La vita spirituale al di là della disputa teismo-ateismo

Aperto da Koba, 01 Novembre 2025, 10:16:13 AM

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Duc in altum!

Citazione di: Adalberto il 29 Novembre 2025, 15:53:14 PMQuella fra InVerno e Duc in altum! mi sembra la vecchia diatriba su due opposte visioni di libertà.
Verità, egregio @Adalberto, due opposte visioni di qual è la Verità (quella con la maiuscola, ovviamente!).

Solo Essa concede la Libertà: Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (sempre dal Vangelo di Giovanni).
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

iano

Citazione di: Duc in altum! il 01 Dicembre 2025, 16:28:33 PMSolo Essa concede la Libertà: Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (sempre dal Vangelo di Giovanni).
Questa verità non deve essere però dello stesso tipo delle leggi naturali che guidano la materia, che libera seguendole non appare.
Deve essere di un altro tipo la verità di cui dice Gesù, perchè diversamente, conosciutala, pur potendovi contravvenire, difficilmente lo faremmo, e allora saremmo molto simili alla materia.
Dunque, di quale verità parla veramente Gesù?
Può la verità non essere unica?
Perchè se non fosse unica sarebbe una verità relativa, che però è una contraddizione in termini.
Allo stesso termine diamo diversi significati, e questo contribuisce a creare confusione.
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Kephas

Citazione di: Koba il 01 Novembre 2025, 10:16:13 AMSe questa esigenza esiste, se viene percepita come essenziale, allora bisogna essere in grado di andare avanti al di là di quello che pensa di sapere l'ateismo (che parlerà in termini di riduzionismo psicologico o farà riferimento ad una generica nostalgia metafisica).
Fatto questo, inizia il vero lavoro di costruzione: quali i contenuti? Quali i simboli da conservare delle religioni storiche? Quali gli elementi della tradizione in cui perseverare – per esempio la liturgia e la preghiera – senza che il Dio a cui ci si rivolge sia vero fondamento?
Salve!
Forse queste parole sotto riportate possono essere un valido strumento per capirsi!|

Ai nostri tempi, padre Pio di Pietrelcina, in una lettera a padre Bernardo di Apicella svelava in maniera straziante: "Sento il bisogno di una vera, sincera ed intima conversione a Dio, e non so da dove e come cominciare.
Questo è quanto assiduamente vado chiedendo a Gesù: la mia conversione; se sono in Sua disgrazia me lo faccia chiaramente intendere e non supporre ed intravedere, perché in questo modo io non comprenderò mai niente e molto meno risolvermi a fare qualche cosa".
Infatti, l'uomo carnale tende a riformarsi dal di fuori, con una religione volontaria; mentre il Signore comincia il lavoro di redenzione dal di dentro, in modo tale che il di fuori, si aggiusti spontaneamente da sé.
Per cui, se non è lo spirito dell'uomo ad esserne toccato, non vi è rinascita; vi è solo impressione. emozione religiosa.
Perché vi si sia vera conversione è necessario che lo spirito dell'uomo si arrenda al Signore, rinasca in Lui.

Sventuratamente, molte persone hanno una religione nell'anima, una religione che definiremmo 'psicologica', una religione di emozione; per mantenere questa è necessario commuovere l'anima dei soggetti con qualcosa che fa appello all'emozione dell'individuo.
Alcuni lavorano sopra le emozioni delle persone, hanno delle maniere abili per impressionare il popolo; e questo, momentaneamente impressionato, pare, ma non è convertito.
Molte di noi chiamano 'nuove nascite' non sono che immaginazioni, emozioni; ovvero solo impressioni d'animo.
Avviene dunque, che chi cerca la verità e spera di ottenerla per mezzo di rivelazioni esteriori, è rimandato da un porto all'altro come un nave sballottata senza timone, qua e là da venti ostili.
La Verità non la si trova né nei libri, né nell'esteriorità delle dottrine religiose, né nelle speculazioni intellettuali di qualsiasi genere.
Se noi vogliamo conoscerla, dobbiamo schiuderle le porte del nostro cuore, affinché diventi una parte di noi stessi.
Allora soltanto, grazie alla conoscenza di noi stessi, potremo contemplare la Verità nel suo intimo aspetto; potremo sentirla, vederla e sapere che essa E'." (....)

E' tratto dalla prima pagina, di una prefazione ad una importantissima opera mistica /spirtuale da un Mistico contemporaneo, questa importantissima prefazione è completamente pubblicata sul sito : www.legamedelcielo.it/lorber/pref_gvg_teofilo

L'amore è come il mare in tempesta, che tutto travolge nei primi momenti, poi l'arcobaleno che tutto colora, i sogni ed i momenti, poi tutto con il tempo si placa, rimane l'onda tranquilla che torna e ritorna a lambire le sponde.

Jacopus

La verità, "Pravda", era il nome dell'organo di partito del partito sovietico. Tutte le verità sono un atto di fede, cancellano le differenze e creano una potenziale violenza. Immagino una religione mite dove c'è posto per tutti non solo per chi ha fede, dove ciò che conta non è credere ma agire nel nome dell'umanità. É questa la cosa difficile. Esprimere un atto di fede, in confronto,
è un gioco da bambini.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Jacopus

Citazionevoi non credete, perché non siete mie pecore
Questo è il punto. C'è chi può vantare di essere una Sua pecora e gloriarsene e chi invece è reietto, destinato ad una fine miserrima. I buoni e i cattivi. Ebbene proprio in questa distinzione tipica dei monoteismi classici, che non ha inventato Duc ma che Duc accoglie e crede, io sento una profonda distanza. Come si può giudicare chi è malvagio e chi è buono? E chi ha fatto un atto malvagio è eternamente malvagio? In realtà, in un gioco di specchi io vedo un grande male proprio in questa concezione. La stessa polarizzazione é destinata a creare le condizioni di questo continuo polarizzare. Ed in fondo lo stesso Vangelo, profondamente influenzato dall'ellenismo, ha presente il problema e lo declina nel principio "ama il tuo nemico".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

Citazione di: Jacopus il 01 Dicembre 2025, 20:36:03 PMQuesto è il punto. C'è chi può vantare di essere una Sua pecora e gloriarsene e chi invece è reietto, destinato ad una fine miserrima. I buoni e i cattivi. Ebbene proprio in questa distinzione tipica dei monoteismi classici, che non ha inventato Duc ma che Duc accoglie e crede, io sento una profonda distanza. Come si può giudicare chi è malvagio e chi è buono? E chi ha fatto un atto malvagio è eternamente malvagio? In realtà, in un gioco di specchi io vedo un grande male proprio in questa concezione. La stessa polarizzazione é destinata a creare le condizioni di questo continuo polarizzare. Ed in fondo lo stesso Vangelo, profondamente influenzato dall'ellenismo, ha presente il problema e lo declina nel principio "ama il tuo nemico".
E' questo porre fede nel verbo, che è cosa umana, a creare polarizzazioni, facendo delle descrizioni, realtà.
Però non lo fanno solo le religioni. 
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Jacopus

#96
Citazione di: iano il 01 Dicembre 2025, 22:04:58 PME' questo porre fede nel verbo, che è cosa umana, a creare polarizzazioni, facendo delle descrizioni, realtà.
Però non lo fanno solo le religioni.
Non lo penso. Porre fede nel verbo è cosa culturale. I politeisti pagani comprendevano meglio il pluralismo e non a caso il senso del tragico lo hanno inventato loro. Sul fatto che polarizzare non sia esclusivo copyright delle religioni, direi che sono d'accordo. Resta il fatto che le religioni come grande deposito
di senso, hanno avuto un grande peso sul mantenimento di queste polarizzazioni.
Pensandoci meglio le polarizzazioni fanno originariamente parte del bagaglio dell'uomo tribale ancor prima dell'uomo religioso. Sta a noi credere di poter essere qualcosa di più dell'uomo tribale oppure crogiolarci nell'idea che la natura umana sia sempre la stessa (Nihil sub sole novi), con grande consolazione per i dominatori, ovviamente.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

#97
Citazione di: Jacopus il 01 Dicembre 2025, 23:00:55 PMcon grande consolazione per i dominatori
Fra coloro che fanno dei soldi un idolo, e quelli che fanno  un idolo della scrittura, preferisco i secondi.
Comunque sempre di idolatria si tratta, e liberarsi della fascinazione delle tecnologie, facendole diversamente proprie, a quanto pare è cosa che procede con una lentezza inattesa, ma comunque non tanto lenta da non percepirsi che ci sia un movimento.
Lo stesso uomo non può bagnarsi due volte nello stesso fiume.

Duc in altum!

Citazione di: Jacopus il 01 Dicembre 2025, 20:36:03 PMQuesto è il punto. C'è chi può vantare di essere una Sua pecora e gloriarsene e chi invece è reietto, destinato ad una fine miserrima. I buoni e i cattivi.
Ma nessuno ci ha obbligati a farci preferire essere l'uno o l'altro... fede e libero arbitrio!

Citazione di: Jacopus il 01 Dicembre 2025, 20:36:03 PMCome si può giudicare chi è malvagio e chi è buono? E chi ha fatto un atto malvagio è eternamente malvagio?
Non è l'uomo che giudica l'uomo, e neanche Dio, ma è l'uomo che giudica Sé stesso una volta che vedrà -  davvero - cosa ha combinato (raccogliere il proprio seminato, per capirci!) la sua anima (senza corpo e senza più sotterfugi o ipocrisia dove celarsi, come aveva fatto da "terrestre")... come se poi già non lo sapesse!

Quello che Dio sì ha fissato, come Giudice e Misericordioso, è come si è pecora e come si è capra (il tuo buoni e cattivi), infatti si chiama Giudizio Finale (non ce n'è più per nessuno):

Il giudizio finale
[31]Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. [32]E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, [33]e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. [34]Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. [35]Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, [36]nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. [37]Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? [38]Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? [39]E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? [40]Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. [41]Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. [42]Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; [43]ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. [44]Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? [45]Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. [46]E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Alexander

#99
Citazione di: Duc in altum! il 03 Dicembre 2025, 12:52:02 PMMa nessuno ci ha obbligati a farci preferire essere l'uno o l'altro... fede e libero arbitrio!
Non è l'uomo che giudica l'uomo, e neanche Dio, ma è l'uomo che giudica Sé stesso una volta che vedrà -  davvero - cosa ha combinato (raccogliere il proprio seminato, per capirci!) la sua anima (senza corpo e senza più sotterfugi o ipocrisia dove celarsi, come aveva fatto da "terrestre")... come se poi già non lo sapesse!

Quello che Dio sì ha fissato, come Giudice e Misericordioso, è come si è pecora e come si è capra (il tuo buoni e cattivi), infatti si chiama Giudizio Finale (non ce n'è più per nessuno):

Il giudizio finale
[31]Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. [32]E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, [33]e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. [34]Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. [35]Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, [36]nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. [37]Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? [38]Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? [39]E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? [40]Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. [41]Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. [42]Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; [43]ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. [44]Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? [45]Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. [46]E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».


Un passo possente in cui viene chiarito che saranno le opere e non la fede il vero metro di giudizio. Non chi dice mio Dio, mio dio, ma chi fa la volontà del creatore che si presenta con il volto dei "piccoli". Indipendentemente dal fuoco (che distrugge e consuma) o dalla vita  eterna la vera spiritualità, per il cristianesimo, è operare per l'altro (farsi prossimo) e non sentimentalismo, emozione, ripiegamento sul proprio ombelico. Per questo l'individualismo è in essenza anticristo.
Non ho fede in n Dio misericordioso, purtroppo. Però questo passo è uno di quelli per i quali mi piacerebbe averne un po'.

Jacopus

CitazioneNon è l'uomo che giudica l'uomo, e neanche Dio, ma è l'uomo che giudica Sé stesso una volta che vedrà -  davvero - cosa ha combinato (raccogliere il proprio seminato, per capirci!) la sua anima (senza corpo e senza più sotterfugi o ipocrisia dove celarsi, come aveva fatto da "terrestre")... come se poi già non lo sapesse!
Allora ti faccio questa domanda. Immagina un uomo buono che fa del suo meglio per aiutare gli altri, onesto, che non ha mai tradito, che ha fatto la sua vita senza alimentare il proprio ego, senza distruggere relazioni e rapporti, in modo modesto. Niente di straordinario o di miracoloso. Una persona dignitosamente buona ma che non crede in Dio, anzi che detesta proprio l'idea del Dio monoteistico, in quanto portatore di violenza. Cosa ne sarà di lui, secondo la religione cattolica?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Jacopus

CitazioneQuello che Dio sì ha fissato, come Giudice e Misericordioso, è come si è pecora e come si è capra (il tuo buoni e cattivi), infatti si chiama Giudizio Finale (non ce n'è più per nessuno):
 
E' questa divisione con l'accetta fra buoni e cattivi che davvero non capisco, come se uno fosse sempre cattivo o sempre buono o come se tutto dipendesse da questo fantomatico libero arbitrio, che esiste ovviamente, ma non in termini così categorici. Noi siamo anche le persone e i luoghi che frequentiamo, le idee che ci siamo fatti attraverso le relazioni fra uomini. Nessun Leonardo sarebbe esistito se non nella sua epoca, anche se poi è riuscito a metterci un pochino di libero arbitrio in quel suo essere lì ed allora. A me sembra proprio in questa separazione la vera malvagità, o meglio è una difesa proiettiva, grazie alla quale i cosiddetti buoni spostano sui cosiddetti cattivi la loro inevitabile cattiveria. Insomma una cosa molto brutta anche solo da pensare.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Duc in altum!

Citazione di: Alexander il 03 Dicembre 2025, 16:59:36 PMUn passo possente in cui viene chiarito che saranno le opere e non la fede il vero metro di giudizio.
Esatto, anche se c'è da puntualizzare: "Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? [...]  Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede" (Gc 2), che dietro l'opera c'è la fede, dacché essa in sé è già un'azione, un'opera.

Ossia, siccome a volte prima agiamo e poi pensiamo, qual è la credenza su cui si erge il mio operare?         
Ecco allora sorgere il "coefficiente teorico della pratica": ogni pratica ha in sé una teoria.
Quella teoria - pure inconsciente o involontaria - per divenire azione decisiva, necessita della fede.

Vivere per Cosa, per Chi? Da questa introspezione onesta, chiunque può dedurre il coefficiente del suo operare...

Citazione di: Alexander il 03 Dicembre 2025, 16:59:36 PMIndipendentemente dal fuoco (che distrugge e consuma) o dalla vita  eterna la vera spiritualità, per il cristianesimo, è operare per l'altro (farsi prossimo) e non sentimentalismo, emozione, ripiegamento sul proprio ombelico. Per questo l'individualismo è in essenza anticristo.
Precisamente... ti amo da morire e non mi salvo per amore!

Citazione di: Alexander il 03 Dicembre 2025, 16:59:36 PMNon ho fede in n Dio misericordioso, purtroppo. Però questo passo è uno di quelli per i quali mi piacerebbe averne un po'.
Stamane sul web:
Di tutti i nomi dati a Dio nelle Scritture, nessuno è più consolante di "....Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione..."(2^ Corinzi).
Nota le parole: "ogni consolazione".
Significa che non ci sono né eccezioni né limiti al conforto di Dio, non importa quanto terribili possano essere le circostanze...
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...o la nostra disumanità, aggiungo io (con e per esperienza personale)!

Pace&Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: Jacopus il 03 Dicembre 2025, 17:24:14 PME' questa divisione con l'accetta fra buoni e cattivi che davvero non capisco, come se uno fosse sempre cattivo o sempre buono o come se tutto dipendesse da questo fantomatico libero arbitrio, che esiste ovviamente, ma non in termini così categorici.
Ma la divisione la fa ognuno dentro di sé stesso, scegliendo, optando, facendo (spesso: non facendo).
Difatti "santo" è colui che è separato dal peccato, proprio perché ha voluto dare un colpo con quella precisa tua accetta...

Citazione di: Jacopus il 03 Dicembre 2025, 17:24:14 PMNoi siamo anche le persone e i luoghi che frequentiamo, le idee che ci siamo fatti attraverso le relazioni fra uomini. Nessun Leonardo sarebbe esistito se non nella sua epoca, anche se poi è riuscito a metterci un pochino di libero arbitrio in quel suo essere lì ed allora.
E quindi?!
Il progetto divino (e le sue "regole") è vigente sempre, in ogni luogo e in ogni epoca.

Citazione di: Jacopus il 03 Dicembre 2025, 17:24:14 PMA me sembra proprio in questa separazione la vera malvagità, o meglio è una difesa proiettiva, grazie alla quale i cosiddetti buoni spostano sui cosiddetti cattivi la loro inevitabile cattiveria. Insomma una cosa molto brutta anche solo da pensare.
Ma un uomo buono che sposta la sua cattiveria, già non è più buono...
Ecco perché solo il Giudice può determinare e far sì che gli ultimi divengano i primi... e viceversa! 
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: Jacopus il 03 Dicembre 2025, 17:11:34 PMAllora ti faccio questa domanda. Immagina un uomo buono che fa del suo meglio per aiutare gli altri, onesto, che non ha mai tradito, che ha fatto la sua vita senza alimentare il proprio ego, senza distruggere relazioni e rapporti, in modo modesto. Niente di straordinario o di miracoloso. Una persona dignitosamente buona ma che non crede in Dio, anzi che detesta proprio l'idea del Dio monoteistico, in quanto portatore di violenza. Cosa ne sarà di lui, secondo la religione cattolica?
Detestare Dio e poi vivere secondo il suo annuncio, sarebbe una bella confusione interna (oltre a un'eventuale derisione esterna)... ma questo è un suo problema!

Comunque, per confutare nel merito, siccome non esiste (e mai esisterà: tranne Maria di Nazareth, alias la Madonna) una persona priva di peccato, anche questa persona dignitosamente buona - per quanto perfetta ed esemplare possa apparire la sua operosità -, avrà le sue beghe intime.
Ma, come ci indica San Pietro: Soprattutto conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati (1^ Pt); ---; questo uomo buono è il "santo della porta accanto" (cif. Papa Francesco).

Pace&Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

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