Piccola proposta di una nuova teologia

Aperto da Luther Blissett, 24 Ottobre 2025, 02:00:00 AM

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Luther Blissett

#15
Citazione di: sapa il 24 Ottobre 2025, 20:44:04 PMCerto che questa teologia proposta da Luther Blissett non è male. Riassumo schematicamente: Dio è unico, in quanto c'è solo lui, sia come divinità che come realtà, è eterno, ma non onnipotente, in quanto, a causa della sua stessa divinità, non può nè nascere, nè morire. E nella sua onn-impotenza, è ridotto a cercare avidamente l'esperienza delle sue allucinazioni, che siamo noi. Un Dio minore, dunque, che non si sa bene chi, nè perchè, ha costretto in una situazione da neuro-deliri. Un Dio quasi fantozziano nella sua impotenza, al punto che non si può non sodalizzare con Lui. Quindi, saremmo al punto che le allucinazioni di Dio sentano, per simpatia,  quasi il bisogno di rendere più interessante l'esistenza problematica del Dio minore, perchè no?, con una guerra o con altri eventi degni di nota. Andrà in Paradiso l'allucinazione di Dio, che sarà riuscita ad attirare maggiormente la Sua attenzione. Già, il Paradiso.. Ci sarà anche in questa teologia un Paradiso e potrebbe essere la memoria del Dio minore, cioè tutte quelle allucinazioni degne di essere da Lui ricordate al risveglio. All'Inferno, invece, tutte le allucinazioni Divine ordinarie, quelle grigie, incolori, non degne della Sua nota. Concordo con Luther Blisset, un Dio come questo sarebbe più simpatico e meno complicato. Adesso, però, quale liturgia? Come si venera un Dio come questo? Passo....

Complimenti per il compendio che hai fatto della mia teologia del teosolipsismo  :)
Da quanto hai scritto dimostri inoltre di aver capito praticamente tutto il meccanismo.

Questa teologia comunque è da considerarsi appena abbozzata.
Occorre evitare di costruirla facendoci guidare dai nostri desiderata, altrimenti tenderemo a costruire anche noi una ennesima consolazione, e ad illuderci.  Però la costruzione fin qui fatta sembra tenere abbastanza bene, mentre non sono ancora emersi problemi di incongruenza o altre criticità.
Interessante il tuo spunto riguardo una possibile discriminazione che il nostro Dio minore potrebbe mettersi a fare tra le allucinazioni per Lui interessanti e quelle grigie e ordinarie: penso però che Lui le archivierà tutte quante nella Sua memoria per sempre, tutte quante, sia quelle che hanno destato il Suo interesse che quelle che non Gli fossero troppo piaciute. Una Memoria perfetta deve archiviare tutto, non deve avere lacune. Oltretutto, il nostro Dio minore considera noi il vero Dio vivente, poiché Lui Si sente un handicappato cosmico, e Lui vede noi tutti come i Suoi infiniti caregiver.  Lui conserverà tutti insieme indiscriminatamente i ricordi belli e brutti poiché è un accumulatore seriale di vite vissute, e noi resteremo per sempre schedati nella Sua Biblioteca-di-Babele colma di tutti quanti i nostri vissuti.  Chi conserva i libri in una biblioteca, cosa si mette a fare coi vilains presenti nei vari romanzi? (I vilains sono i personaggi negativi di un romanzo) Ovviamente da nessun bibliotecario ci aspettiamo che mai getterebbe nelle fiamme dei libri, né mai che si mettesse a stracciare le pagine dei libri dove compaiono i vilains.  Ma soprattutto è che il nostro Dio minore non potrà mai mandare all'inferno nessuno, sarebbe come se mandasse all'inferno Sé stesso, poiché tutti quanti noi umani non siamo altro che Sue identità secondarie, in sostanza tutti noi siamo Lui, anche se ci ha collocati nel mondo praticandoci un'amnesia di chi veramente siamo, amnesia che terminerà soltanto al momento delle luci di cortesia finali.
Noi non siamo altro-da-Lui, non siamo creature, siamo direttamente Lui, con l'amnesia che ci fa dimenticare chi veramente noi siamo. Se Lui Si fosse limitato a riempire il mondo di creature a Lui simili ma separate da Lui, altre-da-Lui, poi non Si sarebbe potuto godere le nostre vite essendo direttamente noi, ma avrebbe dovuto accontentarSi di osservarci dall'esterno, come se fossimo tutti soltanto dei film.  Ma Lui ha voluto provare integralmente di persona tutto ciò che noi proviamo. Quando noi stiamo morendo, e siamo presi dall'ultima angoscia, Lui dentro di noi sta soffrendo insieme a noi, e solo quando transitiamo nel dopomorte, Lui Si ricorda di essere quel morente.  Lui, nelle Sue parti di psiche che non Si sono incarnate in noi è assillato da una estrema angoscia di eternità e da una inguaribile noia immortale, e soltanto le Sue infinite parti di psiche che sono incarnate in noi umani palpitano di vita e di morte. Lui è sempre qui da noi che sta! Non ci sono angeli né altra bizantina accozzaglia di cortigiani in cielo a circondarlo di riverenze, Lui nel Suo nonluogo vegeta oscillando tra uno stato vegetativo e un locked-in.  Lui soltanto qui da noi Si sente vivente e Si gode tutte intere le nostre vite, comprese quelle fasi delle quali noi umani avremmo fatto volentieri a meno (Dobbiamo arrivare a comprendere che certe cose che ci accadono possono davvero piacere soltanto a Lui). Lui, nella sua estrema passione per le nostre vite, è un assoluto dissoluto, ipermasochista puro, e fa ben poca distinzione tra piacere e dolore. Per lui bisognerebbe coniare un apposito termine misto di piacere-dolore, forse Gli potrebbe andar bene "algoedonìa".

green demetr

Una teologia che si fonda sul niente.
Una teoria che chiede di essere smentita, prima ancora che essere dimostrata.
Amico mio il tuo è un delirio solipsista, uno dei tanti della modernità, a cui il cristianesimo deve iniziare a fare la lotta, piuttosto che fare la pace.
Ma poi la tua follia di ammettere un Dio, che poi saresti tu, che si compiace del delitto, non trovi che sia persino pericolosa?
Più che il solipsismo  le tue teorie sono vicinissime a quelle dello gnosticismo, di cui gli illuminati si fanno scudo per le loro nefandezze sull'umanità.
Se veramente ti interessasse basterebbe fare un giro su youtube, ormai sono molti i preti che riconoscono nello stato attuale delle cose, la cospirazione di queste sette. E cosa avrebbero le teologie antiche che non va? Il fatto che parlano di obbedienza al Dio? E' un Dio giusto però. Cristianesimo ed Ebraismo da una parte, e tutte le altre dall'altra, volontarie o involontarie amiche del materialismo contemporaneo.
Una teologia senza morale...te lo dico: è grave.
Non basta per smantellare la tua teoria?
Melancholia

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