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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 26-04-2004, 23.12.52   #1
innominato
Ospite abituale
 
Data registrazione: 17-04-2004
Messaggi: 63
Il limite oltrepassato

Nelle ultime settimane la televisione italiana ha offerto i seguenti "spettacoli"(ci tengo a precisare che sono a conoscenza di questi fatti solo per averne sentito parlare durante i vari notiziari e non per averli apprezzati in diretta):
-Un bacio tra un presentatore ed il "direttore" della principale rete della tv di stato
-Un simpatico partecipante ad un "reality show" (trasmissione peraltro dai caratteri intellettuali, come tutte quelle della sua specie) ha bestemmiato in occasione di una prima serata
-Un intervista ad un assassino seriale condannato a non so quanti ergastoli per aver commesso 17 (se non erro) omicidi.
Questi sono solo gli ultimi episodi (forse baggianate le prime due,ma il terzo....) dai quali possiamo evincere il valore "educativo" della nostra televisione, i quali non fanno che aggiungersi alla deprimente decadenza totale da rinvenirsi nelle varie trasmissioni che sono offerte allo spettatore.
Non voglio fare il moralista a tutti i costi ma a tutto c'è un limite, di grazia!!
Questa è la funzione "educativa" della televisione?questo è l'esempio offerto al pubblico dei più piccini (e non solo)?
La verità è che questo mezzo di comunicazione di massa, che agli inizi era utilizzato per combattere l'analfabetismo ed per altri scopi educativi, è gradualmentela degenerato, grazie al nocivo apporto della commercializzazione dilagante, in modo così irrefrenabile da divenire la dimostrazione costante della volgarizzazione della cultura e della decadenza della specie umana.
Tutto oramai fa spettacolo, tutte le "bassezze" più ignobili vengon buone per accrescere gli ascolti e per "deliziare" le greggi!
E si va sempre peggio.....
innominato is offline  
Vecchio 26-04-2004, 23.20.30   #2
Marco_532
Vivi!
 
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Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
... le potenzialità della televisione sono al di là del limite che è stato tracciato che si vorrebbe tracciare ... limiti diversi, ma pur sempre limiti ... ti dirò che ho ammirato l'intervista di Bonolis, seppur inscritta in limiti evidenti ... sicuramente però quella non era sicuramente la trasmissione adatta e altrettanto lo si può dire delkla fascia oraria, ma non mi venite a dire che certe cose in televisione non devono passare ... troppe ancora vengono - in un certo senso - censurate.
Marco_532 is offline  
Vecchio 26-04-2004, 23.44.23   #3
Pierre
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Messaggi: 58
Caro Innominato,

Le conclusioni che trai sull'argomento che presenti, mi trovano tanto in accordo che non ho nulla da aggiungere se non dei ricordi della qualità che la RAI ebbe nei tempi che furono.

Correvano gli anni 60, ero un bambino di 10 anni, eppure ricordo che a quel tempo non venivano trasmesse fiction, ma "originali televisivi"... così venivano chiamati, opere cioè scritte
e pensate appositamente per la televisione. Ed erano prodotti di intrattenimento del tutto degni della migliore letteratura gialla o poliziesca:

"Coralba" con Rossano Brazzi
"Un certo Harry Brent" con Alberto Lupo
"Il commissario Maigret" con Gino Cervi (Serie)
"Nero Wolf" con Tino Buazzelli (Serie)
"Il tenente Sheridan" con Ubaldo Lai (Serie)

E poi negli anni 70:
"Il segno del comando" con Ugo Pagliai e Carla Gravina
"Ho incontrato un'ombra" con Giancarlo Zanetti e Beba Loncar
"L'amaro caso della baronessa di Carini"
"Ritratto di donna velata"

Vi era poi la buona abitudine di produrre riduzione televisive di importanti romanzi della letteratura italiana o straniera: gli "sceneggiati".
Ricordo alcuni titoli (ripeto ero un bambino di 10 anni):

Anna Karenina
I fratelli Karamazov
La cittadella
David Copperfield
E le stelle stanno a guardare
Il mulino del Po

Poi venivano trasmesse frequentemente pièce di teatro ed operette.
Sino a 12 anni fa andavano in onda bellissime trasmissioni sui libri come Babele condotta da Corrado Augias o Pickwick condotta da Alessandro Baricco.

Il sabato sera vi erano gradevolissime riviste:

"Studio uno" con Mina e Lelio Luttazzi
"Teatro 10", presentato da Alberto Lupo
"Doppia coppia" con Alighiero Noschese, i coniugi Panelli, Ave Ninchi ed Aldo Fabbrizi
"Signore e Signora" con Lando Buzzanca e la compianta Delia Scala
e le indimenticabili "Canzonissima"

Perché la TV è dovuta scendere così in basso incontro alle masse, invece di educarle a programmi più istruttivi? Perché è corsa dietro la commercializzazione dilagante, come giustamente scrivi tu, Innominato?

Ciao!
(Salutami Alessandro Manzoni !
eheheheh!
Perdona la battutaccia, ma non ho resistito!)

Pierre
Pierre is offline  
Vecchio 27-04-2004, 01.48.11   #4
nemamiah
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
Re: Il limite oltrepassato

Citazione:
Messaggio originale inviato da innominato
Nelle ultime settimane la televisione italiana ha offerto i seguenti "spettacoli"(ci tengo a precisare che sono a conoscenza di questi fatti solo per averne sentito parlare durante i vari notiziari e non per averli apprezzati in diretta):
-Un bacio tra un presentatore ed il "direttore" della principale rete della tv di stato
-Un simpatico partecipante ad un "reality show" (trasmissione peraltro dai caratteri intellettuali, come tutte quelle della sua specie) ha bestemmiato in occasione di una prima serata
-Un intervista ad un assassino seriale condannato a non so quanti ergastoli per aver commesso 17 (se non erro) omicidi.
Questi sono solo gli ultimi episodi (forse baggianate le prime due,ma il terzo....) dai quali possiamo evincere il valore "educativo" della nostra televisione, i quali non fanno che aggiungersi alla deprimente decadenza totale da rinvenirsi nelle varie trasmissioni che sono offerte allo spettatore.
Non voglio fare il moralista a tutti i costi ma a tutto c'è un limite, di grazia!!
Questa è la funzione "educativa" della televisione?questo è l'esempio offerto al pubblico dei più piccini (e non solo)?
La verità è che questo mezzo di comunicazione di massa, che agli inizi era utilizzato per combattere l'analfabetismo ed per altri scopi educativi, è gradualmentela degenerato, grazie al nocivo apporto della commercializzazione dilagante, in modo così irrefrenabile da divenire la dimostrazione costante della volgarizzazione della cultura e della decadenza della specie umana.
Tutto oramai fa spettacolo, tutte le "bassezze" più ignobili vengon buone per accrescere gli ascolti e per "deliziare" le greggi!
E si va sempre peggio.....


Non c'è da meravigliarsi della bassa qualità dei programmi tv,ma dall'esistenza di un pubblico che segue queste scemenze.
Se esiste una richiesta,il mercato prolifera,evidentemente la maggior parte del pubblico italiano,in considerazione degli ascolti,predilige queste scemenze.

Con questo non voglio certo giustificare la Tv,ma certamentemente condannare il pubblico.
Comunque ciò,fa parte di una strategia di mercato,i programmi sia Rai che Mediset si equivalgono per il 90%,basati sulla demenza,per spingere il pubblico agli abbonamenti su altre reti a pagamento,come la Rai.

Salux
nemamiah is offline  
Vecchio 27-04-2004, 01.59.43   #5
nemamiah
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
Citazione:
Messaggio originale inviato da Pierre
Caro Innominato,

Le conclusioni che trai sull'argomento che presenti, mi trovano tanto in accordo che non ho nulla da aggiungere se non dei ricordi della qualità che la RAI ebbe nei tempi che furono.

Correvano gli anni 60, ero un bambino di 10 anni, eppure ricordo che a quel tempo non venivano trasmesse fiction, ma "originali televisivi"... così venivano chiamati, opere cioè scritte
e pensate appositamente per la televisione. Ed erano prodotti di intrattenimento del tutto degni della migliore letteratura gialla o poliziesca:

"Coralba" con Rossano Brazzi
"Un certo Harry Brent" con Alberto Lupo
"Il commissario Maigret" con Gino Cervi (Serie)
"Nero Wolf" con Tino Buazzelli (Serie)
"Il tenente Sheridan" con Ubaldo Lai (Serie)

E poi negli anni 70:
"Il segno del comando" con Ugo Pagliai e Carla Gravina
"Ho incontrato un'ombra" con Giancarlo Zanetti e Beba Loncar
"L'amaro caso della baronessa di Carini"
"Ritratto di donna velata"

Vi era poi la buona abitudine di produrre riduzione televisive di importanti romanzi della letteratura italiana o straniera: gli "sceneggiati".
Ricordo alcuni titoli (ripeto ero un bambino di 10 anni):

Anna Karenina
I fratelli Karamazov
La cittadella
David Copperfield
E le stelle stanno a guardare
Il mulino del Po

Poi venivano trasmesse frequentemente pièce di teatro ed operette.
Sino a 12 anni fa andavano in onda bellissime trasmissioni sui libri come Babele condotta da Corrado Augias o Pickwick condotta da Alessandro Baricco.

Il sabato sera vi erano gradevolissime riviste:

"Studio uno" con Mina e Lelio Luttazzi
"Teatro 10", presentato da Alberto Lupo
"Doppia coppia" con Alighiero Noschese, i coniugi Panelli, Ave Ninchi ed Aldo Fabbrizi
"Signore e Signora" con Lando Buzzanca e la compianta Delia Scala
e le indimenticabili "Canzonissima"

Perché la TV è dovuta scendere così in basso incontro alle masse, invece di educarle a programmi più istruttivi? Perché è corsa dietro la commercializzazione dilagante, come giustamente scrivi tu, Innominato?

Ciao!
(Salutami Alessandro Manzoni !
eheheheh!
Perdona la battutaccia, ma non ho resistito!)

Pierre


Ulisse-La freccia Nera,Scaramuche con Domenico Modugno,e poi i musical-parodia dei tre Moschettieri,col Qurtetto Centra ed altri.
Ma quelli erano i tempi che Wilson Pickett,Gene Pittney-Paul Anka-Louis Armstrong ed altri Big mondiali,cantavano in italiano,e i Beatles chiedevano l'autografo a Modugno!
Adesso chi chiederebbe mai l'autografo ad uno scemo come Elio e delle storie tese...che però piace tanto a tanti?

L'ultimo lampo d'intelligenza,lo si ebbe con gli arboriani "L'Altra Domenica"- Quelli della Notte-Indietro Tutta....poi la Tv passo nelle mani dei Funari,dei Costanzo,dei castagna e simili.... insomma calò il sipario e la Tv partì per le ferie e non è più tornata.
nemamiah is offline  
Vecchio 27-04-2004, 23.08.13   #6
innominato
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Data registrazione: 17-04-2004
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Caro Pierre, voglio anzitutto ringraziarti per il tuo ricordo del tempo in cui la televisione aveva una funzione veramente educativa , tempo che purtroppo pare sempre più lontano!
"Non c'è da meravigliarsi della bassa qualità dei programmi tv,ma dall'esistenza di un pubblico che segue queste scemenze.
Se esiste una richiesta,il mercato prolifera,evidentemente la maggior parte del pubblico italiano,in considerazione degli ascolti,predilige queste scemenze."
Non posso che essere d'accordo con nemamiah: credo sia proprio in tal senso che possiamo tentare di dare una spiegazione al degrado di cui la televisione fa bella mostra:non appena degli "illuminati" uomini si sono accorti che questo mezzo di comunicazione di massa poteva fruttare soldi a palate, ha cominciato a proporre pubblicità in quantità industriale ed a offrire al pubblico esattamente ciò che questo voleva .
Per questo ha pienamente ragione neamiah quando condanna il pubblico, anche se per quanto mi riguarda, pur attribuendo gran parte delle colpe alle "greggi", non risparmio certo i programmi televisivi, che offrono certe schifezze e stanno ogni giorno di più assumendo caratteri quantomeno preoccupanti solo in nome di un nuovo "dio":l'indice degli ascolti.
Purtroppo questo nuovo "dio" ha celermente mostrato che i programmi "educativi" o quelli non nocivi per le "greggi" non lo soddisfacevano e così....le conseguenze le possiamo vedere chiaramente adesso.
innominato is offline  
Vecchio 28-04-2004, 02.13.44   #7
ObyWan
Tamagochi
 
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un paio di considerazioni

Al di là delle bruttezze o bellezze dello spettacolo televisivo, c'è la fortuna di poter tenere il televisore spento, basta tenere il cervello acceso ...

la seconda considerazione parte invece da un presupposto economico:

Passino le televisioni commerciali, che di pubblicità vivono, ma la rai, dico ... la RAI ....

100 € di canone annuale ... moltiplicato per 30.000.000 di famiglie fanno la bellezza di 3.000.000.000 €, l'equivalente di 6.000.000.000.000 di vecchie lire .

Ora, datosi che qualsiasi impresa commerciale che parta con in tasca un simile ammontare credo senza tema di smentita che sia leggermente avvantaggiata rispetto alle altre, mi chiedo perchè debba distribuire questi soldi in forma di compensi per serial-killer, personaggi di dubbio gusto, produzioni al limite dello stucchevole e simil baldracche, presunte o vere che siano.

Ero a casa dei miei genitori, l'altro giorno, e mi sono preso la briga di cronometrare ogni quanto ci fossero interruzioni pubblicitarie all'interno dei film (tra l'altro, un favoloso referendum popolare vinto alla stragrande prevedeva che dette interruzioni NON CI FOSSERO !!!! ) scoprendo che le stesse hanno una cadenza a dir poco sconvolgente, e questo significa che le persone che un tempo esaminavano il palinsesto e la trama dei film per stabilire dove inserire l'interruzione pubblicitaria in modo da non massacrare il "phatos" dell'azione, oggi non ci sono più e questo lavoro viene eseguito automaticamente da un qualche computer.

Fate come me: buttate via il televisore e querelate la rai, quando vi chiederà il canone televisivo, per atteggiamento persecutorio, in quanto si verifica uno di questi due casi:

1) non ho il televisore e mi dici che non è vero quindi: a) mi stai spiando b) mi dai del bugiardo

2) Ti dico che non ho il televisore e tu vieni a fare il controllo con la finanza, quindi a) mi hai dato del bugiardo b) hai abusato dell'ufficio della guardia di finanza in quanto disponi un controllo da codice penale presumendo una colpa prima ancora di averla accertata, un po' come se io non pagassi un pranzo al ristorante dicendo che domani starò male ....

C'è poi una terza considerazione: il grande fratello lo guardano (auditel) 13.000.000 di persone ......

Ciao!
ObyWan is offline  
Vecchio 28-04-2004, 05.06.18   #8
nemamiah
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Premesso che la programmazione mediaset mi fa più schifo di quella della Rai,ma va detto che il Gruppo Mediaset,mantiene tre reti televisive,con un terzo del personale assunto dalla Rai (sempre ed esclusivamnte clientelare).La Rai è sempre in crisi finanziaria,nonostante siamo obbligati a pagare il canone,e nonostante la Rai ha un fatturato pubblicitario alla pari di Mediaset.Cosa significa ciò?

Noi in effetti non paghiamo il canone,ma una tassa sul possesso della Tv.Anni fà ho perso un processo,perchè sostenevo di utilizzare la Tv come monitor ,cioè schermo,per vedere video film.Non è valso a niente.

Sono contrario agli abbonamenti di qualsiasi genere,perchè potrebbe un giornale o tv nel corso di un anno non piacermi più e me la devo sorbire comunque.
Tuttavia sarei favorevole al pagamento con carta di credito,per vedere un film o un programma intelligente.
Se i films o i programmi fanno schifo se li vedono da soli i dirigenti rai,pertanto sarebbero costretti a migliorare i programmi.

L'oscenità maggiore,è il fatto che un mediocre come Bonolis (ma in tv si equivalgono tutti) guadagna fior di milioni di euro,da fare invidia a Vieri,Totti e Del Piero messi insieme!

Senza parlare delle varie zoccole che fanno la borsa dell'acqua calda a sottosecretari,ministri ed alti dirigenti Rai.Quest'ultima mi fa incazzare di più,perchè è a pagamento,le altre sono libere di fare demenze,se non ci piaccino,basta un click e non ci siamo persi nè rimesso nulla,mentre la Rai la paghi comunque.Una vergogna!!! --
nemamiah is offline  
Vecchio 28-04-2004, 11.14.30   #9
July
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Volevo aggiungermi anch'io al coro di protesta di tutti voi che avete scritto prima di me su questo argomento.

Volevo aggiungere anche una mia considerazione: da un lato ci sono miriadi di programmi spazzatura e dall'altro una miriade di persone povere di immaginazione che le segue. Questo succede anche perché la televisione ti insegna a non pensare con la tua testa, ma con la testa di chi ha in mano la televisione, e queste persone ti bombardano di scemenze cercando di convincerti che quelle sono le cose importanti e quelle sono le cose di cui hai bisogno per essere "in". (cose che invece se uno ragiona non ha alcun bisogno)
A me personalmente da fastidio che all'interno di un telegiornale mi vengano a raccontare cosa fanno dentro la casa del Grande Fratello...che importanza può avere? Ma nella logica di chi trasmette, QUELLO deve essere importante per me, non altre cose.
Allo stesso modo le pubblicità ti fanno credere di aver bisogno di un sacco di cose che in realtà non ti servono...

La televisione è solo un mezzo per abbindolare la gente, non per fare cultura.--

July
July is offline  
Vecchio 28-04-2004, 12.42.05   #10
Pierre
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Eh sì! Abbindolare...

Sono pienamente d'accordo con quello che scrivi July.

Poi è veramente intollerabile che vengano date notizie su ciò che accade nella casa del Grande Fratello nell'ambito di cio che vorrebbe essere un telegiornale!
E le associazioni di giornalisti poi non dicono niente?
Mah!

Farei solo un piccolo ritocco alla tua ultima frase, se me lo permetti:

«La televisione è solo un mezzo per abbindolare la gente, non per fare cultura.»

per poterla condividere quanto il resto:

CERTA televisione è solo un mezzo per abbindolare CERTA gente, non per fare cultura.
(peccato però che la gente abbindolata sia tantissima! )

Forse però è proprio questo che tu intendevi!

Ti saluto cordialmente July

Pierre
Pierre is offline  

 



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