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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-02-2008, 20.39.17   #1
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
"fatti non foste per viver come bruti....

Dante diceva, ..... ma per seguire virtù e conoscenza.

In tutto questo marasma mi domandavo, mettendo da parte per un momento, tutte le religioni di questo mondo, che diavolo sta facendo l'essere umano oggi, adesso, in questo preciso istante?

Per un breve momento non diamo niente per scontato, non diciamo frasi fatte dette e ridette, lette e rilette. Ma poniamo una seria riflessione.

L'essere umano da migliaia di anni cerca prima di tutto si sopravvivere, poi spera di riuscire a vivere e fino ad un certo punto della propria storia pensa di riuscire ad evolversi.

Senza l'aiuto delle macchine la fatica era solo fisica, si è servito degli schiavi in troppe epoche, compresa la nostra.

Oggi abbiamo le macchine che ci hanno sollevato dalla fatica fisica, hanno ridotto i tempi nella maggior parte dei lavori, e questo tempo ed energia guadagnati si presumeva dovessero essere impiegati nell'accrescere la propria vera ricchezza, i rapporti sociali e familiari, la conoscenza scientifica e spirituale, l'arte, la creatività, la bellezza.....
Ed invece cosa ne abbiamo fatto? abbiamo, come umanità, usato la tecnologia per uccidere meglio, depredare meglio, sottomettere meglio, controllare, distruggere, uccidere il tempo faticosamente guadagnato.

Siamo diventati noi stessi macchine, esseri alienati che non si rendono conto di essersi svuotati di ogni ricchezza emotiva, spirituale, sentimentale, intellettiva.

Siamo tornati ad essere come bruti, anzi al di sotto dei bruti.

E' tempo di riflettere sul senso di questa società, e nessuno mi venga a dire che è impossibile. Se costruisci un palazzo devi essere in grado anche di buttarlo giù e ricostruirne un altro, altrimenti sei un pazzo o uno sventurato.

Se noi continuiamo a mettere legna sul fuoco che alimenta questo calderone non potremo mai modificare la nostra pietanza che vi bolle dentro.

Utopia, penseranno in molti. Bene, viva l'utopia se ci può permettere di sbriciolare il mostro che divora tutto e tutti senza mai saziarsi.

Tutto può essere cambiato ma la condizione necessaria è volerlo veramente. Crederci veramente,
Mary is offline  
Vecchio 05-02-2008, 01.28.15   #2
misterxy
Ospite abituale
 
Data registrazione: 15-01-2008
Messaggi: 200
Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Ed invece cosa ne abbiamo fatto? abbiamo, come umanità, usato la tecnologia per uccidere meglio, depredare meglio, sottomettere meglio, controllare, distruggere, uccidere il tempo faticosamente guadagnato.
[...]

Siamo tornati ad essere come bruti, anzi al di sotto dei bruti.
[...]

Utopia, penseranno in molti. Bene, viva l'utopia se ci può permettere di sbriciolare il mostro che divora tutto e tutti senza mai saziarsi.
[...]
Sì, utopia e a modo mio ti spiego il perché...

L'Universo.
Apparentemente è un luogo che, osservando il cielo la notte, appare tranquillo. Appare, appunto.
In realtà è un luogo violento, violentissimo: buchi neri, supernove, quasar, scontri fra galassie, lenti gravitazionali, galassie attive.
Straordinari fenomeni che bruciano in una frazione di secondo l'energia che il Sole non riuscirà a produrre in 10 miliardi di anni.

Prendiamo le supernove, ovvero le esplosioni di stelle giganti (hanno una massa almeno 8 volte superiore a quella del Sole): sono fenomeni apocalittici, di una violenza inaudita.
Eppure se siamo qui lo dobbiamo proprio a loro.
Sono le supernove ad aver diffuso nell'Universo gli elementi pesanti come il carbonio e fornito quindi le basi per lo sviluppo della vita.
In un Universo pacifico noi non esisteremmo, la Vita non esisterebbe.

Andiamo sulla "nostra" piccola Terra.
Noi esseri umani dobbiamo "ringraziare" un gigantesco meteorite che 65 milioni di anni fa, provocò l'estinzione dei dinosauri (studi di David A.Kring, Daniel D.Durda, James Lawrence Powell e Walter Alvarez, confermerebbero tale tesi).
Anche perché in quel periodo viveva sulla Terra un piccolo dinosauro chiamato Troodon, possedeva un cervello molto più sviluppato degli altri dinosauri - in rapporto, 26 volte più del T-Rex -, ed era anche molto più intelligente dei mammiferi dell'epoca.

Non solo.
Era alto circa 2 metri, aveva la visione frontale, era l'unico tra i dinosauri a possedere un dito opponente che facilitava la presa delle prede, era dotato di ombelico - segno che non deponeva le uova ma partoriva piccoli vivi che curava e allevava a lungo -, molto probabilmente nelle sue vene scorreva del sangue caldo.
Secondo il paleontologo canadese Dave Russel, se quel meteorite avesse "sbagliato mira" (...), il Troodon si sarebbe potuto evolvere fino a raggiungere la posizione eretta e un'intelligenza superiore e cosciente, esattamente come è accaduto alla specie umana.
(Certo, sono teorie e non potremo mai avere la controprova; però, chissà...)

Di conseguenza la Storia avrebbe avuto un altro corso e la specie umana non sarebbe mai esistita.
Ma se la Storia è stata quella che è stata lo dobbiamo a un lontanissimo, violentissimo e catastrofico evento.

Rimaniamo sulla Terra.
La Natura non scatena, non causa forse terremoti, maremoti, uragani, esplosioni vulcaniche (che successivamente daranno origine a terreni fertilissimi - Morte e Vita, Male e Bene, senza l'una/o non esiste l'altra/o), che portano distruzione e morte? La Natura non è quindi violenta? E noi esseri umani non siamo figli di questa Natura?

Perciò, come potrebbe non esistere in noi quel lato violento se la Natura (o Dio, per chi ci crede...) che ci ha generati è quella lì?
misterxy is offline  
Vecchio 05-02-2008, 16.32.00   #3
Pantera Rosa
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Data registrazione: 08-03-2006
Messaggi: 290
Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Dante diceva, ..... ma per seguire virtù e conoscenza.

In tutto questo marasma mi domandavo, mettendo da parte per un momento, tutte le religioni di questo mondo, che diavolo sta facendo l'essere umano oggi, adesso, in questo preciso istante?

Ulisse rivolse quella frase ai suoi compagni di viaggio (nel 26mo canto dell'inferno)
per spronarli ad attraversare il "limite", le famose colonne di Ercole...tanta era la sua sete di conoscere e capire, la conoscenza parte proprio dalla curiosità.

La nostra vita è un lampo, non siamo qui per combatterci, distruggere, ma cercare di vivere nel miglior modo possibile e secondo le proprie possibilità...

Quando mi iscrissi a questo forum cercavo delle risposte, cercavo di attingere al sapere di tante menti che qui lasciano i loro profondi concetti , e in realtà mi sono arricchita tanto, anche se per le risposte, dovrò cercare sempre

Ma la nostra vita è una ricerca continua, non possiamo perdere tempo ed arenarci nella melma della superficialità, l'essere umano ha ancora molto da fare, da lavorare perchè , nonostante la sua evoluzione, continua a fare le guerre e questo davvero non può dirsi civile.

Grazie a te Mary, per le tue riflessioni
Pantera Rosa is offline  
Vecchio 05-02-2008, 20.46.33   #4
ilcantodelgrillo
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Messaggi: 54
Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

Cara Mary,
vivo attualmente il disagio che si evince dalle Sue parole.
Rifletto che l'uomo oggi non vive per "l'Umanita' ". Non vuole, con STUPIDA pervicacia, lasciare "eredità di affetti".
L'uomo c.d. moderno, Vuol prendere tutto alla stessa stregua dell'usa e getta e sta lasciando ai posteri solo immondizia materiale e morale.
Io ritengo che alla base vi sia la mancanza di amore : oggi più che alla fisiologia la vita è affidata alla sua patologia : il Creato che si rivolta Contro il Creatore!!
In primis le false ideologie che dividono il tutto in tante parti che lottano tra loro e, quindi, si dividono sempre di più in una crescente sporogenesi.
L' Ansia competitiva forsennata,diretta solo alla prevaricazione e non alla costruzione dell'umanità nell'uomo, creazione di armi per la distruzione, la perversione del senso di conservazione, il necessario conlitto dovuto alla sovrappololazione che vede armati uomini contro uomini per contendersi l'oggetto limitato dei bisogni, il malinteso senso di "solidarieta'" che ha indotto a "convivenze impossibili", la morte dei sentimenti e delle tradizioni, la mancanza di rispetto dei propri ruoli "ancestrali".
Io credo, Mary, la prego non me ne voglia, che siamo ad un punto X che è quello del non ritorno....purtroppo.
L'uomo, mettà angelo e mettà bruto, per come scrissi una volta, ha reiterato il grande delitto di caino : ha sacrificato l'angelo al bruto.
Come mi difendo io?
Come Lei Mary e come l'Ariosto: mi pasco di quel cibo che solum è mio.
Con perfetta stima
Rosario
ilcantodelgrillo is offline  
Vecchio 05-02-2008, 21.16.09   #5
Mary
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Messaggi: 2,624
Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

Citazione:
Originalmente inviato da Pantera Rosa
Ulisse rivolse quella frase ai suoi compagni di viaggio (nel 26mo canto dell'inferno)
per spronarli ad attraversare il "limite", le famose colonne di Ercole...tanta era la sua sete di conoscere e capire, la conoscenza parte proprio dalla curiosità.

La nostra vita è un lampo, non siamo qui per combatterci, distruggere, ma cercare di vivere nel miglior modo possibile e secondo le proprie possibilità...

Quando mi iscrissi a questo forum cercavo delle risposte, cercavo di attingere al sapere di tante menti che qui lasciano i loro profondi concetti , e in realtà mi sono arricchita tanto, anche se per le risposte, dovrò cercare sempre

Ma la nostra vita è una ricerca continua, non possiamo perdere tempo ed arenarci nella melma della superficialità, l'essere umano ha ancora molto da fare, da lavorare perchè , nonostante la sua evoluzione, continua a fare le guerre e questo davvero non può dirsi civile.

Grazie a te Mary, per le tue riflessioni

Offro quello che ho ma ricevo anche molto di più di quel che offro.

Tu sei già sulla strada invisibile della ricerca.

Noi siamo dentro un involucro chiamato essere umano, ma dentro quell'involucro vi è una Luce, una Energia che probabilmente ha fatto anche l'esperienza dentro dinosauri, amebe, pterodattili, ecc.
Ora ha una forma che riteniamo superiore alle altre specie, ma solo perchè non sappiamo chi dimora dentro le altre , e perchè altre Energie hanno deciso di fare quella esperienza.
Noi possiamo avere una sola certezza: quella di non sapere.

Tutta la vita che conosciamo è in eterno movimento, ma questo non ci giustifica nel gettare alle ortiche le conoscenze, gli errori, le esperienze, le ricchezze dei nostri avi.

Tutta la natura tende ad evolversi, con fatica, sofferenza, prove, errori, ripetizioni l'uomo ha tutti i mezzi per andare avanti speditamente ed invece dei propri mezzi ne fa capestri a cui impiccarsi.
Mary is offline  
Vecchio 05-02-2008, 21.36.46   #6
Mary
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Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

Citazione:
Originalmente inviato da misterxy
.....Rimaniamo sulla Terra.
La Natura non scatena, non causa forse terremoti, maremoti, uragani, esplosioni vulcaniche (che successivamente daranno origine a terreni fertilissimi - Morte e Vita, Male e Bene, senza l'una/o non esiste l'altra/o), che portano distruzione e morte? La Natura non è quindi violenta? E noi esseri umani non siamo figli di questa Natura?

Perciò, come potrebbe non esistere in noi quel lato violento se la Natura (o Dio, per chi ci crede...) che ci ha generati è quella lì?

Hai perfettamente ragione su tutto, ma questa potrebbe anche essere un'ottima scusante per non cercare una strada diversa.

Se fosse tutto distruzione e morte allora tanto varrebbe che ci sedessimo in un cantuccio in attesa del disfacimento.

Il vulcano erutta e distrugge, certo, ma dopo su quella lava germoglierà una vegetazione senza eguali.
La foglia caduta dall'albero marcisce ma poi ritornerà linfa per l'albero che le è accanto.

L'uomo muore e rinasce continuamente in se stesso, questa è la giusta evoluzione. Ma nel percorso della sua storia ha fatto due passi avanti e tre indietro. Oggi sembra uno avanti e dieci indietro.

Abbiamo strumenti o se vogliamo chiarli doni meravigliosi, straordinari ma utilizziamo per distruggere e imbarbarirci.
Non esiste scusa alcuna per la distruzione del pianeta che stiamo apportando.

Non esiste scusa alcuna per la distruzione della nostra stessa specie.

Noi non siamo di questo mondo eppure noi siamo questo mondo. Come l'ultima foglia che sta in cima all'albero non è separata dalla più lontana radice.

Se vogliamo andare avanti pensando: della mia esistenza ci sarà pure una ragione, ma siccome non la capisco è inutile che mi sforzi nel cercarla.

Noi non siamo stati fatti per vivere come bruti, per restare intrappolati negli istinti animaleschi, nella non conoscenza. La natura ci spinge a divenire sempre più perfetti e perfezionabili, e consapevoli di noi stessi.

Io non so da dove veniamo nè dove stiamo andando, ma se ci ritroviamo in viaggio su questo treno non vedo perchè dovremmo distruggere tutti i vagoni solo perchè non sappiamo qual è la prossima stazione.

Diveniamo bruti perchè ci sembra troppo faticoso coltivare virtù e conoscenza.

E alcuni si divertono troppo a fare i prepotenti e altri si divertono ancora di più a fare le vittime. Ma è un gioco che si paga a caro prezzo, si paga annullando la strada percorsa con tanta fatica e sacrificio.
E' come ripetere la prima elementare migliaia di volte fino a tornare.....all'asilo
Mary is offline  
Vecchio 06-02-2008, 13.02.52   #7
ilcantodelgrillo
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Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

E.C.
metta' =meta'. Non era per farla pesare di piu'... Scusa il lapsus




Cara Mary,
vivo attualmente il disagio che si evince dalle Sue parole.
Rifletto che l'uomo oggi non vive per "l'Umanita' ". Non vuole, con STUPIDA pervicacia, lasciare "eredità di affetti".
L'uomo c.d. moderno, Vuol prendere tutto alla stessa stregua dell'usa e getta e sta lasciando ai posteri solo immondizia materiale e morale.
Io ritengo che alla base vi sia la mancanza di amore : oggi più che alla fisiologia la vita è affidata alla sua patologia : il Creato che si rivolta Contro il Creatore!!
In primis le false ideologie che dividono il tutto in tante parti che lottano tra loro e, quindi, si dividono sempre di più in una crescente sporogenesi.
L' Ansia competitiva forsennata,diretta solo alla prevaricazione e non alla costruzione dell'umanità nell'uomo, creazione di armi per la distruzione, la perversione del senso di conservazione, il necessario conlitto dovuto alla sovrappololazione che vede armati uomini contro uomini per contendersi l'oggetto limitato dei bisogni, il malinteso senso di "solidarieta'" che ha indotto a "convivenze impossibili", la morte dei sentimenti e delle tradizioni, la mancanza di rispetto dei propri ruoli "ancestrali".
Io credo, Mary, la prego non me ne voglia, che siamo ad un punto X che è quello del non ritorno....purtroppo.
L'uomo, mettà angelo e mettà bruto, per come scrissi una volta, ha reiterato il grande delitto di caino : ha sacrificato l'angelo al bruto.
Come mi difendo io?
Come Lei Mary e come l'Ariosto: mi pasco di quel cibo che solum è mio.
Con perfetta stima
Rosario[/quote]
ilcantodelgrillo is offline  
Vecchio 06-02-2008, 20.51.57   #8
Mary
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Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

Citazione:
Originalmente inviato da ilcantodelgrillo
E.C.
metta' =meta'. Non era per farla pesare di piu'... Scusa il lapsus




Cara Mary,
vivo attualmente il disagio che si evince dalle Sue parole.
Rifletto che l'uomo oggi non vive per "l'Umanita' ". Non vuole, con STUPIDA pervicacia, lasciare "eredità di affetti".
L'uomo c.d. moderno, Vuol prendere tutto alla stessa stregua dell'usa e getta e sta lasciando ai posteri solo immondizia materiale e morale.
Io ritengo che alla base vi sia la mancanza di amore : oggi più che alla fisiologia la vita è affidata alla sua patologia : il Creato che si rivolta Contro il Creatore!!
In primis le false ideologie che dividono il tutto in tante parti che lottano tra loro e, quindi, si dividono sempre di più in una crescente sporogenesi.
L' Ansia competitiva forsennata,diretta solo alla prevaricazione e non alla costruzione dell'umanità nell'uomo, creazione di armi per la distruzione, la perversione del senso di conservazione, il necessario conlitto dovuto alla sovrappololazione che vede armati uomini contro uomini per contendersi l'oggetto limitato dei bisogni, il malinteso senso di "solidarieta'" che ha indotto a "convivenze impossibili", la morte dei sentimenti e delle tradizioni, la mancanza di rispetto dei propri ruoli "ancestrali".
Io credo, Mary, la prego non me ne voglia, che siamo ad un punto X che è quello del non ritorno....purtroppo.
L'uomo, mettà angelo e mettà bruto, per come scrissi una volta, ha reiterato il grande delitto di caino : ha sacrificato l'angelo al bruto.
Come mi difendo io?
Come Lei Mary e come l'Ariosto: mi pasco di quel cibo che solum è mio.
Con perfetta stima
Rosario
[/quote]

Condivido in pieno ogni parola, incondizionatamente. E ad ogni parola mi sembra di ascoltare la malinconica musica di una poesia.

Poesia che non è una rima ma l'emozione, la condivisione che da ogni parola emana.

Se Dante, per bocca di Ulisse, incita i compagni a non fermarsi sulla strada della conoscenza e usa quel termine "bruti" ai nostri tempi diventa ad ampio raggio. La brutalità diventa quasi preziosa se è una fase di passaggio ad una forma di conoscenza ed evoluzione.
Ma il "bruto" di oggi è una sconfitta per la forma uomo, è la perdita di ogni spinta verso la crescita vera, quella interiore e sociale, è l'alienazione che va un gradino al di sotto del bruto.
Il bruto potrà redimersi, perchè un giorno potrebbe vedere la luce davanti a sé e specchiarsi e trasformarsi. Ma l'alienato è un fantasma di se stesso che non ha specchi che lo possano riflettere.

A noi non resta altro che proseguire il cammino con la consapevolezza che l'Amore è l'unica arma per combattere il nulla che dilaga.
Qualcuno conosce "la storia infinita"? stupendo racconto, dove il nulla dilaga quando i sogni degli umani svaniscono.

Buona speranza a tutti
Mary is offline  
Vecchio 07-02-2008, 14.49.36   #9
Monica 3
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Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Dante diceva, ..... ma per seguire virtù e conoscenza.

In tutto questo marasma mi domandavo, mettendo da parte per un momento, tutte le religioni di questo mondo, che diavolo sta facendo l'essere umano oggi, adesso, in questo preciso istante?

Per un breve momento non diamo niente per scontato, non diciamo frasi fatte dette e ridette, lette e rilette. Ma poniamo una seria riflessione.

L'essere umano da migliaia di anni cerca prima di tutto si sopravvivere, poi spera di riuscire a vivere e fino ad un certo punto della propria storia pensa di riuscire ad evolversi.

Senza l'aiuto delle macchine la fatica era solo fisica, si è servito degli schiavi in troppe epoche, compresa la nostra.

Oggi abbiamo le macchine che ci hanno sollevato dalla fatica fisica, hanno ridotto i tempi nella maggior parte dei lavori, e questo tempo ed energia guadagnati si presumeva dovessero essere impiegati nell'accrescere la propria vera ricchezza, i rapporti sociali e familiari, la conoscenza scientifica e spirituale, l'arte, la creatività, la bellezza.....
Ed invece cosa ne abbiamo fatto? abbiamo, come umanità, usato la tecnologia per uccidere meglio, depredare meglio, sottomettere meglio, controllare, distruggere, uccidere il tempo faticosamente guadagnato.

Siamo diventati noi stessi macchine, esseri alienati che non si rendono conto di essersi svuotati di ogni ricchezza emotiva, spirituale, sentimentale, intellettiva.

Siamo tornati ad essere come bruti, anzi al di sotto dei bruti.

E' tempo di riflettere sul senso di questa società, e nessuno mi venga a dire che è impossibile. Se costruisci un palazzo devi essere in grado anche di buttarlo giù e ricostruirne un altro, altrimenti sei un pazzo o uno sventurato.

Se noi continuiamo a mettere legna sul fuoco che alimenta questo calderone non potremo mai modificare la nostra pietanza che vi bolle dentro.

Utopia, penseranno in molti. Bene, viva l'utopia se ci può permettere di sbriciolare il mostro che divora tutto e tutti senza mai saziarsi.

Tutto può essere cambiato ma la condizione necessaria è volerlo veramente. Crederci veramente,

Cara Mary,

esattamente una settimana fa mi trovavo a manifestare davanti al Consolato d'Italia a Lussemburgo per il modo in cui le autorità italiane hanno deciso di chiuderlo e di venderne l'edificio che l'ospitava.

Ecco, quell'edificio era stato costuito dai minatori italiani, con i loro mezzi e le loro mani al di fuori del loro orario di lavoro come centro di cultura (ed erano "bruti" operai), l'edificio è stato poi donato da questi stessi lavoratori al consolato perché potessero sentirsi in qualche modo tutelati.

Diversi decenni dopo, nell'era dell'informazione accessibile a tutti dove è andato quel desiderio di cultura? Quel dono è stato venduto e gli eredi di quegli operai privati del servizio di protezione consolare.

Monica 3 is offline  
Vecchio 07-02-2008, 16.20.47   #10
Archer
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Messaggi: 50
Riferimento: "fatti non foste per viver come bruti....

le scadenze...
a questo si è ridotto il nostro tempo ma in effetti anche la nostra cultura è ormai assoggettata alle scadenze... ogni lavoro o studio che intendiamo affrontare ha una scandenza un tempo definito in cui si deve compiere e per di più tutto è propedeutico, se non farai questo non potrai fare quelllo... ormai non ci si può più permettere di fare una cosa per il sempre piacere di farla perchè se no resti indietro e vieni sorpassato... sicuramente tutti una volta o l'altra avrete visto uno di quei video, per esempio di una fermata della metropolitana o elle luci di una strada trafficata, dove il movimento delle persone e delle auto è velocizzato e tutto si riduce ad una specie di vortice quasi informe di luci... per la nostra vita è così e pochi si fermano a pensare realmente a ciò che fanno... vedo miei amici conoscenti e colleghi che non sanno assoutamente perchè hanno scelto la strada che stanno percorrendo, ci si sono semplicemente buttati e sono trascinati dalla corrente... e mi chiedo dove porti questa corrente, dove sta andando l'uomo così alla cieca?

è sempre stato così? com'è possibile che a 24 anni non abbia il tempo di leggere un libro per il mio semplice piacere, senza sentirmi in colpa per le ore tolte allo studio, o non abbia una "brughiera" sconfinata dove andare a passeggiare per ore solo per sentire il vento e il sole in faccia? perchè la mia città che 50 anni fa era una specie di giardino pieno di palme ora è un cimitero di cemento armato con tanto di cappa di smog, dove per riuscire a vedere un po' di natura incontaminata devi fare 50 km (se prendi la direzione giusta) o salire in cima a un vulcano dall'alto del quale non si vedono altro che città a perdita d'occhio? sarebbe dovuto essere un mio diritto poterla vedere com'era!

gli uomini non è vero che si sono evoluti per risparmiare il tempo, questa è stata forse solo una pia speranza degli uomini della pietra e degli utopisti, la verità è che velocizzare e tecnologizzare tutto fa abbrutire inesorabilmente perchè tutto ciò con cui dovresti coltivare te stesso lo escludi, intraprendi una strada ben definita e quella segui senza spostarti mai... così i medici non sanno chi sia Dante e i professori di lettere non sanno come funziona un cuore; un avvocato non sa distinguere un'ameba da un elefante, mentre un biologo non sa che differenza passi tra la costituzione e il codice civile... per arrivare al colmo dell'assurdità di un opeaio che non sa riparare un automobile perchè lui fabbrica solo i sedili!

così arrivi prima a fare soldi, fai prima carriera, ti metti al sicuro dall'accusa di pigrizia (paradossale quella di pigrizia mentale!) e nel frattempo però ti scordi del resto... inesorabilmente ti inaridiscisci ed è inevitabile visto che l'alternativa è essere considerato un fallito

ora la mia è certamente un esagerazione ma in effetti in certe frange della nostra società non è una cosa poi così lontana dalla verità

è un discorso molto più terra terra rispetto a quelli fatti, ma è cmq un altra faccia della medaglia ed è un tipo di guerra ed autodistruzione forse meno violenta in senso lato, perchè riguarda più che altro lo spirito ed è individuale, ma molto più grave per questo

si l'uomo è nato per seguire virtù e conoscenza, il problema è che ha trovato il modo sbagliato di farlo... visto che ne ha escluso l'universalità e li ha ridotti a hobbie
Archer is offline  

 



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