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Vecchio 21-06-2004, 20.18.49   #1
bomber
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democrazia poco credibile ...

democrazia poco credibile non è il titolo come qualcuno si potrebbe aspettare(vero nemamiah )
per dare adosso ai nostri governanti ma e un pensiero che mi e venuto oggi mentro durante la corsa poco sangue arrivava nelle zone alte del mio corpo ...
insomma noi viviamo in teoria in una democrazia ma alla fine pero pensandoci bene non partecipiamo affatto a questo o meglio l'unico modo per parteciparvi e quella di votare ogni 5 anni delle persone che ci rappresentano per andare ad amministrare il paese, forse alcuni anni fa si poteva sapere circa quello che potevono avere in mente e come l'avrebbero fatto oggi invece la politica pian paino non e più un orgia di ideologie che si cozzano per impostare un modelllo piuttosto che un altro ora come ora i politici sembrano sempre di piu assomigliarsi tutti agl'altri e noi o per lo meno la maggior parte della gente il 95% di gente vota per fede( chissa in cosa poi ) o per quello che ha sentito virtualmente qua e la in tv o su giornali ma in modo particolare non negli interi 5 anni ma si e no 5o 6 mesi precedenti per cui si e fatto un ideaa in generale solo al imminenza delle elezioni ...
penso deprecabili tutti e due perche se i primi non cambieranno mai idea qualsiasi cosa succeda gli altri decidono il loro futuro su vaghe informazioni e per con delle enferenze da paura ...
cmq non penso che sia il momento di dilungarsi in queste cose che altrimenti non ci salto piu fuori ma quello che voglio dire e che alla fine quando si vota (raramente ) si diecide un nome di un candidato spesso in maniera errata o cmq non corretta o cmq se anche ci si becca alla fine quello che e statao votato non puo essere prraticamente piu tolto per 5 anni e se poi a questo gli viene un embolo chissa cosa mi combina insomma non e piu rappresentativo del mio voto pero ormai e andato su e chi lo toglie piu ....
per cui mi chiedo se questa sia vera democrazia o meglio se le persone con un semplice voto ogni 5 anni a persone che manco sanno chi sono devono decidere il futuro.
insomma chi darebbe dei soldi a delle persone solo perche teoricamente dovrebbero investirli bene ...penso nessuno e allora perche noi ci dobbiamo fidare di dare il nostro futuro a chissachi ?^??
non sarebbe forse di rendere il voto qualcosa di piu potente nel quale ogni tanto si riesce anche a modificare qualche scelta dei politici o magari si possa durante una legislazione anche far cadere con il voto un candidato che alla fine non ci soddisfa piu ???
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Vecchio 22-06-2004, 10.55.29   #2
pisquo85
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Exclamation Non sono d'accordo...anche se...

Innanzi tutto ciao a tutti! Sono nuovo e questo è il mio primo msg…
…Ciao Bomber, io sono solo in parte d’accordo con te…sono d’accordo quando dici, cito testualmente, che “forse alcuni anni fa si poteva sapere circa quello che potevano avere in mente” i politici “e come l'avrebbero fatto, oggi invece la politica pian piano non e più un orgia di ideologie che si cozzano per impostare un modello piuttosto che un altro ora come ora i politici sembrano sempre di più assomigliarsi tutti agl'altri e noi o per lo meno la maggior parte della gente il 95% di gente vota per fede( chissà in cosa poi ) o per quello che ha sentito virtualmente qua e la in tv o su giornali ma in modo particolare non negli interi 5 anni ma si e no 5o 6 mesi precedenti per cui si e fatto un idea in generale solo all’ imminenza delle elezioni ...” , certo forse non sarà il 95%, almeno spero , ma cmq una bella parte della popolazione.
Ma non mi trovo d’accordo quando dici che “noi viviamo in teoria in una democrazia ma alla fine però pensandoci bene non partecipiamo affatto a questo o meglio l'unico modo per parteciparvi e quella di votare ogni 5 anni delle persone che ci rappresentano per andare ad amministrare il paese”...NON E’ VERO!!! Tutti i cittadini hanno la possibilità e il dovere di partecipare alla vita politica, il che non vuol dire soltanto dare il voto ad uno o all’altro candidato… … la democrazia viene definita dal vocabolario come governo di popolo…certo non è il popolo direttamente che decide (altrimenti sarebbe una democrazia diretta), ma lo fa attraverso dei rappresentanti eletti. Ora è, o meglio, sarebbe, compito dei cittadini, visto che siamo in democrazia, interessarsi alla vita politica del proprio paese, informarsi sui programmi dei partiti e così decidere a chi dare il proprio voto. A questo punto se tutti si interessassero attivamente alla politica verrebbe eletto un governo in maniera responsabile da tutti i cittadini(UTOPIA). Tu potresti dirmi “e se poi non rispettano il programma grazie al quale, magari, si sono fatti eleggere?” Beh a quel punto si può manifestare il proprio dissenso con manifestazioni e proteste alle quali, se tutti fossero partecipi, prenderebbero parte, visto che la maggioranza della gente ha eletto questo governo in base ad un programma, che poi non è stato rispettato (chi non parteciperebbe???) (UTOPIA). Il governo a questo punto dovrebbe per forza rispettare il proprio programma, oppure “andrebbe a casa” perché non troverebbe più gli appoggi di cui ha bisogno un governo (sindacati,ecc.) o cmq cadrebbe con le successive elezioni.
Come hai visto io ho ragionato per UTOPIE, che però dimostrano che non è il sistema che è sbagliato, ma lo spirito di sufficienza con cui i cittadini si accostano alla politica… questo non vuol dire che bisogna rassegnarsi, bisogna partecipare alla vita politica, e spingere gli altri a farlo, certo non si raggiungerà mai la partecipazione attiva del 100% delle persone, ma ci si deve provare. Se poi vengono fatte delle leggi che la gente non approva ce la possibilità di abolire queste leggi tramite referendum…
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Vecchio 22-06-2004, 13.20.47   #3
bomber
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Re: Non sono d'accordo...anche se...

Citazione:
Messaggio originale inviato da pisquo85
Innanzi tutto ciao a tutti! Sono nuovo e questo è il mio primo msg…
…Ciao Bomber, io sono solo in parte d’accordo con te…sono d’accordo quando dici, cito testualmente, che “forse alcuni anni fa si poteva sapere circa quello che potevano avere in mente” i politici “e come l'avrebbero fatto, oggi invece la politica pian piano non e più un orgia di ideologie che si cozzano per impostare un modello piuttosto che un altro ora come ora i politici sembrano sempre di più assomigliarsi tutti agl'altri e noi o per lo meno la maggior parte della gente il 95% di gente vota per fede( chissà in cosa poi ) o per quello che ha sentito virtualmente qua e la in tv o su giornali ma in modo particolare non negli interi 5 anni ma si e no 5o 6 mesi precedenti per cui si e fatto un idea in generale solo all’ imminenza delle elezioni ...” , certo forse non sarà il 95%, almeno spero , ma cmq una bella parte della popolazione.
Ma non mi trovo d’accordo quando dici che “noi viviamo in teoria in una democrazia ma alla fine però pensandoci bene non partecipiamo affatto a questo o meglio l'unico modo per parteciparvi e quella di votare ogni 5 anni delle persone che ci rappresentano per andare ad amministrare il paese”...NON E’ VERO!!! Tutti i cittadini hanno la possibilità e il dovere di partecipare alla vita politica, il che non vuol dire soltanto dare il voto ad uno o all’altro candidato… … la democrazia viene definita dal vocabolario come governo di popolo…certo non è il popolo direttamente che decide (altrimenti sarebbe una democrazia diretta), ma lo fa attraverso dei rappresentanti eletti. Ora è, o meglio, sarebbe, compito dei cittadini, visto che siamo in democrazia, interessarsi alla vita politica del proprio paese, informarsi sui programmi dei partiti e così decidere a chi dare il proprio voto. A questo punto se tutti si interessassero attivamente alla politica verrebbe eletto un governo in maniera responsabile da tutti i cittadini(UTOPIA). Tu potresti dirmi “e se poi non rispettano il programma grazie al quale, magari, si sono fatti eleggere?” Beh a quel punto si può manifestare il proprio dissenso con manifestazioni e proteste alle quali, se tutti fossero partecipi, prenderebbero parte, visto che la maggioranza della gente ha eletto questo governo in base ad un programma, che poi non è stato rispettato (chi non parteciperebbe???) (UTOPIA). Il governo a questo punto dovrebbe per forza rispettare il proprio programma, oppure “andrebbe a casa” perché non troverebbe più gli appoggi di cui ha bisogno un governo (sindacati,ecc.) o cmq cadrebbe con le successive elezioni.
Come hai visto io ho ragionato per UTOPIE, che però dimostrano che non è il sistema che è sbagliato, ma lo spirito di sufficienza con cui i cittadini si accostano alla politica… questo non vuol dire che bisogna rassegnarsi, bisogna partecipare alla vita politica, e spingere gli altri a farlo, certo non si raggiungerà mai la partecipazione attiva del 100% delle persone, ma ci si deve provare. Se poi vengono fatte delle leggi che la gente non approva ce la possibilità di abolire queste leggi tramite referendum…


adesso mi giorono i cosidetti anche perche il post che ho scritto prima assai lungo e stato perso nel etere ...non capisco come mai non si mantenga anche se uno scrive male va beh riassumendo ...
la politica di per se come è presentato ra non e semplice da seguire ha bisogno di molte ore alla settimana per avere un idea precisa di quello che succede e per ovvie ragioni molti non hanno tempoo altri non vogliono perdere tutto questo tempo per dedicarsi a cio e a volte nonostante la spesa di tutto questo tempo ce la possibilita di avere cmq delle possibilita di errore grave ...questo ovviamente e la realta , impossibilie per molti occuparsi di politica per cui le tue idee per quanto siano giuste sono come dici tu utopia , anche poi il potere delle manifestazioni e molto limitato ovvero per quanto manifestanti ci siano in piazza la possibilta di fare cambiare l'azione del governo e assai modesta o meglio non e influenzata da quello ...almeno se vuole non è obbilgato a seguirlo ...
indubbiamente i mezzi di democrazia che abbiamo sono assai modesti, (rispetto ad altri paesi sono immensi ovviamente...)
perche come spiegato prima la manifestazione serve fino ad un certo punto , referendum impostati come sono non servono altro che per fare un po di casino e spendere i soldi per chiamare tutta quella genta a votare una cosa che poi magari la lege e si abrogata ma poi modificata in maniera impercettibile rimessa sul campo ...
penso che magari un sitema americano dove ce una votazione gradule dei parlamentari per cui non una sola votazione come noi ma due nei 5 anni di mandato in modo di modificare il parlamento durante gli anni per avviciniare sempre piu il parere del popolo a quello che li rappresentono ..
magari si potrebbero avere delle votiazioni diverse delle leggei n modo di far partecipare i cittadini sull'applicazione di alcune leggi ritenute piu importanti o come magari l'azione dello stato come magari l'entrata in guerra ,una legge come l'aborto o altre cose assai importanti nella vita sociale di uno stato
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Vecchio 22-06-2004, 16.14.04   #4
pisquo85
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NON CREDO CHE MOLTI NON ABBIANO IL TEMPO DI DEDICARSI ALLA POLITICA, penso piuttosto, che la gente è presa da altri interessi (vedi Grande Fratello, le mode, il divertimento). Per carità non voglio dire che tutti dovremmo essere delle persone che non pensano a divertirsi e che non hanno momenti di relax, ma credo che obbiettivamente, in questi ultimi anni, interessi frivoli abbiano preso il sopravvento su temi importanti. Basta pensare che la gente di oggi legge pochissimo il giornale, preferisce, magari, guardare il grande fratello piuttosto che un telegiornale o un programma d’approfondimento. E’ più probabile che una persona sappia vita morte e miracoli di un personaggio famoso piuttosto che magari cosa prevede una legge da poco varata di cui si parla ovunque. Credo che per interessarsi alla vita politica basti dedicare anche un’oretta (per quelli che proprio non ce la fanno), magari con la lettura di un giornale (articoli che naturalmente affrontino temi politici). Altra prova che ci si interessa poco alla politica è l’alto tasso di assenteismo alle urne durante le votazioni.
Così oggi si è giunti a fare scelte acritiche a seconda che si voglia seguire un leader piuttosto che un altro.
Tra l’altro poi le campagne elettorali sono diventate campagne pubblicitarie. Una volta si cercava di ricevere più voti stilando un programma serio che corrispondesse alle ideologie del proprio partito. Oggi invece si tenta di accaparrare voti con manifesti con colori sgargianti e slogan accattivanti. Oppure, come successo qualche tempo fa (mi pare per le elezioni provinciali), si creano partiti con nomi che, con il loro nome (vedi “forza roma” e “avanti lazio”) si aggiudicano i voti di gente che, aihmè, non si interessa di politica.
NON CREDO NEANCHE CHE LE MANIFESTAZIONI NON ABBIANO IL POTERE DI CAMBIARE LE DECISIONI DI UN GOVERNO. Infatti basta pensare a paesi come l’India o il Sudafrica, dove l’indipendenza o la parità tra classi è stata raggiunta con le manifestazioni. Certo se uno pensa alle manifestazioni di oggi, ad esempio a quella contro la guerra in Iraq, viene da pensare il contrario, ma ciò è sempre dovuto alla scarsa partecipazione, non solo di numero e di presenza, ma dallo scarso interesse e manifestazione di dissenso. Ma alla fine se un governo agisce contro la maggioranza del popolo sarà “punito” con le elezioni…
Io penso che si sia perso il senso della democrazia, il diffuso benessere rende insensibili alle decisioni politiche (che ci riguardano da vicino!) e si preferisce spostare i propi interessi su altre cose. Penso che sin da piccoli, a scuola, si debba insegnare il senso della democrazia e di quanto sia importante la partecipazione ATTIVA alla vita politica.
Forse sono d’accordo con te sul fatto che le elezioni dovrebbero essere più frequenti…ma credo anche, faccio l’esempio dell’Italia, si debba introdurre il sistema proporzionale, cioè se un partito prende il 5% devono sedere al parlamento il 5% di parlamentari facenti parte di quel partito e così via. Oggi invece se una coalizioni di partiti ottiene la maggioranza magari con il 45% dei voti essa ha la maggioranza dei seggi (pensa al fatto che la casa delle libertà, alle elezioni, aveva preso più voti dell’ ulivo, ma se ai voti dell’ulivo si sommavano i voti di rifondazione comunista, che si era presentata da sola alle elezioni, il centro sinistra avrebbe ottenuto la maggioranza). Introducendo il sistema proporzionale si eliminerebbe anche il fenomeno delle alleanze forzate per ottenere la maggioranza. Infatti ogni partito avrebbe tanti seggi quanti sono le percentuali di voto che ha ricevuto (con il sistema proporzionale quindi, ricollegandomi all’esempio di prima sederebbero al parlamento deputati per la maggioranza di centrosinistra). Quindi con il sistema proporzionale si eliminerebbe anche le alleanze di comodo.
In conclusione ribadisco che non è il sistema DEMOCRAZIA ad essere sbagliato, ma il modo in cui viene interpretato da alcuni (o molti) cittadini e politici. Ma bisogna avere comunque speranza e, come diceva Sant’Agostino “la speranza ha due volti: l’indignazione e il coraggio.” Bisogna indignarsi di fronte allo stato delle cose, ma bisogna trovare il coraggio di reagire e di rendersi e rendere gli altri responsabili.
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Vecchio 22-06-2004, 20.45.10   #5
bomber
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Re: replica

Citazione:
Messaggio originale inviato da pisquo85
NON CREDO CHE MOLTI NON ABBIANO IL TEMPO DI DEDICARSI ALLA POLITICA, penso piuttosto, che la gente è presa da altri interessi (vedi Grande Fratello, le mode, il divertimento). Per carità non voglio dire che tutti dovremmo essere delle persone che non pensano a divertirsi e che non hanno momenti di relax, ma credo che obbiettivamente, in questi ultimi anni, interessi frivoli abbiano preso il sopravvento su temi importanti. Basta pensare che la gente di oggi legge pochissimo il giornale, preferisce, magari, guardare il grande fratello piuttosto che un telegiornale o un programma d’approfondimento. E’ più probabile che una persona sappia vita morte e miracoli di un personaggio famoso piuttosto che magari cosa prevede una legge da poco varata di cui si parla ovunque. Credo che per interessarsi alla vita politica basti dedicare anche un’oretta (per quelli che proprio non ce la fanno), magari con la lettura di un giornale (articoli che naturalmente affrontino temi politici). Altra prova che ci si interessa poco alla politica è l’alto tasso di assenteismo alle urne durante le votazioni.
Così oggi si è giunti a fare scelte acritiche a seconda che si voglia seguire un leader piuttosto che un altro.
Tra l’altro poi le campagne elettorali sono diventate campagne pubblicitarie. Una volta si cercava di ricevere più voti stilando un programma serio che corrispondesse alle ideologie del proprio partito. Oggi invece si tenta di accaparrare voti con manifesti con colori sgargianti e slogan accattivanti. Oppure, come successo qualche tempo fa (mi pare per le elezioni provinciali), si creano partiti con nomi che, con il loro nome (vedi “forza roma” e “avanti lazio”) si aggiudicano i voti di gente che, aihmè, non si interessa di politica.
NON CREDO NEANCHE CHE LE MANIFESTAZIONI NON ABBIANO IL POTERE DI CAMBIARE LE DECISIONI DI UN GOVERNO. Infatti basta pensare a paesi come l’India o il Sudafrica, dove l’indipendenza o la parità tra classi è stata raggiunta con le manifestazioni. Certo se uno pensa alle manifestazioni di oggi, ad esempio a quella contro la guerra in Iraq, viene da pensare il contrario, ma ciò è sempre dovuto alla scarsa partecipazione, non solo di numero e di presenza, ma dallo scarso interesse e manifestazione di dissenso. Ma alla fine se un governo agisce contro la maggioranza del popolo sarà “punito” con le elezioni…
Io penso che si sia perso il senso della democrazia, il diffuso benessere rende insensibili alle decisioni politiche (che ci riguardano da vicino!) e si preferisce spostare i propi interessi su altre cose. Penso che sin da piccoli, a scuola, si debba insegnare il senso della democrazia e di quanto sia importante la partecipazione ATTIVA alla vita politica.
Forse sono d’accordo con te sul fatto che le elezioni dovrebbero essere più frequenti…ma credo anche, faccio l’esempio dell’Italia, si debba introdurre il sistema proporzionale, cioè se un partito prende il 5% devono sedere al parlamento il 5% di parlamentari facenti parte di quel partito e così via. Oggi invece se una coalizioni di partiti ottiene la maggioranza magari con il 45% dei voti essa ha la maggioranza dei seggi (pensa al fatto che la casa delle libertà, alle elezioni, aveva preso più voti dell’ ulivo, ma se ai voti dell’ulivo si sommavano i voti di rifondazione comunista, che si era presentata da sola alle elezioni, il centro sinistra avrebbe ottenuto la maggioranza). Introducendo il sistema proporzionale si eliminerebbe anche il fenomeno delle alleanze forzate per ottenere la maggioranza. Infatti ogni partito avrebbe tanti seggi quanti sono le percentuali di voto che ha ricevuto (con il sistema proporzionale quindi, ricollegandomi all’esempio di prima sederebbero al parlamento deputati per la maggioranza di centrosinistra). Quindi con il sistema proporzionale si eliminerebbe anche le alleanze di comodo.
In conclusione ribadisco che non è il sistema DEMOCRAZIA ad essere sbagliato, ma il modo in cui viene interpretato da alcuni (o molti) cittadini e politici. Ma bisogna avere comunque speranza e, come diceva Sant’Agostino “la speranza ha due volti: l’indignazione e il coraggio.” Bisogna indignarsi di fronte allo stato delle cose, ma bisogna trovare il coraggio di reagire e di rendersi e rendere gli altri responsabili.



vediamo msg lungo non so se riesco a rispondere a tutto quello che hai scritto anche pertche fra un po devo scappare davanti alla tv ....visto che dietro non si vede nulla

ti risp in sintesi poi se ...
non sono d'accordo che ci siano poche persone che votano visto che l'italia come stato è a tutti gli effetti quello che ha una delle migliori percentuali al voto nelle amminsitrative per cui penso che sia una leggeda che nessuno vada a votare ...(vedi alle europe la solovenia ha fatto solo il 17% di votanti e sono molto meno del nostro 72%)
si e vero che i politici sempre di piu non sono politici ma sono prodotti da pubblicizzare con slogna e belle faccie sullo schermo speriamo che questa tendenza cambia ma puo solo cambiare se la gente si occupasse un po di piuu della politica come dici tu ...cmq occupare un ora al giorno del proprio tempo per occuparsi di politica non e poco e poi aggiungo che deve piacere ...
per il maggioritario non sia un gran che meglio come dici tu il proprozinale ....anche se indubbiamente ha delle problemaqtiche ....
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Vecchio 23-06-2004, 13.50.29   #6
pisquo85
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Cool REPLICA 2

“Altra prova che ci si interessa poco alla politica è l’alto tasso di assenteismo alle urne durante le votazioni.”

con questa affermazione, come vedi, non mi riferivo all’Italia, ma in generale… e cmq il fatto di andare a votare non vuol dire che ci si interessi ATTIVAMENTE alla politica, perché l’andare a votare non presuppone necessariamente un interessamento ai programmi elettorali.

“cmq occupare un ora al giorno del proprio tempo per occuparsi di politica non e poco e poi aggiungo che deve piacere ...”

non credo che un’ora al giorno sia molto… non si può rinunciare a vedere il televisore per un’ora, leggere il giornale mentre si va a scuola o lavoro, un’ora è pochissimo… Non credo che debba piacere, o meglio, se ognuno facesse ciò che gli piace in che razza di società vivremo??? Credo, come ho già detto, che bisogna sensibilizzare la gente al senso del dovere… I POLITICI PRENDONO DECISIONI CHE RIGUARDANO IL NOSTRO FUTURO, QUELLO DEI NOSTRI FIGLI, NON CREDO CHE BASTI DIRE, PER NON INTERESSARSI, NON MI PIACE!!!

“NON CREDO NEANCHE CHE LE MANIFESTAZIONI NON ABBIANO IL POTERE DI CAMBIARE LE DECISIONI DI UN GOVERNO. Infatti basta pensare a paesi come l’India o il Sudafrica, dove l’indipendenza o la parità tra classi è stata raggiunta con le manifestazioni. Certo se uno pensa alle manifestazioni di oggi, ad esempio a quella contro la guerra in Iraq, viene da pensare il contrario, ma ciò è sempre dovuto alla scarsa partecipazione, non solo di numero e di presenza, ma dallo scarso interesse e manifestazione di dissenso. Ma alla fine se un governo agisce contro la maggioranza del popolo sarà “punito” con le elezioni…


...
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Vecchio 23-06-2004, 14.12.37   #7
bomber
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Re: REPLICA 2

Citazione:
Messaggio originale inviato da pisquo85
“Altra prova che ci si interessa poco alla politica è l’alto tasso di assenteismo alle urne durante le votazioni.”

con questa affermazione, come vedi, non mi riferivo all’Italia, ma in generale… e cmq il fatto di andare a votare non vuol dire che ci si interessi ATTIVAMENTE alla politica, perché l’andare a votare non presuppone necessariamente un interessamento ai programmi elettorali.

“cmq occupare un ora al giorno del proprio tempo per occuparsi di politica non e poco e poi aggiungo che deve piacere ...”

non credo che un’ora al giorno sia molto… non si può rinunciare a vedere il televisore per un’ora, leggere il giornale mentre si va a scuola o lavoro, un’ora è pochissimo… Non credo che debba piacere, o meglio, se ognuno facesse ciò che gli piace in che razza di società vivremo??? Credo, come ho già detto, che bisogna sensibilizzare la gente al senso del dovere… I POLITICI PRENDONO DECISIONI CHE RIGUARDANO IL NOSTRO FUTURO, QUELLO DEI NOSTRI FIGLI, NON CREDO CHE BASTI DIRE, PER NON INTERESSARSI, NON MI PIACE!!!

“NON CREDO NEANCHE CHE LE MANIFESTAZIONI NON ABBIANO IL POTERE DI CAMBIARE LE DECISIONI DI UN GOVERNO. Infatti basta pensare a paesi come l’India o il Sudafrica, dove l’indipendenza o la parità tra classi è stata raggiunta con le manifestazioni. Certo se uno pensa alle manifestazioni di oggi, ad esempio a quella contro la guerra in Iraq, viene da pensare il contrario, ma ciò è sempre dovuto alla scarsa partecipazione, non solo di numero e di presenza, ma dallo scarso interesse e manifestazione di dissenso. Ma alla fine se un governo agisce contro la maggioranza del popolo sarà “punito” con le elezioni…


...


certo ma la gente e a volte strana e spesso delusa dalla politica ...se nelle politiche abbiamo il 70 e passa mentre nei Referendum solo il 30 vuol dire che un motivo ce ...
vedo molta gente che si occupa di politica per fede....
cmq non e facile occuparsi di politica anche perche leggere un solo gironale non è segnale di realtà se leggo l'unita o la padania o ...
sicramente quello che sto leggendo e qualcosa di viziato ...
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Vecchio 23-06-2004, 14.16.26   #8
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Talking giornale

Beh, è ovvio che uno il giornale lo debba legger criticamente, per questo continuo a dire che la partecipazione deve seere ATTIVA!!!!!
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Vecchio 23-06-2004, 14.28.26   #9
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Re: giornale

Citazione:
Messaggio originale inviato da pisquo85
Beh, è ovvio che uno il giornale lo debba legger criticamente, per questo continuo a dire che la partecipazione deve seere ATTIVA!!!!!



ovviamente pero se leggi sempre quello alla fine ti convinci di quello che dicono ...
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Vecchio 23-06-2004, 15.15.12   #10
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Cool non credo

se leggi una cosa che ritieni errata e continui a leggerla, magari espresa in altro modo, di convinci che è vera???????
Non credo...
Se trovi scritto che è giusto uccidere un uomo perchè ha rubato, lo continui a leggere tutti i giorni sui giornali, e tu non lo ritieni giusto basta a convincerti che sia giusto...
be se sì... mi spiace
Ma non credo che se uno legga criticamente un giornale possa esserne influenzato in maniera da cambiare idea, semplicemente perchè un dato giornale sostiene quell'idea.
Cmq ATTIVAMENTE, vuol dire anche confrontarsi con le idee degli altri...
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