Solo venti minuti per i risultati dei ballottaggi. La tv pubblica non muore dalla voglia di parlare dei ballottaggi alle elezioni amministrative. Domenica sera l’unico speciale informativo sarà affidato a Rai Tre, che potrà occuparsi del voto solo dalle 23.30 alle 23.50. Inutilmente la terza rete del servizio pubblico aveva chiesto di iniziare la diretta mezz’ora prima, per poi proseguire ad oltranza. Il vertice aziendale ha battuto il pugno e, con un messaggio di posta elettronica fatto girare ieri ha ordinato: potete andare in onda venti minuti, non uno di più.

Non è perché non sopporto Giuliano Ferrara ma è mai possibile che non succeda nulla? Prima dichiara di essere stato al servizio della Cia. A pagamento, ovviamente. Adesso Callisto Tanzi, sì, proprio lui, quello del latte taroccato, con i buffi, in un interrogatorio ammette di aver portato un miliardo in contanti (suppongo di vecchie lire) al direttore del Foglio.

E lui, l’elefantino che ha fatto? “Mi ha detto grazie”. Ripeto l’ex patron della Parmalat davanti al magistrato ha così parlato:”I soldi li ho portati ieri personalmente a Roma al direttore Ferrara, erano contenuti in una borsa”.
Dunque, a meno che non abbia lasciato una ricevuta, Ferrara si è intascato soldi in nero. E per fare che? Qual è stata la contropartita?

Di sicuro, Callisto Tanzi se non ha rilasciato documentazione ha commesso un reato. Ma non è questo il punto. Di questa vicenda già se ne occupano i magistrati di Parma e di Milano. Invece a noi interessa capire che cosa fa l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, perché non interviene? E se Ferrara dovesse confermare l’episodio, perchè non lo caccia via a pedate? Già lo avrebbe dovuto radiare per i suoi rapporti con gli spioni americani ma non lo ha fatto dicendo che all’epoca “ Giuliano Ferrara non era un giornalista”. E ora?