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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 02-05-2004, 03.19.25   #1
Willow
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 211
Le parole dei bambini...

... specchio della società.
Oggi un bambino mi ha raccontato un normale episodio di vita di scuola dove un suo compagno ha avuto di che discutere con un altro. Ha esordito dicendo: "Il mio compagno MAROCCHINO..."
Alla fine del racconto gli ho domandato " Perchè hai sottolineato il fatto che questo tuo compagno era marocchino? Avresti detto in un altro caso -Il mio compagno ITALIANO?-"
La risposta è stata un boffonchiamento indistinto, confuso e imbarazzato, come se avessi chiesto perchè il cielo si chiama cielo.
Willow is offline  
Vecchio 02-05-2004, 11.31.20   #2
Vi@nne
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 299
L'altro giorno in biblioteca è venuta una classe di prima elementare, tutti hanno scelto un libro, uno di loro è venuto da me con un fumetto per bimbi piccoli, gli ho chiesto se voleva un librino più adatto, al che un suo compagno mi ha sussurrato...ha dei problemi a leggere...con molta serietà e consapevolezza. Penso che i bimbi siano spettatori attenti e senza pregiudizi.
Si guardano attorno e colgono tante sfumature che a noi adulti sfuggono. Se dicono il mio compagno marocchino, è perchè un adulto ha classificato il suo compagno, loro non sono razzisti...ancora!
Vi@nne is offline  
Vecchio 03-05-2004, 16.24.19   #3
nemamiah
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
Citazione:
Messaggio originale inviato da Vi@nne
L'altro giorno in biblioteca è venuta una classe di prima elementare, tutti hanno scelto un libro, uno di loro è venuto da me con un fumetto per bimbi piccoli, gli ho chiesto se voleva un librino più adatto, al che un suo compagno mi ha sussurrato...ha dei problemi a leggere...con molta serietà e consapevolezza. Penso che i bimbi siano spettatori attenti e senza pregiudizi.
Si guardano attorno e colgono tante sfumature che a noi adulti sfuggono. Se dicono il mio compagno marocchino, è perchè un adulto ha classificato il suo compagno, loro non sono razzisti...ancora!


Sono d'acordo con te,I bambini non sono razzisti,ma possono diventarlo.
Poi cred che dire il mio cpmpagno marocchino,non sia una espressione razzista,ma un modo per indicarlo,certamnte l'ha sentito da altri.
Tuttavia va vatta una distinzione tra razzismo e intolleranza.
Credo che il 99% degli italiani non siano razzisti.Una buona percentuale è intollerante,ed un'altra ancora,spazientita.


I ragazzini che hanno dificoltà a leggere e scrivere,ai miei tempi,come me,finivano dietro la lavagna,umiliati e lesi nell'orogoglio.

I bambini,come ben sappiamo,sono fragili,pertanto vanno incoraggiati ad autostimarsi,non umiliati.
Il fatto di leggere male e scrivere peggio,spesso ha altre motivazioni,e non si tratta semplicemnte di "asinaggine".

Uno dei motivi ricorrenti,ma ancora molto ignorato dal personale docente nelle scuole,è la dislessia. Per gli esperti è un dono della natura.
In sintesi,la dislessia fa assimilare in maniera diversa.Per esempio,i dislessici,non focalizzano la parola fatta di lettere,ma l'immagine del significato della parola. Naturalmente vanno in cresi quando ignorano l'immagine in relazione alla parola.
Normalmente sono molti intelligenti,spesso superiore alla media,sensibilissimi e creativi.

Pertanto,in passato,molto piccoli geni son finiti dietro la lavagna,ingiuriati e derisi dai compagni.Oggi la derisinone è minore,e dietro la lavagna non và più nessuno.

Chissà se quel bambino,non era affetto da una forma di dislessia?



nemamiah is offline  
Vecchio 16-05-2004, 21.17.33   #4
nicola185
al di là della Porta
 
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Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Re: Le parole dei bambini...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Willow
... specchio della società.
Oggi un bambino mi ha raccontato un normale episodio di vita di scuola dove un suo compagno ha avuto di che discutere con un altro. Ha esordito dicendo: "Il mio compagno MAROCCHINO..."
Alla fine del racconto gli ho domandato " Perchè hai sottolineato il fatto che questo tuo compagno era marocchino? Avresti detto in un altro caso -Il mio compagno ITALIANO?-"
La risposta è stata un boffonchiamento indistinto, confuso e imbarazzato, come se avessi chiesto perchè il cielo si chiama cielo.

Può capitare che un bimbo, mal educato dai suoi genitori possa pronunciare una frase come "il mio compagno marocchino" con un'accezione negativa. Credo che il modo migliore per neutralizzarla sia ascoltarla ed interpretarla interiormente nel suo puro significato letterale: il mio comapagno che viene dal Marocco.
Rimandate indietro questa sensazione ed il bambino la recepirà automaticamente visto la sensorialità spiccata dei bimbi stessi. Se dentro di voi la interpreterete in senso negativo allora il risultato sarà indubbiamente controproducente. Ma una nostra interpretazione negativa mette in luce una cosa: che anche dentro il nostro cuore c'è un compagno marocchino che ci dà fastidio. Nicola

Ultima modifica di nicola185 : 16-05-2004 alle ore 21.20.11.
nicola185 is offline  

 



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