Educazione affettiva

Aperto da doxa, 05 Agosto 2025, 09:12:58 AM

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doxa

Luigina Mortari, docente di pedagogia  ed epistemologia genetica nell'università di Verona, ha pubblicato un altro suo libro, titolato: "Emozioni e virtù. Educazione affettiva, educazione etica" ( edit. Raffaello Cortina). 

L'autrice evidenzia che l'esperienza affettiva assume spesso contorni problematici e rivela il disagio di vivere con l'altro/a  e con  sé stessi.

Si sperimenta ogni giorno la crisi dell'eticità, evidente nella frequente chiusura autoreferenziale correlata alla scarsa considerazione dell'altro/a. Si fatica a riconoscere i suoi diritti e bisogni essenziali.

Inoltre, i problemi economici possono influire nel rapporto di coppia, con l'aumento di aggressività e violenza nella relazione, forse riconducibile all'incapacità di gestire le emozioni.

Senza un'educazione etica e affettiva siamo in balia di reazioni emotive, anche violente.

Nel suo saggio la professoressa Mortari spiega come risolvere l'incapacità di gestire le emozioni, con reazioni impulsive e possibili conseguenze negative.

L'autrice consiglia un metodo di ragionamento per comprendere le proprie emozioni fin dall'infanzia, nel contesto  di una educazione etica e affettiva, che si realizza  con l'offerta di esperienze che facilitino l'acquisizione di un metodo per l'autocomprensione dell'esperienza affettiva. L'obiettivo è arrivare a comprendere quello che sentiamo e come ciò influenzi e si faccia a sua volta influenzare da quello che pensiamo. Serve interpretare correttamente questo intreccio di emozione e cognizione, avendo consapevolezza, al fine anche di scongiurare il rischio di inutili reazioni impulsive, che spesso divampano da una parola sbagliata, come insegna Sofocle quando fa dire a Edipo: "Ci sono parole che scatenerebbero un'ira furibonda anche in una pietra". Tale auto-osservazione e conoscenza di sé ci aiutano a evolvere verso il meglio.

La Mortari dà anche alcuni consigli, tratti da Plutarco, su come raggiungere la tranquillità psicologica:  dedicare attenzione a ciò che è essenziale;  disattivare la tensione emotiva; saper accettare la realtà; essere capaci di gratitudine; cercare la giusta misura; l'abitudine a sottoporre ad analisi l'esperienza e il dare il giusto peso all'agire. Solo a questo punto, si potrà passare a considerare la prospettiva etica, che è "la ricerca di un orizzonte di idee alla luce del quale prendere decisioni sulle questioni rilevanti per l'esserci" e, quindi, "decidere cosa è bene cercare e cosa è bene evitare per fare della vita un tempo buono".

Non c'è un decalogo o un insieme di norme o di insegnamenti preconfezionati, ma solo un costante esercizio della facoltà cognitiva. Sono importanti i metodi di riflessioni e analisi per realizzare una buona qualità della vita.

anthonyi

Condivido le argomentazioni espresse nel post, alle quali vorrei aggiungere che il controllo dei nostri stati emotivi si fa anche analizzando e prevedendo I contesti nei quali ci si trova ad agire. Sono una persona il cui sistema emotivo é problematico, e ho preso l'abitudine a fare questo, tenendomi a priori lontano da contesti che possono sollecitare in me reazioni emotive problematiche. 
Meglio morire liberi che vivere da schiavi! 🤗