non si rivolge direttamente alle femmine.
 Seconda osservazione: da tutto ciò che abbiamo detto finora è assodato che in questo passo il significato originario dei termini "azioni infami, oppure nefandezze, oppure turpitudini" è "atti omosessuali" e non "adulterio".  Chi è musulmano, però, sarebbe tenuto a rifiutare la traduzione corretta, ed è tenuto a credere che qui si tratti di adulterio. Insomma, siamo qui di fronte a un classico caso di comportamento irrazionale richiesto come atto di fede.
 Quindi, alla luce anche di queste osservazioni, ripetiamo ancora una volta, il versetto 15 intende dire: Se le vostre donne avranno commesso azioni omosessuali, portate contro di loro quattro testimoni maschi. E se essi testimonieranno, confinate quelle donne in una casa finché non sopraggiunga la morte o Allah apra loro una via d'uscita. E il versetto seguente 4:16 intende dire: E se invece sono due di voi, cioè due maschi, a commettere atti omosessuali, puniteli; se poi si pentono e si ravvedono, lasciateli in pace. Allah è perdonatore, misericordioso.
 E' molto chiaro che qui "atti infami" stanno per "atti omosessuali". Se avesse voluto dire adulterio, entrambi i versetti non avrebbero senso. Inoltre, dato appunto che Allah si rivolge in genere ai maschi, avrebbe detto all'incirca così, unificando i due versetti: se un uomo e una donna compiono adulterio, puniteli entrambi, ma se poi si pentono, perdonateli. Ma nel Corano non ci sta scritto questo ipotetico versetto unificato molto chiaro e limpido. Invece ci sta scritto che donne sorprese a compiere atti lesbici vanno condannate a morte, dato che nel loro versetto non si dice che se si pentono vanno perdonate. E solo nel versetto successivo dedicato ai maschi sorpresi a compiere atti omosessuali si dice che vanno puniti ma che poi, se si pentono, andranno perdonati, e solo per i maschi Allah si dice perdonatore.
 Nell'affrontare punti controversi come questo con un musulmano,  chi è kuffar (non credente) come me si sentirebbe immancabilmente rispondere con il ritornello che se noi leggessimo quei versetti in arabo concorderemmo con lui, e quindi dovremmo studiare l'arabo e la smetteremmo di far contestazioni.

Il fatto è che a utilizzare questo versetto per farmi capire tutto ciò che ho riportato oggi è stato colui che è considerato il più grande degli arabisti italiani, Alessandro Bausani, che era in grado di tenere lezioni universitarie in arabo e persiano.
Dato che dobbiamo essere rigorosi in questa circostanza, torniamo ancora una volta su questo esempio dei due versetti 15 e 16 della sura 4: premesso che per chi pratica la filologia, ogni traduzione è sempre una interpretazione, osserviamo, se si va a esaminare la traduzione in italiano di quei versetti da parte del più grande studioso arabista italiano di tutti i tempi, (che conosceva bene più di 40 lingue, compreso il cinese), si ricava la precisa convinzione che si parli di omosessualità e non di adulterio. Riportiamo qui i due versetti dal mio cartaceo firmato da Bausani:
 "(15) Se alcune delle vostre donne avran commesso atti indecenti portate quattro vostri testimoni contro di loro, e se questi porteranno testimonianza del fatto, chiudetele in casa finché non le coglierà la morte o fin quando Dio aprirà loro una via.
 (16) E se due di voi commettano atto indecente puniteli; ma se si pentono e migliorano la loro condotta lasciateli stare, ché Dio è perdonatore benigno."
 Questi versetti sono tanto chiari, che mi sembra incredibile voler insistere con la traduzione di atti indecenti con adulterio. Tradotto in termini ancora più semplici, ci sta scritto: Se alcune vostre donne le sorprendete a compiere atti omosessuali, portate 4 testimoni maschi contro di loro e se la cosa viene confermata, punitele con la morte, a meno che Dio non intervenga. Se invece sono due dei vostri, quindi due uomini, che sorprendete a compiere atti omosessuali, puniteli ma se si pentono perdonateli, poiché Dio è perdonatore e benigno. Dunque , come si fa a trasformare questi due maschi in una coppia di uomo e donna che compiono adulterio? E che senso avrebbe invitarli a migliorare la loro condotta? In che senso? se hanno compiuto adulterio, lo hanno compiuto, e ciò basta al marito tradito per restare tradito, la cosa non è aggiustabile neanche se quella coppia promettesse di non fornicare più. E poi, per la fornicazione, appunto, ci stanno altri versetti, ci sta la sura An-Nur, o sura 24:2, sura della Luce.
 Qui si parla di zina:
https://it.wikipedia.org/wiki/Zina_(islam)
 Tutto questo ambaradam avviene per adeguarsi all'interpretazione di Tabari, ma la sua interpretazione cozza con la logica.

(Volevo postare un altro link che è purtroppo non più disponibile, ma ne avevo conservato l'essenziale, che riferisco ora: anche in questo sito si ripete che l'interpretazione di atti indecenti come adulterio risale a Tabari, ma ciò conferma che in precedenza rispetto a Tabari aveva prevalso l'interpretazione più logica, ovvero che nei versetti 15 e 16 si tratta di omosessualità. Una regola aurea nelle ricerche filologiche è che in genere una interpretazione più antica è considerata più probabilmente vicina al senso originario di una data fonte.)
Stavolta sono stato pedante, ma quando ce vo' cce vo' :)


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