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Vecchio 29-01-2006, 20.57.58   #1
cannella
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Le più belle parole della lirica

Difficile trasmettere le emozioni che si possono provare attraverso alcune opere liriche; forse la lirica appare a molte persone "pesante", o si ama o si odia.
Però credo che a prescindere dalla passione per il genere e dalla conoscenza della trama (che aiuta molto a comprendere il singolo brano e a trasmetterne il pathos) ci siano pagine di indubbia bellezza.
Ne conoscete?
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Vecchio 29-01-2006, 21.36.28   #2
cannella
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La Traviata: "Amami Alfredo"

Atto II - Violetta da tre mesi vive felicemente con Alfredo in una casa di campagna vicino a Parigi. Le difficoltà economiche spingono Violetta alla decisione di vendere tutto ciò che possiede per pagare i debiti di Alfredo e continuare a finanziare il loro soggiorno. Il giovane se ne vergogna e di fronte alla necessità di trovare altri soldi per pagare le spese quotidiane decide di partire per Parigi per cercare una soluzione alla mancanza di denaro.

Non appena Alfredo ha lasciato la casa di campagna ecco arrivare suo padre Giorgio Germont. Germont la accusa di voler portare il figlio alla rovina. Ma davanti alla reazione piena di dignità e orgoglio della donna, che mostra come in realtà sia lei a sostenere tutte le spese della convivenza con Alfredo, egli riconosce di aver giudicato male Violetta . Ciò nonostante Germont chiede a Violetta di lasciare per sempre Alfredo (“Ed a tai sensi un sacrifizio chieggo”). Il futuro matrimonio della sorella di Alfredo, infatti, sarebbe compromesso da questa unione illegale e immorale. Violetta non vuole rinunciare al suo primo grande amore (“Non sapete quale affetto, vivo, immenso, m’arda in petto?”). Rifiuta in un primo momento la terribile richiesta, rivela a Germont di essere gravemente ammalata (“Non sapete che colpita d’altro morbo è la mia vita?”) . Ma l’insistenza di Germont alla fine la convince e, tra le lacrime, accetta di abbandonare immediatamente l’amato.

Violetta, rimasta sola, inizia a scrivere una lettera, nella quale annuncia ad Alfredo la sua decisione di lasciarlo definitivamente, ma viene interrotta dall’improvviso arrivo del giovane. In preda all’agitazione chiede ad Alfredo di ripeterle ancora una volta quanto l’ami (“Amami Alfredo, amami quant’io t’amo”), lo abbraccia e poi fugge via. La felicità di Alfredo non svanisce nemmeno quando, poco dopo, gli viene comunicato che Violetta è partita per Parigi. Ma la gioia si tramuta in disperazione nel momento in cui Alfredo inizia a leggere la lettera, con la quale cui l’amata gli annuncia il suo addio (“Alfredo, al giungerti di questo foglio . . . “). Il giovane, sconvolto, si getta tra le braccia del padre sopraggiunto nel frattempo per consolarlo. Trova su un tavolo un invito per una festa in casa di Flora e, convinto di trovare lì Violetta, si precipita a Parigi.

VIOLETTA
Silenzio va' all'istante

Ed ora si scriva a lui
Che gli diro'? Chi men dara' il coraggio?
(Scrive e poi suggella.)

ALFREDO

Che fai?

VIOLETTA
(nascondendo la lettera)
Nulla.

ALFREDO
Scrivevi?

VIOLETTA

Si'..... no

ALFREDO
Qual turbamento! a chi scrivevi?

VIOLETTA
A te

ALFREDO
Dammi quel foglio.

VIOLETTA
No, per ora

ALFREDO
Mi perdona son io preoccupato.

VIOLETTA

Che fu?

ALFREDO
Giunse mio padre

VIOLETTA
Lo vedesti?

ALFREDO
Ah no: severo scritto mi lasciava
Pero' l'attendo, t'amera' in vederti.

VIOLETTA

Ch'ei qui non mi sorprenda
Lascia che m'allontani tu lo calma
Ai piedi suoi mi gettero' divisi
Ei piu' non ne vorra' sarem felici
Perche' tu m'ami, Alfredo, non e' vero?

ALFREDO
O, quanto Perche' piangi?

VIOLETTA
Di lagrime avea d'uopo or son tranquilla

Lo vedi? ti sorrido
Saro' la', tra quei fior presso a te sempre.
Amami, Alfredo, quant'io t'amo Addio.
(Corre in giardino.)
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Vecchio 29-01-2006, 22.02.29   #3
cannella
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Alfredo! Voi!

Violetta accetta l'invito di Flora e vi si reca.
Alfredo, trovato l'invito dimenticato da Violetta, si reca anche lui alla festa, con l'intenzione di riportare Violetta con sè.
Così Alfredo si mette a giocare a carte con gli altri invitati.
Ma Violetta non può rivelargli la promessa fatta a suo padre e gli lascia credere di essere innamorata del Barone.
Alfredo offenderà Violetta pubblicamente.

atto
Secondo
scena
Dodicesima

Detti ed Alfredo, quindi Violetta col Barone. Un Servo a tempo.

TUTTI
Alfredo! Voi!

ALFREDO
Sì, amici...

FLORA
Violetta?

ALFREDO
Non ne so.

TUTTI
Ben disinvolto! Bravo! Or via, giuocar si può.
(Gastone si pone a tagliare, Alfredo ed altri puntano)

(Violetta entra al braccio del Barone)

FLORA
(andandole incontro)
Qui desïata giungi.

VIOLETTA
Cessi al cortese invito.

FLORA
Grata vi son, barone, d'averlo pur gradito.

BARONE
(piano a Violetta)
Germont è qui! il vedete!

VIOLETTA
(Ciel! gli è vero.) Il vedo.

BARONE
(cupo)
Da voi non un sol detto si volga a questo Alfredo.

VIOLETTA
(Ah, perché venni, incauta! Pietà di me, gran dio!)

FLORA
(a Violetta, facendola sedere presso di sé sul divano)
Meco t'assidi: narrami quai novità vegg'io?
Il Dottore si avvicina ad esse, che sommessamente conversano. Il Marchese si trattiene a parte col Barone, Gastone taglia, Alfredo ed altri puntano, altri passeggiano.

ALFREDO
Un quattro!

GASTONE
Ancora hai vinto.

ALFREDO
(punta e vince)
Sfortuna nell'amore
vale fortuna al giuoco!

TUTTI
È sempre vincitore!

ALFREDO
Oh, vincerò stasera; e l'oro guadagnato
poscia a goder tra' campi ritornerò beato.

FLORA
Solo?

ALFREDO
No, no, con tale che vi fu meco ancor,
poi mi sfuggìa...

VIOLETTA
(Mio dio!)

GASTONE
(ad Alfredo)
(indicando Violetta)
(Pietà di lei!)

BARONE
(ad Alfredo, con mal frenata ira)
Signor!...

VIOLETTA
(al Barone)
Frenatevi, o vi lascio.

ALFREDO
(disinvolto)
Barone, m'appellaste?

BARONE
Siete in sì gran fortuna, che al giuoco mi tentaste.

ALFREDO
(ironico)
Sì? la disfida accetto.

VIOLETTA
(Che fia? morir mi sento.)

BARONE
(puntando)
Cento luigi a destra.

ALFREDO
(puntando)
Ed alla manca cento.

GASTONE
Un asse un fante hai vinto!

BARONE
Il doppio?

ALFREDO
Il doppio sia.

GASTONE
(tagliando)
Un quattro, un sette.

TUTTI
Ancora!

ALFREDO
Pur la vittoria è mia!

CORO
Bravo davver! la sorte è tutta per Alfredo!

FLORA
Del villeggiar la spesa farà il Baron, già il vedo.

ALFREDO
(al Barone)
Seguite pur.

SERVO
La cena è pronta.

CORO
(avviandosi)
Andiamo.
(tra loro a parte)

ALFREDO
Se continuar v'aggrada.

BARONE
Per ora nol possiamo.
Più tardi la rivincita.

ALFREDO
Al gioco che vorrete.

BARONE
Seguiam gli amici; poscia...

ALFREDO
Sarò qual bramerete.


Tutti entrano nella porta di mezzo: la scena rimane un istante vuota.




atto
Secondo
scena
Tredicesima
Violetta che ritorna affannata, indi Alfredo.

VIOLETTA
Invitato a qui seguirmi,
verrà desso?... vorrà udirmi?...
Ei verrà, ché l'odio atroce
puote in lui più di mia voce...

ALFREDO
Mi chiamaste?... che bramate?

VIOLETTA
Questi luoghi abbandonate:
un periglio vi sovrasta...

ALFREDO
Ah, comprendo! Basta, basta...
E sì vile mi credete?

VIOLETTA
Ah no, mai...

ALFREDO
Ma che temete?...

VIOLETTA
Temo sempre del Barone.

ALFREDO
È tra noi mortal quistione
s'ei cadrà per mano mia.
Un sol colpo vi torrìa
coll'amante il protettore.
V'atterrisce tal sciagura?

VIOLETTA
Ma s'ei fosse l'uccisore?
Ecco l'unica sventura
ch'io pavento a me fatale!

ALFREDO
La mia morte!... che ven cale?

VIOLETTA
Deh, partite, e sull'istante.

ALFREDO
Partirò, ma giura innante
che dovunque seguirai, seguirai
i passi miei!

VIOLETTA
Ah, no, giammai.

ALFREDO
No! giammai!...

VIOLETTA
Va', sciagurato.
Scorda un nome ch'è infamato.
Va'; mi lascia sul momento
di fuggirti: un giuramento
sacro io feci...

ALFREDO
E chi potea?

VIOLETTA
Chi diritto pien ne avea.

ALFREDO
Fu Douphol?

VIOLETTA
(con supremo sforzo)
Sì.

ALFREDO
Dunque l'ami?

VIOLETTA
Ebben... l'amo....

ALFREDO
(corre furente alla porta e grida)
Or tutti a me!

Ultima modifica di cannella : 29-01-2006 alle ore 22.13.05.
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Vecchio 30-01-2006, 00.26.46   #4
cannella
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Tosca: E lucean le stelle

http://it.wikipedia.org/wiki/Tosca_(opera)

E lucean le stelle...
e olezzava la terra...
stridea l'uscio dell'orto...
e un passo sfiorava la rena.
Entrava ella, fragrante,
mi cadea tra le braccia.
Oh dolci baci, o languide carezze,
mentr'io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre
il sogno mio d'amore...
L'ora è fuggita,
e muoio disperato...
e muoio disperato...
E non ho amato mai tanto la vita!
Tanto la vita...
Tanto la vita...
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Vecchio 30-01-2006, 00.32.05   #5
cannella
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Tosca: Vissi d'arte

Questa è una silenziosa preghiera di Tosca...

da "Tosca" di G.Puccini

Vissi d’arte, vissi d’amore
Non feci mai male ad anima viva.
Con man furtiva
Quante miserie conobbi e aiutai.
Sempre con fè sincera
La mia preghiera
Ai Santi Tabernacoli salì,
Sempre con fè sincera
Diedi fiori agli altar.
Nell’ora del dolore
Perché, perché Signore,
Perché me ne rimuneri così?
Diedi i gioielli
Della Madonna al manto
E diedi il canto
Agli astri in ciel
Che ne ridean più belli,
Nell’ora del dolor
Perché Signor,
Perché me ne rimuneri così?


... trovo meravigliosa questa frase:
E diedi il canto
Agli astri in ciel
Che ne ridean più belli
cannella is offline  
Vecchio 04-02-2006, 13.57.05   #6
Guccia
ad maiora
 
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TURANDOT

Calaf
Lasciatemi! Ho troppo sofferto!
La gloria m'aspetta laggiù.
Forza umana non c'è che mi trattenga.
Io seguo la mia sorte.
Son tutto una febbre, son tutto un delirio!
Ogni senso è un martirio feroce.
Ogni fibra dell'anima ha una voce che grida


Calaf
Nessun dorma! Nessun dorma!
Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza guardi le stelle
che tremano d'amore e di speranza...
Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà!
No, no, sulla tua bocca lo dirò,
quando la luce splenderà…
Ed il mio bacio scioglierà
il silenzio che ti fa mia.
Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
All'alba vincerò! Vincerò!
Guccia is offline  
Vecchio 04-02-2006, 14.26.40   #7
oizirbaf
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42a Stagione Lirica di Macerata - Arena Sferisterio:
Sferisterio
Venerdì 28 Luglio Venerdì 4, Venerdì 11 Agosto
ore 21:00
Wolfgang Amadeus Mozart
Die Zauberflöte
(Il flauto magico)
Opera n due atti KV 620 su libretto di Emanuel Schikaneder

Sferisterio
Sabato 29 Luglio
Mercoledì 2, Sabato 5, Giovedì 10, Domenica 13 Agosto _
ore 21:00
Giuseppe Verdi
Aida
Opera in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni

Sferisterio
Domenica 30 Luglio
Giovedì 3, Domenica 6, Mercoledì 9, Sabato 12 Agosto _
ore 21:00
Giacomo Puccini
Turandot
Dramma lirico in tre atti e cinque quadri su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi
Immagini allegate
Tipo file: jpg sferisterio.jpg (22.8 KB, 81 visite)
oizirbaf is offline  
Vecchio 12-02-2006, 11.39.06   #8
klara
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Messaggi: 455
mp3...per chi ama "La Traviata"

http://www.deutschegrammophon.com/sp...raviata&RANK=3

clickare su "broadband version"...e ascoltare 5 arie...

,klara
klara is offline  
Vecchio 12-02-2006, 12.41.56   #9
oizirbaf
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Messaggi: 168
Zu Hilfe! Zu Hilfe! - Curiosità sul Flauto magico.

News:
Kenneth Branagh sarebbe intenzionato a realizzare un nuovo Flauto magico cinematografico, ambientato durante la prima guerra mondiale. Le riprese dovrebbero iniziare nel 2006.

Miseria e nobiltà di Mozart uomo:
Il 12 gennaio 1782, Mozart scrisse al padre: "Clementi suona bene, fino a che guardiamo alla mano destra. La sua potenza sono i passaggi di terza. A parte questo, egli non ha un centesimo di gusto o sensibilità; in pratica è solo un puro meccanico". In una lettera successiva si spinse oltre dicendo "Clementi è un ciarlatano, come tutti gli italiani." Per contro, le opinioni su Mozart che si era fatto Clementi erano tutte entusiasticamente positive.
Ma il tema principale della sonata in Si bemolle Maggiore di Clementi catturò l'immaginazione di Mozart, dieci anni più tardi lo usò nella overture della sua opera Die Zauberflöte (Il flauto magico). Questo amareggiò Clementi al punto che ogni volta che questa sonata venne pubblicata egli si sincerava che venisse inclusa una nota che spiegava come questa musica era stata scritta dieci anni prima del Flauto Magico di Mozart.
oizirbaf is offline  
Vecchio 12-02-2006, 13.22.56   #10
klara
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Messaggi: 455
Re: Tosca: E lucean le stelle

Citazione:
Messaggio originale inviato da cannella
http://it.wikipedia.org/wiki/Tosca_(opera)

E lucean le stelle...
e olezzava la terra...
stridea l'uscio dell'orto...
e un passo sfiorava la rena.
Entrava ella, fragrante,
mi cadea tra le braccia.
Oh dolci baci, o languide carezze,
mentr'io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre
il sogno mio d'amore...
L'ora è fuggita,
e muoio disperato...
e muoio disperato...
E non ho amato mai tanto la vita!
Tanto la vita...
Tanto la vita...

http://www.granieri.us/zz.archivio/l...ownloads/4.htm
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